State conservando la vostra identità cristiana ?

C’era un contadino che allevava delle pecore e aveva delle difficoltà con dei lupi che gliene portavano via alcune. Voleva bene alle sue pecore e non voleva perderne neanche una. Un giorno questi lupi si fecero vivi e il contadino subito caricò il suo fucile e fece fuoco. Uccise ogni lupo al quale sparò. Mentre volse il suo fucile verso un ombra apparsa vide un lupetto che si muoveva vicino allo steccato tutto tremolante. Il contadino ne ebbe pietà, lo prese e lo mise all’interno del suo cappotto e se lo portò a casa. Col tempo, il contadino si affezionò molto a questo lupetto e lo portò ogni giorno con se per badare al suo gregge. Le pecore gli volevano similmente bene e lo consideravano come uno di loro. Il lupetto imparò a chiamare le pecore per nome, come faceva il contadino. Non passò molto tempo che crebbe e raggiunse l’età adulta e il contadino poté affidargli la cura delle sue pecore mentre egli si recava in città a fare degli acquisti. Poi un giorno mentre il lupetto correva nel campo del contadino sente degli ululati nel bosco. Si mette a correre verso il bordo dello steccato e nota che si avvicinavano dei lupi. Gli parvero contenti di vederlo benché non li riconobbe. Una ad uno gli dissero di quanto si divertivano, andavano dove volevano, facevano quel che a loro piaceva, senza che nessuno diceva loro cosa dovevano fare! Così lo invitarono ad aggiungersi a loro dall’altra parte dello steccato.
Il lupetto si mette a pensare allo steccato e a come non era mai stato dall’altra parte. Più ascoltava ciò che dicevano e più si chiedeva se non poteva avere forse perso qualche opportunità. Passa un minuto ed eccolo che si mette a scavare sotto lo steccato e si unisce al gruppo.
Per tre motivi scelse di vivere con i lupi. Avevano tanto da mangiare e tutto ciò che avrebbero avuto di bisogno. Era un grande divertimento ed era contento della scelta che aveva fatto.
Ma ecco venire l’inverno, e tutti diventare affamati e irrequieti. Faceva freddo, tanto freddo dove dormivano. Il lupetto comincia a pensare al contadino e come egli non si era mai trovato ad addormentarsi al freddo e mai stato affamato. Presto sente il capo gruppo dire che era tempo di rubare qualche pecora al contadino, cosa che gli avrebbe permesso di sopravvivere a quell' inverno. Il lupetto esclama ad alta voce . ‘NO, sono i miei amici, non fate loro del male’ Ma il capo gruppo dice: ‘Ora sei uno di noi, fai quel che ti viene detto!’ Così tutti quanti cominciarono a correre verso la proprietà del contadino.
Il lupetto segue di mala voglia. Presto arrivano a destinazione e cominciano a scavare sotto lo steccato del contadino. Il contadino sente le grida delle pecore così che prende il suo fucile e si mette a correre verso i lupi e a sparare loro. BANG ! Ne uccise uno dopo l’altro e presto si trova di fronte ad uno di essi che era appoggiato allo steccato il quale gridava, ‘aspetta, non mi sparare. Io sono quel lupetto che hai allevato. Sono tuo amico. Non ti ricordi di me ?
Ma il contadino lo guarda e vede quanto era arruffato il suo pelo e come puzzava come il resto del gruppo e gli risponde. ‘Non ti conosco’. Alza il fucile e spara… BANG !!! Il lupo era morto.
Il fratello McIntosh disse che c’era un grande silenzio nell’uditorio, e poi che il fratello che stava pronunciando il discorso disse, ‘Fratelli, quando Armaghedon verrà e Gesù starà eseguendo la sua opera di distruzione, vi riconoscerà ?