l'articolo parlava dell'ubbidienza in tutte le sue forme.
da allora s sono pubblicati centinaia d articoli simili, effettivamente le parole usate in quel paragrafo potrebbero sembrare forti, ma nn più degli esempi bilici cm quelli di saul e abraamo riportati nei paragrafi successivi d quell articolo.
vuoi discutere del fatto che abraamo solo x ubbidire a Dio stava uccidendo suo figlio?
vuoi veramente rimproverare Abramo o peggio ancora Geova che richiese una cosa simile?
e Saul? tutti noi, credo, umanamente nn avremmo mai ucciso e distrutto OGNI cosa e vita degli amalachiti.. compreso gli animali che potevano servire come spoglia x i soldati d saul, ma Geova gli aveva detto d distruggerli .. lui nn lo fece e ne pagò le conseguenze...
autorità d Dio esagerata? richiede troppo da noi?
se si rimprovera la WTS s deve rimproverare Dio, visto che L'ubbidienza all'autorità del organizzazione viene da Lui e Lui l'ha esercita col suo popolo.
nella torre d guardia s parlava d questo e altro...
puoi discutere sul modo in cui è scritto quel paragrafo (isolato tra l'altro da un articolo completo e molto bello)...
puoi discutere se l'organizzazione merita questa ubbidienza...
Ma tutti i testimoni sapendo cm l'organizzazione esercita questa sua autorità ti risponderanno che nn è così pesante cm certuni vorrebbero far credere... ANCHE PERCHè QUESTA AUTORITà DELL'ORGANIZZAZIONE VIENE ESERCITATA NN A COLPI D DOGMI FILOSOFICI, MA CON IL RAGIONAMENTO DELLE SACRE SCRITTURE GUIDATO DALLO SPIRITO SANTO.
nn paragonare mai piu la rigida curia romana con l'umile e discreta guida dello schiavo fedele e discreto!!!
la differenza è enorme.
un solo paragrafo d una torre d guardia citato fuori dal suo contesto... e in un altro periodo storico (il concetto d autorità degli anni 50 era diverso da quello odierno, chiedilo ai tuoi genitori...)
nn puo assolutamente servire da parametro x capire se lo SFD sia "troppo autoritario" o meno...
ripeto la sua autorità e discreta e umile, lo dimostrano i fatti, nn 4 parole tolte dal suo contesto.
riporto i paragrafi chiarificatori dello stesso articolo, invece d far risaltare in neretto qui punti, prova a notare che in realtà tutto si riferisce all'autorità d Gesu in definitiva.
dal paragrafo 14 in poi s nota dove questa autorità dispotica, esagerata e simile a quella cattolica, nel periodo medievale della WTS viene esercitata. cioè nella semplice e ben attestata nelle scritture opera d evangelizzazione:
15 OTTOBRE 1959
AUTORITÀ TEOCRATICA
6 Uno dei
princìpi di Geova, spiegato ed
illustrato
in tutte le Scritture, è quello
dell'autorità. L'autorità implica ubbidien
za. Nella famiglia, "il capo della donna è
l'uomo". Gli uomini ricordano volentieri
questo fatto alla propria moglie, ma sono
forse tutti altrettanto pronti ad afferrare
il significato della frase precedente, che
"il capo d'ogni uomo è il Cristo"? Alcuni
forse pensano che l'autorità di Cristo è
meno tangibile di quella dell'uomo. Ma non
è così. Avendo ricevuto autorità da Geova,
Gesù la esercita. Ma allo stesso tempo Gesù
riconosce che "il capo del Cristo è Dio".
(1 Cor. 11:3) Considerando l'illustrazione
di Paolo dell'organizzazione simile ad un
corpo umano con la grande varietà delle
sue funzioni, si può facilmente riconoscere che il capo non fa ogni cosa, ma dirige. Si serve delle membra del corpo per eseguire i suoi ordini. Sotto la direzione del capo tutto il corpo si muove ed agisce come una unità ben coordinata, perfettamente organizzata. Allo stesso modo, Cristo il Capo, si serve dell'organizzazione che è il suo corpo per adempiere l'opera da lui assegnata. I suoi ordini raggiungono l'intera organizzazione sulla terra attraverso il corpo direttivo, e dall'alto in basso mediante le filiali fino alle congregazioni. — 1 Cor. 12:12-18; Matt. 24:45-47.
7 Per attenersi
all'autorità di Cristo, è
quindi necessario ubbidire l'organizzazione
che egli dirige personalmente. Fare ciò
che dice l'organizzazione
significa fare ciò
che egli dice. Resistere all'organizzazione
significa resistere
a lui. [[Gesù]] Inoltre, il giusto
ordine delle cose richiede che gli uomini
prendano la direttiva nell'essere
ubbidienti
alle istruzioni di Cristo mediante la Pa
rola di Dio e la sua organizzazione. Altri
menti se parlano di autorità ciò sembrerà
vuoto e senza senso, ed essi saranno in
coerenti nell'esigere che la loro autorità
sia riconosciuta dalla moglie e dalle sorelle
nella congregazione.
Per costringere un cavallo o un mulo
ad ubbidire, gli vien messo in bocca il
morso, e per guidarlo si usa la briglia. Ma
l'uomo ha il potere di ragionare e d'inten
dere,
quindi Geova lo guida dandogli la
conoscenza necessaria mediante la Sua
Parola, la potenza mediante il Suo spirito
e la direttiva mediante la Sua organizza
zione. Sta ad ognuno d'ubbidire. Mediante
Davide, Geova ci ammonì: "Io t'ammae
strerò e t'insegnerò la via per la quale
devi camminare; io ti consiglierò e avrò
gli occhi su te. Non siate come il cavallo
e come il mulo che non hanno intelletto,
la cui bocca bisogna frenare con morso e
con briglia, altrimenti non ti s'accostano!"
(Sal. 32:8, 9, VR)
II Sovrano Universale
non vuole costringerci all'ubbidienza, ma
vuole piuttosto l'ubbidienza che viene da
un cuore colmo di intendimento e d'amore
per Geova.UBBIDIAMO PRONTAMENTE
10 Geova ama coloro che ubbidiscono
prontamente, e vi sono molti esempi nelle
Scritture che lo dimostrano. Uno di questi
è Abrahamo. Quando Geova gli disse di
sacrificare suo figlio, non vi furono diva
gazioni o discussioni al riguardo. Abra
hamo ebbe fede in Geova ed ubbidì, al
punto di alzare il coltello per immergerlo nel petto del figlio. Per la sua fede e la sua ubbidienza Abrahamo ebbe il privilegio di essere chiamato "amico di Geova", e avrà certo il suo posto di principe nel nuovo mondo di Dio. — Giac. 2:23.
11 Un altro esempio di ubbidienza che fu
benedetta è quello di Rebecca. Dal racconto
di Genesi, capitolo 24, la pronta ubbidienza
di Rebecca rifulge di ancora maggior splen
dore dei gioielli che Eliezer le donò. Quan-
d'egli le chiese un po' d'acqua da bere, la
sua risposta fu pronta: "Calando subite
dalla spalla la brocca, mi ha detto: Bevi!
anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli".
Poi, quando Eliezer spiegò che Geova l'a
veva guidato a lei, "la fanciulla corse a
raccontare a casa di sua madre tutte le
cose che aveva udite". In seguito, quando
sorse la domanda se Rebecca fosse disposta
ad andare da Isacco e se fosse pronta a
partire immediatamente, la sua risposta
fu: "Volentieri". (Gen. 24:46, 28, 58, Ti)
La sua prontezza nell'ubbidire diede a
Rebecca il privilegio di divenir madre di
Giacobbe, padre dei capi tribù della nazione
d'Israele e preminente nella linea messia
nica.
12 Anche gli apostoli mostrarono, sin dal
loro primo contatto con Gesù, che ricono-
scevano la necessità di ubbidire prontamen-
te. Di Pietro ed Andrea, la narrazione, in Matteo 4:19-22 (Ti), dice: "E disse loro: Venite dietro a me e vi farò pescatori d'uomini. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono". La risposta di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, fu la stessa: "Ed essi, lasciate subito le reti e il padre lo seguirono". Anche l'apostolo Paolo di mostrò più volte di possedere questa desiderabile qualità dell'ubbidienza pronta. La
narrazione in Atti 9:20 (Ri) afferma che
dopo la conversione egli "subito si pose a
predicar Gesù nelle sinagoghe". In seguito
quando in visione ricevette l'invito: "Passa in Macedonia ed aiutaci", Paolo e quelli che erano con lui ubbidirono prontamente. "Ora appena egli ebbe la visione, cercammo subito di andare in Macedonia, concludendo che Dio ci aveva chiamati ad annunciare la buona notizia a loro". Geova benedì con buoni frutti la loro prontezza: Lidia e la sua famiglia accettarono prontamente la verità e si battezzarono. — Atti 16:9-15.
13 In tutti questi esempi, osservate la prontezza ad ubbidire, l'assenza di egoismo, di indifferenza o di buone intenzioni soltanto. Quei testimoni zelanti mostrarono fervore, zelo, buona volontà, vigilanza, ardore, prontezza, devozione e diligenza. Per questo Geova li amò
14 Dovunque un individuo serva nell'organizzazione di Geova, egli vi si trova per immeritata benignità. Vi rimarrà solo se ubbidisce, e sarà veramente felice solo se ubbidisce prontamente. Oggi tutti gli schiavi volenterosi hanno il privilegio di essere proclamatori della buona notizia. Infatti essi hanno l'obbligo di predicarla. (1 Cor. 9:16) Oltre a questo onore e privilegio fondamentale vi sono molti altri posti di responsabilità per coloro che ubbidiscono. Vi sono attività a pieno tempo di vario genere. Vi sono incarichi di servizio nelle congregazioni. Vi sono i privilegi di andare all'estero come missionari, di viaggiare come servitori di circoscrizione, di distretto e di zona. Altri potrebbero servire come membri delle famiglie Bethel. In tutti questi incarichi ubbidienza e lealtà sono indispensabili. Il premio è gioia! — Ebr. 13:17.
15 Tutti gli schiavi di Geova dovrebbero essere colmi di gratitudine per il glorioso tesoro del servizio. (2 Cor. 4:7) Tuttavia alcuni fanno solo quel minimo di servizio necessario per figurare nelle registrazioni della congregazione. Questo non è forse
come un premio d'assicurazione pagato malvolentieri a Geova per proteggersi dalla sciagura? Chi serve malvolentieri deve correggersi immediatamente. (2 Cor. 9:6, 7) Giunger sempre tardi alle adunanze, rifiutare le assegnazioni o considerarle come pesi indesiderabili, essere facilmente scoraggiati, non desiderare d'assumersi responsabilità, esser lenti nel seguire le istruzioni, questi sono sintomi d'indebolimento spirituale a cui bisogna porre immediatamente rimedio. Se ve n'è bisogno, siate pronti a cercare tale rimedio. L'ubbidienza pronta vi porterà la benedizione di Geova che rende ricchi. — Prov. 10:22.
16 A causa dell'imperfezione umana, an
che il più ardente desiderio di ubbidire
Geova non impedirà che la creatura a volte
sbagli. Quindi è necessario avere il giusto
atteggiamento nei confronti della discipli
na. La disciplina corregge la tendenza di
esser trascurati e impedisce che si aggravi
in ribellione e aperta sfida. " 'Figlio mio,
non disprezzare la disciplina di Geova, e
non venir meno quando sei corretto da
lui; poiché Geova disciplina colui che ama,
infatti egli sferza ognuno che accoglie
come figlio'. . . . Veramente, nessuna disci-
plina per il presente pare che sia gioiosa,
ma penosa; ma in seguito a quelli che ne
sono stati ammaestrati essa produce frutti
pacifici, cioè, giustizia". (Ebr. 12:5-11)
Quando la disciplina viene dalla Parola di
Dio o dalla sua organizzazione, accettatela
con umiltà, come se venisse da Geova stes
so. Ricordate che "i rimproveri della di
sciplina sono la via della vita". — Prov.
6:23.
visto?
l'ubbidienza all'organizzazione nn ti costringe a impugnare le armi x una crociata sanguinosa!
nè nel torturare e uccidere una povera donna solo perchè accusata d essere una strega, cm nell'inquisizione!