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...: Scrittura del Giorno :...

Ultimo Aggiornamento: 01/01/2013 07:37
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27/01/2012 07:53
 
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Venerdì 27 gennaio
Di [Timoteo] rendevano buona testimonianza i fratelli di Listra e di Iconio. — Atti 16:2.
 
La madre di Timoteo, Eunice, e sua nonna Loide erano cristiane dedicate, ma suo padre non era credente. (2 Tim. 1:5) È possibile che Paolo avesse conosciuto la famiglia di Timoteo in occasione della prima visita nella zona un paio di anni prima. Ora però l’apostolo notò il giovane per le sue ottime qualità. Perciò, con l’approvazione del locale corpo degli anziani, Timoteo diventò un collaboratore di Paolo nell’attività missionaria. (Atti 16:3) Timoteo aveva molto da imparare da Paolo. In effetti imparò così tanto che in seguito l’apostolo poté con fiducia conferirgli l’incarico di visitare le congregazioni e agire quale suo rappresentante. Nei circa 15 anni di collaborazione con Paolo, quello che era un giovane inesperto e forse anche timido maturò fino a diventare un eccellente sorvegliante. — Filip. 2:19-22; 1 Tim. 1:3. w10 15/6


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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
27/01/2012 08:37
 
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Tra le altre cose l'esperienza di Timoteo ci insegna che anche in una famiglia religiosamente divisa si può imparare ad amare Geova e crescere fino a servirlo con tutto il cuore e la forza
28/01/2012 09:43
 
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Sabato 28 gennaio

Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato. 
— Rom. 5:12.

Il racconto biblico della ribellione nel giardino di Eden è ben noto. Tutti noi risentiamo degli effetti del peccato di Adamo. Per quanto ci sforziamo di fare ciò che è giusto commettiamo errori, ragion per cui abbiamo bisogno del perdono di Dio. Anche l’apostolo Paolo riconobbe con rammarico: “Il bene che desidero non lo faccio, ma il male che non desidero è ciò che pratico. Misero uomo che sono!” (Rom. 7:19, 24) I nostri primogenitori, Adamo ed Eva, rifiutarono stoltamente la sovranità di Dio, preferendo il dominio dell’“originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana”. (Riv. 12:9) Adamo ascoltò sua moglie, e come lei mangiò il frutto proibito. Così rinunciò alla propria condizione perfetta agli occhi di Geova e ci assoggettò al giogo crudele del peccato e della morte. Allo stesso tempo, il genere umano venne a trovarsi sotto il dominio dell’avversario di Geova, Satana, “il dio di questo mondo”. — 2 Cor. 4:4, CEI; Rom. 7:14. w10 15/8 1:1, 3, 4

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29/01/2012 08:10
 
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Domenica 29 gennaio

La messe è grande, ma gli operai sono pochi. Implorate perciò il Signore della messe che mandi operai nella sua messe. — Matt. 9:37, 38.

Un attento esame delle nostre circostanze potrebbe farci concludere che possiamo dedicare più tempo al ministero. Per esempio, molte migliaia di ragazzi hanno deciso di partecipare al ministero in misura maggiore dopo il diploma, e ora provano la gioia che deriva dal servire con zelo come pionieri. Vorreste provare anche voi questa gioia? Alcuni fratelli e sorelle hanno esaminato la propria situazione e hanno deciso di trasferirsi in un’altra zona, nel proprio paese o anche all’estero, dove c’è maggior bisogno di proclamatori del Regno. Altri ancora hanno imparato una lingua straniera per aiutare persone provenienti da altri paesi. Anche se compiere questi passi può comportare delle difficoltà, ne derivano ricche benedizioni ed è possibile aiutare molti altri a ‘venire all’accurata conoscenza della verità’. — 1 Tim. 2:3, 4; 2 Cor. 9:6. w10 15/4 4:14

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30/01/2012 08:01
 
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Lunedì 30 gennaio
Congrega il popolo, gli uomini e le donne e i piccoli . . . , affinché ascoltino e affinché imparino. — Deut. 31:12.
Anche oggi i giovani sono invitati a ‘congregarsi’ per adorare Geova. È perciò motivo di gioia per tutti i servitori di Dio vedere che in ogni parte del mondo ci sono tanti ragazzi che lo servono e prestano ascolto a questa esortazione di Paolo: “Consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebr. 10:24, 25) Molti ragazzi, inoltre, partecipano con i loro genitori alla predicazione della buona notizia del Regno di Dio. (Matt. 24:14) Ogni anno, infine, diverse migliaia di giovani esprimono il loro sincero amore per Geova battezzandosi, e godono così delle benedizioni derivanti dall’essere discepoli di Cristo. — Matt. 16:24; Mar. 10:29, 30. w10 15/4 1:1, 3


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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
31/01/2012 08:01
 
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Martedì 31 gennaio

Se queste cose esistono in voi e traboccano, vi impediranno di essere inattivi o infruttuosi riguardo all’accurata conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. — 2 Piet. 1:8.

Il profeta Geremia è un ottimo esempio per noi. Aveva bisogno del cibo spirituale che ricevette da Geova, e ne fu profondamente grato. Quel nutrimento gli permise di predicare con perseveranza a un popolo ostinato. “La parola di Geova . . . fu come un fuoco ardente chiuso nelle mie ossa”, disse Geremia. (Ger. 20:8, 9) Lo aiutò anche ad affrontare il periodo difficile che culminò con la distruzione di Gerusalemme. Oggi noi abbiamo la scritta Parola di Dio nella sua interezza. Se la studiamo in modo diligente e facciamo nostri i pensieri di Dio, anche noi, come Geremia, potremo perseverare con gioia nel ministero, mantenerci fedeli nelle prove e rimanere moralmente e spiritualmente puri. Perciò siate decisi a non saltare l’appuntamento con l’adorazione in famiglia, neanche per una settimana! — Giac. 5:10. w10 15/7 2:5, 8, 9

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01/02/2012 07:35
 
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Mercoledì 1° febbraio
Chi ti fa differire da un altro? In realtà, che cos’hai che tu non abbia ricevuto? Se, ora, in realtà lo hai ricevuto, perché ti vanti come se non lo avessi ricevuto? — 1 Cor. 4:7.
L’orgoglio divide le persone. Chi è orgoglioso ama considerarsi superiore, e in genere prova un piacere egoistico nel vantarsi. Un simile atteggiamento, però, è di ostacolo all’unità; quelli che odono tali vanterie potrebbero ingelosirsi. Il discepolo Giacomo ci dice con franchezza: “Tutto questo inorgoglirsi è malvagio”. (Giac. 4:16) Trattare gli altri come se fossero inferiori non è certo amorevole. Fatto significativo, essendo disposto a trattare con persone imperfette quali siamo, Geova ci dà un esempio di umiltà. Rivolgendosi a lui Davide cantò: “È la tua umiltà che mi fa grande”. (2 Sam. 22:36) La Parola di Dio ci aiuta a sconfiggere l’orgoglio insegnandoci a ragionare correttamente. Per questo Paolo fu ispirato a porre la domanda della scrittura di oggi. w10 15/9 2:11


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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
02/02/2012 08:06
 
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Giovedì 2 febbraio

L’amore è longanime e benigno. — 1 Cor. 13:4.

“Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza”, scrisse Paolo. (Filip. 4:13) Lo spirito di Dio permette al coniuge cristiano di fare molte cose che altrimenti sarebbero impossibili. Per esempio, quando si viene trattati male dal proprio coniuge incredulo la tentazione di rendere pan per focaccia potrebbe essere forte. La Bibbia, però, consiglia a tutti i cristiani: “Non rendete a nessuno male per male. . . . Poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’”. (Rom. 12:17-19) Sullo stesso tono 1 Tessalonicesi 5:15 ci esorta: “Guardate che nessuno renda male per male a nessun altro, ma perseguite sempre ciò che è buono gli uni verso gli altri e verso tutti”. Con l’aiuto dello spirito santo di Geova diventa possibile ciò che sarebbe impossibile con le nostre sole forze. È davvero appropriato pregare che lo spirito santo supplisca alle nostre carenze. w10 15/5 2:8, 9

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03/02/2012 08:19
 
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Venerdì 3 febbraio

Continua a vincere il male col bene. — Rom. 12:21.

La gentilezza nel parlare e la buona comunicazione ci sono d’aiuto per allacciare e conservare rapporti pacifici. D’altra parte, se facciamo il possibile per migliorare i nostri rapporti con gli altri, migliorerà anche la comunicazione con loro. Compiere gesti gentili e sinceri — cercando le occasioni per dare una mano, facendo un regalo mossi dall’altruismo, mostrando ospitalità — può favorire il dialogo; quando ci si comporta in questo modo con una persona si possono persino ‘accumulare carboni ardenti’ sulla sua testa e fare emergere le sue buone qualità. Così sarà più facile parlare di un eventuale problema e risolverlo. (Rom. 12:20) Il patriarca Giacobbe capì questo punto. Molti anni prima il suo fratello gemello, Esaù, si era talmente adirato che Giacobbe era fuggito per paura di essere ucciso. Ora Giacobbe era di ritorno. Esaù gli andò incontro con 400 uomini. Giacobbe chiese aiuto a Geova in preghiera, quindi fece in modo che il fratello ricevesse in dono una grande quantità di bestiame. Quel dono raggiunse il suo scopo, e quando i due fratelli si incontrarono Esaù aveva ormai cambiato atteggiamento; infatti corse incontro a Giacobbe e lo abbracciò. — Gen. 27:41-44; 32:6, 11, 13-15; 33:4, 10. w10 15/6 4:10, 11

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04/02/2012 09:14
 
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Sabato 4 febbraio

Dio mandò il suo Figlio. — Gal. 4:4.

Geova inviò l’angelo Gabriele perché trasmettesse al profeta Daniele una profezia riguardo alla venuta di “Messia il Condottiero”. (Dan. 9:21-25) Puntualmente, nell’autunno del 29 E.V. Gesù fu battezzato da Giovanni. In quell’occasione lo spirito santo fu versato su Gesù, ed egli divenne l’Unto, cioè il Cristo o Messia. (Matt. 3:13-17; Giov. 1:29-34) In quanto tale, sarebbe diventato un Condottiero impareggiabile. Gesù diede prova di essere “Messia il Condottiero” fin dall’inizio del suo ministero sulla terra; dopo pochi giorni aveva già cominciato a radunare dei discepoli e aveva compiuto il suo primo miracolo. (Giov. 1:35–2:11) I discepoli lo seguirono percorrendo insieme a lui il paese da un capo all’altro per predicare la buona notizia del Regno. (Luca 8:1) Gesù li preparò per l’opera di predicazione e prese l’iniziativa nel predicare e insegnare, dando un esempio eccellente. (Luca 9:1-6) Oggi gli anziani cristiani fanno bene a imitare il suo esempio. w10 15/9 4:4, 5

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05/02/2012 08:34
 
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Domenica 5 febbraio

Gesù . . . diede se stesso come riscatto corrispondente per tutti.
 — 1 Tim. 2:5, 6.

Poiché siamo discendenti di Adamo abbiamo ereditato un corpo imperfetto soggetto al peccato e infine alla morte. Quando Adamo peccò eravamo per così dire nei suoi lombi, ragion per cui la condanna a morte incluse anche noi. Se Geova avesse invertito il processo che porta alla morte senza il pagamento di un riscatto, non avrebbe mantenuto la sua parola. In effetti Paolo parlò per tutti noi quando disse: “Sappiamo che la Legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto sotto il peccato. Misero uomo che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte?” (Rom. 7:14, 24) Solo Geova Dio poteva provvedere la base legale per perdonare legittimamente i nostri peccati e liberarci dalla condanna alla morte eterna. Fece questo mandando dal cielo il suo diletto Figlio perché nascesse quale uomo perfetto, in grado di dare la sua vita come riscatto per noi. A differenza di Adamo, Gesù rimase perfetto: infatti “non commise peccato”. — 1 Piet. 2:22. w10 15/8 2:9, 10

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06/02/2012 12:54
 
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Lunedì 6 febbraio

Non porrò di fronte ai miei occhi nessuna cosa buona a nulla. — Sal. 101:3.

I cristiani evitano divertimenti e spettacoli che danno risalto al materialismo o all’occultismo oppure che rappresentano scene di violenza, di sangue e di morte. I genitori cristiani hanno davanti a Geova la responsabilità di essere selettivi nella scelta di ciò che si guarda a casa. Ovviamente nessun vero cristiano avrebbe deliberatamente a che fare con lo spiritismo; in ogni caso, i genitori devono fare attenzione a film, serie televisive, videogiochi e perfino fumetti e libri per bambini che presentano in modo più o meno esplicito pratiche magiche. (Prov. 22:5) Che siamo giovani o adulti i nostri occhi non devono provare piacere in videogiochi che danno risalto alla violenza e in cui i personaggi vengono uccisi in scene di crudo realismo. (Sal. 11:5) Dobbiamo rifiutarci di rivolgere la mente a qualunque attività condannata da Geova. Ricordiamo che Satana mira ai nostri pensieri. (2 Cor. 11:3) Oltre a ciò, passare troppo tempo a guardare spettacoli che possono essere considerati accettabili può interferire con l’adorazione in famiglia, la lettura quotidiana della Bibbia e la preparazione per le adunanze. — Filip. 1:9, 10. w10 15/4 3:12, 13

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07/02/2012 08:06
 
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Martedì 7 febbraio

Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova. — 2 Piet. 2:9.

Indipendentemente dalle prove che possono capitarci, l’amore che Geova ha per noi ci sostiene.(Rom. 8:35-39) Satana continuerà a cercare di scoraggiarci, ma non riuscirà nel suo intento se rimarremo “di mente sana” e “vigilanti in vista delle preghiere”.(1Piet. 4:7) Gesù disse: “State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”. (Luca 21:36) Qui Gesù fece riferimento alla supplica, una forma di preghiera particolarmente fervida. Esortandoci a fare suppliche egli sottolineò che questo non è il momento di sottovalutare l’importanza della reputazione che abbiamo agli occhi suoi e di suo Padre. Solo chi ‘starà in piedi’, cioè chi godrà di una condizione approvata, avrà la prospettiva di sopravvivere al giorno di Geova. w10 15/7 2:13, 16

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08/02/2012 08:23
 
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Mercoledì 8 febbraio

Dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri. — Efes. 4:25.

Poiché siamo uniti come “membra appartenenti gli uni agli altri”, di certo non dobbiamo essere tortuosi o cercare deliberatamente di indurre i fratelli a credere una cosa per un’altra, il che equivarrebbe a mentire loro. Chi persistesse in una condotta del genere finirebbe per perdere la propria relazione con Dio. (Prov. 3:32) Le parole e le azioni ingannevoli possono minare l’unità della congregazione. Perciò, dovremmo assomigliare al profeta Daniele, un uomo degno di fiducia in cui non si trovò niente di corrotto. (Dan. 6:4) Dovremmo inoltre ricordare ciò che Paolo dice ai cristiani che hanno la speranza celeste: ogni componente del “corpo del Cristo” appartiene a tutti gli altri e ha bisogno di rimanere unito agli integerrimi seguaci unti di Gesù. (Efes. 4:11, 12) Se abbiamo la speranza di vivere per sempre sulla terra paradisiaca, anche noi dobbiamo dire la verità e così contribuire all’unità della nostra fratellanza mondiale. w10 15/5 4:7, 8

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08/02/2012 19:48
 
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In primo luogo, lo spirito santo è una forza che promuove la purezza tra i servitori di Dio. Coloro che hanno una parte nel proposito di Geova devono essere moralmente puri. (Leggi 1 Corinti 6:9-11). Prima di diventare veri cristiani, alcuni praticavano cose come fornicazione, adulterio e omosessualità. I desideri che portano a compiere simili azioni peccaminose possono essere profondamente radicati. (Giac. 1:14, 15) Eppure tali persone ‘sono state lavate’, cioè hanno apportato alla loro vita i cambiamenti necessari per piacere a Dio. Cosa permette a chi ama Dio di resistere ai desideri errati? “Lo spirito del nostro Dio”, dice 1 Corinti 6:11. Rimanendo moralmente puri dimostriamo che stiamo permettendo a questo spirito di influire profondamente sulla nostra vita.
Geova dice nella Bibbia dimostrano che il miglior modo di vivere è quello di seguire il vero cristianesimo, poiché offre la migliore istruzione che ci sia.
08/02/2012 22:35
 
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Re:
Argo.50, 08/02/2012 08.23:

Mercoledì 8 febbraio

8





Dobbiamo dire la verità e non essere falsi. In Efesini 4:25 Paolo scrisse: “Ora che avete allontanato la falsità, dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri”. Poiché siamo uniti come “membra appartenenti gli uni agli altri”, di certo non dobbiamo essere tortuosi o cercare deliberatamente di indurre i fratelli a credere una cosa per un’altra, il che equivarrebbe a mentire loro. Chi persistesse in una condotta del genere finirebbe per perdere la propria relazione con Dio.
Le parole e le azioni ingannevoli possono minare l’unità della congregazione. Perciò, dovremmo assomigliare al profeta Daniele, un uomo degno di fiducia in cui non si trovò niente di corrotto. (Dan. 6:4) Dovremmo inoltre ricordare ciò che Paolo dice ai cristiani che hanno la speranza celeste: ogni componente del “corpo del Cristo” appartiene a tutti gli altri e ha bisogno di rimanere unito agli integerrimi seguaci unti di Gesù. (Efes. 4:11, 12) Se abbiamo la speranza di vivere per sempre sulla terra paradisiaca, anche noi dobbiamo dire la verità e così contribuire all’unità della nostra fratellanza mondiale.
09/02/2012 07:47
 
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Giovedì 9 febbraio
Siete stati lavati, . . . siete stati santificati, . . . siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio. — 1 Cor. 6:11.
Lo spirito santo è una forza che promuove la purezza tra i servitori di Dio. Coloro che hanno una parte nel proposito di Geova devono essere moralmente puri. (1 Cor. 6:9-11) Prima di diventare veri cristiani, alcuni praticavano cose come fornicazione, adulterio e omosessualità. I desideri che portano a compiere simili azioni peccaminose possono essere profondamente radicati. (Giac. 1:14, 15) Eppure tali persone ‘sono state lavate’, cioè hanno apportato alla loro vita i cambiamenti necessari per piacere a Dio. Cosa permette a chi ama Dio di resistere ai desideri errati? “Lo spirito del nostro Dio”, dice la scrittura di oggi. Rimanendo moralmente puri dimostriamo che stiamo permettendo a questo spirito di influire profondamente sulla nostra vita. w10 15/4 2:11


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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
09/02/2012 08:46
 
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Re:
Commento alla scrittura:

Paolo disse che ogniuno di noi prima di conoscere la verità era come una pecora senza pastore, senza guida, abbandonato a se stesso ed alle tenebre spirituali,in noi erano profondamente annidati desideri peccaminosi, ma siamo stati lavati grazie al sangue di cristo come neve bianca e resa pura, tuttavia affinchè ogniuno di noi possa beneficiare di tale purezza è indispensabile il sacrificio di attenersi strettamente ai principi biblici radicando cambiamenti nella nostra vita al fine di modellarci alla stessa maniera del cristo.
Oggi cari fratelli, non siamo abbandonati a noi stessi ma abbiamo lo spirito di Geova che ci sostiene e ci fortifica dandoci la forza di intervenire sulla nostra personalità e di guidarci nel nostro cambiamento.
Non rigettiamo questa guida ma facciamone tesoro.

Con amore fraterno Giulio.


09/02/2012 09:17
 
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Re: Re:
_giulio_, 08.02.2012 22:35:




Dobbiamo dire la verità e non essere falsi. In Efesini 4:25 Paolo scrisse: “Ora che avete allontanato la falsità, dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri”. Poiché siamo uniti come “membra appartenenti gli uni agli altri”, di certo non dobbiamo essere tortuosi o cercare deliberatamente di indurre i fratelli a credere una cosa per un’altra, il che equivarrebbe a mentire loro. Chi persistesse in una condotta del genere finirebbe per perdere la propria relazione con Dio.
Le parole e le azioni ingannevoli possono minare l’unità della congregazione. Perciò, dovremmo assomigliare al profeta Daniele, un uomo degno di fiducia in cui non si trovò niente di corrotto. (Dan. 6:4) Dovremmo inoltre ricordare ciò che Paolo dice ai cristiani che hanno la speranza celeste: ogni componente del “corpo del Cristo” appartiene a tutti gli altri e ha bisogno di rimanere unito agli integerrimi seguaci unti di Gesù. (Efes. 4:11, 12) Se abbiamo la speranza di vivere per sempre sulla terra paradisiaca, anche noi dobbiamo dire la verità e così contribuire all’unità della nostra fratellanza mondiale.



Giulio a cosa serve che commenti la scrittura che Argo ha già commentato?





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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
10/02/2012 07:06
 
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Venerdì 10 febbraio

Le benedizioni sono per la testa del giusto. — Prov. 10:6.

Poco prima che gli israeliti entrassero nella Terra Promessa, Geova rivelò che, se avessero ubbidito alla sua voce, avrebbero goduto di un notevole grado di prosperità e protezione. (Deut. 28:1, 2) Le benedizioni di Geova avrebbero inevitabilmente ‘raggiunto’ chi era ubbidiente. Con quale atteggiamento dovevano ubbidire gli israeliti? La Legge mosaica dichiarava che Dio avrebbe disapprovato i suoi servitori se non lo avessero servito “con allegrezza e gioia di cuore”. (Deut. 28:45-47) Geova merita più di un’ubbidienza forzata a ordini specifici, simile a quella che possono manifestare persino gli animali o i demoni. (Mar. 1:27; Giac. 3:3) La vera ubbidienza a Dio è un’espressione d’amore. È caratterizzata dalla gioia che scaturisce dall’aver fede nel fatto che i comandamenti di Geova non sono gravosi e che egli “è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6; 1 Giov. 5:3. w10 15/9 1:3, 4

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