Abele pastore di Pecore?

A che scopo Abele faceva il pastore di pecore se la dieta degli uomini di allora era vegetariana?

matteo, 26/10/2015 17:10:

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A che scopo Abele faceva il pastore di pecore se la dieta degli uomini di allora era vegetariana?

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Forse per il latte, il pecorino fioretto, la lana?

matteo, 10/26/2015 5:10 PM:

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A che scopo Abele faceva il pastore di pecore se la dieta degli uomini di allora era vegetariana?

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Matteo le dove passano te pecore, mangiano tutto I vegetali .

Coltivare la terra e aver cura degli animali erano fra le responsabilità che in origine Dio aveva affidato ad Adamo. (Genesi 1:28; 2:15; 3:23) Suo figlio Caino divenne agricoltore, mentre Abele divenne pastore. (Genesi 4:2) Tuttavia, dato che fin dopo il Diluvio l’alimentazione umana era esclusivamente a base di frutta e verdura, a che serviva allevare pecore? — Genesi 1:29; 9:3, 4.

Per star bene le pecore hanno bisogno della cura dell’uomo. Il mestiere di Abele dimostra che l’uomo allevò questi animali domestici fin dagli albori della storia umana. Le Scritture non dicono se i primi uomini usavano il latte degli animali per scopi alimentari, ma anche chi segue una dieta vegetariana può usare la lana delle pecore. E quando le pecore muoiono le loro pelli possono essere utilizzate. Per vestire Adamo ed Eva, ad esempio, Geova fece loro “lunghe vesti di pelle”. — Genesi 3:21.
In ogni caso sembra ragionevole supporre che all’inizio Caino e Abele collaborassero. Producevano cose che gli altri familiari potevano usare per vestirsi e nutrirsi.

Fonte:w 15/1/02

È vero è plausibile. Ma continuo a ritenere che la storia di Caino e Abele sia un simbolo della rivalità atavica che esiste fra agricoltori stanziali e allevatori nomadi, di cui abbiamo traccia nel racconto della rivalità tra egiziani e israeliti e di cui ci parla ancora oggi la cronaca.
Grazie

ahhhhhhh!
ecco.....
simbolico!

ne venisse mai uno che ha i coraggio di dire subito quel che pensa!

matteo, 27/10/2015 08:07:

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È vero è plausibile. Ma continuo a ritenere che la storia di Caino e Abele sia un simbolo della rivalità atavica che esiste fra agricoltori stanziali e allevatori nomadi, di cui abbiamo traccia nel racconto della rivalità tra egiziani e israeliti e di cui ci parla ancora oggi la cronaca.
Grazie

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Puoi sostenere questa tua teoria con la bibbia?

matteo, 27/10/2015 08:07:

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È vero è plausibile. Ma continuo a ritenere che la storia di Caino e Abele sia un simbolo della rivalità atavica che esiste fra agricoltori stanziali e allevatori nomadi, di cui abbiamo traccia nel racconto della rivalità tra egiziani e israeliti e di cui ci parla ancora oggi la cronaca.
Grazie

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Pertanto secondo il tuo modello di pensiero il fatto che Geova abbia mostrato favore ad Abele e rigettato l'offerta di Caino sarebbe simbolo di...?

Hal.9000, 27/10/2015 08:42:

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Pertanto secondo il tuo modello di pensiero il fatto che Geova abbia mostrato favore ad Abele e rigettato l'offerta di Caino sarebbe simbolo di...?

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...simbolo... che sono meglio gli arrosticini...dell'insalata!!

TeoTerrone, 27.10.2015 09:02:

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...simbolo... che sono meglio gli arrosticini...dell'insalata!!

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ne venisse mai uno che ha i coraggio di dire subito quel che pensa!

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Infatti, inviterei tutti gli utenti ad evitare di tergiversare, siamo tutti adulti e vaccinati, per favore andiamo subito al dunque.

Shalom

Rispondo a tutti o almeno ci provo.
Giandujiotta non è certo per mancanza di coraggio, ma forse di opportunità. Cercavo una risposta da parte vostra, semplice e diretta non condizionata dal mio parere. L'ho ricevuta mi ha soddisfatto, dopo di che, dopo di che, ho espresso il mio parere, che non pretendo sia quello corretto, e che riconosco forse non interessava a nessuno. Volevo solo capire se avevate preso in considerazione la possibilità che certi racconti biblici potessero essere dei miti eziologici.
Non sia troppo severa con chi come me è combattuto fra il razionalismo ed il fideismo. Il vostro messaggio semplice ed essenziale rappresenta una rarità, un oasi, in mezzo ad un mondo desertificato dal materialismo. Ci sono persone che come il sottoscritto sono attratte o se preferite sedotte dal pensiero secolare che tortuosamente , dal vostro punto di vista, cerca spiegazioni più profonde o più complicate se volete, forse, lo ammetto per non accettare le implicazioni che ne deriverebbero se si accettasse il vostro pensiero. Indubbiamente la vostra fede vi rende più sereni, più forti. Ma non è facile accettare che tutto sia così semplice, si dovrebbero mettere in discussione troppe cose.
Per quanto riguarda le domande postemi rispondo che non sono in grado di dimostrare con la Bibbia il mio parere. Non sono un biblista. Potrei citare le incongruenze di tutto il racconto, ma un bravo apologeta sarebbe in grado di chiarirle e armonizzarle.
Per quanto riguarda invece il favore o lo sfavore dell'Onnipotente ai due germani potrei ipotizzare che rappresenta il tentativo del redattore di mettere in buona luce il popolo ebraico nomade rispetto alle popolazioni urbane.
Ma in definitiva è una questione di fede o di motivi. Per quanto mi riguarda se posso vi invito a continuare ad avere fede, almeno così saprò chi cercare quando e se sarò pronto per l'incontro con la fede.

TeoTerrone, 27/10/2015 09:02:

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...simbolo... che sono meglio gli arrosticini...dell'insalata!!

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Ottimi, soprattutto quelli dell'orto del casale a Roseto degli Abruzzi.

Una sinfonia.

Fate i bravi e restiamo in tema

matteo, 27/10/2015 16:26:

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Ma in definitiva è una questione di fede o di motivi. Per quanto mi riguarda se posso vi invito a continuare ad avere fede, almeno così saprò chi cercare quando e se sarò pronto per l'incontro con la fede.

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Grazie caro Matteo.
L' incontro con la fede può esserci eccome, magari quando meno te lo aspetti.

L' autore della lettera agli Ebrei da una definizione "tecnica" della fede.
Letteralmente dal testo greco, Ebrei 11:1 definisce la fede come "realtà delle cose sperate, prova (o dimostrazione) delle cose che non si vedono".

La prova o dimostrazione delle cose sperate, benchè non vedute, può perfino essere "evidente".
Infatti, l' autore poco dopo parla di Abraamo che, con gli occhi della fede, "vide da lontano" le promesse che pur non si realizzarono nella sua vita (Ebrei 11:13).
L' incontro con la fede può arrivare anche per te, se la parola di Dio potrà dare una riposta ai tuoi "perchè" e sta certo che è l' unica fonte da cui potrai trarre tutte le risposte, basta volerle cercare e accoglierle di cuore....

Caro Matteo, la nostra fede è basata sulla Bibbia che riteniamo sia la parola di Dio, quando ci scostiamo da essa per seguire pensieri o filosofie umane, ognuno può credere ciò che più gli pare ma restano solo congetture umane prive di qualsiasi fondamento e poiché la fede "è l'evidente dimostrazione" mancando di queste evidenze resta solo credulità.