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Il battesimo: è per tutti a qualsiasi età?

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2020 19:13
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04/07/2012 08:22
 
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Salve! Ho deciso di aprire questo tread per due ragioni. La prima è l'attuale punto di vista del corpo direttivo in merito alla cura generale della spiritualità dei giovani, espresso molto bene nell'articolo della W 15/11/2010 il terzo articolo.L'articolo si intitola:-"Ragazzi, come impiegherete la vostra vita?".Un articolo veramente equilibrato che chiarisce molto bene i motivi per cui una persona deve battezzarsi. Ma c'è di più. Si comprende molto bene che, se è vero che la Bibbia non dice chiaramente a che età una debba battezzarsi, è altresì vero che da forti indicazioni sull'età in cui non farlo.
La seconda ragione è la troppa facilità con cui molti spingono i giovani e giovanissimi a battezzarsi.
Riporto scritture citate nell'articolo:
(Ebrei 5:14) Ma il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male.
(1 Pietro 3:21) 21 Ciò che corrisponde a questo salva ora anche voi, cioè il battesimo (non il togliere il sudiciume della carne, ma la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo.
Sentite l'articolo come si esprime:-"*** w10 15/11 pp. 15-16 parr. 15-16 Ragazzi, come impiegherete la vostra vita? ***
15 Ma come fai a capire se sei pronto per il battesimo? Un modo è quello di farti domande come: ‘Sono in grado di spiegare le verità bibliche fondamentali? Partecipo al ministero anche quando i miei non lo fanno? Mi sforzo di essere presente a tutte le adunanze? Ci sono state occasioni in cui ho resistito alle pressioni dei miei coetanei? Continuerei a servire Geova anche se i miei genitori e amici smettessero di farlo? Ho riflettuto in preghiera sulla mia relazione con Geova Dio? Mi sono dedicato a lui senza riserve in preghiera?’
16 Il battesimo è un passo che ti cambia la vita e quindi non lo devi prendere alla leggera. Sei abbastanza maturo da prenderlo seriamente in considerazione? La maturità non si misura solo dalla capacità di fare bei discorsi dal podio o commenti ricercati alle adunanze. Implica la capacità di prendere decisioni basate su un chiaro intendimento dei princìpi biblici. (Leggi Ebrei 5:14). Se sei arrivato a un punto della tua vita in cui sei in grado di farlo, allora hai davanti a te il più grande onore che tu possa immaginare: servire Geova con tutto il cuore e vivere dando prova che sei veramente dedicato a lui."
Mi sembra evidente che a 9,10,11,12 anni la maturità per il battesimo non ci sia affatto.
Che differenza c'è tra un battesimo di un neonato ed battesimo a 12 anni?Nessuna!!Quindi occhio! Intanto innamoratevi di Geova e poi, spinti dall'amore e dalla piena consapevolezza, battezzatevi.

[Modificato da Maestro Yoda72 04/07/2012 08:24]
04/07/2012 10:30
 
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Maestro Yoda72, 04/07/2012 08.22:

Salve! Ho deciso di aprire questo tread per due ragioni. La prima è l'attuale punto di vista del corpo direttivo in merito alla cura generale della spiritualità dei giovani, espresso molto bene nell'articolo della W 15/11/2010 il terzo articolo.L'articolo si intitola:-"Ragazzi, come impiegherete la vostra vita?".Un articolo veramente equilibrato che chiarisce molto bene i motivi per cui una persona deve battezzarsi. Ma c'è di più. Si comprende molto bene che, se è vero che la Bibbia non dice chiaramente a che età una debba battezzarsi, è altresì vero che da forti indicazioni sull'età in cui non farlo.
La seconda ragione è la troppa facilità con cui molti spingono i giovani e giovanissimi a battezzarsi.
Riporto scritture citate nell'articolo:
(Ebrei 5:14) Ma il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male.
(1 Pietro 3:21) 21 Ciò che corrisponde a questo salva ora anche voi, cioè il battesimo (non il togliere il sudiciume della carne, ma la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo.
Sentite l'articolo come si esprime:-"*** w10 15/11 pp. 15-16 parr. 15-16 Ragazzi, come impiegherete la vostra vita? ***
15 Ma come fai a capire se sei pronto per il battesimo? Un modo è quello di farti domande come: ‘Sono in grado di spiegare le verità bibliche fondamentali? Partecipo al ministero anche quando i miei non lo fanno? Mi sforzo di essere presente a tutte le adunanze? Ci sono state occasioni in cui ho resistito alle pressioni dei miei coetanei? Continuerei a servire Geova anche se i miei genitori e amici smettessero di farlo? Ho riflettuto in preghiera sulla mia relazione con Geova Dio? Mi sono dedicato a lui senza riserve in preghiera?’
16 Il battesimo è un passo che ti cambia la vita e quindi non lo devi prendere alla leggera. Sei abbastanza maturo da prenderlo seriamente in considerazione? La maturità non si misura solo dalla capacità di fare bei discorsi dal podio o commenti ricercati alle adunanze. Implica la capacità di prendere decisioni basate su un chiaro intendimento dei princìpi biblici. (Leggi Ebrei 5:14). Se sei arrivato a un punto della tua vita in cui sei in grado di farlo, allora hai davanti a te il più grande onore che tu possa immaginare: servire Geova con tutto il cuore e vivere dando prova che sei veramente dedicato a lui."
Mi sembra evidente che a 9,10,11,12 anni la maturità per il battesimo non ci sia affatto.
Che differenza c'è tra un battesimo di un neonato ed battesimo a 12 anni?Nessuna!!Quindi occhio! Intanto innamoratevi di Geova e poi, spinti dall'amore e dalla piena consapevolezza, battezzatevi.



Concordo nel ritenere il battesimo un passo importante da non sottovalutare, ne tantomeno si dovrebbero spingere i propri figli a battezzarsi, è e resta una decisione personale da prendere con piena consapevolezza dell'impegno che ci si assume.

Forse ci andrei cauto nell'indicare un'età, se pur approssimativa, legandola alla maturità, un ragionamento del genere oggi trova il tempo che trova, i ragazzi maturano prestissimo mentre, vi sono alcuni adulti privi di qualsiasi maturità. E' ovvio che la maturità va mostrata con azioni concrete e il battesimo va preso in seria considerazione. A volte un genitore può spingere un po troppo pensando che col battesimo il proprio figlio sia più legato all'organizzazione di Geova dimenticando che Geova non vuole ne bambini ne adulti legati ma liberi di fare le proprie scelte consapevoli che si diventa TdG per amore verso il nostro Padre celeste e Suo figlio Gesù.


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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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04/07/2012 16:27
 
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Quando un proclamatore ha 11,12,13 anni ed è in piena adolescenza è facile che si infervori. Mi chiedo, a quell'età, è pienamnete consapevole del significato del battesimo? Sa cosa significa essere testimone di Geova?Rimando al post aperto con questo titolo.
[Modificato da Maestro Yoda72 04/07/2012 16:28]
04/07/2012 17:03
 
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Maestro Yoda72, 04/07/2012 16.27:

Quando un proclamatore ha 11,12,13 anni ed è in piena adolescenza è facile che si infervori. Mi chiedo, a quell'età, è pienamnete consapevole del significato del battesimo? Sa cosa significa essere testimone di Geova?Rimando al post aperto con questo titolo.




Ciao carissimo,

in effetti le età a cui fai riferimento sono delicate. Premesso, come è già stato correttamente commentato, che non è l'anagrafe a dover determinare il grado di maturità che dipende invece da mille altri fattori, c'è da dire che le pressioni che si incontrano durante la fase dell'adolescenza nell'epoca odierna, sono maggiori rispetto al passato.
A 11, 12, 13 anni è facile emozionarsi, innamorarsi e, con la stessa velocità perdere entusiasmo e disinnamorarsi.

Benchè alcuni giovani mantengano fedelmente le sacre promesse relative alla dedicazione, continuando il loro progresso e ricevendo privilegi, incarichi e ricche benedizioni, per altri invece potrebbero subentrare interessi e nuovi obiettivi che sostituiscono le mete teocratiche.

Vero è che ciò può accadere ad ogni età ma quando si è così giovani le probabilità sono maggiori.

Quindi semplici espressioni di incoraggiamento del tipo 'quando ti battezzi' o ' perchè non ti battezzi' frasi che per la verità esprimono sincero affetto cristiano, potrebbero essere dal giovane interpretate come forte sollecitazione con una certa involontaria pressione, tale da convincerlo a 'doversi' battezzare rapidamente.

Ma gli anziani che lo aiuteranno ad autoanalizzarsi sono certamente in grado di rilevare un semplice trasporto emotivo distinguendolo dalla forte convinzione di voler servire Geova per tutta la vita.

Le nostre esperienze di cui un pò tutti probabilmente siamo testimoni si somigliano e ci confermano che diversi adolescenti hanno fatto scelte mature nonostante la giovane età mentre altri hanno preferito attendere ancora un pò, forse rimandando la dedicazione di molti mesi ancora.

04/07/2012 18:41
 
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Ciao carissimo Gianluca, i tuoi commenti sono molto graditi. In effetti le età da me menzionate sono molto delicate. purtroppo oggi, generalmente parlando, i giovani maturano molto più tardi. Sanno usare bene il computer ed il telefonino ma a guardarli di dentro sono piccoli ed indifesi, eccetto alcuni casi. Quale è l'obiettivo di questo tread? Aumentare il più possibile l'apprezzamneto per il battesimo, cercando di inculcare nei giovani l'idea che bisogna imparare ad amare Geova conoscendolo sempre meglio. quindi possono aspettare a battezzarsi fino al raggiungimento di un'età matura dove sono stati provati dalla avversità di questo sistema. Il giovane dovrebbe prendere in considerazione l'idea di battezzarsi quando è consapevole a 360° del significato dell'essere testimoni di Geova.
guarda il corpo direttivo cosa scrive:-"*** w10 15/11 p. 15 par. 14 Ragazzi, come impiegherete la vostra vita? ***
14 Alcuni forse esitano a battezzarsi per paura di essere disassociati in seguito. È il tuo caso? Se sì, sappi che tale timore non è di per sé un male. Potrebbe indicare che comprendi la seria responsabilità che comporta essere testimone di Geova. Ma forse esiti per un altro motivo. Magari non sei ancora convinto che seguire le norme di Dio sia il miglior modo di vivere. In tal caso, pensare alle conseguenze cui vanno incontro coloro che ignorano le norme della Bibbia può aiutarti a prendere una decisione. O forse ami le norme di Dio ma non ti fidi di te stesso e temi di non riuscire a seguirle. In realtà questo può essere un buon segno perché dimostra che sei umile. Dopo tutto la Bibbia dice che il cuore di ogni essere umano imperfetto è ingannevole. (Ger. 17:9) Ma se stai costantemente ‘in guardia secondo la parola di Dio’, puoi farcela. (Leggi Salmo 119:9). A prescindere da quali siano i motivi che ti frenano, devi impegnarti per superare i tuoi timori e i tuoi dubbi."
In neretto c'è un ragionamento che non viene scoraggiato dal corpo direttivo.Una volta, quando gli anziani sentivano tale ragionamento lo scoraggiavano.Questo è segno di crescita da parte del corpo direttivo, no trovate?
04/07/2012 19:53
 
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Anziché indicare un’età specifica per il battesimo, la Parola di Dio descrive la condizione spirituale di chi è idoneo per compiere tale passo. Gesù diede ai suoi seguaci il seguente comando: “Fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole”. (Matt. 28:19) Il battesimo, quindi, è per coloro che sono già discepoli di Cristo.
Cosa si intende per “discepolo”? Perspicacia nello studio delle Scritture spiega: “Il termine si applica principalmente a tutti quelli che non solo credono agli insegnamenti di Gesù ma anche li seguono fedelmente”. Chi è ancora molto giovane è in grado di essere un discepolo di Cristo? Una sorella che presta servizio come missionaria in America Latina da oltre quarant’anni ha scritto di sé e delle sue due sorelle: “Eravamo abbastanza grandi da sapere che volevamo servire Geova e vivere nel Paradiso. La nostra dedicazione ci ha aiutato a essere forti di fronte alle tentazioni tipiche della giovinezza. Non ci siamo pentite di esserci dedicate a Dio quando eravamo molto giovani”.

w11 15/6 3-6


11 Ragazzi, dovreste capire che né i vostri genitori né gli anziani cristiani della congregazione vi forzeranno a battezzarvi. Dovete essere voi a desiderare di servire Geova. Nell’antichità Giosuè disse agli israeliti: “Temete Geova e servitelo senza difetto e in verità. . . . Sceglietevi oggi chi volete servire”. (Giosuè 24:14-22) Allo stesso modo, dovrete decidere per vostro conto di dedicarvi a Geova e di impiegare la vostra vita per fare la sua volontà.

Assumetevi le vostre responsabilità

12 Ragazzi, arriva il momento che non siete più protetti dalla fedeltà dei vostri genitori. (1 Corinti 7:14) Il discepolo Giacomo scrisse: “Se uno sa fare il bene e non lo fa, commette peccato”. (Giacomo 4:17) I genitori non possono servire Dio per i figli, come i figli non possono farlo per i genitori. (Ezechiele 18:20) Conosci Geova e i suoi propositi? Sei abbastanza grande da capire quello che hai imparato e da stringere una relazione personale con lui? Non è dunque ragionevole pensare che Dio ti ritenga capace di decidere di servirlo?

13 Sei un ragazzo non battezzato cresciuto da genitori devoti? Assisti alle adunanze cristiane e partecipi alla predicazione della buona notizia del Regno? In tal caso, chiediti onestamente: ‘Perché lo faccio? Assisto alle adunanze e partecipo all’opera di predicazione perché i miei genitori se lo aspettano o perché desidero avere il favore di Geova?’ Hai provato a te stesso “la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio”? — Romani 12:2.
Perché rimandare il battesimo?

14 “Che cosa mi impedisce di essere battezzato?” L’etiope che fece questa domanda a Filippo l’evangelizzatore aveva appena appreso che Gesù era il Messia. Tuttavia aveva sufficiente conoscenza delle Scritture per rendersi conto che non doveva esitare a dimostrare apertamente che da quel momento in poi voleva servire Geova facendo parte della congregazione cristiana, e questo gli recò molta gioia. (Atti 8:26-39) Similmente una donna di nome Lidia, a cui Geova “aprì pienamente il cuore affinché prestasse attenzione alle cose che erano dette da Paolo”, si battezzò immediatamente, lei e la sua casa. (Atti 16:14, 15) Il carceriere di Filippi ascoltò Paolo e Sila che gli “annunciarono la parola di Geova”, e “tutti, lui e i suoi, furono battezzati senza indugio”. (Atti 16:25-34) Quindi, se avete una conoscenza basilare di Geova e dei suoi propositi, desiderate sinceramente fare la sua volontà, avete una buona reputazione nella congregazione, assistete regolarmente alle adunanze e partecipate alla predicazione della buona notizia del Regno, perché dovreste rimandare il battesimo? — Matteo 28:19, 20.

15 Esitate forse a fare questo passo importante per timore di essere tenuti a rendere conto se un giorno doveste comportarvi male? Riflettete: rifiutereste di prendere la patente semplicemente per paura che un giorno potreste provocare un incidente? Naturalmente no! Non dovreste esitare neanche a battezzarvi, se siete idonei. In effetti se dedicate la vostra vita a Geova e accettate di compiere la sua volontà sarete fortemente motivati a fare tutto il possibile per non compiere azioni sbagliate. (Filippesi 4:13) Ragazzi, non illudetevi che rimandando il battesimo eviterete ogni responsabilità. Se avete raggiunto l’età della ragione dovete rendere conto a Geova delle vostre azioni sia che siate battezzati o no. — Romani 14:11, 12.

16 Numerosi Testimoni in tutto il mondo riscontrano che la decisione di battezzarsi da giovani li ha aiutati molto. Per esempio, un Testimone ventitreenne dell’Europa occidentale ricorda che essersi battezzato a 13 anni l’ha motivato a resistere ai “desideri propri della giovinezza”. (2 Timoteo 2:22) Aveva già allora l’obiettivo di servire come ministro a tempo pieno. Oggi è felice di lavorare in una filiale dei testimoni di Geova. Ricche benedizioni attendono tutti i ragazzi che decidono di servire Geova, e tu puoi essere uno di questi.

w06 1/7 26

Ribadisco alla luce delle suddette pubblicazioni, i ragazzi vanno aiutati a capire la responsabilità del battesimo ma,indicare un'età non è opportuno, la maturità di un ragazzo varia da soggetto a soggetto.


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05/07/2012 07:18
 
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Caro Garoma, non è proprio vero che la maturità non è legata all'età. Sono d'accordo che, se prendiamo 100 ragazzi di 13 anni, non tutti sono maturi allo stesso modo. Ma qui non si tratta di età in sè, tanto per stabilire un confine. Si tratta di essere consapevoli di se stessi, quindi una piena conoscenza di se e delle proprie mete, e di una piena consapevolezza di che significa essere discepoli di Cristo. Nel mondo occidentale, i ragazzini di 10,11,12,13,14 anni possono dire di conoscere se stessi ed essere consapevoli di cioò che significa essere testimoni di Geova? Se l'apostolo Paolo dice di sposarsi oltre il fiore della giovinezza, potrebbe valere lo stesso principio per il battesimo?Il fatto che Gesù si battezzò a ventinove anni e mezzo, potrebbe indicare,NON L'ETA', ma una sopraggiunta maturità? Mi attanagliano questi interrogativi.Si possono portare esempi di bambini di 12 anni che si sono battezzati e poi sono diventati missionari ed ora servono Geova da 50 anni(altri tempi; ma si è sicuri di non poter portare altrettanti esempi di bambini di 12,13 anni che, infervorati ed incoraggiati da genitor ed anziani, si sono battezzati per poi capire che non era la loro strada? Si è sicuri?Dubbi, solo dubbi.
La patente per te è uguale al battesimo?Siamo sicuri di poter sostenere il paragone tra patente e battesimo?
05/07/2012 07:34
 
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Maestro Yoda72, 05/07/2012 07.18:

Caro Garoma, non è proprio vero che la maturità non è legata all'età. Sono d'accordo che, se prendiamo 100 ragazzi di 13 anni, non tutti sono maturi allo stesso modo. Ma qui non si tratta di età in sè, tanto per stabilire un confine. Si tratta di essere consapevoli di se stessi, quindi una piena conoscenza di se e delle proprie mete, e di una piena consapevolezza di che significa essere discepoli di Cristo. Nel mondo occidentale, i ragazzini di 10,11,12,13,14 anni possono dire di conoscere se stessi ed essere consapevoli di cioò che significa essere testimoni di Geova? Se l'apostolo Paolo dice di sposarsi oltre il fiore della giovinezza, potrebbe valere lo stesso principio per il battesimo?Il fatto che Gesù si battezzò a ventinove anni e mezzo, potrebbe indicare,NON L'ETA', ma una sopraggiunta maturità? Mi attanagliano questi interrogativi.Si possono portare esempi di bambini di 12 anni che si sono battezzati e poi sono diventati missionari ed ora servono Geova da 50 anni(altri tempi; ma si è sicuri di non poter portare altrettanti esempi di bambini di 12,13 anni che, infervorati ed incoraggiati da genitor ed anziani, si sono battezzati per poi capire che non era la loro strada? Si è sicuri?Dubbi, solo dubbi.
La patente per te è uguale al battesimo?Siamo sicuri di poter sostenere il paragone tra patente e battesimo?


Caro Maestro Yoda, chiariamo che non affermo in modo categorico che a 12,13 anni si è maturi, ne tantomeno incoraggio qualcuno a battezzarsi a quell'età. Ti ho già espresso la mia condivisione sull'importanza del battesimo, decisione da ponderare e assumerla in piena consapevolezza.

Ciò che non condivido è la tua indicazione di età in relazione alla maturità e alla decisione di battezzarsi. Non è questo il pensiero dello schiavo, come ti ho postato con l'articolo della TG del 2011. Nessuno può dare indicazioni sull'età in cui si è maturi, essa è soggettiva e va valutata individualmente, vi sono bambini che mostrano un buon grado di maturità, mentre adulti non ne mostrano affatto. E' chiaro che non puoi paragonare la maturità di un bambino alla maturità di un adulto, poichè incide anche l'esperienza acquisibile solo con l'età.

Pertanto, condivido la tua analisi sull'importanza del battesimo e sulla decisione di farlo ma eviterei di indicare un'età in cui si potrebbe incominciare a definire un giovane maturo e in grado di assumersi questa responsabilità.


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05/07/2012 07:42
 
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Mi auguro che le nostre analisi possano aiutare chi le legge a capire quanto sia serio il passo del battesimo e che occorre maturità e consapevolezza.Spero che altri si esprimano.
05/07/2012 07:45
 
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Maestro Yoda72, 05/07/2012 07.42:

Mi auguro che le nostre analisi possano aiutare chi le legge a capire quanto sia serio il passo del battesimo e che occorre maturità e consapevolezza.Spero che altri si esprimano.


[SM=g28002]


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05/07/2012 08:46
 
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Maestro Yoda72, 05/07/2012 07.42:

Mi auguro che le nostre analisi possano aiutare chi le legge a capire quanto sia serio il passo del battesimo e che occorre maturità e consapevolezza.Spero che altri si esprimano.




Concordo con entrambi i miei cari fratelli Yoda e Garoma.

Assodato che l'età anagrafica è strettamente legata a maturità psicologica emotiva e spirituale, condivido le preoccupazioni di Yoda per un passo, quello della dedicazione e del battesimo, tanto serio quanto fondamentale per ogni cristiano.

L'esempio della patente è bello, mi piace : se già molti diciottenni, legalmente autorizzati, guidano a folle velocità perchè esaltati dall'ebrezza della guida, provo ad immaginare con giustificata preoccupazione cosa potrebbe fare un dodicenne alla guida di un'automobile.

Ma se la guida di un'auto appaga l'emotività, il battesimo è tutt'altra cosa e l'organizzazione di Geova, come ci ricorda Garoma, è più lungimirante di ogni singolo individuo, vede più in là e sa bene che certe scelte, gli obiettivi importanti, vanno fatti esattamente quando nel cuore scatta il forte sentimento di amore per Geova.

Rimandare troppo per conseguire nel frattempo una 'condizione ottimale' potrebbe essere controproducente e determinare un graduale e a volte repentino spegnimento.


Che dire di esperienze dirette?

Recentemente ho tristemente osservato due giovani proclamatori adolescenti perdere i loro privilegi ma, nel contempo, alcuni giovanissimi che nel frattempo si sono battezzati, stanno progredendo a 'vista d'occhio' e si stanno ponendo mete straordinarie.
Già adesso con il loro zelo, il loro entusiasmo ed il loro impegno sono una fonte d'incoraggiamento per tutta la congregazione.

05/07/2012 10:03
 
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Il quesito da porsi sulla consapevolezza forse è da porsi in questi termini. Non tanto se il giovane ama e crede in un Creatore e desidera vivere per fare la volontà di Dio, se questo bisogno spirituale cambiasse nel corso del tempo non è certo dovuto all'età anagrafica come se ingenuamente a 10 anni, sparo una cifra bassa volontariamente, si possa desiderare contraccambiare l'amore infinito di Dio e poi ad un'età più "matura" no! Matura in questo caso virgolettata perchè tale scelta dimostrerebbe molta meno maturità di un bambino di 10 anni!
Il senso di affido di un bambino è quello di che dovremmo provare nei confronti di Dio, sempre!
Quindi la religiosità, chiamiamola così, di un giovane non si può mettere in dubbio e se questo fosse l'unico metro di misura per il battesimo cristiano allora anche un'età bassa sarebbe accettabilissima! IMHO.
Le cose si complicano quando un ragazzo deve consapevolmente dare risposte di tipo più razionale!
Contrariamente a chi non crede per credere nel Creatore non c'è bisogno di studi scientifici particolari è sufficiente applicare il principio di Ebrei 3:4 ed un bambino, lo dico per esperienza personale con mio figlio, lo sente convincentissimo anche a 5 anni! Ricordo ancora quando andò a parlare spontaneamente al papà di un suo compagno, accanto di bungalow al mare, dicendole: "ti parlerò di qualcuno che ti sorprenderà", "chi? rispose il papà", mio figlio disse "Geova", il papà "e chi è?" rispose mio figlio di 5 anni: "Il Creatore altrimenti come fanno ad esistere tutte le cose? Son venute da sè?" E' come se dicesse: "chi le ha fatte? Babbo Natale?" [SM=g27987]

Le cose si complicano però quando devono dare risposte a domande tipo:
Dio ha creato le forme di vita attraverso l'evoluzione o ha creato le specie principali che si sono poi differenziate senza salto di specie? I racconti del diluvio, di Adamo ed Eva, l'esodo dall'Egitto sono racconti storici o no? ... in altra parole cosa significa credere che la Bibbia è la Parola di Dio?
Questa non è una domanda superficiale perchè da questa in parte dipende anche quale cristianesimo scegliere di vivere! Ad es: seguirà il principio del "solo Scrittura" o "Tradizione e Scrittura"?
E' chiaro che per rispondere a queste domande, non sulla fiducia di quello che i genitori gli hanno insegnato ma, sulla base di proprie convinzioni personali il giovane deve saper usare strumenti che solo in età anagrafica più avanzata avrà a disposizione!
Se la scelta è quella di fidarsi di quello che i genitori gli hanno insegnato c'è la possibilità che nel tempo perda questa convinzione e allora non è che cambierà nel suo cuore il desiderio di fare la volontà di Dio ma il modo di compierla.
Arrivare al battesimo con l'aver chiarito alcuni aspetti fondamentali su questo ed altri temi, come ad esempio: perchè scelgo di seguire la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova piuttosto che il Calvinismo? O l'Induismo? o ...
Questo in termini pratici significa che l'essere proclamatore della Buona Notizia è un modo anche per confrontarsi con le opinioni altrui e confermare e/o approfondire le risposte che dobbiamo darci per primi noi ma per il battesimo è necessario attendere di avere e saper usare con consapevolezza degli strumenti che solo ad una certa età anagrafica è possibile utilizzare ...

Qualcuno potrebbe dire che questo è più un processo che va bene per un convertito da adulto e in parte gli dò ragione però io penso che un giovane deve arrivare al battesimo dedicandosi a Geova sia con tutto il cuore, l'anima (che non ha bisogno di età anagrafica) ma anche la mente! (dove l'età anagrafica, per i motivi sopra esposti, ha importanza)

Spero di non aver offeso nessuno!

Sempre pronto a ricredermi ...

Leo

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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LeonardoN, 05/07/2012 10.03:

io penso che un giovane deve arrivare al battesimo dedicandosi a Geova sia con tutto il cuore, l'anima (che non ha bisogno di età anagrafica) ma anche la mente! (dove l'età anagrafica, per i motivi sopra esposti, ha importanza)

Spero di non aver offeso nessuno!

Sempre pronto a ricredermi ...

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Carissimo, analisi la tua molto razionale che mostra la giusta preoccupazione perchè chi sceglie di battezzarsi lo faccia con logica e convinzione. Qualsiasi genitore si preoccupa giustamente che il/i propri/o figlio faccia una scelta con cognizione e ragionamento. Il punto però è come si può determinare quando un ragazzo è pronto per il battesimo? Dobbiamo forse attendere che il ragazzo sia in grado di spiegare la trinità, l'evoluzione, il sangue o altre cose del genere?
Se fosse così allora anche tanti adulti non sarebbero idonei per il battesimo. Ti posto alcune pubblicazioni, poi valuta.

I bambini sono in grado di fare una dedicazione consapevole? Le Scritture non stabiliscono limiti di età per il battesimo. D’altra parte, è chiaro che i neonati non sono in grado di diventare discepoli, esercitare fede o dedicarsi a Dio. (Atti 8:12) A proposito dei cristiani del I secolo, lo storico Augustus Neander afferma: “In origine il battesimo era somministrato solo agli adulti, in quanto la gente era abituata a concepire battesimo e fede come due elementi strettamente collegati fra loro”. — General History of the Christian Religion and Church.
Quanto ai giovani, alcuni raggiungono un certo grado di spiritualità in età relativamente precoce, mentre altri impiegano più tempo. Comunque sia, prima di essere battezzato un giovane dovrebbe avere una relazione personale con Geova, capire bene gli insegnamenti biblici fondamentali e comprendere chiaramente ciò che la dedicazione comporta, tutte cose che sono richieste anche agli adulti.

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Ma sembra che fra il popolo di Geova alcuni siano andati all’estremo opposto. Molti genitori cristiani lasciano che i figli abbiano quasi vent’anni prima di affrontare l’argomento del battesimo. Molte volte però sentiamo di ragazzi che fanno una dedicazione valida di spontanea iniziativa. Per esempio, il figlio non ancora adolescente di un anziano desiderava sinceramente battezzarsi. Perciò il padre invitò altri tre anziani a trattare col ragazzo le domande destinate ai battezzandi. La loro conclusione fu che, benché fosse molto giovane, era idoneo per essere battezzato quale ministro ordinato di Geova Dio. Recentemente nelle Bahama hanno frequentato la Scuola del Servizio di Pioniere due ministri a tempo pieno la cui figlia di dieci anni è battezzata!

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I giovani dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di battezzarsi? Ebbene, ricordate che nella visione Geova disse ai sei uomini armati: “Dovete uccidere vecchio, giovane e vergine e fanciulletto e donne, fino alla rovina. Ma non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno”. (Ezechiele 9:6) Naturalmente, i bambini troppo piccoli per dedicarsi sono protetti dal “segno” del genitore, purché quest’ultimo si dia da fare per educare i figli nell’amore di Geova ed essi si mostrino ubbidienti. (1 Corinti 7:14) Ma, se un figlio è abbastanza intelligente da prendere una decisione personale ed è giunto a uno stadio in cui “sa fare il bene”, non crediate che continuerà a beneficiare del “segno” del genitore a tempo indefinito. — Giacomo 4:17.

Prima di dedicarsi, un giovane deve avere sufficiente conoscenza da afferrare cosa è implicato in tale passo e deve cercare di stringere una relazione personale con Dio. Deve capire i princìpi biblici e attenervisi, sapendo che dovrà rendere conto di qualunque violazione dovesse commettere da allora in poi. Deve inoltre avere sufficiente esperienza nel parlare ad altri della propria fede e comprendere che questo è parte integrante della vera adorazione; deve veramente voler servire Dio. Certo, non ci si aspetterà che mostri la stessa maturità di un adulto, ma il suo progresso spirituale deve essere ragionevolmente costante.

Se uno ha ‘calcolato il costo’, non si trova in svantaggio dedicandosi da giovane. Quasi tutti i nuovi cristiani accrescono il proprio apprezzamento dopo il battesimo. “Il fatto di essermi battezzato da ragazzo mi ha protetto”, ha spiegato David. “Man mano che crescevo, vedevo come nella congregazione alcuni adolescenti non battezzati si sentivano svincolati dall’autorità degli anziani e, di conseguenza, si mettevano su una cattiva strada. Ma io ho sempre tenuto a mente che avevo dedicato la mia vita a Dio. La mia vita era già impegnata e perciò non potevo seguirli”.

‘Ma se mio figlio o mia figlia si battezza da giovane e poi si raffredda spiritualmente?’, si chiedono alcuni genitori. Certo, un giovane non dovrebbe battezzarsi semplicemente per far piacere a un genitore, o perché si battezzano alcuni suoi amici. Tuttavia Giuseppe, Samuele, il re Giosia e Gesù, mentre erano adolescenti, presero tutti sul serio l’adorazione che rendevano a Dio e vi si attennero. (Genesi 37:2; 39:1-3; 1 Samuele 1:24-28; 2:18-21; 2 Cronache 34:3; Luca 2:42-49) Nei nostri tempi una cristiana di nome Jean si battezzò ad appena dieci anni. Anni dopo, quando le fu chiesto se aveva realmente capito il passo che aveva fatto, Jean rispose: “Sapevo di amare Geova, riconoscevo il valore di quello che Gesù aveva fatto per noi e volevo servire Geova”. Presta fedelmente servizio dal tempo del suo battesimo, avvenuto circa 40 anni fa. Ogni giovane è un caso a sé; nessuno può stabilire un limite di età standard. I genitori dovrebbero sforzarsi di raggiungere il cuore del figlio aiutandolo a coltivare la santa devozione. Non devono semplicemente porre davanti ai figli il privilegio della dedicazione e del battesimo, ma anche rafforzarli perché siano fermi nella loro adorazione.

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Anche oggi molti giovani hanno dedicato la propria vita al servizio di Geova. Akifusa, un ragazzo di 15 anni, ha detto che una parte svolta all’adunanza di servizio lo ha aiutato a prendere la decisione di battezzarsi. Ayumi si battezzò quando aveva dieci anni. Voleva servire Geova perché aveva imparato veramente ad amarlo. Ora ha 13 anni e ha appena visto battezzarsi una ragazzina di 12 anni, che studia la Bibbia con lei e che ha anch’essa imparato ad amare Geova. Anche Hikaru, fratello minore di Ayumi, si è battezzato all’età di dieci anni. “C’era chi diceva che ero troppo giovane”, ricorda, “ma Geova sapeva quello che provavo. Una volta deciso di dedicare la mia vita a servirlo con tutte le mie risorse, ero determinato a battezzarmi”.
Anche l’esempio dei genitori ha il suo peso, come si nota dall’esperienza di una giovane sorella. Il padre vietò alla madre di studiare la Bibbia con lei e con suo fratello e sua sorella. Li picchiava e bruciava i loro libri. Ma grazie alla perseveranza e alla fede della madre, i figli compresero l’importanza di servire Geova Dio. Questa giovane fu battezzata all’età di 13 anni, e suo fratello e sua sorella, più piccoli, hanno seguito il suo esempio.

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In ultima analisi nessuno meglio dei genitori e degli anziani locali, può determinare fino a che punto il ragazzo è veramente idoneo per il battesimo, da parte nostra ogni ragionamento è solo teorico basato sulle nostre preoccupazioni di genitori, per cui il dare solo delle indicazioni legate all'età è fuorviante e porebbe essere anche scoraggiante.



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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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05/07/2012 12:49
 
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Cari fratelli, fermo restando che concordo sulle vostre opinioni e le ritengo corrette, confermo che la maturità di un ragazzo è davvero personale.

Lo vedo nelle mie due figlie, entrambe di 12 anni, ma con mete e livello di maturità completamente differente. La parte diciamo del leone la fa naturalmente il genitore, che come un esperto mediatore saprà valutare il reale grado di maturità del ragazzo.

Premetto che molti genitori hanno fatto pressione in passato sui figli, alcuni anche adesso.....in fondo di estremisti ce ne sono dappertutto, basti pensare a qui genitori che scritturano i propri figli o figlie per spot pubblicitari o altre cose, vorrebbero loro il merito, se di merito si può parlare.

Personalmente mi sono battezzato in maggiore età, avevo 20 anni, i miei genitori erano fratelli da quando ero piccolo e mi hanno dato quella conoscenza necessaria per conoscere le basi, ma i passi li ho fatti io. Così vorrei e stiamo facendo per i nostri figli, stanno studiando perchè vogliono farlo, escono in servizio perchè vogliono farlo, sono iscritti alla scuola perchè vogliono farlo e così via. Hanno i loro tempi, i loro pensieri e se viene fuori qualche discorso fuorviante è accetto anche quello (sinonimo di maturità porsi domande).
Il battesimo (ma del resto tutte le attività teocratiche) non è assolutamente da prendere alla leggera, rappresenta un voto a Geova, una promessa. A volte ho sentito giovani ragionare così: " Bè per ora non voglio battezzarmi sai, se poi sbagliassi e mi disassociassero...vivo con i miei, te lo immagini che problemi". Discorsi come questi sono ovvie prove di mancanza di maturità, ragazzi o adulti che fanno questo genere di ragionamento non hanno ancora costruito la propria personalità cristiana.

Lascio commentare.....



''Poiché ci sono molti uomini insubordinati, inutili chiacchieroni e ingannatori della mente...A questi è necessario chiudere la bocca, poiché questi stessi uomini continuano a sovvertire intere case, insegnando cose che non dovrebbero....''(TITO 1:10,11)


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05/07/2012 13:51
 
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Nel caso di un dodicenne nato e cresciuto nella congregazione, sempre a contatto con i fratelli e semprte nell'ovatta, dove si insegna che i compagni di classe sono nel mondo di satana e quindi bisogna starci insieme lo stretto necessario, si può parlare di condizionamento sociale che porta inevitabilmente al desiderio di battezzarsi?

Proverbi 22:15( traduzione Rav Disegni) dice:-" la stoltezza è legata al cure del fanciullo, ma la verga della correzione lo allontana da essa".
Questa scrittura è da tener presente.
05/07/2012 14:32
 
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Re:
Maestro Yoda72, 05/07/2012 13.51:

Nel caso di un dodicenne nato e cresciuto nella congregazione, sempre a contatto con i fratelli e semprte nell'ovatta, dove si insegna che i compagni di classe sono nel mondo di satana e quindi bisogna starci insieme lo stretto necessario, si può parlare di condizionamento sociale che porta inevitabilmente al desiderio di battezzarsi?

Proverbi 22:15( traduzione Rav Disegni) dice:-" la stoltezza è legata al cure del fanciullo, ma la verga della correzione lo allontana da essa".
Questa scrittura è da tener presente.


Carissimo è proprio questo voler creare una forma di classificazione anagrafica che non condivido. Conosco figli di fratelli, anche nominati, i quali per così dire, sono cresciuti nella verità, si sono battezzati da giovani o meno giovani, ed ora sono fuori da adulti.

Questo, secondo me, è un discorso teorico, non si può legare la maturità di un giovane all'età, se parliamo di esperienza allora è altra cosa, quella la si acquista con l'età. In teoria un ragazzo cresciuto in una famiglia di TdG dovrebbe essere più protetto, ma è solo teoria, vi sono vari fattori che incidono, i genitori se hanno lavorato bene sul cuore del fanciullo, il carattere del fanciullo, l'amore che ha nel cuore per Geova, la scuola, internet, la TV, come vedi vi sono varie cose che possono influire in modo positivo o negativo.

Per cui, legare il tutto all'anagrafica o all'essere cresciuto in una famiglia di TdG, è molto relativo. Chi è genitore sa bene che nella stessa famiglia non tutti i figli sono gli stessi, ognuno ha unsuo carattere e una sua personalità che non si può legare all'anagrafica, lo stesso vale per i giovani nella congregazione.

Ripeto, con questo non incoraggio a battezzarsi da piccoli ne scoraggio a farlo, ritengo solo che ogni caso va analizzato e valutato tra i genitori e gli anziani.


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05/07/2012 14:43
 
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Re: Re:
Caro Garoma

(garoma), 05/07/2012 12.12:


Carissimo, analisi la tua molto razionale che mostra la giusta preoccupazione perchè chi sceglie di battezzarsi lo faccia con logica e convinzione. Qualsiasi genitore si preoccupa giustamente che il/i propri/o figlio faccia una scelta con cognizione e ragionamento. Il punto però è come si può determinare quando un ragazzo è pronto per il battesimo? Dobbiamo forse attendere che il ragazzo sia in grado di spiegare la trinità, l'evoluzione, il sangue o altre cose del genere?
Se fosse così allora anche tanti adulti non sarebbero idonei per il battesimo




Quando ci battezziamo dobbiamo poter rispondere con una ragionevole consapevolezza alle domande del battesimo prima e alla due domande del discorso del battesi dopo.
Non dico che si debba saper spiegare le dottrine delle altre religioni come se fossimo cattolici, induisti o altro ma almeno poter dire perchè rifiuto con una certa consapevolezza che non sia solo quella che proviene dalle informazioni che ho ricevuto dai miei genitori altrimenti è una risposta autoreferenziale! Ecco perchè ho parlato dell'importanza dell'andare in predicazione per un giovane!


*** sh cap. 1 pp. 8-10 Perché interessarsi di altre religioni? ***
Perché investigare?
12 Vi è mai capitato di pensare o di dire: ‘Ho la mia religione. È una cosa privata. Non ne discuto con nessuno’? È vero, la religione è una cosa molto personale: praticamente dalla nascita ci vengono inculcate idee religiose o norme morali da genitori e parenti. Ne consegue che di solito seguiamo gli ideali religiosi dei genitori e dei nonni. La religione diventa quasi una tradizione di famiglia. Con quale risultato? Che in molti casi altri hanno deciso la nostra religione per noi. Tutto è dipeso da dove siamo nati e quando. O, come indicò lo storico Arnold Toynbee, l’adesione a una certa fede è spesso determinata “dall’accidente geografico del luogo di nascita”. — Storia e religione, traduzione di L. Fenghi, Rizzoli, 1984, pagina 149.
13 È ragionevole presumere che la religione impostaci alla nascita sia necessariamente e interamente la verità? Se foste nati in Italia o nel Sudamerica, in tal caso forse, senza possibilità di scelta, sareste stati allevati come cattolici. Se foste nati in India è probabile che sareste di conseguenza diventati induisti, o sikh se foste stati del Punjab. Se i vostri genitori fossero del Pakistan, allora ovviamente sareste musulmani. E se foste nati negli ultimi decenni in un paese socialista, non avreste potuto avere altra scelta che essere educati come atei. — Galati 1:13, 14; Atti 23:6.
14 Pertanto, la religione ricevuta alla nascita è automaticamente quella vera, è approvata da Dio? Se questo fosse stato il criterio seguito nel corso dei millenni, molti fra il genere umano praticherebbero ancora lo sciamanismo primitivo e gli antichi culti della fertilità, basandosi sul presupposto: ‘Ciò che andava bene per i miei antenati va bene anche per me’.
15 Data l’immensa varietà di espressione religiosa sviluppatasi nel mondo durante i passati 6.000 anni, capire ciò che altri credono e come hanno avuto origine le loro credenze è come minimo istruttivo e permette di allargare le proprie vedute. E potrebbe anche aprire a voi lettori nuove prospettive di una speranza più concreta per il futuro.

Alla luce di questo commento del libro l'uomo alla ricerca di Dio che differenza c'è tra una giovane che cresce in una famiglia testimone di Geova e uno in una cattolica, se nel dare ragione della propria fede non sa dire perchè rifiuta un credo rispetto ad un altro? Ad entrambi è stato insegnato ad amare Gesù e a farlo il proprio modello ...

Capisci che per noi adulti la questione non si pone, abbiamo avuto modi di fare esperienza e di approfondire.

Saper dire il sì della scelta religiosa senza saper dire il no, anche se non punto per punto ma su questioni fondamentali mi pare che rientri in quel dedicarsi a Dio con tutta la mente. Dipenderà molto anche dai genitori stimolare il figlio in questa direzione cosicchè la sua consapevolezza non debba aspettare troppo - come vedi non faccio cifre nè incoraggio a rimandare o a anticipare quindi non mi sento di andare contro le riviste che tu mi hai postato - ad essere soddisfatta!

Lo stesso si può dire sul cosa significhi che la Bibbia è la Parola di Dio ...

Lasciare che sia solo l'innamoramento per Geova e Gesù a spingere un giovane a dedicarsi a Dio, secondo la mia personale esperienza, porta con sè un'incoerenza di ragionamento che rivolgiamo a chi incontriamo nella predicazione, ed evidenziato sopra, e manca di soddisfare la componente razionale (mente) che fa parte di ogni uomo e che Dio vuole di pari passo col nostro cuore!

L'altro capitolo, della mancanza di conoscenza di come spiegare ad esempio il nostro rifiuto sul sangue, sarebbe molto interessante ma è meglio non aprirlo perchè dilaterebbe ancor di più il tempo di questa scelta richiesta da Dio!

Leo

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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05/07/2012 15:03
 
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Re: Re: Re:
LeonardoN, 05/07/2012 14.43:

Caro Garoma

Quando ci battezziamo dobbiamo poter rispondere con una ragionevole consapevolezza alle domande del battesimo prima e alla due domande del discorso del battesi dopo.
Non dico che si debba saper spiegare le dottrine delle altre religioni come se fossimo cattolici, induisti o altro ma almeno poter dire perchè rifiuto con una certa consapevolezza che non sia solo quella che proviene dalle informazioni che ho ricevuto dai miei genitori altrimenti è una risposta autoreferenziale! Ecco perchè ho parlato dell'importanza dell'andare in predicazione per un giovane!



Concordo con quello che dici anche perchè l'andare in predicazione, non solo forgia il giovane rendendolo capace di affrontare varie argomentazioni ma, esso è un requisito fondamentale per essere idonei al battesimo. Come farebbe un giovane a dire di amare Geova se poi non andrebbe a predicare?

Inoltre, non dimentichiamoci che prima del battesimo, vengono considerate una serie di domande col giovane, domande che come ben sai, hanno lo scopo di capire se il battezzando ha afferrato la verità, ne è convinto ed è in grado di rispondere e insegnare secondo quanto dice la Bibbia. E' ovvio che questi passaggi sono fondamentali per verificare cosa c'è nel cuore del giovane, ma la stessa procedura è valida anche per gli adulti. Oggi i giovani hanno una mente molto più ricettiva per cui, imparare le dottrine fondamentali ed essere in grado di spiegarle, non è difficile ma, non è questo che rende idonei, perchè come tu stesso dici, può impararlo in modo pappagallesco, è quindi imprtante valutare con i genitori, se trattasi di giovani, quanto di quelle informazioni sono radicate nel cuore del fanciullo.

Per cui, i miei interventi non volevano escludere queste due cose fondamentali, la predicazione e la fondamentale conoscenza, ribadivo e ribadisco che non è saggio legare la maturità di un fanciullo all'anagrafica dello stesso, ne indicare sia pure a titolo esemplificativo, un'età in cui si presuppone che il giovane possa essere considerato maturo e idoneo per il battesimo.

[SM=g7255]


[Modificato da (garoma) 05/07/2012 15:08]
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05/07/2012 15:26
 
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Ho capito Garoma.Senza muovere crociate contro i dodicenni, ma quelli cha hai conosciuto tu, che sono fuori da adulti, non potrebbero essere fuori proprio perchè, essendosi battezzati giovani, si sono ritrovati in un contesto imposto e mai sentito ed aver risposto alle domande citate da Leonardo perchè in quel momento della loro vita non conoscevano altro?
Non sarebbe più saggio che, prima di battezzarsi, una persona impari a confrontarsi col mondo esterno provando la propria fede e poi, consapevole di se stesso, decidere di battezzarsi?
Il battesimo ti salva solo c'è il cuore completo. Fu così al tempo della circoncisione trattata dall'apostolo Paolo, il quale parlò della circoncisione di cuore.
Molti pensano che se oggi venisse Armaghedon, Geova salva solo i battezzati. Ragionamento, di per se, non biblico.
05/07/2012 15:31
 
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Re:
Maestro Yoda72, 05/07/2012 15.26:


Non sarebbe più saggio che, prima di battezzarsi, una persona impari a confrontarsi col mondo esterno provando la propria fede e poi, consapevole di se stesso, decidere di battezzarsi?


Pensi che uno per apprezzare il pulito debba prima sporcarsi?

Per apprezzare la salute fisica, devi prima star male?


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