Tra i nomi di spicco Paolo Berlusconi e l’ex funzionario di Palazzo Chigi, Mario Benotti
Pubblicato il 21/07/2018
Ultima modifica il 21/07/2018 alle ore 20:36
Edoardo Izzo
Roma
Ci sono anche l’editore, Paolo Berlusconi, e il prestigioso ex consigliere di Palazzo Chigi, Mario Benotti, tra le 9 persone «archiviate» dal tribunale di Roma per la vicenda giudiziaria nota come «Vatileaks», che anche al Tribunale Vaticano si era sgonfiata come una bolla di sapone. Ma se nei due processi d’Oltretevere c’erano state assoluzioni per i giornalisti, Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, e condanne sia pure lievi, ulteriormente alleggerite dalla grazia concessa da Benedetto XVI al maggiordomo Paolo Gabriele, dalla scarcerazione anticipata di monsignor Vallejo Balda e dalla condizionale concessa a Francesca Immacolata Chaouqui, a piazzale Clodio, dove si è indagato su vicende collegate a quei processi, non c’è stato bisogno di un dibattimento.
E’ apparso chiaro ai pm Stefano Pesci e Nicola Maiorano, infatti, che nessun illecito era contestabile agli indagati, finiti però ugualmente nel tritacarne mediatico. E il gip della Capitale, Cinzia Parasporo, non ha potuto che disporre l’archiviazione nei confronti di tutti e 9 gli indagati. Il primo nome nel provvedimento è quello di Benotti, un laico cattolico molto in vista in Vaticano, già alla guida di Rai International e poi approdato a Palazzo Chigi con incarichi prestigiosi. Tra gli «archiviati» anche i giornalisti, Alessandro Sallusti e Enrico Cisnetto, e il loro ediotre Paolo Berlusconi, fratello dell’ex premier Silvio, e coinvolto da alcune esternazioni della Chaouqui che voleva «silenziare» il vaticanista del Giornale Fabio Marchese Ragona, troppo critico nei suoi confronti.
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