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Volta Acqua sopra la Terra

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2017 20:29
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21/01/2017 21:55
 
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Re: Re: Re: Re:
'Andros', 21/01/2017 21.50:




La bolla di sapone è solo un esempio, fatto su ipotesi altrettanto inconfermabili. Ecco un chiaro esempio di discussione aperta con finalità strumentali e motivi polemici.

Nessuno di noi era lì e Perspicacia elabora varie possibilità alla luce delle poche informazioni (ma più che sufficienti) utili a capire il processo creativo del nostro globo terracqueo, e non solo.

Continuare a 'polemizzare' su dettagli privi di possibili riscontri oggettivi non rende le persone più consapevoli.




Abbiate pazienza,

Lo SFD ha preso una posizione chiara sull'argomento non ha detto NON SAPPIAMO a causa di mancanza di riscontri!

La Bibbia in genere fa affermazioni sempre Scientificamente esatte
nel caso della Volta Acquea c'è qualcosa di grosso che non torna

che ci siano problemi di traduzione od altro non so
ma questa è la realtà.
21/01/2017 22:08
 
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Caro Random,

Non riesco a capire cosa chiedi... puoi per una volta spiegarti in modo chiaro evitando questo atteggiamento omertoso? Ti interessa sapere se c'è una posizione dello Schiavo Fedele e Discreto? Su temi scientifici? E che valore possono avere? Lo Schiavo si limita a dispensare cibo spirituale, per il resto come tutti noi fa solo delle ipotesi.

Che ipotesi fa lo Schiavo Fedele e Discreto in questo caso? Leggi Perspicacia e vedrai cosa è accaduto il secondo e quarto giorno creativo, per il valore che può avere un parere... tutto qui, non mi pare complicato consultarlo.

Shalom
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22/01/2017 00:50
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Random2520, 21/01/2017 21.55:




Abbiate pazienza,

Lo SFD ha preso una posizione chiara sull'argomento non ha detto NON SAPPIAMO a causa di mancanza di riscontri!

La Bibbia in genere fa affermazioni sempre Scientificamente esatte
nel caso della Volta Acquea c'è qualcosa di grosso che non torna

che ci siano problemi di traduzione od altro non so
ma questa è la realtà.



Lo Schiavo non ha affatto preso una posizione, ha esposto una semplice ipotesi, alla luce delle poche informazioni disponibili nel testo Biblico: la Bibbia è sempre in linea con la vera scienza ma non per tutto ciò che è scritto in essa esiste la possibilità di una verifica odierna.

Nel caso della volta acquea torna tutto, semplicemente perché è il Creatore che ha operato in tale Era ed abbiamo piena fiducia nel Suo lavoro che, però, è spiegabile, per ovvie ragioni, solo in parte.

Ma nessuno ti vieta di avanzare le tue personalissime teorie, evitando di pretendere dagli altri un dogmatismo improponibile.
22/01/2017 09:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Random2520, 21/01/2017 21.55:




Abbiate pazienza,

Lo SFD ha preso una posizione chiara sull'argomento non ha detto NON SAPPIAMO a causa di mancanza di riscontri!

La Bibbia in genere fa affermazioni sempre Scientificamente esatte
nel caso della Volta Acquea c'è qualcosa di grosso che non torna





se Paolo stesso ha detto che conosciamo parzialmente (1 Cor. 13:9), ricordando che Paolo riceveva rivelazioni divine (1 Cor. 14:6), perchè pretendere che lo SFD "debba" sapere tutto?

Semplicemente, ci sono cose che al momento non capiamo fino in fondo, come per stessa ammissione dell' apostolo delle nazioni....

Ma tutto questo non deve creare problemi al servitore di Geova che lo ama veramente...può creare problemi a chi ascolta le chiacchiere di certi apologeti internettiani da quattro soldi, ma non a chi ama veramente Geova...


[Modificato da Aquila-58 22/01/2017 09:07]
22/01/2017 14:20
 
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M prima del Diluvio il sole la luna le stelle erano visibili???
22/01/2017 15:14
 
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Re:
Random2520, 22/01/2017 14.20:



M prima del Diluvio il sole la luna le stelle erano visibili???




Con un buon paio di lenti polarizzate, forse....
22/01/2017 18:05
 
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Libro Perspicacia, vol. 2 p. 160:

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LUMINARE
Nella Bibbia, fonte di luce; lampada; corpo celeste che illumina la terra.

In Genesi si legge che durante il quarto “giorno” creativo Dio disse: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli”. (Ge 1:14, 19) Questo non si riferisce alla venuta all’esistenza della luce (ebr. ʼohr) stessa, poiché è spiegato che esisteva già. (Ge 1:3) E neanche dimostra che il sole, la luna e le stelle siano stati creati in quell’occasione. Il primo versetto della Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Ge 1:1) Quindi i cieli con i loro corpi celesti, incluso il sole, esistevano già da un indeterminato periodo di tempo precedente ai processi e agli avvenimenti verificatisi durante i sei periodi creativi descritti nei successivi versetti del primo capitolo di Genesi.

Va notato che mentre Genesi 1:1 dice che Dio nel principio “creò” (ebr. baràʼ) i cieli e la terra, nei versetti 16 e 17 si legge che, durante il quarto “giorno” creativo, “Dio faceva [ebr., forma di ʽasàh] i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra”. Il verbo ebraico ʽasàh, spesso tradotto “fare”, può anche significare nominare (2Sa 7:11), stabilire (De 15:1), plasmare (Ger 18:4) o preparare (Ge 21:8).

Quindi il versetto in questione dice che il sole, la luna e le stelle già esistenti assunsero in quel momento un ruolo in relazione al pianeta Terra. Evidentemente il primo “giorno” la luce (ebr. ʼohr) penetrò gradatamente negli strati di nuvole che avvolgevano ancora la terra e sarebbe stata visibile a un osservatore terreno, se fosse stato presente. (Ge 1:3) Il quarto “giorno” le cose cambiarono. La dichiarazione che in quel giorno “Dio li pose nella distesa dei cieli” descrive il fatto che Dio rese visibili nello spazio le sorgenti di luce (ebr. maʼòhr), cioè il sole, la luna e le stelle. Dovevano servire “per fare una divisione fra il giorno e la notte” e “come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Oltre a essere un segno dell’esistenza e della maestà di Dio, con il loro movimento questi luminari permettevano all’uomo di distinguere le stagioni, i giorni e gli anni. — Ge 1:14-18; Sl 74:16; 148:3.

Lo stesso termine ebraico (maʼòhr) è usato a proposito del sistema di illuminazione del tabernacolo mediante lampade a olio. (Eso 25:6; 27:20; 35:8, 14, 28; Le 24:2; Nu 4:9) In Proverbi 15:30 è usato figurativamente nell’espressione “luminosità degli occhi”. L’Egitto fu profeticamente avvertito che non ci sarebbe stata più luce perché Geova avrebbe oscurato e coperto di nuvole “tutte le fonti [forma di maʼòhr] di luce [ʼohr] nei cieli”. — Ez 32:2, 7, 8.
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22/01/2017 18:34
 
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TNM, 22/01/2017 18.05:

Libro Perspicacia, vol. 2 p. 160:

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LUMINARE
Nella Bibbia, fonte di luce; lampada; corpo celeste che illumina la terra.

In Genesi si legge che durante il quarto “giorno” creativo Dio disse: “Si facciano luminari nella distesa dei cieli”. (Ge 1:14, 19) Questo non si riferisce alla venuta all’esistenza della luce (ebr. ʼohr) stessa, poiché è spiegato che esisteva già. (Ge 1:3) E neanche dimostra che il sole, la luna e le stelle siano stati creati in quell’occasione. Il primo versetto della Bibbia dice: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Ge 1:1) Quindi i cieli con i loro corpi celesti, incluso il sole, esistevano già da un indeterminato periodo di tempo precedente ai processi e agli avvenimenti verificatisi durante i sei periodi creativi descritti nei successivi versetti del primo capitolo di Genesi.

Va notato che mentre Genesi 1:1 dice che Dio nel principio “creò” (ebr. baràʼ) i cieli e la terra, nei versetti 16 e 17 si legge che, durante il quarto “giorno” creativo, “Dio faceva [ebr., forma di ʽasàh] i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Così Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra”. Il verbo ebraico ʽasàh, spesso tradotto “fare”, può anche significare nominare (2Sa 7:11), stabilire (De 15:1), plasmare (Ger 18:4) o preparare (Ge 21:8).

Quindi il versetto in questione dice che il sole, la luna e le stelle già esistenti assunsero in quel momento un ruolo in relazione al pianeta Terra. Evidentemente il primo “giorno” la luce (ebr. ʼohr) penetrò gradatamente negli strati di nuvole che avvolgevano ancora la terra e sarebbe stata visibile a un osservatore terreno, se fosse stato presente. (Ge 1:3) Il quarto “giorno” le cose cambiarono. La dichiarazione che in quel giorno “Dio li pose nella distesa dei cieli” descrive il fatto che Dio rese visibili nello spazio le sorgenti di luce (ebr. maʼòhr), cioè il sole, la luna e le stelle. Dovevano servire “per fare una divisione fra il giorno e la notte” e “come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Oltre a essere un segno dell’esistenza e della maestà di Dio, con il loro movimento questi luminari permettevano all’uomo di distinguere le stagioni, i giorni e gli anni. — Ge 1:14-18; Sl 74:16; 148:3.

Lo stesso termine ebraico (maʼòhr) è usato a proposito del sistema di illuminazione del tabernacolo mediante lampade a olio. (Eso 25:6; 27:20; 35:8, 14, 28; Le 24:2; Nu 4:9) In Proverbi 15:30 è usato figurativamente nell’espressione “luminosità degli occhi”. L’Egitto fu profeticamente avvertito che non ci sarebbe stata più luce perché Geova avrebbe oscurato e coperto di nuvole “tutte le fonti [forma di maʼòhr] di luce [ʼohr] nei cieli”. — Ez 32:2, 7, 8.
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Dunque erano perfettamente visibili, essendo dei riferimenti

ergo non poteva esserci nessuna volta acquea ne tanto meno vapore che avrebbe impedito la visione degli astri
22/01/2017 18:56
 
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Libro Perspicacia, vol. 1 pp. 694-695
Può leggerseli anche da wol.jw.org/it/wol/h/r6/lp-i

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Le acque del Diluvio. È stato detto che se tutta l’umidità presente nell’atmosfera si trasformasse improvvisamente in pioggia non ne cadrebbero neanche cinque centimetri, se distribuita su tutta la faccia della terra. Da dove venne dunque l’immenso diluvio noetico? Secondo la narrazione di Genesi, Dio disse a Noè: “Ecco, sto per portare il diluvio [o “l’oceano celeste”; ebr. mabbùl] di acque sulla terra”. (Ge 6:17, nt.) Descrivendo cosa accadde, il capitolo successivo dice: “Tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero e le cateratte dei cieli si aprirono”. (Ge 7:11) Il Diluvio fu di dimensioni tali che “tutti gli alti monti che erano sotto tutti i cieli furono coperti”. — Ge 7:19.

Da dove venne quell’“oceano celeste”? La storia della creazione che troviamo in Genesi dice che nel secondo “giorno” Geova fece una distesa intorno alla terra, e questa distesa (chiamata “Cielo”) divideva le acque sotto di essa, cioè gli oceani, dalle acque sopra di essa. (Ge 1:6-8) Le acque sospese sopra la distesa evidentemente rimasero lì dal secondo “giorno” creativo fino al Diluvio. Era di questo che parlava l’apostolo Pietro quando disse che “dai tempi antichi vi erano i cieli e una terra situata solidamente fuori dell’acqua e nel mezzo dell’acqua mediante la parola di Dio”. Quei “cieli” e le acque sopra e sotto di essi furono i mezzi che la parola di Dio fece entrare in azione, e “mediante tali mezzi il mondo di quel tempo subì la distruzione quando fu inondato dall’acqua”. (2Pt 3:5, 6) Sono state proposte varie spiegazioni di come l’acqua rimase sospesa fino al Diluvio e di che cosa ne provocò la caduta. Ma sono solo speculazioni. La Bibbia dice semplicemente che Dio fece la distesa con acque sopra di essa e che fu lui a portare il Diluvio. La sua onnipotenza poteva far questo con facilità.

Poiché, come dice Genesi, “tutti gli alti monti” furono coperti d’acqua, dov’è ora tutta quell’acqua? Evidentemente proprio qui sulla terra. Si ritiene che un tempo gli oceani fossero più piccoli e i continenti più grandi di quanto non siano adesso, com’è reso evidente da alvei di fiumi che si prolungano sotto gli oceani. Va pure notato che secondo alcuni scienziati in passato i monti erano molto meno alti di ora, e alcune montagne sono persino emerse dal mare. In quanto alla situazione attuale, si dice che “il volume dell’acqua marina è dieci volte superiore a quello delle terre emerse. Scaricate in modo uniforme tutta questa terra nel mare, e due chilometri e mezzo d’acqua coprirebbero tutto il globo”. (National Geographic, gennaio 1945, p. 105) Quindi, dopo che le acque del Diluvio erano cadute, ma prima che le montagne si alzassero e il letto del mare si abbassasse, e prima che si formassero ai poli le calotte glaciali, c’era acqua più che sufficiente per coprire “tutti gli alti monti”, come dice la testimonianza ispirata. — Ge 7:19.
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22/01/2017 22:48
 
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ergo non poteva esserci nessuna volta acquea ne tanto meno vapore che avrebbe impedito la visione degli astri



Evidentemente c'era una volta acquea diradata al punto che permetteva di vedere gli astri... per il resto pare che tu trovi difficile capire che il diluvio non fu un evento naturale ma sovrannaturale e scatenato da Dio, non da qualche circostanza atmosferica eccezionale.

Shalom
[Modificato da barnabino 22/01/2017 22:51]
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05/02/2017 16:42
 
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MODERATORE: Stiamo ancora aspettando una tua risposta su Jackson, magari se ci degni di rispondere.
[Modificato da barnabino 05/02/2017 19:54]
05/02/2017 20:02
 
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Random... prima racconti balle, lancia accuse calunniose senza documentarle, dici di venire qui solo per un "perverso piacere", menti sulla tua identità e poi pensi di poter continuare a postare tranquillamente senza dare spiegazioni o scusarti? Ci prendi per stupidi? Robb de' matt!

Shalom [SM=g2037506]
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06/02/2017 02:52
 
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genesi 2:6 Ma un vapore saliva dalla terra e irrigava l’intera superficie del suolo.
cioè il suolo veniva irrigato dal basso?
[Modificato da sabrina.valenti 06/02/2017 02:54]
themegasabry
06/02/2017 19:49
 
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*** it-2 p. 1181 Vegetazione ***
Le piante in generale. Il terzo “giorno” creativo Dio fece spuntare dalla terra “vegetazione che faceva seme secondo la sua specie”, in grado quindi di riprodursi. (Ge 1:11-13) A quanto pare Genesi 2:5, 6 descrive la condizione esistente in quel “giorno” subito dopo che Dio aveva fatto apparire la terra asciutta ma prima che crescessero l’erba, la vegetazione che portava seme e gli alberi da frutto. Per provvedere l’umidità necessaria alla futura vita vegetale, Geova fece in modo che un vapore salisse regolarmente dalla terra per irrigare il suolo. Questo permetteva alla vegetazione di crescere su tutta la terra anche se allora non pioveva.


*** it-2 pp. 806-807 Rugiada ***
La rugiada si forma quando l’aria notturna carica di vapore acqueo si rinfresca, depositando il vapore allo stato liquido su oggetti più freddi. Si forma anche quando il caldo vapore acqueo che sale dal terreno viene a contatto con l’aria fresca. La Bibbia spiega che, all’inizio della storia della terra, prima che sulla terra piovesse, “un vapore saliva dalla terra e irrigava l’intera superficie del suolo”. (Ge 2:6 e nt.)
[Modificato da TNM 06/02/2017 19:50]
06/02/2017 20:29
 
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Post: 67.472
La question posta da Random, in buon sostanza, è se ai giorni di Noè vi fosse una situazione identica a quella del secondo giorno creativo. La risposta è semplice: no.

Shalom
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