Caro Verderame,
Ma se volontiariamente di dissocia è perchè non vuole avere più a che fare con noi, quindi a che pro noi dovremmo perdere tempo con chi volutamente non vuole avere più a che fare con noi?
Appunto, non perdiamo tempo con lui. Non viene espulso, prendiamo atto del fatto che "non vuole avere più a che fare con noi" e lo accontentiamo: "non abbiamo più a che fare con lui", ovviamente per quel che riguarda questioni di svago o spirituali.
Un figlio , un genitore, un fratello, non è vero che non vuole avere più a che fare con voi socialmente " questa è strategia...", semplicemente smette di seguire l'organizzazione.
Frase incomprensibile. Ma di chi sta parlando? Chi smette di seguire l'organizzazione e non è più attivo nell'organizzazione non è scomunicato.
Ora è la sua organizzazione che le detta di non frequentare i suddetti familiari.., per paura di perdere anche lei come ademta
La mia organizzazione non "detta" nulla, come comportarsi con i famigliari scomunicati o inattivi è lasciato alla coscienza. Per il resto... "ademta"? Verderame... la vedo un po' confusa. Mi faccia la cortesia, guardi la realtà e la smetta di frequantare siti razzisti, le confondono le idee. Le quoto Simon:
"
Altri hanno già provato altre "strategie teocratiche", in base alle quali tutti possono fare tutto, e non succede nulla. Il risultato è che poi non si vede piu' neanche la differenza tra cristiani e non. Secondo noi tdG, invece, la differenza si deve vedere. A lei non va bene?"
Shalom
[Modificato da barnabino 14/03/2018 23:11]
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