Nessun nemico umano ha mai perseguitato la neonata congregazione o chiesa cristiana con piu’ rabbia dell’ uomo chiamato Saul (Paolo). (Atti 8:1-3)
E nessun teologo piu’ dotto e’ entrato a far parte della stessa congregazione di questo stesso Saul, che e’ venuto poi ad essere conosciuto come Paolo, un prolifero scrittore ed eminente portavoce e predicatore del Cristianesimo del primo secolo.
Tacciato, da alcuni moderni smitizzatori, da visionario e da altri come rivoluzionario cristiano , egli ha continuato a resistere ai severi giudizi dei suoi critici ed oggi rimane per molti il modello del predicatore cristiano
.
Di Paolo,sappiamo che per l’estremo zelo della sua fede, si era affiancato ad un gruppo di cui Gesu’ aveva avvisato che,ci sarebbe stato un tempo quando “chiunque vi uccidera’ pensera’ d’ aver reso servizio a Dio” (Giov. 16:2).
Tale mal applicato zelo lo aveva portato ad adottare una mortale politica di persecuzione contro la neonata congregazione Cristiana.
Non per esteso tutta la teologia di Paolo ma vogliamo esaminare la sua armonia o disarmonia con l’ Antico testamento e con le parole di Gesu’, il Messia, sulla vitale questione della natura della Divinita’.
In parole povere, Paolo apostolo delle nazioni,uno che ha percorso migliaia di km per amore della sua nuova fede dichiarando a destra e a manca che aveva avuto una rivelazione da questo Gesù ,QUANDO PREDICAVA….COME PRESENTAVA Gesù o in che veste????
Paolo e’ in disaccordo con i primi insegnamenti di Gesu’ e con gli altri scrittori del Nuovo Testamento? Egli ha mai abbandonato la dottrina Messianica di Dio ?
No assolutamente no e ne spiegheremo le ragioni
Molto stimato nei circoli religiosi Giudaici, Paolo dichiara di esser stato “circonciso l’ottavo
giorno, sono della nazione d’ Israele, della tribu’ di Beniamino, Ebreo degli Ebrei ; quanto alla legge un fariseo, quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che e’ nella Legge, irreprensibile.” (Filippesi 3:5, 6) Senza dubbio questa origine lo avrebbe fatto, senza compromessi, monoteista un convinto difensore della fede in un Unico Dio come persona singola.
Come ci s’ aspetterebbe, l’ educazione rabbinica di Paolo aveva instillato in lui la piu’ ferma convinzione che non c’era alcun altro che un solo Dio, il creatore di tutte le cose, YHWH O Geova , o come preferite chiamarlo.
Da fariseo non avrebbe trovato nulla da ridire su quello che Gesù disse in MARCO 12:29,30 e cioè Gesù che rispondendo a una domanda postagli da uno scriba su quale fosse il più importante comandamento dice: “Il primo è: ‘Ascolta, Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova,( O, “Geova è il nostro Dio, Geova è uno [o, c’è un solo Geova]”. Lett. “Geova nostro Dio [è] Geova uno”. Ebr. Yehwàh ʼElohèhnu Yehwàh ʼechàdh)
Da buon Fariseo, Paolo avrebbe indubbiamente approvato entusiasticamente l’assoluto monoteismo di Gesu’.
Bene, maestro, hai detto, secondo verita’,rispose lo scriba che vi e’ un solo Dio e non ve ne sono altri all’ infuori di Lui” (Marco 12:32).
L’eredita’Giudaica di Paolo aveva posto Dio, Unica Persona, all’ apice della sua fede. La sua devozione all’ Unico Dio della Bibbia Ebraica,YHWH O GEOVA, dopo la sua conversione alla Cristiana’ e’rimasta la fondamentale forza motrice dietro tutte le sue attivita’.
E questa eredità ebraica impressa nel suo cuore cristiano non fanno a cazzotti perché da ebreo riconosce in Gesù il Messia, l’inviato di YHWH, di Geova, il suo vicario e rappresentate dell’unico vero Dio che Paolo adora e prega.
Tale radice totalmente ebraica nella visione o nel sistema di credenze a cui fa riferimento Paolo viene fuori in un’altra occasione dove già lui è cristiano e predicatore di questa buona notizia .
In una occasione , durante una delle persecuzioni che subisce trovandosi al Sinedrio di fronte a un gruppo di farisei e sadducei, maestri della legge che lo accusavano di portare o creare scompiglio con i suoi insegnamenti egli come risponde?????
Atti 23:1: Guardando attentamente il Sinedrio, Paolo disse: “Uomini, fratelli, fino a questo giorno mi sono comportato dinanzi a Dio con perfetta buona coscienza”
Quando da Cristiani dice ai maestri della legge che davanti a Dio ha buona coscienza a quale Dio si riferisce????
Sta pensando a Gesù???
No niente affatto , altrimenti lo avrebbe testimoniato davanti a quella folla di dottori della legge senza alcun dubbio ma non lo fa perché sa che Gesù non è YHWH, l’onnipotente Dio di israele , quello che ha imparato a conoscere ed adorare fin da piccolissimo.
Aggiunge poi a sua difesa : Uomini, fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei( Atti 26:6)
Come mai non dice di essere cristiano ma dice di essere fariseo eppure era cristiano già da un pezzo????????
Dice di essere fariseo perché
rassicura i suoi interlocutori che non ha un nuovo Dio,
YHWH è e resterà sempre il suo Dio , tale dichiarazione servirà da uan parte a rassicurare i suoi ascoltatori che non è un traditore della più genuina tradizione ebraica monoteista e dall’altra parte servirà per guadagnare consensi tra i farisei presenti i quella assemblea.
Quindi Paolo resta da cristiano fariseo nel DNA , intendendo quella parte DEL FARISEISMO che
manterrà la sua devozione e esclusiva adorazione al Dio unico di Israele e mai nei suoi scritti definirà Gesù come il Dio
Dio di ISRAELE O IL DIO DEI SUOI PADRI a cui va esclusiva devozione.
. La sua ostilita’ prima della conversione conversione era
diretta all’ affermazione di Gesu’ ‘che Egli era il Messia,’,non che il Messia fosse YHWH.
Numerosi famosi e studiosi biblici, dopo aver attentamente esaminato l’ evidenza, non pensano che Paolo abbia mai agitato le
acque della convinzione Giudaica che Dio fosse una sola Persona.
Il PROF Sydney Cave afferma:“Apparentemente Paolo non ha mai chiamato Gesu, Dio.”( La dottrina della persona di Cristo pag 48)
Il Prof C.J. Cadoux e’ d’accordo:“Paolo abitualmente fa differenza tra Cristo e Dio.” Invano si scrutano gli scritti di Paolo, per una semplice affermazione che indichi che Gesu’ fosse Dio, come a dire un preesistente “eterno Figlio,” secondo membro di una Trinita’ co-eguale.”
Prossimamente analizzeremo se è possibile immaginare per Paolo un percorso che lo porta a reinterpretare il monoteismo dei suoi Padri.
Bhe portandoci avanti possiamo dire di nò, egli resterà sempre un tenace difensore dell’assoluto monoteismo biblico adoratore di YHWH E RICONOSCERà SEMPRE IN Cristo il suo vicario e regale rappresentante, ma questa disamina la vedremo più avanti, per il resto buone riflessioni.
[Modificato da (Gladio) 14/10/2014 13:00]
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