«Non mi aspettavo un tale influsso di livore, e quindi ho deciso di rimuovere l’account»
Pubblicato il 20/09/2018
Ultima modifica il 20/09/2018 alle ore 13:52
emanuele bonini
Critiche eccessive, toni sopra le righe, apprezzamenti tutt’altro che lusinghieri, parole sgradevoli. Più che una comunità concepita per unire, un’officina attiva nelle pratiche dello scontro. Ecco Facebook secondo Vera Jourova, commissario europeo per la Giustizia e la tutela dei consumatori, inclusi quelli su internet. Un’esperienza personale, la sua, non all’altezza delle aspettative. Da qui la decisione di uscire dal social network. «Ho avuto un account Facebook per un breve periodo». Quanto è bastato per rendersi del clima negativo. «Non mi aspettavo un tale influsso di livore, e quindi ho deciso di rimuovere l’account».
Da tempo il team Juncker, di cui Jourova fa parte, ha stretto un’alleanza con Facebook per contrastare la diffusione dei messaggi di odio sulla piattaforma. Colpisce dunque la rivelazione della commissaria, che non sta però a significare che gli impegni del noto social network non vengono rispettati. Non tutto è istigazione e la sensibilità delle persone, proprio perché personale e dunque soggettiva, può essere urtata in tanti modi, tutti diversi. Basta dare un’occhiata alla rete per avere un’idea e capire cosa c’è dietro l’assenza di Jourova dal noto social network.
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