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Bibbie e alterazioni bibliche

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2016 20:18
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08/05/2016 21:20
 
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Cattolico Curioso, 08/05/2016 18.31:

Ciao giuliusgiulius. Tradurre un testo, implica non solo una corretta traduzione letterale, ma anche una traduzione del senso delle parole stesse. Al traduttore non piace che l'Antico Testamento contenga il nome di Dio? Nella traduzione il nome di Dio SCOMPARE. Al traduttore non piace che nel Nuovo Testamento il nome di Dio non compaia? Nella traduzione il nome di Dio COMPARE. Chiedi il motivo di tale alterazione, e ti viene risposto: «Forse così la traduzione non rispetta la lettera del testo originale, ma sicuramente ne rispetta il significato.». Questo vale non solo per il nome di Dio, ma per qualunque altro concetto espresso nel testo sacro; così il risultato finale è che ogni traduzione finisce col dimostrare il pensiero che il traduttore aveva prima di cominciare la traduzione.
Il caso di Giovanni 14:14 è emblematico... il testo greco riporta «ἐάν τι αἰτήσητέ ⸀με ἐν τῷ ὀνόματί μου ⸀ἐγὼ ποιήσω» frase che un qualsiasi liceale tradurrebbe come «se qualcosa chiederete a me nel nome mio farò», traduzione che qualsiasi professore di greco riterrebbe "tradotta senza rispettare la grammatica della lingua in cui si traduce" e inviterebbe a correggere come «se mi chiederete qualcosa nel mio nome io la farò». Se non che, così facendo, sembra elevare Gesù al ruolo di "entità da pregare", cosa che piace ai trinitari, ma non piace agli antitrinitari, i quali si affrettano a dire che si può tradurre in entrambi i modi, ma togliendo quel "mi" la traduzione è più corretta, perché rispecchia il vero significato della frase originaria.
La comparsa/scomparsa di quel "MI" su testi antichi, segue la stessa logica; non dobbiamo dimenticare che anticamente i testi venivano ricopiati a mano, e se uno scriba riteneva che lo scriba precedente avesse dimenticato o aggiunto qualcosa, non di rado provvedeva a correggere l'errore.




il punto è che non esiste solo quella lezione che tu hai indicato.

Vi è la lezione con il "me", sostenuta da alcuni codici:

"ean ti aitesete me en toi onomati mou ego poieso. "

ma anche la lezione senza il "me", sostenuta da altri codici:

"ean ti aitesete en toi onomati mou ego poieso. "


o come ci informa l' interlineare greco italiano P. Beretta, edizioni San Paolo, alcun codici sostituiscono il "me" con "ton patera", cioè il Padre:

"ean ti aitesete ton patera en toi onomati mou ego poieso. "

alcune versioni antiche, come ci informa lo stesso interlineare, omettono addirittura l' intero versetto.

la TNM accoglie entrambe le lezioni (dunque è errato sostenere che rifiuti il "mi" per motivi teologici, accogliere in nota non significa affatto omettere) e che dovendo scegliere una delle due lezioni per il testo ha preferito dare più peso all'evidenza interna, secondo il principio della critica testuale potior lectio quae alias explicat.

Questo giusto per maggiormente chiarire la posizione della TNM
[Modificato da Aquila-58 08/05/2016 21:23]
10/05/2016 11:34
 
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offese.....
Grazie a tutti delle risposte.... certo che di offese nei miei confronti non vi siete proprio risparmiati ormai di tutto in questo forum da ignorante a cattolico (Simon Lebon invece di offendere se non hai argomenti, fatti una cantatina, senza offesa chiaramente) a falso, per arrivare agli sbeffeggiamenti con risatine etc... etc...
di questo faccio fatica a ringraziarvi e sinceramente se questo è l'atteggiamento dei cristiani meglio rimanere atei.
Non mi sembrava che nella bibbia i seguaci di Gesù Cristo (appunto i cristiani) avessero questi atteggiamenti, da quel poco che può capire un ateo e ignorante come me mi sembrava i cristiani dovessero amare il prossimo, curare dalle malattie, e liberare dagli indemoniati (e voi state facendo questo?)

Quindi se volete possiamo andare avanti e parlare di Atti e anche altri passi biblici, oppure se risulto scomodo smetto di scrivere.


Oppure se preferite posso continuare a scrivere passi che nella TNM sono davvero senza senso in italiano - senza offesa ma è un dato di fatto -, questi quelli che ho trovato leggendo un po del vecchio testamento :

GIOBBE 12:5-6
GIOBBE 31:27
PROV. 15:30
PROV. 16:26
PROV. 21:6
PROV. 23:1-2
PROV. 25:23
PROV. 27:17
PROV. 28:25
LAMENTAZIONI 5:5


Ciao


[Modificato da barnabino 10/05/2016 13:21]
10/05/2016 13:21
 
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Caro Giulius,


Grazie a tutti delle risposte.... certo che di offese nei miei confronti non vi siete proprio risparmiati



Ho già precisato che quando diciamo che sei "ignorante" non parliamo di te come persona, stiamo dicendo che ignori le basi stesse del processo di traduzione e le lingue bibliche, è una constatazione. Le "risatine" dipendono dagli argomenti francamente ridicoli che tiri fuori, scopiazzati da siti più o meno critici nei confronti del testimoni di Geova, purtroppo non pare che tu ti renda conto che parlare di "alterazioni" per passi come quello di Giovanni 14,14 non ha alcun senso e fa solo ridere chi conosce un po' l'argomento.


Oppure se preferite posso continuare a scrivere passi che nella TNM sono davvero senza senso in italiano - senza offesa ma è un dato di fatto -, questi quelli che ho trovato leggendo un po del vecchio testamento :

GIOBBE 12:5-6
GIOBBE 31:27
PROV. 15:30
PROV. 16:26
PROV. 21:6
PROV. 23:1-2
PROV. 25:23
PROV. 27:17
PROV. 28:25
LAMENTAZIONI 5:5



Vedo che citi libri poetici e sapienziali, pare che tu non conosca bene la difficoltà di tradurre immagini poetiche (specialmente di 3000 anni fa) in un'altra lingua, abbiamo già trattato singolarmente molti di questi passi che non sono affatto "senza senso" per chi conosce le Scritture.

Comunque sappi che la TNM riveduta (che sarà pubblicata presto) rende molti di quei passi in modo meno letterale, dunque la tua obiezione (che però non ha nulla a che vedere con alterazioni del testo) non sussiste più.

Shalom
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10/05/2016 13:24
 
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Quindi se volete possiamo andare avanti e parlare di Atti e anche altri passi biblici, oppure se risulto scomodo smetto di scrivere



Forse non riusciamo a spiegarci? Atti non c'entra nulla con "alterazioni del testo", sul pregare Gesù ci sono già altre discussioni aperte, fai lo sforzo di usare la funzione "cerca" e continuare in una di quelle... mi pare molto semplice, qui parliamo di presunte "alterazioni" e non di argomenti teologici. Ad Aquila abbiamo cancellato post come a te.

Shalom
[Modificato da barnabino 10/05/2016 13:25]
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10/05/2016 14:06
 
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Re:
barnabino, 10/05/2016 13.24:


Quindi se volete possiamo andare avanti e parlare di Atti e anche altri passi biblici, oppure se risulto scomodo smetto di scrivere



Forse non riusciamo a spiegarci? Atti non c'entra nulla con "alterazioni del testo", sul pregare Gesù ci sono già altre discussioni aperte, fai lo sforzo di usare la funzione "cerca" e continuare in una di quelle... mi pare molto semplice, qui parliamo di presunte "alterazioni" e non di argomenti teologici. Ad Aquila abbiamo cancellato post come a te.

Shalom



ok provo a cercare, se vi è una traduzione migliore delle TNM come posso fare per averla? posso chiedere ai testimoni che vengono regolarmente a trovarmi o la devo richiedere da qualche parte?
grazie
10/05/2016 14:20
 
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Vedi, già parlare di migliore o peggiore con un giudizio di merito indica una tua certa ignoranza o approccio ingenuo al problema, la TNM1984 è più letterale in quei passi, la revisione meno, rende più il senso che la lettera, ma non c'è un meglio o peggio. In Italiano deve uscire a breve, la cugina inglese la trovi già sul sito jw.org.

Shalom
[Modificato da barnabino 10/05/2016 14:21]
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10/05/2016 14:35
 
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Re:
barnabino, 10/05/2016 14.20:

Vedi, già parlare di migliore o peggiore con un giudizio di merito indica una tua certa ignoranza o approccio ingenuo al problema, la TNM1984 è più letterale in quei passi, la revisione meno, rende più il senso che la lettera, ma non c'è un meglio o peggio. In Italiano deve uscire a breve, la cugina inglese la trovi già sul sito jw.org.

Shalom



Beh scusami però, non è vero che è più letterale tradurre in quei modi indica capir ben poco dell'ebraico, non è una traduzione letterale ma sbagliata a tutti gli effetti, purtroppo, una traduzione letterale può essere una interlineare, che poi deve tradurre coi termini corretti e giusti per il contesto, e per fare capire cosa voleva dire l'autore

esempio : NUMERI 1:52
TNM : I figli d'Israele si devono accampare ciascuno rispetto il suo campo e ciascun uomo secondo la sua divisione per i loro eserciti.

Traduzione corretta (bibbia di Gerusalemme) : I figli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera secondo le loro schiere

In ebraico "degel" significa letteralmente bandiera, insegna, vessillo.

quindi non è vero che è più letterale
10/05/2016 14:40
 
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MOD: Sono stufo delle tue offese alla TNM. Riporta solo dati oggettivi e non i tuoi insignificanti giudizi.
[Modificato da Barnaba1977 10/05/2016 15:21]
10/05/2016 15:10
 
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Re: Re:
giuliusgiulius, 10/05/2016 14.35:



Beh scusami però, non è vero che è più letterale tradurre in quei modi indica capir ben poco dell'ebraico, non è una traduzione letterale ma sbagliata a tutti gli effetti, purtroppo, una traduzione letterale può essere una interlineare, che poi deve tradurre coi termini corretti e giusti per il contesto, e per fare capire cosa voleva dire l'autore

esempio : NUMERI 1:52
TNM : I figli d'Israele si devono accampare ciascuno rispetto il suo campo e ciascun uomo secondo la sua divisione per i loro eserciti.

Traduzione corretta (bibbia di Gerusalemme) : I figli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera secondo le loro schiere

In ebraico "degel" significa letteralmente bandiera, insegna, vessillo.

quindi non è vero che è più letterale




"Non è sicuro se degel significhi proprio "insegna", "vessil-lo"...Potrebbe infatti riferirsi all'unità militare maggiore che si venne a formare, appunto, con l'unione di più tribù... ". – La Bibbia [] PIEMME © 1995 – EDIZIONI PIEMME Spa. (Nota in Numeri 2:2)

La "Cyclopœdia di McClintock e Strong" dichiara che: "tuttavia, nessuna di esse esprime l'idea che 'stendardo' trasmette alla nostra mente, ossia una bandiera". Lo stesso commento si può trovare in un altro Dizionario biblico. (Smith's Bible Dictionary (2000) William Smith; pag. 174)

Un Dizionario di ebraico dice: "…1. standard, banner (eccetto Nm 152 22 Ca 24, forse in riferimento alla divisione delle tribù; cf § 2)…2. battaglione, compagnia di truppe…". (The Dictionary of Classical Hebrew (1993) David J.A. Clines Editor)


Altri modi di tradurre "degel" sono: "ordine delle loro famiglie", BE (Nu. 2:2); "le tribù", PB (Nu. 2:3); "gruppo", TOB (Nu. 2:3); "squadroni", BASJ (Nu. 2:3); "posti loro assegnati", PIB (Nu. 2:34) ecc.

[SM=g7393]
10/05/2016 15:33
 
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Caro Julius,


non è vero che è più letterale tradurre in quei modi indica capir ben poco dell'ebraico, non è una traduzione letterale ma sbagliata a tutti gli effetti, purtroppo, una traduzione letterale può essere una interlineare, che poi deve tradurre coi termini corretti e giusti per il contesto, e per fare capire cosa voleva dire l'autore



Vedi, sono commenti di questo genere a destare certi 'risolini' dato che manifestano una certa incompetenza e approccio ingenuo al problema, le traduzioni che contesti non sono né errate né giuste, ma riguardano semplicemente espressioni immagini poetiche che possono essere espresse mantenendo il gusto semico o ricorrendo a spiegazioni spesso ipotetiche, come detto la TNM riveduta le sta modificando in questo senso, ma non c'è un "giusto" o "sbagliato", questo fa semplicemente sorridere!


Traduzione corretta (bibbia di Gerusalemme) : I figli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera secondo le loro schiere

In ebraico "degel" significa letteralmente bandiera, insegna, vessillo.



Non saprei dove deduci che la CEI sia "corretta" e la TNM errata, nel suo post Giusy ti ha mostrato che sul termine i dizionari danno spiegazioni differenti e tutte equamente corrette, pertanto anche qui parlare di alterazioni è ridicolo e dimostra un approccio alquanto grossolano al problema...

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 10/05/2016 15:44]
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10/05/2016 15:47
 
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Caro barnabino
perchè la butti in polemica
Io riporto di fatto che il passo di seguito è alterato nella TNM, quindi puoi darne una spiegazione se sono in errore ?

Ne riporto una molto singolare sullo Spirito Santo .
Si legge nella TNM
Comunque, l’espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede...". In questo caso per non fare leggere che lo Spirito parla (il che s’addice ad una persona) ed annunzia le cose a venire

Espressione ispirata non esiste nel testo greco , e in nessun passo biblico dove vi è la parola Spirito " la cui traduzione è pneuma , si veda Ap.14, 13 lo {tÕ ho} Spirito {pneàma pneuma},

1^ Tm. 4, 4:1 Ma {d de} lo {tÕ ho} Spirito {pneàma pneuma} dice {lšgei legô} esplicitamente {·htîj rhêtôs} che {Óti hoti} nei {™n en} tempi {kairo‹j kairos} futuri {Østšroij husteros} alcuni {tinej tis} apostateranno {¢post»sonta… afistamai} dalla {tÁj ho} fede {p…stewj pistis},
Ecco la sacra bibbia
Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede..." (1 Tim. 4:1).
Puoi giustificare tale traduzione arbitraria estranea al testo greco ?

10/05/2016 16:56
 
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Re:
barnabino, 10/05/2016 15.33:

Caro Julius,


non è vero che è più letterale tradurre in quei modi indica capir ben poco dell'ebraico, non è una traduzione letterale ma sbagliata a tutti gli effetti, purtroppo, una traduzione letterale può essere una interlineare, che poi deve tradurre coi termini corretti e giusti per il contesto, e per fare capire cosa voleva dire l'autore



Vedi, sono commenti di questo genere a destare certi 'risolini' dato che manifestano una certa incompetenza e approccio ingenuo al problema, le traduzioni che contesti non sono né errate né giuste, ma riguardano semplicemente espressioni immagini poetiche che possono essere espresse mantenendo il gusto semico o ricorrendo a spiegazioni spesso ipotetiche, come detto la TNM riveduta le sta modificando in questo senso, ma non c'è un "giusto" o "sbagliato", questo fa semplicemente sorridere!


Traduzione corretta (bibbia di Gerusalemme) : I figli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera secondo le loro schiere

In ebraico "degel" significa letteralmente bandiera, insegna, vessillo.



Non saprei dove deduci che la CEI sia "corretta" e la TNM errata, nel suo post Giusy ti ha mostrato che sul termine i dizionari danno spiegazioni differenti e tutte equamente corrette, pertanto anche qui parlare di alterazioni è ridicolo e dimostra un approccio alquanto grossolano al problema...

Shalom [SM=g27985]




Cari fratelli, io non offendo e non derido anche se le vostre spiegazioni a volte lasciano il tempo che trovano, in ogni caso a me piace andare dritto al merito senza perdermi in commenti vani; in ogni caso lo deduco dal fatto che è obiettivamente errato, Giusy ha dato una spiegazione ma non è giusta dal punto di vista biblico e del testo/contesto; chiunque conosca un po di cultura ebraica del tempo (non io chiaramente che sono ignorante in materia) sa che l'accampamento degli Israeliti formava un quadrilatero in cui in mezzo stava il tabernacolo. A ognuno dei 4 lati si mettevano 3 delle tribù accomunate da una bandiera (o vessillo). Ogni singola tribù aveva poi le proprie insegne di riconoscimento (vedi NUMERI 2:2).
Non si può andare a modificare a piacimento tutti i passi della scrittura dove è presente la parola "degel" solo perchè dà fastidio come traduzione... e sinceramente non ne capisco nemmeno il motivo
10/05/2016 17:09
 
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Caro Julius,

Beh i dizionari citati da Giusy mi pare che dicano il contrario, non siamo affatto sicuri che si trattasse veramente di vessilli o bandiere, dunque stando al senso letterale è meglio parlare di divisioni, ovvero unioni di tribù... nma capisci che qui siamo nel campo delle scelte, non è possibile parlare di "alterazioni" o di traduzione giusta o sbagliata dove il testo stesso lascia spazio, anche nello stesso contesto, a più significati, per non dire dell'assoluta insignificanza teologica del passo... non mi pare infatti che tradurre degel con "vessillo" piuttosto che "divisione" dia fastidio a qualcuno, tanto meno ai testimoni di Geova, a ma vanno benissimo entrambi.

Shalom
[Modificato da barnabino 10/05/2016 18:19]
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10/05/2016 18:17
 
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Caro Gigi,


Espressione ispirata non esiste nel testo greco , e in nessun passo biblico dove vi è la parola Spirito " la cui traduzione è pneuma , si veda Ap.14, 13 lo {tÕ ho} Spirito {pneàma pneuma}



Veramente "espressione ispirata" o "ispirazione" è solo uno dei tanti significati di pneuma secondo i dizionari nei passi dove lo rende in quel modo, il problema non è la TNM ma la tua scarsa conoscenza del greco... lo dico senza alcuna polemica.

Shalom
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10/05/2016 18:56
 
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Re:
g68g, 10/05/2016 15.47:




Io riporto di fatto che il passo di seguito è alterato nella TNM, quindi puoi darne una spiegazione se sono in errore ?







"ho kurios ho theos ton pneumaton ton profeton " (Apoc. 22:6)

alla lettera:

"il Signore il Dio degli spiriti dei profeti " .

Puoi, tu e i tuoi compagniucci di merende dimostrare che quanto è scritto sia uno "strafalcione"?


Guarda come la CEI traduce pneuma:

"Il Signore, il Dio che ispira i profeti, "


Vuoi che continui e devo fermarmi?
Dimmi tu..... [SM=g27987]
[Modificato da Seabiscuit 11/05/2016 16:52]
10/05/2016 22:25
 
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Re: offese.....
giuliusgiulius, 5/10/2016 11:34 AM:

Grazie a tutti delle risposte.... certo che di offese nei miei confronti non vi siete proprio risparmiati ormai di tutto in questo forum da ignorante a cattolico (Simon Lebon invece di offendere se non hai argomenti, fatti una cantatina, senza offesa chiaramente) a falso, per arrivare agli sbeffeggiamenti con risatine etc... etc...
di questo faccio fatica a ringraziarvi e sinceramente se questo è l'atteggiamento dei cristiani meglio rimanere atei. ...


Ciao



Caro Giulius,

Ho risposto a "Cattolico", non ha te, per questo l'ho chiamato "Cattolico".
Fatti una doccia, che calma i bollenti spiriti.
Senza offesa.

Simon
10/05/2016 23:20
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 08/05/2016 18.49:


Caro cattolico,
Solo due brevi annotazioni:

a. Il testo base della TNM è il Wescott-Hort che dice:
"14 εαν τι αιτησητε [με] εν τω ονοματι μου τουτο ποιησω" cosi' che il famoso liceale del tuo esempio potrebbe tradurre "chiederete" o "[mi] chiederete". Ovviamente non ci sono molti liceali in giro che si fregiano del diritto a fare una passabile traduzione biblica con onore di stampa.

b. "... non di rado provvedeva a correggere l'errore." E ti chiedo, in base a cosa lo scriba o il copista riconosceva e correggeva l'errore?

Abbiamo testimonianza di interi versetti aggiunti da zelanti copisti chiaramente influenzati da pulsioni trinitarie, del tutto assenti nel testo. Questo potrebbe essere un caso, visto che col "mi" è praticamente un unicum, nell'ambito delle preghiere dirette a Dio.

Simon


SimonLeBon, effettivamente se al (come dici tu) "famoso" liceale fosse stato sottoposto il testo base della TNM che dice: «14 εαν τι αιτησητε [με] εν τω ονοματι μου τουτο ποιησω», allora avrebbe potuto tradurre sia «se qualcosa chiederete a me nel nome mio farò», sia «se qualcosa chiederete nel nome mio farò».
In entrambi i casi, qualsiasi professore di greco riterrebbe "tradotta senza rispettare la grammatica della lingua in cui si traduce" e inviterebbe l'alunno a riscrivere la frase nel rispetto della grammatica della lingua in cui si traduce.
Nel primo caso, la traduzione grammaticalmente corretta diverrebbe: «se mi chiederete qualcosa nel mio nome io la farò»; nel secondo caso, la traduzione grammaticalmente corretta diverrebbe: «se chiederete qualcosa nel mio nome io la farò». In entrambi i casi, ad esaudire la richiesta, è Gesù stesso, quindi non si vede come una possa essere una "pulsione trinitaria" a condizionare la presenza o l'assenza di quel "mi". Pare invece credibile che gli scribi che vedevano in quel "mi" un'inutile ripetizione, tendessero ad eliminarlo (se presente), mentre gli scribi che vedevano in quel "mi" utile a capire la frase, tendessero a introdurlo (se assente).
Ah. dimenticavo: prima di leggere il tuo intervento, pensavo che uo scriba condizionato da idee anti-trinitarie, non si sarebbe limitato a far sparire solo il "mi", ma avrebbe fatto sparire tutto il versetto.
Leggendo il tuo intervento, si vede come un anti-trinitario possa decidere di omettere quel "mi" per spostare l'attenzione dal fatto che Gesù si impegna ad esaudire egli stesso (non Dio, ma Gesù) le richieste (non tutte, ma solo quelle fatte nel nome di Gesù stesso), al fatto che davanti a "chiederete" c'è o non c'è un "mi".
[Modificato da Cattolico Curioso 10/05/2016 23:33]
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Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato.
11/05/2016 00:09
 
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Caro Cattolico,


In entrambi i casi, ad esaudire la richiesta, è Gesù stesso, quindi non si vede come una possa essere una "pulsione trinitaria" a condizionare la presenza o l'assenza di quel "mi"



Beh, il punto qui non è chi esaudisce la preghiera ma a chi è rivolta la preghiera, il mi non a caso è difeso dai trinitari perché la preghiera era un atto cultuale riservato a Geova Dio.


Pare invece credibile che gli scribi che vedevano in quel "mi" un'inutile ripetizione, tendessero ad eliminarlo (se presente), mentre gli scribi che vedevano in quel "mi" utile a capire la frase, tendessero a introdurlo (se assente)



È impossibile stabilirlo con certezza quale dei due fonomeni prevalse, non a caso la TNM accoglie entrambe le lezioni, certo la tendenza degli scribi ad aggiungere glosse poi passate nel testo è un fenomeno ben noto.


un anti-trinitario possa decidere di omettere quel "mi" per spostare l'attenzione dal fatto che Gesù si impegna ad esaudire egli stesso (non Dio, ma Gesù) le richieste (non tutte, ma solo quelle fatte nel nome di Gesù stesso), al fatto che davanti a "chiederete" c'è o non c'è un "mi".



Non credo che un antittinitario del II secolo fosse rubato da questo al punto di omettere parte del testo, anche perché l'omissione è contenuta in mss di ambienti assolutamente trinitari... non so, mi pare un approccio un po' ingenuo 6e comunque è ridicolo parlare di "alterazioni" del testo rispetto a questi problemi testuali, è agghiacciante sentirlo dire!

Shalom
[Modificato da barnabino 11/05/2016 00:12]
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11/05/2016 07:03
 
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Re: Re: Re:
Cattolico Curioso, 5/10/2016 11:20 PM:


SimonLeBon, effettivamente se al (come dici tu) "famoso" liceale fosse stato sottoposto il testo base della TNM che dice: «14 εαν τι αιτησητε [με] εν τω ονοματι μου τουτο ποιησω», allora avrebbe potuto tradurre sia «se qualcosa chiederete a me nel nome mio farò», sia «se qualcosa chiederete nel nome mio farò».
In entrambi i casi, qualsiasi professore di greco riterrebbe "tradotta senza rispettare la grammatica della lingua in cui si traduce" e inviterebbe l'alunno a riscrivere la frase nel rispetto della grammatica della lingua in cui si traduce.
Nel primo caso, la traduzione grammaticalmente corretta diverrebbe: «se mi chiederete qualcosa nel mio nome io la farò»; nel secondo caso, la traduzione grammaticalmente corretta diverrebbe: «se chiederete qualcosa nel mio nome io la farò». In entrambi i casi, ad esaudire la richiesta, è Gesù stesso, quindi non si vede come una possa essere una "pulsione trinitaria" a condizionare la presenza o l'assenza di quel "mi". Pare invece credibile che gli scribi che vedevano in quel "mi" un'inutile ripetizione, tendessero ad eliminarlo (se presente), mentre gli scribi che vedevano in quel "mi" utile a capire la frase, tendessero a introdurlo (se assente).
Ah. dimenticavo: prima di leggere il tuo intervento, pensavo che uo scriba condizionato da idee anti-trinitarie, non si sarebbe limitato a far sparire solo il "mi", ma avrebbe fatto sparire tutto il versetto.
Leggendo il tuo intervento, si vede come un anti-trinitario possa decidere di omettere quel "mi" per spostare l'attenzione dal fatto che Gesù si impegna ad esaudire egli stesso (non Dio, ma Gesù) le richieste (non tutte, ma solo quelle fatte nel nome di Gesù stesso), al fatto che davanti a "chiederete" c'è o non c'è un "mi".



Caro cattolico,

Tu non ci vedi una "pulsione trinitaria" ma la discussione sul "mi" ha unicamente quella motivazione.

Come ho scritto in precedenza, basta leggere i comandi espliciti dati da Gesu' su chi e come pregare per rendersi conto della posizione unica del Padre.

Che Gesu' agisca su mandato di Dio Padre è chiarissimo nelle scritture, quindi la preghiera "nel nome di Cristo" è sicuramente molto efficace e anche lui farà la sua parte per adempiere la volontà divina. E' Gesu' stesso che afferma di non fare alcuna cosa se non cio' che ha visto dal Padre, quindi la sua relazione di dipendenza è esplicitata in modo chiaro.

Simon
11/05/2016 09:33
 
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Re: Re: Re:
Barnaba1977, 10/05/2016 22.44:

Aquila-58, 10/05/2016 18.56:

guarda, qui di alterato c' è solo il tuo cervello!



Eh no! Così non va bene! Moderati o inizio a cancellarti i post!






MOD:Eventuali osservazioni all'alimentazione di moderazione vanno fatti in privato.
[Modificato da Barnaba1977 11/05/2016 10:08]
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