RaiUno, domanda "Cosa non vorresti mai sentirti dire da tuo figlio?"

Gli italiani non hanno sempre ragione al contrario di quello che dice il titolo del programma di Fabrizio Frizzi. Il programma televisivo, in onda su RaiUno, “Gli italiani hanno sempre ragione”, ha scatenato la polemica social per una domanda del conduttore. «Cosa non vorresti mai sentirti dire da tuo figlio» la risposta che ha ottenuto la percentuale più alta riguarda la sfera sessuale: «sono gay» ha ottenuto il 57 % dei voti contro il 17 % «mi arruolo nell’esercito», il 16 % «mi faccio prete» e il 10 % «entro in politica».

Gli utenti di Twitter commentano unanimi: «come possiamo pretendere la legalizzazione dei matrimoni gay in Italia se qui c’ è ancora gente simile. Schifo!».

www.vvox.it/2015/07/15/raiuno-domanda-su-gay-scoppia-la-p...

Notate le altre risposte:

1) mi faccio prete
2) entro in politica
3) entro nell'esercito

Tutte scelte non accettate dai tdG. Un tdG può avere un figlio tdG e gay (anche se sessualmente non attivo), ma non un figlio prete, politico, o militare.
Se tra gli interpellati (presumibilmente cattolici) il 57% ha respinto l'idea del figlio gay, tra i tdG il figlio - che sia tdG - prete, politico e militare sono a rigor di termini inammissibili, mentre il figlio gay lo è (pur, come detto, non dovendo praticare).

Per un tdG un figlio prete, politico o militare e' un figlio spiritualmente perso, senza se e senza ma. Un figlio gay invece può restare tdG, e anche aspirare ad incarichi di responsabilità, se decide di non praticare.

admintdg3, 16/07/2015 09:33:

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Notate le altre risposte:

1) mi faccio prete
2) entro in politica
3) entro nell'esercito

Tutte scelte non accettate dai tdG. Un tdG può avere un figlio tdG e gay (anche se sessualmente non attivo), ma non un figlio prete, politico, o militare.
Se tra gli interpellati (presumibilmente cattolici) il 57% ha respinto l'idea del figlio gay, tra i tdG il figlio - che sia tdG - prete, politico e militare sono a rigor di termini inammissibili, mentre il figlio gay lo è (pur, come detto, non dovendo praticare).

Per un tdG un figlio prete, politico o militare e' un figlio spiritualmente perso, senza se e senza ma. Un figlio gay invece può restare tdG, e anche aspirare ad incarichi di responsabilità, se decide di non praticare.

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Aggiungo che la scarsa popolarità dell'opzione 'mi faccio prete' in un paese a larga maggioranza cattolica costituisce un dato rilevantissimo. Gli italiani hanno un ben modesto attaccamento alle proprie convinzioni religiose, o addirittura se ne vergognano. Se si chiedesse a dei genitori testimoni di Geova: avresti piacere che tuo figlio fosse un anziano di congregazione? Si può facilmente immaginare l'esito di un simile sondaggio. Non conosco nessun genitore Testimone che non sarebbe fiero di una simile eventualità.

EverLastingLife, 16/07/2015 10:38:

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Aggiungo che la scarsa popolarità dell'opzione 'mi faccio prete' in un paese a larga maggioranza cattolica costituisce un dato rilevantissimo. Gli italiani hanno un ben modesto attaccamento alle proprie convinzioni religiose, o addirittura se ne vergognano. Se si chiedesse a dei genitori testimoni di Geova: avresti piacere che tuo figlio fosse un anziano di congregazione? Si può facilmente immaginare l'esito di un simile sondaggio. Non conosco nessun genitore Testimone che non sarebbe fiero di una simile eventualità.

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Beh! non mi sembra proprio la stessa cosa. Non si può paragonare il farsi prete con il diventare anziano nei TdG.
Il TdG che diventa anziano è semplicemente uno che "fa carriera".
Mentre farsi prete comporta mutare la propia vita da così a così ...
deludere le aspettative dei genitori che, secondo la mentalità corrente, deve tra l'altro sposarsi e fare dei figli.

salvian, 16/07/2015 11:15:

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EverLastingLife, 16/07/2015 10:38:

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Aggiungo che la scarsa popolarità dell'opzione 'mi faccio prete' in un paese a larga maggioranza cattolica costituisce un dato rilevantissimo. Gli italiani hanno un ben modesto attaccamento alle proprie convinzioni religiose, o addirittura se ne vergognano. Se si chiedesse a dei genitori testimoni di Geova: avresti piacere che tuo figlio fosse un anziano di congregazione? Si può facilmente immaginare l'esito di un simile sondaggio. Non conosco nessun genitore Testimone che non sarebbe fiero di una simile eventualità.

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Beh! non mi sembra proprio la stessa cosa. Non si può paragonare il farsi prete con il diventare anziano nei TdG.
Il TdG che diventa anziano è semplicemente uno che "fa carriera".
Mentre farsi prete comporta mutare la propia vita da così a così ...
deludere le aspettative dei genitori che, secondo la mentalità corrente, deve tra l'altro sposarsi e fare dei figli.

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Giusto, ma anche questo è un problema tutto cattolico, cioè l'avvilente - e antiscritturale - divieto per i preti di farsi una famiglia.

Vi sono comunque anche 'carriere' fra i testimoni di Geova molto più impegnative dell'essere un anziano di congregazione. Ad esempio diventare pionieri speciali o sorveglianti viaggianti, che di norma porta l'obbligo di trasferirsi in altra zona, e di fatto induce a rinunciare alla genitorialità (anche se non esiste alcun espresso divieto in questo senso), oppure l'andare a lavorare nelle filiali, ecc. E di nuovo per queste opzioni, non conosco nessun padre o madre testimone di Geova che le considererebbero indesiderabili per i propri figli. Ti garantisco che è anzi l'esatto contrario.

salvian, 16/07/2015 11:15:

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Il TdG che diventa anziano è semplicemente uno che "fa carriera".
Mentre farsi prete comporta mutare la propia vita da così a così ...

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è vero....peccato che il N.T. contempli la figura di presbyteros/episkopos, anziano/sorvegliante e lo consideri non "carriera" ma un' opera eccellente e a cui si deve aspirare (1 Tim.3:1) mentre, scritturalmente parlando, nella congregazione cristiana non vi è alcun ufficio sacerdotale terreno...(ripeto, terreno)

salvian, 16/07/2015 11:15:

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Il TdG che diventa anziano è semplicemente uno che "fa carriera".

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Hai espresso due concetti errati:
(1) Diventare anziano è tutto fuorchè "semplice";
(2) Non si tratta affatto di una "carriera" perchè chi serve come anziano nelle congregazioni si mette al servizio degli altri sacrificando il proprio tempo, energie fisiche ed emotive, ecc. per i fratelli in fede senza alcuna remunerazione economica. Non riceve titoli o onorificenze varie.

Giusto per precisare.

EverLastingLife, 16/07/2015 11:39:

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Giusto, ma anche questo è un problema tutto cattolico, cioè l'avvilente - e antiscritturale - divieto per i preti di farsi una famiglia.
Vi sono comunque anche 'carriere' fra i testimoni di Geova molto più impegnative dell'essere un anziano di congregazione. Ad esempio diventare pionieri speciali o sorveglianti viaggianti, che di norma porta l'obbligo di trasferirsi in altra zona, e di fatto induce a rinunciare alla genitorialità (anche se non esiste alcun espresso divieto in questo senso), oppure l'andare a lavorare nelle filiali, ecc. E di nuovo per queste opzioni, non conosco nessun padre o madre testimone di Geova che le considererebbero indesiderabili per i propri figli. Ti garantisco che è anzi l'esatto contrario.

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Anche qui mi pare non ci sia paragone, in quanto trattasi di passaggi di un certo meccanismo che non necessariamente porta a cambiare totalmente la propria vita.
Per esempio, coloro che veramente fanno carriera (e non solo tra virgolette), come magistrati, componenti di corpi militari, ecc…, si spostano dappertutto, senza per questo dover rinunciare a farsi una famiglia, come succede invece per i preti che, dici bene, è un problema tutto cattolico …

Aquila-58, 16/07/2015 12:20:

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è vero....peccato che il N.T. contempli la figura di presbyteros/episkopos, anziano/sorvegliante e lo consideri non "carriera" ma un' opera eccellente e a cui si deve aspirare (1 Tim.3:1) mentre, scritturalmente parlando, nella congregazione cristiana non vi è alcun ufficio sacerdotale terreno...(ripeto, terreno)

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Ok, ma qui parlavo di differenza tra le due figure e non se si debbano considerare opere eccellenti o meno, che nessuno mette in dubbio

snorkeler, 16/07/2015 12:33:

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Hai espresso due concetti errati:
(1) Diventare anziano è tutto fuorchè "semplice";
(2) Non si tratta affatto di una "carriera" perchè chi serve come anziano nelle congregazioni si mette al servizio degli altri sacrificando il proprio tempo, energie fisiche ed emotive, ecc. per i fratelli in fede senza alcuna remunerazione economica. Non riceve titoli o onorificenze varie.
Giusto per precisare.

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Per precisare cosa? Se si badasse al contenuto e al senso di un post, non si starebbe lì a puntualizzare su singole parole che magari potrebbero anche essere inappropriate, quando invece il senso appare abbastanza chiaro, infatti, tra l’altro la parola “carriera” era posta tra virgolette.

Giandujotta.50, 16/07/2015 12:41:

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Sul fatto che non c'è paragone puoi avere ragione...
l'episkopos nei testimoni di Geova è colui che impiega tempo energie fisiche emotive ed economiche al servizio della comunità in cui serve, occupandosi nel contempo della sua famiglia.
l'episkopos della CCR è colui che riceve uno stipendio, i contributi previdenziali, un alloggio nella comunita in cui serve.
Non deve occuparsi della famiglia perchè non gli concedono di averne, se gli succede di avere relazioni 'sentimentali' con qualche parrocchiana, provvedono a trasferilo (lo so per esperienza famigliare) ma non perde l'incarico.

si, direi che ci sia qualche differenza.

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La tua ironia (che condivido) non toglie che non ci sia paragone nel senso da me inteso, aspetto che comunque pare condiviso.

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Anche qui mi pare non ci sia paragone, in quanto trattasi di passaggi di un certo meccanismo che non necessariamente porta a cambiare totalmente la propria vita.
Per esempio, coloro che veramente fanno carriera (e non solo tra virgolette), come magistrati, componenti di corpi militari, ecc…, si spostano dappertutto, senza per questo dover rinunciare a farsi una famiglia, come succede invece per i preti che, dici bene, è un problema tutto cattolico …

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Se la questione fosse tutta nel fatto che i preti si ritrovano nell'impossibilità di dare dei nipotini ai propri genitori, grossomodo è quanto dovrebbero pensare anche i genitori di testimoni di Geova che si dedicano al servizio speciale (ad esempio che mirano a diventare sorveglianti viaggianti), dato che, come ripeto, nel 99% dei casi costoro scelgono di non avere figli. Invece non ho mai sentito lagnanze del genere.

Giandujotta.50, 7/16/2015 12:41 PM:

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l'episkopos nei testimoni di Geova è colui che impiega tempo energie fisiche emotive ed economiche al servizio della comunità in cui serve, occupandosi nel contempo della sua famiglia.
l'episkopos della CCR è colui che riceve uno stipendio, i contributi previdenziali, un alloggio nella comunita in cui serve.
Non deve occuparsi della famiglia perchè non gli concedono di averne, se gli succede di avere relazioni 'sentimentali' con qualche parrocchiana, provvedono a trasferilo (lo so per esperienza famigliare) ma non perde l'incarico.

si, direi che ci sia qualche differenza.

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Ma trasferiscono anche lei?

Simon