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Teoria dell'Evoluzione: 44 Ragioni che la Smontano

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2020 08:40
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26/01/2017 13:26
 
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Re:
Sualck, 26/01/2017 12.48:

La scienza funziona così, non dà risposte per tutto, ma solo su quello che può essere spiegato avanza teorie, e se sono confermate da prove, si continua su quella strada.
.




Appunto, quindi la teoria evoluzionistica è fantascienza pura perchè può solo avanzare teorie senza riscontri oggettivi, senza prove affidabili:
quindi,

quali 'conferme' possiede?

quale strada può 'continuare' a percorrere?

Vedi che ripeti pappagallescamente ciò che hai sentito dire?

Finora non hai dato alcuna vera risposta, hai solo replicato le consuete ipotesi senza fondamento.
26/01/2017 13:38
 
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Re: Re:
'Andros', 1/26/2017 1:26 PM:




Appunto, quindi la teoria evoluzionistica è fantascienza pura perchè può solo avanzare teorie senza riscontri oggettivi, senza prove affidabili:
quindi,

quali 'conferme' possiede?

quale strada può 'continuare' a percorrere?

Vedi che ripeti pappagallescamente ciò che hai sentito dire?

Finora non hai dato alcuna vera risposta, hai solo replicato le consuete ipotesi senza fondamento.



Rileggi quello che è stato scritto, e confuta una per una le mie affermazioni con altre spiegazioni scientifiche [SM=g27985]


26/01/2017 13:38
 
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Sualck, 1/26/2017 1:09 PM:

Perché la teoria dell'evoluzione deve spiegare l'arte?
La scienza non è mica fatta solo di teoria dell'evoluzione.


[SM=g8878] che fai, glissi??
26/01/2017 13:44
 
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Re:
Hal.9000, 1/26/2017 1:38 PM:

Sualck, 1/26/2017 1:09 PM:

Perché la teoria dell'evoluzione deve spiegare l'arte?
La scienza non è mica fatta solo di teoria dell'evoluzione.


[SM=g8878] che fai, glissi??



Spiegare l'arte con la teoria dell'evoluzione è come spiegare l'arte con la teoria della relatività. Non si può fare, non gli compete.
La scienza, per come è strutturata, non può spiegare tutto. Se ne fosse in grado allora sarebbe religione.

26/01/2017 13:56
 
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Caro Sualk,

non voglio essere frainteso.

Non ti ho chiesto di spiegarmi con un algoritmo cosa sia l'arte.

Ti sto chiedendo quando e perchè durante il presunto percorso evolutivo che avrebbe portato all'homo sapiens sarebbe comparsa la necessità per quest'ultimo (e solo per lui!) di esprimere i propri sentimenti attraverso l'arte.

Se sopravvive solo il più adatto, che necessità c'era di sviluppare il senso artistico? per esempio, perchè i coccodrilli non dipingono?
[Modificato da Hal.9000 26/01/2017 14:07]
26/01/2017 14:06
 
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Il punto è, che la teoria dell'evoluzione e la selezione naturale sono in contrasto con la condizione umana.
L'uomo sotto svariate forme è differente dagli altri esseri viventi.
Ha caratteristiche uniche.

Ora, la teoria dell'evoluzione, non provabile( come la creazione, lo so) va in contrasto con questa diversità.

Voler capire qual'è il pensiero di noi Testimoni di Geova riguardo la creazione, ascoltando solo i nostri "riassuntini", è pazzia.
E' come se io volessi accertarmi della teroia dell'evoluzione con i solo insegnamenti scolastici elementari.

Non dovrei dirlo a un'amante della scienza. Ma c'è bisogno di studiare e accertarsi, su tutto.
[SM=g27985]
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Non temo nulla di male,
Poiché tu sei con me..." Salmo 23:4
26/01/2017 14:15
 
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Immagina se fra milioni di anni qualcuno scavando da qualche parte trovasse i resti di una Fiat 500 anni '70, quelli di una Panda, una Mercedes, una Bentley e poi quelli di un elicottero o di un aereo...

...e concludesse che questi mezzi si sono evoluti gradualmente nel tempo in forme sempre più complesse!

[SM=g7405]
26/01/2017 14:17
 
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Tutti i batteri evolvono, è stato osservato in laboratorio, non so dove posso trovare pubblicazioni a riguardo ma d'altronde neanche tu mi hai mai fatto vedere le prove che smentiscono una teoria oggi data per certa.



Una volta la teoria geocentrica era data per certa dalla scienza, poi c'è stata una rivoluzione, quella copernicana.

Comunque è altresì vero che tutti i batteri evolvono, ma non diventano qualcos'altro, rimangono sempre batteri le cui mutazioni li rendono più specificati. Questo però non è un aumento dell'informazione intrinseco al battere, cioé la sua evoluzione non è un meccanismo sufficiente a introdurre 'evoluzione' così come la intendi, ovvero aumento dell'informazione che porta ad innovazione. L'evoluzione che si studia sui batteri è una specificata risposta ad un impulso ambientale che è possibile proprio alla malleabilità biologica degli stessi, ma essa per specificare una funzione perde proprietà, non le aggiunge. Quindi quella che chiami mutazione o evoluzione sarebbe meglio identificarla come adattamento.


Gli effetti dell'evoluzione di virus e batteri è riscontrabile nella vita di tutti i giorni, per esempio ti è mai capitato di prendere il raffreddore più volte nella tua vita? quando noi contraiamo una malattia, e sopravviviamo, sviluppiamo l'immunità per quella determinata malattia. Ma ogni anno siamo a rischio di contrarre nuovamente il raffreddore, questo perché il virus è cambiato, e non è mai come i precedenti e ogni anno anche il nostro sistema immunitario in qualche modo si adatta per combattere il nuovo virus.



Certamente, ma un virus dell'influenza non muta in un virus dell'ebola né diventa qualcos'altro: la sua specificità permette un cambiamento adattativo ad ostilità ambientali: questa la chiamiamo microevoluzione: ovvero cambiamenti dovuti alla malleabilità biologica che permette adattamento, ma non permette l'integrazione di nuove funzioni ex novo.

Si è pensato che dati per certi questi 'cambiamenti' con abbastanza tempo si sarebbe potuta dimostrare una nuova funzione, anche una sola, poiché i batteri si riproducono esponenzialmente in tempi abbastanza brevi. Coltivati in vitro e stimolati attraverso la predisposizione di un ambiante favorevole alle mutazioni cosa si è scoperto dopo 60.000 generazioni di E. Coli? Un emerito nulla: sono rimasti sempre batteri il cui picco evolutivo è stata la sintetizzazione del citrato che si pensava fosse una nuova calibrazione quando invece ci si è ridimensionati comprendendo che questa specificità rendeva meno performante l'intero sistema poiché era causata da una 'perenne accensione' del gene regolante.

Insomma, l'approccio evolutivo e le 'prove' dell'evoluzione sono spesso un apriorismo metodologico: ovvero si parte da un presupposto per verificare lo stesso.

Faccio un esempio. Se oggi scoppiasse un ordigno termonucleare ad alta quota e ci rendesse geograficamente recisi dal resto del mondo creando un bacino di sopravvissuti qui relegati, ciò significherebbe la completa estinzione di massa di ogni tecnologia oggi esistente. Dato che lavorando in ambito burocratico e vivendo in città non possiedo nessuna rilevante capacità adattativa pratica mi ritroverei di botto ad affrontare un ambiente ostile con la benché totale incapacità di badare a me stesso per i principali bisogni primari: non so cacciare, non so fabbricare arnesi né di bronzo né di ferro, non so costruire una casa né un rifugio. Le mie probabilità di sopravvivenza sarebbero poche, probabilmente mi estinguerei in poco tempo, mentre dei miei tentativi di sopravvivere rimarrebbe l'inettitudine testimonianza: magari un coltello di legno, un abbozzo di aratro, una catapecchia di legno come rifugio, innumerevoli tentativi di far ardere un fuoco e via dicendo. Ora supponiamo che dopo di me venga un abile costruttore e cacciatore, egli lascerebbe testimonianze ben più progredite delle mie e così via in un aumento delle capacità tecnologiche che la domanda di sopravvivenza rende necessaria.

Passano dieci milioni di anni e futuri archeologi iniziano a scavare nei sedimenti riportando alla luce brandelli di quella verità. Come interpretare quei dati? La stratigrafia sembrerebbe suggerire un aumento della tecnologia col passare del tempo e potrebbero congetturare una sorta di evoluzione... ma è andata davvero così?

Ora la Bibbia presenta una verità decisamente diversa da quella presentata dalla teoria dell'evoluzione, ma nei passi salienti della capacità tecnologica dell'uomo vi sono punti di corrispondenza notevoli nella collocazione ad esempio dell'età del bronzo e del ferro e nello sviluppo delle arti umane come la scrittura e la musica.

Del resto il racconto genesiaco parte lasciando l'umanità neanche in grado di vestirsi poiché fu Geova nella sua benignità a fabbricare per loro lunghe vesti di pelle. Adamo si ritrova in un mondo ostile con zero tecnologia e benché la sua notevole intelligenza dovette far fronte ai bisogni primari senza strumenti né aiuto divino che ingratamente rifiutò.

Ora forse gli scenari si chiariscono e affiora magari un abbozzo di teoria alternativa nell'elaborazione degli stessi dati, dove la spiegazione migliore per l'esistenza non è il caso e la pressione selettiva ma la pianificazione intelligente.
26/01/2017 14:17
 
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Re:
Hal.9000, 26/01/2017 14.15:

Immagina se fra milioni di anni qualcuno scavando da qualche parte trovasse i resti di una Fiat 500 anni '70, quelli di una Panda, una Mercedes, una Bentley e poi quelli di un elicottero o di un aereo...

...e concludesse che questi mezzi si sono evoluti gradualmente nel tempo in forme sempre più complesse!

[SM=g7405]



Mi pare lapalissiano! La base è la stessa no? [SM=g27987]


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26/01/2017 17:33
 
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Re:
Sualck, 26/01/2017 13.04:


perché mi trovo a vivere in questa condizione umana

per cui posso soffrire anche in maniera indicibile per una grave

malattia e morire, oppure posso veder morire mia moglie e i miei

figli dall' oggi al domani o veder soffrire anch'essi in maniera

indicibile per una grave malattia?



Ripeto, la teoria dell'evoluzione non risponde a questa domanda, come si intuisce dal nome questa teoria si riferisce esclusivamente all'evoluzione.

Questo che mi chiedi è il senso della vita, le religioni e le filosofie lo spiegano benissimo, la scienza si occupa di altro.




Non ti ho chiesto "il senso della vita", ma il perchè viviamo in questa condizione umana. E' diverso!


Ti racconto un episodio.

Giorni fa, un bambino di 8 anni è stato estratto vivo dalle macerie dell' Hotel Rigopiano nel Gran Sasso, a seguito della tragica valanga che ha travolto 29 persone, tra cui i suoi due genitori.
Il padre è un mio collega di Osimo, nei pressi di Ancona (la mia città).

Lui e sua moglie sono morti travolti dalla valanga e dalle macerie dell' albergo, mentre il loro figlio di otto anni si è salvato.

Converrai con me che per un bambino di otto anni perdere il padre e la madre è la più grande tragedia che possa accadere, vero?

Ora a quel bambino è stato detto che i suoi genitori sono ricoverati all' ospedale, ma presto o tardi dovranno dirgli la verità.

Che i genitori sono morti.

Quel bambino sarà segnato per sempre da questa tragedia, che può capitare a tutti!

Quando sarà più grande, si farà delle domande: perchè ho perso i miei genitori a 8 anni?

Perchè?

Perchè?

Cosa gli diremo?

Possiamo dargli queste risposte:

1) che deriviamo tutti dall' evoluzione dei primati, la vita è questa,.....la morte è una cosa naturale che fa parte della stessa vita umana.

2) che la filosofia e certe religioni dicono che il Signore sceglie i più buoni per portarseli lassù con se, oppure che è accaduto perchè esiste il male.

Ti sembrano risposte esaustive?

La scienza non sa spiegare a quel bambino perchè ha perso i genitori a 8 anni, la filosofia e certe religioni danno le risposte cervellotiche di cui sopra

Quindi a chi può rivolgersi quel bambino, quando sarà più grande, per avere una risposta sul perchè viviamo in questa condizione umana che lo ha privato dei genitori a 8 anni?

E perchè questo bambino ha una coscienza che lo porterà a farsi queste domande?

Chi gli ha dato questa coscienza?

E se domandasse perchè esiste il male, cosa gli rispondiamo?

Capisci, amico mio, che la vita umana è assai più complessa che fredde formule matematiche e gelide teorie dell' evoluzione, certo non basterà parlare di giraffe e di primati per dare risposte a quel bambino e neppure la filosofia con le sue risposte fasulle.

E se la verità fosse in quell' antico libro, che la maggioranza delle persone tiene a prendere polvere in uno scaffale, la Bibbia?

Guarda che l' uomo non cerca risposte perchè ha bisogno di appoggiarsi a qualcosa o a Qualcuno.

Se l' uomo ha dentro di se una coscienza che lo induce a farsi queste domande sul perchè vive in questa condizione umana è - banalmente - perchè l' uomo non può vivere di solo pane o di fredde teorie scientifiche....

C' è qualcos' altro nell' uomo che nessuna teoria dell' evoluzione potrà mai spiegare, perchè la coscienza dell' uomo sfugge a qualunque legge della materia e non è spiegabile con teorie o formule....

Ciao.
[Modificato da Aquila-58 26/01/2017 17:42]
26/01/2017 18:25
 
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Re: Re:
Aquila-58, 1/26/2017 5:33 PM:




Cosa gli diremo?

Possiamo dargli queste risposte:

1) che deriviamo tutti dall' evoluzione dei primati, la vita è questa,.....la morte è una cosa naturale che fa parte della stessa vita umana.

2) che la filosofia e certe religioni dicono che il Signore sceglie i più buoni per portarseli lassù con se, oppure che è accaduto perchè esiste il male.



Chiaramente la religione è la risposta migliore, altrimenti non l'avremmo creata (non parlo della vostra, che è di origine divina, parlo di tutte le altre che converrete con me sono state tutte create dall'uomo, quindi inventate, per rispondere a domande scomode come queste tragedie o altro ancora).

L'opzione uno è molto più personale anche se si accetta il metodo scientifico per interpretare la realtà, ci sono tantissimi scienziati credenti o comunque agnostici, forse sono anche la maggior parte [SM=g27988]

26/01/2017 18:30
 
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Re: Re: Re:
Sualck, 26/01/2017 18.25:



Chiaramente la religione è la risposta migliore, altrimenti non l'avremmo creata (non parlo della vostra, che è di origine divina, parlo di tutte le altre che converrete con me sono state tutte create dall'uomo, quindi inventate, per rispondere a domande scomode come queste tragedie o altro ancora).




la tua mi pare una non risposta.
Che l' uomo abbia creato la religione, posso anche essere d' accordo con te, ne ha create tante.
Ma che l' uomo abbia creato la Bibbia, è quantomeno opinabile.
La Bibbia da l' unica risposta seria alle domande di quel bambino, non ce ne sono altre.
Tu non ne hai, la filosofia non ne ha di serie...


Sualck, 26/01/2017 18.25:


L'opzione uno è molto più personale anche se si accetta il metodo scientifico per interpretare la realtà, ci sono tantissimi scienziati credenti o comunque agnostici, forse sono anche la maggior parte [SM=g27988]




ma questi scienziati credenti quale risposta danno a quel bambino? [SM=g2037509]




[Modificato da Aquila-58 26/01/2017 18:32]
27/01/2017 09:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Sualck, 26/01/2017 10.08:



Perché quando la scienza dimostra qualcosa, una parte è vera e l'altra è falsa?




Sai perché? Perché l'immanente che è studiato dalla scienza, non può esistere senza il trascendente. Sono due mondi strettamente legati assieme. Gli atei non credono nel trascendente. Ripongono fiducia solo nell'immanente e quindi solo in ciò che può studiare e provare la scienza. Provare poi fino ad un certo limite. Perché quando un fenomeno naturale affonda le radici nel trascendente non è più possibile verificarlo.

Quindi tutto questo dimostra i limiti della scienza.

Pensa che nel caso della teoria delle stringhe. Teoria del tutto metafisica, poiché affonda le radici nel trascendente. Le equazioni avevano previsto l'esistenza di ben 5 teorie sulle stringhe. Poi si unificarono in un'unica teoria. La teoria M o teoria delle superstringhe che comprende anche la supergravità. Ora essendo una teoria del tutto metafisica, rimane solo da verificarla.

Ma perché i calcoli portavano a 5 teorie delle stringhe? Beh! Perché la matematica, prevede tutto, anche ciò che non esiste nella realtà. La matematica dell'infinito è quella che dimostra le infinite possibilità. Ma soltanto alcune di queste possibilità diventano reali. Un po' come accade per le particelle subatomiche, che a livello quantistico prevedono tutte le infinite possibilità. Ma soltanto alcune possibilità diventano reali.

Persino l'esistenza di Dio è data per un 50% a favore della sua esistenza e per un 50% a sfavore della sua esistenza. E questo è un bel dilemma.

Ma per la teoria dell'evoluzione, non esiste nemmeno uno straccio di equazione. Almeno per ora. Forse è più probabile che si trovi un 50% a favore dell'evoluzione e un 50% a favore della creazione.

Ciao
anto_netti
27/01/2017 11:31
 
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Re: Re: Re:
Sualck, 26/01/2017 18.25:


Chiaramente la religione è la risposta migliore, altrimenti non l'avremmo creata ...



Vedo che glissi alla grande le mie domande e rispondi solo quando lo ritieni comodo o conveniente.

Bene, sapientone, allora spiegami meglio la tua affermazione dal punto di vista evoluzionistico:

quando e perchè durante il presunto percorso evolutivo che avrebbe portato all'homo sapiens sarebbe comparsa la necessità per quest'ultimo (e solo per lui!) di creare la religione?

Ai fini della sopravvivenza della specie non mi pare che ce ne fosse la necessità. Perchè i gorilla non pregano?
27/01/2017 12:32
 
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il dio scienza e i suoi comandamenti - Rupert Sheldrake
http://www.fisicaquantistica.it/scienza-di-confine/il-dio-scienza-e-i-suoi-comandamenti

interessante articolo che mette in evidenza in quale trappola si è cacciato Sualck
eccone un pezzetto... leggete l'articolo intero!


(...) Rupert Sheldrake, uno degli scienziati più innovativi a livello mondiale, ci spiega perché i dogmi della scienza sono limitanti e quindi un potenziale pericolo per il futuro dell’umanità.
Rupert SheldrakeIl credo materialista, professato da scienziati che hanno assunto l’autorità di un nuovo sacerdozio, ha trasformato la scienza da un metodo d’indagine aperto e flessibile a un massiccio sistema di convinzioni. Sheldrake ci invita a porci con coraggio nuove domande, offrendoci al contempo la possibilità di scoperte inimmaginabili e una nuova visione del reale, e di ciò che è possibile.

I comandamenti della scienza sono scolpiti nella materia meccanica, da corpi inerti e menti limitate alla massa cerebrale. Imponenti nella loro autorevolezza sono tali da influenzare, alla base, la visione dell’universo, della vita sulla terra, della mente, della coscienza, della medicina… Megafonati dai media, infiltrati in strumenti come Wikipedia, pubblicati in ogni bibbia scientifica, nei testi scolastici e universitari, rappresentano a tutt’oggi il sapere della scienza e, a seguire, della visione/cultura materialista della nostra civiltà. (...)



[SM=g1871112]

I-gua
27/01/2017 12:54
 
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Re: Re:
Sualck, 26/01/2017 13.09:



Perché la teoria dell'evoluzione deve spiegare l'arte?
La scienza non è mica fatta solo di teoria dell'evoluzione.




Perché? Perché tutte le forme di vita esistenti rivelano la perfezione della natura. Non è una forma di arte? Parlando di evoluzione, rivelano la perfezione della natura. Parlando di creazione rivelano la grande creatività del nostro creatore Geova Dio.

Se tu vedi l'universo, esso è geometria. Strutture geometriche perfette. Se vedi il microcosmo biologico, esso è geometria. Se vedi il microcosmo quantistico, esso è geometria. Non è una forma d'arte che ritroviamo in tutta la scienza?

Arte, musica e scienza sono discipline correlate.

Sai che è stato riprodotto il suono del big bang? Si! Oltre che di materia e energia, il cosmo è anche fatto di suoni.

Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 27/01/2017 12:57]
27/01/2017 13:00
 
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Re: Re: Re:
Sualck, 26/01/2017 13.38:



Rileggi quello che è stato scritto, e confuta una per una le mie affermazioni con altre spiegazioni scientifiche [SM=g27985]






La fantascienza non si confuta, si prende per quello che è, immaginazione unita a concetti scientifici, agitati senza mescolare 'et voila'le jeux sont fait', il risultato è un cocktail, pardon, una teoria evoluzionistica che che fa acqua da tutte le parti, senza anelli di congiunzione, ne' reperti validi, ne' prove dimostrabili o replicabili secondo il metodo scientifico.
[SM=g3330151] [SM=g3330151] [SM=g3330151]

occorre una fiducia, più vicina alla creduloneria che alla fede, per confidarvi.
27/01/2017 17:11
 
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con le vostre domande difficili, me lo avete fatto scappare!
... proprio adesso che volevo ragionare seriamente sul caso della rana che compie la gestazione gastrica!

vabbè... per farlo ci vuole umiltà e un briciolo di onestà intellettuale...


comunque, per rispondere agli ultimi interrogativi, occorre conoscere il messaggio biblico!

[SM=g1871112]
24/04/2017 11:46
 
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Premessa al mio futuro commento...
Buongiorno,
___________vedo con piacere che questa discussione è molto attiva (anche se io un po meno).

Quando leggerò tutto risponderò piu specificamente.

Intanto vi lascio una frase di Roberto Burioni: "La scienza non è democratica". Quello che vuole dire è che, prima di sfornare decine di punti contro una teoria, bisogna conoscere bene i metodi di studio scientifici e la teoria stessa con tutte le conoscenze adatte a comprenderla.

___________________________________________________________________

Tra 100 giorni da pecora e 1 da leone preferisco 10 giorni da persona (Cit. Web)
14/08/2020 00:26
 
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Re: e la "gestazione gastrica"... come la mettiamo?
I-gua, 25/01/2017 11:48:

JW.ORG - sistema riproduttivo rana gestazione gastrica: evoluzione o progetto?


LA RANA A GESTAZIONE GASTRICA australiana, considerata estinta nel 2002, aveva un sistema riproduttivo alquanto bizzarro. La femmina inghiottiva le uova fecondate e per circa sei settimane teneva i girini in incubazione nello stomaco. Dopodiché i piccoli spuntavano dalla sua bocca quando erano già rane completamente sviluppate.

Per evitare di digerire le uova, era necessario che la madre non solo smettesse di nutrirsi ma che fermasse anche la produzione di acido nello stomaco. A quanto pare questa produzione era inibita dalle sostanze chimiche rilasciate dalle uova e dai girini.

La rana riusciva a covare circa due dozzine di uova. Al momento del “parto” i piccoli potevano costituire circa il 40 per cento del peso della madre. Sarebbe come se una donna di 68 chili rimanesse incinta e arrivasse poi a portare in grembo 24 bambini di 1,8 chili ciascuno. Le piccole rane allargavano lo stomaco della madre al punto da comprimere i polmoni, obbligandola a respirare tramite la pelle.

Di solito i piccoli uscivano nell’arco di alcuni giorni, man mano che erano pronti. Se però la madre avvertiva un pericolo li “partoriva” anticipatamente vomitandoli. Una volta i ricercatori hanno osservato una femmina che espelleva sei piccole rane tutte insieme facendole schizzare a circa un metro di altezza.

Se, come sostengono alcuni, questo sistema riproduttivo fosse frutto dell’evoluzione, la rana a gestazione gastrica avrebbe dovuto modificare notevolmente e in modo repentino sia la sua costituzione fisica che il suo comportamento. “È inconcepibile l’idea che ci sia stato un lento e progressivo cambiamento nella sua biologia riproduttiva”, ha scritto lo scienziato ed evoluzionista Michael J. Tyler. “Questo comportamento o è assolutamente efficiente o fallisce del tutto”. Secondo Tyler l’unica spiegazione plausibile è “un unico grande balzo radicale”. Per alcuni questo balzo radicale si chiamerebbe creazione. *

Che ne dite? Il sistema riproduttivo della rana a gestazione gastrica è un prodotto dell’evoluzione? O è frutto di un progetto?





[SM=g1871112]

I-gua




Interessante questo documentario: "La rana a gestazione gastrica, un progetto straordinario." www.youtube.com/watch?v=Co-3f-rE9NI
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