"in vista delle preghiere"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Francesco
00domenica 11 marzo 2012 10:58
Salve,

mi spieghereste perchè la Traduzione Nuovo Mondo in 1 pietro 4 7 traduce "in vista delle preghiere e non per "dedicarvi alla preghiera"?

Cosa si intende? cosa indicherebbe il termine originale?

grazie per le risposte

saluti
Aquila-58
00domenica 11 marzo 2012 11:35
Re:
Francesco, 11/03/2012 10.58:

Salve,

mi spieghereste perchè la Traduzione Nuovo Mondo in 1 pietro 4 7 traduce "in vista delle preghiere e non per "dedicarvi alla preghiera"?

Cosa si intende? cosa indicherebbe il termine originale?

grazie per le risposte

saluti



Grazie a te, Francesco.

Ti traslittero prima il testo greco del passo in questione:

" Panton de to telos eggiken. sofronesate oun kai nepsate eis proseuchas",

alla lettera:

"Di tutte le cose ora la fine si è avvicinata. Siate temperanti dunque, e siate svegli (o sobri) in vista delle preghiere".

Perchè "in vista delle preghiere"?
Per due motivi, uno di ordine grammaticale e uno di ordine contestuale:

1) motivo di ordine grammaticale: qui abbiamo la preposizione propria greca eis, che in greco regge un solo caso, l' accusativo.

Infatti, la preposizione eis, che anche qui regge l' accusativo, significa letteralmente "verso", e in questo caso indica principalmente il fine: "al fine di, ma anche il tempo: "verso", "in vista" delle preghiere";

2) motivo contestuale: il passo parla della fine di ogni cosa che si è avvicinata, e per questo l' apostolo dice di essere vigilanti in vista delle preghiere, anche alla luce di Colossesi 4:2:

"Siate costanti nella preghiera, rimanendo svegli in essa con rendimento di grazie"....



Francesco
00domenica 11 marzo 2012 11:49
Grazie,

Ma allora tradurre "per dedicarvi alla preghiera" è errato?

Scusate la mia ignoranza, ma con il termine dedicarvi si capisce di più il senso della frase.Mentre "siate viglianti verso o in vista delle preghiere" un po meno.

Il senso della frase quindi quale sarebbe? siate vigilanti "tramite" o "per mezzo" delle preghiere?

Grazie
Aquila-58
00domenica 11 marzo 2012 12:09
Re:
Francesco, 11/03/2012 11.49:

Grazie,

Ma allora tradurre "per dedicarvi alla preghiera" è errato?

Scusate la mia ignoranza, ma con il termine dedicarvi si capisce di più il senso della frase.Mentre "siate viglianti verso o in vista delle preghiere" un po meno.

Il senso della frase quindi quale sarebbe? siate vigilanti "tramite" o "per mezzo" delle preghiere?

Grazie



Bella domanda, Francesco.
Ti rispondo.
Qui, nel contesto, e alla luce di altri passi, non si vuole sottolineare la dedicazione alla preghiera in se stessa, ma il restare svegli attraverso di essa.
Per questo ti ho citato Colossesi 4:2:

"Siate costanti nella preghiera". A quale scopo? Il versetto prosegue: "rimanendo svegli in essa"...
Capisci che Pietro sta dicendo l' identica cosa in 1 Pt. 4:7?

"La fine di ogni cosa si è avvicinata, per cui, cari fratelli, siate vigilanti" (parafrasi). Per dedicarvi alla preghiera? No, in vista della preghiera, che in questo caso indica sia il fine che l' azione temporale (eis con l' accusativo, come ti ho detto prima) per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli, e ritorniamo così a Colossesi 4:2.
Ti è chiaro il punto?
Se non ti è chiaro, potrò darti altre spiegazioni....


Aquila-58
00domenica 11 marzo 2012 12:21
Voglio aggiungere un aspetto, anche per aiutare maggiormente Francesco alla comprensione della scelta traduttiva della TNM.
In 1 Pt. 4:7 non è come, ad esempio, in 1 Tess. 5:17:

"Pregate incessantemente", punto e basta.

In 1 Pt. 4:7 ci si sta riferendo (tenuto conto del contesto e del passo dell' epistola ai Colossesi, che ti ho citato) a una funzione particolare della preghiera, legata nella fattispecie all' esercizio della vigilanza.
Spero di esserti stato di aiuto, Francesco...
Francesco
00domenica 11 marzo 2012 12:21
Ok, è più chiaro,

ma mi chiedo allora come mai tanti traducono diversamente?

"sobri per dedicarvi alla preghiera" n. riveduta
"sobri, per dedicarvi alla preghiera" cei
"vigilanti per dedicarvi alle preghiere" n. diodati

Com' è questi traduttori non lo sanno?
Aquila-58
00domenica 11 marzo 2012 12:37
Re:
Francesco, 11/03/2012 12.21:

Ok, è più chiaro,

ma mi chiedo allora come mai tanti traducono diversamente?

"sobri per dedicarvi alla preghiera" n. riveduta
"sobri, per dedicarvi alla preghiera" cei
"vigilanti per dedicarvi alle preghiere" n. diodati

Com' è questi traduttori non lo sanno?



No, non è che non lo sanno, e non voglio giudicare le altrui traduzioni.
Mi permetto solamente di dirti che qui la TNM coglie una sfumatura assai importante, derivante dall' aspetto contestuale e dal fatto che, sempre, per metodo adottato, la TNM traduce dei versetti alla luce di altri, visto che un versetto biblico non è mai un' isola a se stante...
Insomma, la Bibbia si spiega con la Bibbia.....
Così facendo, la TNM ci può rendere consapevoli che qui non si sta parlando della dedicazione alla preghiera in se stessa.
Questo aspetto (ovviamente importantissimo) viene evidenziato in numerosissimi passi.
Qui, invece, come ti ho detto, si vuole ricalcare una funzione particolare della preghiera, legata all' esercizio della vigilanza, poichè è di questo che si parla nel contesto. 

Farandola
00domenica 11 marzo 2012 14:02
Caro Aquila,


Mi permetto solamente di dirti che qui la TNM coglie una sfumatura assai importante, derivante dall' aspetto contestuale e dal fatto che, sempre, per metodo adottato, la TNM traduce dei versetti alla luce di altri, visto che un versetto biblico non è mai un' isola a se stante...



Su questo non sono d'accordo, la TNM in linea generale cerca di tradurre il più possibile la stessa parola greca con la stessa parola italiana, laddove vi sono più significati possibili si guarda il contesto letterario e linguistico, poi il contesto immediato, poi quello dell'autore e solo in ultima istanza il contesto teologico o come tu dici "altri versetti".

Comunque qui "in vista delle" o "dedicarvi alle" hanno significati affini, semplicemente la TNM è più letterale nel rendere il senso di "eis" inteso come movimento, o tensione, verso qualcosa mentre le altre rendono in modo più discorsivo. La TNM traduce "in vista di" anche in altri contesti, e comunque non ci vedo una grande differenza di senso, probabilmente la CEI e le altre versioni qui sono più comprensibili ma meno letterali, dato che il verbo "dedicarsi" non c'è nel testo greco ed è aggiunto.

Barnaba1977
00domenica 11 marzo 2012 14:24
Re:
Farandola , 11/03/2012 14.02:

Caro Aquila,


Mi permetto solamente di dirti che qui la TNM coglie una sfumatura assai importante, derivante dall' aspetto contestuale e dal fatto che, sempre, per metodo adottato, la TNM traduce dei versetti alla luce di altri, visto che un versetto biblico non è mai un' isola a se stante...



Su questo non sono d'accordo, la TNM in linea generale cerca di tradurre il più possibile la stessa parola greca con la stessa parola italiana, laddove vi sono più significati possibili si guarda il contesto letterario e linguistico, poi il contesto immediato, poi quello dell'autore e solo in ultima istanza il contesto teologico o come tu dici "altri versetti".

Comunque qui "in vista delle" o "dedicarvi alle" hanno significati affini, semplicemente la TNM è più letterale nel rendere il senso di "eis" inteso come movimento, o tensione, verso qualcosa mentre le altre rendono in modo più discorsivo. La TNM traduce "in vista di" anche in altri contesti, e comunque non ci vedo una grande differenza di senso, probabilmente la CEI e le altre versioni qui sono più comprensibili ma meno letterali, dato che il verbo "dedicarsi" non c'è nel testo greco ed è aggiunto.




Fammi capire: se io ti dico "Resta sveglio per pregare" è come se ti dicessi "Prega per restare sveglio"?
Aquila-58
00domenica 11 marzo 2012 17:06
Re:
Caro Farandola, due righe prima di andare all' adunanza cristiana....

Farandola , 11/03/2012 14.02:

Caro Aquila,


Mi permetto solamente di dirti che qui la TNM coglie una sfumatura assai importante, derivante dall' aspetto contestuale e dal fatto che, sempre, per metodo adottato, la TNM traduce dei versetti alla luce di altri, visto che un versetto biblico non è mai un' isola a se stante...



Su questo non sono d'accordo, la TNM in linea generale cerca di tradurre il più possibile la stessa parola greca con la stessa parola italiana,




Giusto, ma che c' entra questo riguardo a 1 Pt. 4:7, dato che, come ho detto, si sta evidenziando, nella scelta traduttiva della TNM, una funzione particolare della preghiera legata all' esercizio della vigilanza? Nulla.....

Farandola , 11/03/2012 14.02:


laddove vi sono più significati possibili si guarda il contesto letterario e linguistico,



E continua a non entrarci nulla con la sfumatura che la TNM coglie, nello specifico contesto di 1 Pt. 4:7....

Farandola , 11/03/2012 14.02:


poi il contesto immediato, poi quello dell'autore e solo in ultima istanza il contesto teologico o come tu dici "altri versetti".




ed è questo il metodo qui usato, nella fattispecie in relazione al passo di Colossesi 4:2...

Farandola , 11/03/2012 14.02:



Comunque qui "in vista delle" o "dedicarvi alle" hanno significati affini,




Direi di no. Qui, come ho già detto, non si sta parlando di dedicarsi alle preghiere o di pregare incessantemente o con assiduità, ma di "usare" la preghiera in funzione della vigilanza. Come ti ha detto l' ottimo Barnaba, "se io ti dico "Resta sveglio per pregare" è come se ti dicessi "Prega per restare sveglio""?

Farandola , 11/03/2012 14.02:


semplicemente la TNM è più letterale nel rendere il senso di "eis" inteso come movimento, o tensione, verso qualcosa mentre le altre rendono in modo più discorsivo.



Non è solo questione di letteralità (cosa evidente, per chi ha un minimo di conoscenza del greco, legge il testo greco e lo confronta con la resa della TNM...), ma come ho detto di cogliere un particolare aspetto della preghiera in questo contesto e in correlazione con altri versetti affini...

Farandola , 11/03/2012 14.02:


La TNM traduce "in vista di" anche in altri contesti, e comunque non ci vedo una grande differenza di senso, probabilmente la CEI e le altre versioni qui sono più comprensibili ma meno letterali, dato che il verbo "dedicarsi" non c'è nel testo greco ed è aggiunto.




Tradurre come fa CEI non significa nè essere più comprensibili nè essere meno letterali. Significa solamente non cogliere il senso della funzione della preghiera esposta nel passo petrino.
Come giustamente osservi, non vi è il verbo dedicare, e non è in alcun modo (a mio parere) il senso di quel che Pietro vuol dire circa la funzione della preghiera in questo contesto.
Qui, ripeto, non si vuole "invitare" all' assiduità nella preghiera, ma ad essere vigilanti "in vista delle preghiere", ergo, si indica il fine e l' azione in una sorta di combinato disposto per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli.

Grazie, devo scappare all' adunanza cristiana....
Theokratik
00domenica 8 aprile 2012 19:38
Sebbene Aquila è stato molto chiaro, ed evidentemente tradurre "per dedicarvi alle preghiere" non coglie il senso di quello che vuole dire Pietro, a parer mio tradurre "in vista delle preghiere" in italiano non si capisce comunque immediatamente il senso.
Certo dopo una spiegazione come quella tua Aquila si comprende, ma perchè allora la TNM non rendeva eis "nelle" o "per mezzo" o "attraverso" le preghiere?

Così sarebbe comprensibilissimo, no?

Aquila-58
00domenica 8 aprile 2012 19:58
Re:
Theokratik, 08/04/2012 19.38:

Sebbene Aquila è stato molto chiaro, ed evidentemente tradurre "per dedicarvi alle preghiere" non coglie il senso di quello che vuole dire Pietro, a parer mio tradurre "in vista delle preghiere" in italiano non si capisce comunque immediatamente il senso.
Certo dopo una spiegazione come quella tua Aquila si comprende, ma perchè allora la TNM non rendeva eis "nelle" o "per mezzo" o "attraverso" le preghiere?

Così sarebbe comprensibilissimo, no?




Grazie per la domanda, Theo.
Come ho già avuto modo di spiegare, qui la preposizione eis, che in greco regge il caso accusativo, suole indicare non solo il fine ("al fine di"), ma anche il tempo ("verso", "in vista" delle preghiere").
Il tutto connesso al fatto che si vuole rimarcare non la dedicazione alla preghiera in se stessa, ma una funzione particolare della preghiera, legata all' esercizio della vigilanza, sulla base del contesto petrino, che parla di tempo ridotto, e quindi pone un problema di tempo legato alla vigilanza ("la fine di ogni cosa si è avvicinata..perciò siate vigilanti..."). 
Si indica quindi sia il fine che l' azione temporale (strettamente connesse) per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli....
 


Theokratik
00domenica 8 aprile 2012 20:06
Re: Re:
Aquila-58, 08/04/2012 19.58:



Grazie per la domanda, Theo.
Come ho già avuto modo di spiegare, qui la preposizione eis, che in greco regge il caso accusativo, suole indicare non solo il fine ("al fine di"), ma anche il tempo ("verso", "in vista" delle preghiere").
Il tutto connesso al fatto che si vuole rimarcare non la dedicazione alla preghiera in se stessa, ma una funzione particolare della preghiera, legata all' esercizio della vigilanza, sulla base del contesto petrino, che parla di tempo ridotto, e quindi pone un problema di tempo legato alla vigilanza ("la fine di ogni cosa si è avvicinata..perciò siate vigilanti..."). 
Si indica quindi sia il fine che l' azione temporale (strettamente connesse) per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli....
 



Si si.. certo Aquila..eri già stato chiaro nella spiegazione.
Ciò che voglio dire è semplicemente, perchè non usare un altro termine invece di "in vista delle" ?
Perchè come dici tu alla fine non si può tradurre "attraverso"??

Cioè dico che in italiano moderno non immediatamente comprensibile il senso tradotto "in vista delle preghiere"..
Tutto qua.

Poi ovviamente magari sono io che non affero quel termine.
Aquila-58
00domenica 8 aprile 2012 20:15
Re: Re: Re:
Theokratik, 08/04/2012 20.06:



Si si.. certo Aquila..eri già stato chiaro nella spiegazione.
Ciò che voglio dire è semplicemente, perchè non usare un altro termine invece di "in vista delle" ?
Perchè come dici tu alla fine non si può tradurre "attraverso"??

Cioè dico che in italiano moderno non immediatamente comprensibile il senso tradotto "in vista delle preghiere"..
Tutto qua.

Poi ovviamente magari sono io che non affero quel termine.




Perchè la preposizione eis, che significa alla lettera "verso", non indica il mezzo, ma, in via principale il fine e, come detto, anche il tempo.
Per cui la traduzione "attraverso le preghiere" starebbe ad indicare il mezzo, sarebbe forse più comprensibile nella lingua italiana, ma, oltre che non corretta dal punto di vista grammaticale ( e parlo del greco), non coglierebbe la sfumatura che è invece perfettamente evidenziata dalla TNM...
Theokratik
00lunedì 9 aprile 2012 10:30
Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 08/04/2012 20.15:



Perchè la preposizione eis, che significa alla lettera "verso", non indica il mezzo, ma, in via principale il fine e, come detto, anche il tempo.
Per cui la traduzione "attraverso le preghiere" starebbe ad indicare il mezzo, sarebbe forse più comprensibile nella lingua italiana, ma, oltre che non corretta dal punto di vista grammaticale ( e parlo del greco), non coglierebbe la sfumatura che è invece perfettamente evidenziata dalla TNM...




Si, ma sei tu che hai detto spiegando il concetto che


per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli....


Ma se eis non indica il mezzo come hai detto tu, il passo non vorrebbe dire che "attraverso" la preghiera restiamo svegli.

Dici che letteralmente eis vuol dire "verso".
Ma dire "siate vigilanti verso le preghiere" è come dire 'siate vigilanti nel fare le preghiere'.
Così mi pare che sia più vicino al "dedicarsi" alle preghiere o vigilare "per" fare preghiere come diceva prima Barnaba.

Scusa il mio 'ritardo mentale' al riguardo ma non afferro..la tua spiegazione allora mi pare un po contraddittoria (non che lo sia realmente, ma è a me che non convince)
Hal.9000
00lunedì 9 aprile 2012 11:06
Re:
Theokratik, 08/04/2012 19.38:

Sebbene Aquila è stato molto chiaro, ed evidentemente tradurre "per dedicarvi alle preghiere" non coglie il senso di quello che vuole dire Pietro, a parer mio tradurre "in vista delle preghiere" in italiano non si capisce comunque immediatamente il senso.
Certo dopo una spiegazione come quella tua Aquila si comprende, ma perchè allora la TNM non rendeva eis "nelle" o "per mezzo" o "attraverso" le preghiere?

Così sarebbe comprensibilissimo, no?




Concettualmente, chiedo, una traduzione verosimile potrebbe essere:

"siate vigilanti avendo di mira il dedicarvi [al]le preghiere"?


Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 11:29
Re: Re: Re: Re: Re:
Theokratik, 09/04/2012 10.30:


Ma se eis non indica il mezzo come hai detto tu, il passo non vorrebbe dire che "attraverso" la preghiera restiamo svegli.

Dici che letteralmente eis vuol dire "verso".
Ma dire "siate vigilanti verso le preghiere" è come dire 'siate vigilanti nel fare le preghiere'.
Così mi pare che sia più vicino al "dedicarsi" alle preghiere o vigilare "per" fare preghiere come diceva prima Barnaba.

Scusa il mio 'ritardo mentale' al riguardo ma non afferro..la tua spiegazione allora mi pare un po contraddittoria (non che lo sia realmente, ma è a me che non convince)




Mah, davvero non capisco questa tua polemica.....attraverso la preghiera suole indicare sempre il fine della preghiera medesima (oltre che l' aspetto temporale, come visto....), non il mezzo in se stesso....

Infatti, ho scritto, nei miei post precedenti:
Qui, nel contesto, e alla luce di altri passi, non si vuole sottolineare la dedicazione alla preghiera in se stessa, ma il restare svegli attraverso di essa. 
Per questo ti ho citato Colossesi 4:2: 

"Siate costanti nella preghiera". A quale scopo? Il versetto prosegue: "rimanendo svegli in essa"... 
Capisci che Pietro sta dicendo l' identica cosa in 1 Pt. 4:7? 

"La fine di ogni cosa si è avvicinata, per cui, cari fratelli, siate vigilanti" (parafrasi). Per dedicarvi alla preghiera? No, in vista della preghiera, che in questo caso indica sia il fine che l' azione temporale (eis con l' accusativo, come ti ho detto prima) per cui, attraverso la preghiera, restiamo svegli, e ritorniamo così a Colossesi 4:2. 

Voglio aggiungere un aspetto, per aiutare maggiormente alla comprensione della scelta traduttiva della TNM. 
In 1 Pt. 4:7 non è come, ad esempio, in 1 Tess. 5:17: 

"Pregate incessantemente", punto e basta. 

In 1 Pt. 4:7 ci si sta riferendo (tenuto conto del contesto e del passo dell' epistola ai Colossesi, che ti ho citato) a una funzione particolare della preghiera, legata nella fattispecie all' esercizio della vigilanza". 


Quanto a Barnaba scrive:
Fammi capire: se io ti dico "Resta sveglio per pregare" è come se ti dicessi "Prega per restare sveglio"? , cioè il fine delle preghiere è quello di restare svegli, quindi la funzione della preghiera concernente l' esercizio della vigilanza, come esplicato in Colossesi 4:2

Siate costanti nella preghieraa che fine, a che scopo?Rimanendo svegli in essa”.

Qui il fine, lo scopo della preghiera, la funzione della preghiera è l' esercizio della vigilanza, e in questo senso va letto anche il passo petrino, per cui dobbiamo essere vigilanti "in vista delle preghiere", cioè a dire le preghiere hanno una funzione, un fine, uno scopo del tutto particolare in questi due contesti: quello di essere vigilanti, e per questo assume un valore anche la funzione "tempo"...."in vista delle preghiere", funzione ben espressa dalla preposizione propria eis, che in greco regge solo il caso accusativo, e in questo senso suole indicare "verso" (tempo) e "al fine" (lo scopo)...
La grammatica è grammatica, ragazzi...

Poi, la mia è solo un' esegesi del passo, che non ha davvero la pretesa di...convincere nessuno!

Theokratik
00lunedì 9 aprile 2012 11:41
La mia non era una polemica.

Se non ti va di rispondere non farlo.

Non chiedo più niente.

Saluto
Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 11:51
Re:
Theokratik, 09/04/2012 11.41:

La mia non era una polemica.

Se non ti va di rispondere non farlo.

Non chiedo più niente.

Saluto



Mah, continuo a non capire... [SM=g2037509] mi sembra di averti risposto ampiamente, che altro dovrei dirti, di grazia?

Questa è la mia spiegazione, che tende a difendere la bontà della traduzione della TNM, mentre la tua è senz' altro legittima, ma, oltre che andare contro la resa della TNM, non mi convince nè dal punto di vista grammaticale nè dal punto di vista contestuale.

Che altro posso dirti, non lo so.....


Theokratik
00lunedì 9 aprile 2012 11:55
Re: Re:
Aquila-58, 09/04/2012 11.51:



Mah, continuo a non capire... [SM=g2037509] mi sembra di averti risposto ampiamente, che altro dovrei dirti, di grazia?

Questa è la mia spiegazione, che tende a difendere la bontà della traduzione della TNM, mentre la tua è senz' altro legittima, ma, oltre che andare contro la resa della TNM, non mi convince nè dal punto di vista grammaticale nè dal punto di vista contestuale.

Che altro posso dirti, non lo so.....





Anche io difendo la TNM e proprio per questo desidero comprendere punti che non capisco perfettamente.

Ma fa niente.

Saluto
Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 11:59
Re: Re: Re:
Theokratik, 09/04/2012 11.55:



Anche io difendo la TNM e proprio per questo desidero comprendere punti che non capisco perfettamente.

Ma fa niente.

Saluto



Ho tentato di spiegare la bontà della resa della TNM, credo di esserci riuscito....resta il fatto che, in sede di revisione (se ci sarà), la traduzione potrà anche essere rivista.....
Ti faccio un esempio: io sono estremamente radicale in tal senso, e tradurrei ad esempio Gv. 1:1 con "E la Parola era Dio", perchè la sostanza non muterebbe neppure di una virgola, tanto per dirti come la penso...


Theokratik
00lunedì 9 aprile 2012 12:01
Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 09/04/2012 11.59:



Ho tentato di spiegare la bontà della resa della TNM, credo di esserci riuscito....resta il fatto che, in sede di revisione (se ci sarà), la traduzione potrà anche essere rivista.....
Ti faccio un esempio: io sono estremamente radicale in tal senso, e tradurrei ad esempio Gv. 1:1 con "E la Parola era Dio", perchè la sostanza non muterebbe neppure di una virgola, tanto per dirti come la penso...





Evidentemente non hai capito il mio quesito ed il mio ragionamento
Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 12:14
Re: Re: Re: Re: Re:
Theokratik, 09/04/2012 12.01:



Evidentemente non hai capito il mio quesito ed il mio ragionamento




L' ho capito benissimo, e ti ho detto che lo trovo plausibile e legittimo, ma che non lo condivido nè dal punto di vista grammaticale nè da quello contestuale....
Abbiamo semplicemente due opinioni diverse, tutto qua!


Theokratik
00lunedì 9 aprile 2012 12:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 09/04/2012 12.14:




L' ho capito benissimo, e ti ho detto che lo trovo plausibile e legittimo, ma che non lo condivido nè dal punto di vista grammaticale nè da quello contestuale....
Abbiamo semplicemente due opinioni diverse, tutto qua!





No, non è questione di punto di vista...

Io t'ho chiesto qualcosa riguardo il tuo ragionamento, che mi pareva contraddittorio, nel senso che da una parte dici il versetto significa "siate vigilantei attraverso le preghiere" dall'altra dici che non è corretto grammaticalmente tradurlo così.
Ma se non è corretto tradurlo così non vuol dire allora "attraverso".

Tu dici "la grammatica è grammatica" ma ricorda che io non parlo il greco, parlo l'italiano e per questo ti faccio daomande al riguardo per capire come è meglio renderlo in italiano.
Ti ho detto semplicemente che per me "in vista delle preghiere" in italiano non si comprende.

Tutto qua.
Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 12:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Theokratik, 09/04/2012 12.20:



No, non è questione di punto di vista...

Io t'ho chiesto qualcosa riguardo il tuo ragionamento, che mi pareva contraddittorio, nel senso che da una parte dici il versetto significa "siate vigilantei attraverso le preghiere" dall'altra dici che non è corretto grammaticalmente tradurlo così.
Ma se non è corretto tradurlo così non vuol dire allora "attraverso".

Tu dici "la grammatica è grammatica" ma ricorda che io non parlo il greco, parlo l'italiano e per questo ti faccio daomande al riguardo per capire come è meglio renderlo in italiano.
Ti ho detto semplicemente che per me "in vista delle preghiere" in italiano non si comprende.

Tutto qua.




...e io ti ho spiegato che la preposizione propria eis, letteralmente "verso" con l' accusativo, ha qui il significato di tempo e di scopo, di "fine":
"verso" le preghiere (funzione tempo), (da qui la resa "in vista delle preghiere")
"per" le preghiere (funzione scopo, al fine di....).

Questa è la grammatica greca, e io mi sono limitato a riportarla...


barnabino
00lunedì 9 aprile 2012 12:45

Ma se non è corretto tradurlo così non vuol dire allora "attraverso"



Credo che la scelta dipenda dal fatto che "attraverso" suggerisce più il senso di mezzo, come di solito viene reso "dia". Eis suggerisce più che un "attraversamento" o un "mezzo" un movimento verso qualcosa, o nel senso di "considerare" qualcosa. Sinceramente siamo nel campo delle sfumature, per cui i traduttori si comportano in modo piuttosto differente. La TNM per quanto riguarda le varie particelle cerca sempre di dare in senso più vicino al contesto in cui si trovano, dato che in effetti nel greco del NT esse hanno un uso più esteso che nel greco classico, non sempre l'operazione piace ai detrattori della nostra traduzione... ce ne faremo una ragione. Certo a volte questo sforzo di differenziazione porta all'uso di espressioni un po' desuete nella lingua italiana, come in questo caso.

Shalom
LeonardoN
00lunedì 9 aprile 2012 20:05
Più che il greco mi pare che sia l'italiano che non è compreso, perchè non ricercare il senso italiano dell'espressione "in vista delle preghiere"?
A me vengono in mente queste due frasi "studiare in vista delle esami" o "preparatevi in vista del pericolo": può aiutare a comprendere meglio in italiano l'espressione della TNM?

Ciao, Leo
LeonardoN
00lunedì 9 aprile 2012 22:15
Se mi preparo in vista delle esami è per essere pronti all'esame così l'essere sobri o vigilanti in vista delle preghiere significa che posso pregare, nel senso di entrare in comunione con Dio, solo se rimango sobrio se tengo la guardia sulla mia identità cristiana. Quindi la preghiera mi aiuta ad essere vigilante sia perchè mi avvicina a Dio sia perchè per avvicinarmi a Lui in preghiera devo curare la mia spiritualità. Tutti e due questi sensi sono preservati nella TNM mentre se si parla solo di dedicarsi alla preghiera qualcosa trascuro: ok?

barnabino
00lunedì 9 aprile 2012 22:23
Mi pare una spiegazione corretta...

Shalom [SM=g28002]
Aquila-58
00lunedì 9 aprile 2012 22:29
Re:
LeonardoN, 09/04/2012 22.15:

Se mi preparo in vista delle esami è per essere pronti all'esame così l'essere sobri o vigilanti in vista delle preghiere significa che posso pregare, nel senso di entrare in comunione con Dio, solo se rimango sobrio se tengo la guardia sulla mia identità cristiana. Quindi la preghiera mi aiuta ad essere vigilante sia perchè mi avvicina a Dio sia perchè per avvicinarmi a Lui in preghiera devo curare la mia spiritualità. Tutti e due questi sensi sono preservati nella TNM mentre se si parla solo di dedicarsi alla preghiera qualcosa trascuro: ok?





senz' altro Leo, quel che dici è giusto.
Tuttavia, a prescindere dall' uso (certo non casuale) della preposizione propria eis, io dico che nel passo petrino si va ben oltre il semplice trascurare qualcosa.
Lì la preghiera è finalizzata alla vigilanza:

"La fine di ogni cosa si è avvicinata.....perciò siate vigilanti in vista delle preghiere".

che non si parli di normale dedicazione alla preghiera è un fatto, ma nel passo si va oltre: la preghiera ha una funzione ben precisa; quella di permetterci di esercitare la vigilanza.
E tuttavia non è solo un mezzo per mantenersi desti, sarebbe limitativo dire ciò (a mio parere).
E' di più: qui la preghiera ha un preciso scopo, ed entra in gioco anche il fattore tempo (indicato dalla preposizione al caso accusativo): si è vigilanti "verso" le preghiere (quindi "in vista delle preghiere"), e "per" le preghiere.
Fattore scopo e fattore tempo camminano di pari passo..... 

In sostanza, mi sento di azzardare questa conclusione: nel passo petrino la preghiera ha, come detto, un obiettivo preciso: permetterci di esercitare la vigilanza, ma in questo quadro assume rilievo anche il fattore tempo, visto che “la fine di ogni cosa si è avvicinata” e che il tempo, pertanto (unitamente allo scopo) ha qui piena rilevanza.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com