In che modo è morto ogni l’apostolo?

Giovanni, uno dei 12 apostoli, fu unico a morire serenamente, senza torture e persecuzioni. Mori a 100 anni d’età.
Ma altri apostoli in che modo sono morti?

Paolo, che però non è mai incluso tra i "12 Apostoli", probabilmente venne decapitato a Roma negli anni sessanta, Pietro probabilmente morì ucciso in Mesopotamia, regione da cui scrisse le sue due lettere, nello stesso periodo. Giacomo morì di spada nel 44 E.V. per ordine di Erode Agrippa I, e fu il primo dei dodici apostoli a morire come martire (Atti 12:1-3). Degli altri non sappiamo nulla se non da racconti leggendari poco attendibili storicamente.

Shalom

Girltarantina, 17/08/2010 0.59:

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Giovanni, uno dei 12 apostoli, fu unico a morire serenamente, senza torture e persecuzioni. Mori a 100 anni d’età.
Ma altri apostoli in che modo sono morti?

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Se affermi che Giovanni "fu unico a morire serenamente" fai supporre di sapere come sono morti gli altri.

barnabino, 17/08/2010 10.34:

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Paolo, che però non è mai incluso tra i "12 Apostoli", probabilmente venne decapitato a Roma negli anni sessanta, Pietro probabilmente morì ucciso in Mesopotamia, regione da cui scrisse le sue due lettere, nello stesso periodo. Giacomo morì di spada nel 44 E.V. per ordine di Erode Agrippa I, e fu il primo dei dodici apostoli a morire come martire (Atti 12:1-3). Degli altri non sappiamo nulla se non da racconti leggendari poco attendibili storicamente.

Shalom

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Ma Pietro non fu crocifisso sulla croce a forma di X, a testa in giù a Roma?

Girltarantina, 17/08/2010 14.31:

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Ma Pietro non fu crocifisso sulla croce a forma di X, a testa in giù a Roma?

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No, Celeste. E' solo la tradizione che afferma questo, ma non c' è nessuna certezza al riguardo. Soprattutto, la Bibbia è muta su questa vicenda.
Biblicamente parlando, si sa solo che l' apostolo Giacomo morì ucciso da Erode (Atti 12:2.
L' apostolo Paolo preannunciò il suo martirio (2 Timoteo 4:6): qui Paolo parla di se stesso dicendo:
"Ego gar ede spendomai, kai ho kairos tes analuseos mou efesteken", che significa:
"Io infatti già sono offerto in libagione [qui c' è il verbo greco spendo, che significa "offrire in sacrificio, versare il sangue come sacrificio"] e il tempo della partenza mia è giunto".
L' apostolo Pietro pure preannunciò la sua morte imminente:
"Presto avverrà la deposizione del mio tabernacolo [il suo corpo carnale], come mi indicò anche il nostro Signore Gesù Cristo. E così farò tutto il possibile affinchè, dopo la mia partenza, possiate in ogni tempo far menzione di queste cose per vostro conto" (2 Pietro 1:14-15).
Da notare che Pietro dice "Presto avverrà la deposizione del mio tabernacolo", usando l' aggettivo greco tachinos, che significa "rapido, subitaneo, imminente".
Dell' apostolo Giovanni sappiamo che in età avanzatissima si trovava prigioniero nell' isola di Patmos, dove ricevette l' apokalupsis (da cui l' omonimo libro dell' Apocalisse), cioè la Rivelazione di Gesù Cristo (Rivelazione/Apocalisse 1:1).
Degli altri apostoli, attraverso la Parola di Dio, non sappiamo nulla.
Grazie Celeste.

La scrittura alla fine del vangelo di Giovanni circa la morte di Pietro viene dopo una serie di inviti a Pietro a dedicarsi alla predicazioen e non ai pesci

Giovanni 21:18 "verissimamente di dico quando eri più giovane ti cingevi e camminavi dove volevi. Ma quando invecchierai stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non desideri" questo lo disse per significare di quale sorta di morte egli avrebbe glorificato Dio e quando ebbe detto questo gli disse continua a seguirmi"

Pietro ha glorificato Dio non morendo su una X a testa in giù, o su una Y a testa in su o deapitato o brucciato ecc. ecc. ma morendo semplicemente fedele, e il luogo dove non voleva andare "dove non desideri" ma vi andò perchè fiducioso seguiva Gesù ed era condotto, era il cielo.

e versetto 22 " se è mia volontà che egli (Giovanni) rimanga fino che io venga che te ne importa? tu continua a seguirmi" 23 quindi questa parola si sparse tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto"

Nel discorso di Gesù il non morire non è secondario.