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QUESTA GENERAZIONE NON PASSERA': Gesù si riferiva alla generazione presenti in quel periodo?

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2017 23:51
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13/09/2017 18:38
 
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TdG

Ma anche il tuo discorso non sta in piedi, anche se io credo nella Bibbia, In Gesù e In Dio, non accetterei comunque questa spiegazione della generazione sovrapposta che citando l'illustrazione di Barnabino mi sembra una "pezza" più piccola del buco"
Non é che tutti quelli che si professano cristiani e che aspettano la venuta di Gesù , accetterebbero senza condizione questo concetto della generazione.



Trovo le tue obiezioni molto razionali e coerenti.

La questione però andrebbe approfondita dal nostro punto di vista che a più riprese è stato evidenziato: il TdG non è così acritico come potrebbe apparire da uno sguardo superficiale, anzi prima di diventarlo c'è un processo di vaglio e attenta valutazione sia delle dottrine da abbracciare che quelle da abbandonare alla luce delle Scritture.

Il processo di accettazione di un intendimento, apparentemente incondizionato, è quindi da valutare dopo l'empirica esperienza del vissuto cristiano TdG e delle dottrine TdG. Non è incondizionato poiché siamo perfettamente consci che il processo di enunciazione di un intendimento è unilaterale, ovvero non coinvolge tutti i TdG né esso contemporaneamente viene meditato ed esposto così come enunciato. Fermo restando che un intendimento non è una dottrina, ma appunto un intendimento che si rettifica man mano che il tempo, la comprensione e l'interpretazione diviene più chiara. Le dottrine fondamentali mai sono cambiate e sono la Resurrezione, il Sacrificio di Cristo, la non Trinità di Geova, il Suo nome, il Regno messianico, il Paradiso sulla Terra, l'inesistenza di un Inferno di fuoco, etc. etc.

Ed è per questo che i tentativi di spiegazione escatologici vengono accettati non in virtù della loro infallibilità né, tanto meno, in virtù della loro ispirazione: vengono accettati per quello che sono: intendimenti. La fiducia che è stata ascritta a questi uomini deriva da un precedente processo critico. Sarebbe quindi pleonastico riproporlo per ciò che si recepisce come il sincero desiderio di scrutare le Scritture nel tentativo onorevole di rimanere desti. La nostra fede dipende dalle dottrine primarie che operano negli uomini che le abbracciano il frutto dello spirito: non da esposizioni escatologiche soggette a rettifica. Questa malleabilità non granitica dell'impianto escatologico è ciò che ci si aspetterebbe da chi non si dichiara ispirato ed è ciò che avviane in qualsiasi altra disciplina dello scibile umano: al crescere della luce della conoscenza, se necessario, si abbandonano visioni e aspettative che non reggono il vaglio del tempo. Il Testimone di Geova non abbraccia dogmi misterici né infallibili.

Forse ora ti è più chiaro comprendere come, in primis, se un intendimento è rivisto o corretto non suscita molto scalpore tra i TdG, in secundis, non è un problema di immediata rilevanza da giustificare un atteggiamento critico di dissenso pubblico in quanto non si è chiamati a contribuire alla sua enunciazione, e consci che se non è chiaro o errato prima o poi verrà corretto da quell'onestà intellettuale, da quella sincerità e da quell'atteggiamento di umiltà tipico dei cristiani veri di ogni epoca.

[Modificato da Dante.V 13/09/2017 18:39]
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