25/05/2014 00:24 |
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66) Allisson Lozz (1992-vivente)
kebuena.com.mx
pseudonimo di Allisson Marian Lozano Núñez
indice di notorietà: ***
paese: Messico
attrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI (in seguito interrotta)
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Modella e cantante, è nota soprattutto come attrice di telenovelas. Fino al 2009 aveva partecipato a 6 novelas, di cui 3 da protagonista; due di esse ( Rebelde e En Nombre del Amor) sono arrivate anche in Italia.
Locandina del serial messicano En Nombre del Amor,
trasmesso in Italia da Rete 4. La Lozz è al centro nella fila inferiore.
simplementenovelas.blogspot.com
Innumerevoli le sue partecipazioni a programmi TV, oltre che per spot pubblicitari e videoclip musicali.
Secondo il magazine People en español, la Lozz è stata una delle 50 maggiori bellezze sudamericane del 2009 ( link), in una classifica che annoverava, fra gli altri, Eva Longoria e Ricky Martin.
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Il sito ufficiale di Allisson Lozz.
www.allissonlozz.com/
Alcuni anni fa ha annunciato ( link) di volersi ritirare (temporaneamente?) dalle scene, per dedicare più tempo a Geova e alla sua bambina, London Rose, nata nel 2012. Probabile che, con l’occasione, abbia messo in soffitta anche la sua interminabile collezione di minigonne.
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Alcune immagini di Allisson Lozz.
listal.com
mojalbum.com
facebook.com
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Torna al 3D con l'elenco dei testimoni di Geova VIP: LINK
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 13:45] |
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28/05/2014 22:55 |
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67) Fred Heron (1944-2010)
kterrl.wordpress.com
pseudonimo di Frederick Roger Heron
indice di notorietà: **
paese: USA
giocatore di football
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 8/5/77 14-17 e Svegliatevi! 22/8/91 6)
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Selezionato personalmente dal mitico coach Vince Lombardi, ha giocato per 7 anni nella NFL, squadra dei St. Louis Cardinals. Un serio infortunio alla schiena e l’incontro con i testimoni di Geova, datato 1970, lo indussero a riconsiderare la violenza di questo sport, e nel 1972, lo stesso anno del suo battesimo insieme alla moglie, lasciò il football americano.
findagrave.com
Articolo di recordnet.com redatto in occasione della morte di Heron (2010), definito ‘gigante buono’. Si parla della sua conversione come testimone di Geova.
www.recordnet.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110114/A_SPORTS/1...
Fred Heron ha raccontato la sua esperienza (in forma anonima, come d’uso a quei tempi) nella Svegliatevi! dell’8/5/1977, pagine 14-17. Il racconto è, a tratti, sconcertante (quanto illuminante) nelle descrizioni.
Esperienza di Fred Heron (Svegliatevi! dell’8/5/1977, pagine 14-17) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Qualcosa di meglio del football professionistico
Realizzata un’ambizione
Alla scuola superiore fui molto apprezzato come avanti nella squadra di football della Edison High. Poi, dopo il diploma, ricevetti una quarantina di offerte da varie università del paese. Decisi di stare vicino a casa e di andare al San Jose State College.
Dopo aver giocato per quattro anni nelle squadre di football universitarie, ero considerato una delle migliori promesse della nazione per il football professionistico. Fui contattato praticamente da tutte le squadre della National Football League. Ero alto un metro e novantatré e pesavo 111 chili, ma potevo fare le 40 iarde piane in 4,9 secondi.
Nel 1966 fui scelto dai Green Bay Packers. Dopo che ebbi firmato il contratto mi offrirono in dono una Oldsmobile Toronado nuova e 10.000 dollari in contanti. Per cominciare avrei guadagnato 18.000 dollari l’anno.
Avevo ventun anni e andavo in giro con oltre 5.000 dollari in tasca, in biglietti da cento dollari. Pensavo fra me: ‘Questa sì che è vita. Ho denaro, un’auto nuova, prestigio, gli abiti migliori, e nei ristoranti di lusso mi riconoscono e mi fanno una buona accoglienza’.
Allenamento
Nel luglio del 1966 mi presentai al ritiro dei Packers per l’allenamento, ed ero già nelle migliori condizioni fisiche. Gli esercizi preparatori erano estenuanti, ed è qui che mi risultò utile l’addestramento ricevuto in precedenza. Nessuno dei vecchi sembrava in condizioni così buone come le mie; alcuni non riuscivano ad arrivare in fondo agli allenamenti e ci rinunciavano.
Ma prima dell’inizio della stagione, l’allenatore Lombardi mi prese da parte. Aveva appena ricevuto una telefonata dai Cardinals di St. Louis. Avevano perso uno dei loro migliori avanti a causa di un soffio al cuore che lo aveva costretto ad abbandonare il football e avevano bisogno di un buon sostituto. Così i Packers mi cedettero al St. Louis a ottime condizioni, e ricevetti una forte somma di denaro in contanti.
Il gioco
A St. Louis continuai a migliorare, divenendo infine uno degli uomini chiave della difesa e il miglior attaccante della squadra. Gli allenatori mettevano in risalto la necessità d’essere rudi, e avendo una forza eccezionale divenni molto abile nel picchiare il mio avversario. Non senza ragione il gioco nella linea interna è chiamato “guerra”!
Dovevo eseguire il placcaggio, e gli avanti della difesa possono colpire con la mano aperta. È legale. Imparai a colpire l’avversario alla testa, alla tempia. Se lo si colpisce abbastanza forte, gli verrà mal di testa. Quindi, più in fretta riuscivo a colpire il mio avversario, e poi a intensificare il suo dolore — in qualsiasi punto fosse — maggiore era il vantaggio che ne traevo.
Nel momento in cui veniva lanciata la palla, colpivo l’avanti più forte che potevo. Questo gli faceva perdere l’equilibrio e così potevo oltrepassarlo e arrivare al trequarti. Usavamo anche i gomiti e gli avambracci. Una volta, con un braccio spaccai il casco a un giocatore.
Molti di quelli contro i quali giocai nel football professionistico erano gli stessi uomini che avevo conosciuto all’università. Ma il giorno della partita eravamo acerrimi nemici e cercavamo lo scontro fisico. Un mio buon amico e compagno di stanza all’università giocò in seguito con i Browns di Cleveland. Un giorno, mentre giocavamo contro il Cleveland, lo colpii così forte che in seguito dovette andare all’ospedale e farsi operare. Mia moglie e io rimanemmo molto male.
Tattica di gioco
Ricordo una volta che giocavamo contro il Cleveland. Gli allenatori ci avevano detto che il loro trequarti aveva male al collo. Mi suggerirono di cercar di metterlo fuori combattimento, se se ne presentava l’occasione. Così durante la partita superai la linea, battei il giocatore al centro e quello alla difesa, e mi ci trovai davanti. Cercai di staccargli la testa con un braccio, ed egli lasciò cadere la palla.
Ricevetti gli elogi dei compagni di squadra. Ma io guardavo il trequarti a terra, ed era evidente che soffriva. All’improvviso pensai: “Sono diventato una bestia? Questo è un gioco, ma io cerco di storpiare qualcuno”. Pensai pure che aveva moglie e figli come me. La folla mi applaudiva, ma io non mi sentivo a posto per quello che avevo fatto.
Dopo d’allora mi fu più difficile cercar di fare del male deliberatamente a un avversario. Naturalmente, alle nostre sedute settimanali dove studiavamo la tattica da seguire consideravamo le debolezze della squadra avversaria e le lesioni di ciascun giocatore. La tattica era di colpirlo nel suo punto più vulnerabile, dov’era già stato ferito.
Quando in seguito giocammo contro i New York Jets, ci dissero che il loro migliore trequarti era stato ferito più volte ai ginocchi. Perciò quello era il punto dove colpirlo. In un’occasione ebbi la possibilità di colpirlo forte ai ginocchi. In seguito gli allenatori mi chiesero perché non l’avessi fatto. Dissi loro che non mi era sembrato necessario. I miei compagni di squadra la giudicarono una cosa strana.
Nel 1971 giocammo contro i Buffalo Bills. Il loro migliore trequarti aveva riportato una lesione alla caviglia e noi dovevamo metterlo fuori combattimento. Durante un’azione di gioco gli afferrai la caviglia e, allorché cadde, cominciai a torcergliela, cosa perfettamente legale. Ma mi fermai. Con questo nuovo spirito, ogni settimana i giocatori della squadra avversaria mi ringraziavano per non averli feriti deliberatamente sul campo da gioco.
Fattori che influirono sul mio mutato atteggiamento
Uno dei fattori che mi fece cambiare atteggiamento fu la lesione alla schiena riportata durante una partita nel 1969. Per la maggior parte di quella stagione giocai con continui dolori alla schiena e alle gambe, sebbene prendessi dei sedativi. Quando il loro effetto finiva, il dolore era così forte che per casa mi muovevo a stento. Nell’aprile del 1970 fui operato alla schiena e questo mi diede un certo sollievo. Da allora in poi non volli causare a qualcun altro simili sofferenze. Ma c’erano altri motivi se esitavo sempre più a far del male ad altri deliberatamente.
Verso il tempo della mia operazione mia moglie cominciò a studiare la Bibbia con un testimone di Geova. La cosa non mi piacque. Pensai si trattasse solo di un altro stratagemma religioso per fare soldi. Così le dissi: “Se vuoi studiare, fa pure. Ma io non c’entro”. E così feci.
Tuttavia, col tempo mia moglie cominciò a farmi domande, come: Qual è il nome di Dio? Perché Cristo morì? Cos’è il regno di Dio? Non erano domande difficili, ma io non conoscevo le risposte. Questo mi disturbò. Credevo in Dio, e avevo letto un po’ la Bibbia. Tuttavia, ora mi rendevo conto di sapere ben poco su quello che insegna.
Così in seguito cambiai idea e partecipai con mia moglie agli studi biblici settimanali. Mi piacquero, perché ottenevo le risposte proprio dalla Parola di Dio. Quindi cominciai a frequentare una Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Stockton, in California.
Qualcosa di meglio
Col tempo mi sentii spinto ad andare alle case delle persone per parlare con loro delle buone cose che avevo imparate in merito ai propositi di Dio. Questo mi recò vera soddisfazione, perché sapevo che queste informazioni della Parola di Dio potevano veramente aiutare altri, come io e la mia famiglia siamo stati aiutati mettendole in pratica nella nostra vita. In febbraio del 1972 mia moglie e io simboleggiammo la nostra dedicazione a servire Geova Dio essendo battezzati in acqua a un’assemblea cristiana.
Ma in base al contratto, avrei dovuto giocare per altri due anni. Così quando arrivò il mese di luglio mi sentii obbligato a presentarmi al ritiro per l’allenamento. La cosa mi turbò, perché era difficile mettere in armonia la brutalità del football professionistico con i princìpi cristiani. (Gal. 5:22, 23) Tuttavia è anche essenziale mantenere la parola data e onorare un contratto, come indica pure la Parola di Dio. (Matt. 5:37) Pregai Dio molte volte in merito a questo apparente dilemma.
Poi, a metà della stagione del 1972, la vecchia lesione alla schiena cominciò a farsi nuovamente sentire, e in ottobre fui ricoverato all’ospedale per un’altra operazione. Dubitando che in futuro potessi essere ancora utile alla squadra, i Cardinals accettarono di sciogliere il mio contratto. La libertà ottenuta mi colmò di gioia.
Non credo che uno sport come il football sia errato in se stesso. Mi piace. Ma è triste vedere come l’egoismo e lo spirito di vincere a ogni costo stiano portando lo sport professionistico sull’orlo della rovina. Tuttavia questo non deve meravigliare, poiché l’intero sistema di cose è permeato dallo stesso spirito egoistico e avido.
È veramente una gioia sapere che il nostro Creatore si propone per gli uomini che Lo servono qualcosa di valore molto maggiore. La sua Parola fa capire che tra breve spazzerà via completamente questo sistema con tutto il suo egoismo e la sua avidità, sostituendolo con un nuovo sistema di cose in cui dimorerà la giustizia. (Matt. 24:36-39; 2 Piet. 3:5, 13) C’è una promessa della Bibbia riguardo a quel nuovo sistema che mi rallegra il cuore. In Rivelazione 21:4 si legge che Dio ‘asciugherà ogni lagrima dagli occhi dell’uomo, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate’.
Per me, dedicare tempo e sforzi per parlare ad altri di questi meravigliosi propositi di Dio di benedire l’umanità è un’occupazione molto migliore del football professionistico.
Una quindicina d’anni più tardi Svegliatevi! (numero del 22/8/91, a pag. 6) ha riportato un ulteriore, breve contributo di Heron tratto dalla precedente esperienza:
Fred Heron, un difensore della squadra di football di St. Louis, ha narrato: “Gli allenatori ci dissero che il quarterback dei Cleveland Browns aveva dei problemi al collo. Mi dissero che se ne avessi avuto l’occasione avrei dovuto fare in modo che non potesse continuare a giocare. Così durante la partita ruppi la linea, superai il centro e la guardia e me lo trovai davanti. Gli misi un braccio attorno al collo cercando di tirarlo per la testa e lui perse il controllo della palla, lasciandola cadere. I compagni di squadra si congratularono con me. Ma io guardavo il quarterback a terra: si vedeva che soffriva per il dolore. All’improvviso pensai fra me: ‘Sono forse diventato una bestia? Questo è un gioco, ma io sto cercando di menomare qualcuno’”. Nonostante ciò Heron riferisce: “Fui salutato dalla folla con un’ovazione”.
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 13:46] |
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28/05/2014 22:55 |
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68) Dave Pear (1953-vivente)
raiders.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
giocatore di football
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? dato non disponibile
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Il football americano è lo sport più seguito negli USA, insieme a basket e baseball, ed è quindi fatale che molti testimoni di Geova VIP d’oltreoceano siano, o siano stati, assi di questi sport (per non parlare dei figli di Testimoni, quali Travis Scott o Wilson Álvarez). È il caso di Dave Pear, che ha giocato come defensive tackle per cinque anni (1975-1980). E’ stato selezionato per il Pro-Bowl nel 1978 – un All Star Game, e cioè una partita, tipica degli sport americani, in cui si fronteggiano due squadre costituite dai migliori giocatori della stagione. È stato campione NFL nel 1980 (edizione Super Bowl XV), l’anno del suo addio allo sport. La finale fu vista anche in Italia, in una storica trasmissione televisiva (Canale 5) presentata da Marco Lucchini e Mike Bongiorno.
Scheda di Dave Pear (1976) dal Tampa Bay
Buccaneers' inaugural media guide.
terryfrei.com
Dave Pear è tuttavia più noto per essere diventato un nemico di sé stesso: o meglio, del Dave Pear di un tempo. Come tanti suoi colleghi (clamoroso il caso di Asher Allen, ritirato a soli 23 anni) lo stress fisico e i pesanti infortuni – è stato operato all’anca e alla spina dorsale – ne hanno di fatto stroncato la carriera e gli hanno anzi lasciato conseguenze ben peggiori, inclusi difetti di pronuncia e di memoria. Per tali ragioni ha rinnegato completamente il suo passato, arrivando a dissuadere apertamente i giovani dal praticare questo sport (si veda ad esempio questo link).
Dave Pear, ieri campione di football...
tampataxi.typepad.com
... e oggi, militante per i diritti (pensionistici e
di altra natura) degli ex-giocatori, ad una conferenza
presso il National Press Club di Washington (2011).
nflalumniasssociation.wordpress.com
Pear ha anche un blog personale nel quale discute di queste e altre problematiche relative agli ex-giocatori di football:
davepear.com/blog/
Articolo di Seattle Times in cui si parla della ‘profonda fede’ di questo ex-atleta, un testimone di Geova:
link
Con la moglie Heidi oggi.
nflalumniasssociation.wordpress.com
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 13:46] |
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28/05/2014 22:56 |
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69) Joyce Holden (1930-vivente)
community.combatsim.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
attrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Pin-up e starlet hollywoodiana della Universal, originaria di Kansas City, popolare negli USA negli anni ’50, specializzata in B-Movies dell’orrore e drammi criminali. Fu scoperta dall’agente Herb Brenner, lo stesso di Liz Taylor. Ha vinto numerosi concorsi di bellezza, come quello di Miss Sud California nel 1949.
Ha lavorato con molti big di Hollywood (Donald O'Connor, Piper Laurie, Jimmy Durante, Jerry Lewis, Gig Young, Rock Hudson, Dick Powell fra gli altri). Ha al suo attivo anche una ventina di partecipazioni a TV Movies e serial televisivi, incluse alcune delle primissime puntate di Sentieri.
Con Dick Powell nel film You Never Can Tell (1951), di L.Breslow.
briansdriveintheater.com
In una bella foto con varie star degli anni '50: Joyce è la seconda da sinistra in alto.
Seduta al tavolo, Piper Laurie; a destra, i divi Rock Hudson e Tony Curtis.
driveintheaterofthemind.tumblr.com
E’ diventata testimone di Geova nel 1954, nel fiore degli anni; dopo il battesimo ha vissuto per un periodo alla Betel di Brooklyn. Da notare che ha continuato a lavorare a lungo nel cinema anche dopo la conversione. È sposata da oltre 50 anni (fatto più unico che raro nell'ambiente) con il suo secondo marito, il broker David Mannhalter: è anche lui un testimone di Geova.
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Video. Il trailer dell'horror - se così si può definire, data la pochezza degli effetti speciali - Werewolf (= il lupo mannaro), del 1956, per la regia di Fred Sears. Joyce Holden (che nel '56 era già una testimone di Geova) si vede in molte scene del trailer. Il film, godibile nella sua ingenuità, è arrivato anche in Italia col titolo di Il mostro della California.
youtube.com
Collegamento alla scheda di Joyce Holden nel sito imdb.com: nella sezione ‘trivia’ si fa cenno alla sua conversione ai testimoni di Geova.
www.imdb.com/name/nm0390215/bio?ref_=nm_dyk_trv_sm#trivia
Interessante pagina con vari fotogrammi di film della Holden:
www.briansdriveintheater.com/joyceholden.html
Locandine:
The Milkman (1950, di C.Barton).
Primo film di Joyce Holden, che nella
locandina è al centro sulla destra.
webknox.com
Girls in the Night (1953, di J.Arnold).
Joyce Holden domina il poster
in una posa 'sensuale' (per i tempi).
deviantwar.com
Murder Without Tears (1953, di W.Beaudine).
Joyce Holden è in alto a sinistra.
search.ebay.com
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fanpix.net
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Torna al 3D con l'elenco dei testimoni di Geova VIP: LINK
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:09] |
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28/05/2014 23:07 |
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70) Takeo Moriyama (vivente)
flickr.com
indice di notorietà: ***
paese: GIAPPONE
musicista jazz
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/7/88 24-27)
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Dopo la laurea in musica all’Università di Tokio, conosce (1967) il grande pianista jazz Yosuke Yamashita, che lo sceglie per il suo talento di percussionista nel trio di cui Yamashita sarebbe diventato il leader (al sassofono, Akira Sarata). Con il suo genere innovativo di free jazz / jazz d’avanguardia, lo Yosuke Yamashita Trio conquista in breve tempo l’Europa, con continue e redditizie esibizioni soprattutto in Germania. Nel 1972, il trio di Yamashita compose la colonna sonora per il film politico Ecstasy of the Angels (1972, del regista d’avanguardia K.Wakamatsu); Moriyama compare in una breve sequenza, mentre appunto si esibisce, scatenato alla batteria, insieme ai suoi compagni di band.
Lo Yosuke Yamashita Trio, con Takeo Moriyama a destra (batteria).
musician-photos.tumblr.com
Copertina dell’LP Gugan (1971).
inconstantsol.blogspot.com
Gli eccessi con l’alcool e una vita coniugale infelice insidiavano tuttavia la sua serenità, che riuscì a trovare solo dopo aver abbracciato (1976) la religione della moglie Yukiko, testimone di Geova. Nel 1975 aveva lasciato il trio di Yamashita; dopo il battesimo intraprese il servizio a tempo pieno. Ciò non gli impedì tuttavia di continuare a suonare il jazz, come testimoniato dagli innumerevoli video presenti in Rete, sia da solo che con vari gruppi.
Video. Moriyama alla batteria ad un concerto jazz del 2010.
youtube.com
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L’esperienza autobiografica di Takeo Moriyama ( Svegliatevi! del 22/7/88 pag. 24-27).
Esperienza di Takeo Moriyama (Svegliatevi! del 22/7/88 pag. 24-27) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Un batterista jazz trova la vera felicità
BUM! Bum! Bum! Sotto lo sfavillio delle luci del palcoscenico il batterista segnava il ritmo. I miei occhi erano incollati ai tamburi e il loro suono faceva battere il mio cuore con violenza.
Nel gennaio del 1945, quando la seconda guerra mondiale era nelle sue fasi conclusive, la mia famiglia si rifugiò presso i genitori di mia madre, nella città giapponese di Katsunuma. Dopo la guerra mio padre divenne direttore della banda dei giovani del paese. Osservandoli durante le prove, rimasi affascinato dal ritmo pressante della batteria.
Quando andai al liceo mi prefissi di diventare un batterista jazz. Il professore di musica mi incoraggiò a frequentare un’università di musica e i miei genitori mi aiutarono a prepararmi per l’esame di ammissione. Nel 1964, fra i molti esaminandi provenienti da ogni parte del Giappone, io fui uno dei tre ammessi alla facoltà di strumenti a percussione dell’Università Nazionale di Belle Arti e Musica di Tokyo.
Anche se era la migliore università del Giappone, rimasi deluso.
Perché? Perché non offriva a uno studente nessuna preparazione per diventare batterista jazz, né gli studenti suonavano jazz. Comunque mi impegnai a fondo per imparare a suonare bene gli strumenti a percussione e sviluppai varie tecniche. A poco a poco accantonai il mio sogno di diventare un batterista jazz e cominciai a pensare di entrare in una famosa orchestra. Ma mi aspettava una sorpresa.
“Per quanto ti sforzi non ci riuscirai mai”, mi confidò uno che faceva parte di un’orchestra. “I nuovi orchestrali sono già stati scelti, ancor prima che tu entrassi all’università”.
Mi sentivo depresso e avvilito e così tornai alla mia passione per la batteria. Dissi a me stesso: ‘Nel mondo del jazz quello che conta non sono le conoscenze o le spinte che uno ha, ma il saper suonare la batteria’. Mentre si avvicinava il giorno della laurea, partecipavo alle prove dei circoli di jazz di varie università.
Si avvera il sogno della mia infanzia
Nel 1967 conobbi un pianista di nome Yosuke Yamashita. Non solo suonava jazz ma era uno dei principali innovatori e studiosi di questa musica. Formammo un insolito trio composto di piano, sassofono e batteria. Dapprima né la critica né gli spettatori capirono quanto fosse originale e possente il tipo di jazz che stavamo sviluppando. Le nostre esecuzioni erano poco seguite. Eppure ero soddisfatto. Yosuke era felice del mio modo di suonare e col tempo il nostro affiatamento crebbe e divenne più costruttivo.
Il modo in cui suonavo la batteria divenne senza eguale. Picchiando costantemente e in maniera coordinata su piatti, tamburo rullante, grancassa e tom tom, la sezione ritmica rimbombava di continuo. Il veloce e possente movimento dei miei arti sbalordiva gli spettatori e mi fece acquistare notorietà. Una volta suonammo per il pubblico nel seminterrato della rinomata Kosei Nenkin Hall di Tokyo mentre l’Orchestra Sinfonica Yomiuri del Giappone dava un concerto nella sala principale al piano superiore.
Il giorno dopo i giornali pubblicarono un annuncio dell’orchestra: ‘Ci dispiace che ieri sera l’ascolto del nostro concerto sia stato disturbato dal rumore proveniente dalla sala nel seminterrato. Desideriamo fare le nostre sentite scuse’. In seguito quella sala fu ristrutturata per migliorarne l’insonorizzazione. Dopo d’allora fui conosciuto come il “mostro della batteria”.
Vera felicità?
Via via che il nostro gruppo moltiplicava i suoi successi, io vivevo come più mi piaceva. Viaggiavo in ogni parte del Giappone, andando in giro con gli amici ogni volta che volevo. A questo punto ero sposato. Ma avevo poca considerazione per mia moglie Yukiko, che suonava uno strumento a percussione nell’Orchestra Femminile.
Non ero felice. Ero geloso di qualsiasi batterista rivale e la mia frustrazione aumentava vedendo che la mia popolarità e i miei guadagni erano inferiori alle mie aspettative. Ero tormentato da un senso di vuoto. Chiedevo ai miei colleghi: “A che serve lavorare, bere e gozzovigliare a questo modo?”
“Non angustiarti con pensieri così sciocchi”, rispondevano. “Quello che conta è il piacere”. Comunque, a causa della mia vita dedita ai piaceri, nell’estate del 1972 finii all’ospedale per disturbi al fegato. Afflitto da grave nausea e debolezza, temetti di morire. ‘Anche se devo rinunciare a suonare la batteria’, pensai tra me, ‘voglio vivere!’
A quell’epoca mia moglie era in tournée con la sua orchestra. Infine venne a casa e, visto quanto stavo male, lasciò il suo lavoro. Aveva appena cominciato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova e poiché apprezzavo moltissimo le sue attenzioni, acconsentii a che continuasse a studiare. A poco a poco mi ripresi e dopo tre mesi di convalescenza tornai col complesso. Ogni tanto suonavamo alla televisione e alla radio, e sia gli spettatori che i guadagni crebbero.
Successi in Europa
Nel 1973 facemmo il nostro primo giro di concerti in Europa. Il primo giorno suonammo al Festival Jazz di Moers, in Germania. Al termine ci fu un attimo di silenzio, poi un uragano di applausi. Lo sponsor del festival chiese: “Ehi, voi! Volete che questo gruppo torni l’anno prossimo?” Il pubblico rispose con un altro applauso. Il giorno dopo un giornale pubblicò una mia foto con il titolo in neretto: “Batterista kamikaze dal Giappone”.
L’anno seguente il compenso e le richieste per le nostre esecuzioni crebbero. Suonammo al Festival Jazz di Berlino, al Festival di Musica Moderna di Donaueschingen, al Festival Jazz di Heidelberg, al Festival Jazz di Lubiana, al Festival Jazz del Mare del Nord, ecc. Gli spettatori chiedevano ripetutamente il bis, e ad alcuni festival la polizia formò un cordone davanti al palco per proteggerci dagli ammiratori. Sì, ero diventato un batterista di grande successo, andando anche oltre i sogni della mia infanzia.
L’esempio di mia moglie
Che mia moglie si fosse occupata di musica non mi aveva assolutamente dato fastidio, ma ora il pensiero che si assentasse per le adunanze cristiane e la predicazione mi seccava proprio. Pensai: ‘Chi si affida alla religione è un debole. La religione è una truffa a danno dei deboli’. Nonostante facessi di tutto per convincerla a rinunciare alla sua nuova religione, non ci fu verso.
Una volta che ero andato a bere mi seguì al bar e si sedette in silenzio accanto a me. Infuriato, le rovesciai del whisky addosso. “Sparisci!”, le dissi. Con calma si asciugò i capelli e gli abiti con un fazzoletto, come se nulla fosse accaduto. Il barista e i clienti mi lanciarono occhiate accusatorie. Continuai a bere finché persi conoscenza, dopo di che lei mi portò a casa.
Un’altra sera la costrinsi a uscire dal nostro appartamento, chiusi la porta a chiave e misi la catena. Invece di andarsene, aprì la porta con la chiave, si procurò un seghetto e cominciò a segare la catena. Il rumore echeggiò in tutto l’edificio dove la gente dormiva. Dovetti farla entrare.
Disperato, mi ubriacavo regolarmente. Pensavo che avrei anche potuto morire. Mia moglie d’altro canto non si arrabbiava né temeva le mie angherie. La sera, mentre guardavo la televisione, mi implorava di ascoltarla mentre leggeva il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. Me lo leggeva ogni sera. A poco a poco smisi di dirle “Sta zitta!” per dirle invece “Continua a leggere”.
Inoltre, quando partivo per qualche giro di concerti mi infilava in valigia copie delle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! La curiosità fu più forte della paura di farmi convertire e cominciai a leggere nelle riviste i racconti in prima persona di quelli che avevano abbracciato la via del cristianesimo. Finivo spesso per asciugarmi le lacrime dagli occhi, anche se pensavo che non dovevo farmi convincere da quei racconti.
Una sera mi sentivo insolitamente calmo e decisi di mettermi nei panni di mia moglie. Mi chiesi: ‘Che male c’è se studia la Bibbia? Cos’ho da offrirle al posto della Bibbia?’ Il giorno dopo la misi alla prova. “Rinuncia completamente alla Bibbia, se no divorziamo”, minacciai.
Dopo un lungo silenzio, con le lacrime agli occhi, disse: “Non ho intenzione di divorziare. Né smetterò di studiare la Bibbia”.
Sollevato, risposi: “Non ti ostacolerò più”.
Subito dopo accompagnai mia moglie a un’adunanza dei testimoni di Geova. Ma ero sempre sulla difensiva. Tuttavia fui colpito dal buon comportamento dei bambini e dalla ragionevolezza di quello che veniva insegnato. Continuai ad andare alle adunanze e a poco a poco smisi di stare sulla difensiva coi Testimoni. Mi rendevo conto vagamente che forse nella Bibbia c’era la risposta al senso di vuoto che provavo. Ma più me ne rendevo conto, più capivo anche che se studiavo la Bibbia, dovevo fare dei cambiamenti nella mia vita.
Lotta con me stesso
Ebbe così inizio una lotta interiore. Anche se sapevo ciò ch’era giusto, non riuscivo a praticarlo. Ero tormentato dal desiderio di fumare e di commettere immoralità. Ma non volevo più cedere a quei desideri. (Romani 7:18-24) Per fortificarmi assistevo alle adunanze cristiane più spesso che potevo. — Ebrei 10:23-25.
Le adunanze cominciarono a influire sul mio modo di pensare. Gloria, ricchezza e piaceri mondani non sembravano più degni d’essere ricercati. Vedevo chiaramente i desideri mondani come dei nemici. Mentre tornavo a casa dalla Sala del Regno provavo una serenità che non avevo mai provato prima. Per la prima volta potevo dire: “Sono felice”.
Lascio il complesso
Nel 1975, subito dopo aver chiesto uno studio biblico, partii per il nostro quarto giro di concerti in Europa. Come in precedenza, gli spettatori applaudirono selvaggiamente. Il mio cuore, però, non si infiammò come prima. Benché lo sponsor ci rivolgesse di nuovo l’invito “Tornate l’anno prossimo”, io avevo deciso di lasciare il complesso.
Tornato a Tokyo ripresi immediatamente lo studio biblico e subito dopo cominciai a parlare ad altri della vera felicità che provavo. Durante l’ultimo giro di concerti in Giappone sentii l’impulso di parlare della mia nuova speranza con uno dei nostri sponsor del quale ero sempre stato particolarmente amico. Pregai Geova di darmi l’occasione di parlargli. Ma come avrei avviato la conversazione?
“Cosa ti viene in mente quando senti la parola felicità?”, chiesi.
“Penso a condizioni nelle quali non esistano più le malattie e la morte, e tutti vivano insieme in pace”, rispose. Fui lieto di questa risposta ideale e gli dissi subito: “Questo è il motivo per cui lascio il gruppo”. Mentre continuavo a parlare, Geova faceva crescere il seme nel suo cuore. Divenne poi il primo testimone di Geova battezzato della sua località. La gioia che questa esperienza mi diede fu profonda e duratura, e superò di gran lunga la gioia che avevo provato suonando la batteria.
Ho vera felicità
Dopo che avevo lasciato il gruppo, un uomo disse a un Testimone che gli aveva fatto visita: “Avete ucciso Moriyama”. Era vero, Moriyama il batterista jazz era morto, ma era nato Moriyama il ministro cristiano. Nel giugno del 1976 fui battezzato per simboleggiare la mia dedicazione a Geova.
Nel 1979 mia moglie ed io cominciammo a servire come ministri pionieri a tempo pieno. Da allora abbiamo avuto la gioia di aiutare alcune persone a trovare la vera felicità. Ho avuto anche il privilegio di servire come anziano in alcune congregazioni di Tokyo e Nagoya.
Da giovane pensavo che la felicità fosse legata al suonare la batteria. Anche se la suono ancora di tanto in tanto, ho scoperto che la vera felicità deriva non dal perseguire una carriera musicale, ma dal servire il Creatore, Geova. La mia vita è ora completamente incentrata sulla speranza di godere per sempre vera felicità su una terra paradisiaca insieme a mia moglie e a nostra figlia Saori, nata due anni fa. — Narrato da Takeo Moriyama.
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[Modificato da EverLastingLife 27/11/2020 14:14] |
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01/06/2014 13:33 |
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71) Les Bentzen (1945-vivente)
justsolos.homestead.com
indice di notorietà: **
paese: Australia
motociclista
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 8/6/86 14-17)
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Lo speedway è una specialità motociclistica, detta anche dirt track, nata in Australia (nel New Galles) verso il 1910. Si corre su piste ovali, lunghe fino a 420 metri, col fondo di terra, granito o sassi. I mezzi usati sono del tutto particolari: si tratta di moto che pesano un'ottantina di chili, possiedono un motore di 500 cc a 4 tempi, vanno ad alcol metilico e sono prive di cambio, ammortizzatori posteriori e freni.
Due fotogrammi di gara di speedway, dal sito speedwayzone.altervista.org .
La principale manovra mediante la quale i piloti affrontano queste difficilissime competizioni è la derapata: in pratica, una 'sbandata' volontaria, ottenuta facendo scivolare lateralmente la ruota posteriore mentre si ruota nello stesso verso. Attualmente una gara di speedway si svolge su 20 batterie e 16 piloti, i quali corrono in quattro per volta: ogni pilota quindi partecipa a 5 batterie, in ciascuna delle quali affronta a rotazione tutti gli altri. Ne esiste una variante ancora più impegnativa e pericolosa, l' ice speedway, che, come si evince dal nome, si pratica sul ghiaccio.
Questo sport è maggiormente diffuso, oltre che nel paese d'origine, nel nord e nell'est Europa, in Canada e USA, ed è praticato anche in Italia, dove è stato introdotto da Adolfo Marama Toyo.
Nato a Brisbane nel 1945 e sin dall'adoloscenza appassionato motociclista, il campione australiano Les Bentzen aveva debuttato agonisticamente nel 1965 all' Exhibition Grounds e si era aggiudicato il suo primo trofeo (la coppa del festival di Warana). Raccoglierà comunque i suoi successi soprattutto in Inghilterra nella seconda metà degli anni '60, dove si mette in luce nei tornei di Halifax e Long Eaton, entrambi del 1967. Di ritorno in Australia batte il campione del mondo Ivan Mauger ad Ipswich (Queensland). Dopo un grave incidente che gli provoca danni alla colonna vertebrale, si sottopone ad un intenso programma riabilitativo, e torna in pista nel 1969. Nel 1970 si battezza insieme alla compagna come testimone di Geova e dice addio alla carriera agonistica, cui preferisce quella di evangelizzatore a tempo pieno.
Dati di carriera di Les Bentzen:
wwosbackup.proboards.com/thread/363/les-bentzen
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Les Bentzen ha narrato la storia della sua conversione nella Svegliatevi! dell'8 giugno 1986, pagine 14-17, che si riporta di seguito.
Esperienza di Les Bentzen (Svegliatevi! 8/6/1986, pagg.14-17 - CLICCA PER VISUALIZZARE
Le gare di speedway erano la mia vita
ERO stato scelto per gareggiare contro Ivan Mauger, il campione del mondo di speedway, nella manifestazione di incontri internazionali di Ipswich (Queensland, Australia). Le tribune erano gremite. In tutto lo stadio si poteva percepire l’eccitazione nell’aria. Quella era una grande serata per molti: io, l’eroe di casa, stavo gareggiando contro il favorito numero uno del mondo!
Ivan e io ci allineammo ai nastri di partenza coi motori rombanti mentre i fans stavano seduti sull’orlo dei sedili in aspettativa. I nastri si alzarono e noi partimmo! Coprimmo la folla di polvere nel prendere le curve correndo ruota a ruota. Ci separava solo qualche centimetro mentre spingevamo le nostre moto al massimo.
Dopo due gare eravamo alla pari, una ciascuno. L’eccitazione raggiunse il massimo nella nostra terza e ultima gara. Quando entrammo nell’ultimo giro, coi motori rombanti e la polvere che volava, gli spettatori si alzarono e le loro grida di incitamento coprivano il ruggito dei motori. La folla impazzì quando superammo l’ultima curva . . .
Ma come avevo raggiunto l’apice nelle gare di speedway? Erano divenute parte della mia vita sin dall’infanzia ed è comprensibile se si pensa che mio padre si era interessato appassionatamente alle corse per gran parte della sua vita. Tra i miei primissimi ricordi ci sono scene di tutta la famiglia alle manifestazioni di speedway che si tenevano ogni settimana all’Exhibition Grounds di Brisbane in Australia.
Quando crebbi nacque in me la passione delle motociclette e ne inforcai una appena mi fu possibile. A 15 anni correvo con la vecchia moto di mio padre dappertutto tranne che nelle strade pubbliche, essendo troppo giovane per prendere la patente. Più correvo e più il mio amore per le motociclette cresceva.
Nella mecca dello speedway
Terminati gli studi decisi di seguire mio padre nel campo della meccanica. Avevo quasi finito il tirocinio quando insieme a un intimo amico ci cimentammo nello speedway. Da allora in poi tutta la mia vita fu accentrata sulle motociclette.
Fu una giornata di gloria quella in cui fui in grado di acquistare la mia prima motocicletta da speedway. Poi, con l’aiuto di mio padre, mi accinsi a renderla competitiva. Nel 1965 iniziai la mia carriera agonistica all’Exhibition Grounds di Brisbane. Naturalmente, dovetti cominciare da zero, ma ben presto venivo riconosciuto e dopo non molto sfidavo i motociclisti al vertice vincendo parecchie competizioni.
Nella prima stagione mi comportai bene, e l’avvenimento saliente fu la vittoria nella gara per la coppa del festival di Warana. Alla fine della stagione fui invitato ad andare oltre oceano per partecipare alle gare di Halifax nello Yorkshire, in Inghilterra. Accettai l’offerta con gioia, in quanto l’Inghilterra era la mecca delle gare di speedway. Tutti i più bravi motociclisti del mondo gareggiavano in Inghilterra e sul continente.
Successo nel campionato britannico
Partii per l’Inghilterra alla fine del 1966 insieme ad alcuni altri corridori australiani per partecipare alla stagione inglese del 1967. A questo punto avevo raggiunto due dei massimi traguardi che andavo ricercando: ero un corridore professionista e gareggiavo contro i più grandi campioni d’Europa e del mondo.
Ora gareggiavo nel campionato britannico ed ebbi l’opportunità di correre nella Coppa Apollo contro vari motociclisti fra i migliori del mondo. Nella prima corsa di questa manifestazione fui afflitto da problemi meccanici che misero la mia motocicletta fuori uso. Così mi feci prestare la motocicletta da un altro australiano. Nella fretta e nel tentativo di abituarmi a un motore che non conoscevo, uscii di pista attraversando il campo centrale su una ruota, con quella anteriore in aria! Questo divertì la folla ma non mi fece guadagnare punti. Comunque, perfino con quella moto avuta in prestito rientrai subito in gara e ottenni un buon piazzamento.
Tornato in Australia, mentre facevo i preparativi per l’inizio della stagione 1968, incontrai Suzette, una giovane donna che avrebbe influito molto sulla mia vita in diversi modi. Era diversa dal solito tipo di ragazza che bazzica le officine, diversa nel modo di parlare e di vestire. Non ci misi molto a scoprirne la ragione: i suoi genitori erano testimoni di Geova, sebbene lei stessa non avesse ancora abbracciato la loro fede. Quello fu il mio primo contatto con qualcuno che sapeva qualcosa dei Testimoni.
Fino a quel momento non mi ero interessato di nessuna religione. Ero convinto che fossero tutte interessate solo a fare soldi, e avrei subito detto “Sciocchezze!” a chiunque avesse asserito d’essere religioso. I miei genitori, sebbene fossero brave persone, non erano religiosi per cui mentre crescevo non avevo mai frequentato una chiesa. All’età di 21 anni mia madre si offrì di regalarmi una Bibbia, ma io le dissi di no: ero troppo occupato a fare carriera nello speedway per pensare alla religione!
Continuai i miei intensi allenamenti che ben presto mi fruttarono molte grandi vittorie. Mi trovavo in una posizione eccellente per fare programmi per il futuro. Poi partecipai alla grande corsa descritta nell’introduzione di questo racconto. Chi vinse? L’eroe di casa sconfisse il campione del mondo! Non è strano che la folla fosse entusiasta.
Dopo ciò fui scelto per rappresentare il Queensland in un incontro internazionale contro la squadra dei British Lions che avevano primeggiato in altri incontri internazionali in tutta l’Australia. Vinsi ogni corsa che iniziai. Gli inglesi non erano più al vertice. Allora per la prima volta provai sentimenti nazionalistici. In seguito fui scelto per correre con la squadra australiana in un futuro incontro tra Inghilterra e Australia.
La sciagura
Fu in questo periodo che sposai Suzette la quale fu presente all’importante incontro con l’Inghilterra. Quando arrivammo al circuito c’era tensione nell’aria. Il nazionalismo era molto forte. Gli Aussies (così erano chiamati gli australiani) erano in lotta contro i Pommies (gli inglesi). Facevamo tutti sul serio ed eravamo lì per vincere. Io venni accoppiato con un intimo amico contro due corridori inglesi.
Kev, il mio partner, fu il primo all’uscita dal cancello, mentre io e un corridore inglese gli stavamo alle calcagna. Poi l’inglese tentò di stringere il mio compagno. Io mi accinsi a superarlo. Lui mi vide, tentò di fermarmi, tagliò troppo rapidamente e ci scontrammo. Avevo già fatto altre cadute, ma mai così serie come questa. L’incidente mi costò quasi la vita. Fui immediatamente trasportato all’ospedale con il cranio fratturato, i reni lacerati e la colonna vertebrale spezzata.
A Suzette fu detto di rimanere all’ospedale, poiché si aspettavano che non superassi la notte. Ripresi conoscenza solo alcuni giorni più tardi. Ancor oggi non è chiaro cosa mi accadde in quella prima settimana di ospedale, eccetto una cosa: pregai Dio che non mi lasciasse morire! Prima non avevo mai pensato molto a Dio, ma nell’estremo bisogno ci pensai.
Le gare di speedway erano tutto nella vita?
Mia suocera pensò che quello fosse il momento opportuno perché avessimo un nuovo contatto con i testimoni di Geova, dato che ero costretto a stare in casa; così scrisse una lettera al sorvegliante che presiede la congregazione del nostro quartiere, chiedendo di farci visitare.
Venne una coppia di Testimoni, e io acconsentii allo studio biblico, ma alla condizione che avrei potuto smettere in qualsiasi momento avessi voluto. Una ragione per cui acconsentii a studiare fu la noia. Volevo pure dimostrare che i Testimoni erano come tutte le altre religioni: volevano denaro. Comunque, dopo un paio di studi incominciai a vedere che qui c’era qualcosa di diverso. La Bibbia incominciò ad acquistare un significato per me, e potevo notare che quanto essi dicevano aveva un accento di verità. E non ci venne chiesto denaro.
Col passare dei mesi riacquistai le energie ed ero ansioso di tornare alle corse. Era la mia vita, e volevo ricominciare a correre al più presto possibile. Avevo due importanti ragioni per farlo: primo, i mezzi di informazione e alcuni amici avevano scritto che ero finito; secondo, dovevo provare a me stesso e agli altri che ero ancora un buon corridore come nel periodo anteriore all’incidente quasi fatale.
Effettivamente mi ripresi così in fretta che fui pronto per la stagione 1969-70. Con sorpresa di tutti, il mio ritorno allo speedway fu un successo.
Ho dovuto scegliere
In seguito ci spostammo in un’altra zona e una giovane coppia di Testimoni continuò a studiare la Bibbia con noi. Così le corse e la Bibbia erano i miei principali interessi, ma le corse erano ancora il più grande. Poi gradualmente cominciai a vedere il contrasto tra i Testimoni e le mie compagnie. Ora ci vedevo sempre più chiaro. Avevo sempre saputo che nel mondo delle corse c’erano immoralità e permissività fra i coniugi, ma la cosa non mi aveva mai turbato prima. Pensavo fosse affare loro, ma non avrei mai portato mia moglie alle loro feste o ai loro ricevimenti.
Dopo avere compreso il punto di vista di Geova sull’immoralità e la sofferenza che causa ad altri, incominciai a odiare ciò che sapevo stava succedendo, sebbene non vi fossi coinvolto. L’immoralità, le imprecazioni, le bestemmie e il linguaggio irriverente incominciarono a urtarmi i nervi. La mancanza di rispetto per l’autorità e per il prossimo divennero più evidenti man mano che imparavo i princìpi biblici.
Verso quell’epoca ricevetti un’ottima offerta sia per correre in America che per tornare in Inghilterra. Sapevo di poter raggiungere il mio sogno di essere uno dei dieci migliori corridori del mondo, ma le cose continuavano a mettersi male. E non potevo più mescolarmi come prima alla gente dei box. Una frase preoccupante continuava a ronzarmi in testa: ‘Un giorno dovrò fare una scelta!’
Ricordo la mia ultima gara perché le circostanze mi fecero prendere un’importante decisione. Quella sera le cose si misero male dal momento in cui arrivai ai box. Le bestemmie e le parolacce mi davano insolitamente ai nervi. Lo starter ufficiale della serata aveva suo genero che correva e l’ovvio favoritismo nei suoi confronti stava facendo infuriare tutti i corridori. Il colmo fu quando mi squalificò all’inizio di una corsa, sebbene fosse evidente che era stato un altro corridore a rompere i nastri di partenza.
Quella sera tornai a casa completamente disgustato e capii che non potevo più cercare di servire due padroni, lo speedway e Geova. “Mi ritirerò dallo speedway”, annunciai a una incredula Suzette. E così feci, all’istante. Nonostante la mia famiglia facesse molta opposizione, vendetti le moto e l’equipaggiamento da corsa. Alcuni dei miei amici pensarono fossi diventato un fanatico religioso.
La gioia di servire un solo padrone
Ora, per la prima volta, andammo alla Sala del Regno. I miei impegni nelle corse me lo avevano impedito prima. Il benvenuto e il calore che ricevemmo a quella prima adunanza domenicale furono qualcosa che non dimenticheremo mai. Era una sensazione meravigliosa, e mi resi conto che non ero più schiavo dello speedway. Non stavo più cercando di servire due padroni. Potevo ora accettare l’invito di frequentare tutte le adunanze cristiane. Ed ero ansioso di raccontare agli altri ciò che avevo imparato, specialmente la meravigliosa speranza che viene offerta da versetti biblici come Rivelazione 21:4: “E [Dio] asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”.
Mia moglie ed io fummo battezzati insieme a Brisbane nel 1970, dopo di che prestammo servizio per un po’ di tempo in Papua Nuova Guinea, per aiutare a diffondere la buona notizia dove c’è più bisogno. Ora siamo ritornati in Australia e siamo stati benedetti con tre bei figli. Con l’aiuto della Parola di Dio, la Bibbia, li stiamo allevando non perché divengano fanatici dello speedway come lo ero io, ma perché divengano seguaci di Cristo, amanti della verità e adoratori di Geova. — Narrato da Les Bentzen.
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:09] |
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01/06/2014 13:33 |
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72) Clare Morrall (1952-vivente)
mbalit.co.uk
indice di notorietà: **
paese: Inghilterra
scrittrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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“ Ci sono donne ovunque, in pantaloni allentati o gonne al ginocchio, allacciate strette, i capelli legati dietro con i fazzoletti. Stanno ripulendo le strade, riportando un po’ di ordine nel caos. Devono essere qui da quasi tutto il giorno e i loro sforzi sembrano vani in mezzo alla montagna di rovine, ma non appaiono sconfitte. ”
(da After the Bombing, 2014, ed. Sceptre; traduzione mia)
Insegnante di musica alla prestigiosa Blue Coat School di Birmingham, aveva scritto una mezza dozzina di romanzi e racconti, senza mai riuscire a pubblicarli, fin quando, nel 2003, diede alle stampe il libro Astonishing Splashes of Colour.
Clare Morrall con il suo capolavoro, il bestseller
Astonishing Splashes of Colour, per The Guardian.
theguardian.com
L’accoglienza è clamorosa, sia da parte del pubblico (decine di migliaia di copie vendute in pochi giorni) che degli addetti ai lavori. Nello stesso anno il libro è fra i vincitori del Booker Prize for Fiction; il presidente John Carey motiva la scelta affermando che il libro è ‘ straordinario, appassionante, meraviglioso’. Ecco altre autorevoli recensioni (traduzioni mie; tratte da amazon link e books.google link):
‘ Estremamente ben scritto e interessante… un racconto di fantasia solido, appagante, abilmente strutturato, con alla base un gruppo di personaggi pienamente compiuti e caratterizzati.’ (Sunday Times)
‘ Questo racconto non fa mai un passo falso, malgrado il fatto che la trama sia piena di sorprese. Sicura, astuta e commovente… una storia scioccante, che fa venire il batticuore e coinvolge completamente’ (Observer)
‘ Ingannevolmente semplice, sottilmente controllato, con una trama che ti trascina come una corrente irresistibile’ (Daily mail)
La pluripremiata scrittrice Margaret Forster ha definito il romanzo d’esordio della Morral ‘ dolce, spaventoso e selvaggio’; l’opera è ‘ angosciante e abile’ (Bookseller), ‘ convincente’ (The New York Times), ‘ uno di quei rari best-seller che è anche un bel libro’ (Daily Telegraph).
Alcune copertine del libro,
soggetto a continue riedizioni:
harpercollins.com
pinterest.com
amazon.co.uk
Dopo Astonishing Splashes of Colour ha preso a scrivere in media un libro ogni due anni, con critiche sempre lusinghiere. È stata diffusamente tradotta, anche in italiano; la sua ultima fatica è After the Bombing (2014). Nella sua vita privata, due figlie, entrambe scrittrici dilettanti, e una lunga, e vittoriosa, battaglia contro il cancro.
independent.co.uk
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:11] |
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01/06/2014 13:34 |
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SESTO INTERMEZZO
CELEBRITA' CHE HANNO / HANNO AVUTO
UNO O PIU' FAMILIARI TESTIMONI DI GEOVA
(non cresciuti da genitori testimoni di Geova)
Molti VIP sono noti per avere almeno un parente di primo grado, o comunque un familiare stretto, testimone di Geova. Ne elenchiamo qualcuno. Dalle relazioni di parentela di questo capitolo sono esclusi i genitori (categoria raised, oggetto di un intermezzo specifico: link), a parte i casi particolari nei quali essi non abbiano avuto la possibilità di educare i figli VIP nella religione, ad esempio perché divenuti testimoni di Geova quando i figli erano già adulti.
(Questo elenco sarà arricchito con il tempo).
1) TERRENCE HOWARD ****. La moglie (Lori McCommas) del famoso attore hollywoodiano di Crash e Iron Man è una testimone di Geova praticante, come lo sono i figli e, sembra, un fratello. Howard, che ha studiato con i testimoni di Geova in giovane età, frequenta spesso la Sala del Regno insieme al resto della famiglia.
tvovermind.com
Molte fonti danno lo stesso Howard per testimone di Geova (ad esempio adherents.com e UsaToday: si veda questo link), ma più probabilmente è solo un simpatizzante. Diversi anni fa aveva dichiarato: "Nel mio cuore, voglio diventare un Testimone. Se non fosse per le sigarette... sarei un Testimone". ( link)
2) JOSEPH RATZINGER (papa Benedetto XVI) *****. Steffie Brzakovic, cugina dell'ex-papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), è una testimone di Geova. A questo link (quotidiano Il Giornale) la Brzakovic parla della propria professione di fede e dei suoi rapporti col cugino. La notizia era stata data anni addietro dal Canberra Times (a questo link un ritaglio del giornale con traduzione parziale in italiano).
Steffie Brzakovic
incompiutezza.wordpress.com
Joseph Ratzinger
papabenedettoxvitesti.blogspot.it
3) NELSON MANDELA *****. Evelyn Mase Ntoko è stata la prima moglie di Nelson Mandela (con lui nella seconda foto) e madre di quattro dei figli di Mandela. Poco prima (o, secondo altre fonti, poco dopo) il divorzio dal celebre uomo politico sudafricano, divenne testimone di Geova.
mysudafrica.com
whosdatedwho.com
Anche Lieby Piliso, una sorella di NELSON MANDELA, era testimone di Geova. Nella Torre di Guardia del 15 luglio 1998 a pag. 22 si narra del funerale di Lieby, tenuto secondo il rito dei testimoni di Geova, al quale partecipò il presidente Mandela in persona.
4) DAVE HILL ***. Chitarrista Glam / Hard rock inglese, attivo dagli anni '60 a questa parte. La moglie Jan è diventata testimone di Geova nel 1973; Hill, a sua volta, sembra abbia mostrato interesse per qualche tempo ( link)
telegraph.co.uk
5) PAT SHEEHAN **. Tipica pin-up di San Francisco degli anni '50 e ragazza-copertina per il periodico softcore Playboy (ottobre 1958). E' stata anche comparsa cinematografica ( Papà gambalunga, Bulli e pupe). Suo fratello Ed, calciatore dilettante, era un testimone di Geova.
imgur.com
6) MELVIN E. BIDDLE **. Eroe dell'esercito americano nella seconda guerra mondiale, decorato di medaglia al valore dal presidente Truman nel 1945. Prima della morte (2010) aveva disposto che, nel rispetto delle credenze della moglie testimone di Geova, il suo funerale non fosse celebrato con rito militare. ( link).
twitter.com
7) RICHARD PRYOR *****. Il noto comico di colore di Wagons lits con omicidi e Non guardarmi: non ti sento, da buona star hollywoodiana, è stato sposato per ben sette volte con cinque donne diverse. Flynn Belaine, una testimone di Geova, fu sua moglie fra il 1986 ed il 1987, dando all'attore due dei suoi sei figli. Dopo il divorzio, i due si sposarono nuovamente (1990) ma anche il secondo matrimonio finì in divorzio (1991). Pryor è morto di sclerosi multipla nel 2005.
Biography.com
8) DONNA REED *****. Una bella e brava attrice americana del periodo d'oro di Hollywood, Oscar da non protagonista per Da qui all'eternità, ma nota principalmente per aver interpretato la moglie di James Stewart nel capolavoro La vita è meravigliosa (1946, di F.Capra), immancabile nei palinsesti televisivi natalizi. Si è vista anche nelle serie TV Dallas e Love Boat. Un figlio di Donna Reed è stato testimone di Geova.
donnareed.org
9) CLIFF RICHARD ****. Cantante pop britannico superlongevo (è attivo ininterrottamente dai lontani anni '50), ha iniziato la sua carriera con gli Shadows, il gruppo nel quale hanno suonato, fra gli altri, Hank Marvin, Brian Locking e Brian Bennett. Ha lavorato anche come attore per una decina di film musicali. La madre è diventata testimone di Geova quando Richard era già adulto. Anche una sorella del cantante (che ha a sua volta studiato, senza mai dedicarsi) e altri familiari sono testimoni di Geova.
skiddle.com
Cliff Richard al matrimonio di sua nipote Rachael Harrison,
testimone di Geova, celebrato in una Sala del Regno a Norwich (GB, 2010).
dailymail.co.uk
Nella foto seguente, Richard è fra due suoi colleghi di band, Brian Locking
(a sinistra) e Hank Marvin (a destra), entrambi divenuti testimoni di Geova.
fuzzfaced.net
10) EDDIE LEVERT ***. Cantante e lead vocalist del gruppo The O'Jays (generi: rock, funk, R&B, soul, blues, gospel), tuttora attivo e ricordato soprattutto per le hit Lonely Drifter, Back Stabbers, Love Train e For the Love of Money. E' comparso nel film The Fighting Temptations (del 2003), uscito anche nelle sale italiane, con Cuba Gooding Jr. e Beyoncé Knowles. Levert è sopravvissuto a due dei suoi tre figli, Gerald e Sean ( link, #70-71), cantanti di successo, morti entrambi tragicamente. La moglie di Levert è una testimone di Geova devota.
soultraincruise.com
11) BERNARD EDWARDS ***. Grande professionista funk del basso elettrico, ha fondato negli anni '70 (con Nile Rodgers) il gruppo Chic, per il quale ha composto hit quali Dance Dance Dance, I Want Your Love e Good Times. E' stato molto attivo anche come produttore (come suo figlio Bernard jr., detto Focus - link, #98), per popstar di fama planetaria quali Diana Ross, i Duran Duran, Joe Cocker e Rod Stewart, per citarne solo alcuni. E' morto improvvisamente di polmonite, a Tokio, nel 1996. Anni addietro la moglie era diventata una testimone di Geova.
villagegreenrealty.com
12) BILLY JOEL ****. Famosissimo musicista rock statunitense, attivo dalla metà degli anni '60, ha prodotto oltre 40 album (fra studio, live session e compilation), e un numero impressionante di singoli, dei quali ben 13 da top ten (considerando solo il Regno Unito e gli USA). La sua canzone più nota è probabilmente Uptown Girl (1983), prima nella classifica britannica e terza in quella americana, ma piazzatasi ottimamente in tutto il mondo, e oggetto di numerose cover. Incalcolabili le 'collaborazioni eccellenti': oltre ad essere fra i membri principali (con Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder, Bruce Springsteen e molti altri) del progetto USA for Africa (1985) che risultò nel brano di culto We are the World, ha lavorato con Ray Charles, Cyndi Lauper, Daryl Hall ed Elton John. Ha vinto premi e onorificenze a bizzeffe e vanta ben 7 titoli universitari honoris causa. Una sorella di Joel, Judy, è una testimone di Geova.
ticketcrusader.com
13) LUCA PAGANINI ***. Calciatore, ha esordito nel 1999 nelle giovanili della Roma, giocando per il resto o quasi della sua carriera nel Frosinone, con il quale è approdato in serie A nel 2015 (prima, storica promozione del club laziale nella massima divisione calcistica italiana). E' un esterno d'attacco. La nonna paterna è testimone di Geova. Luca Paganini è figlio del celebre ballerino Raffaele ( link, #121).
tuttocalciatori.net
tuttomercatoweb.com
14) PERRY DEANGELIS ***. Podcaster statunitense scomparso a soli 43 anni, nella vita si era votato alla missione di demolire 'scetticamente' vari miti contemporanei, per lo più attinenti al paranormale (fantasmi, UFO, satanismo, rabdomanzia) ma non solo (omeopatia). Ha fondato la Connecticut Skeptical Society e la New England Skeptical Society. Secondo il Connecticut Post, se DeAngelis avesse ricevuto un pugno sul naso da un fantasma, 'si sarebbe messo immediatamente a cercare la cerniera lampo sul costume dell'aggressore'.
azquotes.com
Tecnicamente cattolico ma ateo per convinzione, aveva per moglie una devota testimone di Geova, Terry Wegener. Come ha dichiarato in un'intervista l'amico Evan Bernstein, la Wegener "non ha mai opposto a lui le sue convinzioni, e lui non ha mai opposto a lei le sue convinzioni". "Il loro amore reciproco ha superato tutto ciò ... Si sono presi cura l'uno dell'altra" ( link).
15) FRANCISCO FRANCO *****. Dittatore in Spagna per tutto il secondo conflitto mondiale e oltre, instaurò il regime noto come falangismo e parzialmente ispirato al fascismo italiano. Nel 1947 stabilì la monarchia, della quale si proclamò reggente, e fu ancorato al potere (ricoprendo nel tempo vari ruoli) fino al 1973, allorquando lasciò la carica di primo ministro al duca Luis Carrero Blanco. Morì due anni dopo; era ammalato del morbo di Parkinson. Come testimoniato dalla Torre di Guardia del 1/6/95 pagg.23, 24, un cugino del Generalísimo, Benito Franco, era diventato testimone di Geova.
thetimes.co.uk
16) THEODORE DREISER ****. Giornalista e scrittore filocomunista, grande esponente del realismo statunitense, realizzò il suo capolavoro nel 1931, con il romanzo Una tragedia americana, ispiratore anche di un'opera teatrale, due lungometraggi cinematografici (fra cui il celeberrimo Un posto al sole, 1951, di George Stevens, con Liz Taylor e Montgomery Clift) e una serie TV. Ha scritto una decina di romanzi e due lavori teatrali, oltre a saggi e altre opere non di narrativa. Nella Svegliatevi! del 22/05/1995, pagg. 19-23, è raccontata la storia di Harold Dies, cugino di Dreiser e testimone di Geova. Dreiser era in un stretti rapporti di amicizia con Dies e aveva stima per i testimoni di Geova, da lui citati nel libro America Is Worth Saving (1941) a proposito del saluto alla bandiera.
theodoredreiser.blogspot.com
17) RYAN MALCOLM ***. E' stato il vincitore della prima edizione (2003) del reality show canoro Canadian Idol, che si è aggiudicato interpretando brani di Elton John, Billy Joel, Stevie Wonder e altri. Subito dopo il trionfo di Canadian Idol ha pubblicato il proprio album d'esordio, Home, che ha riscosso un ottimo successo (quarta posizione nella hit parade canadese). Nel 2006 ha fondato una band di alternative rock, chiamata Low Level Flight. Un fratello del cantante, Shaun Malcolm, è testimone di Geova.
whosdatedwho.com
18) MARIO PUZO *****. Pochi sanno che "The Father of the Godfather", il romanziere USA creatore del celeberrimo Padrino, oggetto anche di una saga cinematografica di gran successo, aveva in famiglia un membro degli 'studenti biblici' (antenati dei moderni testimoni di Geova). Il padre Antonio, un immigrato italiano (di Avellino), impiegato delle ferrovie, era diventato uno Studente Biblico verso il 1930 in circostanze non del tutto chiare. Secondo una versione, sembra che in precedenza avesse lasciato la famiglia e che nel 1932 fosse ricoverato in un manicomio, ove finì i suoi giorni.
joblo.com
metacritic.com
19) MICHELE RIONDINO ****. L'attore pugliese, noto soprattutto per aver interpretato in TV Il giovane Montalbano, nel 2016 è stato protagonista (in larga misura negativo) del film La ragazza del mondo, opera prima di Marco Danieli poco tenera con i testimoni di Geova. Nel corso delle interviste Riondino ha dichiarato di avere alcuni parenti in questa religione, fra i quali un cugino ( link). Il film non ha avuto alcun successo di pubblico.
grazia.it
... continua ...
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[Modificato da EverLastingLife 29/08/2021 21:57] |
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05/06/2014 19:16 |
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73) Abraham Quintanilla jr. (1939-vivente)
pinterest.it
Nome completo: Abraham Isaac Quintanilla, jr.
indice di notorietà: **
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Non esiste dolore più grande della morte di un figlio, come si osserva proverbialmente, e si può quindi solo immaginare lo sconforto che ha accompagnato la notizia (31 marzo'95) dell'assassinio della cantante tejano Selena nel padre Abraham, un devoto testimone di Geova. La fama della figlia-prodigio, divenuta rapidamente un grandioso fenomeno di costume, aveva peraltro completamente offuscato quella di Abraham, tanto che pochi ricorderanno che era stato a sua volta un apprezzato cantante.
I genitori, coltivatori texani di cotone, si erano uniti ai Testimoni quando lui aveva 14 anni. Abraham si era a sua volta battezzato di lì a poco. Nel 1957 entra a far parte del trio Los Dinos: vediamo Abraham Quintanilla nella foto che segue, fra Bobby Lira e Seff Perales.
corpusgold.blogspot.com
Malgrado i pregiudizi razziali (dato il background messicano dei componenti), il gruppo conquista a fatica, e lentamente, un buon successo, proponendo sia composizioni proprie ( So Hard to Tell, Give Me One Chance, Lover's Holiday, Con Esta Copa) che cover dei Beatles e altri. Los Dinos si estendono di numero e iniziano a spaziare fra i vari generi musicali del periodo, incluso il rock'n'roll; Quintanilla ne rimane comunque l'indiscusso leader.
Video. So Hard to Tell dei Los Dinos (registrazione di un 45 giri) con un paio di fotogrammi
fissi del gruppo, che arrivò ad annoverare 8 componenti. Decisamente anni '60.
youtube.com
Los Dinos si sciolgono nel 1974; nel frattempo Quintanilla si era sposato e aveva avuto dei figli. Sul finire degli anni '80 forma un nuovo gruppo, chiamato Selena y Los Dinos, che, come evidente sin dalla scelta del nome, serve soprattutto da trampolino di lancio per la figlia più piccola Selena, della quale Quintanilla aveva immediatamente compreso le doti vocali. L'operazione coglie decisamente nel segno: Selena si affranca quasi subito come cantante solista, ottenendo una popolarità spropositata, che la tragedia ha poi fatto sconfinare nel mito.
Il fratello Quintanilla con la figlia Selena in una foto degli anni '90.
fotolog.com
Dopo la morte di Selena, Quintanilla si è occupato soprattutto di curarne la memoria, dando vita fra l'altro ad una fondazione per i diritti dei bambini che porta il suo nome. Gestisce inoltre una propria etichetta discografica, la Q-Productions.
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:12] |
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05/06/2014 19:17 |
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74) Phil Terry (1943 - vivente)
doo-wop.blogg.org
indice di notorietà: ***
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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The Four Intruders o più semplicemente The Intruders sono stati un leggendario gruppo americano degli anni '60 e '70 di genere rhythm'n'blues e soul, che oggi vanta anche una stella sulla Walk of Fame di Broad street a Philadelphia. Il quartetto era composto da Eugene 'Bird' Daughtry, Robert 'Big Sonny' Edwards, Samuel 'Little Sonny' Brown (sostituito dal 1970 da Bobby Starr) e Phil Terry, che sarebbe poi diventato un testimone di Geova. La maggioranza delle pezzi erano scritti dalla celebre coppia di autori di canzoni Gamble e Huff.
Un’immagine ‘bucolica’ degli Intruders, con Terry sulla destra.
soulwalking.co.uk
E' datata 1966 la hit (We'll Be) United, primo brano degli Intruders a raggiungere la Top 20 USA per la sezione R&B. Da qui in poi è una valanga irrefrenabile di successi: Together (1967), Cowboys to Girls, (Love Is Like A) Baseball Game e Slow Drag (1968), Sad Girl (1969) e When We Get Married (1970) raggiungono tutte la Top 20 R&B. Negli anni '70 è la volta di I'm Girl Scoutin, I Bet He Don't Love You (Like I Love You), (Win, Place or Show) She's a Winner, I'll Always Love My Mama e I Wanna Know Your Name. Grazie agli Intruders, la Philadelphia International, la loro casa discografica, era diventata la più prolifica etichetta soul del principio degli anni '70.
Il gruppo, solcato da conflitti interni, si sciolse nel 1975. Phil Terry, che nel frattempo si era battezzato come Testimone, fu di fatto l'unico a rimanere nel campo della musica in qualità di autore e produttore. Nel 1985 i quattro musicisti si rimisero insieme continuando a suonare per un altro decennio; nel 1995 la morte di Daughtry (cancro) concluse di nuovo, e questa volta definitivamente, l'esperienza degli Intruders. Lo stesso anno Samuel Brown, componente della formazione iniziale, si era tolto la vita.
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Copertine di alcuni singoli e album di successo degli Intruders. Terry è il più a destra nella prima e terza immagine e il più a sinistra nella seconda e nella quarta.
allmusic.com
soultrain.com
eil.com
israbox.com
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In questa biografia del gruppo si accenna alla conversione di Phil Terry. Si dice inoltre che un secondo componente degli Intruders oltre a Terry è divenuto testimone di Geova: si tratta di Robert Ewdards.
www.soulwalking.co.uk/Intruders.html
Al link che segue è possibile ascoltare l'audio di alcuni successi del primo periodo degli Intruders (si veda il fondo della pagina).
doo-wop.blogg.org/themes-four_intruders-172359.html
Video. Da Youtube, due grandi successi degli Intruders cantati in playback:
Cowboys to girls (1968)
I'll Always Love My Mama (1973)
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[Modificato da EverLastingLife 01/07/2020 22:22] |
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05/06/2014 19:17 |
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75) Bobby Tambling (1941 - vivente)
twitter.com
pseudonimo di Robert Victor Tambling
indice di notorietà: ****
paese: Inghilterra
calciatore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Il mitico Bobby Tambling è stato per quasi 50 anni il più prolifico attaccante del Chelsea, con 202 reti in carriera su 370 presenze, superato in questo dal solo Lampard nel 2013; detiene tuttora il primato di miglior marcatore del Chelsea in campionato (164 goal). La svolta nella sua carriera si ebbe nel 1961, quando prese il posto di J.Greaves (venduto al Milan) diventando immediatamente l'elemento di punta della sua squadra.
storringtonvipers.com
Militò nel Chelsea dal 1957 ed il 1970 per poi essere ceduto al Crystal Palace. All'atto del passaggio dal Crystal Palace al Cork Celtic, prima tappa della sua carriera nel campionato irlandese, divenne testimone di Geova. Continuò a lungo a giocare a calcio nel campionato irlandese, malgrado fosse contemporaneamente (e massicciamente) impegnato nel ministero cristiano. Si ritirò solo nel 1979, a 38 anni suonati (moltissimi, per un attaccante), mentre era in forze al Cork Alberts. Nel 1984 la sua unica esperienza da allenatore (a parte una parentesi in cui era stato contemporaneamente calciatore e allenatore nel Cork Celtic) al Cork City. Tambling conta anche 3 presenze ed una rete con la maglia della nazionale inglese.
In azione con la maglia del Chelsea in un derby contro il Fulham.
dailymail.co.uk
Tambling è ricordato anche come recordman in diverse statistiche: oltre a quelle che si sono menzionate nell'introduzione,
- è stato il più giovane capitano di un team inglese (Chelsea, 1962)
- record di reti in una sola partita per il campionato inglese (Chelsea-Aston Villa 6-2, anno 1964: Tambling segnò cinque reti)
- capocannoniere del campionato 1962-1963 (35 reti, più di metà dell'intera squadra)
Ha vinto la Coppa di Lega inglese nella stagione 1964-65, col Chelsea, ed il campionato irlandese nel 1973-74, col Cork Celtic.
Nello Stamford Bridge (lo stadio del Chelsea) è stato dedicato a Tambling un box riservato ai VIP, chiamato la Tambling Suite.
Con il suo erede morale, Frank Lampard, in una foto del 2013.
telegraph.co.uk
Protagonista di una strip relativa alla stagione 1966, in cui era al massimo della forma.
Anche queste cose danno la misura della popolarità di un VIP.
beyondthelastman.com
Video. Sintesi di Manchester City-Chelsea (1966), terminata 1-4.
Tambling apre le marcature con un sinistro al volo (l'azione parte dal minuto 0' 57'').
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:16] |
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08/06/2014 23:06 |
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76) Walter November (vivente)
de.rock-n-roll.wikia.com
indice di notorietà: ***
paese: Germania
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? dato non disponibile
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Attiva da oltre 30 anni (ma con molte variazioni nella composizione), Die Toten Hosen è una delle poche band di lingua tedesca ad aver acquisito notorietà all'estero, come evidente anche dalle tante collaborazioni ‘eccellenti (gli AC/DC e i Rolling Stones fra gli altri). Praticano soprattutto il punk nelle sue variazioni, ma non disdegnano incursioni in un metal per la verità piuttosto goliardico. Il complesso è noto per le innumerevoli provocazioni (malgrado i temi spesso elevati, come l’animalismo o la lotta alla xenofobia) almeno quanto per la musica che produce; fra le tante vanno citate le seguenti:
- ai suoi esordi, il gruppo accettava di suonare gratuitamente per eventi privati, a condizione che il padrone di casa provvedesse un rifornimento illimitato di birra e pagasse i danni conseguenti alla loro esibizione;
- nel video della canzone Eisgekühlter Bommerlunder (1983), ambientato in una chiesa cattolica, si inscena un cerimonia nuziale decisamente ridanciana, con il prete officiante visiblmente ubriaco;
- la copertina del secondo album, Unter Falscher Flagge (1984), mostrava inizialmente il disegno (poi censurato) dello scheletro di un cane seduto davanti ad un grammofono, un'ovvia parodia dell'immagine-simbolo dell'etichetta EMI;
- la copertina dell'album Reich & Sexy (1993) raffigura i componenti della band completamente nudi;
- Die Toten Hosen hanno prodotto negli anni molte cover di brani classici (Celentano e Aznavour fra gli altri) con evidenti intenzioni dissacratorie;
- nel 1991 invitarono il criminale londinese Ronnie Biggs a cantare in alcuni brani dell'album Learning English Lesson One;
- nel 1996, in occasione di una manifestazione sportiva, si esibirono vestiti da donne, con calze di seta e tacchi a spillo;
- tifosissimi della squadra di calcio Fortuna Düsseldorf, nella canzone Bayern (2000) insultano apertamente la più blasonata squadra rivale del Bayern di Monaco.
In questo clima generale di anarchia, può forse stupire che il chitarrista Walter November, uno dei 'pionieri' del gruppo e membro della formazione iniziale, decidesse nel 1983 di abbandonare i compagni per diventare testimone di Geova. I quali, contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare, mostrarono di rispettarne la scelta: nella compilation di successi Reich & sexy II: Die fetten Jahre (2002) hanno inserito una breve intervista in cui November menziona la propria conversione.
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Il gruppo nel 1982; November è il secondo da destra.
eikestolzenburg.de
In questa immagine si vede l'indiavolato
leader del gruppo, Andreas Frege detto
campino, accompagnato alla chitarra
da Walter November.
dietotenhosen-fanpage.npage.de
Le pagine in cui si parla della conversione di November ai testimoni di Geova sono innumerevoli, anche se quasi tutte in tedesco ( qui un esempio con una breve biografia del musicista).
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Video. Incredibile cover in versione metal di Azzurro di Adriano Celentano: la voce solista dei Toten Hosen canta in 'italiano', se così si può definire, con effetti umoristici (non si sa quanto involontari) e la musica è accompagnata da immagini altrettanto comiche e irriverenti. All'epoca (1990) November aveva lasciato i Toten Hosen da diversi anni, ma il brano è emblematico dello spirito che da sempre anima la band .
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 27/11/2020 14:16] |
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08/06/2014 23:06 |
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77) Annie Laurie (anni '20?-vivente?)
discogs.com
indice di notorietà: **
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? l'ha interrotta prima di diventare testimone di Geova
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Il nome della cantante blues Annie Laurie, figlia di un pastore battista di Atlanta, è oggi prevalentemente associato a quello del suo partner Paul Gayten, che aveva conosciuto negli anni ’40 a New Orleans, e della sua band; la sua popolarità perdurò per tutto il decennio successivo, gli anni ’50, nei quali operò invece principalmente da solista. Ruth Lee Jones (Dinah Washington), la più popolare cantante americana di colore degli anni ’50, l’ammirava apertamente ( link, in inglese). L’insigne tecnico del suono italo-americano Cosimo Matassa, che lavorò fra gli altri con Little Richard e Ray Charles, disse una volta: “Annie Laurie ha inciso il primo disco che mi è veramente piaciuto. Era semplicemente fantastica” ( link, traduzione e grassetto miei).
Paul Gayten e Annie Laurie, particolare dalla copertina
di un LP degli anni '40.
inkhornterm.blogspot.com
Quasi tutti i suoi singoli (tra il 1947 ed il 1960), scritti da grandi compositori quali Buddy Johnson, Julius Dixson, Rudy Toombs e Andy Gibson, finirono regolarmente nella top 20 della classifica US Rhythm & Blues. Le sue più grandi hit rimangono il brano d’esordio Since I Fell for You (1947) e It Hurts to Be in Love (1957).
Video. It Hurts to Be in Love , successo della Laurie del 1957.
youtube.com
I dati biografici disponibili su questa grande cantante, dimenticata dai più, sono davvero pochi, e le registrazioni dei suoi primi pezzi sono introvabili. Annie Laurie si ritirò dalle scene al principio degli anni ’60, un attimo prima dell’invasione del rock. Nel frattempo era diventata una testimone di Geova ( link, in inglese).
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:17] |
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13/06/2014 21:26 |
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78) Ken Richmond (1926-2006)
requitedjournal.com
pseudonimo di Kenneth Alan Richmond
indice di notorietà: ***
paese: Inghilterra
lottatore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Ci sono almeno due possibilità che abbiate sentito parlare di Ken Richmond. La prima è che siate appassionati di lotta libera, dato che Richmond è stato un campione olimpionico di freestyle wrestling. Ha vinto la medaglia di bronzo alle olimpiadi di Helsinki nel 1952. In precedenza aveva conquistato un bronzo nel giochi del Commonwealth di Auckland (1950); nel 1954 fu la volta dell’oro nella medesima competizione. Negli anni ’60 si è inoltre distinto in altri sport di potenza, quali l’ inline skating (più conosciuto come rollerblading) ed il windsurf.
Richmond (a destra) bronzo nella lotta libera ai giochi olimpici finlandesi (1952)
anorak.co.uk
La seconda possibilità è che l’abbiate visto al cinema, e in particolare se vi piacciono i film degli anni d’oro del cinema britannico, quali Scarpette rosse, Enrico V, Passaggio a Hong Kong, o i più recenti Ipcress (con Michael Caine), Piccoli gangster (con Jodie Foster) ed Il mistero della signora scomparsa (con Angela Lansbury, Elliott Gould e Cybil Shepherd). Era lui infatti l’omone che, all’inizio dei film della Rank Organization, produttrice di queste e di tante altre pellicole, suonava il gong in una celebre clip: questa.
Youtube.com
Richmond aveva all’attivo anche qualche esperienza cinematografica, per lo più da comparsa, e una sola da attore, ma notevolissima: è infatti nel cast del capolavoro di Jules Dassin I trafficanti della notte ( Night and the City, 1950). Vi interpretava il lottatore Nikolas of Athens, un alter ego di sé stesso.
Richmond (in piedi al centro) in una scena del film Night and the City.
Accanto a lui il gigante Mike Mazurki, che si è visto anche in A qualcuno piace caldo.
Ai piedi del ring, di spalle, il divo Richard Widmark.
nemelodic.blogspot.it
Conobbe i testimoni di Geova negli anni ’60; fu missionario (Malta) e sorvegliante di distretto. Nel 2001 un incidente lo rese quasi invalido. Morì nel 2006, dieci anni dopo la moglie Valentina; in punto di morte ‘confessò’ ad un amico che il famoso gong dei suoi inizi alla Rank Organization era in realtà… di cartone.
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Una delle tante pagine su Ken Richmond (inglese), con vari cenni alla sua appartenenza ai testimoni di Geova.
www.britishwrestling.org/page.asp?section=263§ionTitle=Ken+...
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:18] |
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13/06/2014 21:26 |
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79) T-Pin (1986-vivente)
80) PC-One (vivente)
reverbnation.com
facebook.com
pseudonimo di Onès Antoine (T-Pin)
pseudonimo di Pierre Cheelton Saint-Jacques (PC-One)
indice di notorietà: *
paese: Haiti
musicisti pop
Hanno proseguito nella loro attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questi VIP? NO
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Haitiano del dipartimento sudorientale di Jacmel, appassionato della lingua inglese, dopo aver fondato un piccolo istituto, lo Shakespeare English Technology School (2006), per favorirne la divulgazione presso la sua gente (che parla creolo e francese) Onès Antoine prende una seconda strada: la musica pop. Fonda un complesso che viene battezzato Shakespeare's Unit e che consta di otto elementi, più il promoter del gruppo T-Pin (anch'egli testimone di Geova). Lo stile degli SU è un contemporary R&B che non disdegna seduzioni rap e dance. Antoine conosce anche una quarta lingua, lo spagnolo.
La pagina Facebook degli Shakespeare's Unit, con varie foto dei membri del gruppo.
www.facebook.com/Shakespeares-Unit-1088005271267121/
La pagina della band nel portale Reverbnation.
www.reverbnation.com/shakespearesunit3
Di seguito, tratta dalla medesima pagina, una caricatura dei due.
Sono entrambi testimoni di Geova devoti: Antoine è pioniere regolare ed è stato anziano di congregazione,
Saint-Jacques è pioniere e servitore di ministero.
Video. Il videoclip della canzone più nota di Antoine, We can go, che conta anche la partecipazione del rapper F-The Winner.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:15] |
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13/06/2014 21:27 |
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81) Larry Graham (1946-vivente)
partyearth.com
indice di notorietà: ****
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/2/89 12-16)
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Geniale musicista funk e 'mostro sacro' del basso elettrico, dal 1966 al 1972 è nella formazione degli Sly & the Family Stone di cui resterà il membro più illustre. Graham diviene noto per l'invenzione di una tecnica in seguito ripresa da un'infinità di musicisti pop, lo 'slapping', una particolare maniera di percuotere le corde dello strumento per ottenere suoni indefiniti ( ghosts).
Video. Un breve saggio di slapping da Larry Graham, pioniere della tecnica.
youtube.com
Allo scioglimento dei Family Stone Graham fonda un proprio gruppo, i Graham Central Station. Negli anni avvenire produce una dozzina di album con il suo gruppo e sei da solista. Il suo più grande successo risulta One in a Million You, un'affascinante ballata del 1980, che raggiunge la vetta della classifica US R&B. Nel frattempo (1975) era diventato testimone di Geova; è stato anziano di congregazione e pioniere regolare insieme alla moglie Tina.
Larry Graham ai tempi del gruppo Central Station (inizio anni '70).
davidhiller.com
Video. Il raffinato videoclip della canzone One in a Million You con un Larry Graham d'annata.
youtube.com
L'evento più significativo dell'ultima parte della carriera di Graham rimane la sua collaborazione artistica con Prince, iniziata in occasione dell'album GCS 2000. A partire dal 1997 Graham ha partecipato a molti concerti dal vivo e a registrazioni video di Prince; i due diventano grandi amici e la loro frequentazione, come è risaputo, risulta determinante per la conversione della celeberrima rockstar ai testimoni di Geova.
Video. Una scintillante esibizione di Prince con Larry Graham al BB Kings di New York. L'anno è il 2010.
youtube.com
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Il sito ufficiale di Larry Graham.
www.larrygraham.com/
Graham è una delle poche popstar testimoni di Geova ad aver rilasciato una lunga intervista alla Watch Tower Society, raccontando le ragioni della propria conversione ( Svegliatevi! del 22/2/1989 pag. 12-16).
Esperienza di Larry Graham (Svegliatevi! del 22/2/1989 pagg. 12-16) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Ho trovato qualcosa di molto raro
IL FESTIVAL Musicale di Woodstock (New York) del 1969 fu l'evento più emozionante della mia carriera musicale. Un mare di persone si stendeva fin dove poteva arrivare l'occhio. Uno spettacolo grandioso!
Suonavo la chitarra basso e cantavo con uno dei complessi musicali più famosi a quel tempo, chiamato Sly and the Family Stone. Dalla bocca di mezzo milione di persone uscì un frenetico urlo di approvazione mentre ci chiedevano il bis.
Fu un momento davvero emozionante, ma ora è lontano dall'avvenimento più memorabile della mia vita. Ho trovato qualcosa di molto raro, un vero tesoro. Comunque, prima di descriverlo, lasciate che vi spieghi quali cose hanno plasmato la mia vita.
Divento musicista
Sono nato nel 1946 in una famiglia di musicisti di Beaumont (Texas, USA), ed ero figlio unico. Mia madre suonava il piano col coro della chiesa e mio padre era un chitarrista jazz. Ben presto la mia famiglia si trasferì a Oakland (California, USA), dove a cinque anni cominciai a ballare il tip tap. Due anni dopo imparai a suonare il piano sotto la guida di mia nonna, che si prese cura di me in quei primi anni.
Quando avevo undici anni mio padre mi regalò la sua chitarra e il suo amplificatore e io mi accinsi con diligenza a imparare a suonare questo nuovo strumento. Successivamente imparai a suonare la batteria, il clarinetto e il sassofono. A tredici anni avevo già un mio complesso di professionisti che suonava rock and roll, The Five Riffs. A quindici anni cominciai a suonare nei locali notturni; avevamo formato il Dell Graham Trio, con mia madre al piano, io alla chitarra solista e un batterista.
In seguito mia madre ed io formammo un duo. Per sopperire alla mancanza del batterista, battevo e pizzicavo le corde più basse della mia chitarra per accentuare il ritmo. In questo modo creai un mio stile personale. Una donna che veniva ad ascoltarci regolarmente rimase così colpita che telefonò a un disc jockey, Sly Stone, e lo pregò di ascoltarmi. Il risultato fu che nel 1966 mi fu offerto il ruolo di chitarra basso in un complesso con sette elementi che divenne noto col nome di Sly and the Family Stone.
Il nostro disco "Dance to the Music" ebbe un successo internazionale e divenimmo il gruppo nero più popolare del momento. Seguirono rapidamente altri successi, tra cui "Hot Fun in the Summertime", "Everyday People" e "Thank You for Letting Me Be Myself Again". Poi ci fu il Festival Musicale di Woodstock, dove suonammo a fianco di altri musicisti di fama internazionale. In seguito suonammo davanti a 300.000 spettatori sull'Isola di Wight in Gran Bretagna e davanti ad oltre 350.000 a un festival musicale nella Germania Occidentale.
Nel 1971 ricevetti delle minacce. Fui informato che durante un concerto in uno stadio di Los Angeles, mi avrebbero sparato mentre la musica e l'urlo della folla avrebbero raggiunto il culmine. Ero atterrito. Tuttavia le apparecchiature elettroniche funzionavano male e così l'organizzatore del concerto lo annullò. Mi sentii come se Dio fosse intervenuto in qualche modo per salvarmi la vita. Corsi via dallo stadio in preda al panico e tornato nella mia stanza d'albergo feci i bagagli in fretta e furia e lasciai la città.
Questa esperienza terrificante mi preoccupava, anche quando formai un mio complesso musicale chiamato Graham Central Station. Sulla copertina del secondo album che feci con questo gruppo erano stampate le parole "Produced by God" (Prodotto da Dio). Non intendevo essere blasfemo, ma quelle parole rispecchiavano la mia convinzione d'essere stato salvato da Dio.
Una svolta decisiva nella mia vita
Nel 1973 conobbi Tina, che faceva la hostess per una linea aerea internazionale. Mentre lei mi intrecciava i capelli per prepararmi ai concerti, le parlavo spesso della mia fede in Dio. Verso quell'epoca la madre di Tina cominciò a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova.
Un giorno Tina trovò la madre in lacrime. Piangeva perché nessuno dei suoi figli sarebbe stato presente al suo battesimo all'assemblea di distretto dei testimoni di Geova che si sarebbe tenuta in uno stadio di Oakland. Tina promise che, se era così importante per lei avere presenti i familiari, il venerdì avrebbe assistito al battesimo.
Tina rimase talmente colpita da ciò che vide e udì quel giorno di luglio del 1974 che mi telefonò e tentò di convincermi ad assistere alla sessione del sabato. Ma quel giorno ero troppo stanco perché la sera prima avevo fatto un'incisione. La domenica Tina mi telefonò di nuovo, esortandomi ad andarci. Ero curioso di vedere cos'aveva tanto colpito Tina, così ci andai.
Un poliziotto disse che siccome non avevo il permesso rilasciato dall'assemblea non potevo entrare nel parcheggio. E aggiunse: "Tanto non vorrà mica ascoltare quella roba!" Lì per lì mi scoraggiò e me ne andai. Ma poi ci ripensai, feci dietro front e mi diressi nuovamente verso lo stadio. Quando infine entrai, mancavano solo pochi minuti alla fine del discorso conclusivo.
Poiché mi sono esibito per la maggior parte della mia vita, sento la folla. Ero stato molte volte in quello stadio di Oakland per altre manifestazioni, ma qui c'era qualcosa di molto diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto: 60.000 persone di razza ed estrazione sociale diverse che se ne stavano insieme pacificamente. Mi bastò "sentire" la folla per convincermi che questa era una cosa veramente importante, qualcosa di molto raro!
Mentre uscivo dallo stadio, un'adolescente, che dal mio aspetto non fece fatica a capire che non ero un Testimone, si avvicinò e mi mise in mano una copia del libro È questa vita tutto quello che c'è? Era proprio quello di cui avevo bisogno! Salito in macchina l'aprii a pagina 24 e vidi una figura dove c'erano un cigno, una tartaruga, un albero e delle persone. Facendo notare che un cigno può vivere 80 anni, una tartaruga 150 anni e un albero migliaia d'anni, il libro chiedeva: "Ha senso la breve durata della vita dell'uomo?" Il messaggio contenuto in questa illustrazione produsse su di me un effetto immediato.
Più tardi feci molte domande a Tina, ma riguardo alla Bibbia lei ne sapeva quanto me. Così decidemmo di andare dalla donna che aveva studiato con la madre di Tina. Mentre uscivamo dalla sua casa, mi girai verso Tina e dissi: "Quella donna finge! Nessuno può essere tanto gentile! Vedrai, la prossima settimana sarà diversa!" Ma passarono le settimane e lei rimase esattamente la stessa, rispondendo con calma a tutte le nostre domande con la Bibbia.
Tina ed io cominciammo un regolare studio biblico sul libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Poco dopo, però, dovetti andare in tournée col mio gruppo. Fui esortato a telefonare alle congregazioni locali di ciascuna delle molte città degli Stati Uniti dove mi sarei fermato e a chiedere che qualcuno studiasse con me i successivi capitoli del libro Verità.
Mi recai in varie congregazioni dalla costa occidentale a quella orientale e dal nord e dal Middle West fino al Texas e agli stati meridionali. Quelli che mi fecero lo studio biblico erano di diverse razze e provenivano da svariati ambienti socioeconomici. Ma ovunque andassi il messaggio era sempre lo stesso. Fui molto colpito dal fatto di avere trovato non un semplice fenomeno locale nella zona intorno alla baia di Oakland ma un'organizzazione nazionale che era veramente in armonia sul piano spirituale.
Un totale cambiamento di vita
Terminata la tournée negli Stati Uniti ne feci una in Europa, continuando a studiare con i Testimoni lì. Da Parigi telefonai a Tina, chiedendole di sposarmi. Alcune settimane più tardi, nel febbraio del 1975, ci sposammo nel Nevada (USA). Appena cinque giorni dopo le nozze intrapresi un'altra tournée negli Stati Uniti, ma questa volta Tina mi seguì.
A Brooklyn visitammo la sede mondiale dei testimoni di Geova. Eravamo vestiti in modo stravagante. Indossavamo un completo nero con degli scintillanti draghi color rosso e argento sulle gambe dei pantaloni e sulla schiena, e ripensandoci ci sentiamo in imbarazzo ancora adesso. Ma fummo trattati gentilmente, e nessuno fece commenti sul nostro abbigliamento.
Tina ed io fummo battezzati all'assemblea di distretto tenuta a Oakland nel luglio 1975, esattamente un anno dopo che avevamo assistito alla nostra prima assemblea in quello stesso posto. A rendere l'occasione ancor più gioiosa fu il fatto che Denise e Shelia, due sorelle di Tina, nonché mia madre, che avevano cominciato a studiare subito dopo di noi, furono battezzate in quella stessa occasione. Alcuni anni dopo fu battezzata anche mia nonna, alla bella età di 82 anni.
Le cose che imparavo si vedono dalle copertine di alcuni album prodotti dal mio gruppo. L'album del 1976 intitolato Mirror aveva sulla copertina delle foto in cui comparivo insieme agli altri componenti del complesso. Da un lato apparivamo con capelli lunghi, occhiali da sole e abbigliamento stravagante, mentre dall'altra c'era un'immagine speculare che ci raffigurava come persone ordinate, con capelli più corti e abiti modesti.
Tra le canzoni ce n'era una intitolata "Forever". Parlava della mia speranza di rivedere mio padre nella risurrezione, quando avremo davanti la vita eterna. Le parole di una canzone rispecchiavano i miei sentimenti di Testimone battezzato da poco.
Aiuto altri
Abbiamo avuto molte occasioni di far conoscere la nostra fede. Un tastierista e un batterista hanno ascoltato e hanno dedicato la loro vita a Geova. Quel batterista è ora un anziano e pioniere regolare di una congregazione di Hollywood.
Nel 1975, durante una tournée, accompagnai il nostro tastierista nell'opera di testimonianza - era la prima volta che usciva in servizio - e visitammo le famiglie di un quartiere signorile di Atlanta (Georgia, USA) abitato interamente da bianchi. Mentre andavamo di casa in casa, alcune macchine della polizia si fermarono all'improvviso con uno stridore di gomme e ne scesero di corsa dei poliziotti per chiederci cosa stessimo facendo lì. Allo stesso tempo apparve un elicottero della polizia che volteggiò a pochi metri sopra di noi. Evidentemente la polizia era stata informata che c'erano dei "tipi sospetti" nel quartiere, ma quando spiegammo la nostra opera quali testimoni di Geova ci lasciarono in pace. Il nostro tastierista iniziò proprio bene l'opera di testimonianza!
Durante quella tournée dopo il nostro battesimo organizzammo una colossale rappresentazione audiovisiva con schermi di quasi cinque metri. Era il numero principale dello spettacolo. Venivano impiegati due grandi autoarticolati e due pullman. La rappresentazione audiovisiva descriveva gli orrori delle condizioni del mondo e poi indicava la soluzione attraverso il Regno di Dio. Tra le diapositive ce n'erano alcune dell'assemblea nello stadio di Oakland e del nostro battesimo. Avevamo preparato un accompagnamento musicale e tra una canzone e l'altra facevo un commento.
Durante una tournée uscii in servizio di campo a Hollywood (Florida, USA) e il responsabile del gruppo ci organizzò per andare di porta in porta. All'improvviso sentii che in una casa vicina stavano ascoltando un mio disco. Bussai alla porta e i tre giovani all'interno - erano sotto l'effetto della droga - rimasero senza parole vedendo improvvisamente alla loro porta il cantante della canzone che stavano sentendo! Ho appreso poi che due di loro sono diventati Testimoni.
Nel 1979 ci trasferimmo a Los Angeles in una grande casa con piscina e giardino che dominava la città. Proprio accanto ad essa installai una mia sala di incisione con 24 piste. Il primo disco che incisi lì era intitolato "One in a Million You", di cui vendetti oltre un milione di copie. Poco dopo ebbi il privilegio di servire come servitore di ministero e nel 1982, esattamente una settimana prima che nascesse nostra figlia Latia, fui nominato anziano.
Una domenica stavo tenendo lo studio Torre di Guardia quando un giovane hawaiano entrò nella Sala del Regno e mi guardò sbalordito. Mi aveva visto nelle Hawaii nel 1975 quando ero un musicista pop capellone, così rimase esterrefatto vedendomi vestito con modestia e impegnato a condurre lo studio Torre di Guardia. Sebbene si fosse trasferito a Los Angeles con l'intenzione di sfondare nel mondo della musica, accettò di studiare con me. Ora presta servizio nella nostra congregazione come pioniere regolare.
Uno stile di vita più semplice
Tina ed io possiamo veramente dire che non siamo mai stati così felici come da quando abbiamo intrapreso il ministero a tempo pieno come pionieri nel 1982. Un ulteriore passo avanti nel nostro progresso spirituale è stato quello di semplificare il nostro modo di vivere. Il 90 per cento del tempo che eravamo a casa lo trascorrevamo in sole due stanze di una grande casa il cui mantenimento richiedeva il lavoro di giardinieri e domestiche. Non potevamo usare tutte le nostre automobili - la Lincoln Town Car, la Thunderbird del 1955, la Cord, la Mercedes - nonché la casa mobile di 7 metri e mezzo, un furgone e varie moto. Così dopo l'assemblea di distretto del 1985 abbiamo venduto la casa e la maggior parte dei veicoli.
Ora abitiamo in città, in una casa modesta, che per Tina è più facile da accudire mentre fa la pioniera. Sebbene io lavori ancora limitatamente come musicista, la mia vera felicità deriva ora dal servire come pioniere e dal veder progredire spiritualmente la nostra figlioletta. Anche se è ancora piccola ha delle mete precise e parla continuamente del tempo in cui potrà simboleggiare la sua dedicazione a Geova.
Un'altra benedizione che spero vivamente di ricevere è quella di rivedere mia madre nella risurrezione e parlarle degli avvenimenti che si sono verificati dopo la sua morte, avvenuta nell'aprile 1987 mentre svolgeva fedelmente servizio come pioniera regolare. Sì, invece di cercare le emozioni derivanti dall'intrattenere con la mia musica centinaia di migliaia di fan, ora provo vera soddisfazione facendo del mio meglio per ubbidire alle parole del salmista: "Lodate Iah! Cantate a Geova un nuovo canto, la sua lode nella congregazione dei leali". (Salmo 149:1) - Narrato da Larry Graham.
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chriscomerradio.com
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:17] |
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13/06/2014 23:45 |
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82) Joan Marie Johnson (1945-vivente)
rocknroll-schallplatten-forum_de
indice di notorietà: ***
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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La parabola ascendente della Dixie Cups inizia nel 1963, quando le due sorelle Barbara Ann e Rosa Lee Hawkins invitano la loro cugina Joan Marie Johnson (probabilmente più carina di entrambe) a formare un trio Rhythm and Blues che viene rapidamente notato dal produttore e cantante Joe Jones.
Il loro brano d’esordio, Chapel of Love, rimarrà la loro maggiore hit ed è tuttora un pezzo celebre, una di quelle canzoni che entrano in testa dopo averle sentite una volta sola; vende oltre un milione di copie e si aggiudica il disco d’oro (1964). Il pezzo entrerà a far parte della colonna sonora del film Full Metal Jacket, il capolavoro di Stanley Kubrik.
Seguono altri successi, quali People Say, You Should Have Seen the Way He Looked at Me, Iko Iko e Little Bell. Fra il 1966 ed il 1969 il gruppo si ritira temporaneamente dalla ribalta musicale; le due sorelle Hawkins prendono a lavorare come modelle. In questo periodo la Johnson diventa testimone di Geova e decide di abbandonare la carriera, sostituita, al rilancio delle Dixie Cups, da Dale Mickle prima, Athelgra Neville poi.
Nel 2007 lo storico complesso vocale entra a far parte della Louisiana Music Hall of Fame.
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Alcune immagini delle Dixie Cups nella formazione originaria degli anni ’60, che includeva la Johnson. Quest'ultima è rispettivamente la più a sinistra, in alto a destra, al centro.
allmusic.com
wwno.org
doo-wop.blogg.org
Il sito ufficiale delle Dixie Cups:
lpintop.tripod.com/thedixiecups/
Le Dixie Cups su wikipedia: si fa cenno alla conversione di John Marie Johnson.
en.wikipedia.org/wiki/The_Dixie_Cups
Video. Il più grande successo delle Dixie Cups, Chapel of Love.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:26] |
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17/06/2014 20:08 |
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83) George Dalgleish (dopo 1950 (?)-2012)
passages.winnipegfreepress.com
indice di notorietà: **
paese: Canada
presentatore televisivo
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Canadese, probabilmente un imprenditore nel campo del rinnovo ambienti, il suo nome è legato soprattutto ad uno show televisivo di successo, The George Dalgleish Show, andato in onda per tre trimestri non consecutivi, dal 1979 al 1981, sull'emittente CKND-DT di Winnipeg e su altre. Il programma era specializzato nel settore della piccola manutenzione domestica: forniva consigli su argomenti che spaziavano dalla climatizzazione degli ambienti alla riparazione di crepe nei muri, dall'installazione di porte e finestre alla gestione dell'impianto elettrico, incoraggiando ad affrontare la maggior parte delle manutenzioni facendo a meno di interventi tecnici esterni e quindi in economia.
Era noto anche per aver scritto nel 1989 un libro sulla questione del sangue, Bad blood ( link).
La notizia della morte di Dalgleish. Vi si parla della sua forte devozione.
passages.winnipegfreepress.com/passage-details/id-187815/name-George_Dalgleish/order-publish_date%7CDESC,last_name%7CASC,first_nam...
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 22:17] |
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17/06/2014 20:09 |
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84) Sam Perkins (1961-vivente)
zimbio.com
Pseudonimo di Samuel Bruce Perkins
indice di notorietà: ****
paese: USA
giocatore di pallacanestro
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Adorata star della NBA di ruolo ala-pivot, veterano di vari club (Dallas Mavericks, Los Angeles Lakers, Seattle S.Sonics, Indiana Pacers) e della nazionale USA di basket, col ‘vizio’ del tiro da tre punti ed un medagliere decisamente invidiabile: ha vinto infatti l’oro nel campionato mondiale under 19 a Salvador nel 1979, il McDonald's All American nel 1980, l’ NCAA nel 1982 con la North Carolina University, i Giochi Panamericani di Caracas nel 1983, le Olimpiadi di Los Angeles l’anno successivo (ove era il capitano della squadra), e in 15 anni di carriera ha raggiunto per ben 13 volte i play-off della NBA.
‘Sleepy Sam’ si è inoltre aggiudicato i titoli NCAA AP All-America Third Team (1983), NCAA AP All-America First Team (1984) e NBA All-Rookie First Team (1985). Secondo l’ Atlantic Coast Conference, Perkins è stato fra i 50 più grandi cestisti americani della storia ( LINK). A distanza di anni ha vissuto una breve esperienza da vice allenatore con i Texas Legends (2011).
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Video. Uno dei più memorabili three points shots di Perkins,
quello che regalò una vittoria all'ultimo istante ai Lakers contro i Chicago Bulls
nelle finali NBA del 1990.
youtube.com
Tutti i numeri della gloriosa carriera di Perkins sul sito basketball reference:
www.basketball-reference.com/players/p/perkisa01.html
Con Michael Jordan.
ballislife.com
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Brano da una pagina del Sun Sentinel nel quale Perkins parla della sua fede (traduzione mia):
L’ala dei Sonics, Sam Perkins, un testimone di Geova, durante l’inno nazionale rimane separato dai propri compagni di squadra. “Non saluto la bandiera a motivo della mia religione, per ciò in cui credo”, ha detto Perkins, “Non possiamo adorare o riporre fiducia o credito in qualcos’altro. I testimoni di Geova non lo fanno: è un’altra forma di idolatria”.
articles.sun-sentinel.com/1996-03-17/sports/9603160220_1_anthem-mahmoud-abdul-rauf-bot...
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espn.go
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[Modificato da EverLastingLife 16/05/2020 16:26] |
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17/06/2014 20:09 |
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SETTIMO INTERMEZZO
VIP EX-TESTIMONI DI GEOVA
- PARTE PRIMA -
Questo intermezzo raccoglie le celebrità - in vario grado - che sono state ufficialmente testimoni di Geova (arrivando cioè al battesimo) per poi abbandonare il gruppo. Per 'abbandono' si intende principalmente la disassociazione (o dissociazione volontaria); va osservato tuttavia che il numero di casi documentati di espulsione o autoespulsione fra i 'VIP' è davvero basso.
Spesso, quando si dice che un personaggio noto è un ' former JW' (un "ex-testimone di Geova") si intende semplicemente che l'individuo ha cessato la partecipazione alle adunanze e al ministero di campo, divenendo inattivo. Condizione aggiuntiva è che la persona abbia palesato, nelle interviste rilasciate ai media, un atteggiamento polemico nei confronti dei testimoni di Geova, tanto da potersi qualificare come inattivo critico. La distinzione fra i due casi, se conosciuta, sarà riportata fra parentesi dopo ciascuno dei nomi in elenco.
(Questa lista sarà arricchita con il tempo).
1) MICHAEL JACKSON ***** (ex-testimone di Geova). E' arcinoto che la più adorata rockstar di tutti i tempi sia stata a lungo uno zelante testimone di Geova. Si dissociò nel 1987, non riuscendo più a conciliare lo stile di intrattenimento (e di vita) che caratterizzava la sua musica con il modello cristiano appreso dall'infanzia.
zuqka.nation.co.ke
Michael Jackson lasciò i testimoni di Geova qualche tempo dopo l'uscita dell'album Thriller (vedi la Svegliatevi! del 22/09/1984, pagg. 19-20, dove Jackson, ancora testimone di Geova, rinnega il videoclip del brano per i suoi legami con l'occultismo). A tutti sembrò che Jacko avesse finito col preferire le ragioni della carriera a quelle della fede; la sua decisione celava poche polemiche, e lasciava invece molti rimpianti; si sentiva ancora 'testimone di Geova' nel cuore; dopo l'abbandono, alcuni membri del suo entourage continuavano a identificarlo come tale, e di fatto lo faceva anche lui stesso. I tre figli di Jackson, dopo la sua morte, hanno preso a frequentare le adunanze dei testimoni di Geova.
Su Youtube, a partire da questo link:
www.youtube.com/watch?v=NDGKL7sdb9A
è possibile vedere un'interessante serie di filmati e contributi audio, tutti in inglese, nei quali Michael Jackson, dopo la propria dissociazione volontaria, ricorda - con tono agrodolce - il suo vissuto da testimone di Geova. Vi si parla della sua forte fede in Dio, dei suoi tentativi di dare testimonianza all'ex ragazza Theresa Gonsalves, di come conoscesse molto bene la Bibbia (della quale cita alcuni brani), e della sua intensa attività di predicazione. In un passaggio ringrazia esplicitamente Geova (ed era già dissociato), e in un altro afferma di non celebrare i compleanni ed il Natale.
Una rara foto, probabilmente del 1986,
di Jackson nel servizio di campo.
theworldnewsmedia.org
2) MICHELLE RODRIGUEZ **** (ex-testimone di Geova o inattiva critica). Attrice americana nota soprattutto per alcuni action movies, quali Fast and Furious e Resident Evil. Si è probabilmente battezzata, ma non ci sono prove documentate della sua espulsione, malgrado commenti spesso critici nei riguardi della sua ex-confessione di fede.
hollywoodreporter.com
Peraltro, mentre come si è detto lo stato della Rodriguez circa il suo passato da testimone di Geova è incerto, una certezza esiste: e cioè che se fosse diventata (o rimasta) una devota Testimone ne avrebbe guadagnato molto sul piano personale. La star è purtroppo nota per i suoi comportamenti fuori dalle righe: è stata ripetutamente arrestata per aggressione, guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso, eccesso di velocità (in un'occasione guidava a 140kmh dove il limite era di 56kmh), violazione della libertà vigilata e altri reati. Oltre a varie condanne carcerarie e alla ripetuta sospensione della patente, è stata obbligata a seguire programmi di disintossicazione dall'alcool. Una buona sintesi delle sue traversie giudiziarie si può desumere dalla pagina a lei dedicata in wikipedia inglese.
3) NATE QUARRY *** (ex-testimone di Geova). Campione messicano di arti marziali, oggi ritirato. Fu disassociato a 24 anni, all'inizio dell'attività agonistica.
listal.com
4) DAMO SUZUKI *** (ex-testimone di Geova). Fra le celebrità che sono ex-Testimoni merita decisamente una menzione d'onore Damo Suzuki, da noi pressoché oggetto misterioso, ma chitarrista rock notissimo in Giappone (e anche altrove, per gli amanti de genere Krautrock).
alchetron.com
Durante un'intervista, Suzuki si è espresso in termini lusinghieri nei riguardi della sua religione di un tempo. Ha dichiarato: "Non sono più un testimone di Geova, ma credo nel loro Dio e nella Bibbia" (si veda questa discussione).
5) GLORIA NAYLOR *** (ex-testimone di Geova o inattiva critica). Docente universitaria e scrittrice di successo, ha vinto nel 1983 il National Book Award per il suo romanzo d'esordio, intitolato The Women of Brewster Place.
newcomb.tulane.edu
E' stata testimone di Geova dal 1968 al 1975. Nella sua produzione letteraria fa spesso riferimento alla Bibbia. Il suo addio ai testimoni di Geova non è stato privo di polemiche. Eppure, la Naylor non ha mancato di sottolineare alcuni aspetti positivi della sua esperienza da Testimone. "I testimoni di Geova l'aiutarono a vincere la sua tidimezza ... incoraggiavano la sua immaginazione, già vivace, e credevano nel potere della parola scritta". ( link) (traduzione mia)
6) LELLO FLORIO ** (ex-testimone di Geova). Attore e autore del teatro minore napoletano, volto noto delle TV locali, ove si è fatto conoscere come specialista in... pernacchie ( link).
firenzenotte.it
7) KURT METZGER ** (probabile ex-testimone di Geova). Nessuna relazione di parentela col famoso biblista. Trattasi di un attore e doppiatore statunitense attivo soprattutto in TV ( Comedy Central). Ha lasciato il gruppo a 21 anni.
thedailybeast.com
8) KIM HOLLAND ** (ex-testimone di Geova). Nel piccolo, ma variegato, mondo dei former JWs è possibile trovare di tutto, persino una pornostar con un passato da Testimone e attiva proclamatrice porta a porta. Olandese, ormai 45enne (nel 2014), pare sia molto nota nel sottobosco degli aficionados del genere.
gederlander.nl
9) KEVIN CAMPBELL ** (ex-testimone di Geova). Concorrente dell'undicesima edizione (2009) del Grande Fratello statunitense, gay dichiarato, ha fatto irruzione nel noto reality show preceduto dalla 'commovente' storia della propria disassociazione. E' arrivato terzo.
glaad.org
10) KARLA TARAZONA *** (ex-testimone di Geova). Modella messicana, ex-testimone di Geova da quando aveva 18 anni.
rpp.pe
11) RYAN SUTTER ** (ex-testimone di Geova). Stravagante cantante indie (genere di rock alternativo) dallo spirito piuttosto critico, ai limiti dell'ossessione; pare che in qualche brano faccia 'il verso' a Rutherford.
ryansutter.bandcamp.com
12) CAROL SWAIN *** (ex-testimone di Geova). Docente universitario di scienze politiche e legge alla Vanderbilt University. Il web la dà come appartenente alla categoria dei 'delusi del 1975'.
news.wwu.edu
13) JOHN DE NUGENT ** (ex-testimone di Geova). Controverso personaggio politico, esponente del White nationism, germanofilo e, sembra, non alieno da simpatie hitleriane. Disassociato nel 1976 a 21 anni.
democratic-republicans.us
14-15) I 'NEMESIS' (JACOB MILLER **, JOSHUA MILLER **) (ex-testimoni di Geova). Un eccentrico - a dir poco - duo pop USA, costituito da due gemelli identici (si differenziano per il colore dei capelli, come si vede nella foto) che sono entrambi gay dichiarati, ed entrambi disassociati a 24 anni. Nel 2006 hanno girato il reality show Jacob and Joshua: Nemesis Rising, nella quale si parlava anche della loro esperienza da testimoni di Geova.
soundtracktomyday.blogspot.com
16-17) GARY BOTTING **, HEATHER BOTTING ** (ex-testimoni di Geova). Sembrerà strano che i fuoriusciti dissidenti menzionino molto raramente questa ex-coppia di eruditi, se si considera che i loro 'numeri' sono pregevoli (lui affermato avvocato penalista, docente in letteratura ed entomologo, lei docente universitario di antropologia), ma in realtà la cosa si spiega abbastanza facilmente in considerazione delle discutibili scelte della moglie, diventata 'sacerdotessa' della religione neopagana Wicca, un concentrato di immanentismo, esoterismo e stregoneria, e successivamente fra le fondatrici della Chiesa del tabernacolo aquariano. Hanno divorziato nel 1999; nel mentre avevano avuto il tempo - ed il coraggio - di scrivere insieme un libro dal roboante titolo 'Il mondo orwelliano dei testimoni di Geova'. Gary è figlio di Joan Botting, già compagna del celebre eroe decorato di guerra Leonard Cheshire e convertitasi negli anni '40.
Gary Botting
wikiwand.com
Heather Harden Botting
blogs.vancouversun.com
18) SHERRI SHEPERD *** (ex-testimone di Geova o inattiva critica). Presentatrice televisiva, attrice di TV e cinema, doppiatrice ( Madagascar 2). Quando era bambina l'intera famiglia si convertì ai testimoni di Geova; il padre in seguito è stato disassociato. La Sheperd non risparmia certo critiche alla sua ex-religione, anche se, parlando della madre, che è rimasta Testimone, ammette che 'i testimoni di Geova si sono presi una grande cura di lei fino alla morte' ( link).
nz.news.yahoo.com
19) RAYMOND FRANZ ** (ex-testimone di Geova). Nipote del più celebre Fred, è stato un ex-dirigente di spicco dei testimoni di Geova, disassociato per apostasia nel 1981 e autore del libro Crisi di coscienza, una 'bibbia' dei fuoriusciti (anche se al di fuori del loro clan non lo conosce nessuno). Ovviamente riverito dagli apostati come guru, è peraltro l'unico caso di membro dissidente del corpo direttivo (carica che ha mantenuto per tutto il decennio 1971-1980) che i testimoni di Geova abbiano conosciuto in un secolo e mezzo di attività. E' morto nel 2010.
paradisecafediscussions.net
20) JAMES PENTON ** (ex-testimone di Geova). Docente di storia all'università di Alberta (Canada). Dopo aver difeso a spada tratta, mentre era ancora un associato, i suoi confratelli (con speciale riferimento alla loro lotta per la libertà religiosa in Canada), da disassociato per apostasia (1981) cambiò totalmente avviso. Scrisse il trattato Jehovah's Witnesses and the Third Reich, nel quale - come altri fuoriusciti prima e dopo di lui - si riproponeva di ridimensionare il quadro della persecuzione nazista dei testimoni di Geova. Lo storico Detlef Garbe, direttore del Neuengamme Memorial di Amburgo, ha dichiarato che le speculazioni di Penton sono il risultato di 'un'avversione fortemente radicata' e ne ha denunciato la 'mancanza di obiettività scientifica' ( Between Resistance and Martyrdom, University of Wisconsin Press, 2008, pagg. xix, xx). Dello stesso tenore il parere del prof. Claudio Vercelli, il quale, commentando il succitato libro di Penton, ha osservato: 'E' fortemente orientato nel senso di un severo giudizio contro l’operato dei suoi maggiori esponenti. Purtroppo questo tipo di approccio interferisce ripetutamente con la serenità del lavoro scientifico dell’autore, sovrapponendo a passi plausibili secchi giudizi di valore. All’acribia del ricercatore si sostituisce l’acrimonia del polemista, spesso con esiti non facilmente sottoscrivibili' (presentazione del libro Triangoli viola. Le persecuzioni e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti, ed. Carocci, Roma 2011).
estebanlopezgonzalez.com
21) JERRY BERGMAN ** (ex-testimone di Geova). Biologo americano che nella Rete è additato (da sé stesso o da altri) come esperto nelle materie più disparate, dalla psicologia alla meteorologia. E' citato dai fuoriusciti per aver scritto, dopo l'abbandono del gruppo, un libro sulla salute mentale dei testimoni di Geova ( link). Gli scritti di Bergman sono stati spesso duramente criticati da vari studiosi. Lo scienziato Paul Meyers lo ha definito 'matto' e 'disonesto' ( link). I testimoni di Geova comunque gli hanno lasciato qualcosa di buono, dato che è un convinto avversario del darwinismo.
creationnisme.com
22) ERIC ALÁN ** (probabile ex-testimone di Geova). Cantante e ballerino USA, icona omosessuale, la cui musica non lascia molto spazio all'immaginazione. Ha lanciato nel 2011 il singolo 'Pornstar', e poco dopo 'L.O.V.&E.', nel cui videoclip compariva per davvero una pornostar gay (Arpad Miklos).
ericalanonline.com
23) BARBARA GRIZZUTI HARRISON ** (ex-testimone di Geova). Giornalista del New York Times e altre testate, ex-betelita, ha pubblicato nel '78 un libro metà polemico, metà accomodante sui suoi ex-confratelli ( Visions of Glory), oltre a vari libri di soggetto turistico (aveva il pallino dei viaggi in Italia). Dopo il forfait ha abbracciato prima l'agnosticismo, quindi il cattolicesimo. E' deceduta nel 2002.
niaf.org
24) DANIEL ALLEN COX ** (probabile ex-testimone di Geova). Attore pornografico gay, canadese di Ottawa, classe 1976, con ambizioni letterarie.
brokenpencil.com
vai alla seconda parte (Olin R.Moyle, Maureen Mwanawasa, Leo J. Volpe, Paul S.L.Johnson, Gilena Hooton, Thandiwe Banda, Ryan Conner, Juliana Dever, René Marie, Raphael Narbaez, Gevorg Petrosyan, Sandra Scream, Marc Mahélé Lièko Bokungu, Deborah Frances-White, Tony Dushane, Fritz Springmeier, Trishy Dishy, Ryan Kennedy, Daiana Lou, Daniel Kokotajlo, Robin De Ruiter, Michele Loprieno, David Zimmerman, Allan John Miller)
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[Modificato da EverLastingLife 03/10/2021 21:41] |
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