31/01/2014 23:36 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.510 | Età: 38 | |
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Aquila-58, 22/06/2011 11:32:
Beh, mi sembra che il Nolli confermi quella che è una semplice regoletta grammaticale greca. Il Greco omette (l' ho studiato a scuola, molti anni fa, ahimè) l' articolo determinativo in presenza dei sostantivi theos (Dio) e anthropos (uomo) quando sono indeterminati.
Qui, in Gv. 1:1, in sostanza, l' apostolo non intende dire che il Logos era un dio inteso come un altro Dio un dio tra i tanti (sarebbe politeismo o monolatria!), ma sottolineare la qualità del Logos, l' aspetto qualitativo.
in sostanza, Gv. sta dicendo, in Gv. 1:1c, che il Logos è theos, cioè è divino, inteso come lo intendevano i giudei nel primo secolo, cioè agente come rappresentante divino, non come seconda Ipostasi facente parte di un Essere trino, roba che Giovanni non ha neppure lontanamente in mente.
Con questo in mente, sarebbe perfettamente legittima anche la traduzione "e la Parola era Dio", la sostanza a nostro parere non cambia affatto. Egli è Dio come Mosè, gli angeli, i giudici d' Israele, tutti chiamati theos/theoi, cioè rappresentanti divini.
Questa è la nostra opinione, nulla più.
Grazie.
è possibile pure questa: in principio era il Verbo e il Verbo era presso il Dio e il Dio era il Verbo
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