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EVANGELICI - Parlare in lingue è un dono di Dio?

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2013 01:28
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06/07/2012 12:02
 
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“DAVVERO non capisco”, dice Devon. “Ogni settimana nella mia chiesa ci sono alcuni che ricevono lo spirito santo e si mettono prodigiosamente a parlare in lingue. Eppure tra loro c’è chi vive nel peccato. Io invece, che ce la metto tutta per condurre una vita morale, anche se continuo a chiederlo in preghiera non ho mai ricevuto questo dono dello spirito. Com’è possibile?”

Anche nella chiesa frequentata da Gabriel ci sono persone che a quanto pare ricevono lo spirito santo e parlano in lingue. “Quello che mi dà fastidio”, spiega, “è che mentre prego altri mi interrompono dicendo ad alta voce cose che né io né loro capiamo. Nessuno trae beneficio dalle loro parole. Ma un dono dello spirito santo di Dio non dovrebbe servire a uno scopo utile?”

Quanto rilevato da Devon e Gabriel solleva una domanda molto interessante: il parlare in lingue che si verifica in alcune chiese ha davvero origine da Dio? Per rispondere a questa domanda è utile esaminare il dono delle lingue nel contesto della congregazione cristiana del I secolo.
06/07/2012 12:25
 
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“Cominciarono a parlare diverse lingue”

Nella Bibbia leggiamo di alcuni uomini e donne a cui fu conferito il potere di parlare lingue che non avevano mai studiato. Questo avvenne per la prima volta nel giorno della Pentecoste del 33 E.V., alcune settimane dopo la morte di Gesù Cristo. In quell’occasione a Gerusalemme circa 120 discepoli di Gesù “furono tutti pieni di spirito santo e cominciarono a parlare diverse lingue”. La folla di visitatori provenienti da paesi stranieri “fu perplessa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua”. — Atti 1:15; 2:1-6.

La Bibbia parla anche di altri, tra i primi seguaci di Gesù, che avevano questa straordinaria capacità. Ad esempio, grazie all’operato dello spirito santo, l’apostolo Paolo fu miracolosamente in grado di parlare diverse lingue. (Atti 19:6; 1 Corinti 12:10, 28; 14:18) Logicamente, però, ogni dono dello spirito santo di Dio deve avere uno scopo ben preciso. Quale fu allora lo scopo raggiunto nei tempi biblici per mezzo del dono delle lingue?

06/07/2012 12:42
 
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06/07/2012 13:05
 
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Attualmente faccio visita a un pentecostale che ha ricevuto le lingue e il battesimo in acqua mentre ancora si drogava. Il pastore gli disse che Gesù lo avrebbe aiutato se lo avesse accettato. In effetti ha smesso di drogarsi dopo un po', ma, guarda un po', il vizio del fumo, che è meno forte della droga, non è riuscito a toglierselo. [SM=g27987]
06/07/2012 14:14
 
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Atti 1:15; 2:1-6. non dice che parlavano in lingue che non avevano mai conosciuto (o studiato) e neanche dice che parlavano come Demostene o Cicerone. Per i giudei presenti predicare in lingue oltre l'ebraico e il greco era strano, tanto e vero che dicono che sono ubriachi, non perchè hanno ricevuto lo spirito (non lo sapevano), o parlano lingue straniere (cosa relativamente comune a Gerusalemme), ma perchè predicano nella lingua madre degli ascoltatori. Il dono dello spirito alla pentecoste non era parlare in lingue sconosciute ma in lingue conosciute ai presenti.

Penso che parlare in lingue, sconosciute ai presenti, ora è di solito un comportamento verbale che sfugge al suo controllo corticale cerebrale; come ognuno di noi può fare se vuole parlare a vanvera (provate): tale linguaggio e non è controllato dalle funzioni superiori dell'intelletto , come a volte ci scappa la parola sbagliata nella vita di ogni giorno, oppure come quando un ubriaco non controlla più quello che dice.
Atti 19:6 "parlavano in lingue e profetizzavano" indica che parlavano lingue straniere come si può fare in una città cosmopolita e profetizzavano predicando la buona notizia del regno di Dio.
I cor. 14: 12-13 ".......cercate di abbondare in essi per l'edificazione della congregazione. Perciò chi parla in lingua preghi di poter interpretare"; qui parla di parlare in (una) lingua e dopo spiegare nella lingua dei presenti il significato delle parole straniere.
Nel caso le lingue non fossero conosciute da un interprete Paolo dice che il parlante doveva tacere nell'assemblea.
06/07/2012 15:33
 
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Il dono dello spirito alla pentecoste non era parlare in lingue sconosciute ma in lingue conosciute ai presenti



Mi sembra un'osservazione molto pertinente...

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
06/07/2012 18:44
 
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Un segno del sostegno divino

Scrivendo ai cristiani della congregazione di Corinto, alcuni dei quali erano a quanto pare in grado di parlare in lingue, Paolo spiegò che “le lingue [erano] di segno non per i credenti, ma per gli increduli”. (1 Corinti 14:22) Quindi la capacità di parlare in lingue, insieme ad altri doni miracolosi, era un segno che indicava agli osservatori che la congregazione cristiana appena formata aveva l’approvazione e il sostegno divino. I doni miracolosi erano come un cartello stradale grazie al quale coloro che erano alla ricerca della verità potevano ora trovare il popolo scelto da Dio.

Fatto interessante, la Bibbia non dice che Gesù o qualcuno dei profeti vissuti prima di lui parlasse miracolosamente in qualche lingua mai studiata. Il dono delle lingue elargito ai discepoli di Gesù aveva evidentemente qualche ulteriore obiettivo.

07/07/2012 18:58
 
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Strumento per la diffusione della buona notizia

All’inizio del suo ministero, Gesù disse ai discepoli di predicare la buona notizia del Regno di Dio solo agli ebrei. (Matteo 10:6; 15:24) Di conseguenza, i discepoli raramente mettevano piede al di fuori delle aree prevalentemente abitate da ebrei. Presto però le cose sarebbero cambiate.

Poco dopo la sua morte e risurrezione, nel 33 E.V., Gesù comandò ai suoi seguaci: “Fate discepoli di persone di tutte le nazioni”. Inoltre disse loro che avrebbero reso testimonianza di lui “fino alla più distante parte della terra”. (Matteo 28:19; Atti 1:8) La diffusione della buona notizia a quei livelli avrebbe reso necessario l’uso di tante lingue oltre all’ebraico.

Tuttavia molti di quei primi discepoli “erano uomini illetterati e comuni”. (Atti 4:13) Come avrebbero fatto a predicare in paesi lontani in cui si parlavano lingue che non avevano mai udito, e tantomeno imparato? Lo spirito santo diede ad alcuni di quegli zelanti predicatori la capacità miracolosa di parlare correntemente lingue che fino a quel momento non conoscevano.

Il dono delle lingue, quindi, perseguiva due importanti obiettivi. Primo, era un segno inequivocabile del sostegno divino. Secondo, era uno strumento efficace che aiutò i cristiani del I secolo ad assolvere l’incarico di predicare a persone di molte lingue. Nei nostri giorni, quando qualcuno parla in lingue come avviene in tante chiese, vengono conseguiti questi obiettivi?
08/07/2012 10:56
 
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parlare in lingue?
I.veri cristiani si riconoscono oggi dalla capacità di parlare in lingue?..RAGIONIAMO.pag..205....(da questo tutti conosceranno che siete i miei discepoli,se avrete amore fra voi)...Giov.,13:35----1Cor:13:1,8:"Se parlo le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho amore,son divenuto un pezzo di rame risonante e un rimbombante cembalo.L'Amore non viene mai meno.Ma se vi sono doni di profezia,saranno eliminati,se vi sono lingue cesseranno')...1 Cor:1,8.
08/07/2012 10:59
 
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lingue
rettifico....1Cor.13:1,8..(se vi sono lingue Cesseranno) [SM=g28004]
08/07/2012 14:00
 
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roberto.testimonidigeova

“le lingue [erano] di segno non per i credenti, ma per gli increduli”. (1 Corinti 14:22)


La capacità di parlare in lingue era un segno che indicava agli osservatori, informati però ancora non credenti diversi dalle persone comuni e disinformate che non sapevano quasi niente al riguardo, che la congregazione cristiana appena formata aveva l’approvazione e il sostegno divino


era uno strumento efficace che aiutò i cristiani del I secolo ad assolvere l’incarico di predicare a persone di molte lingue


Sono d'accordo
I cor 14:23 "perciò, se tutta la congregazione si raduna in uno stesso luogo e tutti parlano in lingue, ma entrano persone comuni o increduli, non diranno che siete pazzi?".
Si lo diranno, quindi a meno che ci sia un interprete stiano zitti: 28"..se non c'è nessun interprete taccia nella congregazione e parli a sè stesso e a dio". La discriminante tra parlare e tacere in lingue è la presenza di un interprete.
08/07/2012 14:16
 
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Parlare in lingue è un dono di Dio?

perchè no?

il Creatore dei cieli e della terra....

Lui ha creato

tutto

ma noi erba verde che secca in breve tempo
ci scordiamo facilmente
di essere DOTATI....da Lui,il Creatore,Geova

e di SAPERE come amministrare,gestire il potenziale
di cui siamo stati dotati

l'essenziale è la guida

pena la manifestazione di manifestazioni [SM=g27985]

diverse manifestazioni

la storia di Israele
da schiavi a Nazione,un'esempio meraviglioso
di capacità e potenza
08/07/2012 14:19
 
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sono prossimo
nel vedere

come Geova e la Sua potenza
ingloberà

tutto [SM=g8806]
08/07/2012 14:20
 
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TdG
Il parlare in lingue nel 1 secolo aveva un duplice scopo:

1)Dimostrare che la nascente congregazione cristiana, aveva il sostegno di Dio;

2)Il parlare in lingue era uno strumento che permetteva, allora, di predicare la buona notizia a persone di altre nazioni Ricordiamo che gli osservatori presenti a Gerusalemme nel giorno della Pentecoste del 33 E.V. provenivano da molti paesi e ovviamente capivano le lingue parlate miracolosamente dai discepoli. Lo stesso non si può dire nel caso di coloro che oggi parlano in lingue e dicono cose che risultano inintelligibili agli ascoltatori.
***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


Testimoni di Geova Online Forum



08/07/2012 14:51
 
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"....ecco tutti questi che parlano sono galilei, non è vero? e come mai udiamo ciascuno la nostra propria lingua nella quale siamo nati?.. gli abitanti di Giudea...gli abitanti di Mesopotamia....li udiamo parlare nelle nostre lingue delle magnifiche cose di Dio"

Erano circa centoventi galilei che avevano ricevuto lo spirito santo. Tra di essi alcuni parlavano ebraico e aramaico e greco e latino, quindi avevano poca difficoltà a parlare ai rispettivi uditori. Niente di miracoloso se gli abitanti della Giudea udivano parlare nella loro lingua madre e neanche per quelli della Mesopotamia e neanche quelli dell'Egitto di Alessandria che notoriamente non parlavano ebraico da secoli ma greco.

Mt 4:15 "Paese di Zabulon e paese di Neftali, lungo la strada del mare al di là del Giordano Galilea delle nazioni Il popolo che sedeva nelle tenebre ha visto una gran luce e in quanto a quelli che sedevano in una regione di ombra di morte su di loro è sorta la luce"
08/07/2012 15:11
 
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parlare in lingue
La capacità di parlare in lingue)...può venire da una fonte diversa dal vero DIO?...1Giov:4:1"diletti,non credete ad ogni espressione spirata,ma provate le espressioni per vedere se hanno origine da DIO"...Fra quelli che oggi parlano in lingue,ci sono..pentecostali cattolici,episcopaliani,metodisti,luterani,e presbiteriani...GESU disse che lo Spirito Santo avrebbe guidato i suoi discepoli in tutta la verità...(Giov:16:13)i membri di ciascuna di queste religioni credono forse che anche gli altri che parlano in linguesiano stati guidati in (tutta la verità) dal momento che non sono tutti d'accordo?..quale spirito permette loro di (parlare in lingue)?..RAGIONIAMO..pag.203 [SM=g28004]
08/07/2012 15:18
 
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Re: parlare in lingue
luluana2011.1978ana2011, 08/07/2012 15.11:

La capacità di parlare in lingue)...può venire da una fonte diversa dal vero DIO?...1Giov:4:1"diletti,non credete ad ogni espressione spirata,ma provate le espressioni per vedere se hanno origine da DIO"...Fra quelli che oggi parlano in lingue,ci sono..pentecostali cattolici,episcopaliani,metodisti,luterani,e presbiteriani...GESU disse che lo Spirito Santo avrebbe guidato i suoi discepoli in tutta la verità...(Giov:16:13)i membri di ciascuna di queste religioni credono forse che anche gli altri che parlano in linguesiano stati guidati in (tutta la verità) dal momento che non sono tutti d'accordo?..quale spirito permette loro di (parlare in lingue)?..RAGIONIAMO..pag.203 [SM=g28004]




certo
ci vuole una guida per discernere
di quale spirito si tratta

08/07/2012 15:30
 
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Re:
speculator, 06/07/2012 14.14:

Atti 1:15; 2:1-6.

Penso che parlare in lingue, sconosciute ai presenti, ora è di solito un comportamento verbale che sfugge al suo controllo corticale cerebrale; come ognuno di noi può fare se vuole parlare a vanvera (provate): tale linguaggio e non è controllato dalle funzioni superiori dell'intelletto , come a volte ci scappa la parola sbagliata nella vita di ogni giorno, oppure come quando un ubriaco non controlla più quello che dice.




Pienamente d'accordo con te.

Uno degli scopi di tale dono infatti era quello di trasmettere in modo comprensibile il messaggio divino.

Se ciò che viene detto sotto un influsso superiore non è comprensibile ad alcuno, o se ancor peggio, il linguaggio è comprensibile ma scurrile, è assai difficile concludere che sia lo spirito santo la fonte di tale concessione.

Il controllo delle funzioni superiori dell'intelletto sul linguaggio è fondamentale.

08/07/2012 15:53
 
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Gianluca Martini

Se ciò che viene detto sotto un influsso superiore non è comprensibile ad alcuno, o se ancor peggio, il linguaggio è comprensibile ma scurrile, è assai difficile concludere che sia lo spirito santo la fonte di tale concessione.


Le parole di Gesù su chi mangia la mia carne e beve il mio sangue erano comprensibili ma non furono subito comprese da molti. Lo stesso per le profezie di distruzioni di Geremia e Isaia ecc. La comprensibilità dovrebbe essere distinta dalla comprensione, che richiede di aprire gli occhi e orecchi, oltre che avere le basi.

Circa l'uso di parole "colorite" tipo "idoli di merda" o "razza di vipere" "una generazione malvagia e adultera.."possono essere necesssarie se qualcuno ci è finito dentro e sta per annegare. Bisogna provare le espressioni ispirate per accertare se hanno origine da dio.
08/07/2012 15:56
 
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se voglio la guida
se accetto la guida
dello spirito che fa divenire

escludo che tale spirito ricalchi dei modi(concessione di doni I°sec)
aboliti e messo per iscritto già da millenni or sono

se fa divenire
in relazione al SUO proposito
sono certo di avere a che fare con uno spirito nobile e puro
intelligente e attivo per supportare i suoi fedeli servitori
alla concretizzazione del suo proposito

cioè
insegna all'avanguardia
insegna la sobrietà per interpretare il presente per distinguere.......

con sentimenti e fiducia

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