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La Torre di Guardia o il Papa???

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2010 07:02
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07/07/2010 17:29
 
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La Torre di Guardia
15 Ottobre 1959, pag. 621

"Per attenersi all'autorità di Cristo, è quindi necessario ubbidire l'organizzazione che egli dirige personalmente. Fare ciò che dice l'organizzazione significa fare ciò che egli dice. Resistere all'organizzazione significa resistere à lui. Inoltre, il giusto ordine delle cose richiede che gli uomini prendano la direttiva nell'essere ubbidienti alle istruzioni di Cristo mediante la Parola di Dio e la sua organizzazione. Altrimenti se parlano di autorità ciò sembrerà vuoto senza senso, ed essi saranno incoerenti nell'esigere che la loro autorità sia riconosciuta dalla moglie e dalle sorelle nella congregazione"

Prima di tutto vorrei chiedervi se poteste verificare che non si tratti di uno scherzo di qualcuno che non simpatizza i TdG.
Se invece è autentico questo pezzo, personalmente rimango sconvolto.
[SM=g1861202]
Scusatemi, ma per me questo è una prova di totalitarismo assoluto e supera anche la, tanto criticata dai TdG, infallibilità del Papa.

“autorità”, “ubbidire”, “resistere” “ordine” “ubbidienti” “direttiva”, “esigere” …….
Tutte queste parole utilizzate non vi fanno paura?
Non mi sembra che Cristo abbia mai esatto la nostra ubidienza??
07/07/2010 18:08
 
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ti percepisco seriamente preoccupato per la nostra fede.
E' encomiabile da parte tua la ricerca di reperti che possano in qualche modo danneggiare la nostra spiritualità.

Voglio tranquillizzarti per quanto mi riguarda. Non ho la piu pallida idea da dove sia stata tratta quella citazione. Ma data la tua solerzia nella ricerca, posso pensare che sia autentica...ti dirò, non ho la piu pallida idea di quale fosse l'argomento della questione ma ti assicuro che da quando mi sono battezzata, tanti lustri fa, non mi è mai stato chiesto di rendere cieca ubbidienza a nessuna persona qui sulla terra.

ti basta per renderti tranquillo? posso fare altro per te?
sentiti libero di esprimerti...

[SM=g27985]
07/07/2010 18:55
 
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La Torre di Guardia
15 Ottobre 1959, pag. 621



Devi perdonarmi, ma con così tante cose da fare non sono riuscito a leggere gli ULTIMI numeri della Torre di Guardia, quindi scusami se non sono arrivato nel 2010 a leggere la Torre di Guardia del 1959!!!

Come? Sono passati appena 51 anni? Embé? Che vuoi che siano, bazzeccole! C'ho da fare io non è che posso leggere proprio tutto, il tempo è tiranno...


Non mi sembra che Cristo abbia mai esatto la nostra ubidienza??



E' vero non l'ha mai esatto!!! Sì, sì mai esatto la nostra ubidienza!!! Mai mai mai mai... esatto... esatto?
[Modificato da Methatron 07/07/2010 18:58]
07/07/2010 19:42
 
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Re:
Methatron, 7/7/2010 6:55 PM:


La Torre di Guardia
15 Ottobre 1959, pag. 621




Per la miseria meno male che mi hanno avertito: non solo mi hanno fatto cattolico all'età di ben due settimane, ma mi ritrovavo già a dover ubbidire ancora prima di nascere... [SM=x1408431]
Me misero, me tapino!

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 07/07/2010 19:43]
07/07/2010 21:04
 
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Re:
Psilos, 07/07/2010 17.29:

La Torre di Guardia
15 Ottobre 1959, pag. 621

"Per attenersi all'autorità di Cristo, è quindi necessario ubbidire l'organizzazione che egli dirige personalmente. Fare ciò che dice l'organizzazione significa fare ciò che egli dice. Resistere all'organizzazione significa resistere à lui. Inoltre, il giusto ordine delle cose richiede che gli uomini prendano la direttiva nell'essere ubbidienti alle istruzioni di Cristo mediante la Parola di Dio e la sua organizzazione. Altrimenti se parlano di autorità ciò sembrerà vuoto senza senso, ed essi saranno incoerenti nell'esigere che la loro autorità sia riconosciuta dalla moglie e dalle sorelle nella congregazione"

Prima di tutto vorrei chiedervi se poteste verificare che non si tratti di uno scherzo di qualcuno che non simpatizza i TdG.
Se invece è autentico questo pezzo, personalmente rimango sconvolto.
[SM=g1861202]
Scusatemi, ma per me questo è una prova di totalitarismo assoluto e supera anche la, tanto criticata dai TdG, infallibilità del Papa.

“autorità”, “ubbidire”, “resistere” “ordine” “ubbidienti” “direttiva”, “esigere” …….
Tutte queste parole utilizzate non vi fanno paura?
Non mi sembra che Cristo abbia mai esatto la nostra ubidienza??




Comuque sia, caro Psilos,

Noi abbiamo piena fiducia nella nostra Organizzazione, fiducia nei confronti di chi prende la direttiva, caso specifico Corpo Direttivo.

Le Scritture indicano che bisogna ubbidire ai rappresentanti "uomini" di Geova.

Quando Cora, Datan e Abiram si ribellarono contro Mosè, perchè secondo loro si erano innalzati senza diritto, la Bibbia dice:
"questi uomini hanno mancato di rispetto a Geova..." Numeri 16:30, sebbene si stavano ribellando a Mosè e ad Aaronne.

Poi l'apostolo Paolo disse ai cristiani:
"Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi".(Ebrei 13:17)

A quel tempo i cristiano erano sottomessi alle direttive del Corpo Direttivo (Apostoli e anziani di Gerusalemme) e avevano fiducia in loro, sebbene qualcuno poteva non essere d'accordo con qualche intendimento (vedi caso circoncisione Atti 15).

Se siamo convinti che Geova utilizza "uno Schiavo Fedele e Discreto" che dà cibo spirituale a suo tempo, dobbiamo anche avere fiducia in questa classe.
I fatti ci danno ragione. Questi uomini meritano la nostra fiducia!

Cordiali saluti [SM=x1408425]



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07/07/2010 21:11
 
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TdG
l'articolo parlava dell'ubbidienza in tutte le sue forme.
da allora s sono pubblicati centinaia d articoli simili, effettivamente le parole usate in quel paragrafo potrebbero sembrare forti, ma nn più degli esempi bilici cm quelli di saul e abraamo riportati nei paragrafi successivi d quell articolo.
vuoi discutere del fatto che abraamo solo x ubbidire a Dio stava uccidendo suo figlio?
vuoi veramente rimproverare Abramo o peggio ancora Geova che richiese una cosa simile?
e Saul? tutti noi, credo, umanamente nn avremmo mai ucciso e distrutto OGNI cosa e vita degli amalachiti.. compreso gli animali che potevano servire come spoglia x i soldati d saul, ma Geova gli aveva detto d distruggerli .. lui nn lo fece e ne pagò le conseguenze...
autorità d Dio esagerata? richiede troppo da noi?
se si rimprovera la WTS s deve rimproverare Dio, visto che L'ubbidienza all'autorità del organizzazione viene da Lui e Lui l'ha esercita col suo popolo.
nella torre d guardia s parlava d questo e altro...
puoi discutere sul modo in cui è scritto quel paragrafo (isolato tra l'altro da un articolo completo e molto bello)...
puoi discutere se l'organizzazione merita questa ubbidienza...
Ma tutti i testimoni sapendo cm l'organizzazione esercita questa sua autorità ti risponderanno che nn è così pesante cm certuni vorrebbero far credere... ANCHE PERCHè QUESTA AUTORITà DELL'ORGANIZZAZIONE VIENE ESERCITATA NN A COLPI D DOGMI FILOSOFICI, MA CON IL RAGIONAMENTO DELLE SACRE SCRITTURE GUIDATO DALLO SPIRITO SANTO.
nn paragonare mai piu la rigida curia romana con l'umile e discreta guida dello schiavo fedele e discreto!!!
la differenza è enorme.
un solo paragrafo d una torre d guardia citato fuori dal suo contesto... e in un altro periodo storico (il concetto d autorità degli anni 50 era diverso da quello odierno, chiedilo ai tuoi genitori...)
nn puo assolutamente servire da parametro x capire se lo SFD sia "troppo autoritario" o meno...
ripeto la sua autorità e discreta e umile, lo dimostrano i fatti, nn 4 parole tolte dal suo contesto.
riporto i paragrafi chiarificatori dello stesso articolo, invece d far risaltare in neretto qui punti, prova a notare che in realtà tutto si riferisce all'autorità d Gesu in definitiva.
dal paragrafo 14 in poi s nota dove questa autorità dispotica, esagerata e simile a quella cattolica, nel periodo medievale della WTS viene esercitata. cioè nella semplice e ben attestata nelle scritture opera d evangelizzazione:

15 OTTOBRE 1959

AUTORITÀ TEOCRATICA

6 Uno dei princìpi di Geova, spiegato ed
illustrato in tutte le Scritture, è quello
dell'autorità. L'autorità implica ubbidien­
za. Nella famiglia, "il capo della donna è
l'uomo". Gli uomini ricordano volentieri
questo fatto alla propria moglie, ma sono
forse tutti altrettanto pronti ad afferrare
il significato della frase precedente, che
"il capo d'ogni uomo è il Cristo"? Alcuni
forse pensano che l'autorità di Cristo è
meno tangibile di quella dell'uomo. Ma non
è così. Avendo ricevuto autorità da Geova,
Gesù la esercita. Ma allo stesso tempo Gesù
riconosce che "il capo del Cristo è Dio".
(1 Cor. 11:3) Considerando l'illustrazione
di Paolo dell'organizzazione simile ad un
corpo umano con la grande varietà delle

sue funzioni, si può facilmente riconoscere che il capo non fa ogni cosa, ma dirige. Si serve delle membra del corpo per eseguire i suoi ordini. Sotto la direzione del capo tutto il corpo si muove ed agisce come una unità ben coordinata, perfettamente organizzata. Allo stesso modo, Cristo il Capo, si serve dell'organizzazione che è il suo corpo per adempiere l'opera da lui assegnata. I suoi ordini raggiungono l'in­tera organizzazione sulla terra attraverso il corpo direttivo, e dall'alto in basso me­diante le filiali fino alle congregazioni. — 1 Cor. 12:12-18; Matt. 24:45-47.
7 Per attenersi all'autorità di Cristo, è
quindi necessario ubbidire l'organizzazione
che egli dirige personalmente. Fare ciò
che dice l'organizzazione significa fare ciò
che egli dice
. Resistere all'organizzazione
significa resistere a lui. [[Gesù]] Inoltre, il giusto
ordine delle cose richiede che gli uomini
prendano la direttiva nell'essere ubbidienti
alle istruzioni di Cristo mediante la Pa­
rola di Dio e la sua organizzazione.
Altri­
menti se parlano di autorità ciò sembrerà
vuoto e senza senso, ed essi saranno in­
coerenti nell'esigere che la loro autorità
sia riconosciuta dalla moglie e dalle sorelle
nella congregazione.
Per costringere un cavallo o un mulo
ad ubbidire, gli vien messo in bocca il
morso, e per guidarlo si usa la briglia. Ma
l'uomo ha il potere di ragionare e d'inten­
dere, quindi Geova lo guida dandogli la
conoscenza necessaria mediante la Sua
Parola, la potenza mediante il Suo spirito
e la direttiva mediante la Sua organizza­
zione.
Sta ad ognuno d'ubbidire. Mediante
Davide, Geova ci ammonì: "Io t'ammae­
strerò e t'insegnerò la via per la quale
devi camminare; io ti consiglierò e avrò
gli occhi su te. Non siate come il cavallo
e come il mulo che non hanno intelletto,
la cui bocca bisogna frenare con morso e
con briglia, altrimenti non ti s'accostano!"
(Sal. 32:8, 9, VR) II Sovrano Universale
non vuole costringerci all'ubbidienza, ma
vuole piuttosto l'ubbidienza che viene da
un cuore colmo di intendimento e d'amore
per Geova.
UBBIDIAMO PRONTAMENTE
10 Geova ama coloro che ubbidiscono
prontamente, e vi sono molti esempi nelle
Scritture che lo dimostrano. Uno di questi
è Abrahamo. Quando Geova gli disse di
sacrificare suo figlio, non vi furono diva­
gazioni o discussioni al riguardo.
Abra­
hamo ebbe fede in Geova ed ubbidì, al
punto di alzare il coltello per immergerlo nel petto del figlio. Per la sua fede e la sua ubbidienza Abrahamo ebbe il privilegio di essere chiamato "amico di Geova", e avrà certo il suo posto di principe nel nuo­vo mondo di Dio. — Giac. 2:23.
11 Un altro esempio di ubbidienza che fu
benedetta è quello di Rebecca. Dal racconto
di Genesi, capitolo 24, la pronta ubbidienza
di Rebecca rifulge di ancora maggior splen­
dore dei gioielli che Eliezer le donò. Quan-
d'egli le chiese un po' d'acqua da bere, la
sua risposta fu pronta: "Calando subite
dalla spalla la brocca, mi ha detto: Bevi!
anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli".
Poi, quando Eliezer spiegò che Geova l'a­
veva guidato a lei, "la fanciulla corse a
raccontare a casa di sua madre tutte le
cose che aveva udite". In seguito, quando
sorse la domanda se Rebecca fosse disposta
ad andare da Isacco e se fosse pronta a
partire immediatamente, la sua risposta
fu: "Volentieri". (Gen. 24:46, 28, 58, Ti)
La sua prontezza nell'ubbidire diede a
Rebecca il privilegio di divenir madre di
Giacobbe, padre dei capi tribù della nazione
d'Israele e preminente nella linea messia­
nica.
12 Anche gli apostoli mostrarono, sin dal
loro primo contatto con Gesù, che ricono­-
scevano la necessità di ubbidire prontamen­-
te. Di Pietro ed Andrea, la narrazione, in Matteo 4:19-22 (Ti), dice: "E disse loro: Venite dietro a me e vi farò pescatori d'uomini. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono". La risposta di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, fu la stessa: "Ed essi, lasciate subito le reti e il padre lo seguirono". Anche l'apostolo Paolo di mostrò più volte di possedere questa desiderabile qualità dell'ubbidienza pronta. La
narrazione in Atti 9:20 (Ri) afferma che
dopo la conversione egli "subito si pose a
predicar Gesù nelle sinagoghe". In seguito
quando in visione ricevette l'invito: "Passa in Macedonia ed aiutaci", Paolo e quelli che erano con lui ubbidirono prontamente. "Ora appena egli ebbe la visione, cercammo subito di andare in Macedonia, concludendo che Dio ci aveva chiamati ad annunciare la buona notizia a loro". Geova benedì con buoni frutti la loro prontezza: Lidia e la sua famiglia accettarono prontamente la verità e si battezzarono. — Atti 16:9-15.
13 In tutti questi esempi, osservate la prontezza ad ubbidire, l'assenza di egoismo, di indifferenza o di buone intenzioni sol­tanto. Quei testimoni zelanti mostrarono fervore, zelo, buona volontà, vigilanza, ar­dore, prontezza, devozione e diligenza. Per questo Geova li amò

14 Dovunque un individuo serva nell'or­ganizzazione di Geova, egli vi si trova per immeritata benignità. Vi rimarrà solo se ubbidisce, e sarà veramente felice solo se ubbidisce prontamente. Oggi tutti gli schia­vi volenterosi hanno il privilegio di essere proclamatori della buona notizia. Infatti essi hanno l'obbligo di predicarla. (1 Cor. 9:16) Oltre a questo onore e privilegio fondamentale vi sono molti altri posti di responsabilità per coloro che ubbidiscono. Vi sono attività a pieno tempo di vario genere. Vi sono incarichi di servizio nelle congregazioni. Vi sono i privilegi di andare all'estero come missionari, di viaggiare come servitori di circoscrizione, di distret­to e di zona. Altri potrebbero servire come membri delle famiglie Bethel. In tutti que­sti incarichi ubbidienza e lealtà sono indi­spensabili. Il premio è gioia! — Ebr. 13:17.
15 Tutti gli schiavi di Geova dovrebbero essere colmi di gratitudine per il glorioso tesoro del servizio. (2 Cor. 4:7) Tuttavia alcuni fanno solo quel minimo di servizio necessario per figurare nelle registrazioni della congregazione. Questo non è forse
come un premio d'assicurazione pagato malvolentieri a Geova per proteggersi dalla sciagura? Chi serve malvolentieri deve correggersi immediatamente. (2 Cor. 9:6, 7) Giunger sempre tardi alle adunanze, rifiutare le assegnazioni o considerarle come pesi indesiderabili, essere facilmente scoraggiati, non desiderare d'assumersi responsabilità, esser lenti nel seguire le istruzioni, questi sono sintomi d'indeboli­mento spirituale a cui bisogna porre im­mediatamente rimedio. Se ve n'è bisogno, siate pronti a cercare tale rimedio. L'ubbi­dienza pronta vi porterà la benedizione di Geova che rende ricchi. — Prov. 10:22.
16 A causa dell'imperfezione umana, an­
che il più ardente desiderio di ubbidire
Geova non impedirà che la creatura a volte
sbagli. Quindi è necessario avere il giusto
atteggiamento nei confronti della discipli­
na. La disciplina corregge la tendenza di
esser trascurati e impedisce che si aggravi
in ribellione e aperta sfida. " 'Figlio mio,
non disprezzare la disciplina di Geova, e
non venir meno quando sei corretto da
lui; poiché Geova disciplina colui che ama,
infatti egli sferza ognuno che accoglie
come figlio'. . . . Veramente, nessuna disci-­
plina per il presente pare che sia gioiosa,
ma penosa; ma in seguito a quelli che ne
sono stati ammaestrati essa produce frutti
pacifici, cioè, giustizia". (Ebr. 12:5-11)
Quando la disciplina viene dalla Parola di
Dio o dalla sua organizzazione, accettatela
con umiltà, come se venisse da Geova stes­
so. Ricordate che "i rimproveri della di­
sciplina sono la via della vita". — Prov.
6:23.

visto?
l'ubbidienza all'organizzazione nn ti costringe a impugnare le armi x una crociata sanguinosa!
nè nel torturare e uccidere una povera donna solo perchè accusata d essere una strega, cm nell'inquisizione!
[SM=x1408443]
07/07/2010 21:31
 
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.... ok, ho capito.

I vostri commenti non lasciano dubbi.
[SM=g27988]


Cara Giandujotta.50,
Nel mio messaggio, ho messo il riferimento della citazione in oggetto.
Nella mia ricerca per raccogliere più informazioni sulla dottrina dei TdG, ho trovato anche questa citazione che mi è sembrata del tutto al di fuori dell’insegnamento del Signore.
Infatti, per questo ho chiesto a voi di verificare, se possibile, l'autenticità della citazione.

Siccome ho letto dei commenti di diversi TdG che criticano l'infallibilità del Papa, scopro che un "altro Papa", l'organizzazione (probabilmente la sede dell'organizzazione?) dei TdG, pretende? di essere infallibile e “il filo diretto” con il Signore.

In più, leggo che l’organizzazione/il Signore(per loro stessi) esige ubbidienza e si presenta come un’autorità, cosa che il Signore non ha mai fatto.

Mi sembra assurdo vedere che i TdG che tanto criticano il Papa e utilizzano proprio questo argomento (dell’infallibilità) come argomento della loro battaglia, accettano un altro infallibile che si presenta, direi, ancora più dispotico.

Caro SimonLeBon,
Se per te, convertito ex-cattolico non ti fa niente ritrovare nella tua nuova religione quello che hai lasciato e criticato in quella precedente .............. cosa posso dire? Beato te. [SM=g27985]

07/07/2010 21:39
 
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Re:
Psilos, 07/07/2010 21.31:

.... ok, ho capito.

I vostri commenti non lasciano dubbi.
[SM=g27988]

l'organizzazione (probabilmente la sede dell'organizzazione?) dei TdG, pretende? di essere infallibile e “il filo diretto” con il Signore.
.......
Mi sembra assurdo vedere che i TdG che tanto criticano il Papa e utilizzano proprio questo argomento (dell’infallibilità) come argomento della loro battaglia, accettano un altro infallibile che si presenta, direi, ancora più dispotico.




Ma dove l'hai letto nei nostri commenti che l'Organizzazione pretende di essere infallibile????
Non lo abbiamo detto, nè è così!

Sono uomini e sbagliano. Non creedono di essere profeti ispirati.
Si lasciano solo guidare dalle Scritture!!

Non c'è nulla di dispostico..

ma l'hai letto il mio post??
Credo che tu non abbia capito molto bene..o magari ti lasci già molto influenzare da ciò che dicono gli ex ora oppositori.

[Modificato da Theokratik 07/07/2010 21:41]
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07/07/2010 22:15
 
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Inoltre nota attentamente cosa dice la Torre di Guardia del 15/03/1998:

Rendere conto a un corpo direttivo?

"La Bibbia indica chiaramente che i veri cristiani non servono Dio per coercizione. Dice: “Geova è lo Spirito; e dov’è lo spirito di Geova, lì c’è libertà”. (2 Corinti 3:17) Ma come si può conciliare questo con l’idea che esiste uno “schiavo fedele e discreto” col suo Corpo Direttivo? — Matteo 24:45-47.
9 Per rispondere a questa domanda dobbiamo tenere presente il principio scritturale dell’autorità. (1 Corinti 11:3) In Efesini 5:21-24, Cristo viene identificato come “capo della congregazione”, colui al quale essa è “sottomessa”. I testimoni di Geova comprendono che lo schiavo fedele e discreto è composto dai fratelli spirituali di Gesù. (Ebrei 2:10-13) La classe dello schiavo fedele è stata costituita per provvedere al popolo di Dio “cibo [spirituale] a suo tempo”. In questo tempo della fine Cristo ha costituito questo schiavo “sopra tutti i suoi averi”. Ha quindi una posizione che merita il rispetto di tutti coloro che si considerano cristiani.
10 Lo scopo del principio dell’autorità è di salvaguardare l’unità e di far sì che “ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione”. (1 Corinti 14:40) Nel I secolo, per conseguire questo scopo alcuni cristiani unti appartenenti alla classe dello schiavo fedele e discreto furono scelti per rappresentare l’intero gruppo. Avvenimenti successivi dimostrarono che la supervisione esercitata da quel corpo direttivo del I secolo aveva l’approvazione e la benedizione di Geova. I cristiani del I secolo accettarono volentieri quella disposizione. Sì, furono felici e grati degli eccellenti risultati che produsse. — Atti 15:1-32.
11 Una disposizione analoga si rivela utile anche oggi. Attualmente il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova è composto da dieci cristiani unti (Ora nel 2010 sono otto), tutti con decenni di esperienza cristiana alle spalle. Provvedono guida spirituale ai testimoni di Geova, come faceva il corpo direttivo del I secolo. (Atti 16:4) Come i primi cristiani, i Testimoni sono felici di ricevere dai maturi fratelli del Corpo Direttivo istruzioni e guida basate sulla Bibbia in materia di adorazione. Benché i membri del Corpo Direttivo siano schiavi di Geova e di Cristo come i loro conservi cristiani, la Bibbia ci comanda: “Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi”. — Ebrei 13:17.
12 L’incarico di supervisione che le Scritture affidano al Corpo Direttivo implica forse che ciascun testimone di Geova debba rendere conto ad esso di ciò che fa? Non secondo le parole che Paolo scrisse ai cristiani di Roma: “Perché giudichi il tuo fratello? O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio . . . Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. — Romani 14:10-12.
.....
14 Il Corpo Direttivo è un amorevole provvedimento e un esempio di fede degno di essere imitato. (Filippesi 3:17; Ebrei 13:7) Attenendosi al modello di Cristo e seguendolo, i suoi membri possono far proprie le parole di Paolo: “Non che noi siamo i signori sulla vostra fede, ma siamo compagni d’opera per la vostra gioia, poiché voi state in piedi mediante la vostra fede”. (2 Corinti 1:24) Osservando certe tendenze, il Corpo Direttivo richiama l’attenzione sui benefìci derivanti dal seguire i princìpi della Bibbia, dà suggerimenti su come applicare le leggi e i princìpi biblici, mette in guardia da pericoli nascosti e provvede ai “compagni d’opera” il necessario incoraggiamento. Così facendo assolve il proprio compito cristiano di economo, li aiuta a mantenere la gioia e rafforza la loro fede affinché possano rimanere fermi. — 1 Corinti 4:1, 2; Tito 1:7-9.
15 Se un Testimone prende decisioni basate sui consigli biblici dati dal Corpo Direttivo, lo fa di propria volontà, in quanto studiando personalmente la Bibbia si è convinto che quella è la cosa giusta da fare. Ciascun Testimone è spinto dalla Parola di Dio ad applicare i validi consigli scritturali dati dal Corpo Direttivo, nella piena consapevolezza che le decisioni che prende influiranno sulla sua relazione personale con Dio, al quale è dedicato. — 1 Tessalonicesi 2:13.
Studenti e soldati
16 Ma se le decisioni che riguardano la condotta sono una questione personale, come mai alcuni testimoni di Geova vengono disassociati? Nessuno stabilisce in modo arbitrario che la pratica di un determinato peccato richieda la disassociazione. Questa azione è richiesta dalle Scritture soltanto nel caso in cui un componente della congregazione pratichi impenitentemente peccati gravi, come quelli elencati nel 5° capitolo della prima lettera ai Corinti. Pertanto, anche se un cristiano può essere disassociato per aver praticato la fornicazione, ciò avviene soltanto se rifiuta di accettare l’aiuto spirituale di amorevoli pastori. I testimoni di Geova non sono gli unici a seguire questa norma cristiana. Un’enciclopedia delle religioni osserva: “Qualunque comunità rivendica il diritto di tutelarsi dai membri dissidenti che potrebbero minacciare il bene comune. In campo religioso questo diritto è spesso unito alla convinzione che la sanzione [della scomunica] influisca sulla posizione dell’individuo dinanzi a Dio”. — The Encyclopedia of Religion, a cura di Mircea Eliade.
17 I testimoni di Geova sono studenti nel senso che studiano la Bibbia. (Giosuè 1:8; Salmo 1:2; Atti 17:11) Il programma di istruzione biblica stabilito dal Corpo Direttivo si potrebbe paragonare a un programma scolastico stabilito da un’apposita commissione. La commissione non è l’autrice del materiale di studio, ma stabilisce quali materie si studieranno, fissa i criteri didattici e impartisce le necessarie direttive. Se uno studente si rifiuta apertamente di rispettare le norme dell’istituto, crea problemi agli altri studenti o getta il discredito sulla scuola, può essere espulso. Le autorità scolastiche hanno il diritto di agire per il bene degli studenti nell’insieme.

.....I cristiani maturi, compresi quelli del Corpo Direttivo, rimangono completamente a disposizione del loro Condottiero, Gesù Cristo, osservando “le regole” per poter vincere il premio della vita eterna. — Giovanni 17:3; Rivelazione (Apocalisse) 2:10.
19 Alla luce dei fatti, non è evidente che i testimoni di Geova sono servitori di Dio, non schiavi di uomini? Quali cristiani dedicati che godono della libertà per cui Cristo li ha resi liberi, lasciano che siano lo spirito di Dio e la Sua Parola a dirigere la loro vita mentre servono unitamente ai loro fratelli nella congregazione di Dio. (Salmo 133:1) Le prove di questo dovrebbero anche eliminare ogni dubbio circa la fonte della loro forza. Con il salmista possono cantare: “Geova è la mia forza e il mio scudo. In lui ha confidato il mio cuore, e sono stato aiutato, così che il mio cuore esulta, e lo loderò col mio canto”. — Salmo 28:7."

Credo che sia molto chiaro, se hai letto attentamente.

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[Modificato da Theokratik 07/07/2010 22:16]
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07/07/2010 22:26
 
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Re:
Psilos, 07/07/2010 21.31:



Siccome ho letto dei commenti di diversi TdG che criticano l'infallibilità del Papa, scopro che un "altro Papa", l'organizzazione (probabilmente la sede dell'organizzazione?) dei TdG, pretende? di essere infallibile e “il filo diretto” con il Signore.

In più, leggo che l’organizzazione/il Signore(per loro stessi) esige ubbidienza e si presenta come un’autorità, cosa che il Signore non ha mai fatto.

Mi sembra assurdo vedere che i TdG che tanto criticano il Papa e utilizzano proprio questo argomento (dell’infallibilità) come argomento della loro battaglia, accettano un altro infallibile che si presenta, direi, ancora più dispotico.




Non hai capito molto, mi sembra. Tutti i tdG sanno che il corpo direttivo non è infallibile, e nemmeno ispirato da Dio.


Lo “schiavo” non è ispirato da Dio, ma continua ad esaminare le Scritture e a scrutare attentamente gli avvenimenti mondiali, come pure la situazione del popolo di Dio, per poter comprendere le profezie bibliche in corso di adempimento. A causa delle limitazioni umane, a volte può esserci in qualche questione un intendimento incompleto o inesatto che può richiedere una successiva correzione.

Torre di Guardia, 1/9/1981



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07/07/2010 22:33
 
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Re:
Psilos, 07/07/2010 21.31:

.... ok, ho capito.


Mi sembra assurdo vedere che i TdG che tanto criticano il Papa e utilizzano proprio questo argomento (dell’infallibilità) come argomento della loro battaglia, accettano un altro infallibile che si presenta, direi, ancora più dispotico.

Caro SimonLeBon,
Se per te, convertito ex-cattolico non ti fa niente ritrovare nella tua nuova religione quello che hai lasciato e criticato in quella precedente .............. cosa posso dire? Beato te. [SM=g27985]





Che stupidaggine!
I cristiani testimoni di Geova utilizzano la cosiddetta "infallibilità" del Papa come loro "argomento di battaglia"?
Boh, in tanti anni che sono un cristiano testimone di Geova, non ho mai usato questo "cavallo di battaglia", nè i miei fratelli, a quel che mi risulta, lo hanno mai fatto...
I cristiani testimoni di Geova non hanno nè papi infallibili nè alcun altro con le stesse caratteristiche...
La domanda che fece Gesù era:
"Tis ara estin ho pistos doulos kai fronimos", cioè "chi è dunque il servo fedele e discreto?" (Matteo 24:45).
Proviamo a rispondere a questa domanda, ok?
Il testo greco di Matteo 24:45 legge, nella sua interezza:
"Tis ara estin ho pistos doulos kai fronimos hon katestêsen ho kurios epi tês oiketeias autou tou dounai autois tên trofên en kairôi?"
alla lettera:
"Chi dunque è il fedele schiavo (o servo) e discreto (o prudente) che costituì (notare il passato del verbo greco kathistemi, che significa "costituire, insediare"!) il Signore su i domestici di lui per dare loro il cibo a tempo?".
Ora, dopo "kairos" ("tempo"), è un significato implicito nel testo greco medesimo aggiungere i termini "debito, dovuto".
Cioè a dire, questo schiavo o servo, che il signore della parabola (evidentemente Gesù medesimo...) costituì (al passato) a capo della sua servitù (spirituale, s' intende), era già in partenza preposto a dar cibo a tempo debito, o dovuto.
Ovviamente qui, per cibo (trofên) si intende quello di carattere spirituale.
Questo servo o schiavo sarebbe stato posto "su tutti gli averi del signore" della parabola (cioè di Cristo) alla sua parousìa.
Ma l' aspetto che ci interessa è un' altro: dove sta la gradualità del cibo spirituale?
Prima di tutto nell' espressione greca stessa, come abbiamo letto: "cibo a tempo (debito o dovuto)", e questo implica già il concetto di gradualità.
Altrimenti, perchè dare cibo "al tempo debito o dovuto", e non subito?
Gli apostoli stessi fecero parte, per primi, dello schiavo fedele e discreto.
Infatti, il loro intendimento della Sacra Parola fu assolutamente progressivo.
Il parakletos (lo spirito santo) li avrebbe guidati a tutta la verità, in modo graduale (confronta Gv. 16:12-13).
Alla parousìa di Cristo, lo schiavo fedele e discreto , costituito sopra "tutti gli averi di Cristo" per la sua fedeltà alle "consegne" del Signore, continua ad avere lo stesso compito : non quello di essere infallibile, ma di dare cibo al tempo debito, evidentemente progressivo (altrimenti, che cibo a tempo dovuto sarebbe?)
Grazie.
[SM=g27987]

07/07/2010 22:39
 
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Re:
Psilos, 7/7/2010 9:31 PM:

.... ok, ho capito.

I vostri commenti non lasciano dubbi.

...

Caro SimonLeBon,
Se per te, convertito ex-cattolico non ti fa niente ritrovare nella tua nuova religione quello che hai lasciato e criticato in quella precedente .............. cosa posso dire? Beato te. [SM=g27985]



Mi sento onorato da tanta preoccupazione!
Nel complesso sono cosi' affascinato dalla differenza tra il vecchio e il nuovo, che magari non bado nemmeno a queste trovate della scorsa generazione. Magari ci starebbe anche bene accompagnarla con una qualche frasetta estrapolata dai discorsi del pastore Russel! [SM=x1408425]

Simon
07/07/2010 23:01
 
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Psilos, non ho mai pensato che la tua citazione fosse un'invenzione.
Ma torno a ripeterti, nessuno in tanti anni (anche se posteriori alla data di quella rivista) mi ha mai chiesto cieca ubbidienza, piuttosto sono sempre stata incoraggiata ad usare per il sacro servizio che rendo, la mia "facoltà di ragionare" come dice l'apostolo Paolo in Romani 12:1.

invece di scavare nelle riviste e vedute del passato remoto, prova a confrontare le sacre scritture con le pubblicazioni di ora.
Sarebbe un piu corretto confronto e/o ricerca sulla nostra fede.
[Modificato da Giandujotta.50 07/07/2010 23:06]
07/07/2010 23:19
 
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Re:
Giandujotta.50, 07/07/2010 23.01:


nessuno in tanti anni (anche se posteriori alla data di quella rivista) mi ha mai chiesto cieca ubbidienza, piuttosto sono sempre stata incoraggiata ad usare per il sacro servizio che rendo, la mia "facoltà di ragionare"



Giustamente dice Giandu.

Anche perchè quando sono diventato TDG (o meglio prima di farlo), ho studiato la Bibbia e gli insegnamenti o le spiegazioni che mi venivano date.
Ho provato a me stesso la "buona e accettevole e perfetta volontà di Dio" e che ciò che L'Organizzazione dei TDG mi insegnava era in armonia con le Scritture.
Proprio dagli insegnamenti, dalle condotta, dai risultati prodotti da questa organizzazione ho capito e accettato che essa deve essere il "canale" (non diretto, come se Dio parlasse a questi uomini o fossero ispirati) che Dio usa per dare cibo spirituale.
Da un confronto con le altre religioni (in tutto l'insieme) ho riscontrato la diversità di questa organizzazione.
Non può essere un'organizzazione di uomini!

Qundi nessuno mi obbliga a fare quello che vogliono gli uomini, o una semplice organizzazione. Io ho provato e creduto che ciò che insegna tale organizzazione viene da Dio. (Se ci sono errori nel corso del tempo è solo perchè non esiste uomo che non pecchi o commetta errori. Il Corpo Direttivo dei TDG non ne è esente).

[Modificato da Theokratik 07/07/2010 23:21]
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07/07/2010 23:54
 
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Caro Psilos,


Prima di tutto vorrei chiedervi se poteste verificare che non si tratti di uno scherzo di qualcuno che non simpatizza i TdG.



Se la citi saprai bene qual è la fonte... se metti le mani avanti debbo supporre che ti sei già informato nei siti dei nostri oppositori. Mi sambra davvero un buon inizio, molto razionale... un pò come voler sapere qualcosa sui giudei partendo da un forum neonazista!

Perché non provi a leggere anche il contesto di quella frase, per capirene il senso? O pensi che siamo tutti qui a prenderti (e prenderci!) in giro? Oppure non conosci neppure il contesto e hai buttato li la prima cosa che hai trovato in rete? Mah...


Non mi sembra che Cristo abbia mai esatto la nostra ubidienza??



Eh?

Comunque un sinonimo di ubbidire, nelle Scritture, è ascoltare: "Verissimamente vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita".


l'organizzazione (probabilmente la sede dell'organizzazione?) dei TdG, pretende? di essere infallibile e “il filo diretto” con il Signore



Tanto per cominciare il "filo diretto" con il Signore (che avrebbe un nome) lo hai aggiunto tu, io non lo leggo. Ma l'organizzazione dei TdG è altrimenti detta la Chiesa. Non ti risulta che Dio operi anche attraverso la sua Chiesa, il corpo vivente di Cristo? Non dovremmo tenerne conto?


Shalom

Ucci, ucci... sento odor di tufirucci!
[Modificato da barnabino 08/07/2010 00:07]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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08/07/2010 14:16
 
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Caro Psilos
noi non accettiamo l'infallibilità del Papa intesa come ultima parola ex cattedra sulle questioni dottrinali cosicchè dopo il suo proclama quella conclusione rimane così per sempre, che c'entra l'ubbidienza / collaborazione con chi prende la direttiva? Il nostro corpo direttivo si fa docilmente guidare dallo spirito santo per arrivare alle sue conclusioni e finchè non saremo sotto il Regno di Cristo sarà disposto a farsi illuminare e a rivedere anche le sue conclusioni!
I tdG sono contro i dogmi indiscutibili legati alla tradizione di uomini e a pro della Verità che rispetta il libero arbitrio!

Se vuoi conoscerci meglio scendi dal pulpito! [SM=g27988]

Leo


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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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12/07/2010 17:20
 
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Nella citazione c'è scritto:

"Fare ciò che dice l'organizzazione significa fare ciò che egli dice."

Voi, invece, mi ditte che l'organizzazione non è infallibile?

Vale a dire, se l'organizzazione fa uno sbaglio, visto che "Fare ciò che dice l'organizzazione significa fare ciò che egli dice, attenendosi sempre a quest’affermazione, sarebbe come se lo sbaglio l'avesse fatto Cristo, giusto??

Quindi, se Cristo, che è il messaggero della volontà di Dio, sbaglia/fallisce (cioè, l'organizzazione che dirige egli stesso), di conseguenza Dio stesso sbaglia/fallisce.

Oltre a questo, in un altro punto della citazione, viene chiesto alla gente di essere ubbidienti alle istruzioni di Cristo, mediante la sua organizzazione.
Quindi, se l’organizzazione agisce sotto le istruzioni di Cristo, come fa a non esser infallibile?
12/07/2010 18:19
 
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Oltre a questo, in un altro punto della citazione, viene chiesto alla gente di essere ubbidienti alle istruzioni di Cristo, mediante la sua organizzazione.
Quindi, se l’organizzazione agisce sotto le istruzioni di Cristo, come fa a non esser infallibile?



A volte le cose sono talmente semplici che basta ascoltare la "voce degli estranei" per diventare confusi. Ti faccio uno schemino per capire.

Istruzione di Cristo: Matteo 24:14 "Questa buona notizia del regno sarà predicata..."

Organizzazione: modus operandi perfettibile: Come predichiamo? Quanto predichiamo? Come portiamo il messaggio? In che modo contattiamo le persone? Facciamo un rapporto? Andiamo in coppia, in gruppo, da soli?

Istruzione di Cristo: Ebrei 10:25 "...Non abbandonando la nostra comune adunanza tanto più..."

Organizzazione: modus operandi perfettibile: Quante adunanze facciamo? Come ci raduniamo? Dove? Per quanto tempo? Facciamo commenti? Studiamo un articolo? Leggiamo la Bibbia?

Istruzione di Cristo: Matteo 28:19-20: "Andate e fate discepoli insegnando loro..."

Organizzazione: modus operandi perfettibile: Come insegniamo? Quale metodo? Facciamo studi biblici? Stampiamo riviste e ausili? Discorsi? Cosa studiamo?

Da quello che si evince da tali esempi mi sembra chiaro che le istruzioni di Gesù vengono attese al meglio della nostra capacità perfettibile. L'infallibilità non è un requisito necessario alla dichiarazione secondo la quale l'organizzazione agisce sotto le istruzioni di Cristo. Le istruzioni di Cristo sono ben documentabili attraverso lo studio personale della Bibbia. L'organizzazione cerca al meglio delle sue capacità perfettibili di adempiere a tali istruzioni non mancando di raffinarsi e correggersi mentre lo fa.

[Modificato da Methatron 12/07/2010 18:24]
12/07/2010 20:40
 
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Re: Re:
Theokratik, 07/07/2010 21.04:

..................................................................
Poi l'apostolo Paolo disse ai cristiani:
"Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi".(Ebrei 13:17)

A quel tempo i cristiano erano sottomessi alle direttive del Corpo Direttivo (Apostoli e anziani di Gerusalemme) e avevano fiducia in loro, sebbene qualcuno poteva non essere d'accordo con qualche intendimento (vedi caso circoncisione Atti 15).

Se siamo convinti che Geova utilizza "uno Schiavo Fedele e Discreto" che dà cibo spirituale a suo tempo, dobbiamo anche avere fiducia in questa classe.
I fatti ci danno ragione. Questi uomini meritano la nostra fiducia!
.......................................................


Caro Theo (ma mi rivolgo a tutti),
a parte il fatto che nemmeno credo all'infallibilità del Papa (anche se "ex cattedra"), giusto merito vostro proveniente dagli "studi" fattimi nella mia infanzia, non mi sento di condividere l'essere sottomessi (dogmaticamente parlando) a chi "prende la direttiva".
Ma siete sicuri che l'apostolo Paolo abbia detto quanto sopra quotato?
Da una delle mie bibbie leggo lo stesso passo:
"Ubbidite a quelli che dirigono la comunità e siate sottomessi."
Non mi sembra che le due versioni dicano la stessa cosa.
Infatti se viene detto "dirigono" non viene specificato come questo incarico sia stato affidato e da chi (forse perchè Paolo voleva solo raccomandare di essere rispettosi dell'autorità costituita: sia essa della sola comunità religiosa che di quella statuale).
Mentre "prendere la direttiva" mi sa tanto di equivalente al potere di tanti tiranni politici della storia che, dopo aver fatto fuori i propri oppositori, hanno preso appunto la direttiva dispoticamente.
Vi prego di non scandalizzarvi per questo mio parallelismo: è solo per spiegare meglio il mio pensiero.
Lo sapete bene che io, da genuino garantista che sono, ho il massimo rispetto per la vostra fede, solo che ciò non vuol dire (ovviamente) che mi debba sentire di condividerla, visto che ad ogni piè sospinto mi imbatto in "intendimenti" (per me) non convincenti.
Io sto cercando da una vita di incamminarmi sulla vostra (presunta) corretta strada, ma purtroppo dopo tanti anni la tortuosità della stessa mi convince sempre di meno.
Nel caso particolare voglio dire che forse cambiano le forme ma i risultati potrebbero essere gli stessi.
Anche il "governo" teocratico degli ebrei, all'atto pratico poi si discostava dal volere divino.
Erano solo governanti che al di là della genealogia la "direttiva" se la prendevano e la mantenevano con dispotica violenza.
Quindi, allo stato attuale (e non parlo di un futuro regno più giusto) non credo che il modello teocratico abbia la sua validità.
Non credo che lo "Schiavo" possa validamente prefigurare il vostro futuro Regno di Dio.
Ed infine chi ha fatto riferimento ad Abramo (come ad un giusto modello di ubbidienza), mi permetto di far presente che lo stesso ubbidiva ad un comando diretto di Dio, non certo a chi eventualmente "prendeva la direttiva" nella comunità.

Salve
[SM=x1408425]
[Modificato da salvian 12/07/2010 20:44]
12/07/2010 21:21
 
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Re: Re: Re:
salvian, 12/07/2010 20.40:


non mi sento di condividere l'essere sottomessi (dogmaticamente parlando) a chi "prende la direttiva".
Ma siete sicuri che l'apostolo Paolo abbia detto quanto sopra quotato?
Da una delle mie bibbie leggo lo stesso passo:
"Ubbidite a quelli che dirigono la comunità e siate sottomessi."
Non mi sembra che le due versioni dicano la stessa cosa.
Infatti se viene detto "dirigono" non viene specificato come questo incarico sia stato affidato e da chi (forse perchè Paolo voleva solo raccomandare di essere rispettosi dell'autorità costituita: sia essa della sola comunità religiosa che di quella statuale).
Mentre "prendere la direttiva" mi sa tanto di equivalente al potere di tanti tiranni politici della storia che, dopo aver fatto fuori i propri oppositori, hanno preso appunto la direttiva dispoticamente.



Grazie Salvian del tuo intervento.

Nello specifico della traduzione qualcun altro qui nel forum potrà essere più preciso ed informato di me..comunque

Riguardo alla traduzione la CEI traduce pure:"Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi"

La Nuova Rivedute traduce: "Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro"

Adesso, "prendere la direttiva" quindi dirigere, o "condurre" mi sembrano due sinonimi che presuppongono un'azione uguale o simile.
Io conduco o dirigo un gruppo. Sono io che prendo certe decisioni, perchè sono io che conduco, o guido.

E comunque sia la scrittura dice: di "ubbidire" ed "essere sottomessi" a questi conduttori. Il punto mi appare chiaro.
E' chiaro che chi conduce o prende la direttiva, lo deve fare sempre in armonia con la direttiva o l'autorità che c'è più in alto, ovvero quella di Cristo, infatti la scrittura dice: "essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto"
A chi dovrannorendere conto? A Geova e Gesù che hanno affidato il gregge a questi uomini.

E poi nel I secolo gli apostoli non prendevano la direttiva?
Paolo non oridinò di fare nomine di anziani o presbiteri? (tito 1:5)

Questi avrebbero dovuto pascere il gregge di Dio come dice Atti 5:2,3:
"Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente, né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente, né come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge"

A questi bisogna ubbidire. ma è chiaro che le istruzioni o gli ordini dati da questi devono essere conformi all'insegnamento di Cristo.

Che ne pensi?
[SM=x1408425]







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