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Esistenza teologica oggi!

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2016 13:29
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18/06/2016 13:29
 
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Documento di Karl Barth nel 1933.
1. La chiesa non deve “fare di tutto” perché il popolo Tedesco “ritrovi la via verso la Chiesa”, ma perché nella Chiesa trovi il comandamento e la promessa della libera e pura Parola di Dio.
2. Il popolo tedesco riceva la sua effettiva vocazione da parte di Cristo e a Cristo, per mezzo della Parola di Dio che dev’essere predicata secondo la sacra Scrittura. Questa predicazione è compito della chiesa. Non è compito della chiesa aiutare il popolo tedesco a riconoscere e adempiere una “vocazione” diversa dalla effettiva vocazione da parte di Cristo e a Cristo.
3. La chiesa non deve in genere servire all’essere umano e dunque neppure al popolo tedesco. La chiesa evangelica tedesca è la chiesa per il popolo evangelico tedesco. Ed essa serve soltanto alla Parola di Dio. È volere e opera di Dio il servizio agli esseri umani per mezzo della sua Parola, così anche al popolo tedesco.
4. La chiesa crede all’istituzione divina dello stato come rappresentante e operatore nel popolo dell’ordine della giustizia civile. Ma non crede a uno stato determinato, quindi neppure a quello nazionalsocialista. Essa predica l’evangelo in tutti i regni di questo mondo. Lo predica anche nel Terzo Reich, ma non sotto il Terzo Reich e non nel suo spirito.
5. La confessione di fede della chiesa, se dev’essere rielaborata, lo dev’essere secondo la norma della sacra Scrittura, e in nessun caso secondo la norma di una visione del mondo, con ciò essa ammette o nega, nella sua validità per un’epoca più determinata, nei suoi contenuti politici o di altro tipo, quindi neppure secondo la visione del mondo nazionalsocialista. La confessione di fede non deve “fornire le armi” né “a noi”, né ad alcun altro.
6. La comunione degli appartenenti alla chiesa non è determinata dal sangue o dalla razza, ma dallo Spirito santo e dal battesimo. Se la chiesa evangelica tedesca escludesse i giudeo-cristiani o li trattasse come cristiani di seconda classe, avrebbe finito di essere una chiesa cristiana.
7. Se fosse possibile in genere il ministero di un vescovo del Reich nella chiesa evangelica, esso andrebbe ricoperto, come ogni altro ministero ecclesiastico, non in base a posizioni e motodi politici (elezione preliminare, appartenenza a partiti ecc.), ma esclusivamente in base all’idoneità alla funzione ecclesiastica, a opera di chi rivesta i ministeri ordinari.
8. La formazione specifica dei pastori e il modo di governarli con autorità non vanno ristrutturati “nel senso di una maggiore aderenza alla vita e di un maggior legame con la comunità”, bensì in quello di una maggiore disciplina e oggettività nello svolgere l’unico compito loro prescritto e affidato, la predicazione della parola in conformità alla Scrittura.
18/06/2016 13:29
 
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Re: Documento di Karl Barth nel 1933.
Contrariamente ai rappresentanti ufficiali delle chiese cristiani maggiori, Karl Bart nel 1933 parlava molto chiaro.

Simon
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