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L' apostasia predetta in 2 Tessalonicesi 2:3

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2018 15:14
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05/08/2018 12:27
 
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Riguardo al soggetto apostasia - ultimi giorni ho trovato interessante anche questi paragrafi del libro Perspicacia alla voce "ultimi giorni" :

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Ultimi giorni in relazione all’apostasia.

Le parole “ultimi giorni” o espressioni equivalenti sono usate a volte in relazione all’apostasia che doveva verificarsi all’interno della congregazione cristiana. A Timoteo l’apostolo Paolo scrisse: “L’espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni”. (1Tm 4:1; cfr. At 20:29, 30). Nella successiva lettera a Timoteo, Paolo trattò di nuovo questo argomento e parlò di futuri “ultimi giorni”. Dato che gli uomini avrebbero abbandonato la condotta retta, quelli sarebbero stati “tempi difficili” o, più letteralmente, “tempi fissati fieri”....

Similmente l’apostolo Pietro fornì ai cristiani informazioni anticipate circa le difficoltà che sarebbero sorte all’interno della congregazione: “Pure fra voi ci saranno falsi maestri. Questi introdurranno quietamente distruttive sette e rinnegheranno anche il proprietario che li ha comprati, recando su se stessi subitanea distruzione. Inoltre, molti seguiranno i loro atti di condotta dissoluta”. (2Pt 2:1, 2) Lo stesso avvertimento è ripetuto da Giuda, che incoraggia i cristiani “a combattere strenuamente per la fede”, dicendo: “In quanto a voi, diletti, ricordate le parole che sono state dette in precedenza dagli apostoli del nostro Signore Gesù Cristo, come vi dicevano: ‘Nell’ultimo tempo ci saranno degli schernitori, che procederanno secondo i propri desideri di cose empie’”. (Gda 3, 17, 18) Verso la fine del I secolo E.V. si notava chiaramente la presenza di elementi apostati. Oggi il pieno frutto di tale apostasia è chiaramente evidente; gli “ultimi giorni” ai quali Paolo si riferiva sono giunti.

Il “termine del sistema di cose”.

Comunque, come aveva predetto Gesù Cristo, l’apostasia non coinvolse tutti i cristiani; i cristiani veri, leali, dovevano essere come “grano” in mezzo alle “zizzanie”. Una volta iniziata la presenza di Cristo, invisibile, in spirito, e durante il “termine del sistema di cose” allora esistente, doveva essere evidente una netta separazione e demarcazione. Le “zizzanie”, “i figli del malvagio”, dovevano essere ‘raccolte fuori del regno del Figlio dell’uomo’. Questa purificazione della vera congregazione cristiana avrebbe lasciato un campo di puro grano; i falsi cristiani sarebbero stati fuori della vera congregazione cristiana. Quando le persone simili a “zizzanie” sarebbero infine state gettate “nella fornace ardente”, quelle simili a “grano” avrebbero rifulso “così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro”. (Mt 13:24-30, 37-43) Questo senz’altro additava la parte finale del sistema di cose sotto l’empia dominazione satanica prima della sua distruzione.

Inoltre l’illustrazione indicava che l’apostasia avrebbe portato il suo pieno frutto di malvagità durante il “termine del sistema di cose” dominato da Satana. Ragionevolmente dunque, in quel tempo le condizioni descritte dagli scrittori delle Scritture Greche Cristiane come segno degli “ultimi giorni” sarebbero state evidenti su vasta scala fra i sedicenti cristiani. Ci sarebbe stata crescente illegalità e disubbidienza ai genitori. Molti sarebbero stati “amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza”. (2Tm 3:2-5) Inoltre ci sarebbero stati “schernitori con i loro scherni, che procederanno secondo i propri desideri e diranno: ‘Dov’è questa sua promessa presenza? Infatti, dal giorno che i nostri antenati si addormentarono nella morte, tutte le cose continuano esattamente come dal principio della creazione’”. — 2Pt 3:3, 4.

L’illustrazione profetica di Gesù mostrava pure che doveva passare del tempo prima che le persone simili a “zizzanie” divenissero pienamente manifeste, per essere infine distrutte. Gli apostoli lo sapevano, per cui l’uso di espressioni come “ultimi giorni” e simili in relazione all’apostasia non significava che si aspettassero che la presenza di Gesù e la successiva distruzione degli empi avessero luogo immediatamente. Ai tessalonicesi Paolo infatti scrisse: “Comunque, fratelli, riguardo alla presenza del nostro Signore Gesù Cristo e al nostro radunamento presso di lui, vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione né di eccitarvi sia per un’espressione ispirata che per un messaggio verbale o per una lettera come se venisse da noi, secondo cui il giorno di Geova sia venuto. Nessuno vi seduca in alcuna maniera, perché esso non verrà se prima non viene l’apostasia e non è rivelato l’uomo dell’illegalità, il figlio della distruzione”. — 2Ts 2:1-3.

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Lascio anche per questo articolo il link

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200002686
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