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186) Tong Y. Chin (circa 1900-1975)
Svegliatevi! 22/12/97 pag. 21
indice di notorietà: **
paese: Cina
imprenditore (ristorazione)
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/12/97 pag. 19-24)
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Trasferitosi negli USA dalla Cina per gli studi universitari, si laurea nel 1927 a New York e inizia a fare esperienza nei ristoranti. Dapprima lavora in un locale nei pressi di Times Square; ben presto si mette in proprio, dedicandosi soprattutto alla produzione del chow mein, celebre specialità orientale apprezzata in tutto il mondo e costituita da tagliatelle saltate in padella e condite con carne (di solito pollo, ma anche maiale o manzo, in alcune versioni sostituite da gamberi e tofu), e una salsa di cipolle e sedano.
Un piatto di chow mein, la specialità (apprezzatissima dagli amanti della cucina orientale)
che diede notorietà a T.Y.Chin nella città di Cleveland.
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Chin diventa una vera celebrità nella produzione del chow mein: inizia con un piccolo locale nel Greenwich Village, con il quale arricchisce in breve tempo; quindi è a Cleveland, ove apre uno dei più famosi e rinomati ristoranti della città, chiamato Golden Dragon Restaurant e poi, negli anni '50 (dopo la conversione) semplicemente Chin's Restaurant.
Facciata esterna del celeberrimo Chin's Golden Dragon Restaurant a Cleveland
in una foto d'epoca del quotidiano Cleveland Press.
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Il Dragon gli frutta di per sé una rendita da un milione di dollari l'anno (siamo negli anni '30!), ma non basta: prende a dirigere altri ristoranti e night, divenendo uno degli uomini più ricchi del Middle West e un vero e proprio personaggio da jet set. In molti dei locali gestiti da Chin fanno i propri esordi alcune star del cinema americano, sia d'origine orientale che non.
Alcuni divi USA divenuti celebri dopo gli inizi in night e altri locali gestiti da Chin: nell'ordine, Keye Luke (famoso tra l'altro come spalla di Warner Oland in molti film dell'investigatore Charlie Chan), Jack Soo e Kaye Ballard, attrice di cinema e TV ( The Jerry Lewis Show, The Doris Day Show, Love Boat)
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Nello stesso periodo Chin è nominato presidente dell'Associazione dei Commercianti Cinesi. Buddista d'origine, nel 1958, dopo l'iniziale opposizione e decenni di esitazioni, segue l'esempio della moglie, che nel frattempo era diventata una testimone di Geova (come faranno tutti e sei i loro figli), battezzandosi a New York. Muore nel 1975 in seguito all'ultimo di una serie di attacchi di ictus.
Il nome di T.Y.Chin, quale personalità del mondo della ristorazione cinese negli USA, occorre in moltissime fonti: ad esempio (oltre che in innumerevoli articoli di giornale) lo abbiamo trovato nei libri AsiaTown Cleveland: From Tong Wars to Dim Sum e Local Foods Meet Global Foodways: Tasting History.
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La conversione di T.Y.Chin è evincibile dall'articolo della Svegliatevi! del 22/12/1997 pagg. 19-24, in cui si riferisce la biografia della moglie Wei Tung Chin. L'articolo si riporta di seguito.
Esperienza di Tong Y.Chin (Svegliatevi! del 22/12/1997 pagg. 19-24) - CLICCA PER VISUALIZZARE
“Il cliente ha sempre ragione”
NARRATO DA WEI TUNG CHIN
Mio marito soleva dirmi di non aver niente a che fare con “quella gente religiosa che suona alle porte”. Perciò quando i testimoni di Geova venivano a casa nostra dicevo che non ci interessava. Ma mi diceva pure che “il cliente ha sempre ragione”, per cui quando una Testimone venne nel nostro ristorante, il Drago Rosso, e voleva parlarmi della sua religione, ritenni di dover ascoltare.
MIO MARITO, Tong Y. o, come tutti lo chiamavamo, T.Y. (pronuncia, Ti Uai), era proprietario del Drago Rosso, un ristorante cinese della St. Clair Avenue a Cleveland (Ohio, USA). Lì, una volta sposati, mi insegnò il motto: “Il cliente ha sempre ragione”.
T.Y. era andato in America per frequentare l’Università di New York. Dopo essersi laureato nel 1927 iniziò a lavorare in un ristorante nei paraggi di Times Square a New York. Osservava la gente che faceva uno spuntino al bar dei drugstore, dove l’attrezzatura della cucina era limitata. Perciò gli venne l’idea di vendere chow mein caldo.
Ben presto, nel piccolo ristorante che aveva aperto nel Greenwich Village, gli affari andavano a gonfie vele. Nel 1932 si trasferì a Cleveland e aprì il Drago Rosso, che aveva 200 posti. Nel settembre di quell’anno un giornale di Cleveland riferiva: “Invadendo la regione dei Grandi Laghi dopo avere sfamato milioni di persone nella parte orientale degli Stati Uniti, Tong Y. Chin ha portato a Cleveland, nel Middle West, il primo avamposto dell’industria del chow mein appena fatto e in cinque anni l’ha trasformato in un’impresa da un milione di dollari l’anno”.
Prima di spiegare come T.Y. ed io ci siamo conosciuti, lasciate che vi parli della mia infanzia in Cina, che incise profondamente sulla mia vita.
Un passato di miseria
Fra i miei primi ricordi c’è la mamma che lascia il nostro piccolo villaggio nella Cina continentale in cerca di qualcosa da mangiare. I miei genitori erano così poveri che dovettero cedere alcuni figli in adozione. Un giorno, quando avevo solo due o tre anni, papà tornò a casa con una certa espressione negli occhi. Pensai: ‘Qui si mette male per me’.
Poco dopo la mamma mi prese per mano e percorremmo un sentiero stretto e fangoso in mezzo alle risaie, stando attente a non cadere nell’acqua da una parte o dall’altra. Ci fermammo in una casa dove la mamma parlò con una ragazza sorridente, poi in un’altra casa dove la ragazzina aveva lo sguardo torvo ed era tutt’altro che sorridente. Non ricordavo di aver visto quelle ragazze prima di allora. Erano le mie sorelle maggiori. Mentre mi salutavano, ebbi la sensazione che non ci saremmo più riviste.
Cammin facendo, mia madre parlava in continuazione, raccontandomi di sé, di mio padre e dei miei fratelli e sorelle. Vedo ancora i suoi occhi dolci, tristi. Quando arrivammo a destinazione, c’era qualcosa che non andava. L’edificio appariva squallido e deprimente. Era la mia nuova casa. La mamma e i miei genitori adottivi mi costrinsero a fare un sonnellino anche se non volevo. Ben presto mi addormentai e, quando mi svegliai, la mamma se n’era andata. Non la vidi mai più.
Un’infanzia triste
Anche se adesso avevo abbastanza da mangiare, c’era poco amore e il mio cuore era pieno di lacrime. Ogni mattina mi svegliavo piangendo. Avevo nostalgia della mamma e del mio fratello maggiore, che era rimasto con lei. Pensavo spesso al suicidio. Quando ne ebbi l’età, desideravo tanto andare a scuola, ma i miei genitori adottivi mi tennero a casa a lavorare.
Quando avevo nove anni ci trasferimmo molto lontano, a Shanghai. “Adesso sei abbastanza grande per fare la spesa e cucinare”, mi dissero. Perciò queste mansioni si aggiunsero alle mie fatiche quotidiane. Ogni giorno i miei genitori adottivi mi davano il denaro sufficiente per comprare da mangiare per tre pasti. Mentre andavo al mercato incontravo dei mendicanti e mi facevano compassione perché erano affamati. Perciò davo loro una moneta o due, pur conservando abbastanza per comprare quello che mi occorreva.
Quanto desideravo andare a scuola e imparare! “Fra sei mesi ti iscriveremo”, promettevano i miei genitori adottivi. Trascorso quel tempo mi dicevano: “Sei mesi da adesso”. Presto capii che non sarei mai andata a scuola. Ero disperata. Finii per odiare tutti in casa. Spesso mi chiudevo nel bagno e pregavo. Anche se credevamo in molti dèi, per qualche motivo sapevo che c’era un Dio principale, più potente di tutti gli altri. Quindi pregavo lui: “Perché c’è tanto dolore e sofferenza?” Questa fu la mia preghiera per molti anni.
Il matrimonio trasforma la mia vita
A quell’epoca i matrimoni combinati erano comuni in Cina. Un compagno di università che era ritornato in Cina scrisse a T.Y.: “Hai più di 30 anni e sei ancora scapolo”. Poi gli parlò di me e aggiunse: “Ha 18 anni, un viso delizioso e un carattere non da meno. . . . Ci farei davvero un pensierino, Tong Y. Chin”. L’amico accluse una foto.
T.Y. scrisse ai miei genitori adottivi: “Ho visto la foto della vostra onorevole figlia. La sposerei, se, dopo che ci siamo conosciuti e frequentati, vedremo fiorire l’amore nei nostri cuori”. T.Y. venne a Shanghai e ci conoscemmo. Pur pensando che era troppo maturo per me, decisi che il matrimonio perlomeno mi avrebbe permesso di andarmene da quella casa. Così nel 1935 ci sposammo e ci imbarcammo immediatamente per l’America. Fu così che arrivai a Cleveland.
Gravi problemi nonostante la ricchezza
Per cominciare, ci furono problemi per comunicare: mio marito parlava un dialetto cinese, quello di Canton, mentre io ne parlavo un altro, quello di Shanghai. Era come se parlassimo due lingue diverse. Dovetti anche imparare l’inglese e nuove abitudini. E il mio nuovo lavoro? Dovevo essere una direttrice di sala graziosa e affascinante, cercando sempre di accontentare gli avventori. Sì, dovevo ricordare: “Il cliente ha sempre ragione”.
Lavoravo con mio marito per 16 lunghe ore o più al giorno, ed ero quasi sempre incinta. La nostra prima figlia, Gloria, è nata nel 1936. Poi ho avuto altri sei figli in nove anni: tre maschi e tre femmine, una delle quali morì quando aveva solo un anno.
Intanto T.Y. aveva cominciato a gestire molti ristoranti e night. Alcuni attori e cantanti che iniziarono la carriera esibendosi in quei locali, come Keye Luke, Jack Soo e Keye Ballard, diventarono delle celebrità. Anche le nostre specialità cinesi erano molto richieste e diventarono famose.
Verso la metà degli anni ’30 T.Y. veniva chiamato il re del chow mein. Era pure presidente dell’Associazione dei Commercianti Cinesi e teneva conferenze sulla Cina. Io mi occupavo di numerose opere assistenziali, sociali e civiche. Comparire in pubblico e partecipare a cortei divenne parte della mia vita. Sui giornali di Cleveland era normale vedere i nostri nomi e le nostre immagini; tutto quello che facevamo o dicevamo sembrava far notizia, dalle speculazioni commerciali alle vacanze, persino la misura delle mie scarpe!
Nel 1941, quando l’aviazione giapponese bombardò Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Poiché eravamo orientali, la gente era prevenuta contro di noi. Anche prima della guerra, mentre ci costruivamo la nostra grande casa in un bel quartiere residenziale, avevamo ricevuto lettere minatorie. Ma la casa fu ultimata e lì crebbero i nostri figli.
Avevo dunque una bella casa spaziosa, un marito e una famiglia degni di rispetto, sì, anche abiti eleganti e gioielli. Eppure non ero felice. Perché? Una delle ragioni era che avevamo poco tempo per goderci la famiglia. Anche se riuscivo ad alzarmi ogni mattina per salutare i bambini prima che andassero a scuola, di solito quando andavano a letto noi lavoravamo. Una domestica si prendeva cura delle loro necessità quotidiane.
Eravamo buddisti, eppure gli dèi della nostra religione non mi davano nessun conforto. T.Y., accompagnato dal nostro figlio maggiore, andava in giro per la casa accendendo candele e deponendo cibo davanti agli idoli, perché lo mangiassero gli dèi. Ma gli dèi non lo mangiavano mai, perciò dopo se lo mangiavano i bambini.
Alla fine, soffrendo di esaurimento e non vedendo nessuna via d’uscita, pensai che la mia famiglia se la sarebbe cavata meglio senza di me. Ebbi un crollo totale e cercai di togliermi la vita. Grazie a Dio fui portata d’urgenza all’ospedale e mi ripresi.
La risposta alle mie preghiere
Qualche tempo dopo, nel 1950, una signora con dei bei capelli bianchi entrò nel ristorante insieme al marito. Mentre li accoglievo e li facevo accomodare, lei mi parlò di Dio. Non mi interessava. I testimoni di Geova erano venuti a casa e avevano cercato di parlare con me, ma li avevo sempre congedati bruscamente. Al ristorante, però, la situazione era diversa: “Il cliente ha sempre ragione!”
La signora, Helen Winters, chiese se credevo nella Bibbia. “Quale Bibbia?”, replicai. “Ce ne sono tante!” Ogni volta che tornava, pensavo tra me: ‘Ecco di nuovo questa seccatrice!’ Ma lei era gentile e costante. E quello che diceva di un paradiso terrestre dove non ci sarebbero stati più né dolore né sofferenze sembrava interessante. — 2 Pietro 3:13; Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.
Durante una delle sue visite mi lasciò un invito per le adunanze nella Sala del Regno indicandomi il breve messaggio sul retro che descriveva le benedizioni del Regno di Dio. Ricordo di avergli dato un’occhiata in seguito e di aver pensato: ‘Fosse vero!’ Lei si offrì di venire a casa per studiare la Bibbia con me, e alla fine accettai.
Ogni settimana ci sedevamo intorno al tavolo per lo studio: Helen, io e i miei sei figli, che avevano dai 5 ai 14 anni. A volte ero dispiaciuta per lei perché i ragazzi sembravano perdere l’interesse. Nel 1951 cominciammo ad assistere alle adunanze nella Sala del Regno. Ben presto mi resi conto che quello che imparavo era la risposta alle mie preghiere. Perciò decisi che dovevo davvero imparare a leggere bene l’inglese, cosa che mi fu molto difficile.
Vera felicità
Cominciai a progredire rapidamente nella conoscenza e dedicai la mia vita a Geova Dio. Quindi il 13 ottobre 1951, a una grande assemblea tenuta a Washington, mi battezzai insieme ai miei due figli maggiori, Gloria e Tom. Per la prima volta la mia vita aveva un senso. Era l’inizio degli anni più felici della mia vita.
Per tutta la vita avevo servito altri esseri umani, ma ora ero decisa prima di tutto a servire il nostro Creatore! Cominciai a parlare del messaggio del Regno con tutti quelli che erano disposti ad ascoltare. Cercai anche di far capire ai miei figli la necessità di assistere alle adunanze cristiane e l’importanza di parlare ad altri delle meraviglie della Parola di Dio.
Nel 1953 cominciammo ad avere lo studio di libro di congregazione in casa nostra. Dopo quasi 45 anni lo studio si tiene ancora qui. Nel corso degli anni questo è stato un enorme aiuto spirituale per la nostra famiglia.
Rimanere spiritualmente attiva pur continuando a lavorare nel ristorante era difficilissimo, eppure riuscii a studiare la Bibbia con molte persone. Alcuni accettarono la verità biblica e poi diventarono pionieri, come vengono chiamati i ministri a tempo pieno. Durante gli anni ’50 gli altri quattro figli dedicarono la loro vita a Geova e si battezzarono. T.Y. non si interessava della Bibbia, eppure ci accompagnava alle adunanze in macchina e veniva a prenderci. Decidemmo di non fargli la predica, ma solo di parlare tra noi mentre ritornavamo a casa di uno o due punti dell’adunanza che ci erano piaciuti.
All’epoca T.Y. faceva frequenti viaggi di affari in città di tutti gli Stati Uniti. Telefonai alla sede mondiale della Società (Watch Tower) a Brooklyn, New York, e spiegai la nostra situazione. Grant Suiter, l’allora segretario tesoriere della Società, ci invitò a visitare il complesso quando eravamo a New York. T.Y. rimase molto colpito, soprattutto dalla pulizia della cucina, che normalmente sfamava circa 500 persone.
Durante la visita conoscemmo Russell Kurzen, che poi spedì a T.Y. una Bibbia che lui leggeva ogni sera finché non la lesse tutta. In seguito, all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova tenuta a New York nel 1958, si battezzò! Con nostra sorpresa, il nostro figlio maggiore, che serviva alla sede mondiale, ebbe una breve parte nel programma.
Fedele sino alla morte
T.Y. ed io spesso partecipavamo insieme al ministero di porta in porta. Quando cominciò a perdere la vista svolgevamo regolarmente la testimonianza stradale. Il Cleveland Press titolò: “Conversione al Drago Rosso”, con la nostra foto mentre offrivamo La Torre di Guardia e Svegliatevi! a un passante. L’articolo spiegava come eravamo diventati Testimoni. Fra parentesi, il Drago Rosso cambiò nome, diventando il Ristorante di Chin.
Nel corso degli anni molti fratelli e sorelle cristiani di ogni parte del mondo sono stati nostri ospiti al ristorante. Abbiamo sempre ricordato il consiglio del fratello Fred Franz, che servì come presidente della Società. Durante una visita ci esortò: “Siate fedeli e tenetevi stretti all’organizzazione di Geova”.
All’inizio degli anni ’70 T.Y. fu colpito diverse volte da ictus e il 20 agosto 1975 morì. Un giornale locale pubblicò un lungo necrologio insieme a una foto di lui che offriva La Torre di Guardia nel ministero. Gli ultimi anni della nostra vita insieme furono i più belli. Dopo più di 60 anni di attività il Ristorante di Chin chiuse nell’aprile del 1995. Ad alcuni sembrò la fine di un’era.
Le nostre mete spirituali
Un tempo era nostro desiderio che i nostri tre figli maschi rilevassero l’azienda familiare. Tuttavia quel desiderio cambiò; volevamo che seguissero le orme di Gesù e diventassero ministri a tempo pieno. Chiedemmo a ciascuno dei nostri figli se desiderava servire come pioniere a Hong Kong per aiutare altri cinesi a imparare quello che avevamo imparato noi. Per questo offrimmo loro un sostegno finanziario. Per quanto nessuno di loro avesse imparato a parlare cinese correntemente, Winifred, Victoria e Richard decisero di trasferirsi a Hong Kong.
Nostra figlia Winifred serve lì come pioniera da oltre 34 anni! Victoria sposò Marcus Gum, e in seguito sono ritornati negli Stati Uniti. Hanno avuto tre figli: Stephanie e Seraiah, che svolgono il ministero a tempo pieno a Cleveland, e Symeon, che serve nei Poderi Watchtower a Wallkill, insieme alla moglie, Morfydd. Victoria e Marcus adesso vivono nelle vicinanze e si prendono cura di me. Marcus è il sorvegliante che presiede della Congregazione Coventry di Cleveland.
La nostra figlia maggiore, Gloria, è confinata su una sedia a rotelle dal 1955 quando fu colpita dalla polio. Vive con il marito, Ben, a Escondido, in California, e continua a svolgere regolarmente l’opera di predicazione. Tom svolge il ministero a tempo pieno da oltre 22 anni. Attualmente, insieme alla moglie Esther, lavora nel centro di istruzione biblica di Patterson. Richard e sua moglie Amy ritornarono da Hong Kong per aiutarmi ad assistere T.Y. prima che morisse. Adesso anche loro servono a Patterson. Il minore, Walden, svolge da oltre 30 anni il ministero a tempo pieno. Da 22 anni, insieme alla moglie Mary Lou, serve le congregazioni degli Stati Uniti nell’opera di circoscrizione e di distretto.
Non pensate che i nostri figli non ci abbiano mai dato dei problemi. Da adolescente uno scappò di casa e per tre mesi non diede sue notizie. Un altro per un po’ si interessò di sport più che delle cose spirituali e saltava il nostro studio biblico settimanale per partecipare a competizioni sportive. Gli furono persino offerte borse di studio perché entrasse in una squadra di atletica dell’università. Quando decise di iniziare il ministero a tempo pieno invece di accettare la borsa di studio, mi sentii come se mi fosse stato tolto un gran peso dalle spalle!
Sono felice di aver ascoltato
Anche se i miei figli sono letteralmente sparsi in tutto il mondo, il mio cuore è sollevato sapendo che servono fedelmente Geova. Adesso ho 81 anni, l’artrite e altri disturbi rallentano la mia attività, ma il mio zelo per Geova non è diminuito. Cerco di cavarmela da sola in modo che nessuno dei miei figli debba lasciare il servizio a tempo pieno per prendersi cura di me.
Attendo con ansia il futuro quando il proposito di Dio sarà pienamente realizzato e rivedrò i miei cari morti, incluso mio marito, i miei genitori carnali ed Helen Winters, che studiò con noi. (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) Come sono contenta di aver ascoltato quella simpatica signora con i capelli bianchi più di 46 anni fa! Quella cliente aveva davvero ragione!
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |