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Confutazione servizi denigratori sui tdG delle Iene (2016)

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2016 21:35
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03/03/2016 15:52
 
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Avevamo posto questa condizione come propedeutica ad un servizio meno ridicolo del precedente:



- nessuna intervista a fuoriusciti; le voci critiche sono credibili solo se registrate esternamente al gruppo, potendo vantare quello che i massmediologi chiamano 'distacco consapevole'



Com'è andata? E' andata ovviamente che Pelazza ha fatto quello che gli è parso: fuoriusciti come se piovesse. E anche noi facciamo quelli che ci pare, e partiamo in quarta.



B) Frittura di paranza apostata (pot-pourri di scempiaggini assortite)

Pelazza va cordialmente ringraziato: il suo 'reportage al contrario' dimostra quanto i sociologi ci ripetono continuamente, e cioè che degli ex-adepti, intesi come fonte d'informazioni, non c'è da fidarsi. Qui poi c'è l'aggravante dell'anonimato: consapevoli di non essere in alcun modo riconoscibili, hanno mollato qualsiasi residuo freno inibitore, dicendo veramente di tutto e del suo contrario.

Di seguito propongo un elenco di cavolate - a vario grado di cavolaggine - partorite dagli attori della prima parte, che affermano di essere ex-tdG o tdG. Spero che non sia necessario smentire puntualmente affermazioni quali la pressione psicologica è enorme, ti fanno crescere con la paura che tutto è sbagliato, sono subito pronti a puntarti il dito, vedi solo un mondo, e quindi sei costretto a credere a quell'unica versione e altre frasi a effetto, alle quali per fortuna abboccano solo i polli. Tralascio anche il passaggio dell'anonima che afferma di essere diventata anoressica perché un anziano la pedinava (cosa sei, una psicologa?) e le affermazioni del buffo sedicente tdG mascherato da Anonymous, che saranno oggetto di confutazioni più circostanziate.



1) 'Sono stato indottrinato dalla nascita'

Questa è una critica esile esile, letteralmente da due soldi; anzi: non è nemmeno una critica. Tutti ‘indottrinano’ i figli in base alle proprie credenze: l’iscrizione dei piccoli cattolici a catechismo ne è un fulgido esempio. Anche gli atei che insegnano a parole e con l’esempio (disimpegno religioso) ai propri figli che "Dio non esiste" li sottopongono, di fatto, ad una forma di indottrinamento: il “non credere” è di per sé una filosofia di vita come un'altra, e chi può dire che il bambino di oggi, una volta diventato adulto, non rimpianga magari il non essere stato allevato come credente? La verità è che nessun genitore lascia i propri figli veramente liberi di decidere alcunché, per la banale consapevolezza che un bambino non è in grado di prendere decisioni mature, e quindi li indirizza per la strada che ritiene essere giusta. Così fan tutti, ma, si capisce, se ad allevare la prole assecondando le proprie convinzioni sono i testimoni di Geova, diventa immediatamente un atto di manipolazione mentale.



2) 'Sono stata disassociata per avere avuto rapporti prima del matrimonio'

A dire il vero nessuno viene ‘disassociato per avere avuto rapporti prima del matrimonio’. L’attrice anonima ha dimenticato un 'piccolo' particolare: la disassociazione avviene solo in presenza di un dato oggettivo, che è la mancanza di pentimento. “Chi pratica la fornicazione in maniera impenitente non ha diritto di far parte della congregazione cristiana” (Torre di Guardia 15/07/06 p. 29; grassetto mio). La domanda è quindi inevitabile, e la ripetiamo dopo averla posta centinaia di volte: se costei ha intrapreso una condotta che sapeva essere errata alla luce delle norme divine, e che una condotta intrapresa senza pentimento induce alla disassociazione, perché ora si lamenta di una serie di eventi che ha scatenato consapevolmente?



3) 'Quando nasci in una famiglia di testimoni di Geova viene fatto in modo che le tue amicizie siano solo testimoni di Geova'

Se qualcuno immagina che ciò possa rispondere a verità, gli consiglio di farsi un giro il sabato sera nella capitale, a Trastevere, o sul Litorale Domitio presso Caserta, o alla Milano by night dei Navigli: troverà ‘eserciti’ di ragazzi e ragazzini testimoni di Geova miscelati a coetanei non testimoni, intrufolatisi più o meno scopertamente, e viceversa. Quando ero studente universitario a Napoli, io che provenivo dallo strapaese del centro Italia, mi sono ingenuamente meravigliato di scoprire un ‘sottobosco’ di giovani associati alle varie congregazioni della grande città, automuniti uno su cinque, in gran parte battezzati, che bazzicava per discopub e balere dopo interminabili mezz’ore passate a decidere cosa fare della serata. Che ciò sia considerato positivo o negativo dalla congregazione non ha nessun rilievo in questa economia: si sta semplicemente descrivendo una realtà di fatto. Magari i giovani in questione non saranno mai nominati servitori di ministero (diaconi), ma in definitiva fanno quello che vogliono.



4) 'Non posso più avere contatti con mia madre'

O questa persona racconta una parte esigua della verità, nascondendo dei ‘dettagli’ necessari alla comprensione della sua situazione particolare, o più semplicemente non racconta la verità. Le sue affermazioni infatti collidono con le direttive ufficiali: “La disassociazione non pone fine ai vincoli familiari, le attività e i rapporti quotidiani tra i membri della famiglia possono continuare(Mantenetevi nell'amore di Dio, pag. 209)



5) 'Non ti puoi fidanzare prima di 18 anni'

Fonte?

L’anonima che ha lanciato questo ‘grido di dolore’ considera evidentemente i fidanzamenti fra minorenni un fenomeno positivo e da consigliare. Fatti suoi. Nella letteratura della Watch Tower sono riportate raccomandazioni a josa di rimandare progetti matrimoniali all’età della piena maturità, e, per inciso, ben oltre i 18 anni, ma nemmeno l’ombra di una regola come quella brutalmente enunciata sopra.



6) 'Gli anziani ai fidanzati fanno domande specifiche: ti sei masturbata? ti sei eccitata?'

Sarei tentato di istituire un sondaggio per capire quanti lettori di questo forum si sono sentiti chiedere dagli anziani - “specificamente”, mi raccomando - se, da fidanzati, ‘si masturbavano’ e 'si eccitavano'; ma mi sento un po' ridicolo. Che senso avrebbe, del resto, la domanda? Che nesso c’è fra il fidanzamento e la masturbazione? Forse che si masturba solo chi è fidanzato? I fuoriusciti dissidenti sono alla disperazione totale: hanno smarrito completamente il pudore di inventarsi accuse, se non altro, plausibili. Non avendo letteralmente più niente da perdere, sparano a zero sulla logica e la verosimiglianza, escogitando le storie più assurde, in pieno delirio paranoide.



7) 'non puoi fare ricerche'

Questo è quanto afferma l’attrice. Cosa dicono, invece, le pubblicazioni della Società Torre di Guardia? (grassetto mio)


Proverbi 2:1-5 ci esorta a ‘continuare a ricercare’ l’intendimento e il discernimento come se cercassimo “tesori nascosti”. Questo significa che per trovare le risposte alle nostre domande bibliche e le soluzioni ai nostri problemi dobbiamo impegnarci a fondo e fare ricerche. (Torre di Guardia del 15/10/11 p. 32)




Documentatevi e fate ricerche. “I piani del diligente sono sicuramente per il vantaggio”, scrisse Salomone, “ma chi è frettoloso va sicuramente verso l’indigenza”. (Prov. 21:5) Per esempio, state valutando una proposta d’affari? Non fatevi trasportare dalle emozioni. Raccogliete tutte le informazioni rilevanti, fatevi consigliare da chi conosce la materia e identificate i princìpi biblici in gioco. (Prov. 20:18) Per strutturare la vostra ricerca, stilate due liste: una per i benefìci, l’altra per i costi. Prima di prendere una decisione, ‘calcolate la spesa’. (Luca 14:28) Considerate l’effetto che la vostra decisione potrebbe avere non solo sulle vostre finanze ma anche sulla vostra spiritualità. Ci vogliono tempo e sforzo per documentarsi. Ma così facendo eviterete di prendere decisioni affrettate che in seguito potrebbero causarvi problemi e ansietà. (Torre di Guardia del 15/4/11 pp. 15-16)




Daphne, che lavora come correttrice di bozze, è ben lieta che i suoi genitori le leggessero regolarmente quando era bambina. “Hanno coltivato in me l’amore per i libri”, spiega. “Perciò sapevo leggere prima di andare a scuola. I miei genitori mi hanno insegnato anche a fare ricerche per trovare la risposta alle mie stesse domande. Questa educazione è stata preziosa e lo è tuttora”. (Svegliatevi! 8/8/04 p 7)





8) 'non devi leggere cose che vanno contro la Bibbia'

Chissà cosa direbbe il Pelazza, che evidentemente dà credito a queste fesserie, se vedesse la mia biblioteca, ove i libri della beat generation (Burroughs, Kerouac) convivono accanto a opere di Yourcenar, Musil, Pasolini, Céline e anche al commercialissimo Dan Brown. Probabilmente sto mischiando il fango con la cioccolata, ma tutti i suddetti sono accomunati da un dato indubitabile: detta un po’ alla buona, ‘vanno contro la Bibbia’.

Chissà come sono riuscito poi a fare le scuole superiori, come decine di migliaia di altri testimoni di Geova nella sola Italia, dato che il corso di Lettere prevede come argomento obbligatorio lo studio de La Divina Commedia: il capolavoro dantesco, con le sue lunghe descrizioni di dannati sottoposti ai più svariati tormenti nei regni dell’oltretomba, il suo formicolio di venerabili della Chiesa, di omaggi alla Trinità e persino di turpiloquio spinto, va palesemente 'contro la Bibbia’ così come la intendono i testimoni di Geova.

Chissà come ha potuto la Watch Tower scrivere righe come queste (grassetto mio):


Fu a quel punto, credo, che il nostro rapporto cambiò da quello fra una bambina e una persona adulta a una vera amicizia in cui ciascuna apprezzava la compagnia dell’altra. Lo si poteva capire da tante cose, ma una in particolare fu che, invece di libri per bambini, cominciammo a leggere insieme classici come Jane Eyre, Villette, Orgoglio e pregiudizio e The Woman in White. I miei gusti in fatto di letture erano maturati. (Svegliatevi! del 22/02/1996, pag. 27)



consigliando implicitamente delle letture che ‘vanno contro la Bibbia’, fra intrighi assortiti di palazzo, matrimoni combinati per convenienza, bigamie, relazioni extraconiugali e liberismo protofemminista.



9) 'oggi la Torre di Guardia dice A, tu credi A; domani dice B, tu credi B'

Solita rifrittura d’aria. La Torre di Guardia è l’organo ufficiale dei testimoni di Geova: come tale esprime l'intendimento corrente della Bibbia, che ovviamente può cambiare nel tempo, e infatti è cambiato e cambierà ancora. Ed essendo appunto una pubblicazione ufficiale, essa ‘fa testo’ in quanto all’insieme di norme alle quali i singoli Testimoni hanno scelto di sottostare. Non diversamente da quanto accade nelle religioni maggioritarie: nel XIII secolo i sacerdoti cattolici non potevano andare a caccia o assistere a spettacoli di giullari; chi contravveniva alle regole, oggi superate e coperte di ridicolo, era passibile di scomunica. I tempi cambiano, e con essi le leggi. Trovate qualcosa di scandaloso in questa frase: ‘oggi il codice della strada dice A, tu fai A; domani dice B, tu fai B’ ?



10) 'Nella Bibbia c'è scritto 'Percuoti tuo figlio, perché lo devi educare''

In quale universo parallelo?



11) 'Lei voleva che lo denunciassi, ma non alle autorità; attenzione, loro non fanno così. Nessuno ti dice di andare alla polizia. Al contrario, sono scoraggiati a farlo'

E' davvero incredibile la nonchalance con la quale il Pelazza continua a ripetere (attraverso i suoi alter ego di fortuna) questa falsità totale, indifendibile e inqualificabile. L'abbiamo letteralmente fatta a pezzi qui: link. Ecco i passi salienti (grassetto mio):


circolare a tutti i corpi degli anziani del 31/12/2003, pagg.2, 3:



1 Corinti 6:1-7. Questo principio stabilisce che, in caso di divergenze personali, dovute per esempio a divergenze di natura finanziaria, la pace fra i compagni di fede è più importante che dimostrare chi ha ragione e chi ha torto. Anziché rendere pubbliche nei tribunali del mondo le loro divergenze finanziarie, Paolo esortò i cristiani di Corinto a risolvere i contrasti nell’ ambito della congregazione. Anche in caso di divergenze personali invece di ricorrere ai tribunali e alla giustizia di questo mondo i cristiani dovrebbero risolvere le questioni entro la congregazione, in armonia con le procedure scritturali. - La Torre di Guardia 15 agosto 1977, pagina 499; 15 luglio 1975, pagina 447.

Quando ci sarebbe una violazione del principio di 1 Corinti 6:1-7? Quando, per controversie finanziarie con un compagno di fede, invece di seguire il consiglio di Matteo 18:15-17 si porta il fratello in tribunale. In questi casi (di presunta disonestà e frode) il discernimento cristiano aiuterà il cristiano a evitare di compiere un’ azione che causerebbe biasimo alla congregazione. Piuttosto che portare un fratello in tribunale non sarebbe meglio lasciarsi fare un torto o persino defraudare? La Torre di Guardia 1 novembre 2002, pagina 6; 15 agosto 2001, pagina 22-3; 15 marzo 1997, pagina 21; 15 novembre 1986, pagina 20.

Nei casi di reati gravi. Che dire se il ‘peccato’ del nostro fratello riguardasse un crimine, una violazione sia della legge di Dio che di quella dello Stato, come ad esempio casi di furto, abusi sessuali o simili? Matteo 18:15-17 non si riferisce a questi gravi reati. Il contesto di 1 Corinti 6:1-7 è messo in diretta relazione con questioni di natura personale che andrebbero affrontate secondo Matteo 18:15-17. Ne consegue quindi che quando c’ è di mezzo un grave reato, la decisione di denunciare il trasgressore alle autorità non è certo una violazione di 1 Corinti 6:1-7.

Ricordiamo che le “ autorità secolari sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”. (Romani 13:1) Esse stabiliscono le leggi e le fanno rispettare. Paolo scrisse: “ Essa è ministro di Dio per te per il bene. Ma se fai il male, abbi timore: poiché non senza scopo essa porta la spada; poiché è ministro di Dio, vendicatrice per esprimere ira su chi pratica il male” . (Romani 13:1-4; Tito 3:1) È vero che, a seguito di una denuncia, la polizia indagherà e chiamerà alcuni, forse anche fra i componenti della congregazione, ma eserciterà soltanto una funzione di pubblica utilità. La Torre di Guardia 1 aprile 1997, pagina 28.




Mantenetevi nell'amore di Dio, pag. 223:


Potrebbe anche accadere che un cristiano commetta un reato grave ai danni di un altro, come stupro, aggressione, omicidio o furto di una certa entità. In tali circostanze non sarebbe contrario alle norme cristiane denunciare la cosa alle autorità, anche se questo potrebbe sfociare in una causa o in un procedimento penale.




Pascete il Gregge, § 12:19:


Gli abusi su minori costituiscono un reato. Non suggerite mai di non denunciare un caso di abusi su minori alla polizia o ad altre autorità. Se venite interpellati, spiegate chiaramente che denunciare o meno il caso alle autorità è una decisione personale e che, qualunque decisione si prenda al riguardo, non si sarà soggetti a provvedimenti disciplinari da parte della congregazione. Gli anziani non criticheranno chi denuncia alle autorità un caso di abuso su minori. Se la vittima intende sporgere denuncia, ne ha tutto il diritto. — Gal. 6:5.





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Sto cercando di capire se, demolisci di qua, demolisci di là, si riesca a trovare un solo frammento del 'reportage' di Pelazza (che del resto è appunto un collage di frammenti) che possa essere salvato. Forse, la messa in piega della Tinelli.
[Modificato da EverLastingLife 10/03/2016 06:43]
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