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Ghiottoneria

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2011 20:53
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10/05/2011 14:44
 
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Qual è il punto di vista della congregazione cristiana sulla ghiottoneria?
i nostri de-trattori accusano la WTS di non avere un giusto punto di vista sulla Ghiottoneria. Coi loro discorsetti da sobillatori, vorrebbero far credere che la WTS condanna le persone che soffrono di disturbi alimentari.

Qualcuno scrive:

Stavo scorrendo il libro degli anziani edizione 2010 "Pascete il gregge di Dio" e con mio immenso stupore, nel Capitolo 5 a pagina 67 punto 19, la ghiottoneria è un motivo per cui un tdg può finire davanti ad un Comitato Giudiziario. Ecco la spiegazione

Ghiottoneria:Il ghiottone mostra abitualmente di non sapersi padroneggiare, mangiando con ingordigia anche fino al punto di avvertire un senso di malessere o addirittura di sentirsi male. La ghiottoneria non si determina dal peso di una persona ma dal suo atteggiamento verso il cibo.

Allora, cosa facciamo? Ammazziamo tutti i bulimici e i mangiatori compulsivi. Sono anni che i disturbi alimentari non sono più un mistero.... e uno deve essere punito per queste malattie!!???! Ma si può?????



Vediamo qual'è il punto di vista della WTS sulla ghiottoneria:

"La Parola di Dio condanna sia l’ubriachezza che la ghiottoneria come comportamenti che non si addicono ai servitori di Dio. Pertanto la congregazione cristiana considera i ghiottoni inveterati alla stessa stregua di chi ha l’abitudine di ubriacarsi. Né gli ubriaconi né i ghiottoni possono far parte della congregazione cristiana.
Proverbi 23:20, 21 dichiara: “Non essere fra gli smodati bevitori di vino, fra quelli che sono ghiotti mangiatori di carne. Poiché l’ubriacone e il ghiottone si ridurranno in povertà, e la sonnolenza farà vestire di semplici stracci”. In Deuteronomio 21:20 si parla di un figlio “ostinato e ribelle” che, secondo la Legge mosaica, meritava di essere messo a morte. Il versetto menziona due caratteristiche di quest’uomo ribelle e impenitente: era “un ghiottone e un ubriacone”. È evidente che nell’antico Israele la ghiottoneria era considerata una pratica inaccettabile per chi desiderava servire Dio.
Cosa significa essere un ghiottone, e cosa dicono le Scritture Greche Cristiane in merito? Il ghiottone è colui che ha l’abitudine di mangiare e bere con avidità e ingordigia. Quindi, tanto per cominciare, la ghiottoneria è una forma di avidità, e la Parola di Dio ci informa che gli “avidi” non erediteranno il Regno di Dio. (1 Corinti 6:9, 10; Filippesi 3:18, 19; 1 Pietro 4:3) Inoltre, quando l’apostolo Paolo avvertì i cristiani di non praticare “le opere della carne”, menzionò “ubriachezze, gozzoviglie e simili”. (Galati 5:19-21) Spesso gli eccessi nel mangiare sono accompagnati da ubriachezza e gozzoviglie. Per giunta quando Paolo dice “e simili” include senz’altro la ghiottoneria. Come avviene per chi pratica altre “opere della carne”, un cristiano noto per la sua ghiottoneria e che testardamente si rifiuta di cambiare il suo comportamento avido dovrebbe essere espulso dalla congregazione. — 1 Corinti 5:11, 13.
Sebbene la Bibbia ponga gli ubriaconi e i ghiottoni sullo stesso piano, è molto più semplice identificare i primi che i secondi. Di solito i segni dell’ubriachezza sono piuttosto evidenti. Viceversa, è molto difficile determinare se un individuo è un ghiottone inveterato o meno, perché non si può stabilire semplicemente dall’aspetto esteriore. Pertanto, quando trattano casi di questa natura, gli anziani della congregazione devono usare molta cautela e discernimento.
Per esempio a volte l’obesità può essere segno di ghiottoneria, ma non sempre. Il sovrappeso può dipendere da una malattia. Anche fattori ereditari possono contribuire all’obesità. Per giunta, bisogna tenere presente che, mentre l’obesità è una condizione fisica, la ghiottoneria è un atteggiamento mentale. L’obesità è una condizione “caratterizzata dall’accumulo eccessivo di adipe”, o grasso corporeo, mentre la ghiottoneria è “avidità, cupidigia”. (Grande Dizionario della Lingua Italiana di S. Battaglia) Pertanto la ghiottoneria non si determina dal peso di una persona, ma dal suo atteggiamento verso il cibo. Uno potrebbe essere normopeso, o addirittura sottopeso, ma nel contempo essere un ghiottone. Inoltre il concetto di peso e forma ideale varia considerevolmente da un luogo all’altro.
Come si manifesta la ghiottoneria? La persona ghiotta ha l’abitudine di eccedere, di mangiare con ingordigia fino al punto di provare forte disagio o addirittura di sentirsi male. Tale mancanza di padronanza di sé indica che non si preoccupa del biasimo che reca su Geova e sulla reputazione del Suo popolo. (1 Corinti 10:31) D’altro canto chi in qualche occasione mangia più del dovuto non va automaticamente considerato un “avido”. (Efesini 5:5) Nondimeno, tenendo conto di Galati 6:1, un cristiano del genere potrebbe aver bisogno di aiuto. Paolo dice: “Fratelli, anche se un uomo fa qualche passo falso prima che se ne renda conto, voi che siete spiritualmente qualificati cercate di ristabilire tale uomo con uno spirito di mitezza”.
Perché il consiglio biblico di evitare gli eccessi nel mangiare è utile specialmente oggi? Perché, in particolar modo riguardo ai nostri giorni, Gesù avvertì: “Prestate attenzione a voi stessi affinché i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalle ansietà della vita e quel giorno non piombi all’improvviso su di voi come un laccio”. (Luca 21:34, 35) Non cedere all’intemperanza nel mangiare è un modo importante per evitare uno stile di vita spiritualmente deleterio.
La moderazione è una virtù cristiana. (1 Timoteo 3:2, 11) Pertanto Geova aiuterà senz’altro tutti quelli che si sforzano premurosamente di applicare il consiglio biblico di essere di abitudini moderate in quanto al mangiare e al bere. — Ebrei 4:16."
(w04 1/11) (evidenziature mie)

Domandina: ma qualcuno che crede a questi sobillatori falsari della verità, esiste ancora? Chi ha coraggio, alzi la mano
[SM=x1408430]




[Modificato da Seabiscuit 10/05/2011 14:45]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
10/05/2011 15:19
 
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Secondo me il problema è a monte,

io sono ghiotto di cioccolata e se me la trovo a tiro non resisto, ne mangio troppa poi mi fà male.

Ora io consapevole di ciò evito di comprarla e il problema è risolto.

Certo però se qualcuno di continuo me la mette sotto il naso,,,,,,,,

mi riallaccio a chi ci conduce in tentazione
10/05/2011 16:22
 
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I sinonimi di ghiottoneria sono:
gola golosità ingordigia voracità leccornia
Un ghiottone è colui che mangia con ingordigia, con avidità per cui non ha padronanza di se, non ha rispetto per la vita che Geova gli ha donato è goloso.

Ben altra cosa è chi è affetto da Bilumia, di essa si dice:
La bulimia (da greco βουλιμία, boulimía, composto di βους (bôus) "bue" e λιμός (limós) "fame"; propr. 'fame da bue') è un disturbo del comportamento alimentare.
Infatti, la bulimia nervosa è, insieme all'anoressia nervosa, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ciò che contraddistingue la bulimia è un problema dell'alimentazione per cui una persona ingurgita una quantità di cibo esorbitante per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e, quindi, ingrassare (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi e purghe).

Devo dedurne che chi ha fatto quel commento non conosce nemmeno la differenza che esiste tra un ingordo o goloso e chi soffre di Bilumia che è una vera e propria malattia.

Purtroppo ci avviciniamo all’estate ed evidentemente i nostri “intelligentoni” devono muovere l’aria per rinfrescarsi e quindi buttano fuori di tutto.
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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10/05/2011 17:37
 
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"Ma che dire di chi mangia troppo per ingordigia? La Bibbia condanna esplicitamente l’ingordigia, cioè l’avida intemperanza nel mangiare, l’insaziabile desiderio di eccedere nel mangiare. Un figlio israelita che si dimostrava un impenitente “ghiotto e ubriacone” doveva essere messo a morte. (Deuteronomio 21:18-21) Il libro di Proverbi avverte di non essere “compagno dei ghiotti”. (Proverbi 28:7; 23:20, 21) L’ingordigia, inoltre, è sbagliata poiché ci viene detto che gli “avidi” non erediteranno il Regno di Dio. (I Corinti 6:9, 10; confronta I Pietro 4:3; Filippesi 3:18, 19). I sorveglianti cristiani devono essere ‘padroni di sé’, e non “ghiottoni disoccupati”. (Tito 1:8, 12) La cosa è talmente seria che alcuni sorveglianti sono stati tolti dal loro incarico a causa della loro intemperanza nel mangiare.
Va riconosciuto, comunque, che non è facile stabilire dove si comincia ad essere ingordi. Mangiare (...) è naturale e giusto. E non si può dire che uno sia ingordo semplicemente perché è grasso; anche una persona molto magra potrebbe essere ingorda." (w86 1/5)



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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
31/07/2011 16:11
 
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Ciao a tutti.
Io mi concentrerei su peccati piu' gravi,che possono passare inosservati,chi soffre di disturbi alimentari non PUO' nasconderlo per sempre.E' un male profondo che non ha nulla a che vedere con la gozzoviglia o la golosita'.L'anoressia e la Bulimia uccidono,ma non è detto che chi ne soffre non ami e non rispetti la vita "come dono di Geova".Personalmente conosco persone ghiotte e che mangiano con avidita'(da far ribrezzo),eppure sono magri,allora questi sono perdonabili solo perchè sono normopeso?
L'ubriachezza che qualcuno ha paragonato alla gozzoviglia,non ha nulla in comune,infatti chi ha l'abitudine di alzare il gomito o di asssumere droghe (perde la lucidita' mentale),chi soffre di un disturbo alimentare spesso è una persona con grandi responsabilita' lavorative,cio' significa che è lucido mentalmente.
Davvero,io non mi sento di condannare con tanta facilita' chi soffre di questi problemi.
Certo,gli si puo' dare un consiglio,per il loro bene,pero' poi ogni persona è libera di mangiare quanto gli pare. [SM=g7422]
31/07/2011 19:51
 
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Io invece la penso proprio in maniera opposta ai nostri detrattori!

Biblicamente, e tutte le confessioni cristiane concordano (il peccato della gola non è mica solo nostro, leggetevi il catechismo), il peccato della gola è severamente condannato. Come è stato giustamente scritto prima è paragonabile alla dipendenza da alcol.
Purtroppo in congregazione le abbuffate non sono viste esattamente alla stessa stregua dell'eccesso nel bere, anzi a volte vengono stimolate per via della mentalità tutta italiana che se ci si invita ad un pasto bisogna preparare mille portate e rimpinzare gli invitati ben benino!
Quindi avviene proprio il contrario di quanto scrivono i nostri oppositori e io auspico che vengano scritti più articoli su questo tema e che le congregazioni siano più sensibili a questo problema.

Per quanto riguarda la distinzione tra ingordigia e disturbi della condotta alimentare (esclusa ovviamente l'anoressia, che qui non centra nulla) non credo che la differenza sia così sostanziale. Per esempio come facciamo a tracciare il confine tra il binge eating disorder e l'ingordigia? D'altra parte l'alcolismo è prima di tutto un disturbo psichico, è una vera e prorpia patologia, una dipendenza ma non per questo si giustifica tale comportamento.

E' importante che la Congregazione continui a porre in evidenza che cosa è bene e che cosa è male, ingordigia compresa! Questo non significa condannare chi sbaglia, ma è necessario che sia chiaro che di errore si tratta e che la persona va aiutata! L'ingordo, come l'alcolizzato, deve essere aiutato, bisogna cercare di comprendere perchè non riesce a moderarsi nel cibo, quali sono i suoi bisogni insoddisfatti, può anche essere indirizzato per un psicoterapia e va sostenuto in ogni modo, proprio come per qualsiasi altra dipendenza.
[Modificato da Esperidia 31/07/2011 19:56]
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
31/07/2011 19:51
 
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* Domande dai lettori

I testimoni di Geova sono risoluti per quel che riguarda l’ingordigia quanto lo sono nei confronti del dannoso vizio del fumo?

I testimoni di Geova assumono una posizione basata sulla Bibbia contraria all’uso di tabacco, e allo stesso modo accettano la condanna scritturale dell’ingordigia.


Credono che il vizio del fumo violi i princìpi biblici. Fumare implica un’assuefazione alla nicotina. Per di più, non è naturale aspirare fumo. Il fumo contamina il corpo, provoca problemi di salute e ha abbreviato vite che si sarebbero dovute impiegare per glorificare Dio. Inoltre contamina pericolosamente l’aria che altri respirano; questa non è sicuramente una dimostrazione di amore per il prossimo. — II Corinti 7:1; Romani 12:1; Marco 12:33.

Ma che dire di chi mangia troppo per ingordigia? La Bibbia condanna esplicitamente l’ingordigia, cioè l’avida intemperanza nel mangiare, l’insaziabile desiderio di eccedere nel mangiare. Un figlio israelita che si dimostrava un impenitente “ghiotto e ubriacone” doveva essere messo a morte. (Deuteronomio 21:18-21) Il libro di Proverbi avverte di non essere “compagno dei ghiotti”. (Proverbi 28:7; 23:20, 21) L’ingordigia, inoltre, è sbagliata poiché ci viene detto che gli “avidi” non erediteranno il Regno di Dio. (I Corinti 6:9, 10; confronta I Pietro 4:3; Filippesi 3:18, 19).

I sorveglianti cristiani devono essere ‘padroni di sé’, e non “ghiottoni disoccupati”. (Tito 1:8, 12) La cosa è talmente seria che alcuni sorveglianti sono stati tolti dal loro incarico a causa della loro intemperanza nel mangiare.

Va riconosciuto, comunque, che non è facile stabilire dove si comincia ad essere ingordi. Mangiare (diversamente dall’aspirare il fumo del tabacco) è naturale e giusto. E non si può dire che uno sia ingordo semplicemente perché è grasso; anche una persona molto magra potrebbe essere ingorda. Non è l’eccesso di peso che la Bibbia condanna, ma l’eccesso nel mangiare, che può essere all’origine di obesità oppure no.

Alcuni pesano troppo a causa di disfunzioni glandolari o di malattie, anche se è vero che la professoressa Judith Rodin sostiene che solo “il 5 per cento di tutti i casi di obesità sia causato principalmente da problemi medici”. Fattori ereditari possono far tendere alla robustezza. Il dott. William Bennett dice: “Moltissime persone grasse mantengono il loro peso mangiando più o meno quello che mangia una persona di peso normale . . .

Hanno un metabolismo diverso”. Certi ricercatori sono addirittura dell’avviso che, se una persona grassa mangia di meno, il suo corpo rallenta il metabolismo così che le calorie vengono bruciate più lentamente. Ma anche se un individuo grasso non è ingordo nel senso di essere un mangiatore insaziabile, deve forse mettere in pratica il consiglio di Dio con più serietà.

Per esempio, i cristiani devono coltivare la padronanza di se stessi, il che vale anche per il mangiare. (Galati 5:22, 23; II Pietro 1:5-8) L’apostolo Paolo esortò il cristiano a comportarsi come un corridore, il quale “esercita padronanza di sé in ogni cosa”. Paolo ‘trattava con durezza il suo corpo e lo conduceva come uno schiavo, affinché non fosse disapprovato’. (I Corinti 9:24-27) Una persona grassa può aver motivo di ‘trattare con durezza il proprio corpo’ per quel che concerne quanto, cosa, quando e come mangia.

Chi è grasso può correre pericoli. Gli studi mostrano che l’obesità può portare a ipertensione arteriosa, aumento del livello di colesterolo, diabete iniziato in età adulta, varie forme di cancro, disfunzioni del cuore e della cistifellea, artrite e problemi respiratori. “Chi pesa il 20 per cento più del normale ha un indice di mortalità di un terzo più alto della media; coloro che pesano il 30 e il 50 per cento più del normale hanno indici di mortalità rispettivamente del 50 e del 100 per cento più alti della media”. (The New York Times, 27 febbraio 1985) Notizie simili giungono da Inghilterra, Germania e Italia.

Un cristiano vuole veramente ‘amare Geova con tutto il cuore, l’anima [o vita], la mente e la forza’. (Marco 12:30) Molti, dopo aver studiato il cristianesimo, hanno smesso di fumare per preservare la salute e la vita. I cristiani non dovrebbero ugualmente preoccuparsi per il peso eccessivo causato dall’intemperanza che è pericoloso per la salute e per la loro vita dedicata a Geova?

Alcuni mangiano di più quando sono tristi, frustrati, soli o adirati. Anche se è vero che essere cristiani non significa non provare mai questi stati d’animo, invece di cercare sollievo mangiando in eccesso, il cristiano può chiedere aiuto a Dio e ai fratelli. A questo proposito, leggete Filippesi 4:6, 7, 11-13.

Anche i ricercatori che sostengono si tenda per natura a raggiungere un determinato peso ammettono sia possibile invertire questa tendenza. Sottolineano che è importante ridurre i cibi ricchi di grassi e aumentare l’attività fisica. È interessante il fatto che in molte zone il cristiano che si impegna regolarmente nel ministero di porta in porta cammina e sale delle scale, attività molto salutari. Anche Paolo ‘faticò e lavorò penosamente’ nel ministero. — II Corinti 11:26, 27.

I testimoni di Geova, pertanto, disapprovano l’ingordigia in base a ciò che dice la Bibbia. A prescindere dal loro peso, si sforzano di ‘esercitare padronanza di sé in ogni cosa’, compreso il mangiare. Non fanno questo a motivo di una moda, ma perché vogliono vivere in armonia con i princìpi biblici ed essere cristiani attivi che hanno l’approvazione di Dio.
[Nota in calce]

Quanto: mangiare regolarmente di meno a ciascun pasto. Cosa: ridurre il consumo di cibi ricchi di amidi e dallo scarso valore nutritivo, bibite, dolci e grassi, come burro e olii, a favore di una dieta sana ed equilibrata. Quando: evitare di fare spuntini tra un pasto e l’altro o di nascosto. Come: mangiare più lentamente.
31/07/2011 20:56
 
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1 timoteo 3 i quali proibiranno di sposarsi, comandando di astenersi da cibi che Dio ha creato per essere presi con rendimento di grazie da quelli che hanno fede e conoscono accuratamente la verità. 4 La ragione di questo è che ogni creazione di Dio è eccellente, e nulla è da rigettare se è ricevuto con rendimento di grazie, 5 poiché è santificato per mezzo della parola di Dio e della preghiera.



Io questa scrittura la interpreto che se voglio sbafarmi una torta di 2 piani,posso farlo basta che ringrazio Geova.. sbaglio ? [SM=g8930]



Mangiare e un piacere e poiché un alcolista per non ricadere nel giro decide di non bere manco 2 dita,similmente potremmo smettere di mangiare?

Se ricordiamo che il cibo e fornito da Dio e che mangiamo con rendimento di grazie possiamo anche mangiare in maniera sovrabbondante.
Secondo me e da condannare quella fame rapace che ti fa dimenticare perchè mangi ma sopra tutto a chi devi tutto questo.

Voi ve lo vedete Gesù durante il matrimonio che mangia solo 2 fettine di carne per non essere classificato come ghiottone ? naaa avrà mangiato bene anche lui come gli altri ne sono sicuro.


Eccle 2;24 Per l’uomo non c’è nulla di meglio che mangiare e in realtà bere e far vedere alla sua anima il bene a causa del suo duro lavoro
[Modificato da Sergio_Tdg 31/07/2011 20:59]
31/07/2011 21:07
 
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Re:
Esperidia, 31/07/2011 19.51:

Io invece la penso proprio in maniera opposta ai nostri detrattori!

Biblicamente, e tutte le confessioni cristiane concordano (il peccato della gola non è mica solo nostro, leggetevi il catechismo), il peccato della gola è severamente condannato. Come è stato giustamente scritto prima è paragonabile alla dipendenza da alcol.
Purtroppo in congregazione le abbuffate non sono viste esattamente alla stessa stregua dell'eccesso nel bere, anzi a volte vengono stimolate per via della mentalità tutta italiana che se ci si invita ad un pasto bisogna preparare mille portate e rimpinzare gli invitati ben benino!
Quindi avviene proprio il contrario di quanto scrivono i nostri oppositori e io auspico che vengano scritti più articoli su questo tema e che le congregazioni siano più sensibili a questo problema.

Per quanto riguarda la distinzione tra ingordigia e disturbi della condotta alimentare (esclusa ovviamente l'anoressia, che qui non centra nulla) non credo che la differenza sia così sostanziale. Per esempio come facciamo a tracciare il confine tra il binge eating disorder e l'ingordigia? D'altra parte l'alcolismo è prima di tutto un disturbo psichico, è una vera e prorpia patologia, una dipendenza ma non per questo si giustifica tale comportamento.

E' importante che la Congregazione continui a porre in evidenza che cosa è bene e che cosa è male, ingordigia compresa! Questo non significa condannare chi sbaglia, ma è necessario che sia chiaro che di errore si tratta e che la persona va aiutata! L'ingordo, come l'alcolizzato, deve essere aiutato, bisogna cercare di comprendere perchè non riesce a moderarsi nel cibo, quali sono i suoi bisogni insoddisfatti, può anche essere indirizzato per un psicoterapia e va sostenuto in ogni modo, proprio come per qualsiasi altra dipendenza.



[SM=g1861209]

Soprattutto sull'assurda mentalità italiana di rimpinzarsi, che porta a giustificare gli eccessi nel mangiare.
D'altronde se la maggioranza della popolazione italiana è in sovrappeso, evidentemente c'è qualcosa che non va nelle nostre abitudini.
Interessante il pensiero dello schiavo postato da Braun


La cosa è talmente seria che alcuni sorveglianti sono stati tolti dal loro incarico a causa della loro intemperanza nel mangiare.


[Modificato da Chameleon. 31/07/2011 21:08]
31/07/2011 21:12
 
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[SM=g28002] la penso come te.
Mangiare è un piacere oltre che una necessita'.
Chi puo' stabilire qual'è la normalita'?
Sta al nostro buon senso.
31/07/2011 21:15
 
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Grazie Cham, il punto che hai sottolineato è molto importante. La Congregazione prende in seria considerazione questo problema perchè è seriamente preso in considerazione dalla Bibbia. In Italia purtroppo, a causa del nostro retaggio culturale, forse tendiamo a sottovalutarlo un po' di più che in altri paesi.
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Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
31/07/2011 21:19
 
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Re:
Silvia.2011, 31/07/2011 21.12:

[SM=g28002] la penso come te.
Mangiare è un piacere oltre che una necessita'.
Chi puo' stabilire qual'è la normalita'?
Sta al nostro buon senso.


Non voglio sembrare una bacchettona, ma la normalità è stabilita fisiologicamente dal nostro senso di sazietà. Se si mangia oltre il senso di sazietà si eccede e se si eccede spesso si pratica l'ingordigia.
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ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
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31/07/2011 22:19
 
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Re: Re:
Esperidia, 31/07/2011 21.19:


Non voglio sembrare una bacchettona, ma la normalità è stabilita fisiologicamente dal nostro senso di sazietà. Se si mangia oltre il senso di sazietà si eccede e se si eccede spesso si pratica l'ingordigia.




Verissimo,ma in un mondo dove non esiste affezione naturale e nessun timore di Dio,penso che eccedere a volte nel mangiare sia solo una delle cose che dovremmo mettere a posto nei 1000 anni di perfezionamento.
31/07/2011 22:23
 
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Hai ragione Sergio,la penso esattamente come te.
Io mi concentrerei su problemi e peccati piu' gravi.
31/07/2011 22:25
 
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Re: Re: Re:
Sergio_Tdg, 31/07/2011 22.19:




Verissimo,ma in un mondo dove non esiste affezione naturale e nessun timore di Dio,penso che eccedere a volte nel mangiare sia solo una delle cose che dovremmo mettere a posto nei 1000 anni di perfezionamento.



Beh, eccedere a volte nel mangiare non è ghiottoneria. La ghiottoneria, quella condannata con la lapidazione dalle Scritture Ebraiche, è una pratica continua, senza pentimento e senza tentativo di fermarsi e se veniva punita in tal modo nell'antichità è perchè Geova la ritiene un peccato grave. Certo anche a me sembra esagerato condannare a morte per ghiottoneria, però pare che questo sia solo un pensiero umano.
[Modificato da Esperidia 31/07/2011 22:33]
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ti vendi per un po' di quiete forse,
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per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
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Ulrich Schaffer
31/07/2011 22:32
 
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La questione - e qui si torna al discorso di sottovalutare questo aspetto - è che la ghiottoneria è scritturalmente un peccato grave quanto la fornicazione.
Non si tratta quindi di un peccato meno grave rispetto ad altri.

Lo schiavo infatti in una recente pubblicazione (w 1/11 2004) afferma:


"La Parola di Dio condanna sia l’ubriachezza che la ghiottoneria come comportamenti che non si addicono ai servitori di Dio. Pertanto la congregazione cristiana considera i ghiottoni inveterati alla stessa stregua di chi ha l’abitudine di ubriacarsi. Né gli ubriaconi né i ghiottoni possono far parte della congregazione cristiana."

"La moderazione è una virtù cristiana. (1 Timoteo 3:2, 11) Pertanto Geova aiuterà senz’altro tutti quelli che si sforzano premurosamente di applicare il consiglio biblico di essere di abitudini moderate in quanto al mangiare "

E, ancora (w 15/9 2008), ci porta a riflettere:


Chiediamoci: ‘Come reagisco quando nella Bibbia o nelle nostre pubblicazioni leggo consigli sulla ghiottoneria? Tendo a prendere sottogamba queste esortazioni o a considerarle esagerate, magari giustificando la mia condotta o accampando scuse?

Questo è il pensiero del Corpo Direttivo, fondato sulle Scritture.
Ognuno di noi, quindi, dovrebbe farsi un autoesame, cercando di essere moderato nelle sue abitudini [SM=g28002]
[Modificato da admintdg3 31/07/2011 22:37]



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31/07/2011 22:47
 
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Ma cos’è la ghiottoneria? È ingordigia o avidità nel mangiare, voracità, appetito insaziabile. Ghiottone è uno che mangia troppo, che eccede, che si rimpinza di cibi.

LA GHIOTTONERIA È CONDANNATA DA DIO


Nella legge data all’antico Israele, Geova Dio mostrò di considerare la ghiottoneria una cosa seria. Comandò ai genitori di portare un figlio incorreggibilmente ostinato e ribelle davanti agli anziani della città e di dire loro: “Questo nostro figlio è ostinato e ribelle; non ascolta la nostra voce, essendo ghiotto e ubriacone”. Notate le caratteristiche associate al ghiottone. Il suo spirito ostinato e ribelle certamente avrebbe recato biasimo sui genitori, umiliandoli agli occhi degli altri. — Deut. 21:18-21; confronta Proverbi 28:7.

Il proposito del Provveditore è che tutti possano avere la loro parte di buon cibo. Tuttavia, se un individuo cerca avidamente di consumare tutto con voracità, non mostra riguardo e amore per gli altri. E siccome “Dio è amore”, questo va contro le qualità del Creatore. — I Giov. 4:8.

PERCHÉ EVITARLA

La ghiottoneria è condannata da Dio ed è in disaccordo con la qualità divina dell’amore. Mangiare troppo non può dare vera soddisfazione e felicità nemmeno al ghiottone. Dovrebbero bastare queste ragioni per indurre la persona riflessiva a non essere ingorda. Ma ve ne sono delle altre.

Il ghiottone, essendo avido, priva altri della loro parte di buone cose provvedute da Geova per il bene di tutti. A tavola la persona ingorda può rendere impossibile agli altri commensali mangiare a sazietà. Per questa ragione il ghiottone finisce per essere disprezzato. Sì, cedendo al desiderio egoistico egli stesso si isola dagli altri. Per il suo modo di fare avido, essi possono preferire evitarlo. Perciò se una persona apprezza il rispetto e la compagnia degli altri deve evitare la ghiottoneria. Altrimenti ci rimette di persona.

Dato che Geova Dio creò il corpo umano con la capacità di assimilare la giusta quantità di cibo, qualsiasi eccesso è destinato a danneggiarci. Questo è oggi riconosciuto anche negli ambienti medici. Un’enciclopedia medica (Illustrated Medical and Health Encyclopedia) fa notare che il mangiare troppo può contribuire all’obesità, che “è da molto tempo riconosciuta come un fattore che predispone a molte malattie, specialmente fra le persone anziane o di una certa età”.

Gesù Cristo, il Figlio di Dio, conosceva i nocivi effetti fisici del mangiare troppo. Ecco perché, avvertendo i suoi discepoli, disse: “Prestate attenzione a voi stessi onde i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere”. (Luca 21:34) Una condizione simile influirebbe sulla mente e sul cuore della persona rendendola pigra, sonnolenta e noncurante. In questo stato sarebbe insensibile alla volontà di Geova e potrebbe essere molto negligente nell’assolvere le proprie responsabilità verso di Lui. Se non cambia, la persona può andare incontro al disfavore divino e perdere la vita.
Ai giorni di Noè, prima del diluvio, la gente era talmente dedita al mangiare, al bere e alla ricerca dei piaceri, che non prestò nessuna attenzione all’avvertimento dell’incombente distruzione dato da Noè e dalla sua famiglia. In effetti la gente viveva per mangiare e bere. Il risultato fu che persero la vita. — Matt. 24:37-39.

Ai giorni degli apostoli di Gesù Cristo, sembra che alcuni fossero dediti agli eccessi. Quindi Paolo, nel dare istruzioni a Timoteo e a Tito su chi poteva ricoprire incarichi di responsabilità entro la congregazione cristiana, avvertì di non affidare incarichi a persone avide, e specificò che i prescelti dovevano essere “di abitudini moderate”. (I Tim. 3:1-13; Tito 1:5-9) Ovviamente questo escludeva i ghiottoni dagli incarichi. Gli “avidi” non erediteranno il regno di Dio. — I Cor. 6:9, 10.

ALTRE RAGIONI PER EVITARLA

Dando amorevolmente consiglio, Geova disse: “Non essere fra gli smodati bevitori di vino, fra quelli che sono ghiotti mangiatori di carne. Poiché l’ubriacone e il ghiotto si ridurranno in povertà”. (Prov. 23:20, 21) Se non vogliamo ridurci in condizioni di povertà spirituale, e perché no, forse anche di povertà materiale, facciamo bene a prestare ascolto a queste parole e ad evitare la ghiottoneria. In questo tempo, in cui la maggioranza dell’umanità viola le leggi di Dio e si ribella a qualsiasi norma di decenza, tutti quelli che amano la vita e vogliono avere l’approvazione divina devono prestare attenzione all’ispirato consiglio dell’apostolo Pietro, che disse: “Vi basta il tempo passato nel fare la volontà delle nazioni quando compivate opere di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi col vino, gozzoviglie, sbevazzamenti”. (I Piet. 4:3) Cosa dobbiamo dunque fare? Ebbene, come si espresse Paolo, “la notte è inoltrata; il giorno si è avvicinato. . . . Come di giorno camminiamo decentemente non in gozzoviglie e ubriachezze . . . Ma rivestite il Signore Gesù Cristo, e non fate i piani in anticipo [egoisticamente e forse ingordamente] per i desideri della carne”. — Rom. 13:12-14.
Come abbiamo visto, la ghiottoneria è indice di mancanza di apprezzamento per l’amorevole provvedimento di Dio nel rendere disponibile all’umanità cibo da mangiare a sazietà. Dimostra mancanza di amore per Dio e per il prossimo. È nociva alla salute e alla felicità della persona stessa. Si mostra perciò saggezza pratica evitando la ghiottoneria.

È vero che se una persona ha preso l’abitudine di mangiare troppo dovrà fare un vero sforzo per alzarsi da tavola e non andare così agli eccessi. Ma tenendo conto del fatto che la Bibbia condanna la ghiottoneria e che i ghiottoni non erediteranno il regno di Dio, la cosa va considerata in tutta serietà. Per vincere l’inclinazione a mangiare troppo possono essere necessarie ferventi preghiere. Sì, la persona dovrà chiedere in preghiera lo spirito di Dio e l’aiuto per coltivarne i frutti, che includono la padronanza di sé. (Luca 11:13; Gal. 5:22, 23) Ma è veramente necessario evitare la ghiottoneria, e Geova aiuterà quelli che chiedono ardentemente il suo aiuto a questo riguardo.

Oggi alcuni non hanno abbastanza cibo per poter mangiare a sazietà e questo per colpa dell’avidità di molti altri. Di conseguenza alcuni maledicono Dio accusandolo di aver reso loro la vita molto difficile. Geova è il grande Provveditore del cibo e si aspetta che questo suo provvedimento venga usato col dovuto rispetto e apprezzamento.
Nel prossimo futuro, Dio, tramite Gesù Cristo e il suo regno, eliminerà gli ingordi ghiottoni. Allora quelli che avranno prestato ascolto all’amorevole consiglio di Geova e non saranno stati in compagnia dei ghiottoni non avranno più fame. Vedranno il completo adempimento delle parole ispirate: Geova “ha saziato l’anima inaridita; e l’anima affamata ha riempito di cose buone”. — Sal. 107:9.

Fonte:w 15/5/80
31/07/2011 23:18
 
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Grazie Amalia! E' una rivista molto interessante.

Riprendo il discorso iniziale. I detrattori scrivono:

Allora, cosa facciamo? Ammazziamo tutti i bulimici e i mangiatori compulsivi.


Il target biblico è sempre il comportamento indipendentemente dalle cause che lo generano, che esse siano patologie psichiche o meno.
Faccio un esempio: anche la masturbazione può essere compulsiva o il gioco d'azzardo e pur configurandosi entrambi in vere e proprie patologie, il comportamento resta sempre condannato dalle Sacre Scritture.


Sono anni che i disturbi alimentari non sono più un mistero.... e uno deve essere punito per queste malattie!!???! Ma si può?????



Il nostro detrattore passa subito alla punizione, ma non siamo mica a scuola! In Congregazione se sbagli vieni prima di tutto ascoltato, si cerca di capire quali siano i tuoi bisogni e come puoi essere sostenuto. E se si tratta di una patologia ti stanno vicino e con delicatezza possono consigliarti una visita medica.
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
01/08/2011 12:16
 
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Potremmo dire che la normalità è mangiare per vivere mentre la ghiottoneria è "vivere per mangiare"?
01/08/2011 16:55
 
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Re:
Morby968, 01/08/2011 12.16:

Potremmo dire che la normalità è mangiare per vivere mentre la ghiottoneria è "vivere per mangiare"?




Ciao Morby,
hai ragione,mangiare è una necesita',dovremmo mangiare quanto basta per poterci sostenere,poi magari di tanto in tanto puo' capitare di angiare una fettina di torta in piu',ma non deve essere un'abitudine.
Diverso invece è la fame patologica,qui non si scherza piu',si tratta di malattia,curabile ma pur sempre malattia. [SM=g2037509]
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