60 anni per l'icona Sting, grande festa a NY

di Paolo Biamonte

ROMA - Per definire il personaggio Sting basta scorrere la lista degli 'amici' che il primo ottobre suoneranno al Beacon Theatre di New York per festeggiare il suo 60mo compleanno, che cade il giorno dopo. La lista comprende: Bruce Springsteen, Billy Joel, Lady Gaga, Rufus Wainwright, Stevie Wonder, Mary J. Blidge, will. i. am, Herbie Hancock e Branford Marsalis. Gordon Matthew Sumner, ex insegnante di Wallsend, cittadina dell'Inghilterra del Nord vicino Newcastle, puo' permettersi una festa cosi'. Naturalmente non si tratta di una questione economica, ma di prestigio e carisma. D'altra parte ci vuole una personalita' fuori dal comune per uscire dallo scioglimento, tutt'altro che amichevole, dei Police e proseguire una carriera solista che lo ha portato a diventare un'icona che travalica i semplici confini musicali.

Sting e' diventato una star, assieme a Stewart Copeland e Andy Summers nella seconda meta' degli anni '70, grazie a un'intuizione felice: mescolare il reggae con sonorita' e atmosfere figlie del punk e della new wave. Negli anni la musica dei Police si e' evoluta verso forme musicali sempre piu' complesse, ma le dinamiche interpersonali dei tre componenti sono state sempre complicatissime (in particolare con Copeland) e la band e' esplosa all'apice del successo. Per un musicista normale poteva essere la fine: per Sting e' stato l'inizio di una carriera strepitosa: nel 1985 riallaccia i suoi legami con il jazz e pubblica un album solista che ha fatto storia, The Dream of the Blue Turtles, con una band leggendaria con Kenny Kirkland, Omar Hakim, Darryl Jones e Branford Marsalis con i quali realizzera' una tournee rimasta nella storia e immortalata dal film Bring Home the Night. Da quel momento, grazie anche al suo impegno per le cause dei diritti umani e della difesa dell'ambiente, a un fascino personale implacabile, a una cultura trasversale e a una personalita' magnetica, la sua figura e' cresciuta sempre di piu', toccando uno dei momenti piu' alti con il memorabile concerto insieme alla big band di Gil Evans a Umbria Jazz nel 1987.

La ricchezza dei suoi interessi e' andata di pari passo con la varieta' delle sue esperienze professionali, dal cinema (l'ambito in cui ha ottenuto risultati non sempre all'altezza) alla musica classica, dal teatro al rock'n'roll passando per la reunion con i Police di qualche anno fa, conclusa con i rapporti tra i tre peggiorati e una montagna di soldi equamente distribuiti. Nel 2006 Songs from the Labyrinth, dedicato alle musiche del compositore inglese dell'eta' elisabettiana, pur essendo pubblicato nel catalogo classico e' stato un best seller. Anche la sua residenza in Toscana ha finito per accrescere il suo charme. E, tanto per non farsi mancare nulla, persino la sua sfida con il tempo che passa lo vede in vantaggio. Per la maggior parte dei belli del rock i 60 anni possono essere un dramma, per Sting sono una festa. Ovviamente da celebrare con amici tipo Springsteen, Lady Gaga e Stevie Wonder.