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Testimoni di Geova e compleanno

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2018 23:55
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15/06/2018 15:31
 
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Francesco
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Buongiorno a tutti e grazie per darmi la possibilità di porvi una domanda, la cui risposta ottenuta da altri testimoni molti anni orsono, non ho mai compreso appieno.

Forse leggendo con calma le risposre potrò capire meglio.

Come da titolo la domanda verte sul compleanno. Ora, non sono sicuro di ricordare bene, ma mi spiegarono che non lo festeggiate per motivi di spiritismo o occulto al quale i compleanni sarebbero legati. Ma vi pare che io pratico lo spiritismo in casa mia festeggiando il compleanno di mia figlia? Non lo farei mai e mai abbiamo visto alcuni spiriti o avuto problemi di questo genere con tutti i compleanni festeggiati sia in famiglia che di altri e sono tanti!

Spero non vi sentirete aggrediti da questa domanda, non è affatto mia intenzione. Vorrei solo capire e restare soddisfatto dalle spiegazioni ottenute

Grazie e buona giornata. Tornerò a leggervi
15/06/2018 16:07
 
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Per il momento possiamo iniziare da qui:
www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/compleanni/#...[search_id]=0a8200e8-09c8-455f-9cfe-37d9bcbe1f79&insight[search_result_index]=0
Buona lettura
____________________________________________________
"Geova vigili fra me e te quando non ci potremo vedere l'un l'altro" Gen.31:49b
15/06/2018 16:12
 
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I-gua
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Uno spunto di riflessione
Ciao Francesco,

Provo a darti degli elementi di risposta.

In merito ai motivi per rinunciare alla festa di compleanno hai ritenuto i termini “spiritismo” e “occulto”. Qualche cosa di “occulto”, non evidente agli occhi della maggioranza, in effetti c’è in questa celebrazione, ma non è legata direttamente (non sempre) alla pratica dello spiritismo, all’evocazione di spiriti o ad altre pratiche esoteriche. Non è che se accendi le candeline, vedi gli spiriti oppure hai problemi legati alla possessione o influenza demoniaca.

Su questo siamo tutti d’accordo, credo.

Piuttosto che parlare di spiritismo, se dobbiamo cercare elementi di risposta in questa direzione, parlerei invece di satanismo, nella sua valenza spirituale, nella sua matrice ideologica. Occorre comprendere un punto importante nella filosofia del satanismo (razionale)

Per iniziare a capirci qualche cosa, e far luce su ciò che ora ti sembra assurdo ed esagerato, occorre sapere che per i satanisti di questo tipo il compleanno è la celebrazione (noi ci vediamo una “festa”) più importante di tutte.

Quindi per vederci un po’ più chiaro sulla questione, per iniziare, secondo me occorre capire perché per i satanisti la celebrazione del proprio compleanno è una festa molto importante: cosa rappresenta per loro, in relazione alle idee sataniche?

[SM=g1871112]


I-gua
15/06/2018 16:24
 
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15/06/2018 17:32
 
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Francesco
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Grazie per i link forniti che ho letto.

Ho dovuto storcere un po il naso quando ho letto questo: In questi casi ciò che generalmente conta è se un’usanza è ora legata alla falsa religione.

Prima si dice che bisogna vedere a cosa rappresenta oggi un'usanza, facendo il paragone con la fede nuziale che mi è piaciuto molto come paragone e poi come spiegazione si parla dei tempi antichi e che aveva origini pagane. Ma scusate è appunto ciò che è successo con la fede nuziale! Un tempo era pagana e OGGI non ha più quel significato.

Perchè non si fa lo stesso raggionamento col compleanno? Un tempo era pagano e oggi non lo è più, punto. Cari amici, vedete che sono passati 2000 anni dal tempo dei primi cristiani! Ovvio che ai loro tempi era vista come una celebrazione pagana dato che vivevano in quei tempi, ma sono passati 2000 anni, non so se ve ne rendete conto.

Oggi non esiste un essere umano capace d'intendere e volere che se lo fermate per strada è chiedete perchè festeggia il compleanno che vi risponde: devo cacciare Belzebù

Niente, allora avevo capito bene già anni fa. Siete convinti che ci sia lo zampino di Satana come dice il signor Igua

Peccato

15/06/2018 17:36
 
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Re:
Francesco, 15/06/2018 15.31:

Buongiorno a tutti e grazie per darmi la possibilità di porvi una domanda, la cui risposta ottenuta da altri testimoni molti anni orsono, non ho mai compreso appieno.

Forse leggendo con calma le risposre potrò capire meglio.

Come da titolo la domanda verte sul compleanno. Ora, non sono sicuro di ricordare bene, ma mi spiegarono che non lo festeggiate per motivi di spiritismo o occulto al quale i compleanni sarebbero legati. Ma vi pare che io pratico lo spiritismo in casa mia festeggiando il compleanno di mia figlia? Non lo farei mai e mai abbiamo visto alcuni spiriti o avuto problemi di questo genere con tutti i compleanni festeggiati sia in famiglia che di altri e sono tanti!

Spero non vi sentirete aggrediti da questa domanda, non è affatto mia intenzione. Vorrei solo capire e restare soddisfatto dalle spiegazioni ottenute

Grazie e buona giornata. Tornerò a leggervi




Caro Francesco,

lo spiritismo c' entra ben poco.
Il fatto è che non risulta, dalle Scritture, che i cristiani del I secolo abbiamo mai celebrato una nascita.
La celebrò piuttosto il malvagio re Erode e la festa finì con la testa del povero Giovanni Battista mozzata.

Per cui, noi preferiamo attenerci alla tradizione apostolica, tutto qui.


Francesco , 15/06/2018 17.32:


Ma scusate è appunto ciò che è successo con la fede nuziale! Un tempo era pagana e OGGI non ha più quel significato.

Perchè non si fa lo stesso raggionamento col compleanno? Un tempo era pagano e oggi non lo è più, punto. Cari amici, vedete che sono passati 2000 anni dal tempo dei primi cristiani!



certo, ma mentre la pratica del compleanno non rientra nella tradizione apostolica, come ti ho spiegato sopra (anzi, è vista in una luce negativa dalle Scritture..), della fede nuziale non si dice nulla.
La Parola di Dio, caro Francesco, non si adatta alle epoche.
Semmai è il contrario: sono le epoche che dovrebbero adattarsi ai principi senza tempo della Parola.


Francesco , 15/06/2018 17.32:




Niente, allora avevo capito bene già anni fa. Siete convinti che ci sia lo zampino di Satana come dice il signor Igua

Peccato




Se leggi quanto detto sopra, forse sarai meno drastico nei giudizi...


Ciao

[Modificato da Aquila-58 15/06/2018 17:44]
15/06/2018 17:44
 
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Secondo la “chiesa di Satana” il proprio compleanno è la più importante ricorrenza del satanismo.

fonte: www.churchofsatan.com/faq-holidays.php
15/06/2018 17:46
 
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Francesco
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Re: Re:
Aquila-58, 15.06.2018 17:36:




Caro Francesco,

lo spiritismo c' entra ben poco.
Il fatto è che non risulta, dalle Scritture, che i cristiani del I secolo abbiamo mai celebrato una nascita.
La celebrò piuttosto il malvagio re Erode e la festa finì con la testa del povero Giovanni Battista mozzata.

Per cui, noi preferiamo attenerci alla tradizione apostolica, tutto qui.





Beh questa è già una risposta più accettabile e rispettabile anche se non condivisibile da parte mia perchè penso che il solo fatto che loro non lo facessero era appunto legato al fatto che a quei tempi veniva visto e vissuto come un atto pagano. Ma non portavano neanche la fede nuziale e se i testimoni di Geova preferiscono seguire la tradizione apostolica, che siano coerenti e non portassero neanche la fede, scrivendoci pure un articolo come sul compleanno

Non mi fraintenda per cortesia, non la sto attaccando personalmente. Rispetto la sua opinione ma trovo poco convincenti le spiegazioni date che, per me risultano incoerenti
15/06/2018 17:49
 
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Re:
kierkegaard1, 15.06.2018 17:44:

Secondo la “chiesa di Satana” il proprio compleanno è la più importante ricorrenza del satanismo.

fonte: https://www.churchofsatan.com/faq-holidays.php



Ancora con Satana? Ma chi se ne importa ciò che fanno i satanisti??? Bevono anche il vino, allora lei è un satanista se beve vino?
15/06/2018 17:55
 
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Re: Re: Re:
Francesco , 15/06/2018 17.46:



Beh questa è già una risposta più accettabile e rispettabile anche se non condivisibile da parte mia perchè penso che il solo fatto che loro non lo facessero era appunto legato al fatto che a quei tempi veniva visto e vissuto come un atto pagano. Ma non portavano neanche la fede nuziale e se i testimoni di Geova preferiscono seguire la tradizione apostolica, che siano coerenti e non portassero neanche la fede, scrivendoci pure un articolo come sul compleanno

Non mi fraintenda per cortesia, non la sto attaccando personalmente. Rispetto la sua opinione ma trovo poco convincenti le spiegazioni date che, per me risultano incoerenti




caro Francesco, non possiamo dire che i discepoli del I secolo non celebrassero i compleanni perchè lo ritenessero "un atto pagano", questa mi appare una tua inferenza, perchè io potrei risponderti che non lo celebravano perchè Gesù non diede alcun comando in tal senso e i primi cristiani preferivano restare ai comandi del Signore.
Non mi pare quindi che i due contesti si possano giustapporre: noi non celebriamo il compleanno perchè i primi discepoli non lo facevano e il Signore non ha lasciato alcun comando in tal senso, il fatto che abbia un' origina pagana per noi viene in secondo ordine.
Per cui, come dicevo, i due contesti non si possono giustapporre, giacchè il matrimonio è un' istituzione divina mentre il compleanno è citato sotto una luce nettamente negativa dalle Scritture.

saluti

Francesco , 15/06/2018 17.49:



Ancora con Satana? Ma chi se ne importa ciò che fanno i satanisti??? Bevono anche il vino, allora lei è un satanista se beve vino?



calma, ti ha morso forse la tarantola? [SM=g27987]
Satana esiste e non possiamo non tenerne conto.
I satanisti bevono il vino ma anche i cristiani lo bevevano.
Paolo raccomanda Timoteo di berne un pò, figuriamoci (1 Timoteo 5:23)....

[Modificato da Aquila-58 15/06/2018 17:59]
15/06/2018 18:15
 
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Re: Re:
Francesco , 15/06/2018 17.49:



Ancora con Satana? Ma chi se ne importa ciò che fanno i satanisti??? Bevono anche il vino, allora lei è un satanista se beve vino?



Io non ho detto che festeggiare i compleanni sia satanico, ho solo detto che è la loro ricorrenza più importante. Anche la svastica di per sé non è un simbolo negativo ma dal momento in cui la adottarono i nazisti è quasi universalmente bandita.
15/06/2018 18:41
 
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Posto che chiunque è libero di festeggiare cosa gli pare...
Ma ogni volta che qualcuno si stupisce che non festeggio il mio compleanno, mi viene in mente la festa del compleanno di Gesù.
E non perchè si festeggi in una data che non è quella di nascita...
questo è quasi ininfluente, ma per l'effetto che ha avuto sull'importanza di conoscere il motivo per cui Gesù è venuto in questo mondo.

Le persone non solo quando pensano a Gesù lo identificano con un bimbo in una mangiatoia o appeso ad una croce, ma con questo festeggiarlo hanno come l'impressione di aver soddisfatto tutto quanto si dovrebbe rispetto al suo lascito.

Invece per l'umanità l'importanza della sua nascita è di molto inferiore a quella della sua morte. Perchè è grazie al suo sacrificio che l'umanità ha la speranza di riconciliarsi con Dio.

E se non è così importante festeggiare la nascita di Gesù (tanto che non si conosce la data della sua nascita) tanto meno è importante la data della mia nascita... o di chiunque altro.

Ci sono tanti motivi per festeggiare insieme agli amici e ai propri cari...
Chissà perchè ci si intestardisce sul compleanno...
Giovanni Battista, decapitato per un regalo di compleanno, avrebbe qualcosa da insegnarci...

ma ripeto, ciascuno è libero di festeggiare cosa preferisce...
Come me, che chiedo di festeggiare liberamente o meno, cio che ritengo meritevole di festeggiamenti.


15/06/2018 19:08
 
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OK ci provo io [SM=g7350]

15/06/2018 19:11
 
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IL COMPLEANNO
Ovunque ci giriamo vediamo così tante sale dove si tengono feste tra cui la maggiore sembra essere quella del compleanno.
Oggi, festeggiare il compleanno è una cosa così normale quanto automatica, tanto che nessuno si chiede che origine abbia questa usanza così tanto popolare. Vediamo dunque qual è l'origine della festa di compleanno e se sia appropriato festeggiarlo o meno.

L'origine delle feste di compleanno

"Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione. L'usanza di fare gli auguri, i regali e una festa — con tanto di candeline accese — aveva nell'antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno…Fino al IV secolo il cristia-nesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". (Schwäbi-sche Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, pag. 4.)
"I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presen-te alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea…Questa nozione è stata tramandata nel pensiero religioso dell'uomo e si ritrova nell'an-gelo custode, nella fata buona e nel santo patrono…L'usanza delle candeline accese sulla tor-ta ebbe origine dai greci…Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea [Artemide] tor-te al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . . Nella credenza popolare, le cande-line sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri…Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna…I saluti e gli auguri di buon comple-anno sono una parte essenziale di questa festa…L'idea trae le sue origini dalla magia…Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel gior-no si è più vicini al mondo degli spiriti". (The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pagg. 8, 18-20)

I pagani e il mondo antico

L'Encyclopedia Americana (1991) afferma: "Nel mondo antico — in Egitto, Grecia, Ro-ma e Persia — si celebrava il genetliaco di divinità, re e nobili". Gli autori di un libro sui com-pleanni ne rivelano la ragione fondamentale. Essi scrivono: "Mesopotamia ed Egitto, culla del-la civiltà, furono anche i primi paesi in cui gli uomini usavano ricordare e festeggiare il com-pleanno. Nei tempi antichi era importante tenere una registrazione del giorno della nascita so-prattutto perché la data di nascita era essenziale per fare l'oroscopo". (Ralph e Adelin Linton, The Lore of Birthdays; pag. 10) La diretta relazione con l'astrologia preoccupa notevolmente chi evita l'astrologia a motivo di ciò che dice la Bibbia al riguardo. (Isaia 47:13-15)
Anche di alcune divinità pagane si festeggiava la loro nascita. Per esempio il 24 maggio i romani commemoravano la nascita della dea Diana e il giorno dopo quella del loro dio-sole, Apollo. Quindi le feste di compleanno erano legate al paganesimo, non al cristianesimo.
È interessante quanto dice la stessa enciclopedia degli antichi Greci e Romani: "L'offer-ta di doni in particolari occasioni era spesso dettata da timori superstiziosi, come nel caso dei doni di compleanno". L'articolo fa notare che "in precedenza si attribuiva una virtù magica" alla consuetudine di fare questi doni. Essa spiega pure che nell'antica Grecia lo scopo speciale della celebrazione dei compleanni "era quello di invocare l'aiuto del Buon Demone (agathos daimon) in un tempo in cui — al limite fra due periodi — gli spiriti maligni erano specialmente inclini a esercitare la loro influenza".
Data l'origine pagana di molte usanze associate ai compleanni e il fatto che i soli rac-conti contenuti nelle Scritture di celebrazioni di compleanni riguardano falsi adoratori, né gli antichi Giudei né i cristiani al principio dell'Èra Volgare celebravano i compleanni. Riguardo a questi ultimi, lo storico Augustus Neander scrive: "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo in genere". Verso la metà del terzo secolo E.V., Origene disse nel suo commentario su Matteo, capitolo 14: "Alcuni di quelli che ci hanno pre-ceduti hanno notato quanto è scritto in Genesi sul genetliaco di Faraone e hanno detto che le feste del compleanno sono celebrate dall'uomo indegno che ama le cose legate alla nascita; e noi, accettando questo suggerimento, non troviamo in nessuna Scrittura che un giusto osser-vasse il compleanno".
In Europa a un certo punto si cominciò a festeggiare il compleanno. La gente credeva negli spiriti buoni e cattivi, a volte identificati con fate e streghe. Tutti avevano paura di questi spiriti, temendo che facessero del male a chi compiva gli anni, per cui la persona veniva cir-condata da amici e parenti i cui auguri e la cui stessa presenza l'avrebbero protetta dai pericoli occulti che il giorno del compleanno portava con sé. Fare regali costituiva una protezione an-cora maggiore. Mangiare insieme era un'ulteriore salvaguardia e permetteva di propiziarsi gli spiriti buoni. Lo scopo della festa di compleanno, quindi, era in origine quello di proteggere la persona dal male e di assicurare un buon anno avvenire'. "[L'uso delle candeline] si può far ri-salire agli antichi greci e romani, i quali pensavano che le candele avessero proprietà magi-che. Facevano preghiere e auguri, sperando che la fiamma delle candele li portasse in alto a-gli dèi. Gli dèi avrebbero quindi concesso le loro grazie e forse esaudito le preghiere". (Bir-thday Parties Around the World, 1967)
15/06/2018 19:19
 
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Cosa dice la Bibbia

"Un altro ostacolo al compleanno va ricercato nella stessa Bibbia, dove la nozione è sì presente, ma il più delle volte è associata all'idea della disgrazia subita dal popolo eletto e alle prove inflitte dai nemici di Dio. I Padri della Chiesa, greci (Filone, Origene) e latini (Girolamo, Ambrogio, Agostino), non hanno mancato di ricordarlo per opporsi con vigore agli usi rituali del compleanno nell'antichità pagana". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 36)
Le uniche feste di compleanno menzionate nella Bibbia sono quelle di due governanti che non adoravano il vero Dio. (Genesi 40:20; Marco 6:21) Queste celebrazioni, però, ap-paiono in una luce sfavorevole, poiché furono tenute entrambe da persone che non adorava-no Dio. Il prof. Margoliouth fa questo commento: "La celebrazione dei compleanni nella fami-glia degli Erodi…era senz'altro un'imitazione di usanze greco-romane di quel tempo".

Gli Ebrei

"In tempi posteriori gli ebrei considerarono le feste di compleanno come parte di un'a-dorazione idolatrica, opinione che sarebbe stata abbondantemente confermata da ciò che ve-devano nelle comuni usanze seguite in tali occasioni". (The Imperial Bible Dictionary, a cura di Patrick Fairbairn, Londra, 1874, Vol. I, pag. 225)
Sul racconto del compleanno di Erode, il dott. Richard Lenski afferma: "I giudei aborri-vano festeggiare i compleanni, ritenendola un'usanza pagana, ma i vari Erode in queste cele-brazioni superarono perfino i romani, tanto che l'espressione 'compleanno di Erode' (Herodis dies) rimase a indicare uno sfarzo spropositato".
L'Encyclopaedia Judaica dice: "La celebrazione dei compleanni è estranea al tradizio-nale rituale ebraico". Un libro sulle usanze in Israele osserva: "La celebrazione dei compleanni è stata presa a prestito dalle consuetudini di altre nazioni, perché né la Bibbia, né il Talmud né gli scritti dei Saggi d'epoca posteriore menzionano l'esistenza di un'usanza del genere fra gli ebrei. In effetti era un'antica usanza egiziana". (Customs and Traditions of Israel)
La Cyclopædia di M'Clintock e Strong (1882, Vol. I, pag. 817) dice "La Bibbia non ripor-ta nessun caso di celebrazione del compleanno fra gli ebrei stessi…Infatti, più tardi gli ebrei consideravano le feste di compleanno come parte dell'adorazione idolatrica…e questo proba-bilmente a motivo dei riti idolatrici che si tenevano in onore di quelli che erano ritenuti gli dèi patroni del giorno in cui si teneva il ricevimento".
"Alla fine del periodo veterotestamentario, i Maccabei denunciano il re ellenistico Antio-co Epifano che aveva obbligato gli Ebrei di Gerusalemme a fare sacrifici nel giorno del suo genetliaco. Il sentimento di rifiuto è massimo nel secondo libro dei Maccabei, che commemora la guerra di liberazione condotta da Giuda Maccabeo. La ricorrenza della nascita del re – e si tratta addirittura di una celebrazione mensile – fa parte delle ignominie imposte agli Ebrei e di cui i cristiani serberanno il ricordo devoto: <>. (2 Maccabei 6, 6-7)". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pagg. 37, 38)
15/06/2018 19:21
 
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I cristiani dei primi secoli

"Non meno decisiva fu l'ostilità del Nuovo Testamento: secondo gli evangelisti Matteo e Marco, il re Erode ordinò l'esecuzione di Giovanni il Battista al termine del banchetto in onore del suo compleanno, per compiacere Salomè, figlia di Erodiade, dopo che ella ebbe danzato davanti a lui (Marco 6, 21 e Matteo 14, 6)". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 38)
I cristiani del I° secolo non avrebbero mai celebrato la nascita di Gesù poiché sapevano che le feste di compleanno erano legate a una superstizione. "Il compleanno antico e pagano era concepito come un rito religioso ed è per questo che fu rifiutato dal cristianesimo". (Copertina di "L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza")
Greci e romani credevano che uno spirito assistesse alla nascita degli esseri umani e li proteggesse per tutta la vita. Un libro dice: "Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata". (The Lore of Birthdays) Dio non avrebbe certo approvato una celebrazione che collegasse Gesù a una superstizione. (Isaia 65:11, 12)
Non sorprende dunque leggere che "I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cri-sto perché consideravano il festeggiare la nascita di qualcuno un'usanza pagana". (The World Book Encyclopedia, Vol. 3, pag. 416)
"Sebbene presso gli antichi l'usanza di festeggiare l'anniversario della propria nascita fosse comune, in origine essa era disapprovata dai cristiani", scrive William S. Walsh in un suo libro (Curiosities of Popular Customs). Lo storico Walsh prosegue citando antichi scritti cristiani sul soggetto, e dice: "Origene pertanto, in un'omelia su Levitico xii 2, assicura ai suoi ascoltatori che 'fra i santi nessuno tenne mai una festa o un banchetto per il suo compleanno né fece baldoria il giorno della nascita di suo figlio o di sua figlia. Ma i peccatori fanno baldoria e festeggiano in quei giorni'".
Sempre di Origene si legge: "Non si trova alcuno fra tutti i santi che abbia fatto una fe-sta o un grande convito nel giorno anniversario della propria nascita…Nel Vecchio Testamen-to…Faraone, re di Egitto, celebra con festa il suo giorno natalizio, e nel Nuovo Testamento Erode. L’uno e l’altro, tuttavia, macchiano la festa stessa del proprio natalizio con la profusio-ne di sangue umano". (Omelia Levitico VIII, 3, 179,Città Nuova). Ancora: "Perciò uno dei no-stri predecessori, considerando il compleanno del Faraone riferito nel libro della Genesi, ha spiegato che a celebrare il compleanno è il malvagio, colui che si diletta nelle cose della gene-razione. Abbiamo preso da lui questo spunto e scoperto che in nessun testo della Scrittura c'è un giusto che festeggi il compleanno". (Origene - Commento a Matteo, Libro XI, 2; Traduzione di Rosario Scognamiglio)
Inoltre, il ministro luterano John C. McCollister nel suo recente libro The Christian Book of Why (Il libro cristiano dei perché) a pagina 205 scrive: "A quell'epoca tutti i cristiani pensa-vano che la celebrazione di qualsiasi compleanno (anche quello del Signore) fosse un'usanza pagana. Nel tentativo di separarsi da qualsiasi pratica pagana, i primi cristiani rifiutarono di ri-servare un giorno alla nascita di Gesù".
La festa del compleanno era comune in molte culture politeistiche. Si celebravano riti idolatrici in onore delle divinità di ciascun particolare giorno di nascita, e si celebrava anche il genetliaco di dèi mitici come Saturno e Apollo. Il dott. John C. McCollister dice nel suo libro The Christian Book of Why: "I cristiani del primo secolo non celebravano una festa per onora-re la nascita di Gesù e per la stessa ragione non osservavano l'anniversario della nascita di nessun altro. A quell'epoca tutti i cristiani pensavano che tutte le feste di compleanno (anche di quello del Signore) fossero usanze pagane".
Lo storico tedesco August Neander scrive: "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo". (Allgemeine Geschichte der christlichen Religi-on und Kirche, 1842, Vol. 1, pag. 518)
"Origene [scrittore del III secolo E.V.] . . . insiste che 'di tutte le sante persone menzio-nate nelle Scritture, non si narra di nessuna che osservasse una festa o che tenesse un gran-de banchetto nel suo genetliaco. Solo i peccatori (come Faraone ed Erode) si rallegrano grandemente del giorno in cui vennero in questo basso mondo'". (The Catholic Encyclopedia, 1913, vol. X, pag. 709)
Anche "Agostino si opponeva alla pratica del compleanno…a causa del suo legame con il paganesimo". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Edi-tori Laterza; pag. 42)
Cosa pensavano dunque i primi cristiani dei compleanni? "La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo in genere". (The History of the Christian Religion and Church, During the Three First Centuries, di Augustus Neander, New York, 1848, pag. 190)
"La riverenza in cui erano tenuti i martiri portò a un eccessivo attaccamento al luogo e al giorno della loro morte. Si ebbe la felice idea di considerare il giorno in cui il martire era morto come il suo giorno di nascita. I luoghi del martirio erano guardati con un timore reveren-ziale. . . . Nell'anniversario, le funzioni [nelle chiese] erano in gran parte dedicate a ricordarne le opere e la personalità. . . . Si deve tuttavia ricordare che queste funzioni commemorative [annuali] non facevano parte della norma generale della Chiesa". (History of the Christian Church, del dott. John F. Hurst, Vol. I, pagg. 350, 351)
In un libro si legge: "I primi cristiani si opponevano fermamente alla celebrazione del giorno di nascita "biologica"...Durante i primi tre secoli dell'era comune, una sola data aveva importanza per i primi cristiani: quella della morte e, soprattutto,della resurrezione del loro Salvatore, il Cristo. All'alba del cristianesimo, celebrare le nascite (inizio della vita biologica) era considerato una pratica pagana...Perfino Origene, uno dei Padri della Chiesa cristiana, condannò coloro che celebravano la data di nascita fisica - dichiarando addirittura sconve-niente preoccuparsi di quella del Cristo – poiché riteneva che fossero soltanto gli empi,come il Faraone ed Erode, a farlo...nessuno prima del II secolo si è preoccupato della reale nascita di Gesù, in particolare né gli autori antichi né i redattori dei Vangeli...Tuttavia diventa ben presto necessario fissare una data di nascita per il Cristo, per ragioni teologiche ma soprattutto per ragioni politiche". (La vera storia di Babbo Natale a cura di Arnaud D'Apremont Edizioni; L'Età dell'Acquario; pagg. 24, 25)
"I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cristo. I compleanni stessi erano legati a usanze pagane; i Vangeli non dicono nulla sulla data effettiva in cui nacque Cristo". (J. Golby e W. Purdue, The Making of the Modern Christmas)
Un'enciclopedia dice che "Durante i primi tre secoli dell'era cristiana ci fu una conside-revole opposizione nella Chiesa alle usanze pagane di celebrare i compleanni". (Collier's En-cyclopedia (1984) Vol. 6, pag. 403)
Sì, "Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudican-dola un'usanza pagana". (Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, pag. 4)
In pratica, "Non c'era posto per il compleanno nel cristianesimo in quanto pratica reli-giosa, com'era stato durante l'antichità pagana…Il fatto che il paganesimo abbia invece cono-sciuto una celebrazione religiosa del compleanno, sia privata (tutti i mesi e poi tutti gli anni), sia pubblica (specialmente per i re ellenistici e gli imperatori romani), non poteva far altro che allontanare ulteriormente questa pratica". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 46)
Tutto questo accadeva molti secoli fa. Perché mai dovrebbe influire sulla celebrazione dei compleanni del nostro tempo? Se i cristiani del primo secolo non festeggiavano né il pro-prio compleanno né quello di Gesù, perché i sinceri cristiani d'oggi non dovrebbero seguire il loro esempio?

CONCLUSIONE

Tenendo presente tutte queste cose i testimoni di Geova non partecipano alle feste di compleanno. Certo la nascita di un bambino è un avvenimento gioioso, stupendo. Natural-mente tutti i genitori si rallegrano man mano che i figli crescono e fanno progressi ogni anno che passa.
La Parola di Dio non dà mai il comando di celebrare i compleanni e li menziona solo in relazione a persone che non adoravano il vero Dio. (Gen. 40:20; Matt. 14:6-11) Poiché le u-sanze popolari che si osservano alle feste di compleanno hanno origine dalla superstizione pagana, né gli antichi Giudei né i primi cristiani celebrarono i compleanni. Anche oggi i veri cristiani ubbidiscono al comando relativo alle false usanze religiose e a quelli che le seguono: "'Uscite di mezzo a loro e separatevi', dice Geova, 'e cessate di toccare la cosa impura'". — 2 Cor. 6:17.
Sebbene la nascita di un bambino sia un'occasione gioiosa, la Bibbia la mette nella giusta prospettiva con questo interessante commento: "Un nome è meglio che il buon olio, e il giorno della morte che il giorno della nascita". (Ecclesiaste 7:1) Com'è possibile? Alla nascita ereditiamo tutti l'imperfezione e il peccato dai nostri antenati, Adamo ed Eva. Nasciamo senza il favore di Dio con la prospettiva di una vita breve e piena di affanni, seguita dalla morte. — Giobbe 14:1-4; Romani 5:12.
'Ma non è questo un atteggiamento da estremisti o da fanatici?' chiederà qualcuno. 'Dopo tutto che male c'è a festeggiare il compleanno? Lo spiritismo o l'astrologia oggi non c'entrano'.
Una cosa interessante è che gran parte di quello che oggi viene preso per ovvio nel fe-steggiare il compleanno conserva il sapore di antichi riti religiosi. "L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. Filòcoro [antico storico greco] indica che il sesto giorno di ogni mese, l'anniversario della nascita di Artemide, dea della luna e della caccia [nonché della fertilità], venivano messe sugli altari dei templi di questa dea torte al miele tonde come la luna e con le candeline accese". (The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pag. 26.) Qual è il significato delle candeline? La stessa fonte dice: "Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire desi-deri…Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna".
E che dire del tradizionale augurio di "Buon compleanno"? The Lore of Birthdays a pa-gina 20 dice: "I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa fe-sta…l'idea trae le sue origini dalla magia. La stregoneria viene impiegata soprattutto per getta-re incantesimi, buoni e cattivi. Si è specialmente sensibili a tali incantesimi nel giorno del compleanno, perché in quel tempo i propri spiriti sono in giro…Gli auguri di buon compleanno
possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti".
Significa questo che i cristiani non possono avere niente a che fare con alcuna usanza che abbia origine da falsi riti religiosi? No. Ci sono moltissime comuni usanze che non hanno origini di questo genere. Ma quando una certa usanza conserva ancor oggi caratteristiche che vanno contro i principi biblici, allora i veri cristiani devono per coscienza rifiutarsi di seguirla.
15/06/2018 23:55
 
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Re:
Francesco, 15/06/2018 15.31:

...Come da titolo la domanda verte sul compleanno. Ora, non sono sicuro di ricordare bene, ma mi spiegarono che non lo festeggiate per motivi di spiritismo o occulto al quale i compleanni sarebbero legati. ...



Chi ha fornito questa risposta non l'ha fatto di sua iniziativa e non ci sentiamo di criticare questa spiegazione.

Nota infatti cosa dice una pubblicazione dei Testimoni di Geova:

*** sh cap. 4 p. 70 par. 4 Ricerca dell’ignoto attraverso magia e spiritismo *** Che se ne rendano conto o no, le persone fanno molte cose che si collegano con pratiche o credenze superstiziose, alcune delle quali hanno a che fare con divinità o spiriti. Ad esempio, sapevate che l’osservanza del compleanno trae origine dall’astrologia, la quale attribuisce grande importanza all’esatta data di nascita?

Leggendo il più recente articolo che affronta questa tematica noterai che il legame con l'occulto viene menzionato tra i motivi per cui non festeggiamo il compleanno: www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/com...

Francesco, 15/06/2018 15.31:

... Ma vi pare che io pratico lo spiritismo in casa mia festeggiando il compleanno di mia figlia? ...



Avrai frainteso ma nessuno voleva fare questa accusa. Semplicemente festeggiando il compleanno si contribuisce a prolungare nel tempo un antico rito superstizioso.

Francesco, 15/06/2018 15.31:

... Non lo farei mai e mai abbiamo visto alcuni spiriti o avuto problemi di questo genere con tutti i compleanni festeggiati sia in famiglia che di altri e sono tanti!...



Difficilmente potresti avere problemi di spiritismo per aver festeggiato i compleanni! Non più di quanto potrebbe averne una persona che ha praticato qualche altro rito legato alla superstizione come il brindisi, toccare ferro in certe occasioni ecc..
Ma sei hai notato noi Cristiani Testimoni di Geova badiamo bene a non far nulla di queste cose naturalmente non perché temiamo di essere attaccati dagli spiriti.
Per quanto mi riguarda il punto è che Geova desidera che stiamo il più possibile alla larga da tutto ciò che ha a che fare con la superstizione, anche se non dovessimo accusare alcun "disturbo" ed è l'esclusiva devozione a Geova che ci induce a far questo.

Francesco , 15/06/2018 17.32:


...
In questi casi ciò che generalmente conta è se un’usanza è ora legata alla falsa religione...



Infatti ancora oggi le usanze odierne dimostrano che il rituale del compleanno non ha perso la sua connotazione originale. Per esempio è d'uso comune esprimere un desiderio dopo aver spento le candele.

Insomma riteniamo che il moderno compleanno non sia molto diverso dal passato. E' cambiata la forma ma non la sostanza. L'odierno compleanno non è altro che una rivisitazione in chiave moderna di un antico rito. Non è chiaramente evidente che oggi questa usanza non abbia più la sua connotazione originale.

Francesco , 15/06/2018 17.32:


... Ma scusate è appunto ciò che è successo con la fede nuziale! Un tempo era pagana e OGGI non ha più quel significato. Perchè non si fa lo stesso raggionamento col compleanno? Un tempo era pagano e oggi non lo è più, punto
...


Questo non è esatto. Per amore dell'argomento vorrei precisare che la precisa origine della fede nuziale è incerta. Quindi le due cose non si possono paragonare. (Per chi volesse approfondire questo aspetto la Torre di Guardia del 1973 1/1 pp. 31-32 ne parla ampiamente.)


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