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REGOLA DI SHARP IN Tito 2:13

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2015 13:15
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02/05/2015 01:47
 
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Tale regola secondo voi trova applicazione in Tito 2:13???
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
02/05/2015 06:42
 
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Re:
(Gladio), 5/2/2015 1:47 AM:

Tale regola secondo voi trova applicazione in Tito 2:13???



Tale "regola" è una non-regola che compare molto piu' nella pubblicità dei nostri critici che non nei libri di grammatica... per cominciare.

Simon
02/05/2015 08:24
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 02/05/2015 06:42:



Tale "regola" è una non-regola che compare molto piu' nella pubblicità dei nostri critici che non nei libri di grammatica... per cominciare.

Simon




non compare per nulla nei libri di grammatica.
Nel greco, non esiste alcuna "regola di Sharp"......
02/05/2015 09:35
 
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Re:
(Gladio), 02/05/2015 01:47:

Tale regola secondo voi trova applicazione in Tito 2:13???




A Gladio!!!
questo post è il risultato....del tuo 1 maggio!!!!
Capiscia mmè!!!!
[SM=x1408428]
[Modificato da TeoTerrone 02/05/2015 09:35]




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Con qualcuno leale agirai con lealtà;
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto; con chi si mantiene puro ti mostrerai puro e con chi è perverso agirai come da sciocco.....
02/05/2015 14:29
 
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Si, dubito che si possa parlare di "regola".

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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03/05/2015 15:30
 
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Andiamo ad analizzare nel dettaglio le regole grammaticali che sono sottese in Tito 2:13, partendo dalle evidenze di fondo che troviamo nelle costruzioni grammaticali espresse in tutti gli autori delle Scritture Greche.

Prendiamo come paradigma il momento in cui Gesù scaccia dal tempio i mercanti di colombe, e analizziamo tutti e quattro i punti di vista degli evangelisti: Matteo 21:12; Marco 11:15; Luca 19:45-46; Giovanni 2:15-16.

In Matteo c’è scritto che Gesù scacciò quelli che compravano e quelli che vendevano, in Marco c’è scritto la stessa cosa, in Luca c’è scritto che scacciò quelli che vendevano, ed in Giovanni c’è scritto che scacciò quelli che “vendevano colombe”.

La situazione nel Tempio era dunque questa: da una parte c’erano i venditori di colombe, e dell’altra quelli che le compravano per fare l’offerta. E’ ovvio che colui il quale vendeva le colombe non era al contempo l’acquirente delle stesse. Venditori e compratori erano soggetti del tutto diversi.

Concentriamoci ora sulle costruzioni grammaticali di Matteo 21:12 e di Marco 11:15 della locuzione “… quelli che vendevano e compravano …” tradotta analogamente da tutte le versioni bibliche disponibili:

Matteo 21:12 --> "τους" πωλουντας και *** αγοραζοντας

Marco 11:15 --> "τους" πωλουντας και "τους" αγοραζοντας

Vediamo com'è costruita invece la locuzione di Tito 2:13:

Tito 2:13 --> "του" μεγαλου θεου και *** σωτηρος ημων Ιησού χριστού

Ora abbiamo un sistema di equazioni molto semplice da risolvere.

Matteo 21:12 e Marco 11:15 esprimono concetti del tutto equivalenti e da tutti tradotti allo stesso modo, ma tra di loro c’è una “piccola” differenza. Mentre in Marco l’articolo determinativo viene riportato sia prima del termine “compratori” e sia prima del termine “venditori”, in Matteo l’articolo determinativo appare solo per i primi mentre è omesso per i secondi.

La frase di Paolo, quindi, si avvale della stessa costruzione grammaticale di Matteo, visto che per il lettore è chiaro come quell'articolo determinativo sia stato omesso.

Nessuno può arrivare a pensare che i venditori di colombe, poi, fossero gli stessi che compravano le loro stesse colombe
Questa non è solo una contraddizione grammaticale, ma è anche una doppia contraddizione logica ed analogica.

Così come nella costruzione grammaticale di Matteo e Marco i venditori di colombe non sono gli stessi che comprano le loro medesime colombe, così i soggetti chiamati “Grande Dio” e “Salvatore Gesù” da Paolo in Tito non sono la stessa medesima persona.

D'altronde in Neemia 9:27 troviamo lo stesso termine "σωτήρ" presente in Tito 2:13 riferito ai "giudici" suscitati da Dio quando il proprio popolo si riversava nelle avversità. Dio salva tramite salvatori; il salvatore dell'umanità intera è dunque quel Gesù Cristo da lui suscitato. Altrimenti arriveremmo alla conclusione che anche Sansone e Gedeone, essendo dei "soter", equivalgano a Dio stesso

Nella stessa Lettera a Tito c’è poi la rivelazione definitiva delle intenzioni del redattore della stessa, ovvero di Paolo, quando in Tito 1:4 distingue i due soggetti in maniera netta tanto che sarà poi lasciata alla INTELLIGENZA del lettore comprendere la costruzione grammaticale di Tito 2:13 che si trova nel capitolo successivo. E’ quindi Tito 1:4 a fare da giurisprudenza a quanto si troverà poi scritto successivamente, e non viceversa.

Il tutto, poi, va sempre analizzato nella completezza integerrima delle Sacre Scritture … Gesù Cristo si distingue dal Padre per potere (Giovanni 14:28) e per conoscenza (Matteo 24:36), e Paolo di Tarso chiude la questione una volta per tutte: “… quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, E’ CHIARO che si deve ECCETTUARE Colui che gli ha sottomesso ogni cosa”. Paolo di Tarso dice proprio così, dice che quando si afferma che tutto è stato sottoposto a Gesù Cristo, bisogna ricordare che OVVIAMENTE il Padre è ECCETTUATO da questo discorso, in quanto “… il capo di ogni uomo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio” (1Corinti 11:3).

La gerarchia è chiara, e sia la struttura narrativa che quella grammaticale confermano senza ombra di dubbio la giusta conclusione di tutto questo discorso.
03/05/2015 17:14
 
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Interessante la tua analisi, Matteo.

Ci sarebbe molto, molto altro ancora da dire sul passo paolino (anche al di là del mero aspetto grammaticale, ovviamente).......
Sulla base dell' uso biblico biblico del sostantivo theos, tranquillamente accettato nel giudaismo (inclusa la Rivelazione Neotestamentaria), anche in riferimento a Gesù, si potrebbe perfino lasciare tranquillamente la traduzione della CEI:

"13 nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. " (Tito 2:13 CEI)

e la cosa non attesterebbe in nessuna maniera che Cristo Gesù sia Dio Onnipotente, la Seconda Persona di una Trinità immanente, formulazione dogmatica basata su indispensabili concetti metafisici, assenti nella Sacra Scrittura...
Come tutte le attribuzioni di theos a Cristo nel N.T., anche questa può essere spiegata tranquillamente restando alla semplicità del Testo Sacro e al contesto immediato, senza dover ricorrere alla metafisica greca (e "metafisica" greca non significa "lingua" greca, sono cose diverse...)
[Modificato da Aquila-58 03/05/2015 17:29]
04/05/2015 11:58
 
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Trovo inoltre molto coerente sempre ciò che dice Paolo in Tito 3:4-6 ove si legge:
4 Comunque, quando si manifestò la benignità e l’amore per l’uomo da parte del nostro Salvatore, Dio, 5 non per opere di giustizia che noi avessimo compiuto, ma secondo la sua misericordia egli ci salvò per mezzo del bagno che ci portò alla vita e per mezzo del nostro rinnovamento mediante lo spirito santo. 6 Egli versò riccamente questo [spirito] su di noi per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore .....

Qui mi pare assai chiaro che Gesù è la manifestazione dell'amore che Dio ha per l'uomo e tramite il battesimo(per mezzo del bagno)portò lor la vita e il rinnovamento tramite lo spirito santo,Inoltre dioce che Dio versò questo spirito per mezzo di Gesù....il tutto è un riconoscimento al ruolo di Salvatore primo a Dio Padre.
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
04/05/2015 13:15
 
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Re:
(Gladio), 04/05/2015 11:58:

Trovo inoltre molto coerente sempre ciò che dice Paolo in Tito 3:4-6 ove si legge:
4 Comunque, quando si manifestò la benignità e l’amore per l’uomo da parte del nostro Salvatore, Dio, 5 non per opere di giustizia che noi avessimo compiuto, ma secondo la sua misericordia egli ci salvò per mezzo del bagno che ci portò alla vita e per mezzo del nostro rinnovamento mediante lo spirito santo. 6 Egli versò riccamente questo [spirito] su di noi per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore .....

Qui mi pare assai chiaro che Gesù è la manifestazione dell'amore che Dio ha per l'uomo e tramite il battesimo(per mezzo del bagno)portò lor la vita e il rinnovamento tramite lo spirito santo,Inoltre dioce che Dio versò questo spirito per mezzo di Gesù....il tutto è un riconoscimento al ruolo di Salvatore primo a Dio Padre.




entrambi sono definiti "Salvatori", ma la Scrittura spiega il nesso senza andare a scomodare la Trinità immanente e quindi la metafisica, basta leggere Giuda 25... [SM=g28002]
[Modificato da Aquila-58 04/05/2015 13:16]
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