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l'alito della vita di Genesi 2:7

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2017 17:08
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27/12/2016 23:40
 
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"E Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente"

NESSUNO con certezza sa grazie a cosa Geova ci ha per così dire....messo in moto , dopo la creazione dell'uomo; di certo non lo scopriremo mai....quella scintilla, quel combustibile, quell'essenza che non possiamo nemmeno definire a parole e comprendere appieno ma dobbiamo accontentarci di un generico ..........alito della vita, così scrivono pure altre traduzioni.

La riflessione che faccio leggendo Luca 23:46 : Gesù chiamò ad alta voce, dicendo: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. porta a pensare che tale Spirito possa essere , oltre alla prospettiva o fiducia futura della resurrezione manifestata da GESù E POI ANCHE DA Stefano che tale spirito possa essere il ...medesimo soffio della vita espresso in Genesi ??

Perchè se lo consideriamo la stessa cosa tale soffio o non torna , perchè tale spirito reso è la fiducia nella resurrezione futura oppure è qualche cosa che resta nelle possibilità del PADRE SENZA CHE TALE ALITO SI MUOVA LETTERALMENTE PER ANDARE DA Geova ,spegnendosi piuttosto alla fine della nostra vita , ma restando , per così dire, vivo nella memoria di Geova e ricostruito o ridato a noi al momento della resurrezione.

Via alle riflessioni, senza essere dogmatici...non poteremmo ami afferrare appieno l'opera di GEOVA QUESTO è CHIARO.
[Modificato da (Gladio) 27/12/2016 23:44]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
28/12/2016 01:32
 
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Qoelet 3:19 sembra non distinguere tra 'l'alito di Vita' umano e animale, per cui direi che ciò che Geova ha sufflato sia un principio vitale associato alla respirazione, presumibilmente al carbonio, respirazione non solo polmonare, macroscopica, ma anche cellulare, microscopica. L'atomo del carbonio permette legami covalenti e stabili ed è alla base di ogni forma di vita conosciuta costituendone lo scheletro atomico, permettendo lo scambio e lo stoccaggio d'energia, compresa l'ossidoriduzione tipica della respirazione cellulare.
28/12/2016 07:23
 
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Re:
(Gladio), 27/12/2016 23.40:



Perchè se lo consideriamo la stessa cosa tale soffio o non torna , perchè tale spirito reso è la fiducia nella resurrezione futura oppure è qualche cosa che resta nelle possibilità del PADRE SENZA CHE TALE ALITO SI MUOVA LETTERALMENTE PER ANDARE DA Geova ,spegnendosi piuttosto alla fine della nostra vita , ma restando , per così dire, vivo nella memoria di Geova e ricostruito o ridato a noi al momento della resurrezione.





non è esattamente la stessa cosa, tuttavia la neshamah di Gen. 2:7 e il ruah (spirito) possono essere usati scambievolmente, si veda Giobbe 27:3...
La neshamah è specificatamente l' alito di vita che Dio immette nell' uomo.
Riguardo al ruah o pneuma che viene reso a Dio alla morte (Eccl. 12:7), non torna a Dio nel senso di un letterale moto a luogo.
Alla risurrezione, Dio semplicemente ridarà lo spirito, il pneuma a colui che "dorme" nella morte, per farlo "rialzare" (Luca 8:54-55)...


[Modificato da Aquila-58 28/12/2016 07:25]
05/01/2017 20:01
 
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Re:
(Gladio), 27/12/2016 23.40:

"E Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente"

NESSUNO con certezza sa grazie a cosa Geova ci ha per così dire....messo in moto , dopo la creazione dell'uomo; di certo non lo scopriremo mai....quella scintilla, quel combustibile, quell'essenza che non possiamo nemmeno definire a parole e comprendere appieno ma dobbiamo accontentarci di un generico ..........alito della vita, così scrivono pure altre traduzioni.

La riflessione che faccio leggendo Luca 23:46 : Gesù chiamò ad alta voce, dicendo: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. porta a pensare che tale Spirito possa essere , oltre alla prospettiva o fiducia futura della resurrezione manifestata da GESù E POI ANCHE DA Stefano che tale spirito possa essere il ...medesimo soffio della vita espresso in Genesi ??

Perchè se lo consideriamo la stessa cosa tale soffio o non torna , perchè tale spirito reso è la fiducia nella resurrezione futura oppure è qualche cosa che resta nelle possibilità del PADRE SENZA CHE TALE ALITO SI MUOVA LETTERALMENTE PER ANDARE DA Geova ,spegnendosi piuttosto alla fine della nostra vita , ma restando , per così dire, vivo nella memoria di Geova e ricostruito o ridato a noi al momento della resurrezione.

Via alle riflessioni, senza essere dogmatici...non poteremmo ami afferrare appieno l'opera di GEOVA QUESTO è CHIARO.



Ma per caso mi hai copiato da quello che ho scritto nella tua pagina Facebook Trinità. Beh se è così ti chiederò i diritti d'autore [SM=g27985] e vabbe ti lascio stare. Saluti


05/01/2017 21:22
 
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Re: Re:
La cosa piu' bella e piu' importante da comprendere è che anche l'uomo è solo "uno" e ritrova la sua pienezza solo se si ciba per intero: fisicamente e spiritualmente.
Solo cosi' l'uomo sta bene e vive felice al servizio di Dio, anche quando non va tutto bene.

Simon
05/01/2017 21:31
 
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L'alito della vita dovrebbe essere quello Spirito che quando si muore torna a DIO

ipotizzo un paragone, un Computer senza software tutto perfetto nuovo ma non può funzionare, manca appunto il Software

la vita è un binomio hardware+software corpo+spirito
si ha coscienza di se solo quando operano insieme, lo spirito senza corpo è morto come il corpo senza spirito
05/01/2017 23:48
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 05/01/2017 21.22:

La cosa piu' bella e piu' importante da comprendere è che anche l'uomo è solo "uno" e ritrova la sua pienezza solo se si ciba per intero: fisicamente e spiritualmente.
Solo cosi' l'uomo sta bene e vive felice al servizio di Dio, anche quando non va tutto bene.

Simon



Certo che l'uomo è uno. Per esempio Simon sei tu, solo tu, non io. Ma poi come dici tu c'è una componente carnale e una spirituale che anima il corpo. E aggiungi anche che la parte spirituale VA NUTRITA. Però come puoi nutrire lo spirito se questo lo ritieni una cosa impersonale?

Per quanto riguarda l'alito di vita dell'uomo che cita Gladio la neshamah può significare anche spirito come ha detto Aquila. Cosa soffia Dio? La neshamah che in quel caso è sia lo spirito che alla morte torna a Dio che l'ha dato e sia il respiro polmonare. Nel momento in cui lo spirito entra nell'uomo esso inizia a respirare.

Alla morte accade una cosa simile: la persona spira, cioè rende lo spirito ricevuto alla nascita, ma non è un letterale moto a Luogo verso Dio. Con il rendere lo spirito cessa pure il respiro.

Ma dopo la morte fisica questo spirito vede,sente ecc ecc. Per voi nn esiste nemmeno il problema perché per voi lo spirito è una cosa impersonale. Però in qualche modo quella persona sopravvive in Dio. Vive in Dio in una forma diversa, come pensiero di Dio che sempre spirito è. Un pensiero è una forza e una forza è spirito. Quindi si vive come pensiero/spirito nella mente di Dio; ma per l'anima che è in Dio è come un dormire, un dolce sonno. Chi è vivo sveglio è Dio, ma chi è vivo ma dorme è il defunto. Se la morte è come un sonno è come se dormissi in Dio. Nn ti rendi conto che dormi,che sei morto,eppure esisti,vivi anche se in altro modo. Anche l'ingiusto? Penso di si. Pure la sua anima riposa nella mente di Dio, ma il suo dormire è un dormire è come un sonno mal fatto.

Da li poi la persona attende nella morte/nel sonno dolce o cattivo la resurrezione del corpo dove Dio infonde il nuovo Neshamah,comorensivo di spirito,resporo e ricordi. Dio ricostruisce la vita di quella persona ridandogli il suo corpo e il suo spirito con il ricordo della sua vita.

Per quanto riguarda il ladrone, anzi i due ladroni,così come gli altri, la morte e il risveglio sarà come se fosse istanteo come passando una porta in un istante. Per questo poté dire oggi sarai con me in paradiso. Perché in quel giorno i ladroni,come gli altri,erano già risorti perché quello che Dio fa,dall'inizio alla fine,Dio lo fa nell'Eterno presente,nel presente continuo,allora,oggi,tutt'ora. Per Dio esiste solo il oggi.

Quindi a mio parere nemmeno la traduzione Cattolica può dimostrare la certezza che uno spirito va a vivere cosciente da qualche parte in attesa della resurrezione perché Dio nel suo eterno tempo,fisso,immutabile,che in un solo istante ingloba tutto il nostro passato,presente e futuro GIÀ HA REALIZZATO LE RESURREZIONI. Ha già realizzato le resurrezioni già dal primo attimo della creazione.



[Modificato da barnabino 05/01/2017 23:50]
05/01/2017 23:50
 
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L'alito della vita dovrebbe essere quello Spirito che quando si muore torna a DIO



Possiamo usare le espressioni ebraiche? Perché se usiamo le traduzioni italiane facciamo confusione, visto che non c'è uniformità. Nella TNM "alito" rende neshamàh mentre "spirito" è reso da rùach. Secondo Ecclesiaste lo "spirito" che torna a Dio è lo rùach che ha un significato molto ampio.

Shalom
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06/01/2017 00:06
 
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Re:
barnabino, 05/01/2017 23.50:


L'alito della vita dovrebbe essere quello Spirito che quando si muore torna a DIO



Possiamo usare le espressioni ebraiche? Perché se usiamo le traduzioni italiane facciamo confusione, visto che non c'è uniformità. Nella TNM "alito" rende neshamàh mentre "spirito" è reso da rùach. Secondo Ecclesiaste lo "spirito" che torna a Dio è lo rùach che ha un significato molto ampio.

Shalom



Che ci sono termini differenti nn lo nego. Però come ha detto Aquila a volte capita che neshamah e ruah sono equivalenti e quello di Genesi 2,7 potrebbe essere uno di questi casi. Ma poi anche se fosse a te cosa cambia? Non credi che l'alito di vita/spirito è la persona stessa. Quindi anche se li fossero equivalenti per te nn cambierebbe nulla. Se poi mi parli del perché considero lo spirito come la persona stessa mi disp ma il regolamento mi vieta di risponderti qui.



[Modificato da barnabino 06/01/2017 00:15]
06/01/2017 00:15
 
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Che ci sono termini differenti nn lo nego. Però come ha detto Aquila a volte capita che neshamah e ruah sono equivalenti e quello di Genesi 2,7 potrebbe essere uno di questi casi



Siccome le Scritture usano due termini differenti non farei confusione, da nessuna parte ad esempio si dice che la neshamah torna a Dio, mi pare.


Ma poi anche se fosse a te cosa cambia? Non credi che l'alito di vita/spirito è la persona stessa



Non esattamente, i due termini hanno sfumature differenti. Dove deduci nella Bibbia che la neshamah indica la persona stessa?


Quindi anche se li fossero equivalenti per te nn cambierebbe nulla. Se poi mi parli del perché considero lo spirito come la persona stessa mi disp ma il regolamento mi vieta di risponderti qui



Non vedo che pertinenza abbia, banalmente sono due termini con significati differenti, non è che deve cambiare qualcosa a me personalmente. Boh.

Shalom
[Modificato da barnabino 06/01/2017 00:38]
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06/01/2017 00:17
 
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E non fare il furbo che con noi non attacca, qui non si parla di parabole dove non è citata né la parola ruach né la parola neshamah, dunque attieniti al tema.

Shalom
[Modificato da barnabino 06/01/2017 00:47]
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06/01/2017 07:54
 
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Il solito minestrone armandiano...... [SM=g27985]




06/01/2017 08:00
 
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Re: Re:
ארמאנדו אלבנו, 06/01/2017 00.06:



Che ci sono termini differenti nn lo nego. Però come ha detto Aquila a volte capita che neshamah e ruah sono equivalenti e quello di Genesi 2,7 potrebbe essere uno di questi casi.





no, perchè in Gen. 2:7 abbiamo solo neshamah e non ruah.

A volte sono usati scambievolmente, ma sono comunque termini ben differenti e la stessa Genesi lo dimostra, infatti Gen. 7:22 docet.....


06/01/2017 13:47
 
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Re:
ארמאנדו אלבנו, 05/01/2017 23:48:



Certo che l'uomo è uno. Per esempio Simon sei tu, solo tu, non io. Ma poi come dici tu c'è una componente carnale e una spirituale che anima il corpo. E aggiungi anche che la parte spirituale VA NUTRITA. Però come puoi nutrire lo spirito se questo lo ritieni una cosa impersonale?



Lo spirito non è altro che la vita della persona stessa, quella parte dell'uomo che gli stessi uomini vorrebbero tanto poter trasferire alla materia inanimata imitando Dio, ma non sono mai riusciti a fare.
Lo spirito di per sè non sussiste, ma l'uomo è uno, fatto di corpo fisico e alito di vita.
Quando nutri la parte spirituale, nutri l'uomo e sta bene lui, non lo spirito.

Armando:

Per quanto riguarda l'alito di vita dell'uomo che cita Gladio la neshamah può significare anche spirito come ha detto Aquila. Cosa soffia Dio? La neshamah che in quel caso è sia lo spirito che alla morte torna a Dio che l'ha dato e sia il respiro polmonare. Nel momento in cui lo spirito entra nell'uomo esso inizia a respirare.

Alla morte accade una cosa simile: la persona spira, cioè rende lo spirito ricevuto alla nascita, ma non è un letterale moto a Luogo verso Dio. Con il rendere lo spirito cessa pure il respiro.



Come dice il Qoelet, accade per l'uomo e accade per gli animali.
Ma l'uomo, fatto a somiglianza di Dio, si rendo conto del suo bisogno di nutrirsi anche col cibo spirituale.

Armando:

Ma dopo la morte fisica questo spirito vede,sente ecc ecc. Per voi nn esiste nemmeno il problema perché per voi lo spirito è una cosa impersonale. Però in qualche modo quella persona sopravvive in Dio. Vive in Dio in una forma diversa, come pensiero di Dio che sempre spirito è. Un pensiero è una forza e una forza è spirito. Quindi si vive come pensiero/spirito nella mente di Dio; ma per l'anima che è in Dio è come un dormire, un dolce sonno. Chi è vivo sveglio è Dio, ma chi è vivo ma dorme è il defunto. Se la morte è come un sonno è come se dormissi in Dio. Nn ti rendi conto che dormi,che sei morto,eppure esisti,vivi anche se in altro modo. Anche l'ingiusto? Penso di si. Pure la sua anima riposa nella mente di Dio, ma il suo dormire è un dormire è come un sonno mal fatto.



Quello che noi diciamo segue pari pari la promessa di Elohim ad HaAdam in Gn.3,19: "כִּֽי־עָפָ֣ר אַ֔תָּה וְאֶל־עָפָ֖ר תָּשֽׁוּב׃".
Se qualcosa dovesse sopravvivere, equivarrebbe ad accusare Dio di menzogna.

Armando:

Da li poi la persona attende nella morte/nel sonno dolce o cattivo la resurrezione del corpo dove Dio infonde il nuovo Neshamah,comorensivo di spirito,resporo e ricordi. Dio ricostruisce la vita di quella persona ridandogli il suo corpo e il suo spirito con il ricordo della sua vita.

Per quanto riguarda il ladrone, anzi i due ladroni,così come gli altri, la morte e il risveglio sarà come se fosse istanteo come passando una porta in un istante. Per questo poté dire oggi sarai con me in paradiso. Perché in quel giorno i ladroni,come gli altri,erano già risorti perché quello che Dio fa,dall'inizio alla fine,Dio lo fa nell'Eterno presente,nel presente continuo,allora,oggi,tutt'ora. Per Dio esiste solo il oggi.

Quindi a mio parere nemmeno la traduzione Cattolica può dimostrare la certezza che uno spirito va a vivere cosciente da qualche parte in attesa della resurrezione perché Dio nel suo eterno tempo,fisso,immutabile,che in un solo istante ingloba tutto il nostro passato,presente e futuro GIÀ HA REALIZZATO LE RESURREZIONI. Ha già realizzato le resurrezioni già dal primo attimo della creazione.



Una "traduzione" (cattolica o meno) non dimostra nulla.
La realtà dei fatti dimostra invece che i cattolici piangono i loro parenti quando muoiono, non sono certo contenti che siano andati in paradiso.

Simon
06/01/2017 15:38
 
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Come dice il Qoelet, accade per l'uomo e accade per gli animali



Anche se Qohelet mi pare parli di ruach e non di neshamah della vita come fa Genesi 2:7.

Shalom
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06/01/2017 16:34
 
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Re:
barnabino, 06/01/2017 15:38:


Come dice il Qoelet, accade per l'uomo e accade per gli animali



Anche se Qohelet mi pare parli di ruach e non di neshamah della vita come fa Genesi 2:7.

Shalom



Se i due testi sono coerenti, come dovrebbe essere, non si infonde il nishmat nell'argilla e poi ne esce fuori un ruah diverso... l'uno e l'altro vengono e vanno dove Dio li manda.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 06/01/2017 16:35]
06/01/2017 19:11
 
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Io dico molto semplicemente e senza alcun dogmatismo che questo neshamah..o alito non è di certo il ruach...visto che noi stessi siamo nefesh , ma è quella cosa che lo mette in moto....e che alla morte torna a Dio nel senso che resta in Dio traccia di noi il medesimo neshamah sarà poi dato alla resurrezione dei corpi per....dare vita a queste Nefesh-dove pèr ruach intendo in questo caso...la personalità,il proprio io cosciente......
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
06/01/2017 19:56
 
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Il Gesenius riporta come radice נָשַׁם = NaShaM, interessante che applica la radice ad una donna in travaglio che ansima, affanna, e una volta è usato come mente in Proverbi 20,27:

L’alito dell’uomo terreno è la lampada di Geova, che scruta attentamente tutte le parti più interne del ventre.

________________________________________________________

“Queste Profezie di Daniele e Giovanni non dovranno essere comprese sino al tempo della fine: ma intanto alcuni dovranno profetizzare basandosi su di esse in tristi condizioni per lungo tempo, e ciò in modo oscuro, così da convertire solo pochi. . . . Poi, dice Daniele, molti le scorreranno e la conoscenza sarà accresciuta. Poiché l’Evangelo deve essere predicato in tutte le nazioni prima della grande tribolazione e della fine del mondo. La moltitudine con le palme in mano presa da tutte le nazioni, che viene da questa grande tribolazione, non può divenire innumerevole, se non grazie alla predicazione dell’Evangelo prima che essa venga”.
- Isaac Newton, Observations Upon the Prophecies of Daniel, and the Apocalypse of St. John, 1733 -

06/01/2017 23:46
 
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Io dico molto semplicemente e senza alcun dogmatismo che questo neshamah..o alito non è di certo il ruach...visto che noi stessi siamo nefesh , ma è quella cosa che lo mette in moto....e che alla morte torna a Dio nel senso che resta in Dio traccia di noi il medesimo neshamah sarà poi dato alla resurrezione dei corpi per....dare vita a queste Nefesh-dove pèr ruach intendo in questo caso...la personalità,il proprio io cosciente......



La Bibbia, torno a ripetere, non parla del neshamah che torna a Dio ma parla sempre del ruach. Alcuni parlano della neshmah come della "scintilla divina" e fanno notare che non è detto specificamente che sia stata data agli animali. Esseri umani a animali sono identici, funzionalmente, ma gli esseri umani hanno qualcosa che gli animali non posseggono... si, io la chiamerei personalità, mente interiore o qualcosa del genere.

Shalom
[Modificato da barnabino 06/01/2017 23:46]
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07/01/2017 05:26
 
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Speriamo di mattere in pace questo dialogo [SM=g27987]

Atti tutto il capitolo 7 Stefano doveva conoscere molto bene Istoria Del popolo Ebraico Che raccondato tutto la storia di Abramo a Il Messia. ) E I farisei o dovevano accettare il Messia o mettere a morte Stefano.

E Stefano essendo un Istoriano Del popolo Ebraico A , ascoltato queste parole dalla bocca di Gesu '....
Matteo 22:30

Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo.

Ecco Perche Stefano a affidato il suo Spirito a gli Angeli, Stefano Sara uno dei 144.000

Non torna Sulla Terra fisicamente come non torna Gesu [SM=g10765]
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