Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 | Pagina successiva

COMPLEANNO

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2012 22:00
Autore
Stampa | Notifica email    
10/02/2009 13:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 37.025
TdG
COMPLEANNO

Le uniche feste di compleanno menzionate nella Bibbia sono quelle di due governanti che non adoravano il vero Dio. (Genesi 40:20; Marco 6:21) Queste celebrazioni, però, appaiono in una luce sfavorevole, poiché furono tenute entrambe da persone che non adoravano Dio. Il prof. Margoliouth fa questo commento: "La celebrazione dei compleanni nella famiglia degli Erodi . . . era senz'altro un'imitazione di usanze greco-romane di quel tempo".

L'origine delle feste di compleanno

"Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione. L'usanza di fare gli auguri, i regali e una festa — con tanto di candeline accese — aveva nell'antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno. . . . Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". — Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, p. 4.
"I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presente alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea. . . . Questa nozione è stata tramandata nel pensiero religioso dell'uomo e si ritrova nell'angelo custode, nella fata buona e nel santo patrono. . . . L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. . . . Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea [Artemide] torte al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . . Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri. . . . Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna. . . . I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. . . . L'idea trae le sue origini dalla magia. . . . Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti". — The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pp. 8, 18-20.

I pagani e il mondo antico

L'Encyclopedia Americana (1991) afferma: "Nel mondo antico — in Egitto, Grecia, Roma e Persia — si celebrava il genetliaco di divinità, re e nobili". Gli autori di un libro sui compleanni ne rivelano la ragione fondamentale. Essi scrivono: "Mesopotamia ed Egitto, culla della civiltà, furono anche i primi paesi in cui gli uomini usavano ricordare e festeggiare il compleanno. Nei tempi antichi era importante tenere una registrazione del giorno della nascita soprattutto perché la data di nascita era essenziale per fare l'oroscopo". (Ralph e Adelin Linton, The Lore of Birthdays) La diretta relazione con l'astrologia preoccupa notevolmente chi evita l'astrologia a motivo di ciò che dice la Bibbia al riguardo. — Isaia 47:13-15.
Anche di alcune divinità pagane si festeggiava la ricorrenza della nascita. Per esempio il 24 maggio i romani commemoravano la nascita della dea Diana e il giorno dopo quella del loro dio-sole, Apollo. Quindi le feste di compleanno erano legate al paganesimo, non al cristianesimo.
È interessante quanto dice la stessa enciclopedia degli antichi Greci e Romani: "L'offerta di doni in particolari occasioni era spesso dettata da timori superstiziosi, come nel caso dei doni di compleanno". L'articolo fa notare che "in precedenza si attribuiva una virtù magica" alla consuetudine di fare questi doni. Essa spiega pure che nell'antica Grecia lo scopo speciale della celebrazione dei compleanni "era quello di invocare l'aiuto del Buon Demone (agathos daimon) in un tempo in cui — al limite fra due periodi — gli spiriti maligni erano specialmente inclini a esercitare la loro influenza".
Data l'origine pagana di molte usanze associate ai compleanni e il fatto che i soli racconti contenuti nelle Scritture di celebrazioni di compleanni riguardano falsi adoratori, né gli antichi Giudei né i cristiani al principio dell'Èra Volgare celebravano i compleanni. Riguardo a questi ultimi, lo storico Augustus Neander scrive: "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo in genere". Verso la metà del terzo secolo E.V., Origene disse nel suo commentario su Matteo, capitolo 14: "Alcuni di quelli che ci hanno preceduti hanno notato quanto è scritto in Genesi sul genetliaco di Faraone e hanno detto che le feste del compleanno sono celebrate dall'uomo indegno che ama le cose legate alla nascita; e noi, accettando questo suggerimento, non troviamo in nessuna Scrittura che un giusto osservasse il compleanno".
In Europa a un certo punto si cominciò a festeggiare il compleanno. La gente credeva negli spiriti buoni e cattivi, a volte identificati con fate e streghe. Tutti avevano paura di questi spiriti, temendo che facessero del male a chi compiva gli anni, per cui la persona veniva circondata da amici e parenti i cui auguri e la cui stessa presenza l'avrebbero protetta dai pericoli occulti che il giorno del compleanno portava con sé. Fare regali costituiva una protezione ancora maggiore. Mangiare insieme era un'ulteriore salvaguardia e permetteva di propiziarsi gli spiriti buoni. Lo scopo della festa di compleanno, quindi, era in origine quello di proteggere la persona dal male e di assicurare un buon anno avvenire'. "[L'uso delle candeline] si può far risalire agli antichi greci e romani, i quali pensavano che le candele avessero proprietà magiche. Facevano preghiere e auguri, sperando che la fiamma delle candele li portasse in alto agli dèi. Gli dèi avrebbero quindi concesso le loro grazie e forse esaudito le preghiere".— Birthday Parties Around the World, 1967.

Gli Ebrei

Il prof. G. Margoliouth scrive nell'Encyclopædia of Religion and Ethics di Hastings: "L'occasione di festa a cui si fa riferimento in Giobbe 1:4 e seguenti non è chiara. Poiché sembra che i sette giorni fossero consecutivi, difficilmente potevano essere compleanni"
"La Bibbia non riporta nessun caso di celebrazione del compleanno fra gli ebrei stessi", fa notare la M'Clintock and Strong's Cyclopædia, e aggiunge: "Infatti, più tardi gli ebrei consideravano le feste di compleanno, a dir poco, parte dell'adorazione idolatrica".
"In tempi posteriori gli ebrei considerarono le feste di compleanno come parte di un'adorazione idolatrica, opinione che sarebbe stata abbondantemente confermata da ciò che vedevano nelle comuni usanze seguite in tali occasioni". — The Imperial Bible Dictionary, a cura di Patrick Fairbairn, Londra, 1874, Vol. I, p. 225.
L'Encyclopaedia Judaica dice: "La celebrazione dei compleanni è estranea al tradizionale rituale ebraico". Un libro sulle usanze in Israele osserva: "La celebrazione dei compleanni è stata presa a prestito dalle consuetudini di altre nazioni, perché né la Bibbia, né il Talmud né gli scritti dei Saggi d'epoca posteriore menzionano l'esistenza di un'usanza del genere fra gli ebrei. In effetti era un'antica usanza egiziana". — Customs and Traditions of Israel
La Cyclopædia di M'Clintock e Strong (1882, vol. I, p. 817) dice che gli ebrei "consideravano le celebrazioni del compleanno come parte dell'adorazione idolatrica . . . e questo probabilmente a motivo dei riti idolatrici che si tenevano in onore di quelli che erano ritenuti gli dèi patroni del giorno in cui si teneva il ricevimento".
Sul racconto del compleanno di Erode, il dott. Richard Lenski afferma: "I giudei aborrivano festeggiare i compleanni, ritenendola un'usanza pagana, ma i vari Erode in queste celebrazioni superarono perfino i romani, tanto che l'espressione 'compleanno di Erode' (Herodis dies) rimase a indicare uno sfarzo spropositato".


I cristiani del I° secolo

I cristiani del I° secolo non avrebbero mai celebrato la nascita di Gesù poiché sapevano che le feste di compleanno erano legate a una superstizione. Per esempio, anticamente molti greci e romani credevano che uno spirito assistesse alla nascita di ogni essere umano e lo proteggesse per tutta la vita. Un libro dice: "Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata". (The Lore of Birthdays) Dio non avrebbe certo approvato una celebrazione che collegasse Gesù a una superstizione. (Isaia 65:11, 12)
Non sorprende dunque leggere che "I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cristo perché consideravano il festeggiare la nascita di qualcuno un'usanza pagana". — The World Book Encyclopedia, vol. 3, p. 416.
"Sebbene presso gli antichi l'usanza di festeggiare l'anniversario della propria nascita fosse comune, in origine essa era disapprovata dai cristiani", scrive William S. Walsh in un suo libro (Curiosities of Popular Customs). Lo storico Walsh prosegue citando antichi scritti cristiani sul soggetto, e dice: "Origene pertanto, in un'omelia su Levitico xii 2, assicura ai suoi ascoltatori che 'fra i santi nessuno tenne mai una festa o un banchetto per il suo compleanno né fece baldoria il giorno della nascita di suo figlio o di sua figlia. Ma i peccatori fanno baldoria e festeggiano in quei giorni'".
Inoltre, il ministro luterano John C. McCollister ha scritto nel suo recente libro The Christian Book of Why (Il libro cristiano dei perché): "A quell'epoca tutti i cristiani pensavano che la celebrazione di qualsiasi compleanno (anche quello del Signore) fosse un'usanza pagana. Nel tentativo di separarsi da qualsiasi pratica pagana, i primi cristiani rifiutarono di riservare un giorno alla nascita di Gesù".
La festa del compleanno era comune in molte culture politeistiche. Si celebravano riti idolatrici in onore delle divinità di ciascun particolare giorno di nascita, e si celebrava anche il genetliaco di dèi mitici come Saturno e Apollo. Il dott. John C. McCollister dice nel suo libro The Christian Book of Why: "I cristiani del primo secolo non celebravano una festa per onorare la nascita di Gesù e per la stessa ragione non osservavano l'anniversario della nascita di nessun altro. A quell'epoca tutti i cristiani pensavano che tutte le feste di compleanno (anche di quello del Signore) fossero usanze pagane".
Lo storico tedesco August Neander scrive: "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo". (Allgemeine Geschichte der christlichen Religion und Kirche, 1842, vol. 1, p. 518)
"Origene [scrittore del III secolo E.V.] . . . insiste che 'di tutte le sante persone menzionate nelle Scritture, non si narra di nessuna che osservasse una festa o che tenesse un grande banchetto nel suo genetliaco. Solo i peccatori (come Faraone ed Erode) si rallegrano grandemente del giorno in cui vennero in questo basso mondo'". — The Catholic Encyclopedia, 1913, vol. X, p. 709.
Cosa pensavano dei compleanni i primi cristiani? "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo in genere". — The History of the Christian Religion and Church, During the Three First Centuries, di Augustus Neander, New York, 1848, p. 190.
"La riverenza in cui erano tenuti i martiri portò a un eccessivo attaccamento al luogo e al giorno della loro morte. Si ebbe la felice idea di considerare il giorno in cui il martire era morto come il suo giorno di nascita. I luoghi del martirio erano guardati con un timore reverenziale. . . . Nell'anniversario, le funzioni [nelle chiese] erano in gran parte dedicate a ricordarne le opere e la personalità. . . . Si deve tuttavia ricordare che queste funzioni commemorative [annuali] non facevano parte della norma generale della Chiesa". — History of the Christian Church, del dott. John F. Hurst, Vol. I, pp. 350, 351.
"I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cristo. I compleanni stessi erano legati a usanze pagane; i Vangeli non dicono nulla sulla data effettiva in cui nacque Cristo". — J. Golby e W. Purdue, The Making of the Modern Christmas.
Tutto questo accadeva molti secoli fa. Perché mai dovrebbe influire sulla celebrazione dei compleanni del nostro tempo? Se i cristiani del primo secolo non festeggiavano né il proprio compleanno né quello di Gesù, perché i sinceri cristiani d'oggi non dovrebbero seguire il loro esempio?

CONCLUSIONE

Tenendo presente tutte queste cose i testimoni di Geova non partecipano alle feste di compleanno. Certo la nascita di un bambino è un avvenimento gioioso, stupendo. Naturalmente tutti i genitori si rallegrano man mano che i figli crescono e fanno progressi ogni anno che passa.
La Parola di Dio non dà mai il comando di celebrare i compleanni e li menziona solo in relazione a persone che non adoravano il vero Dio. (Gen. 40:20; Matt. 14:6-11) Poiché le usanze popolari che si osservano alle feste di compleanno hanno origine dalla superstizione pagana, né gli antichi Giudei né i primi cristiani celebrarono i compleanni. Anche oggi i veri cristiani ubbidiscono al comando relativo alle false usanze religiose e a quelli che le seguono: "'Uscite di mezzo a loro e separatevi', dice Geova, 'e cessate di toccare la cosa impura'". — 2 Cor. 6:17.
Sebbene la nascita di un bambino sia un'occasione gioiosa, la Bibbia la mette nella giusta prospettiva con questo interessante commento: "Un nome è meglio che il buon olio, e il giorno della morte che il giorno della nascita". (Ecclesiaste 7:1) Com'è possibile? Alla nascita ereditiamo tutti l'imperfezione e il peccato dai nostri antenati, Adamo ed Eva. Nasciamo senza il favore di Dio con la prospettiva di una vita breve e piena di affanni, seguita dalla morte. — Giobbe 14:1-4; Romani 5:12.
'Ma non è questo un atteggiamento da estremisti o da fanatici?' chiederà qualcuno. 'Dopo tutto che male c'è a festeggiare il compleanno? Lo spiritismo o l'astrologia oggi non c'entrano'.
Una cosa interessante è che gran parte di quello che oggi viene preso per ovvio nel festeggiare il compleanno conserva il sapore di antichi riti religiosi. "L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci", dicono i Linton. "Filòcoro [antico storico greco] indica che il sesto giorno di ogni mese, l'anniversario della nascita di Artemide, dea della luna e della caccia [nonché della fertilità], venivano messe sugli altari dei templi di questa dea torte al miele tonde come la luna e con le candeline accese". Qual è il significato delle candeline? "Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire desideri . . . Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna", fa notare la stessa fonte.
Che dire del tradizionale augurio di "Buon compleanno"? The Lore of Birthdays dice: "I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. . . . l'idea trae le sue origini dalla magia. La stregoneria viene impiegata soprattutto per gettare incantesimi, buoni e cattivi. Si è specialmente sensibili a tali incantesimi nel giorno del compleanno, perché in quel tempo i propri spiriti sono in giro. . . . Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti". — Pagina 20.
Significa questo che i cristiani non possono avere niente a che fare con alcuna usanza che abbia origine da falsi riti religiosi? No. Ci sono moltissime comuni usanze che hanno origini di questo genere. Ma quando una certa usanza conserva ancor oggi caratteristiche che vanno contro i principi biblici, allora i veri cristiani devono per coscienza rifiutarsi di seguirla.



10/02/2009 14:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.023
Città: MILANO
Età: 49
Credo sia opportuno prendere in considerazione anche quanto segue, tratto da "La bibbia Satanica" - Anton Szandor LaVey

Il satanismo è il culto di se stessi; il satanismo, quello vero, è l'arte dell'uomo e della donna di essere veramente se stessi, in primo luogo sopra ad ogni cosa. Questa filosofia desidera liberare l'umanità dal timore dei "fantasmi dell'invisibile"; nata in opposizione alle religioni che volevano uomini e donne assoggettati alle leggi degli dei e puniti per peccati mai commessi (facciamo un esempio: i sette peccati capitali, che non sono altro che naturali inclinazioni dell'uomo, minacciano che se ne macchia pesino della dannazione eterna), di riflesso ogni satanista impara a considerare sè stesso la cosa più sublime mai esistita. Il bisogno umano è quello di vivere ed essere se stessi, senza mascherazioni, se stessi sempre e ovunque, agire secondo la propria volontà profonda, in quanto si considera che in noi risieda la vera radice divina, Uomo e Donna divinizzati: questo è il satanismo. Satana non è altri che l'uomo che esiste veramente in modo assoluto, è il principio della conoscenza che si fa strada ed è l'Uomo che innalza la propria identità. E' da notare che la ricorrenza festiva più importante per il satanista è il proprio compleanno.
Principale festa per gli adepti è quella del proprio compleanno perché "ogni uomo è Dio".

''...considerarti come un re (o un dio) quale tu sei, e celebrare di conseguenza il tuo compleanno con il miglior fasto e cerimoniale possibile...''

"...la più importante di tutte le festività, nella religione Satanica, è la data del proprio compleanno. Questo è in diretta contraddizione con il più sacro dei sacri giorni delle altre religioni, che divinizzano un particolare dio che è stato creato in forma antropomorfa a loro stessa immagine, mostrando in tal modo che l'ego non è realmente sepolto.
Il Satanista prova: "Perchè non essere realmente onesti, e se stai creando un dio a immagine umana, perchè non crearlo come te stesso". Ogni uomo è un dio, se sceglie di riconoscersi come tale. Così, il Satanista celebra il proprio compleanno come la più importante festività dell'anno. Dopotutto, non sei più felice per il fatto che sei nato tu, anziché esserlo per la nascita di qualcuno che non hai mai incontrato o conosciuto? O a questo proposito, tralasciando le festività religiose, perchè celebrare di più il compleanno di un presidente o una data storica, piuttosto che il giorno in cui sei stato portato in questo grande mondo?
Nonostante il fatto che alcuni di noi possono non essere stati desiderati, o perlomeno non erano stati pianificati, noi siamo felici, anche se nessun altro lo è, perchè siamo qui! Dovresti darti una pacca sulla spalla, comprarti qualsiasi cosa vuoi, considerarti come un re (o un dio) quale tu sei, e celebrare di conseguenza il tuo compleanno con il miglior fasto e cerimoniale possibile..."











----------------------------------------------------------------
FORUM TESTIMONI DI GEOVA ONLINE
----------------------------------------------------------------
10/02/2009 16:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Il nostro amico non interviene?

Forse è andato a chiedere consiglio all'ufficio INFOrmazioni [SM=x1408406]
10/02/2009 16:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.264
Città: ROMA
Età: 51
Re:
admintdg1, 10/02/2009 16.09:

Il nostro amico non interviene?

Forse è andato a chiedere consiglio all'ufficio INFOrmazioni [SM=x1408406]



Veramente ero intervenuto nell'altra 3D ma i post non ci sono più (non solo i miei ma anche quelli di barnabino, barnaba etc tec).

No tranquillo, se vuoi potrai verificare da te che non chiedo INFO. [SM=g8207]


11/02/2009 10:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: Re:
Araldo73, 10/02/2009 16.33:



Veramente ero intervenuto nell'altra 3D ma i post non ci sono più (non solo i miei ma anche quelli di barnabino, barnaba etc tec).

No tranquillo, se vuoi potrai verificare da te che non chiedo INFO. [SM=g8207]




Vabbé, ti riposto la domanda: dov'è scritto che sono obbligato a festeggiare il compleanno?
Visto che vedo più contro che pro, io scelgo di non festeggiarlo, e non ci vedo niente di male nel non farlo.


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
12/02/2009 12:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.264
Città: ROMA
Età: 51
Re: Re: Re:
Barnaba1977, 11/02/2009 10.15:


Vabbé, ti riposto la domanda: dov'è scritto che sono obbligato a festeggiare il compleanno?
Visto che vedo più contro che pro, io scelgo di non festeggiarlo, e non ci vedo niente di male nel non farlo.



Ciao Barnaba,
son d'accordissimo con te, nulla di male a non festeggiarlo E nulla di male a festeggiarlo. E' questa congiunzione che invece voi negate.
Puoi scegliere se festeggiarlo senza che ti vedano in cattiva luce?

12/02/2009 16:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 747
Città: ALLEIN
Età: 51
TdG
Addirittura! [SM=x1408442] Non sapevo che la festa di compleanno avesse un così stretto legame col satanismo.
Ecco un motivo in più per non celebrarla!
12/02/2009 16:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re:
biblista, 12/02/2009 16.09:

Addirittura! [SM=x1408442] Non sapevo che la festa di compleanno avesse un così stretto legame col satanismo.
Ecco un motivo in più per non celebrarla!



Dai, c'è una scusa anche per quello

Il satanismo proviene da Satana, il quale è stato creato da Dio e quindi tutto proviene da Dio, anche il compleanno.

Peccato che Dio non lo possa festeggiare in quanto non ha un giorno di nascita, altrimenti avrebbe fatto festa anche lui

Avrebbe fatto una torta con
34683754259842850748710974098498754872750759040958702950252850889238590
27509725072075092750927095004285290976975634248709834354545434354398908
0989898097868758758678092128091743871847147743740945436543665656546546

candeline [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]
12/02/2009 16:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Araldo,


E' questa congiunzione che invece voi negate.
Puoi scegliere se festeggiarlo senza che ti vedano in cattiva luce?



Non è importante quello che pensano gli uomini di una cosa, ma quello che pensa Dio. Ti ripeto, e tu non mi hai ancora risposto: per quale motivo un cristiano dovrebbe addottare gesti e abitudini che in passato erano tipiche dell'adorazione idolatrica, di superstizioni e perfino del satanismo?

Il problema è questo, se non vi è nulla di "male" nel farlo non vi è neppure nulla di bene. Dio si compiace di tali gesti o atti? Si compiacerebbe Dio se adottassi atti, abbigliamento e gesti tipici delle prostitute, dei pedofili, dei bestemmiatori, dei ladri?

Giovanni disse: "figlioletti, fuggite gli idoli". Secondo te, adottare una liturgia che aveva a che fare con il paganesimo e l'adorazione degli idoli significa "fuggire" da essa? Come TdG non vogliamo avere nulla a che fare con essa, simboli, gesti e riti pagani.

Ci lasci questa libertà si o no? Tu vuoi festeggiare i compleanni, consultare oroscopi, medium e altro? Libero di farlo, nessuno ti obbliga a diventare TdG, è una scelta che nessuno ti impone.

Se poi ritieni davvero che i TdG abbiano ragione e seppure fosse "esagerato" (ma in bene, visto che al massimo si sarebbe solo eccessivamnete cauti!) la loro posizione sui compleanni, non saresti disposto a rinunciare ad una torta in cambio della verità?


Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
13/02/2009 11:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 12/02/2009 12.30:



Ciao Barnaba,
son d'accordissimo con te, nulla di male a non festeggiarlo E nulla di male a festeggiarlo. E' questa congiunzione che invece voi negate.
Puoi scegliere se festeggiarlo senza che ti vedano in cattiva luce?



Mi viene in mente l'atteggiamento di un personaggio dell'antichità.

Giacobbe era il figlio di Isacco e nipote di Abraamo. A quel tempo non c'era la legge mosaica e molte scelte erano dettate più dalla coscienza e dall'esperienza altrui che da una legge specifica.
Il fratello di Giacobbe era Esaù. Esaù prese per moglie delle donne cananee, per le quali la madre, Rebecca, soffriva molto, come capiamo da Genesi 27:46:

Dopo ciò Rebecca diceva a Isacco: “Aborro questa mia vita a causa delle figlie di Het. Se Giacobbe prende moglie dalle figlie di Het come queste dalle figlie del paese, a che mi giova la vita?”


Giacobbe, quindi, fece un viaggio di circa ottocento chilometri per trovare moglie. Cosa spinse Giacobbe a fare questo sacrificio, visto che non era obbligato a farlo per via di una legge?
Semplicemente temeva per la sua integrità spirituale poiché aveva visto l'effetto dei matrimoni del fratello. Fu disposto quindi a fare un grande sacrificio per non mettere in pericolo (N.B. non per non danneggiare, ma per non mettere in pericolo) la proprià spiritualità.
Cosa impariamo da questo? Può essere che festeggiare compleanni non danneggi la nostra spiritualità, magari evitando usanze prettamente pagane come brindisi, torte, candeline, ecc. Ma che dire alla lunga? Può essere che l'egocentrismo di quel giorno possa alla lunga intaccare la nostra volontà di servire Dio? Non è un'eventualità remota...
Trasferiamo questo concetto in un'altra sfera, quella matrimoniale. Non è insolito che alcuni si sentano soffocare sotto le responsabilità familiari, e così ricercano ritagli di tempo per sé, per esprimersi autonomamente. In questo non c'è nulla di male. Però alcuni di questi cominciano ad abbandonare per lunghi periodi la famiglia perché una sera c'è il calcetto, un'altra ci sono gli amici, un'altra i colleghi, un'altra la champions, ecc. ecc. Che sta succedendo? Semplicemente la persona sta perdendo l'equilibrio. Non fa altro che esercitare un proprio diritto ma in modo eccessivo ed a discapito dei propri doveri. La società stessa preme perché si conquisti questo tipo di libertà personale.
Ora creiamo l'analogia. Il rapporto matrimoniale si può paragonare al rapporto con Dio: abbiamo dei diritti (individualità, libero arbitrio, coscienza, ecc.), ma anche dei doveri (adorazione, ubbidienza, ecc.). Festeggiare il compleanno è come esercitare il diritto ad avere del tempo per sé. Non c'è nulla di male in sé, ma è stolto perché eccessivo. Non è necessario né utile, e PUO' essere dannoso. Visto, quindi, che non mi costa nulla non festeggiarlo, perché dovrei correre il rischio di avvicinarmi ad usanze pagane e all'egocentrismo che POTREBBERO danneggiare la mia spiritualità? Perché espormi inutilmente a pressioni dal mondo esterno per adottare degli usi che sono in netta relazione con l'adorazione pagana?Ovviamente non posso considerare saggio chi intraprende questa condotta.

"Quindi chi pensa di stare in piedi badi di non cadere" (1 Corinti 10:12)
[Modificato da Barnaba1977 13/02/2009 11:59]


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
13/02/2009 16:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
din don ..
DOMANDA

E' "vietato" "sconsigliato" festeggiare il compleanno dai tdg ?

SI perchè

NO perchè

GrAZIE , delle risposte
13/02/2009 17:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 11.776
Città: ACCIANO
Età: 90
TdG
Re: din don ..
Justee, 2/13/2009 4:59 PM:

DOMANDA

E' "vietato" "sconsigliato" festeggiare il compleanno dai tdg ?

SI perchè

NO perchè

GrAZIE , delle risposte



DIN DON DIN DON DIN DON DIN DON DIN DON....

Rino lai sentito molte volte le ragioni [SM=g7574]

Unacanzone dice.... One time we can makeeee [SM=g8074]


13/02/2009 17:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: din don ..
Justee, 13/02/2009 16.59:

DOMANDA

E' "vietato" "sconsigliato" festeggiare il compleanno dai tdg ?

SI perchè

NO perchè

GrAZIE , delle risposte


Non è vietato. Nessuno viene disassociato perché festeggia il compleanno. La disassociazione può essere applicata invece se il soggetto in questione, nel festeggiare il compleanno, ricorre ripetutamente e consapevolmente a simbologie pagane (come candeline, torte, ecc.) o se nel farlo urta contro la sensibilità della coscienza altrui.
In altri casi si parlerà di "condotta disordinata", o poco saggia, per la quale sarà amorevolmente consigliato dagli anziani.


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
13/02/2009 18:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Benché il fatto di celebrare un compleanno non diventa automaticamente o immediatamente una questione da comitato giudiziario, potrebbe diventarlo qualora una persona persista nel raccomandarne ad altri il festeggiamento, oppure se cerca attivamente di trarre un guadagno incoraggiandoli apertamente. Quindi se qualcuno celebra il suo compleanno o quello di un altro, si deve cercare benignamente e con mitezza di recuperarlo, mostrandogli che i compleanni hanno la loro origine nella falsa religione e che frequentemente sono associati con l’astrologia.
Questi casi, però, possono diventare questioni che richiedono la formazione di un comitato giudiziario qualora il fratello non riconosce l’errore dopo che sono stati fatti diversi tentavi per recuperarlo.
13/02/2009 18:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re: din don ..
Barnaba1977, 13/02/2009 17.42:


Non è vietato. Nessuno viene disassociato perché festeggia il compleanno. La disassociazione può essere applicata invece se il soggetto in questione, nel festeggiare il compleanno, ricorre ripetutamente e consapevolmente a simbologie pagane (come candeline, torte, ecc.) o se nel farlo urta contro la sensibilità della coscienza altrui.
In altri casi si parlerà di "condotta disordinata", o poco saggia, per la quale sarà amorevolmente consigliato dagli anziani.



Ti ringrazio
La tua risposta è
"NO" non è vietata ma ....

un'ulteriore domanda è: un riferimento esplicito al NON festeggiare i Compleanni
Grazie




13/02/2009 19:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: Re: Re: din don ..
Justee, 13/02/2009 18.51:



Ti ringrazio
La tua risposta è
"NO" non è vietata ma ....

un'ulteriore domanda è: un riferimento esplicito al NON festeggiare i Compleanni
Grazie






Se tu me ne trovi prima uno diretto a non drogarsi...


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
13/02/2009 19:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re: Re: Re: din don ..
Justee, 13/02/2009 18.51:



un'ulteriore domanda è: un riferimento esplicito al NON festeggiare i Compleanni
Grazie




VA bene questo? [SM=g7574]

NON si devono festeggiare i Compleanni

13/02/2009 19:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re: Re: Re: Re: din don ..
Barnaba1977, 13/02/2009 19.03:


Se tu me ne trovi prima uno diretto a non drogarsi...




[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]
13/02/2009 19:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: Re: Re: din don ..
Justee, 13/02/2009 18.51:



Ti ringrazio
La tua risposta è
"NO" non è vietata ma ....

un'ulteriore domanda è: un riferimento esplicito al NON festeggiare i Compleanni
Grazie






Rispondo un po' meglio: appurato che si potrebbe fare entro certi limiti, ma non è saggio, mi dai un motivo perché dovrei comportarmi in modo stupido?

Io voglio essere saggio e rallegrare il cuore del mio Dio, mica dar adito a Satana... La Bibbia è piena di esempi di persone che hanno fatto una brutta fine per aver scelto una condotta stupida.


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
13/02/2009 19:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 5
Città: MILANO
Età: 44
Re:





Concordo pienamente con quanto scritto, e vorrei fare alcune precisazioni sulla filosofia di La Vey e le ricorrenze celebrate dai satanisti.

Il satanismo è sempre esistito ed esisterà sempre, perché si tratta di una religione basata sulla filosofia delle leggi della natura.

Ovviamente, il vero satanismo esiste sotto questo nome da poco. Infatti, dal 1966. E in questo stesso anno che il Dr. Anton Szandor LaVey creò « The Church of Satan». E anche in questo anno che il Dr. LaVey dichiarò l'anno 1 dell'era satanica.

Nel 1969, comparì la Bibbia satanica, che ancora oggi si vende a migliaia di esemplari e in diverse lingue.

Molti altri libri sono stati scritti dal Dr. Lavey, di cui "The Compleat Witch" (1970), "The Satanic Rituals" (1972) , "The Devil's Notebook" (1972) e l'ultimo nato, "Satan Speak" (1998), che fu terminato appena prima la morte del rimpianto Dr. LaVey.

Principi fondamentali

- Dio è stato creato di ogni pezzo dal uomo. Siamo tutti il nostro proprio Dio, siete liberi di accettarlo o no.

- Il paradiso e l'inferno non esistono. Si tratta semplicemente di un'invenzione della religione cattolica per tenere i suoi discepoli tranquilli e così recoltare le loro preziose tasse (dîme, quêtes, etc..)

- Satana non è un essere spirituale, è una forza della natura. Il nome di Satana a l'origine designava "opposizione" e "accusatore". Il satanismo si vuole quindi un'opposizione di fronte alle religioni ipocrite che tentano di soffocare gli istinti naturali del uomo.

- I rituali che consistono ad uccidere dei umani o dei animali, sono vietati. Questo genere di attività è illegale e è purtroppo praticata da certi giovani cattolici che si credono satanisti e vedono Satana come un'entità spirituale. I veri satanisti, rispettano la natura, e ne prendono cura.

- I satanisti non celebrano, di solito, messe nere (è una parodia della religione cattolica). Facciamo piuttosto dei rituali e/o delle cerimonie. Questi rituali sono svolti in rispetto e in concerto con la natura.

Le feste sataniche :

Il suo proprio compleanno :
Si tratta della più importante delle feste, la celebrazione della sua propria vita, la cosa più cara ai nostri occhi. Questa giornata molto speciale è celebrata in vari modi, dipendendo dai individui. Certi preferiscono una piccola festa, tra amici, altri opteranno per lo ubriacamento generale.

Walpurgisnacht (30 aprile) :
Una delle due feste principali anticamente celebrata dai Druidi, poi consacrata a una certa Walburga che morì nel 777. Questa notte per il seguito quella del più grande sabbat annuale, la seconda festa in importanza dai satanisti.

All Hallows' Eve (31 ottobre) :
Al Medioevo questa giornata, oggi chiamata Halloween, era percepita come essendo la giornata dove gli spiriti maligni, stregoni, streghe e demoni erano particolarmente attivi.

Solstizio di giugno e di dicembre :
Primo giorno d'estate e d'inverno, questi giorni sono celebri come feste dai satanisti. Le date variano d'anno in anno il 21 o il 22 giugno e dicembre.

Equinozio di marzo e settembre :
Primo giorno di primavera e autunno, questi giorni sono celebri come feste dai satanisti. Les date variano d'anno in anno il 21 o il 22 marzo e settembre.

[SM=x1408438] [SM=x1408438] [SM=x1408438] [SM=x1408438]
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:59. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com