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Embrioni: vita o non vita?

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2015 19:28
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31/03/2015 08:24
 
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Silvio
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Monseppe, hai chiaramente detto che fin quando non si forma la placenta l' embrione non respira attraverso la madre e pertanto non è ancora vitale. Questa tua considerazione giustifica l' uso della pillola del giorno dopo ed è in armonia con un l' unico concetto fortemente discutibile dell' articolo: l' embrione congelato è conservato da macchine artificiale alla stessa maniera delle macchine che tengono in vita forzatamente malati terminali per cui non c' è più nulla da fare. Questo a mio parere è un paragone anti cristiano dato che l' embrione congelato se impiantato in utero diventa una persona al pari di tutti gli altri, così come un malato curabile deve essere curato altrimenti si configura l' omicidio.
31/03/2015 13:54
 
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Caro Silvio,


Monseppe, hai chiaramente detto che fin quando non si forma la placenta l' embrione non respira attraverso la madre e pertanto non è ancora vitale



Così la pensa lui. Tu, invece, come la pensi in base a quello che sai?


Questa tua considerazione giustifica l' uso della pillola del giorno dopo ed è in armonia con un l' unico concetto fortemente discutibile dell' articolo



Quello che dice Monseppe non è quello che dice l'articolo.


l' embrione congelato è conservato da macchine artificiale alla stessa maniera delle macchine che tengono in vita forzatamente malati terminali per cui non c' è più nulla da fare



Non mi pare che i malati terminali non siano considerati viventi. Si dice che quegli embrioni sono a tutti gli effetti persone viventi, esattamente come lo sarebbe un malato terminale tenuto in vita artificialmente.


Questo a mio parere è un paragone anti cristiano dato che l' embrione congelato se impiantato in utero diventa una persona al pari di tutti gli altri, così come un malato curabile deve essere curato altrimenti si configura l' omicidio



Appunto, in base a queste considerazioni tu capisci che questa pratica medica è adatta ad un cristiano? Come agiresti tu, in coscienza in base alle informazioni ricevute? Francamente non si capisce dove sia il problema, a me è molto chiaro come si dovrebbe agire cristianamente parlando...

Shalom
[Modificato da barnabino 31/03/2015 13:57]
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31/03/2015 14:15
 
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capire è fare.
Silvio, 31/03/2015 08:24:

Monseppe, hai chiaramente detto che fin quando non si forma la placenta l' embrione non respira attraverso la madre e pertanto non è ancora vitale. Questa tua considerazione giustifica l' uso della pillola del giorno dopo ed è in armonia con un l' unico concetto fortemente discutibile dell' articolo: l' embrione congelato è conservato da macchine artificiale alla stessa maniera delle macchine che tengono in vita forzatamente malati terminali per cui non c' è più nulla da fare. Questo a mio parere è un paragone anti cristiano dato che l' embrione congelato se impiantato in utero diventa una persona al pari di tutti gli altri, così come un malato curabile deve essere curato altrimenti si configura l' omicidio.



Il da me sottolineato lo stai dicendo tu, non io.

Io ho fatto una distinzione: Vita "biologica" da vita embrionale, o essere vivente.

sono cose ben distinte.

La fecondazione dà l'avvio al processo che genera la vita... scientificamente o biologicamente qui inizia la vita...

L'embrione umano, attaccato alla placenta, è già in uno stato di vita come la intende Dio (ogni essere vivente che respira).

Fatta questa distinzione, ho ribadito che è questione di coscienza personale il decidere fino a che punto tale valore della vita rispecchi le norme del rispetto per la santità della vita stessa.

Tu mi stai attribuendo ose che non ho detto; pondera meglio le tue espressioni, per favore.

L'argomento è già delicato da solo per pasticciarlo senza pensare bene a cosa si dice..

ciao.


[Modificato da monseppe2 31/03/2015 14:15]

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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
31/03/2015 15:13
 
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Cari utenti del forum proprio perché l' argomento è complesso bisogna fare chiarezza e dare indicazioni a chi in coscienza si troverebbe in grossa difficoltà nel decidere.
Io affermo semplicemente che lo zigote ( l' ovulo fecondato) è di per se un essere umano con pari dignità di qualsiasi altro duomo, pertanto il cristiano deve salvaguardare in tutti i modi l' ovulo fecondato se non vuole peccare contro Geova.
L' articolo invece in un punto va contro questo criterio criterio dato che lascia intendere che un cristiano in coscienza puo' lasciare che si perda l' embrione a seguito scongelamento. Questo perché la tecnica artificiale del congelamento viene paragonata all'accanimento terapeutico. Questo paragone è anti cristiano dato che un trattamento artificiale deve essere perseguito se porta alla guarigione o comunque ad un livello di vita cosciente e dignitosa e siccome l' embrione se impiantato diventa una persona come noi il cristiano in coscienza deve battersi perche' tutti gli embrioni vengano impiantati e mai scongelati per essere buttati.
Questo e' quello che penso io, qualcuno puo argomemtare il punto di vista dell' articolo secondo cui un cristiano potrebbe decidere di buttare gli embrioni congelati? Monseppe ha giustificato la cosa dicendo che qualcuno potrebbe pendare che l' embrione fuori dall' utero non e' vitale. Barnabino e gli altri cosa ne pensano?
31/03/2015 16:30
 
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Caro Silvio,


L' articolo invece in un punto va contro questo criterio criterio dato che lascia intendere che un cristiano in coscienza puo' lasciare che si perda l' embrione a seguito scongelamento



Non lo lascia intendere da nessuna parte, semmai dice che il cristiano che lo facesse sarebbe "responsabile davanti a Geova della decisione che prende". E aggiunge due principi su cui non vogliamo essere negligenti in campo terapeutico: in armonia con Esodo 20:13 e Salmo 36:9 i cristiani considerano preziosa la vita. E aggiunge: "I cristiani che si trovano a dover prendere questa decisione hanno la responsabilità davanti a Dio di usare la loro coscienza educata secondo la Bibbia".

Dunque non è detto che "si può" ma è detto che ciascuno "deciderà davanti a Dio". Si tratta di due cose molto differenti te l'assicuro. Lo schiavo, semplicemente, di fronte a questioni etiche in cui qualcuno si è trovato a fare i conti, forse per scelte precedenti poco meditate, non vuole né può essere dogmatico.


Questo perché la tecnica artificiale del congelamento viene paragonata all'accanimento terapeutico



No direi, l'articolo riporta quello che alcuni potrebbero pensare.


siccome l' embrione se impiantato diventa una persona come noi il cristiano in coscienza deve battersi perche' tutti gli embrioni vengano impiantati e mai scongelati per essere buttati.



L'articolo non dice certo che il cristiano debba diventare negligente, anzi, mi pare che sottolinei la santità della vita, il punto è che se quegli embrioni non venissero mai utilizzati non nascerebbe comunque nessun individuo, e se venissero utilizzati ne morirebbero comunque altri naturalmente anche nei tentativi di fecondazione, e comunque anche se congelati dopo una certo periodo comunque morirebbero comunque naturalmente, con o senza macchina.

Insomma, l'articolo dice che chi ricorre alla FIVET si troverebbe in qualunque caso (a meno di non avere decine e decine di figli da tutti gli embrioni congelati) in un problema etico, sia che questi embrioni li scongeli che non lo faccia. E in ogni casi di per sé stesso il tentativo di gravidanza comporta l'uccisione di alcuni embrioni e di quelli considerati malati o meno adatti... questo è il senso, se poi ci vuoi vedere una negligenza verso la santità della vita sono affari tuoi.


Monseppe ha giustificato la cosa dicendo che qualcuno potrebbe pendare che l' embrione fuori dall' utero non e' vitale. Barnabino e gli altri cosa ne pensano?



Non stiamo discutendo del pensiero personale di Monseppe ma della posizione dei testimoni di Geova.

Shalom
[Modificato da barnabino 31/03/2015 16:32]
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31/03/2015 19:01
 
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Barnabino cosa significa che il cristiano è responsabile solo davanti a Geova senza che lo schiavo possa dare delle direttive in merito?
Perché non assume la stessa posizione sull' aborto?
Io francamente non capisco le differenze.
31/03/2015 19:54
 
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Re:
Silvio, 31/03/2015 19:01:

Barnabino cosa significa che il cristiano è responsabile solo davanti a Geova senza che lo schiavo possa dare delle direttive in merito?
Perché non assume la stessa posizione sull' aborto?
Io francamente non capisco le differenze.


Scusa Silvio, ma cosa ti aspetteresti dallo schiavo fedele e discreto?
Cosa intendi per "direttive in merito"?
Che prenda decisioni per gli altri? che vieti la FIVET? che imponga una linea di condotta? Ma stai scherzando spero...
Queste non rientrano nelle cose che lo competono, il suo ruolo è "dare cibo spirituale a suo tempo", punto.

Per quanto riguarda l'aborto ci sono delle scritture che ne parlano, ecco qual è la differenza.

Ogni essere umano ha delle personali responsabilità davanti al Creatore, lo SFD ci fa riflettere sui princìpi scritturali poi ognuno decide in coscienza come comportarsi.
Non capisco tutta questa polemica.



[Modificato da Hal.9000 31/03/2015 20:00]
31/03/2015 20:48
 
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Re:
Silvio, 31/03/2015 08:24:

Monseppe, hai chiaramente detto che fin quando non si forma la placenta l' embrione non respira attraverso la madre e pertanto non è ancora vitale. Questa tua considerazione giustifica l' uso della pillola del giorno dopo ed è in armonia con un l' unico concetto fortemente discutibile dell' articolo: l' embrione congelato è conservato da macchine artificiale alla stessa maniera delle macchine che tengono in vita forzatamente malati terminali per cui non c' è più nulla da fare. Questo a mio parere è un paragone anti cristiano dato che l' embrione congelato se impiantato in utero diventa una persona al pari di tutti gli altri, così come un malato curabile deve essere curato altrimenti si configura l' omicidio.



Il mio (personale) punto di vista sulla santità della vita, rispecchia appieno quanto suggerisce lo schiavo mediante le sue pubblicazioni.

A volte ci si trova a prendere decisioni senza avere piena e accurata conoscenza di un certo argomento, e in tal caso, affidarsi ai suggerimento dello schiavo, mediante le sue pubblicazioni, è la cosa più saggia da farsi.

La vita (specialmente se umana) è qualcosa di meraviglioso e interromperla volutamente, in qualunque fase essa si stia sviluppando, non è indice di maturità cristiana.

Riporto alcune definizioni trovate in rete (il grassetto è mio, per specificare cosa volevo dire).

In termini generali per tutti gli eumetazoi si parla di embrione per tutti gli stadi iniziali della divisione dello zigote. Spesso questi stadi si riferiscono ad un organismo non a vita libera, e generalmente confinato nell'uovo o in strutture ad esso assimilabili. (Wiki)


Negli esseri umani l’uso del termine embrione viene talvolta posticipato dopo un certo numero di divisioni cellulari successive a quella dello zigote, fino alla formazione del bottone embrionale all’interno della blastocisti, cioè la differenziazione morfologica che permette di distinguere l'embrione dalla placenta.

Una convenzione in uso è anche quella di definire come embrione l’organismo dopo che è avvenuto l’impianto nella mucosa uterina, evento che nella donna fa parte della gravidanza dopo la fecondazione-concepimento.


Le prime fasi di sviluppo dell'organismo umano (zigote, morula, blastula, gastrula) o alcune di esse a volte sono incluse nella definizione, altre volte no. (wiki)


Una volta formatosi, lo zigote, che possiede un genoma completo, inizia ad assumere le caratteristiche dell'organismo umano. Sviluppa un metabolismo basale, si rapporta con l'ambiente esterno, modificando le proprie risposte metaboliche in relazione a esso, si accresce e si rigenera, seppur dipendendo completamente dalla madre per quanto riguarda l'assunzione di nutrienti, gli scambi gassosi e la rimozione delle sostanze di scarto. (wiki)


Spartiacque tra la fase embrionale e quella fetale viene considerata l’ottava settimana di gestazione dal momento del concepimento: è il periodo in cui la forma degli arti e delle strutture facciali appare definita e l’embrione assume l’aspetto caratteristico della specie. (focus.it)

Indipendentemente di cosa dica un punto di vista umano, un cristiano che si trovasse di fronte a prendere delle decisioni su un tale argomento, potrà fare scelte più consapevoli essendo meglio informato.

Io cercavo di semplificare la cosa facendo capire che c'erano diverse fasi di sviluppo della vita dal momento della fecondazione che, interromperle, comporterebbero maggiori responsabilità dinnanzi a Dio (mi riferisco a aborto di feto formato), per esempio.

Se Silvio mi ha pasticciato il messaggio che intendevo trasmettere, mi dispiace, e spero in questa circostanza di essere stato più comprensibile.
Le altre argomentazioni etiche, preferisco lasciarle agli altri.

ciao.
[Modificato da monseppe2 31/03/2015 20:52]

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Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
31/03/2015 22:54
 
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Caro Silvio,


Barnabino cosa significa che il cristiano è responsabile solo davanti a Geova senza che lo schiavo possa dare delle direttive in merito?



Significa che se lo schiavo ti dice che con quel processo di fecondazione potresti uccidere degli embrioni tu dovresti capire come agire. Resta il fatto che chi, incautamente e inconsapevolmente, avesse accetto questa pratica oggi si trova nella situazione descritta da un'endocrinologa: “Per molte coppie sembra che nessuna decisione sia quella giusta” giacché comporterebbe comunque la morte di alcuni, o tutti, gli embrioni.


Perché non assume la stessa posizione sull' aborto?



L'articolo mi pare che spieghi molto chiaramente che non vi è alcuna apertura verso l'aborto e i metodi abortivi. Dove lo deduci?


Io francamente non capisco le differenze



Questo è un tuo limite cognitivo.

Shalom
[Modificato da barnabino 31/03/2015 23:03]
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31/03/2015 23:32
 
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Re:
Silvio, 3/31/2015 8:24 AM:

Monseppe, hai chiaramente detto che fin quando non si forma la placenta l' embrione non respira attraverso la madre e pertanto non è ancora vitale. Questa tua considerazione giustifica l' uso della pillola del giorno dopo ed è in armonia con un l' unico concetto fortemente discutibile dell' articolo: l' embrione congelato è conservato da macchine artificiale alla stessa maniera delle macchine che tengono in vita forzatamente malati terminali per cui non c' è più nulla da fare. Questo a mio parere è un paragone anti cristiano dato che l' embrione congelato se impiantato in utero diventa una persona al pari di tutti gli altri, così come un malato curabile deve essere curato altrimenti si configura l' omicidio.



La questione è fortemente etica e non penso si possa discuterla nell'ambito di una domanda di un "anonimo".

L'embrione congelato puo' diventare una persona solo se la futura madre è in grado di condurre a termine una gravidanza.
L'embrione congelato non è una situazione che si trova in natura, ma è stata provocata da un intervento umano.

Stiamo discutendo di teoria pura, ma il problema riguarda coppie specifiche con nome e cognome ed una situazione ben precisa, che noi non conosciamo.

Simon
01/04/2015 08:16
 
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Silvio
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Aborto uguale morte embrione
Scongelamento embrione uguale morte embrione
Dove sta quindi il mio limite cognitivo nel capire la differenza?
Trovo paradossale quanto afferma Barnabino nel dire che alcune coppie potrebbero decidere di non impiantare gli zigoti perché qualcuno potrebbe morire. L' alternativa quale è? Quella di scongelarli per farli morire tutti oppure quella di aspettare 10 anni per farli morire ugualmente tutti. Insomma se c' è il rischio di far morire qualche embrione, il cristiano in coscienza è libero di farli morire tutti. Sarà un mio limite cognitivo, ma per me questo è un agire anti cristiano.
01/04/2015 12:16
 
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Silvio, 01/04/2015 08:16:

Aborto uguale morte embrione
Scongelamento embrione uguale morte embrione
Dove sta quindi il mio limite cognitivo nel capire la differenza?
Trovo paradossale quanto afferma Barnabino nel dire che alcune coppie potrebbero decidere di non impiantare gli zigoti perché qualcuno potrebbe morire. L' alternativa quale è? Quella di scongelarli per farli morire tutti oppure quella di aspettare 10 anni per farli morire ugualmente tutti. Insomma se c' è il rischio di far morire qualche embrione, il cristiano in coscienza è libero di farli morire tutti. Sarà un mio limite cognitivo, ma per me questo è un agire anti cristiano.




Se fai questo ragionamento, allora, neppure si dovrebbe parlare di "congelarli", appunto per il rischio che possano morire.

Quello che ti sfugge, è "l'uccisione o interruzione volontaria" di una vita, mentre tu non fai nessuna distinzione con un possibile "incidente di percorso".

Il prelievo dell'embrione congelato sarebbe eseguito al fine di "farlo vivere" nell'utero della donna che lo deve ricevere..

Come stai dicendo tu, sarebbe come dire:
"non mi opero neppure di tonsille perché esiste una remota possibilità che l'intervento vada male e io muoia".

Mi pareva che si stesse ipotizzando una questione diversa:
"Embrioni, vita o non vita"?

E' stato assodato che il concetto di vita sia applicabile sin dal concepimento (fecondazione) dell'ovulo femminile.

Il rispetto della santità della vita, quindi, è relativo a comportamenti che portino (volontariamente) alla morte di tale processo iniziato, ovvero sterminare di proposito suddetti ovuli, cosa che non sarebbe di competenza del "cristiano" in questo caso.

Ciò che dici non ha nulla a che fare con il "rischio" accidentale che è sempre presente in ogni cosa, mentre tu, mi pare, metti la circostanza del rischio allo stesso livello dell'atto volontario.

Cerca di essere più specifico, o leggi meglio le informazioni che sono nelle nostre riviste al riguardo.

Per me, alla domanda del Thread è stata data ampia risposta.

ciao.


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Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
01/04/2015 12:34
 
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Caro Silvio,

Se non capisci la differenza tra un aborto è questa situazione dovuta ad una condizione artigiane non esistente in natura non possiamo farci nulla, è un tuo limite è non dell'articolo che è molto chiaro e non lascia certo margini per accettare metodi abortiva.

Shalom
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01/04/2015 13:21
 
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Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
01/04/2015 13:24
 
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Non barnabino ma io ti censuro il post perché completamente OT

ma la malattia che avete si chiama per caso polemizzamite? forse c'è un rimedio...fatevi vedere da uno bravo
[Modificato da Seabiscuit 01/04/2015 13:26]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
01/04/2015 13:45
 
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Pare il caso di finirla di dire:"Barnabino ha detto questo" o "Monseppe ha affermato quest'altro" ma si suggerisce di limitarsi ad argomentare. Inoltre l'articolo menzionato presenta il pensiero ufficiale dei testimoni di Geova e, piuttosto che polemizzare, per chi non ne ha capito il senso, sarebbe utile rileggerlo, pur restando liberi di non condividerlo.


01/04/2015 15:09
 
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01/04/2015 15:23
 
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Re:
Giandujotta.50, 28/03/2015 09:32:

Domande dai lettori

Prima di conoscere la verità, io e mia moglie siamo ricorsi alla fecondazione in vitro perché desideravamo avere un figlio. Non tutte le nostre cellule uovo fecondate (embrioni) sono state usate; alcune sono state congelate e conservate. È necessario continuare a conservarle o possono essere distrutte?


▪ Questa è solo una delle molte e serie implicazioni etiche e morali che si presentano alle coppie che decidono di ricorrere alla fecondazione in vitro (FIVET, fertilizzazione in vitro e trasferimento dell’embrione). Ogni coppia è responsabile davanti a Geova della decisione che prende. Può essere comunque utile avere un quadro generale di questa tecnica di procreazione assistita.


Nel 1978 una donna in Inghilterra fu la prima a dare alla luce un “bambino in provetta”. La donna non aveva potuto concepire figli perché aveva le tube di Falloppio occluse, cosa che non permetteva agli spermatozoi di raggiungere le sue cellule uovo. I medici prelevarono chirurgicamente da lei una cellula uovo matura, la posero in una piccola capsula di vetro e la fecondarono con uno spermatozoo del marito. L’embrione che ne risultò venne tenuto in coltura e poi inserito nell’utero della donna, dove si impiantò. A suo tempo la donna diede alla luce una bambina. Questa procedura e le sue varianti furono definite fecondazione in vitro.


Anche se i particolari possono variare da paese a paese, in genere la FIVET prevede quanto segue. La donna assume per alcune settimane potenti farmaci per la fertilità in modo da stimolare la produzione di numerosi ovuli nelle ovaie. Al marito potrebbe essere chiesto di provvedere sperma fresco tramite masturbazione. In laboratorio gli ovuli vengono messi a contatto con lo sperma lavato. È possibile che più ovuli vengano fecondati e comincino a dividersi, diventando embrioni umani. Dopo un giorno o poco più gli embrioni neoformati vengono esaminati attentamente nel tentativo di individuare quelli eventualmente difettosi e quelli che invece sembrano sani e hanno maggiori possibilità di impiantarsi e svilupparsi. Verso il terzo giorno si è soliti trasferire nell’utero della donna non uno ma due o tre degli embrioni migliori per aumentare le probabilità di una gravidanza. Se uno o più embrioni si impiantano, inizia la gravidanza, al termine della quale la donna potrà dare alla luce un figlio.


Che dire, però, degli embrioni che non vengono trasferiti, inclusi quelli che sembravano meno sani o addirittura difettosi? Se abbandonati, quegli embrioni in soprannumero ben presto smetterebbero di essere vitali. Prima che questo accada è possibile congelarli nell’azoto liquido. Per quale motivo? Se il primo tentativo di fecondazione in vitro fallisce, alcuni degli embrioni di riserva potrebbero essere usati in un successivo ciclo di FIVET a un costo minore. Questo, tuttavia, presenta delle implicazioni etiche.

Come nel caso della coppia che ha posto la domanda in oggetto, molti sono combattuti su cosa fare con i loro embrioni congelati. Forse non desiderano avere altri figli. Può darsi che l’età o la condizione economica della coppia non favorisca un altro tentativo. I due potrebbero temere i rischi legati a una gravidanza multipla. Oppure la morte o un nuovo matrimonio di uno dei coniugi potrebbe complicare le cose. Le preoccupazioni certo non mancano e, di conseguenza, alcune coppie continuano per anni a pagare le spese per il deposito degli embrioni.


Nel 2008 un embriologo citato dal New York Times ha detto che molti pazienti erano sinceramente combattuti in merito a cosa fare con gli embrioni in eccesso. L’articolo affermava: “Almeno 400.000 embrioni sono congelati presso cliniche sparse in tutto il paese, e ogni giorno il numero aumenta . . . Gli embrioni possono rimanere vitali per dieci anni o più se dovutamente congelati, ma non tutti sopravvivono quando vengono scongelati”. (Il corsivo è nostro). Quest’ultimo fatto spinge alcuni cristiani a fare delle riflessioni. Perché?


Le coppie cristiane che affrontano i dilemmi insiti nella FIVET possono riflettere sulle implicazioni di un’altra situazione medica. Un cristiano potrebbe dover decidere cosa fare per un proprio caro, malato terminale, tenuto in vita artificialmente, ad esempio da un respiratore. I veri cristiani per principio non vogliono essere negligenti in campo terapeutico; in armonia con Esodo 20:13 e Salmo 36:9 considerano preziosa la vita. Svegliatevi! del 22 settembre 1974 dichiarava: “Rispettando la veduta di Dio sulla santità della vita, tenendo conto della loro coscienza e ubbidendo alle leggi governative, quelli che desiderano conformare la loro vita ai princìpi biblici non ricorrerebbero mai all’eutanasia positiva”, che è un atto deliberato per porre fine alla vita del paziente.

In alcune situazioni, però, le macchine sono l’unico strumento che mantiene in vita il proprio caro. I familiari devono decidere se proseguire o sospendere il mantenimento artificiale in vita.
È vero che questa situazione non è identica a quella in cui si trovano marito e moglie che hanno fatto ricorso alla FIVET e ora hanno embrioni conservati. Ma una delle opzioni che potrebbe essere presentata loro è quella di togliere gli embrioni dall’azoto liquido e farli scongelare.

Al di fuori dell’ambiente artificiale, gli embrioni ben presto si deteriorerebbero fino al punto di non essere più vitali. Spetta alla coppia decidere se permettere questo. — Gal. 6:7.
Dato che marito e moglie sono ricorsi alla FIVET per arrivare a una gravidanza con la speranza di avere un bambino, essi potrebbero decidere di pagare le spese per tenere congelati gli embrioni in soprannumero o potrebbero decidere di usarli in un futuro tentativo di avere un figlio.

Tuttavia, un’altra coppia potrebbe decidere di non conservare più gli embrioni congelati, ragionando che rimangono vitali solo grazie a metodi artificiali. I cristiani che si trovano a dover prendere questa decisione hanno la responsabilità davanti a Dio di usare la loro coscienza educata secondo la Bibbia. Il loro desiderio dovrebbe essere quello di mantenere una coscienza tranquilla senza nel contempo ignorare la coscienza degli altri. — 1 Tim. 1:19.


Uno specialista in endocrinologia riproduttiva ha osservato che la maggior parte delle coppie “era confusa e allo stesso tempo profondamente turbata per la responsabilità di decidere cosa fare degli embrioni [congelati]”. Quindi ha concluso: “Per molte coppie sembra che nessuna decisione sia quella giusta”.


È chiaro che una coppia di veri cristiani che sta anche solo pensando di ricorrere alla FIVET dovrebbe valutare tutte le serie implicazioni di questa tecnica. La Bibbia consiglia: “L’uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma gli ingenui tirano avanti e ne subiscono le conseguenze”. — Prov. 22:3, Nuova Riveduta.







questo articolo è un modo puntuale di offrire informazioni sul metodo FIVET e sono sufficienti per prendere una decisione in merito, relativamente all'aspetto etico della questione.

lo è stato sicuramente per una coppia che conosco personalmente e che si trovava nella situazione di dover scegliere una strada in un senso o nell'altro.
Io so che hanno poi deciso...e so anche come deciderei io.

Nessuno può decidere per un altro... infatti l'articolo lo spiega:
"Spetta alla coppia decidere"

I testimoni di Geova decidono dopo essersi informati.
L'articolo sopra citato è appunto un esempio di corretta informazione.

Il resto sono polemiche strumentali.
01/04/2015 19:37
 
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Vorrei sottolineare che la domanda esordisce con la premessa "Prima di conoscere la verità, io e mia moglie siamo ricorsi alla fecondazione in vitro". Casomai qualcuno non l'avesse notato.

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
04/04/2015 19:28
 
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Deve essere chiaro che l'idea che si approvi l'uccisione di embrioni non è ciò che dice il Corpo Direttivo in quell'articolo, ma si tratta unicamente di una interpretazione scorretta dell'utente anonimo.
[Modificato da viceadmintdg4 04/04/2015 20:04]
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