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La WTS dovrebbe 'dire ai fedeli di denunciare i presunti pedofili'

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2016 22:28
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12/02/2016 08:05
 
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Che ne pensate?

Di recente abbiamo dimostrato che l'Organizzazione dei testimoni di Geova non ha MAI vietato, nè scoraggiato, chicchessia di denunciare un pedofilo o presunto tale alle autorità, anche se questi è un testimone.

L'abbiamo fatto con prove documentate e incontestabili, contrariamente ai fuoriusciti, per i quali il ricorso alle insinuazioni prive di riscontro e alle testimonianze anonime (mezzucci ai quali ci hanno abituato sin da sempre) costituiscono LA NORMA.

E' stato un duro colpo per le denigrazioni apostate, che avevano sempre sostenuto il contrario, Ora, costretti ad incassare lo smacco, sostengono quanto segue: in presenza di un presunto pedofilo (ovvero di qualcuno che non si è realmente sicuri che abbia molestato o meno un minore) la WTS dovrebbe non solo non scoraggiare la denuncia, ma dire (esplicitamente) che 'il presunto molestatore va denunciato'.

Abbiamo già discusso questa affermazione, che, per mio conto, si situa a metà strada fra l'azzardo sconsiderato e l'asineria. Tuttavia non vi abbiamo ancora dedicato un 3D specifico.

Che ne pensate?
[Modificato da EverLastingLife 12/02/2016 20:59]
12/02/2016 08:11
 
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Ecco come ho espresso il mio parere in un altro 3D:

"Come detto da chi mi precede, in casi come questo la vittima ha piena libertà di denunciare. L'Organizzazione non lo scoraggia, né ovviamente lo incoraggia. Le denunce penali non sono 'passeggiate di salute', costano tempo, denaro e risorse emotive. Nessuno ha diritto di imporre a chicchessia di adire le vie legali, come nessuno ha il diritto di distoglierlo da tale proposito. Ad esempio, denunciare un abuso se non se ne hanno le prove significa esporsi al rischio di una controquerela. E' una responsabilità che i diretti interessati devono assumersi, solo un pazzo tenterebbe di intromettersi in una simile decisione."

Ecco, appunto: un pazzo. O un fuoriuscito...
[Modificato da EverLastingLife 12/02/2016 08:12]
12/02/2016 08:25
 
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Qui potete trovare la confutazione integrale della "balla", sostenuta dai fuoriusciti per anni, secondo cui ai testimoni di Geova le denunce fra confratelli sarebbero scoraggiate/vietate;

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/d/11234242/Confutazione-servizio-denigratorio-sui-tdG-delle-Iene/discussione.aspx?idm1=1321703...

Devo dire a onor del vero che anche noi abbiamo la nostra parte di colpa: forse dovremmo essere più attenti e puntuali a svelare le "balle"suddette, per evitare che costoro continuino indisturbati ad ammannirle per realtà di fatto.
[Modificato da EverLastingLife 12/02/2016 08:35]
12/02/2016 08:33
 
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Non so se vi rendete conto dell'enormità dell'asserto. Mi spiego con un esempio diverso: supponete di aver subito quello che sembra un furto. Per qualche ragione vi viene il sospetto che l'autore del furto, se c'è stato, potrebbe essere un altro testimone di Geova. Non potete dimostrare che sia stato lui (il quale, chiamato in causa, negherebbe senza meno), non avete uno straccio di prova, addirittura non siete nemmeno sicuri che il furto sia realmente accaduto. Esiste quindi una doppia ragione d'incertezza.

Ebbene, in un caso come questo la WTS dovrebbe dire "andate alla polizia a denunciare il PRESUNTO autore del PRESUNTO furto, senza pensarci due volte".



[Modificato da EverLastingLife 12/02/2016 17:21]
12/02/2016 08:50
 
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Re:
EverLastingLife, 12/02/2016 08:33:

Non so se vi rendete conto dell'enormità dell'asserto. Mi spiego con un esempio diverso: supponete di aber subito quello che sembra un furto. Per qualche ragione vi viene il sospetto che l'autore del furto, se c'è stato, potrebbe essere un altro testimone di Geova. Non potete dimostrare che sia stato lui (il quale, chiamato in causa, negherebbe senza meno), non avete uno straccio di prova, addirittura non siete nemmeno sicuri che il furto sia realmente accaduto. Esiste quindi una doppia ragione d'incertezza.

Ebbene, in un caso come questo la WTS dovrebbe dire "andate alla polizia a denunciare il PRESUNTO autore del PRESUNTO furto, senza pensarci due volte".


Certo! Così poi si becca una denuncia per calunnia con relativo lauto risarcimento!

L'onere della denuncia spetta alla presunta vittima.
Inolte qualsiasi persona anche un "presunto" molestatore è innocente fino a prova contraria: che dovremmo fare? MAndare al rogo delle persone solo per "sentito dire"!?


Ma poi scusatemi: ma se non vuole denunciare la vittima, mi spiegate con quale logica, diritto etc. dovrebbe denunciare la WTS oppure addirittura "costringere" la presunata vittima a denunciare?!
Un minimo di serietà ed onestà sarebbe gradita.
[SM=g7422]
[Modificato da TeoTerrone 12/02/2016 08:50]




**************************************************
2 Sam. 22:26-27
Con qualcuno leale agirai con lealtà;
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto; con chi si mantiene puro ti mostrerai puro e con chi è perverso agirai come da sciocco.....
12/02/2016 08:53
 
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Re: Re:
TeoTerrone, 12/02/2016 08:50:



Un minimo di serietà ed onestà sarebbe gradita.




Stai chiedendo la luna.

12/02/2016 09:35
 
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chi auspica che si dovrebbe incoraggiare la denuncia lo fa perchè non ha la piu pallida idea di quanto "costi" in termini emotivi per tutti gli interessati e in primis per la vittima... qualunque età essa abbia... tanto piu se minore.
Ma non si creda che per un adulto sia tanto piu semplice... non si immagina le domande che si pone ad una donna che denuncia uno stupro....


Ma proviamo ad informarci un po sugli aspetti giuridici che comporta una denuncia per abuso su minori.



"Gli aspetti giuridici della testimonianza del minore sessualmente abusato"

"Nel sistema processuale la testimonianza occupa un posto centrale e lo è ancor di più nei casi di un sospetto abuso sessuale poiché il minore, oltre che vittima, è spesso l'unico testimone oculare disponibile.

La testimonianza possiede una parte di verità oggettiva ed un'altra parte di costruzione soggettiva che va verificata di caso in caso, in relazione al tipo di persona che testimonia e al suo coinvolgimento (33). Per questo motivo ogni testimonianza deve essere letta in un quadro più ampio, come fonte per la ricostruzione storica dei fatti, ma non come elemento sul quale basare le indagini o l'esito del processo. Occorre cioè, attraverso verifiche incrociate, che la testimonianza possa essere confermata da altre risultanze o che sia essa a confermare altre prove e non costituire di per sé l'elemento fondante il giudizio.

La testimonianza del minore è un evento ancor più particolare e complesso, che induce a riflettere circa le determinanti che la influenzano.

Il primo e più significativo rapporto tra minore e struttura giudiziaria è quello dell'interrogatorio e dell'audizione del minore, in cui il bambino viene ascoltato in qualità di testimone in un procedimento penale e, nei casi in cui il giudice ritenga opportuno, in un procedimento civile o amministrativo (34).

Le disposizioni giuridiche previste dal nostro paese, che regolano l'audizione del minore in ambito penale, sono rappresentate dalle norme del Codice di Procedura Penale. Con l'introduzione del Codice del 1988, il problema dell'audizione del minore è diventato ancora più significativo: infatti, rispetto al sistema precedente, l'adozione del modello accusatorio prevede la formazione della prova nella fase dibattimentale, cosicchè le indagini precedentemente esperite e le testimonianze ottenute dagli organi di polizia giudiziaria o dal pubblico ministero devono essere necessariamente riproposte nel corso del dibattimento (35). Infatti, quando in dibattimento, nel corso di un esame, un testimone rende dichiarazioni diverse da quelle rese in momenti precedenti, la parte che lo interroga può contestargli la difformità.

Questo sistema, se da un lato consente, in linea generale, una duplice verifica delle dichiarazioni testimoniali, dall'altro, nei processi in cui vittima sia un minore, comporta che quest'ultimo venga sottoposto a più esperienze traumatiche per diversi motivi, in quanto è chiamato ad esporre e a rivivere per più volte la propria dolorosa esperienza" (36).




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12/02/2016 09:42
 
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Quindi, a parer mio, di donna e mamma, nessuno dovrebbe insistere perchè si prenda una strada o l'altra.
I genitori, forse anche supportati da personale medico, dovrebbero prendere questa decisione in piena autonomia e con cognizione di causa rispetto all'iter che dovranno affrontare.

Una volta deciso per la denuncia, allora chi sta loro vicino ha il dovere morale di supportarli al meglio, proprio per reggere il peso di quanto accadrà loro durante l'inchiesta e il dibattimento.

ma la decisione dovrebbe essere loro...e di nessun altro.
Una responsabilità del genere è troppo grande perchè qualcuno la prenda al posto degli interessati.

12/02/2016 11:15
 
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Re:
EverLastingLife, 12/02/2016 08:11:

Ad esempio, denunciare un abuso se non se ne hanno le prove significa esporsi al rischio di una controquerela. E' una responsabilità che i diretti interessati devono assumersi, solo un pazzo tenterebbe di intromettersi in una simile decisione."



TeoTerrone, 12/02/2016 08:50:


Inolte qualsiasi persona anche un "presunto" molestatore è innocente fino a prova contraria: che dovremmo fare? Mandare al rogo delle persone solo per "sentito dire"!?


D'accordissimo Ever e Teo.
Personalmente mi piacerebbe che questi "personaggi" si trovassero solo per cinque minuti nei panni del protagonista del film IL SOSPETTO.
Chissà se hanno ancora voglia e tempo di sparare qualche cartuccia delle loro.
Buona visione: www.mymovies.it/film/2012/jagten/

[Modificato da Scibbolet 12/02/2016 11:17]
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"Geova vigili fra me e te quando non ci potremo vedere l'un l'altro" Gen.31:49b
12/02/2016 11:30
 
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Re:
Giandujotta.50, 12/02/2016 09:35:

chi auspica che si dovrebbe incoraggiare la denuncia lo fa perchè non ha la piu pallida idea di quanto "costi" in termini emotivi per tutti gli interessati e in primis per la vittima... qualunque età essa abbia... tanto piu se minore.
Ma non si creda che per un adulto sia tanto piu semplice... non si immagina le domande che si pone ad una donna che denuncia uno stupro....


Ma proviamo ad informarci un po sugli aspetti giuridici che comporta una denuncia per abuso su minori.



"Gli aspetti giuridici della testimonianza del minore sessualmente abusato"

"Nel sistema processuale la testimonianza occupa un posto centrale e lo è ancor di più nei casi di un sospetto abuso sessuale poiché il minore, oltre che vittima, è spesso l'unico testimone oculare disponibile.

La testimonianza possiede una parte di verità oggettiva ed un'altra parte di costruzione soggettiva che va verificata di caso in caso, in relazione al tipo di persona che testimonia e al suo coinvolgimento (33). Per questo motivo ogni testimonianza deve essere letta in un quadro più ampio, come fonte per la ricostruzione storica dei fatti, ma non come elemento sul quale basare le indagini o l'esito del processo. Occorre cioè, attraverso verifiche incrociate, che la testimonianza possa essere confermata da altre risultanze o che sia essa a confermare altre prove e non costituire di per sé l'elemento fondante il giudizio.

La testimonianza del minore è un evento ancor più particolare e complesso, che induce a riflettere circa le determinanti che la influenzano.

Il primo e più significativo rapporto tra minore e struttura giudiziaria è quello dell'interrogatorio e dell'audizione del minore, in cui il bambino viene ascoltato in qualità di testimone in un procedimento penale e, nei casi in cui il giudice ritenga opportuno, in un procedimento civile o amministrativo (34).

Le disposizioni giuridiche previste dal nostro paese, che regolano l'audizione del minore in ambito penale, sono rappresentate dalle norme del Codice di Procedura Penale. Con l'introduzione del Codice del 1988, il problema dell'audizione del minore è diventato ancora più significativo: infatti, rispetto al sistema precedente, l'adozione del modello accusatorio prevede la formazione della prova nella fase dibattimentale, cosicchè le indagini precedentemente esperite e le testimonianze ottenute dagli organi di polizia giudiziaria o dal pubblico ministero devono essere necessariamente riproposte nel corso del dibattimento (35). Infatti, quando in dibattimento, nel corso di un esame, un testimone rende dichiarazioni diverse da quelle rese in momenti precedenti, la parte che lo interroga può contestargli la difformità.

Questo sistema, se da un lato consente, in linea generale, una duplice verifica delle dichiarazioni testimoniali, dall'altro, nei processi in cui vittima sia un minore, comporta che quest'ultimo venga sottoposto a più esperienze traumatiche per diversi motivi, in quanto è chiamato ad esporre e a rivivere per più volte la propria dolorosa esperienza" (36).




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Splendido. [SM=g2037512]

I fuoriusciti non hanno NESSUN REALE INTERESSE per le vittime degli abusi, le loro sono solo meschine rappresaglie. Gli episodi di abusi sessuali, veri o presunti, che coinvolgono i tdg rappresentano anzi altrettanto oro per questi squallidi personaggi, dato che vi scorgono delle opportunità per alimentare le loro macchine del fango.

I fuoriusciti comunque stanno perdendo visibilmente colpi. Ultimamente accumulano una quantità impressionante di 'topiche' l'una dopo l'altra. Quasi non riusciamo a stargli dietro. Credo che dovrebbero cambiare al più presto il 'top management'.

Una ragione di questi ripetuti fallimenti, ritengo, sta nel proliferare di gruppetti di apostati che vi si sono messi in concorrenza, facendo loro perdere 'peso'. Parliamo in ogni caso di peso irrisorio (come dire: la differenza fra centigrammi e milligrammi), ma per loro dev'essere comunque una bella gatta da pelare. Invece di fare fronte comune, si sgretolano in una miriade di realtà sempre più insignificanti.
[Modificato da EverLastingLife 12/02/2016 11:33]
12/02/2016 12:22
 
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Nel caso un fratello reo confesso di pedofilia vada appunto dagli anziani a pentirsi, a prescindere che questi venga o no disassociato, ammesso che la vittima o i genitori decidano di denunciare; gli anziani se convocati sono liberi di andare a testimoniare?
C'è qualche circolare che li scoraggi a farlo e ad appellarsi al "segreto confessionale"?
Ammesso che il pedofilo davanti alle autorità neghi, (aiutato dal fatto di non esserci testimoni, perché nessuno abusa in pubblico), come si comporteranno gli anziani?
[Modificato da zatarra1982 12/02/2016 12:23]
12/02/2016 12:36
 
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Ma, oltre a quanto già detto, si potrebbe sapere, di grazia, A CHI la WTS (???) dovrebbe dire che il presunto molestatore andrebbe obbligatoriamente denunciato? Ai genitori? Al minore? Agli anziani della congregazione? A CHI???????Anche qui le leggi dei vari paesi defferiscono con modalità e procedure diverse.


Dovrebbe rendere una regola fissa su una situazione improbabile? Dovrebbe CONDIZIONARE, qualunque sia la situazione, obbligare a fare una denuncia penale con tutte le implicazioni del caso?


Ma questi fuoriusciti dal cervello in equo canone lo sanno esattamente cosa implica fare ciò? Le responsabilità sono sempre e solo in capo al denunciante, il quale in assenza di prove concrete e senza una certezza di reato, potrebbero scaturire una serie di problematiche infinite oltre ad essere passibile di controdenuncia da parte del'ipotetico colpevole per non parlare di altri rischi a cui si potrebbe essere esposti. Perchè la WTS (????) dovrebbe CONDIZIONARE, anzi IMPORRE comportamenti ai fratelli, se non anche grossi problemi giuridici agli stessi,anche quando non sarebbe necessario ricorrere a tale provvedimento?


Ma non erano questi fuoriusciti arrabbiati i paladini del libero arbitrio, delle scelte consapevoli, del motto: il corpo è MIO e decido io? Ma come? Nel loro delirio di stupidità e ignoranza ora diventano i paladini del condizionamento verso gli altri? Comportamenti che se fatti in maniera avventata potrebbero avere conseguenze peggiori del problema stesso?


Ma, secondo loro, i TDG sono già vittime di condizionamento da parte dell'"organizzazione",per questo loro se ne sono andati, NO??? Perchè allora chiedono ulteriori e più invasive opere di condizionamento in una sfera così strettamente privata, nella quale ogni decisione è strettamente personale?


Fate pace col cervello, signori fuoriusciti dai dubbi argomenti e dalle ridicole motivazioni, vi state facendo bene conoscere per quello che siete: solo un fenomeno mediatico da circo equestre e l'opinione pubblica si sta rendendo conto cosa veramente rappresentate.


La verità è un'altra: i TDG hanno MOLTO a cuore principalmente la salute fisica ed emotiva dei loro figli. In primis, quando capita che un figlio manifesti i sintomi di chi ha subito determinate aberrazioni, i genitori si devono preoccupare della sua SALUTE, fisica ed emotiva. Pertanto provvederanno tutte le cure adatte allo scopo e a farlo sentire al sicuro. Non sarà certo la denuncia, il primo pensiero. Poi, in base a quanto risulterà dalle cure prestate e dai fatti che emergeranno, saranno solo ed esclusivamente i diretti interessati a prendere una decisione se ci saranno gli elementi per procedere contro qualcuno. La decisione è SOLO DEI DIRETTI INTERESSATI. Chiunque interferisca in tale decisione, magari obbligandoli a fare qualcosa senza conoscere i fatti, commette un ARBITRIO ed un ABUSO DI AUTORITA'.


Non capire queste cose significa dare fiato alla bocca senza aver collegato un minimo di cervello oppure, come nel caso della maggioranza dei fuoriusciti, tutti i condizionamenti verso gli altri sono sbagliati, tranne quelli che fanno comodo a loro e ai loro interessi egoistici.
[Modificato da Sandro=2015 12/02/2016 12:38]
12/02/2016 13:12
 
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Re:
zatarra1982, 12/02/2016 12:22:

Nel caso un fratello reo confesso di pedofilia vada appunto dagli anziani a pentirsi, a prescindere che questi venga o no disassociato, ammesso che la vittima o i genitori decidano di denunciare; gli anziani se convocati sono liberi di andare a testimoniare?




Non solo sono liberi di farlo, ma devono. Vedi questa circolare (in particolare l'ultimo paragrafo):

[IMG]http://i65.tinypic.com/v2z884.png[/IMG]

[IMG]http://i64.tinypic.com/2yvsz8x.jpg[/IMG]

[IMG]http://i68.tinypic.com/2eex6ra.jpg[/IMG]




C'è qualche circolare che li scoraggi a farlo e ad appellarsi al "segreto confessionale"?



Hai mai visto una circolare del genere? Se ci fosse, dato che sostieni tecnicamente la parte dell'accusa, dovresti essere tu a esibirla. Non ha senso chiedere all ' "imputato" una prova a suo nocumento.

Comunque, se ti va di credere a noi, la risposta è 'no, non esiste'.

Infine, che piaccia o no, gli anziani possono avvalersi del segreto confessionale. In Italia tale diritto è stato stabilito con sentenza della Procura della Repubblica.




Ammesso che il pedofilo davanti alle autorità neghi, (aiutato dal fatto di non esserci testimoni, perché nessuno abusa in pubblico), come si comporteranno gli anziani?



Se il suo abuso non è dimostrabile, tanto che persino le autorità si ritrovano con le mani legate, cosa potrebbero fare di più o di meglio gli anziani? Un uomo è innocente fino a prova contraria. Se è il caso, possono avvertire in privato i genitori con bambini piccoli della congregazione che esiste un concreto sospetto che riguarda una data persona. Ma più di questo...

12/02/2016 13:20
 
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EverLastingLife, 12/02/2016 13:12:




Infine, che piaccia o no, gli anziani possono avvalersi del segreto confessionale. In Italia tale diritto è stato stabilito con sentenza della Procura della Repubblica.





Aggiungo che per altre confessioni religiose il segreto confessionale non è una possibilità, ma un obbligo.



Il sigillo sacramentale, noto anche popolarmente come segreto confessionale, è l'obbligo per i sacerdoti cattolici, ortodossi e con qualche eccezione anche in alcune chiese riformate fra cui quella luterana e quella anglicana, di conservare il segreto assoluto su quanto viene loro detto durante l'amministrazione del sacramento della Penitenza.



it.wikipedia.org/wiki/Sigillo_sacramentale#cite_note-21



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1) Leggete attentamente il Regolamento e attenetevi alle varie regole.
2) Usate il tasto Cerca prima di postare, onde evitare di scrivere cose che sono già state scritte in passato.
12/02/2016 13:43
 
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Altra 'somarata nucleare' è l'idea secondo cui i "famosi" mille casi di mancata denuncia di abusi in Australia proverebbero l'esistenza delle direttive 'omertose' che nessuno è in grado di dimostrare altrimenti.

Si tratta di una famosa fallacia argomentativa, caratteristica di chi non sa (o non vuole) ragionare in modo rigoroso, e che i logici chiamano argumentum ex silentio.

Peraltro l'ipotesi è comunque falsa. Primo perchè non si tratta di 1000 casi ma, come dichiarato dal portavoce ufficiale, di 200. 200 casi in oltre cinquant'anni: quattro PRESUNTI abusi non denunciati all'anno, su una popolazione di decine di migliaia di testimoni di Geova: dal punto di vista statistico, una 'nullità' che non permette di argomentare niente. Sottolineo che il mio giudizio è squisitamente statistico, perchè è ovvio che le vittime di abusi meritino sostegno e giustizia in tutti i casi - purchè gli abusi siano reali.

Secondo perchè si tratta di una questione sotto indagine, sulla quale le autorità australiane non si sono ancora espresse in modo definitivo. Dati i precedenti (cfr. la 'bolla di sapone' Candace Conti) è verosimile che tutto finisca, se non proprio in un nulla di fatto, in un parente prossimo di quest'ultimo.
[Modificato da EverLastingLife 13/02/2016 06:01]
12/02/2016 15:59
 
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Caro ELL,

Mi consentirai una piccola digressioni di carattere psicosociale... quando si tratta di attaccarci i nostri detrattori sono in grado di trovare circolari, opuscoli riservati, disposizioni risalenti a Russell, ma guarda caso ai vari filologi, nonnetti onniscienti ed esperti in "geovologia" comparata sfugge proprio questa circolare chiarissima.

Ora, se escludiamo la malafede non vedo altra spiegazione che una sorta di cecità selettiva... per qualche oscura ragione il senso della loro vita, cosa che ricorda molto l'ostinazione di alcuni personaggi biblici, è diventato quello di calunniare i testimoni di Geova, questa è diventata un'ossessione tale che non possono neppure concepire l'idea che i testimoni di Geova siano un'organizzazione onesta, senza nulla da nascondere, anche nella sua imperfezione... dunque qualunque cosa che in qualche modo vada contro il loro pregiudizio, contro l'immagine interiore che si sono creati e che rafforzano nei loro consessi, non viene neppure percepita.

Direi che siamo oltre la "dissonanza cognitiva", qui siamo alla "cecità selettiva". D'altronde Gesù disse: "Se foste ciechi non avreste alcun peccato. Ma ora dite: ‘Noi vediamo’. Il vostro peccato rimane".

Shalom
[Modificato da barnabino 12/02/2016 16:02]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
12/02/2016 16:30
 
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Re:
barnabino, 12/02/2016 15:59:

Caro ELL,

Mi consentirai una piccola digressioni di carattere psicosociale... quando si tratta di attaccarci i nostri detrattori sono in grado di trovare circolari, opuscoli riservati, disposizioni risalenti a Russell, ma guarda caso ai vari filologi, nonnetti onniscienti ed esperti in "geovologia" comparata sfugge proprio questa circolare chiarissima.

Ora, se escludiamo la malafede non vedo altra spiegazione che una sorta di cecità selettiva... per qualche oscura ragione il senso della loro vita, cosa che ricorda molto l'ostinazione di alcuni personaggi biblici, è diventato quello di calunniare i testimoni di Geova, questa è diventata un'ossessione tale che non possono neppure concepire l'idea che i testimoni di Geova siano un'organizzazione onesta, senza nulla da nascondere, anche nella sua imperfezione... dunque qualunque cosa che in qualche modo vada contro il loro pregiudizio, contro l'immagine interiore che si sono creati e che rafforzano nei loro consessi, non viene neppure percepita.

Direi che siamo oltre la "dissonanza cognitiva", qui siamo alla "cecità selettiva". D'altronde Gesù disse: "Se foste ciechi non avreste alcun peccato. Ma ora dite: ‘Noi vediamo’. Il vostro peccato rimane".

Shalom



No Barnabino,

personalmente direi che la loro è omissione cosciente e fraudolenta al solo scopo di irretire gli incauti e gettare sfiducia e sospetto. Del resto, travisare la realtà, cammuffarla secondo i propri fini è parte integrante del modus operandi del primo e più grande dei fuoriusciti, Satana il diavolo, il grande calunniatore e accusatore dei fratelli.


12/02/2016 17:14
 
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Non saprei... è chiaro che questo maestri di "filologia del sospetto" sanno bene di essere svergognati quando scrivono balle talmente evidenti. Certo, vale sempre il principio che la calunnia è un venticello, una volta che viene messa in giro qualche effetto lo produrrà, specialmente quando si vanno a toccare argomenti molto sensibili come quello della pedofilia, che da qualche anno a questa parte è diventata l'accusa più infamante che si possa lanciare a qualcuno, dal punto di vista della risonanza e scandalo sociale. Certo, i nostri detrattori vorrebbero mettere i testimoni di Geova sul piano della Chiesa Cattolica, che palesemente ha ignorato la pedofilia al suo interno, e non solo quella, la Chiesa tollera praticamente ogni sorta di peccato sessuale o meno, e non parliamo di fedeli che andavano a confessarsi ma di sacerdoti a volte anche in altro nelle gerarchie. Ma la differenza è evidente, e non solo per le proporzioni del fenomeno, che sarebbe il meno, ma per la maniera di gestire le cose, forse non perfetta, ma certamente assolutamente onesta... poi ci sono cavilli legali, tentativi di risarcimenti, ma se parliamo dal punto di vista etico e morale i testimoni di Geova hanno sempre protetto le vittime quando questo era nella loro possibilità.

Questo è un punto, una specie di tentativo maldestro di trovare l'argomento "populista" al punto giusto per far breccia sulle persone, esattamente come era facile durante il periodo bellico far leva sulla nostra neutralità per accusarci di qualunque nefandezza... ma qui c'è di più. Qui ci deve per forza essere un fattore psicologico, perché non si capisce come mai tranquilli impiegati, commercianti, pensionati, persino con una discreta cultura e che non hanno mai avuto nulla a che fare con i testimoni di Geova si prestino a questo genere di intolleranza, per di più quando è evidente il carattere assolutamente scorretto di quello che si scrive... ecco, questo vorrei chiedere ai vari forumisti. Perché? Che cosa glielo fa fare? Non vorrei trovarmi davanti alla banalità dell'intolleranza.

Shalom [SM=g27993]
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12/02/2016 17:58
 
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Molti di loro sono ex anziani e le cose le conoscono molto ma molto bene e forse hanno anche qualche copia delle varie circolari, compresa quella menzionata sopra, tuttavia fanno gli gnorri perchè hanno convenienza a screditare e soffiare su un fuoco di menzogne calunniose.
Del resto.......si sà......quando di mezzo ci sono i bambini le azioni diventano ancora più odiose e turpi.....quindi meglio esagerare.
Ma possono prendere per i fondelli quelli che non conoscono determinati meccanismi non certo chi li conosce........
12/02/2016 18:39
 
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Da notare che anche il vecchio 'manuale per gli anziani', il ks92, non dice da nessuna parte che gli abusatori dei minori non vanno denunciati, se testimoni di Geova.

Il libro dedica all'argomento denunce alcuni paragrafi della lezione 5(C) ove si legge quanto segue (grassetto mio):


Certe controversie tra fratelli non dovrebbero essere portate davanti a tribunali secolari, ma dovrebbero essere appianate in armonia con i consigli di Gesù riportati in Matteo 18:15-17.

In 1 Corinti 6:1-8, l'apostolo Paolo consigliò energicamente ai cristiani di non portare altri cristiani davanti a tribunali per risolvere controversie personali che dovrebbero essere appianate con l'aiuto degli anziani di congregazione.



Nessun cenno agli abusi su minori, che di sicuro non rientrano in quelle che la Società definisce 'certe controversie' o 'controversie personali'.

Quali sono le controversie da risolvere nello spirito di 1 Corinti 6:1-8? Come si rileva da quanto sopra, la Società mette in relazione 1 Corinti 6:1-8 con Matteo 18:15-17 (i cosiddetti 'tre passi di Matteo'). Matteo 18:15-17 è sempre stato applicato dai testimoni di Geova con riferimento esclusivo a: 1) frode; 2) calunnia (si vedano i seguenti riferimenti: Svegliatevi! 8/7/83 pp.13-15; Torre di Guardia 15/8/77 p.499; 15/7/75 pp.447-448; 1/1/82 pp.17-20) Non è mai stato riferito a peccati più gravi, quali stupro, tentato omicidio, e, appunto, molestie sessuali. Malgrado le proditorie ricostruzioni apostate, "nulla" nelle pubblicazioni della Watch Tower, né quelle pubbliche, né quelle riservate, autorizza a fare questo collegamento, che del resto suona ridicolo e illogico: una molestia su minori non è una banale 'controversia fra cristiani'.

Non a caso in questo punto del vecchio ks92 c'è un riferimento ad altra lezione, la 5(B), che dice quanto segue:


In Matteo 18:15-17 Gesà diede consigli su come agire nel caso di gravi torti che si potrebbero risolvere a livello personale. I consigli di Gesà riguardano peccati gravi commessi contro un'altra persona, peccati come frode o calunnia, abbastanza seri da portare eventualmente all'espulsione del colpevole dalla congregazione.



Di nuovo, quindi, nessun riferimento agli abusi su minori.

Va anche precisato che il non seguire queste indicazioni (ovvero, denunciare un conservo responsabile di frode in questioni d'affari, o di calunnia) non provocava comunque un intervento giudiziario da parte del corpo degli anziani; al massimo, l'individuo avrebbe fatto sorgere dubbi sui suoi eventuali incarichi, come l'essere un anziano: 'Se una persona non tiene conto dalla Parola di Dio a questo riguardo, cio può influire sui suoi privilegi nella congregazione' (ks p.139).

Come se non bastasse, lo stesso libro ks92 aggiungeva che il principio di 1 Corinti 6 non poteva essere applicato pedissequamente, citando delle eccezioni decisamente meno gravi delle molestie ai danni di minori (pag. 139-140). Ad esempio in cause giudiziarie aventi per oggetto argomenti quali divorzio, custodia dei figli, alimenti, assicurazioni automobilistiche, procedimenti fallimentari, assi ereditari, e altri ancora, un testimone di Geova che decidesse di passare per un tribunale non sarebbe considerato squalificato per privilegi di congregazione.

Ricapitolando: il 'nuovo' ks (2010) dice testualmente che gli anziani non devono indurre alcuno a desistere da una denuncia penale in caso di abusi su minori; il 'vecchio' ks (pubblicato nel 1992) non dice da nessuna parte che ciò sarebbe vietato, o scoraggiato. Abbiamo invece, in questo lasso di tempo, diverse istruzioni che dicono l'esatto opposto (vedi circolare del 2003, da me pubblicata poco sopra).

Tutto ciò vuol dire che come minimo dal 1992 ad oggi (2016) non esiste nessuna disposizione ufficiale del Corpo Direttivo in grado di dimostrare quanto i fuoriusciti, vanamente, asseriscono. In realtà, disposizioni del genere non sono mai esistite, né prima, né dopo il 1992.
[Modificato da EverLastingLife 13/02/2016 06:05]
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