Diano Castello - Fedeli che cadono a terra come svenuti appena il sacerdote impone loro le mani sul capo.
Accade nella parrocchia di San Nicola da Bari a Diano Castello, dove domenica scorsa il fenomeno si è ripetuto di fronte a banchi gremiti di gente. Non si tratterebbe, però, di “posseduti” da una forza demoniaca che invocano di essere liberati. «Non è un esorcismo -ci tiene a sottolineare con forza il parroco del piccolo centro dell'entroterra dianese don Silvano Dematteis – non si fa nulla che sia contrario alla disciplina cattolica o alla normale prassi liturgica. È solo come se le persone riposassero nello Spirito Santo».
C'erano, infatti, più di centocinquanta fedeli nel tardo pomeriggio di una domenica primaverile ad affollare la parrocchia di Diano Castello per assistere al rito celebrato dal giovane parroco imperiese, 39 anni, ordinato sacerdote nel 2004, che si è compiuto al termine della normale funzione preceduta dalla recitazione del Rosario.
Alcune decine di persone, stando alla ricostruzione dello stesso padre Silvano, sentendo, evidentemente, che il corpo non li sorreggeva più, mentre l'officiante metteva loro le mani sul capo invocando lo Spirito Santo, hanno perso i sensi rimanendo come assopite. Rimanendo distesi sul pavimento della chiesa chi per pochi secondi, chi per molto di più.
Per i credenti questo fenomeno sarebbe provocato, appunto, dalla invocazione del Trascendente. «Sono capitato per caso a Diano Castello – racconta un testimone oculare che vuole mantenere l'anonimato – e non avendo ancora partecipato alla messa festiva io e la mia fidanzata abbiamo deciso di andare a quella del paese. All'ingresso avevo letto che si sarebbe tenuta una liturgia particolare con invocazione dello Spirito Santo. Sono un cattolico praticante, seppure non un bigotto e l'opportunità di assistere ha suscitato in me curiosità. Dopo la funzione è iniziato, appunto, il rito dell'imposizione delle mani da parte del sacerdote. Prima ho visto cadere un componente del coro e ho pensato, forse un po' malignamente, che fosse in qualche modo d'accordo col prete, così, per fare scena. Poi è toccato a diverse persone e allora, lo confesso, ho provato un certo sconcerto e sono uscito dalla chiesa mentre la mia compagna è rimasta dentro. Credevo che fosse finita li, ma poi mi è stato riferito che la cosa si era ripetuta. Davvero inspiegabile per me come sia stato possibile, se non pensando a un momento di suggestione collettiva».
In effetti, la piccola Collegiata di San Nicola da Bari era stracolma, faceva caldo e, a quanto pare, molte più persone rispetto a quanto avviene normalmente sono cadute vittime del misterioso assopimento collettivo. La liturgia va sotto il nome di incontro di preghiera di “Liberazione e Guarigione” e viene praticata da tempo con crescente successo tra i fedeli a Diano Castello da Don Silvano che a volte si fa affiancare da altri sacerdoti. Lo stesso rito si è svolto anche a Diano Marina e nel capoluogo, nella parrocchia di Cristo Re.
www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2015/04/24/ARdOTFEE-persone_partecipano_tran...
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