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Guardiamo al futuro con coraggio e fiducia

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2016 13:07
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31/03/2016 17:00
 
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barnabino, 31/03/2016 16.36:

Cara Studentessa,


Sì ok; ma perché il paradiso deve essere coltivato? Perché chi lo coltiva dovrebbe avere una casa? Perché dovrebbe avere fame?



Banalmente perché gli artisti si rifanno alle profezie messianiche, come quella di Isaia 65

"E certamente edificheranno case e le occuperanno; e certamente pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualcun altro occuperà; non pianteranno e qualcun altro mangerà. Poiché come i giorni dell’albero saranno i giorni del mio popolo; e i miei eletti useranno appieno l’opera delle loro proprie mani. Non faticheranno per nulla, né genereranno per il turbamento; perché sono la progenie composta dei benedetti di Geova, e con essi i loro discendenti. [...] Il lupo e l’agnello stessi pasceranno insieme, e il leone mangerà la paglia proprio come il toro; e in quanto al serpente, il suo cibo sarà la polvere. Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio monte santo"

Qui come leggi coloro che risiedono nel paradiso terrestre:

1. Edificheranno case
2. Pianteranno
3. Mangeranno il frutto
4. Faticheranno, ma non per nulla
5. Vi sarà pace tra l'intero

Shalom



Caro Barnabino,
aggiungiamo anche un altro punto:

6. Si morirà dopo i cento anni! (Isaia 65.20)

31/03/2016 17:07
 
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Caro Barnabino,
aggiungiamo anche un altro punto:

6. Si morirà dopo i cento anni! (Isaia 65.20)



E anche oltre, dato che gli alberi vivono migliaia di anni (v. 22)! Gesù comunque come già adombravano le Scritture ha aggiunto esplicitamente che non si morirà più: "Poiché questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

Shalom

[Modificato da barnabino 31/03/2016 17:33]
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31/03/2016 18:15
 
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Re: Re:
Studentessa.95, 31.03.2016 17:00:



Caro Barnabino,
aggiungiamo anche un altro punto:

6. Si morirà dopo i cento anni! (Isaia 65.20)





(Isaia 65:20) “Non ci sarà più da quel luogo lattante di pochi giorni, né vecchio che non compia i suoi giorni; poiché uno morirà come semplice ragazzo, benché all’età di cent’anni; e in quanto al peccatore, benché all’età di cent’anni il male sarà invocato su di lui.

Coloro che saranno benedetti ricevendo un posto stabile nella nuova terra non invecchieranno e non dovranno necessariamente morire. Isaia 65:20 ci assicura: “Non ci sarà più da quel luogo lattante di pochi giorni, né vecchio che non compia i suoi giorni; poiché uno morirà come semplice ragazzo, benché all’età di cent’anni; e in quanto al peccatore, benché all’età di cent’anni il male sarà invocato su di lui”.

Nel primo adempimento sul popolo di Isaia, queste parole significavano che nel paese i bambini erano al sicuro. Nessun nemico sarebbe venuto a portare via i lattanti o a stroncare gli uomini nel pieno vigore della vita, come un tempo avevano fatto i babilonesi. (2 Cronache 36:17, 20) Nel veniente nuovo mondo le persone saranno al sicuro e potranno godere appieno la vita. Se qualcuno dovesse decidere di ribellarsi contro Dio, non gli sarà permesso di continuare a vivere. Geova lo eliminerà. E se il peccatore avrà cent’anni? Morirà ‘come un semplice ragazzo’ rispetto alla vita eterna che avrebbe potuto avere.

31/03/2016 18:24
 
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Re:
cara Studentessa, mi consenti?

Studentessa.95, 31/03/2016 16.48:

Il fatto che etimologicamente paradiso è una parola che deriva dal Persiano, lingua in cui significava giardino, non vuol certo dire che in greco abbia assunto quel solo significato!




il sostantivo greco paradeisos significa "paradiso" ma dobbiamo vedere l'uso biblico - non solo neotestamentario - del sostantivo.
Per esempio, l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, uno dei migliori in circolazione, ci informa che "paradeisos è un prestito greco dell' antico iranico e indica in generale un "giardino" o un "parco", nei LXX poi specialmente il giardino di Dio (Gen. 2:8 ; 13:10 ; Ezech. 31:8)"

Studentessa.95, 31/03/2016 16.48:


Ad esempio anima in latino significava originariamente fiato o respiro. Ma in italiano significa tante altre cose ma non più fiato.



in latino, anima-ae significa "soffio, vento, aria, respiro, fiato, esalazione, fragranza, profumo, forza vitale, principio vitale, vita, persona, creatura, anima, animo, spirito", dobbiamo però vedere l'applicazione biblica di nepes e psychè...
31/03/2016 18:32
 
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Re:
barnabino, 31/03/2016 17.07:


Caro Barnabino,
aggiungiamo anche un altro punto:

6. Si morirà dopo i cento anni! (Isaia 65.20)



E anche oltre, dato che gli alberi vivono migliaia di anni (v. 22)! Gesù comunque come già adombravano le Scritture ha aggiunto esplicitamente che non si morirà più: "Poiché questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

Shalom




Poiché commentare il capitolo 65 e 66 di Isaia ci porterebbe OT rispetto al filmato postato da Amalia 52, tornerei al paradiso come lo vedono i testimoni di Geova ed alla mia domanda, che proverò a riformulare per rendere la vostra risposta più semplice.

Se dovessimo rispondere ai miei perché guardando all'esperienza di questo mondo potremmo dire che oggi costruiamo case per avere un riparo dalle intemperie, dal freddo o per proteggerci dai pericoli del mondo; Ci vestiamo e ci copriamo con abiti solo per imbarazzo e pudicizia oppure per proteggerci dal freddo ed evitare di raffreddarci; facciamo uso di scarpe e guanti per evitare di tagliarci su qualche pietra o pungerci con spine; mangiamo per fame e per evitare la denutrizione e di morire appunto di fame.

E' dunque per le stesse ragioni che nel paradiso continueremo a costruire case, a vestirci, a fare uso di scarpe e guanti e a mangiare secondo una dieta vegana?

La risposta è ora più semplice: si o no?
[Modificato da Studentessa.95 31/03/2016 18:35]
31/03/2016 18:38
 
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A dire il vero non sto in casa solo per le intemperie...
e il cibo non mi serve solo per nutrimento... del resto il creatore non ha dato un solo alimento che contenga tutti i principi essenziali
perfezione umana non significa che non si proverà piu dolore.
Gesù era uomo perfetto eppure quando trafitto ha provato dolore...
quindi meglio mettere sandali se si percorre una sentiero acciottolato...Gesù li portava...

ma in tutto questo tu non hai ancora risposto alla domanda come pensi che sia il paradiso...come lo vedi alla luce delle scritture oppure secondo il tuo 'sentire'
31/03/2016 18:38
 
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Re: Re:
Studentessa.95, 31/03/2016 18.32:



Poiché commentare il capitolo 65 e 66 di Isaia ci porterebbe OT rispetto al filmato postato da Amalia 52, tornerei al paradiso come lo vedono i testimoni di Geova ed alla mia domanda, che proverò a riformulare per rendere la vostra risposta più semplice.

Se dovessimo rispondere ai miei perché guardando all'esperienza di questo mondo potremmo dire che oggi costruiamo case per avere un riparo dalle intemperie, dal freddo o per proteggerci dai pericoli del mondo; Ci vestiamo e ci copriamo con abiti solo per imbarazzo e pudicizia oppure per proteggerci dal freddo ed evitare di raffreddarci; facciamo uso di scarpe e guanti per evitare di tagliarci su qualche pietra o pungere con spine; mangiamo per fame e per evitare la denutrizione e di morire di fame.

E' dunque per le stesse ragioni che nel paradiso continueremo a costruire case, a vestirsi, a fare uso di scarpe e guanti e a mangiare frutta e verdura?

La risposta è ora più semplice: si o no?



Studentessa, tutta la creazione è stata sottoposta alla mataiotes, alla caducità o futilità (Rom. 8:20).
Nei nuovi cieli e nuova terra avverrà una palingenesi, un rinnovamento rispetto alle attuali condizioni (Mt. 19:28), per cui costruiremo case, lavoreremo e godremo del frutto delle nostre mani, non avremo figli per il turbamento, ma saremo la progenie benedetta da Geova. Parlo per chi non ha ricevuto la caparra dell' eredità celeste e chi quindi non sarà un coerede celeste di Cristo (2 Cor. 5:1-5)
Il punto è che non ci sarà più la morte.
Scusami, non era forse quello che Dio si era prefisso per l' uomo? (Gen. 1:28 ; 2:15) e Dio disse che tutto questo "era molto buono"(Gen. 1:31)...
[Modificato da Aquila-58 31/03/2016 18:40]
31/03/2016 19:19
 
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Quindi, benché non ci sarà la morte, si continuerà a patire il freddo, il dolore e la fame. Diversamente che bisogno avrei di coprirmi, usare scarpe e mangiare?
Sarà dunque così?

Non solo, ma sempre secondo Isaia 65.20 ci sarà anche il peccatore!?
[Modificato da Studentessa.95 31/03/2016 19:25]
31/03/2016 19:29
 
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Re:
Studentessa.95, 31/03/2016 19.19:

Quindi, benché non ci sarà la morte, si continuerà a patire il freddo, il dolore e la fame. Diversamente che bisogno avrei di coprirmi, usare scarpe e mangiare?
Sarà dunque così?




le stagioni ci saranno sempre (Gen. 8:22), ma il freddo non provocherà più la morte.
Dolore e fame non ci saranno più, saranno le "cose precedenti "che sono passate (Apoc. 21:4).

Ciò non toglie che dovremo mangiare per esempio, visto che il corpo umano, che è una meravigliosa creazione divina (Salmo 139:14), ha bisogno del cibo che però ci sarà in abbondanza (Salmo 72:16).

Studentessa.95, 31/03/2016 19.19:



Non solo, ma sempre secondo Isaia 65.20 ci sarà anche il peccatore!?



l' uomo sarà sempre dotato di libero arbitrio, un gran bel dono che Dio ci ha fatto e che non ci toglierà, ma questo non significa che dovranno per forza esserci peccatori.
Ricorda che Isaia 65:17-25 ha un duplice adempimento, nel ritorno degli israeliti e nella restaurazione di Gerusalemme, che sono "figura" del rinnovamento messianico, tanto che 2 Pt e l' Apocalisse riprendono la promessa divina dei nuovi cieli e nuova terra...

Ovviamente, tutto questo riguarda chi, come me per esempio, non ha ricevuto alcuna caparra dell' eredità celeste (2 Cor. 5:1-5) e che quindi non vivrà nel Paradiso celeste ma terrestre, giacchè tutto diverrà un Paradiso, nuovo cielo e nuova terra (1 Cor. 15:24-28)
[Modificato da Aquila-58 31/03/2016 19:36]
31/03/2016 19:35
 
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Re:
Studentessa.95, 3/31/2016 7:19 PM:

Quindi, benché non ci sarà la morte, si continuerà a patire il freddo, il dolore e la fame. Diversamente che bisogno avrei di coprirmi, usare scarpe e mangiare?
Sarà dunque così?

Non solo, ma sempre secondo Isaia 65.20 ci sarà anche il peccatore!?



Suvvia dai, non essere cosi' pessimista.
Non avrai bisogno dei vestiti perché andrai in giro come Eva, magari solo con la foglia. [SM=g7350] Quindi farà caldo abbastanza.
Neanche le scarpe... ommammamia che cosa ho detto: una donna senza scarpe nè guardaroba? [SM=g7355] (beh magari su questo il buon Dio chiuderà un occhio).
E se le piante fioriranno e daranno i loro frutti, a fianco dei ruscelli azzurri, basterà allungare la mano e approfittarne...
Idilliaco?

Simon
31/03/2016 19:39
 
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Cara Studentessa,


Poiché commentare il capitolo 65 e 66 di Isaia ci porterebbe OT rispetto al filmato postato da Amalia 52, tornerei al paradiso come lo vedono i testimoni di Geova ed alla mia domanda



Veramente tu avevi chiesto perché nelle nostre rappresentazioni del paradiso le persone sono rappresentate in una certa maniera. La risposta è che si rifanno alle profezie messianiche di Isaia. I testimoni di Geova vedono il paradiso come descritto nelle Scritture.


E' dunque per le stesse ragioni che nel paradiso continueremo a costruire case, a vestirci, a fare uso di scarpe e guanti e a mangiare secondo una dieta vegana?



Certo, Dio ha creato l'essere umano con certe caratteristiche che Egli stesso definisce "molto buone". Cibarsi d'altronde è un piacere, così vestirsi con gusto e progettare belle dimore. Non siamo costretti a vivere come dei cavernicoli per essere in paradiso o vestirci di stracci e mangiare radici! Comunque Gesù era un uomo perfetto, il figlio di Dio, ma come tutti gli esseri umani mangiava, beveva, soffriva se si feriva e appeso al palo di supplizio è morto. Ma in questo non c'è nulla di scandaloso, tutte le creature dipendono in qualche modo da Geova, la "fonte di vita". Certo non ci sarà danno, cioè fame, carestia, malattie, morti accidentali... Isaia 11 dice: "Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio monte santo".


Non solo, ma sempre secondo Isaia 65.20 ci sarà anche il peccatore!?



Dio non toglierà il libero arbitrio alle sue creature, chiunque potrà sempre decidere se sottomettersi a Dio o meno, certo non ci sarà più bisogno di attendere anni per stabilire la sorte del peccatore volontario: "poiché uno morirà come semplice ragazzo, benché all'età di cent’anni".

Shalom
[Modificato da barnabino 31/03/2016 19:48]
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31/03/2016 21:05
 
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In conclusione voi immaginate un paradiso materialista. Cioè una continuazione piacevole e rilassante di questa vita e di questo mondo con la sola differenza che la morte non ci sarà più, salvo che per coloro che decidessero di peccare.
In altre parole una eterna vacanza nei Caraibi! Solo che non staremo in un albergo a 5 stelle dove ti servono e la struttura è a tua completa disposizione, ma ognuno deve lavorare e procurarsi di ché vivere!
Inoltre in questo vostro paradiso potrebbe ancora essere presente il male. (Isaia 65.20)
Ma come potrebbe esserci il male se Satana è stato distrutto?

Continuo scusate a vederci aspetti contraddittori!
Se la morte non esisterà più, a cosa mi serve mangiare o vestirmi o costruirmi una casa. Non mi potrò certo ammalare o raffreddare o morire di fame! La malattia non esisterà! Perchè dunque coltivare la terra se il cibo non mi serve visto che il digiuno non mi farebbe mai morire?
Non è logico pensare di dover temere il freddo, la fame, il dolore o il peccatore se tanto non mi possono uccidere!
Mi potrei tranquillamente gettare dalla cima della tour eiffel e spiaccicarmi al suolo. Tanto non potrei morire e rimarrei perfettamente sana!
[SM=g2037509]

Invece il paradiso degli unti come sarebbe secondo voi?
Anche lì potrebbe annidarsi il peccatore?
[Modificato da Studentessa.95 31/03/2016 21:18]
31/03/2016 21:21
 
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Re:
Cara Studentessa,

Studentessa.95, 31/03/2016 21.05:

In conclusione voi immaginate un paradiso materialista. Cioè una continuazione piacevole e rilassante di questa vita e di questo mondo con la sola differenza che la morte non ci sarà più, salvo che per coloro che decidessero di peccare.




come ti ho detto nel mio post n. 29, tutto diventerà un Paradiso, cielo e terra perchè tutto sarà sottoposto a Gesù e poi a Dio per sempre (1 Cor. 15:24-28), quindi va da se che ci sarà un Paradiso etereo e uno terrestre, non si tratta quindi di "materialismo" ma della realizzazione del proposito di Dio immutabile di Gen. 1:28 per mezzo di un Regno Celeste.


Studentessa.95, 31/03/2016 21.05:


Ciò mi induce a poter affermare che in questo vostro paradiso potrebbe ancora essere presente il male. (Isaia 65.20)
Ma come potrebbe esserci il male se Satana è stato distrutto?




Satana non è "il male"!
Satana era un cherubino, un angelo di altro rango che si inorgoglì e divenne quello che è, istigando alla ribellione anche Adamo.
Non ci sarà più il male, ma ci sarà sempre la possibilità di esercitare in malo modo il libero arbitrio con tutte le conseguenze del caso...


Studentessa.95, 31/03/2016 21.05:


Continuo scusate a vederci aspetti contraddittori!
Se la morte non esisterà più, a cosa mi serve mangiare o vestirmi o costruirmi una casa. Non mi potrò certo ammalare o raffreddare o morire di fame! La malattia non esisterà! Perchè dunque coltivare la terra se il cibo non mi serve visto che il digiuno non mi farebbe mai morire?




il corpo umano ha bisogno di mangiare, l' uomo ha bisogno di una dimora, ma il cibo non mancherà per nessuno (Salmo 72:16).
E' la natura dell' uomo, Dio ci ha creati così e non per andare a vivere in cielo.
Per far questo, abbiamo bisogno di essere mutati, trasformati (1 Cor. 15:51-52)

Studentessa.95, 31/03/2016 21.05:


Invece il paradiso degli unti come sarebbe secondo voi?
Anche lì potrebbe annidarsi il peccatore?



no, perchè saranno esseri immortali spirituali e saranno simili a Dio, tanto che lo vedranno come Egli è (1 Gv. 3:2).
Vivranno quindi nei cieli spirituali e sono stato scelti, "comprati dalla terra" proprio perchè sono senza macchia (Apoc. 14:1-5)


[Modificato da Aquila-58 31/03/2016 21:24]
31/03/2016 21:26
 
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Cara Studentessa,


In conclusione voi immaginate un paradiso materialista. Cioè una continuazione piacevole e rilassante di questa vita e di questo mondo con la sola differenza che la morte non ci sarà più, salvo che per coloro che decidessero di peccare



Trovo questa tua affermazione piuttosto sciocca... Gesù ha vissuto "questa" vita terrena ma non era certo un "materialista". Il "materialismo" è una condizione mentale che è indipendente dalla fatto di essere umani, noi accettiamo la volontà di Dio indipendentemente dalla nostra chiamata, terrena o celeste.


Ciò mi induce a poter affermare che in questo vostro paradiso potrebbe ancora essere presente il male. (Isaia 65.20)
Ma come potrebbe esserci il male se Satana è stato distrutto?



Il male è una scelta.... se non ci fosse il male non ci sarebbe alcun bene. Anche Satana ha semplicemente scelto il male.


Se la morte non esisterà più, a cosa mi serve mangiare o vestirmi o costruirmi una casa. Non mi potrò certo ammalare o raffreddare o morire di fame! La malattia non esisterà! Perchè dunque coltivare la terra se il cibo non mi serve visto che il digiuno non mi farebbe mai morire?



Perché il cibo è un piacere, il lavoro è un piacere, il prendersi cura di qualcosa o qualcuno è un piacere ed è umano: non c'è più felicità nel dare che nel ricevere?

E poi... non vedi che adesso ragioni proprio come Satana? Ricordi cosa disse a Gesù: “Se tu sei figlio di Dio, di’ che queste pietre divengano pani” e “Se tu sei figlio di Dio, gettati giù; poiché è scritto: ‘Egli darà ordine ai suoi angeli riguardo a te, ed essi ti porteranno sulle loro mani, affinché non urti mai il tuo piede contro una pietra’”.

Solo un caso?


Invece il paradiso degli unti come sarebbe secondo voi? Anche lì potrebbe annidarsi il peccatore?



Nel paradiso terreno non si "annidano" peccatori, non capisco dove tu lo deduca. Esiste il libero arbitrio... questo è diverso.

Detto ciò il "paradiso di Dio" è un paradiso spirituale, una dimensione inaccessibile a "carne e sangue". Gli unti sono stati "suggellati" e scelti da Dio, questo indica che Dio ha piena fiducia il loro... se Dio stesso li ha "suggellati" perché dovremmo essere noi a preoccuparci della loro fedeltà eterna?

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 31/03/2016 21:30]
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31/03/2016 21:37
 
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Re:
barnabino, 31/03/2016 21.26:


Nel paradiso terreno non si "annidano" peccatori, non capisco dove tu lo deduca. Esiste il libero arbitrio... questo è diverso.





peraltro, la stessa cosa è sempre stata sin dal principio.
Nell' Eden non si annidavano peccatori di sorta, ma c' era la duplice possibilità di dimostrare amore leale verso il Creatore oppure voltargli le spalle (Gen. 2:16-17)...
31/03/2016 21:51
 
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Re:
Studentessa.95, 3/31/2016 9:05 PM:


Inoltre in questo vostro paradiso potrebbe ancora essere presente il male. (Isaia 65.20)
Ma come potrebbe esserci il male se Satana è stato distrutto?


Ti sbagli, non sarà presente il male ma rimarrà il libero arbitrio, e di conseguenza la facoltà di decidere se ubbidire al Creatore o dissentire ed essere eliminati in virtù del precedente legale stabilito con la contesa universale.

Però ci vuole un po' di sforzo mentale per capire certe cose, le persone superficiali fanno un po' fatica...



31/03/2016 21:55
 
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Re:
Studentessa.95, 3/31/2016 9:05 PM:

In conclusione voi immaginate un paradiso materialista.



Ma come, pur senza scarpe lo definisci "materialista"?

Studentessa:

Cioè una continuazione piacevole e rilassante di questa vita e di questo mondo con la sola differenza che la morte non ci sarà più, salvo che per coloro che decidessero di peccare.
In altre parole una eterna vacanza nei Caraibi! Solo che non staremo in un albergo a 5 stelle dove ti servono e la struttura è a tua completa disposizione, ma ognuno deve lavorare e procurarsi di ché vivere!
Inoltre in questo vostro paradiso potrebbe ancora essere presente il male. (Isaia 65.20)
Ma come potrebbe esserci il male se Satana è stato distrutto?



A meno di darsi una martellata sulle dita mentre pianti i pali per fissarci la tua nuova amaca, non dovrebbero esserci piu' "né la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate".

Studentessa:

Continuo scusate a vederci aspetti contraddittori!
Se la morte non esisterà più, a cosa mi serve mangiare o vestirmi o costruirmi una casa. Non mi potrò certo ammalare o raffreddare o morire di fame! La malattia non esisterà! Perchè dunque coltivare la terra se il cibo non mi serve visto che il digiuno non mi farebbe mai morire?
Non è logico pensare di dover temere il freddo, la fame, il dolore o il peccatore se tanto non mi possono uccidere!
Mi potrei tranquillamente gettare dalla cima della tour eiffel e spiaccicarmi al suolo. Tanto non potrei morire e rimarrei perfettamente sana!
[SM=g2037509]



Forse si, ma non so a te, ma a me piace mangiare e anche bere. Anzi, è proprio una delle normali soddisfazioni della vita, soprattutto per noi italiani!
Che senso ha smettere di mangiare? La Bibbia, nei suoi due testamenti, non incoraggia mai l'inerzia nè l'inattività, ma sempre il lavoro e il guadagnarsi il pane, anche nel momento in cui l'uomo era perfetto.

Studentessa:

Invece il paradiso degli unti come sarebbe secondo voi?
Anche lì potrebbe annidarsi il peccatore?



Sinceramente non ne ho idea, si parla di vita e corpo "spirituale", quindi niente famiglia propria, nè bisogni normali legati alla carne.
Ma comunque attività e servizio a favore di Dio. Non è contemplazione, magari con gli occhi "maggiorati" come s'immaginave Dante...

Simon

31/03/2016 22:05
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 31/03/2016 21.55:



La Bibbia, nei suoi due testamenti, non incoraggia mai l'inerzia nè l'inattività, ma sempre il lavoro e il guadagnarsi il pane, anche nel momento in cui l'uomo era perfetto.






Esatto, hai colto in pieno il punto Simon.
Sin dalla perfezione edenica, il lavoro faceva parte integrante della vita dell' uomo (Gen. 2:15), non ne è mai stato estraneo.
01/04/2016 00:03
 
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Re: Re: Re:
Aquila-58, 31/03/2016 22.05:



Esatto, hai colto in pieno il punto Simon.
Sin dalla perfezione edenica, il lavoro faceva parte integrante della vita dell' uomo (Gen. 2:15), non ne è mai stato estraneo.




Sìnceramente non ricordo di aver mai letto in genesi o altrove che Adamo ed Eva lavorassero prima di peccare, né che avessero costruito case o si fossero messi addosso vestiti, pellicce o anche solo una foglia. L'unica cosa che forse abbiano fatto è stata quella di mangiare i frutti nati spontaneamente nell'Eden.
01/04/2016 00:54
 
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Re: Re: Re: Re:
Studentessa.95, 01/04/2016 00.03:




Sìnceramente non ricordo di aver mai letto in genesi o altrove che Adamo ed Eva lavorassero prima di peccare, né che avessero costruito case o si fossero messi addosso vestiti, pellicce o anche solo una foglia. L'unica cosa che forse abbiano fatto è stata quella di mangiare i frutti nati spontaneamente nell'Eden.



In Genesi 2:15(in realtà già citato) si legge: "E Geova Dio prendeva l’uomo e lo poneva nel giardino di Eden perché lo coltivasse e ne avesse cura."

Inoltre il compito di Adamo ed Eva (e in teoria di tutta l'umanità perfetta) era quello di espandere il giardino su tutta la terra, facendo figli e figlie, curando animali e vegetazione.

Tutte cose, insomma, che richiedevano un lavoro. Piacevole sì, ma pur sempre un lavoro. Inoltre l'uomo è fatto a immagine e somigliaza di Dio. E Geova non è un Dio laborioso? Dio "lavorò" durante la creazione, e "lavorò" dopo!(Giovanni 5:17)

Non penso proprio sia corretto credere che il "dover lavorare" sia una conseguenza diretta o indiretta del peccato (o dell'imperfezione).
...non a caso abbiamo delle meravigliose mani!

[Modificato da RKj 01/04/2016 01:01]
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"Benché io cammini nella valle della profonda ombra,
Non temo nulla di male,
Poiché tu sei con me..." Salmo 23:4
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