Charamsa scrive al Papa: "Chiesa perseguita, vita gay un inferno"

Krzysztof Charamsa, il teologo già in servizio alla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, sospeso dal sacerdozio dopo aver fatto coming out come gay e aver rivelato di avere un compagno, ha scritto a papa Francesco una lettera per spiegare le ragioni della sua scelta.



Il polacco Charamsa, 43 anni, nella lettera riportata dal sito del Corriere della Sera critica la "persecuzione" dei gay nella Chiesa cattolica, accusandola di rendere la vita dei gay "un inferno" e dice di aver deciso "dopo un lungo periodo di discernimento e preghiera" di "denunciare pubblicamente la violenza della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersex". E aggiunge di non riuscire più a sopportare "l'odio omofobico della Chiesa, l'esclusione, la marginalizzazione e stigmatizzazione delle persone come me", spiegando che i diritti umani delle persone lgbt sono "negati" dalla Chiesa.

Nella missiva Charamsa ripete molte delle accuse nei confronti della Chiesa contenute anche nelle lettere scritte alle due università pontificie in cui insegnava e chiede a "tutti i cardinali, vescovi e preti gay di avere il coraggio di abbandonare questa chiesa insensibile, ingiusta e brutale". Dopo l'intervista in cui aveva fatto coming out, Charamsa era stato immediatamente rimosso dai sui ruoli in Vaticano, mentre la scorsa settimana la diocesi polacca dover era stato ordinato lo ha anche sospeso dalle funzioni di sacerdote. Oggi Charamsa vive a Barcellona con il suo compagno, Eduard Planas.
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Naturalmente tutti sapevano del comportamento di questo monsignore, ma andava tutto bene fino a quando non ha portato la questione di fronte alle telecamere.
Poi all'improvviso la chiesa romana si è rivelata per quello che è, al di là delle missioni pubblicitarie di questo nuovo papa.

E radiomaria cosa racconta al suo pubblico entusiasta?
Vorrei sentire un bel commento di "don" Fiorino in proposito alla tolleranza, alla misericordia e alla "disassociazione" nella sua chiesa!

Simon

Infatti... tutta questa apertura del papa, ma quando ad essere omosessuali sono i suoi dipendenti li licenzia. E poi dice di non fare discriminazioni? Sia lui il primo a dare l'esempio a casa sua. Chi siamo noi per giudicare?

Shalom

barnabino, 28/10/2015 23:03:

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Infatti... tutta questa apertura del papa, ma quando ad essere omosessuali sono i suoi dipendenti li licenzia. E poi dice di non fare discriminazioni? Sia lui il primo a dare l'esempio a casa sua. Chi siamo noi per giudicare?

Shalom

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Altro che disassociazione/scomunica con perdita del saluto!
questo ha perso il lavoro!

Giandujotta.50, 10/29/2015 6:50 AM:

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Altro che disassociazione/scomunica con perdita del saluto!
questo ha perso il lavoro!

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Solo il lavoro?
Cosa diventa adesso? Monsignore emeritus?

Sacerdote o addirittura monsignore si diventa per chiamata di Dio o è solo un lavoro?
Dove si ricicla adesso il monsignore? Lo passano all'assistenza sociale?

Simon

Queste cose capitano nelle organizzazioni religiose dove la propria attività spirituale è diventata un "lavoro" retribuito come tanti altri. Sono molti i preti che conducono una doppia se non tripla vita ma nascondono tutto solo per non perdere il "pane".

Visitavo un prete col quale avevo intavolato una cordiale e onesta conversazione. Una persona molto intelligente. Ad un certo punto, mi disse che aveva una relazione con una ragazza ma che non voleva sposarla perchè avrebbe perso il "lavoro" e non avrebbe saputo cosa fare in quanto aveva fatto solo quello.

Dopo qualche tempo, buttò alle ortiche il colletto bianco e andò a vivere con la ragazza con la quale si è sposato solo civilmente.

Vi assicuro che la pressione psicologica e la terra bruciata che fanno le autorità cattoliche ai cossiddetti spretati è veramente drammatica.

Altro che il cosiddetto "ostracismo" verso i disassociati di cui vanno ciancando i fuoriusciti.

Terra bruciata in senso psicologico, con pressioni al limite dello stalking oltre anche nelle altre sfere della vita privata.

Molti ricorrono allo psicologo.

Sandro=2015, 10/29/2015 9:54 AM:

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Queste cose capitano nelle organizzazioni religiose dove la propria attività spirituale è diventata un "lavoro" retribuito come tanti altri. Sono molti i preti che conducono una doppia se non tripla vita ma nascondono tutto solo per non perdere il "pane".

Visitavo un prete col quale avevo intavolato una cordiale e onesta conversazione. Una persona molto intelligente. Ad un certo punto, mi disse che aveva una relazione con una ragazza ma che non voleva sposarla perchè avrebbe perso il "lavoro" e non avrebbe saputo cosa fare in quanto aveva fatto solo quello.

Dopo qualche tempo, buttò alle ortiche il colletto bianco e andò a vivere con la ragazza con la quale si è sposato solo civilmente.

Vi assicuro che la pressione psicologica e la terra bruciata che fanno le autorità cattoliche ai cossiddetti spretati è veramente drammatica.

Altro che il cosiddetto "ostracismo" verso i disassociati di cui vanno ciancando i fuoriusciti.

Terra bruciata in senso psicologico, con pressioni al limite dello stalking oltre anche nelle altre sfere della vita privata.

Molti ricorrono allo psicologo.

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Non so perché, ma non stento per niente a crederlo.
E poi sono loro che accusano noi "poveri" tdG di praticare una forma di disassociazione crudele!

Simon