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Il Papa contro il lavoro in nero: "E' un peccato gravissimo"

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2015 14:32
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20/02/2015 12:56
 
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"No a offerte a Chiesa per coprire ingiustizie con dipendenti"
"Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell'ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. E' un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l'ingiustizia".
Così il Papa. "Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: 'Com'è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?".

I cristiani, specie in Quaresima, sono chiamati a vivere coerentemente l'amore a Dio e l'amore al prossimo: questo il concetto espresso da Francesco nell'omelia della messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Papa ha messo dunque in guardia da chi invia un assegno alla Chiesa e poi si comporta ingiustamente con i suoi dipendenti. Commentando le letture, il Pontefice ha subito sottolineato che bisogna distinguere tra "il formale e il reale": per il Signore, ha osservato, "non è digiuno, non mangiare la carne" ma poi "litigare e sfruttare gli operai". Ecco perché Gesù ha condannato i farisei perché facevano "tante osservanze esteriori, ma senza la verità del cuore". Secondo Bergoglio, è peccato gravissimo usare Dio per coprire l'ingiustizia. Così, se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: "E com' è il tuo rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi loro il salario giusto? Anche versi i contributi per la pensione? Per assicurare la salute?". "Quanti, quanti uomini e donne di fede, hanno fede ma dividono le tavole della legge: 'Sì, sì io faccio questo' - 'Ma tu fai elemosina?' - 'Sì, sì, sempre io invio un assegno alla Chiesa' - 'Ah, beh, va bene. Ma alla tua Chiesa, a casa tua, con quelli che dipendono da te - siano i figli, siano i nonni, siano i dipendenti - sei generoso, sei giusto?'. Tu non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle della ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l'ingiustizia". "Non è un buon cristiano quello che non fa giustizia con le persone che dipendono da lui", ha proseguito. E non è un buon cristiano, ha soggiunto, "quello che non si spoglia di qualcosa necessaria a lui per dare a un altro che abbia bisogno". Il cammino della Quaresima, ha detto ancora, "è questo, è doppio, a Dio e al prossimo: cioè, è reale, non è meramente formale. Non è non mangiare carne solamente il venerdì, fare qualcosina, e poi fare crescere l'egoismo, lo sfruttamento del prossimo, l'ignoranza dei poveri". C'è chi, ha raccontato il Papa, se ha bisogno di curarsi va in ospedale e siccome è socio di una mutua subito viene visitato. "E' una cosa buona - ha commentato il Papa - ringrazia il Signore. Ma, dimmi, hai pensato a quelli che non hanno questo rapporto sociale con l'ospedale e quando arrivano devono aspettare 6, 7, 8 ore?", anche "per una cosa urgente".

www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/02/20/papalavoro-in-nero-e-peccato-gravissimo_51abc903-1101-409a-9329-4cff06804...
[Modificato da Hal.9000 20/02/2015 13:32]
20/02/2015 12:57
 
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Hanno cambiato
Secondo me questo papa "ha cambiato"!
Fino a poco tempo fa bastava fare una donazione, meglio se milionaria, e quasi quasi entravi in paradiso.

Adesso sembra non bastare piu'... Mah. [SM=g2037509]


Simon
20/02/2015 13:37
 
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Sposo fino all'ultimo rigo quello che ha detto il Papa.

Ovviamente adesso mi aspetto azioni:IOR, etc.




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2 Sam. 22:26-27
Con qualcuno leale agirai con lealtà;
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto; con chi si mantiene puro ti mostrerai puro e con chi è perverso agirai come da sciocco.....
20/02/2015 13:38
 
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Il Papa contro il lavoro nero "E'un peccato gravissimo"
Devo sinceramente dire che quanto detto dal Papa è perfettamente condivisibile poiché stavolta in armonia con le scritture ! Ovviamente pur non trasformando la chiesa cattolica , nel popolo di Geova, è comunque un ragionamento giusto e scritturale, solo che è come chiudere il recinto dopo che le pecore ne sono fuggite! Purtroppo il clero è andato fuori il tempo massimo, il 1914 è ormai passato, Gesù ha già isolato il suo vero UNTO !
Ma comunque è confermato il fatto che anche nella cristianità , un po di scrittura c è , il peccato è che viene soffocato dalle dottrine non cristiane che rovinano qualche ragionamento buono che ogni tanto vi è, ma sporadicamente , questo è il vero male! Certamente quanto si parla di imprenditori mi viene sempre in mente la scrittura di Giacomo 5:4-6 che è un vero monito, che Geova fa a tutti gli imprenditori ovviamente in primis lo dice al Suo Popolo ma a tutti coloro che credono in Dio ! Cordiali e fraterni saluti
Fabio Ghirlandi
21/02/2015 14:32
 
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Il discorso del papa è ineccepibile e dovrebbe costituire il modello di un paese civile ma il problema è ben più ampio a causa (o per colpa) dei regimi fiscali e relativa pressione sulle aziende. Ho incontrato recentemente diverse imprese di pulizie ridotte all'osso a motivo delle tariffe imposte dal mercato, ad esempio, il pagamento di 14/16 € orari per tali prestazioni con margini di utile risicatissimi (senza contare gli oneri aggiuntivi legati alla sicurezza- dlgs
81/08) rispetto invece alle tariffe di altri professionisti (elettricisti/idraulici, ecc.) che viaggiano ad importi doppi/tripli con margini utili comprensibilmente superiori.

Molte di tali imprese sono al collasso, alcune nemmeno in grado di cessare l'attività a causa dei forti indebitamenti con gli istituti di credito ed i pesanti sospesi con gli Enti. Che si fa? Chiudiamo le imprese che pagano in nero? Forse bisognerebbe capire le circostanze che lo hanno determinato.

Ovviamente non intendo giustificare in nessun modo il lavoro nero, ci mancherebbe, solo riflettere con la consapevolezza che le cause sono ben più profonde che ricercabili esclusivamente in un presunto egoismo del titolare d' azienda inconsapevoli, forse, che di fatto gode di un reddito inferiore a quello di un normale lavoratore.

Non posso fare a meno di pensare a Calimero, sporco, non nero: mi chiedo chi sia veramente il responsabile di un tale riversamento di nera fuliggine sulla nostra economia?
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