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Libro "Uno, nessuno e cento dei: tu chi sei?"

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2018 01:19
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25/07/2018 13:20
 
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Alla presentazione incontro pacifico tra rappresentanti religiosi, compresi i tdG

Francesca Guccini e Federica Verrillo, due insegnanti e ricercatrici, hanno avuto la folle idea di intraprendere un viaggio attraverso lo studio delle
religioni per dar vita a un libro fruibile da genitori e insegnanti, che possa avvicinare i bambini a questo argomento così difficile da decifrare. Hanno incontrato i capi spirituali di tutte le principali religioni presenti in Italia e con la loro preziosa collaborazione hanno creato un connubio tra la ricerca teorica e la pratica religiosa quotidiana. Giulia Guerra ha trasformato in immagini tutto quello che loro hanno scoperto. Tra filastrocche e laboratori, lo scopo del libro è quello di insegnare divertendo le principali caratteristiche delle religioni più diffuse e di educare al rispetto della fede altrui.

Le religioni trattate sono: buddhismo, cristianesimo nelle sue tre confessioni più diffuse ovvero cattolicesimo, cristianesimo ortodosso e protestantesimo, ebraismo, induismo, islam, sikhismo, testimoni di Geova. Uno spazio è poi dedicato anche ai non credenti.

Francesca Guccini, 35 anni, vive a Castel San Pietro Terme (BO). È insegnante di scuola primaria e laureata in Scienze della Formazione primaria. Durante la sua esperienza di insegnamento ha proposto ai suoi alunni lo studio delle diverse religioni e della non credenza.

Federica Verrillo, 26 anni, vive a Imola. È educatrice di scuola primaria e secondaria di I grado, è laureata in Scienze della Formazione con indirizzo Educatore Sociale e Culturale. Conduce laboratori teatrali di inclusione, durante la sua esperienza ha sentito il bisogno di educare all’interculturalità.

Giulia Guerra, 31 anni, vive a San Zaccaria (RA). È atelierista, illustratrice e grafica; si è laureata in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva presso l’ISIA di Urbino.





Qui il video, negli ultimi 11 minuti prende la parola il rappresentante dei tdG, che chiude pacificamente l'incontro [SM=g28002]

www.facebook.com/chiara.fiorini.5/videos/10215054530468103/?hc_ref=ARTIZqn2o5dRvqL9XtiedniUxC-A4l1V2OkPC5nDWf3BvsHxES7ciJKu44L...
25/07/2018 13:51
 
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Ottima la strada intrapresa nel far comprendere come la diversità e l'esclusione che alcuni bambini percepiscono a scuola non è da attribuire alla religione (il classico: "non possono fare questo, che brutta cosa"), ma all'incapacità altrui di mostrare rispetto per una visione diversa della vita, ed è su quest'ultimo concetto che bisogna lavorare.

La quarta di copertina infatti riporta:



"Maestra, perché lui non mangia la carne di maiale?
Perché porta il turbante?
Perché lei non festeggia il compleanno"

Sono tante le domande sulle grandi religioni fatte dai bambini.
Tra filastrocche e divertenti laboratori, questo libro racconta le principali caratteristiche delle religioni più diffuse ed educa al rispetto della fede altrui.

[Modificato da (Mr. X) 25/07/2018 13:52]
25/07/2018 14:26
 
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Re:
Cosi' ad occhio, mi sembra una buona idea, anche per tenere accesa la fiammella del dialogo...

Simon
25/07/2018 17:43
 
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Sono tante le domande sulle grandi religioni fatte dai bambini.
Tra filastrocche e divertenti laboratori, questo libro racconta le principali caratteristiche delle religioni più diffuse ed educa al rispetto della fede altrui.



Caspita, e chi glielo dice a Polymetis che i tdG sono considerati da un testo didattico tra le "grandi religioni" e le "religioni più diffuse", assieme a Islam ed Ebrei?
E chi glielo dice al grande capo dei fuoriusciti, che dieci anni fa diceva


I TdG sono invece solo un gruppetto minoritario ed insignificante



[SM=g7405]


Anche a me pare un'ottima iniziativa quella di educare i bambini alla tolleranza e al rispetto con un libro corredato di illustrazioni [SM=g28002]

27/07/2018 01:19
 
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Bejucal il cattolicesimo è minoritario rispetto ai testimoni di Geova
La cittadina di Bejucal de Ocampo, nel Messico meridionale
(la caratteristica curiosa è che il cattolicesimo è minoritario rispetto ai testimoni di Geova)

La cittadina di Bejucal de Ocampo, nel Messico meridionale, ha una caratteristica particolare. “La maggioranza degli abitanti è testimone di Geova”, dice un articolo del quotidiano Excélsior. “Dal punto di vista religioso e governativo regna un clima di tolleranza . . . Gli abitanti hanno sostituito sbornie e sigarette con cantici e lettura della Bibbia. Inoltre vige il rispetto per l’autorità”.

L’articolo afferma che, anche se nella cittadina sono presenti diverse confessioni, “non sorgono conflitti o dibattiti religiosi”. E aggiunge: “Non si riscontra ostilità, e la diversità religiosa non impedisce ai vicini di salutarsi . . . Ogni famiglia professa liberamente la propria religione e questo non ostacola l’integrazione sociale. Nessuno trova strano che i testimoni di Geova abbiano una presenza così rilevante a Bejucal”. Inoltre i loro figli ‘si vestono in maniera modesta, a scuola prendono buoni voti e sono beneducati’, come ha osservato un insegnante delle superiori che non è Testimone.

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102010295?q=Bejucal&p=par
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