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[G]"I testimoni di Geova hanno la stessa mortalità dei pazienti che accettano il sangue"[/G]

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2016 12:07
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19/07/2016 23:15
 
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All'inizio del millennio la Watch Tower ha prodotto tre film di circa mezz'ora sul tema delle terapie non emotrasfusionali. Ovviamente sono finiti tutti su Youtube.

Ecco il primo: si intitola "Strategie alternative alle emotrasfusioni: semplici, sicure, efficaci".



Immagino che non siano più tanto attuali, e infatti la stessa Organizzazione è da tempo che non li mette più in programma alle adunanze. Comunque vale la pena guardarli, dato che sono girati con grande maestria documentaria. Avverto che qualcuno degli spezzoni 'chirurgici' potrebbe risultare impressionante, specie per chi è sensibile alla vista del sangue.


Ho trascritto solo una piccola parte degli interventi dei numerosi medici e docenti universitari intervistati nel filmato (il grassetto è mio).


Sul livello di interesse e raggio di applicazione dei progressi nel campo delle metodologie non emotrasfusionali:

Prof. Richard Spence (BHS, Birmingham, Alabama)ciò che abbiamo imparato negli stadi iniziali della medicina e chirurgia senza sangue sui tdG ha avuto una ricaduta positiva su tutti gli altri nostri pazienti. Perciò il criterio che oggi viene definito di risparmio del sangue include l’impiego pianificato di alternative multiple per evitare la necessità di trasfondere al paziente sangue di donatori. Abbiamo operato neonati, abbiamo operato pazienti ultranovantenni, usando queste stesse tecniche e strategie.

Prof. Peter Earnshaw (Guy’s and St. Thomas’s Hospitals Trust, London) – Ora, nei casi di sostituzione dell’articolazione del ginocchio e di modifiche alla protesi, abbiamo ridotto il ricorso alle trasfusioni, arrivando, direi, al 5-8%. L’ideale sarebbe azzerarlo completamente.

Prof. Roland Hetzer (German Heart Institute, Berlin) – Oggi almeno l’80% dei pazienti preferirebbe nettamente non ricevere trasfusioni di sangue.


Sulla convenienza di queste alternative:

Dr. Todd K. Rosengart (Evanston Northwesterm Healthcare, Illinois) – In una serie di interventi (by-pass aorto-coronarico) su 50 pazienti testimoni di Geova e su 100 appartenenti alla popolazione generale si è visto che la strategia di risparmio del sangue comportava una degenza più breve e costi inferiori.


Sui rischi connessi all'uso delle trasfusioni di sangue:

Prof. Lawrence T.Goodnough (Barnes Jewish Hospital, St.Louis, Missouri) Tutto il sangue donato alla banca del sangue, sia che si tratti di sangue omologo o della donazione pre-operatorio di sangue autologo, comporta sempre il rischio di errori organizzativi o di compatibilità, e di una reazione emolitica letale.

Prof. Donat R.Spahn (University Hospital, Zurich) – Tra gli effetti collaterali non c’è solo il rischio di trasmissione delle malattie virali di cui tutti parlano, come l’HIV o l’epatite C o B, ma anche di nuovi virus presenti nella popolazione dei donatori. È in costante aumenta anche la trasmissione di malattie parassitarie attraverso le trasfusioni di sangue.

Prof. Neil Blumberg (University of Rochester, New York) - È molto difficile valutare la portata dell’effetto immunomodulatore delle trasfusioni sulla salute pubblica. Abbiamo calcolato che negli Stati Uniti possiamo aspettarci che ogni anno avvengano approssimativamente dai 10.000 ai 50.000 decessi per cause legate all’immunomodulazione dovuta alle trasfusioni.

Dr. Howard L. Zauder (Professor Emeritus, State University of New York) - I virus che esistono oggi potrebbero subire mutazioni e provocare malattie? Non c’è motivo di ritenere che non possa succedere.

Prof. Francesco Mercuriali (Università di Milano) - La trasfusione più sicura è quella che non viene mai somministrata.


Sull'impiego delle alternative alle trasfusioni di sangue in traumatologia ed altri interventi di pronto soccorso (ad es. quelli conseguenti agli incidenti), ovvero senza possibilità di programmazione ospedaliera:

Dr. Aryeh Shander (Englewood Hospital and Medical Centre, New Jersey) – Considerando i principi e i pazienti con traumi o improvvisa perdita massiva di sangue, la prima cosa da fare in assoluto è intervenire subito. Il criterio fondamentale è fermare l’emorragia, chirurgicamente o con altri mezzi. La seconda è l’impiego di queste metodiche, come il recupero del sangue in determinate circostanze in modo da recuperare il sangue del paziente stesso.

Prof. Donat R.Spahn (University Hospital, Zurich) - Sotto il profilo anestesiologico il concetto è di tollerare entro certi limiti una pressione relativamente bassa, e di evitare se possibile di trasfondere enormi quantità di liquidi per espandere il volume prima di aver verificato chirurgicamente l’origine del sanguinamento, cioè prima di aver identificato da dove esce il sangue e aver bloccato l’emorragia.
Nella gestione dei traumi, il riscaldamento è molto importante, perché nell’ipotermia avanzata la coagulazione del sangue non funziona a dovere, e quindi si ha una perdita ematica maggiore.

Prof. Ernest E. Moore (Denver Health Medical Center, Colorado) - Forse uno dei maggiori progressi in fatto di risparmio di sangue nei traumi è il concetto di controllo chirurgico del danno. In altre parole, una volta aperto l’addome o il torace, e visto che il sanguinamento non si ferma, concentrarsi sui principali vasi che sanguinano; poi applicare dei tamponi sulla superficie e richiudere temporaneamente il paziente, che così può essere trasportato nel reparto di terapia intensiva, dove si prosegue la rianimazione e si cerca specificamente di risolvere i problemi di coagulazione, ad esempio quelli causati dall’ipotermia.
Una volta trasferito il paziente traumatizzato in terapia intensiva, se i problemi sono più complessi ritengo che l’uso dell’eritropoietina diventi ancora più impellente. Nei pazienti testimoni di Geova non indugiamo a somministrare eritropoietina e ferro subito dopo l’arrivo in ospedale. A volte eseguiamo a scopo preventivo una valutazione radiologica interventistica degli organi solidi e provvediamo all’occlusione di arterie che ancora non sanguinano, ma che rischiano di farlo in seguito.

[Modificato da EverLastingLife 19/07/2016 23:19]
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