#2 La 'SETTA' dei testimoni di Geova.
Il Pelazza chiama, a più riprese, i testimoni di Geova 'setta'. È una definizione ad effetto, dura e grossolana, usata nella maggioranza dei casi in funzione dispregiativa, per l'inevitabile sentore di faziosità e di isolamento sociale che si porta dietro. Persino alcuni accaniti dissidenti evitano di usarlo, preferendo il termine più politicamente corretto di 'culto', o altri ancora.
GIUDIZIO DI MERITO: tendenziosità.
LA REALTA': I detrattori affermano che la parola 'seťta' possiede una etimologia 'neutrale' (significa alla lettera 'gruppo derivato per distaccamento da una realtà più grande') e si proclamano di conseguenza legittimati a ricoŕrervi.
Ecco alcuni pareri autorevoli sull'espressione 'setta' e sulla liceità di usarlo in un'accezione che si vorrebbe asettica e scevra di preconcetti:
Mario Aletti docente universitario di psicologia della religione: '
la denominazione setta è attribuita a formazioni religiose minoritarie, scarsamente solidali con la cultura ambiente e in rottura con le chiese istituzionali...
Nonostante la sua origine avalutativa, in alcuni ambienti della sottocultura italiana il termine è connotato negativamente, per riferimento contrappositivo alla religione istituzionale cattolica' (
Notiziario della Società Italiana di Psicologia della Religione, Anno 13, n. 1-2, gennaio – agosto 2008).
Raffaella di Marzio, psicologa (articolo
Preoccupazione per l'approvazione del Disegno di Legge sulla manipolazione mentale in discussione al Senato, 2013): "Poiché
non esiste una definizione accettata del termine ‘setta’, che oltretutto ha assunto una connotazione molto negativa, si consiglia le autorità statali di utilizzare la definizione di 'gruppi di natura religiosa, spirituale o esoterica' ". In questo modo si evitano tre errori:
-
discriminare gruppi con dottrine strane ma assolutamente innocui
- includere nei gruppi pericolosi organizzazioni perfettamente inserite nelle religioni maggioritarie
- distinguere in modo arbitrario e discutibile le sette dalle religioni."
Secondo
Massimo Introvigne (sociologo ed esperto di movimenti religiosi), il ricorso al termine 'setta' cela un circolo vizioso: "
Quali gruppi sono “sette”? Quelli che praticano il “lavaggio del cervello”. Come sappiamo che praticano il “lavaggio del cervello”? Perché sono “sette”, cioè le loro idee e pratiche sono così bizzarre da non essere spiegabili con un’adesione libera" (
FAQ sul lavaggio del cervello e la manipolazione mentale, dal sito del CESNUR)
[Modificato da EverLastingLife 27/01/2016 12:25]