19/02/2015 16:54 |
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Perché il nostro signore Gesù ha accettato nel primo secolo dell'era volgare tradizioni non rivelate nella sacra scrittura come l'uso del vino nel pasto pasquale o la festa della ridedicazione del tempio e nel contempo ha ripudiato altre tradizioni come per esempio certi comportamenti in quanto al sabato o il « corban » ? |
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19/02/2015 17:51 |
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Non tutte le tradizioni hanno connotazioni o aspetti errati, quella del vino era molto antica, probabilmente risaliva al ritorno dall'esilio babilonese e pertanto era utilizzato anche da Esdra o altri profeti post-esilici. I comportamenti riguardanti il sabato erano invece diventati una specie di seconda Legge di interpretazione umana che finiva per cancellare, o deprimere, lo spirito della Legge stessa.
Shalom --------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
FORUM TESTIMONI DI GEOVA |
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19/02/2015 18:55 |
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erevnitis, 19/02/2015 16:54:
Perché il nostro signore Gesù ha accettato nel primo secolo dell'era volgare tradizioni non rivelate nella sacra scrittura come l'uso del vino nel pasto pasquale o la festa della ridedicazione del tempio e nel contempo ha ripudiato altre tradizioni come per esempio certi comportamenti in quanto al sabato o il « corban » ?
beh, il corban andava espressamente contro i precetti della Torah, basta leggere Marco 7:10-12...
Il punto è che la tradizione " degli uomini dei tempi passati" (Marco 7:5), in sostanza la legge orale, che per i rabbini proveniva direttamente da Mosè e la Scrittura, per loro camminavano di pari passo.
Nonostante i farisei e gli scribi fossero seduti sul seggio (o "sulla cattedra") di Mosè e Gesù lo riconoscesse (Mt. 23:2-3), il loro compito sarebbe stato quello di trasmettere l' insegnamento di Mosè, ma evidentemente non lo fecero, se è vero che Gesù considerò il loro insegnamento (e anche quello dei sadducei) un "lievito" da cui rifuggire (Mt. 16:6-12).
Evidentemente il loro magistero si era ben allontanato da quello di colui a cui pretendevano di ispirarsi (Mosè).... [Modificato da Aquila-58 19/02/2015 18:59] |
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19/02/2015 21:37 |
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barnabino, 19/02/2015 17:51:
Non tutte le tradizioni hanno connotazioni o aspetti errati, quella del vino era molto antica, probabilmente risaliva al ritorno dall'esilio babilonese e pertanto era utilizzato anche da Esdra o altri profeti post-esilici. I comportamenti riguardanti il sabato erano invece diventati una specie di seconda Legge di interpretazione umana che finiva per cancellare, o deprimere, lo spirito della Legge stessa.
Shalom
Grazie a voi
Come si fa a dimostrare che risaliva dal ritorno dell'esilio babilonese o utilizzato da Esdra o altri profeti post-esilici?
[Modificato da erevnitis 19/02/2015 21:47] |
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19/02/2015 21:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 50.051 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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erevnitis, 2/19/2015 4:54 PM:
Perché il nostro signore Gesù ha accettato nel primo secolo dell'era volgare tradizioni non rivelate nella sacra scrittura come l'uso del vino nel pasto pasquale o la festa della ridedicazione del tempio e nel contempo ha ripudiato altre tradizioni come per esempio certi comportamenti in quanto al sabato o il « corban » ?
Prova a leggere, se hai tempo, il "Trattato delle benedizioni", e capirai improvvisamente in che palude di (s)ragionamenti era finito il giudaismo rabbinico.
Un conto è rispettare una tradizione storica legata all'esistenza (o alla sopravvivenza) del popolo d'Israele; un altro è inventarsi regole e regolette perchè un "maestro" è ... grasso!
Ti auguro buon divertimento.
Simon |
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19/02/2015 21:46 |
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erevnitis, 19/02/2015 21:37:
Grazie a voi
Vuol dire che abbiamo una traccia nelle scritture ebraiche che il vino veniva usato?
Beh, è interessante quello che dice PERSPICACIA NELLO STUDIO DELLE SCRITTURE
" Inizialmente il vino non faceva parte del pasto pasquale, ma fu aggiunto in seguito, forse dopo il ritorno dall’esilio in Babilonia. Era quindi sulla tavola quando Gesù celebrò per l’ultima volta la Pasqua con gli apostoli e venne opportunamente usato da lui nell’istituire la Commemorazione della sua morte. Il rosso “sangue dell’uva” era un appropriato simbolo del sangue sacrificale di Gesù. In quell’occasione Gesù chiamò il vino “questo prodotto della vite”, e poiché erano già trascorsi forse sette mesi dalla vendemmia non c’è dubbio che si trattava di succo d’uva fermentato. — Ge 49:11; Mt 26:18, 27-29".
E comunque non dimentichiamo che Melchisedec offrì ad Abraamo “pane e vino” (Gen 14:18-20) e, come si sa, Melchisedec era "figura" del Cristo (Ebrei 7:1-3)! |
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19/02/2015 21:53 |
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E comunque non dimentichiamo che Melchisedec offrì ad Abraamo “pane e vino” (Gen 14:18-20) e, come si sa, Melchisedec era "figura" del Cristo (Ebrei 7:1-3)!
Il pane e vino offerto ad Abraamo rappresentava il pane e vino del pasto serale di Gesù?
[Modificato da erevnitis 19/02/2015 21:54] |
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19/02/2015 21:58 |
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erevnitis, 19/02/2015 21:53:
E comunque non dimentichiamo che Melchisedec offrì ad Abraamo “pane e vino” (Gen 14:18-20) e, come si sa, Melchisedec era "figura" del Cristo (Ebrei 7:1-3)!
Il pane e vino offerto ad Abraamo rappresentava il pane e vino del pasto serale di Gesù?
fondamentalmente non possiamo escludere che anche quell' offerta fatta ad Abraamo fosse "figura" dell' offerta del corpo e del sangue di Cristo.
Ti ricordo che Cristo è il seme di Abraamo (Gal. 3:16)... |
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19/02/2015 22:47 |
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Grazie a voi |
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