La secolarizzazione che avanza in Occidente pone il problema dell’uso degli ex edifici di culto
La secolarizzazione che avanza in Occidente pone il problema dell’uso degli ex edifici di culto: in Italia circa 100mila con tanti proprietari diversi, tremila quelle danneggiate dagli ultimi sismi. Allo studio direttive per gli episcopati
Pubblicato il 10/07/2018
Ultima modifica il 10/07/2018 alle ore 19:48
FRANCESCO PELOSO
CITTà DEL VATICANO
Non ci sono statistiche complete, eppure si tratta di un fenomeno in crescita in molti Paesi occidentali: il processo di secolarizzazione ha come conseguenza anche quello della dismissione degli edifici di culto, cioè delle chiese. Paesi come Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Stati Uniti e Canada sono fra quelli più colpiti, ma anche in Italia gli effetti cominciano a farsi sentire anche se in misura minore. Il problema è l’uso che si fa del patrimonio dismesso, il rischio infatti, è che la cessione del bene porti a trasformazioni nelle quali si perda del tutto il senso originario dell’edificio: ex chiese diventano discoteche
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