Fa il funerale al gatto e spende 12 mila euro
La signora, anziana e vedova, acquista la bara, le foto, la corona, la lapide e un luogo dove poter piangere il suo micio. La teramana che vive sulla costa ha persino voluto realizzare un cimitero privato
di Antonella Formisano
TERAMO. Gatti o cani trattati come figli da amorevoli padroni. Ma l’affetto nei confronti del proprio animale da compagnia nel caso di un’anziana vedova residente sulla costa sud teramana è andato oltre. Il gatto della donna - che si chiamava Filippo - è morto, serenamente dopo una vita negli agi, e la donna ha voluto facilitare il trapasso nell’aldilà dei felini.
Una volta spirato il soriano con cui aveva condiviso molti anni della sua vita, la vedova senza figli che abita fra Roseto e Silvi ha deciso di assicurargli un degno funerale. Non è stata una decisione estemporanea, dettata dal dolore per aver perso l’amato Filippo, che a differenza di quel che si dice dei gatti, le aveva assicurato il calore di una famiglia.
La facoltosa signora, infatti, aveva tre gatti - due dei quali ancora in vita - e per ognuno ha da tempo aperto un libretto di risparmio con poco meno di 12mila euro ciascuno. Una somma destinata ad assicurar loro un funerale con i fiocchi. E forse mai a memoria d’uomo, un felino ha avuto simili onori funebri.
La donna ha infatti chiamato un’impresa di pompe funebri e ha esposto la richiesta sui generis. Dall’altro capo del telefono certamente l’interlocutore sarà rimasto quantomeno stupito, ma ha subito assicurato un servizio funebre con tutti i crismi. Ha dunque fatto costruire a tempo di record una piccola bara a misura di gatto, con tanto di imbottitura di raso lucido e piccola copertina. Ha poi fatto una toeletta al defunto, come d’uopo in questi casi, lucidando il pelo fino all’inverosimile. Ha successivamente allestito una camera ardente, con tanto di ceri e tripudio di fiori, nel salone dell’abitazione dell’anziana, dove lei ha potuto trascorrere con l’amato Filippo le ultime ore prima del distacco dalle spoglie mortali. Peraltro un fotografo ha anche immortalato i momenti salienti della cerimonia funebre, ovviamente laica.
Terminata la veglia funebre, la piccola bara è stata sigillata e il gatto è stato sepolto in un terreno attrezzato allo scopo. Non essendoci infatti nei paraggi dei cimiteri per animali in cui poter allestire una tomba a cui far visita nei momenti in cui la malinconia per il distacco si fa più forte, è stato utilizzato un terreno acquistato dalla signora stessa. La piccola bara è stata sotterrata e fra le zolle di terra è stata posata una lapide di marmo con tanto di fotografia impressa sulla ceramica, che ricorda che proprio lì è sepolto l’amato soriano Filippo.
E accanto a Filippo, si spera il più tardi possibile, prenderanno posto gli altri due gatti, quando passeranno a miglior vita. E certamente i due libretti di risparmio a loro destinati, serviranno a garantire loro una degna sepoltura anche nel malaugurato caso la signora non ci sia più.
ilcentro.gelocal.it/dettaglio/fa-il-funerale-al-gatto-e-spende-12-mila-euro...