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Dovreste insistere sulle vostre preferenze?

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2010 22:55
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09/04/2010 13:20
 
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DUE bambini stanno giocando. Uno dei due afferra il suo giocattolo preferito e, strappandolo dalle mani dell’altro, grida: “È mio!” Fin dalla tenera età gli esseri umani imperfetti manifestano un certo egoismo. (Gen. 8:21; Rom. 3:23) Inoltre, il mondo promuove l’atteggiamento del ‘prima io’. Per non esserne contagiati dobbiamo ingaggiare un’intensa lotta contro le tendenze egoistiche. Altrimenti rischiamo di far inciampare altri e di indebolire la nostra relazione con Geova. — Rom. 7:21-23.

Incoraggiandoci a valutare l’effetto che le nostre azioni hanno sugli altri, l’apostolo Paolo scrisse: “Tutte le cose sono lecite; ma non tutte le cose sono vantaggiose. Tutte le cose sono lecite; ma non tutte le cose edificano”. Paolo aggiunse: “Astenetevi dal divenire causa d’inciampo”. (1 Cor. 10:23, 32) Pertanto, nelle questioni che chiamano in causa le nostre preferenze, è saggio che ci chiediamo: ‘Sono disposto a rinunciare a certi diritti pur di preservare la pace della congregazione? Sono pronto a conformarmi ai princìpi biblici anche quando mi è scomodo farlo?’

Scelta del lavoro

Quasi tutti considerano la scelta del lavoro una questione personale, che influisce poco o nulla sugli altri. Ma considerate l’esperienza di un commerciante di un paesino del Sudamerica. Era conosciuto come ubriacone e giocatore d’azzardo. Studiando la Bibbia con i testimoni di Geova, però, progredì sul piano spirituale e cambiò modo di vivere. (2 Cor. 7:1) Quando espresse il desiderio di predicare pubblicamente con la congregazione, fu incoraggiato con tatto da un anziano a riflettere sulla natura del suo lavoro. Da tempo in paese l’uomo era il principale rivenditore di alcol di canna, un prodotto che ha molti utilizzi ma che in quella zona viene solitamente mischiato a bevande analcoliche e consumato con l’unico obiettivo di ubriacarsi.

L’uomo comprese che se avesse iniziato a predicare pubblicamente continuando a vendere quella sostanza, avrebbe messo la congregazione in una cattiva luce, rischiando anche di rovinare la sua relazione con Dio. Pur avendo una famiglia numerosa, smise di vendere l’alcol. Ora mantiene la famiglia vendendo prodotti cartacei. Lui, la moglie e due dei loro cinque figli si sono battezzati. Predicano la buona notizia con zelo e libertà di parola.

Scelta delle compagnie

Stare in compagnia di chi non condivide la nostra fede è semplicemente un fatto di preferenze, o chiama in causa dei princìpi biblici? Una sorella voleva andare a una festa con un ragazzo che non era un cristiano. Per quanto fosse stata avvertita dei pericoli, ritenne che era suo diritto partecipare alla festa e quindi ci andò. Poco dopo essere arrivata le fu offerto un drink al quale era stato aggiunto un forte sedativo. Si svegliò diverse ore dopo, solo per scoprire che il suo cosiddetto amico l’aveva stuprata. — Confronta Genesi 34:2.

Anche se forse la compagnia dei non credenti non ha sempre queste tristi conseguenze, la Bibbia avverte: “Chi cammina con le persone sagge diverrà saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passerà male”. (Prov. 13:20) Non c’è dubbio, le amicizie sbagliate ci espongono a pericoli. “Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi”, dichiara Proverbi 22:3, “ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena”. Le nostre compagnie possono influire su di noi e sulla relazione che abbiamo con Dio. — 1 Cor. 15:33; Giac. 4:4.

Abbigliamento e aspetto

Le tendenze e gli stili cambiano ad ogni stagione, ma i princìpi biblici sull’abbigliamento e l’aspetto rimangono costanti. Paolo esortò le donne cristiane ad ‘adornarsi con veste convenevole, con modestia e sanità di mente’; questo principio vale allo stesso modo per gli uomini. (1 Tim. 2:9) Paolo non stava raccomandando un abbigliamento austero, né dicendo che tutti i cristiani debbano avere gli stessi gusti. Ma che dire della modestia? Un dizionario la definisce “assenza di presunzione o vanità . . . decoro nell’abbigliamento, nel linguaggio e nella condotta”.

Dovremmo chiederci: ‘Onestamente posso affermare di essere modesto se insisto sul mio diritto di vestirmi in un modo che richiama indebite attenzioni sulla mia persona? Il modo in cui mi vesto dà un’idea sbagliata di me e dei miei princìpi morali?’ Possiamo evitare di dare “alcun motivo d’inciampo” sotto questo aspetto “guardando con interesse personale non solo alle cose [nostre], ma anche con interesse personale a quelle degli altri”. — 2 Cor. 6:3; Filip. 2:4.

Questioni di affari

Quando nella congregazione di Corinto sorsero problemi seri in relazione a torti o azioni fraudolente, Paolo scrisse: “Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto? Perché non vi lasciate piuttosto defraudare?” Paolo consigliò ai cristiani di essere disposti a perdere qualcosa piuttosto che portare un fratello in tribunale. (1 Cor. 6:1-7) Negli Stati Uniti un fratello seguì questo consiglio. Ebbe una divergenza di opinioni con il suo datore di lavoro, anch’egli cristiano, in merito a una questione salariale. Seguendo le istruzioni scritturali, i due fratelli si incontrarono più volte ma non riuscirono a trovare una soluzione. Infine si rivolsero “alla congregazione”, rappresentata dagli anziani cristiani. — Matt. 18:15-17.

Purtroppo la questione non si risolse neanche in questo modo. Dopo aver pregato ripetutamente, il fratello decise di rinunciare a buona parte del denaro che riteneva gli spettasse. Perché? Tempo dopo disse: “Quel contrasto mi stava privando della gioia e mi stava facendo perdere tempo prezioso che avrei potuto dedicare alle attività spirituali”. A seguito di questa decisione il fratello ritrovò la gioia e sentì di nuovo la benedizione di Geova sul suo servizio.

Anche nelle piccole cose

Anche nelle piccole cose possiamo trarre dei benefìci dal non insistere sulle nostre preferenze. Il primo giorno di un’assemblea di distretto una coppia di pionieri, arrivando presto, aveva trovato esattamente i posti desiderati. A programma iniziato una famiglia numerosa con diversi bambini arrivò in tutta fretta allo stadio ormai gremito. Notando che la famiglia cercava una sistemazione adatta, i pionieri cedettero i loro due posti. In questo modo l’intera famiglia riuscì a sedersi insieme. Alcuni giorni dopo l’assemblea, i pionieri ricevettero una lettera di ringraziamento da quella famiglia. Nella lettera la famiglia spiegava che era stato scoraggiante arrivare tardi all’assemblea, ma che lo scoraggiamento si era trasformato in gioia e gratitudine in seguito alla gentilezza della coppia di pionieri.

Pertanto, quando se ne presenta l’opportunità, mettiamo di buon grado da parte le nostre preferenze per il bene degli altri. Manifestando l’amore che “non cerca i propri interessi”, contribuiremo a mantenere la pace nella congregazione e con il prossimo. (1 Cor. 13:5) Ma soprattutto, conserveremo la nostra amicizia con Geova.

Fonte:w 15/2/09
09/04/2010 15:47
 
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Un articolo che senz'altro attrae la mia attenzione....ma c'era da immaginarselo [SM=g27988]

Pensieri e domande al riguardo sono emerse mentre leggevo..vado per ordine:

- ...il fatto che negli articoli delle riviste ci siano sempre esempi basati su casi limite è per sensibilizzare o altro?.....

- E' capitato di affrontare già sfumature di questi argomenti e quindi SO che AMANDO Dio questo non vi pesa e viene diciamo...naturale...Dal canto mio sono "gelosa" di me...cosa vuol dire?... Noi non siamo tutti uguali e questa cosa sembra essere difficile da accettare per molti... Io mi Voglio bene, mi amo e tengo a me... Rispetto Il prossimo finchè vengo rispettata, Sono disponibile con le persone a cui tengo molto, Il mio comportamento è tranquillo verso l'armonia naturale della cose... Il fatto che la gente possa percepire bene o male un qualcuno o un qualcosa è dovuto molto all'ignoranza delle cose, alle false informazioni, ecc... Io mio senso di egoismo è dovuto al fatto (credenze e culti compresi) che annullarmi significherebbe esistere e non vivere... Sarei una tela vuota uguale ad altr tele vuote.... Siamo stati creati con un cuore e con un cervello... una volta che si ha rispetto per sè e per il prossimo..tutto dovrebbe passare in secondo piano...

- Io, malgrado il mio modo di vestire, mi sento modesta? La mia anima lo è nelle cose quotidiane della vita... Altre volte no, ma questo è per una mia veduta personale della Modestia(non mi dilungo, sarebbe OT)...Chi è che delimita il senso di modestia? alla fine siamo sempre "noi" ..noi esseri umani ce le facciamo, ce le suoniamo e poi ce le piangiamo... Questo perchè si vive il prossimo in maniera errata... l'essere umano vive poco il rispetto e troppo la "paura" del giudizio... Questa ovviamente è una mia opinione...

- La scelta delle compagnie... vista dal vostro punto la comprendo benissimo, anche questo argomento affrantato più volte... Facile comprenderlo ma non da metterlo in pratica se si vuol bene a qualcuno... Io ho tagliato i ponti di netto con molte persone nella mia vita... ma Non perchè richiesto dagli Dei... ma solo perchè sono sentimenti miei che mi sento dentro... Se sento persone negative per la mia vita e la mia personalità le sgancio... credo che per voi sia lo stesso... o mi sbaglio?

In sostanza insistere per le proprie preferenze può spesso sembrare immaturo secondo me ma è anche vero che se si vuole bene a se stessi è importante non farci completamente cancellare... Dio Ama... perchè allora vorrebbe un po' cancellare chi siamo rendendoci "succubi" (scusate il termine esagerato) del giudizio di altri esseri umani?...

Chiedo scusa per il lungo Post... [SM=g27995]
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09/04/2010 15:59
 
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può succedere che dover scegliere se rinunciare o meno ad una nostra preferenza possa di fatto farci sentire poco liberi...
Ma capita raramente che si debba rinunciare davvero ad una preferenza importante... la scelta di un ristorante o di un film da vedere con gli amici non la considero tale...

invece ci sono scelte importanti che influiscono in modo pesante sulle persone che diciamo di amare. Qui entra in gioco l'amore.
e possiamo fare l'esempio dell'amore-eros...se sappiamo che una cosa che facciamo è sgradita al nostro amore ci pesa poi così tanto cambiare abitudine?

non siamo obbligati a farlo...ma per amore lo facciamo. NOn siamo nemmeno obbligati ad amare...anche questo ci viene spontaneo...

In ogni caso non conosco persona che avendo sacrificato una propria scelta, che poi ne abbia avuto danno...al contrario, ne ha in cambio la gioia di aver contribuito alla serenità generale...e non dimentichiamo che altri avranno fatto la medesima scelta in nostro favore, e forse nemmeno ce ne siamo accorti!


[Modificato da Giandujotta.50 09/04/2010 16:01]
09/04/2010 16:37
 
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Infatti è questo che dicevo... so che per voi è così perchè amate Dio... Io, parlando a livello personale, considero importante tutto..dalle piccole alle grandi cose, ogni cosa, grande o piccola che sia contribuisce a cambiare se stessi mi piace avere non avere rimpianti... Ho dei principi e mi baso su quelli... perchè li ho dentro... Capisco Voi nei confronti di Dio e L'amore... non comprendo invece Dio nei vostri riguardi...
[SM=g2037509]
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09/04/2010 18:50
 
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Re:
HadesBloodyMoon, 09/04/2010 16.37:

Infatti è questo che dicevo... so che per voi è così perchè amate Dio... Io, parlando a livello personale, considero importante tutto..dalle piccole alle grandi cose, ogni cosa, grande o piccola che sia contribuisce a cambiare se stessi mi piace avere non avere rimpianti... Ho dei principi e mi baso su quelli... perchè li ho dentro... Capisco Voi nei confronti di Dio e L'amore... non comprendo invece Dio nei vostri riguardi...
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Bhè il fatto che si sia servito di uomini per scrivere la bibbia la dice lunga sulla considerazione che ha di noi......il fatto che ha onorato singoli definendoli amici,accettando sacrifici e benedicendo,sacrificando suo Figlio per noi,IL CREATO e 1000 altre cose ci parlano dell'interesse di Dio per noi. [SM=x1408418]
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
forum Testimoni di Geova




Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
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Effettivamente, guardando le cose coi vostri occhi, tutto questo non fa una piega..e probabilmente vedendola così, non mi costerebbe fatica fare detterminate cose per amore di Dio...però Dio..che è superiore... ha dato tanto per l'umanità, dopo comunque averci creati con cuore e mente, e poi consiglia di "trasformare" alcuni uomini in base alla testa di altri.....non so se sono riuscita a spiegare il cavillo che non capisco..che poi è veramente un cavillo perchè ci sono cose veramente più importanti però......siamo nel forum per parlare un po' di tutto..giusto? ^-^ [SM=x1408418]
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09/04/2010 22:24
 
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Hades, prova a vedere le richieste di Geova come quelle di un Genitore.
Sapessi quante volte ho dovuto dire No a mio figlio! dicevo no su cose che lui non comprendeva, cose che pensava l'avrebbero divertito o gli sarebbero state utili...e suo padre ed io, con l'esperienza degli adulti, invece abbiamo dovuto opporre un divieto.

I consigli, le raccomandazioni i divieti di un genitore non sono mai per il gusto di esercitare autorità...ma perchè si amano questi nostri figli...
e se un figlio che segue le direttive di un genitore imperfetto ne riceve vantaggi, tanto piu ne avrà benefici colui che si fida del Creatore e segue i suoi principi...

09/04/2010 22:55
 
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Comprendo il legame che c'è tra le tue parole e quelle dell'articolo... anche se per forza di cose la penso diversamente, comprendo l'importanza dell'esempio di Dio come genitore..si cerca sempre, se si è buoni genitori, di proteggere i figli... Ovviamente per me non è facile capire una cosa per voi così naturale e semplice... io che non cambio per nessuno ma so cos'è l'amore e so che se è Amore è superiore a queste cose... e Capisco che se si predica una parola si deve essere i primi a dare l'esempio...
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