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Perché Dio permette che muoiano i bambini?

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2009 10:39
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02/12/2009 10:39
 
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Il punto di vista biblico

"MOLTI genitori che hanno perso un figlio provano sollievo apprendendo che non è stato Dio a portarglielo via, come insegnano alcune religioni. Tuttavia c’è un fatto che dovrebbe indurci a riflettere: Dio ha veramente il potere di impedire la morte. Eppure lascia che essa continui a esistere.

Così quando muore un bambino, forse i genitori gridano angosciati: “Perché Dio ha lasciato che accadesse?” La morte, che sia causata da incidente, malattia o da un atto di violenza, appare quasi sempre ingiusta e crudele. La morte di un bambino ancora di più. In un cimitero c’è la lapide di un bambino su cui è incisa questa vana protesta: “Così piccolo, così dolce, così presto”.

Il Creatore prova compassione per voi

Come può Dio permettere tale dolore? Se recentemente vi è morto un figlio, nessuna spiegazione, per quanto ragionevole, farà cessare il dolore causato dalla perdita. Nei tempi biblici, anche uomini di grande fede si tormentarono per le ingiuste tragedie della vita e chiesero a Dio perché permetteva tali cose. (Confronta Abacuc 1:1-3). Ma la Bibbia ci dà delle risposte da cui, col tempo, possiamo trarre conforto.

Sappiate anzitutto che Dio non voleva che il vostro bambino morisse. Dio non prova diletto neppure nella distruzione dei malvagi, tanto meno nella morte di un bambino. (Confronta 2 Pietro 3:9). Non c’è dubbio che Egli è profondamente addolorato quando muore un bambino. Dopo tutto avvertiamo la tragicità della morte solo perché siamo in grado di amare, di provare compassione per le sue vittime. E siamo in grado di amare solo perché siamo fatti a immagine di Dio. Riflettiamo la perfetta capacità di amare che ha Dio, anche se, nella migliore delle ipotesi, solo debolmente. (Genesi 1:26; 1 Giovanni 4:8) La Bibbia ci assicura che Dio legge i sentimenti più profondi del nostro cuore, ha contato i medesimi capelli della nostra testa e sa perfino quando cade un passero da un albero. Per questo è chiamato “il Padre delle tenere misericordie”. — 2 Corinti 1:3; Matteo 10:29-31.

È chiaro, dunque, che Dio non vuole la morte di nessuna delle sue creature intelligenti. Si propone di porre fine alla morte, inghiottendola per sempre. (Isaia 25:8) Ma se questi sono i suoi sentimenti, perché intanto permette la morte, particolarmente quella dei bambini?

Ha inizio la morte

Dio permette la morte dei bambini per la stessa ragione per cui permette la morte degli adulti. È stato Adamo a scegliere la morte, non Dio. Ancor prima di ribellarsi al loro Creatore in Eden, sia Adamo che Eva sapevano molto bene che Dio aveva stabilito la pena di morte per il peccato. Se non avessero scelto d’essere sleali a Dio, oggi avrebbero potuto essere ancora in vita. Ma stoltamente gettarono via l’eredità più preziosa che avrebbero potuto trasmettere ai loro figli: il diritto alla vita eterna perfetta sulla terra. Una volta commesso il peccato, non furono più perfetti. Tutto quello che potevano trasmettere alla loro progenie erano il peccato e la morte. — Genesi 3:1-7; Romani 5:12.

Ma forse vi chiedete: ‘Dato che il prezzo era così alto, perché Dio lasciò che Adamo ed Eva peccassero? Oppure, perché non schiacciò la loro ribellione prima che potessero trasmettere ai loro figli — e ai nostri — la morte e le sofferenze?’

Una contesa universale

Dio lasciò che i nostri primogenitori disubbidissero perché non aveva mai avuto in mente di creare un mondo di automi, di esseri che servono Dio solo perché sono programmati per farlo. Come qualsiasi genitore, Dio voleva che i suoi figli umani gli ubbidissero perché mossi da sentimenti di fiducia e amore, non per forza. Egli diede ad Adamo ed Eva ragioni più che sufficienti per nutrire fiducia e amore nei suoi riguardi, ma ugualmente essi disubbidirono e rifiutarono il suo dominio. — Genesi 1:28, 29; 2:15-17.

Perché Dio non giustiziò immediatamente i ribelli? Dio aveva già dichiarato il suo proposito di far sì che un giorno la terra fosse interamente abitata dalla progenie di Adamo ed Eva. Egli non manca mai di adempiere i suoi propositi. (Isaia 55:10, 11) Ma soprattutto, fu suscitata in Eden una domanda decisiva. Dio ha il diritto di governare l’uomo, e il Suo modo di governare è il migliore, oppure l’uomo può governarsi meglio da solo?

Il solo modo giusto per rispondere una volta per tutte a queste domande era quello di lasciare che l’uomo si governasse. La storia fornisce una triste risposta a questa domanda. Tutt’attorno a noi vediamo i pessimi risultati del dominio dell’uomo: un mondo in cui la morte di bambini innocenti è una cosa di ordinaria amministrazione, che passa quasi inosservata a motivo di tutti gli altri problemi. Se non sono serviti a nient’altro, seimila anni di dominio umano hanno dimostrato questo: l’idea che l’uomo possa governare se stesso senza tener conto di Dio è peggiore di una triste illusione; è una bugia bella e buona. Finché governerà senza tener conto di Dio, l’uomo vivrà e morirà con dolore.

Geova, l’Iddio giusto e amorevole, sa fare di meglio. Più o meno come un genitore permetterebbe che un figlio per il quale ha affetto venisse sottoposto a un intervento doloroso perché stesse bene e avesse un futuro felice, così Dio ha permesso che l’uomo soffrisse a causa del dominio umano in vista del futuro eterno dell’uomo stesso. E come il dolore di un’operazione chirurgica non dura in eterno, così il dominio dell’uomo con le sue ingiustizie finirà presto.

Allorché il Regno di Dio eserciterà il suo dominio su questa terra in maniera incontrastata, milioni di bambini saranno risuscitati dai morti e accolti con gioia. Come i genitori dei bambini che Gesù riportò in vita nel I secolo E.V., molti allora saranno “presi da grande estasi”. (Marco 5:42; Luca 8:56; Giovanni 5:28, 29) E quando tutta l’umanità sarà infine riportata alle condizioni perfette che Adamo ed Eva persero, allora nessuno morirà più, nemmeno i bambini! — Rivelazione 21:3, 4.

[Nota in calce]

Vedi “Il punto di vista biblico: ‘Perché Dio si è preso mio figlio?’” nel numero di Svegliatevi! dell’8 febbraio 1991."


Fonte: Svegliatevi 08/03/1991

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