Re:
Fra, 09/04/2012 10.57:
Buon dì,
Sulla base di cosa i testimoni di Geova dicono che i doni dello spirito o i 'carismi' oggi non hanno più efficacia e sono cessati?
La scrittura non dice che ciò sarebbe avvenuta "quando la perfezione sarà venuta"?
Per voi la perfezione è già venuta? Cosa intendete per perfezione?
Perchè mai i carismi dovevano esserci solo con la presenza degli apostoli di Gesù? Non mi pare ci sia scritto che ciò (la cessazione di tali doni) sarebbe avvenuto con la morte degli apostoli.
La mia domanda è sincera, non volta a critica.
Grazie delle risposte.
Saluti
Ti ringrazio della domanda, e sono convintissimo che sia sincera, ci mancherebbe!
Recentemente ho scritto la mia esegesi del passo paolino che hai citato, te la posto così come l' ho scritta, così potrai valutarla.
Buona lettura:
in 1 Corinti 13:9 troviamo l' aggettivo teleios, che significa “completo, compiuto, maturo, perfetto”. Il sostantivo teleiotes significa “perfezione, completezza”, ma Paolo non usa questo sostantivo, bensì l' aggettivo che ti ho indicato...
Specificatamente, nel passo di 1 Corinti 13:10 abbiamo questa testo: “ hotan de elthei TO TELEION, TO EK MEROUS katargethesetai”, cioè a dire “Quando però venga LA COSA COMPLETA (O “COMPIUTA”), QUELLA PARZIALE sarà abolita”.
Qui troviamo quindi due aspetti che Paolo mette in evidenza: 1) una TO TELEION, aggettivo sostantivato che significa, come visto, la “COSA COMPLETA O COMPIUTA”, 2) la COSA PARZIALE.
Si sta quindi parlando di due situazioni differenti, seppur messe in relazione tra loro. Ci torneremo.
Che cosa può intendersi per TO TELEION, la “COSA COMPLETA O COMPIUTA”? Qui Paolo, con questa espressione che indica una situazione futura, vuole indicare il tempo in cui si sarà completamente adempiuto quanto stabilito da Dio, quando cioè si saranno adempiute tutte le profezie che, al momento, ci danno una visione parziale, e che sono riportate nella Parola Scritta di Dio.
Quando si sarà compiuto interamente ciò che è stato stabilito da Dio, allora la nostra visione non sarà più parziale ma totale, poiché la COSA COMPLETA sarà giunta e fermamente stabilita.
Quindi, ne consegue che in questo momento, dice Paolo, la nostra conoscenza profetica è del tutto parziale. Doveva l' ispirazione profetica (e qui intendo i doni dello spirito o carismi) sopravvivere all' era apostolica? Non necessariamente, come vedremo, dato che, come ti spiegherò tra breve, in 1 Corinti 13:10 non si parla dei doni dello spirito o carismi, ma di altro. E poi perchè dobbiamo anche tener conto di ciò che è scritto in 1 Gv. 4:1 e ai falsi profeti usciti (già da allora...) nel mondo...
La cosa fondamentale da capire è la seguente: in 1 Corinti 13:10, il “parziale” è messo in stretta relazione con il “non più parziale”, cioè con “ciò che è compiuto, completo”.
Ergo, quando sarà arrivato ciò che è completo, compiuto, ciò che è parziale, e che è riportato nella Parola Scritta di Dio, sarà inevitabilmente eliminato, abolito, com' è ovvio.
Ma questo non c' entra nulla con i carismi o doni dello spirito! Paolo dice che l' amore (“frutto dello spirito, vedi Galati 5:22) resta per sempre, mentre i doni dello spirito cessano (1 Corinti 13:8).
Perchè cessano?
Perchè la loro funzione, e qui Paolo prende come esempio la conoscenza profetica, è comunque limitata (parziale, in questo caso...).
IL PARZIALE (cioè la conoscenza derivante dai doni dello spirito o carismi) sarebbe sparito con l' arrivo DEL COMPLETO, DEL COMPIUTO.
Ma come ti ho detto, ciò non riguarda i doni dello spirito o carismi, né fa da effetto traino per tutti gli altri (come le guarigioni, che tra l' altro non sono neppure menzionate).
Ciò che scompare solo alla fine non sono i doni dello spirito o carismi, ma il “prodotto” di quei due doni menzionati, un prodotto che ha concepito una cognizione parziale delle cose e degli eventi futuri, una cognizione che, logicamente, sparirà quando tutto sarà compiuto, completo.
Infatti, nota bene: Paolo dice che “abbiamo conoscenza parziale e profetizziamo parzialmente” (e qui parla dei carismi o doni dello spirito).
Ma poi non dice: “Ma quando sarà arrivato CIO' CHE E' COMPLETO O COMPIUTO, i dono dello spirito spariranno”. No!
L' apostolo invece dice: “ Ma quando sarà arrivato CIO' CHE E' COMPLETO O COMPIUTO, CIO' CHE E' PARZIALE, LA COSA PARZIALE ( e non si parla del dono dello spirito o carisma) sarà eliminato”.
E l' apostolo, in 1 Corinti 13:12, dice che allora lui, come tutti noi, conosceremo accuratamente (come anche lui, al suo tempo era accuratamente conosciuto) ciò che adesso conosciamo in parte grazie alla Scrittura ispirata da Dio, perchè CIO' CHE E' PARZIALE, LA COSA PARZIALE (“frutto” del dono dello spirito della conoscenza profetica apostolica e da loro messa per iscritto per volontà divina) sarà sostituita in toto da CIO' CHE E' COMPLETO O COMPIUTO.
Come vedi, e come ho detto all' inizio, si parla di due situazioni differenti, non dei doni dello spirito che sarebbero sopravvissuti.
Grazie e ciao.
Fra, 09/04/2012 10.57:
La predicazione non doveva essere accompagnata dalla potenza di Dio?
Infatti.
"la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio" 1 corinti 2:4 5
"perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza" 1 cor 4:20
Si, ma la
dunamei theou, la potenza di Dio non c' entra nulla con i carismi...