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SENTIMENTO PATRIOTTICO

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2012 14:46
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09/01/2012 18:27
 
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Io sono fresco fresco di congedo militare (due mesi fa l'ultimo Alzabandiera), ho fatto un anno come Volontario nell'Esercito Italiano e ho giurato fedeltà alla Bandiera. Per me il sentimento di rispetto e protezione della Patria è davvero importante. Ora, dopo qualche mese dal mio congedo, ho già trovato lavoro nell'ambito della sicurezza privata come Guardia Giurata. Lo stile di vita mi piace, la mansione anche e con la crisi che c'è non volto le spalle ad un lavoro ben retribuito e relativamente tranquillo.

Non vorrei però che questo lavoro intralciasse il mio percorso alla scoperta della Fede in Dio che ho appena iniziato. Poiché ho letto che il vero Cristiano ripudia la violenza e l'uso delle armi, è incoerente per me accostarmi a Dio ma nutrire un immenso rispetto e ammirazione per la vita con le stellette e sentimento di vero patriottismo.

Grazie a tutti per l'aiuto.

[Modificato da AndreaCorollari 09/01/2012 18:29]
09/01/2012 18:30
 
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09/01/2012 18:36
 
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Re:
Giandujotta.50, 09/01/2012 18.30:

Cos'è per te "un sentimento di vero patriottismo"?




Rispettare le leggi. Nutrire profondo rispetto per le istituzioni pubbliche, sia civili che militari. E ricordare la memoria do coloro che sono periti per la nostra libertà svolgendo il loro compito di Difensori della Patria.

Io il giorno del mio giuramento, quando ho prozunciato le parole ho avuto una lacrima di emozione e quando dopo 12 mesi ho salutato i miei colleghi e commilitoni mi è venuto da piangere. Tutt'oora ogni tanto spolvero la mia uniforme e a volte la indosso, ricordando con orgoglio di aver rappresentato e servito il mio paese.
09/01/2012 18:45
 
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Re:
AndreaCorollari, 09.01.2012 18:36:



Rispettare le leggi. Nutrire profondo rispetto per le istituzioni pubbliche, sia civili che militari. E ricordare la memoria do coloro che sono periti per la nostra libertà svolgendo il loro compito di Difensori della Patria.

Io il giorno del mio giuramento, quando ho prozunciato le parole ho avuto una lacrima di emozione e quando dopo 12 mesi ho salutato i miei colleghi e commilitoni mi è venuto da piangere. Tutt'oora ogni tanto spolvero la mia uniforme e a volte la indosso, ricordando con orgoglio di aver rappresentato e servito il mio paese.



Noi tdG siamo nazionalisti tanto quanto Gesu': facciamo il tifo per lui e per il suo regno, quello... dei cieli!

Per il resto siamo cittadini modello anche per i governi terreni, rispettiamo le leggi, i governanti, i politici, tutto l'apparato di gestione dello stato, che contribuiamo a retribuire con le nostre tasse.

Sul servizio militare armato o meno, la nostra posizione è storica e documentata a grandi linee anche in wikipedia, qui:

it.wikipedia.org/wiki/Obiezione_di_coscienza

Veniamo citati come gli obiettori di storica memoria, è uno dei nostri tanti record... [SM=x1408427]

Simon
09/01/2012 18:49
 
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Re: Re:
Caro Andrea,

AndreaCorollari, 09/01/2012 18.36:



Rispettare le leggi. Nutrire profondo rispetto per le istituzioni pubbliche, sia civili che militari. E ricordare la memoria do coloro che sono periti per la nostra libertà svolgendo il loro compito di Difensori della Patria.

Io il giorno del mio giuramento, quando ho prozunciato le parole ho avuto una lacrima di emozione e quando dopo 12 mesi ho salutato i miei colleghi e commilitoni mi è venuto da piangere. Tutt'oora ogni tanto spolvero la mia uniforme e a volte la indosso, ricordando con orgoglio di aver rappresentato e servito il mio paese.



Hai detto (nella tua presentazione, se non erro...) che ti sei appena avvicinato ai cristiani testimoni di Geova con lo studio della Bibbia, per cui non è opportuno darti troppi consigli, in questo momento. Potrebbero essere perfino controproducente e confonderti le idee.
E' bello quello che dici: "Rispettare le leggi. Nutrire profondo rispetto per le istituzioni pubbliche", e questo è perfettamente in linea con ciò che dice l' apostolo Paolo in Romani 13:1-7!
Con il progredire dello studio, imparerai che l' ubbidienza alle autorità, scritturalmente parlando, è comunque relativa, poichè l' ubbidienza assoluta va a Dio.
Per cui, ritengo prematuro, per ora, dirti altro, se non augurarti un buon progresso nel tuo cammino cristiano.



[Modificato da Aquila-58 09/01/2012 18:52]
09/01/2012 19:13
 
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Rispettare le leggi. Nutrire profondo rispetto per le istituzioni pubbliche, sia civili che militari. E ricordare la memoria di coloro che sono periti per la nostra libertà svolgendo il loro compito di Difensori della Patria.



Non mi ritengo un patriota, ma nutro gli stessi sentimenti che menzioni. Spesso mi sono fermato in cimiteri militari, ho passeggiato nel silente e verdeggiante ambiente, un manto erboso ben curato, sovente qualche albero la cui ombra dona refrigerio quando le cicale cantano d'estate, tra le lapidi bianche di quei nomi senza volto. In parte, forse, devo a loro la mia libertà, in parte forse furono ingannati e mandati al massacro da generali senza scrupoli che annegavano le loro giovani vite per un altro sorso di rosso vino nei loro calici pieni di sangue. Ho scritto anche due parole di ringraziamento per tutti coloro che credevano nell'ideale per cui si sono immolati, perché come me desideravano un futuro migliore per i loro figli, e non si sono tirati indietro.

Ho evidenziato la frase che hai digitato in grassetto perché tutti questi sacrifici messi insieme non ne hanno uguagliato uno soltanto: Gesù è morto non solo per la tua e la mia libertà, per i tuoi e i miei figli, non solo per la libertà di una Patria e per i figli di una nazione, ma per quella di tutti i figli degli uomini, di tutte le Patrie, di tutto il Mondo.

Quindi se i tuoi sentimenti sono forti, e li condivido, e nobili anche, per chi ha dato la vita per la propria libertà e per quella dei suoi cari, quanto più dovrebbero essere forti per Colui che donò la propria vita per la libertà di tutto il mondo?

E nel far questo, in aggiunta, non dovette uccidere nessuno... soltanto essere ucciso.

Buona meditazione.

[Modificato da Methatron 09/01/2012 19:16]
09/01/2012 19:16
 
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AndreaCorollari, 09/01/2012 18.27:

Io sono fresco fresco di congedo militare (due mesi fa l'ultimo Alzabandiera), ho fatto un anno come Volontario nell'Esercito Italiano e ho giurato fedeltà alla Bandiera. Per me il sentimento di rispetto e protezione della Patria è davvero importante. Ora, dopo qualche mese dal mio congedo, ho già trovato lavoro nell'ambito della sicurezza privata come Guardia Giurata. Lo stile di vita mi piace, la mansione anche e con la crisi che c'è non volto le spalle ad un lavoro ben retribuito e relativamente tranquillo.
Non vorrei però che questo lavoro intralciasse il mio percorso alla scoperta della Fede in Dio che ho appena iniziato. Poiché ho letto che il vero Cristiano ripudia la violenza e l'uso delle armi, è incoerente per me accostarmi a Dio ma nutrire un immenso rispetto e ammirazione per la vita con le stellette e sentimento di vero patriottismo.
Grazie a tutti per l'aiuto.


Caro amico,
io rispetto il tuo sentimento verso la patria, ma permettimi di dire che non lo condivido.
Per me la “patria” è il mondo intero, per cui non condivido le separazioni nazionali poste dagli uomini.
Anch’io, a suo tempo, ho fatto il servizio militare di leva (quando era obbligatorio), ma con l’intento di non assimilarne alcun insegnamento contrario alle mie idee di cristiano.
Infatti come giustamente dici anche tu: il cristiano ripudia la violenza ed io senz’altro sono contro ogni tipo di violenza.
In quanto all’uso delle armi che in molti casi sono connesse alla violenza, porrei qualche eccezione solo in quei casi in cui è dato di usarle per la difesa dei propri concittadini.
Anche l’Apostolo Paolo parlando dell’Autorità dice che “ … non invano porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male” Romani 13,4.
In altri termini l’apostolo vuole affermare che il potere civile, anche se pagano, ha origine da Dio, in armonia con quanto detto dallo stesso Cristo (Gv. 19,11): “… Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto….”
Quindi, io penso che ogni mestiere o lavoro si possa fare tranquillamente, poi sta a noi praticarlo responsabilmente solo in armonia e compatibilmente con le norme cristiane, avendo anche il coraggio di rifiutarci quando nell’ambito di quel certo mestiere dovesse esserci chiesto qualcosa di non finalizzato al bene degli altri.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
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... e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:31, 32).
«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! (Luca 21:8)
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09/01/2012 19:28
 
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Re:
Gioacchino59, 09/01/2012 19.16:



Anche l’Apostolo Paolo parlando dell’Autorità dice che “ … non invano porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male” Romani 13,4.



Sono contrario a confondere le idee ad Andrea che ha appena iniziato lo studio della Bibbia, tuttavia ritengo che il passo paolino che hai citato dall' epistola ai Romani non giustifichi, in se e per se, che qualunque lavoro si possa fare...solo l' apostolo delle genti dice, sostanzialmente: "Tu, discepolo di Cristo, rispetta, l' autorità, perchè è ministro di Dio per fare il bene e vendicatrice su chi pratica il male", ergo, tramite queste autorità, Dio fa in modo che possa essere mantenuto un certo ordine...ma il cristiano, fondamentalmente, non appare coinvolto con il "portare la spada", o almeno Paolo non lo dice..."Se fai il bene avrai lode (Romani 13:3), se fai il male, abbi timore, perchè l' autorità "porta la spada", ergo, ha l' autorità di reprimere la delinquenza, la violenza, ecc., quindi "il male" che lo stesso cristiano potrebbe compiere...


[Modificato da Aquila-58 09/01/2012 19:29]
09/01/2012 19:28
 
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Re:
Methatron, 09/01/2012 19.13:


Non mi ritengo un patriota, ......................................................
E nel far questo, in aggiunta, non dovette uccidere nessuno... soltanto essere ucciso.
Buona meditazione.


Neanch'io mi ritengo un patriota, ma comunque, pur condividendo gli stessi tuoi sentimenti nei confronti di chi ci ha permesso di vivere la presente libertà, ci sarebbe però da meditare che molti di essi non si sono semplicemente immolati eroicamente se non prima di aver ucciso anch'essi un proprio simile che non aveva altra colpa se non quella di essere stato costretto ad obbedire da governanti criminali.
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09/01/2012 19:40
 
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Re: Re:
Aquila-58, 09/01/2012 19.28:

Sono contrario a confondere le idee ad Andrea ...


Non è certo questo il mio intento
Aquila-58, 09/01/2012 19.28:

.....tuttavia ritengo che il passo paolino che hai citato dall' epistola ai Romani non giustifichi, in se e per se, che qualunque lavoro si possa fare
..................................................................
ma il cristiano, fondamentalmente, non appare coinvolto con il "portare la spada", o almeno Paolo non lo dice..."Se fai il bene avrai lode (Romani 13:3), se fai il male, abbi timore, perchè l' autorità "porta la spada", ergo, ha l' autorità di reprimere la delinquenza, la violenza, ecc., quindi "il male" che lo stesso cristiano potrebbe compiere...


Non credo...
Perchè dipende dallo spirito con cui si fanno le cose.
E poi chi l'ha detto che il cristiano non appaia coinvolto.
Chi vuoi che possa praticare il bene, anche nell'ambito di certi mestieri, se non un sincero e convinto cristiano?
Forse che per reprimere la delinquenza si debba far uso di altri delinquenti?
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[Modificato da Gioacchino59 09/01/2012 19:43]
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09/01/2012 19:44
 
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Re: Re: Re:
Gioacchino59, 09/01/2012 19.40:

Aquila-58, 09/01/2012 19.28:

Sono contrario a confondere le idee ad Andrea ...


Non è certo questo il mio intento
Aquila-58, 09/01/2012 19.28:

.....tuttavia ritengo che il passo paolino che hai citato dall' epistola ai Romani non giustifichi, in se e per se, che qualunque lavoro si possa fare
..................................................................
ma il cristiano, fondamentalmente, non appare coinvolto con il "portare la spada", o almeno Paolo non lo dice..."Se fai il bene avrai lode (Romani 13:3), se fai il male, abbi timore, perchè l' autorità "porta la spada", ergo, ha l' autorità di reprimere la delinquenza, la violenza, ecc., quindi "il male" che lo stesso cristiano potrebbe compiere...


Non credo...
Perchè dipende dallo spirito con cui si fanno le cose.
E poi chi l'ha detto che il cristiano non appaia coinvolto.
Chi vuoi che possa praticare il bene, anche nell'ambito di certi mestieri, se non un sincero e convinto cristiano?
Forse che per reprimere la delinquenza si debba far uso di altri delinquenti?
[SM=g1944981]



Romani 13:4 non coinvolge il cristiano nel "portare la spada", mi pare. Dice al cristiano di aver timore di chi porta la spada (l' autorità), non di portarla.......


[Modificato da Aquila-58 09/01/2012 19:46]
09/01/2012 19:50
 
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Caro Gioacchino,

avevamo già discusso tempo fa (ma non ricordo il 3d) la posizione dei primi cristiani rispetto alle professioni che prevedevano l'uso della violenza e lo spargimento di sangue, in linea molto generale si può dire che fino alla fine del II secolo non abbiamo conoscenza, diretta o indiretta, di cristiani nelle file dell'esercito, con ogni probabilità in tale epoca i cristiani evitavano il servizio militare, accusa che era fatta ai cristiani ad esempio da Celso nel "Discorso vero", che rinfacciava ai cristiani di disinteressarsi alle sorti dell'Impero (C. Celso, VIII, 68).

Shalom
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09/01/2012 19:53
 
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Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 09/01/2012 19.44:

Romani 13:4 non coinvolge il cristiano nel "portare la spada", mi pare. Dice al cristiano di aver timore di chi porta la spada (l' autorità), non di portarla.......


Cioè, vuoi dire che se c'è qualcun altro che ha il coraggio di portarla "la spada" per il bene di noi altri, ci conviene farci i fatti nostri...
Beh! forse è più conveniente. Hai ragione...
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
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09/01/2012 20:01
 
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Re:
barnabino, 09.01.2012 19:50:

Caro Gioacchino,

avevamo già discusso tempo fa (ma non ricordo il 3d) la posizione dei primi cristiani rispetto alle professioni che prevedevano l'uso della violenza e lo spargimento di sangue, in linea molto generale si può dire che fino alla fine del II secolo non abbiamo conoscenza, diretta o indiretta, di cristiani nelle file dell'esercito, con ogni probabilità in tale epoca i cristiani evitavano il servizio militare, accusa che era fatta ai cristiani ad esempio da Celso nel "Discorso vero", che rinfacciava ai cristiani di disinteressarsi alle sorti dell'Impero (C. Celso, VIII, 68).

Shalom



Ti riferisci forse a questo3d?

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=931...

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=931...
09/01/2012 20:09
 
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Si, quelle discussioni mi sembrano abbastanza compete, purtroppo queste discussioni sono sempre inquinate dall'aspetto ideologico, chiaramente i cattolici per ragioni storiche tendono a negare che fino al III secolo i cristiani erano obiettori di coscienza. La critica dei pagani ai primi cristiani era esattamente quella di Gioacchino: "se c'è qualcun altro che ha il coraggio di portarla "la spada" per il bene di noi altri, ci conviene farci i fatti nostri...". Di fatto ai primi cristiani era rinfacciato di farsi i "fatti loro" a discapito della sicurezza dell'Impero.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/01/2012 20:10]
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09/01/2012 20:22
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Gioacchino59, 09/01/2012 19.53:

Aquila-58, 09/01/2012 19.44:

Romani 13:4 non coinvolge il cristiano nel "portare la spada", mi pare. Dice al cristiano di aver timore di chi porta la spada (l' autorità), non di portarla.......


Cioè, vuoi dire che se c'è qualcun altro che ha il coraggio di portarla "la spada" per il bene di noi altri, ci conviene farci i fatti nostri...
Beh! forse è più conveniente. Hai ragione...
[SM=x1408424] [SM=g1944981]



Perchè "farci i fatti nostri", che diamine significa? Paolo ci dice di rispettare l' autorità, che tra le altre cose "porta la spada", e ci dice di avere timore di essa e di fare il bene, per ricevere invece lode.....perchè dobbiamo andare oltre, aggiungendo ciò che Paolo non ci richiede? Paolo non ci dice di farci i fatti nostri perchè ci conviene, ma di rispettare l' autorità, che ci da lode se facciamo il bene ma usa la spada se facciamo il male....Paolo non ci dice di usare la spada, dove lo leggi?
Ciao.


09/01/2012 20:47
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 09/01/2012 20.22:

....Paolo non ci dice di usare la spada, dove lo leggi?
Ciao.


Dal mio punto di vista non vedo perchè ogni nostra azione o nostra scelta debba per forza essere scritta nella Bibbia e/o detta per esempio da Paolo.
Ma perchè, tutte le tue scelte sono tutte dette esplicitamente e letteralmente da Paolo?

Io credo invece che le mie scelte e di conseguenza le mie azioni devono certo far riferimento ai principi biblici, ma non in modo strettamente letterale, altrimenti sarei un automa senza alcun libero arbitrio.
[Modificato da Gioacchino59 09/01/2012 20:48]
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09/01/2012 21:00
 
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Caro Gioacchino,


Dal mio punto di vista non vedo perchè ogni nostra azione o nostra scelta debba per forza essere scritta nella Bibbia e/o detta per esempio da Paolo. Ma perchè, tutte le tue scelte sono tutte dette esplicitamente e letteralmente da Paolo?



Suppongo perché ci definiamo cristiani, cioè seguaci di Cristo e dunque le nostre scelte dovrebbero riflettere quelle degli insegnamenti di Cristo.


Io credo invece che le mie scelte e di conseguenza le mie azioni devono certo far riferimento ai principi biblici, ma non in modo strettamente letterale, altrimenti sarei un automa senza alcun libero arbitrio



Infatti la posizione dei TdG rispetto alla guerra non mi pare quella di "automi" privi di libero arbitrio, ma è una posizione "etica" ben precisa, che non si fonda su una lettura letteralistica delle Scritture ma sulla lettura dei principi etici che la ispirano, mi pare molto vicina a quella dei cristiani del I-II secolo, per quanto possiamo saperne.

Shalom
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09/01/2012 21:08
 
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Re:
barnabino, 09/01/2012 21.00:

Infatti la posizione dei TdG rispetto alla guerra non mi pare quella di "automi" privi di libero arbitrio, ma è una posizione "etica" ben precisa, che non si fonda su una lettura letteralistica delle Scritture ma sulla lettura dei principi etici che la ispirano, mi pare molto vicina a quella dei cristiani del I-II secolo, per quanto possiamo saperne.
Shalom


Vedi che io non stavo parlando di guerra, nè mettendo in dubbio una precisa posizione etica, ma sostenendo che si possono fare certi mestieri come per esempio il poliziotto o la guardia giurata che includono il portare "la spada", a condizione che lo si faccia per il bene degli altri e senza fare mai cose contrarie ai principi biblici.
[SM=g1944981]
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09/01/2012 21:14
 
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Caro Gioacchino,


Vedi che io non stavo parlando di guerra, nè mettendo in dubbio una precisa posizione etica, ma sostenendo che si possono fare certi mestieri come per esempio il poliziotto o la guardia giurata che includono il portare "la spada", a condizione che lo si faccia per il bene degli altri e senza fare mai cose contrarie ai principi biblici



Infatti i TdG non rifiutano in assoluto il possesso delle armi. Qui però mi pare che si discutesse di altro...

Shalom [SM=g2037509]
[Modificato da barnabino 09/01/2012 21:20]
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