1Corinzi 15:3-5

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Alex
00giovedì 2 febbraio 2012 14:48
Paolo conosceva Giuda?
ho letto la seguente affermazione:

"E’ tradizione dire che Paolo scrisse le sue Lettere molto prima dei Vangeli, fu il primo a parlare di Gesù e delle sue vicende eppure lui NON conosce Giuda Iscariota ed il suo tradimento. (Non era nemmeno al corrente,fra l’altro, di tutti i miracoli che operò Gesù)
Avrebbe dovuto apparire invece agli Undici se Paolo fosse stato al corrente del tradimento di Giuda."

1Corinzi 15:3-5
"3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici."

domanda: non erano undici?
roberto.testimonidigeova
00giovedì 2 febbraio 2012 17:08
Da "Perspicacia nello studio delle Scritture Volume 1 pp. 162-163"

- "Chi sostituì Giuda Iscariota come dodicesimo apostolo?
A causa della defezione di Giuda Iscariota, che morì infedele, rimasero solo undici apostoli, e nei 40 giorni dalla risurrezione all’ascensione al cielo Gesù non fece alcuna nomina sostitutiva. A un certo punto, durante i dieci giorni fra l’ascensione di Gesù e la Pentecoste, si ritenne necessario scegliere un altro che prendesse il posto di Giuda, non semplicemente a motivo della sua morte, ma piuttosto a motivo della sua empia defezione, come indicano le Scritture citate da Pietro. (At 1:15-22; Sl 69:25; 109:8; cfr. Ri 3:11). Invece, quando fu messo a morte il fedele apostolo Giacomo, non si ha notizia che si pensasse di nominare qualcuno per succedergli in qualità di apostolo. — At 12:2.
Dalle parole di Pietro è evidente che per avere la posizione di apostolo di Gesù Cristo era indispensabile averlo conosciuto personalmente, essere stato testimone oculare delle sue opere, dei suoi miracoli e specialmente della sua risurrezione. Si capisce dunque che qualsiasi successione apostolica col tempo sarebbe diventata impossibile, se non ci fosse stato un intervento divino per sopperire a questi requisiti in ogni singolo caso. Ma in quel particolare momento prima della Pentecoste c’erano uomini che avevano questi requisiti e due furono ritenuti idonei per sostituire l’infedele Giuda. Senza dubbio pensando a Proverbi 16:33, si gettarono le sorti e fu scelto Mattia che in seguito fu “annoverato con gli undici apostoli”. (At 1:23-26) Egli infatti è incluso fra “i dodici” che risolsero il problema dei discepoli di lingua greca (At 6:1, 2), ed evidentemente Paolo lo include fra i “dodici” quando, in 1 Corinti 15:4-8, parla delle apparizioni di Gesù dopo la risurrezione. Alla Pentecoste c’erano dunque 12 fondamenta apostoliche su cui poteva poggiare l’Israele spirituale allora formato." -
Fine citazione

La lettera di 1 Corinti è del 55 E.V., mentre il vangelo di Matteo (il più vecchio) è del 41 E.V. Per cui quando Paolo scrisse le parole di 1 Corinti 15:3-5 il vangelo di Matteo esisteva da 14 anni, ma in ogni caso avrebbe anche potuto sapere degli eventi accaduti da testimoni oculari.

Se Paolo avesse conosciuto Giuda Iscariota personalmente, non lo sappiamo, ma è probabile di no. Dire invece che Paolo non sapesse di Giuda e del suo tradimento è affermazione basata sulla non conoscenza del racconto biblico.
roberto.testimonidigeova
00giovedì 2 febbraio 2012 18:14
A ulteriore chiarimento di quanto sopra:
La Torre di Guardia del 15/01/88 pg.30 alla rubrica "domande dai lettori".

"Chi erano ‘i dodici’ ai quali Gesù apparve e di cui si parla in 1 Corinti 15:5?
L’apparizione di cui si parla in 1 Corinti 15:5 sembra essere la stessa descritta in Giovanni 20:26-29, a cui assisté Tommaso. Comunque, essa si riferisce agli apostoli come gruppo e includeva probabilmente Mattia.
Trattando l’argomento della risurrezione, Paolo menzionò le apparizioni di Gesù ad alcuni uomini dopo essere stato risuscitato. L’apostolo dice che Cristo “apparve a Cefa, quindi ai dodici. Apparve poi a più di cinquecento fratelli”. — 1 Corinti 15:5, 6.
Fra i discepoli che lo seguivano, Gesù scelse dodici apostoli. (Matteo 10:2-5) Giuda Iscariota era uno dei dodici, ma divenne infedele, tradì Gesù e successivamente si impiccò. (Matteo 26:20-25; 27:3-10) Così quando Cristo morì e fu risuscitato, c’erano solo undici apostoli fedeli dei dodici originali. Fra la sua risurrezione e l’ascensione al cielo, Gesù apparve a vari discepoli. In seguito gli apostoli riconobbero la necessità di sostituire Giuda. Sotto la guida divina fu scelto Mattia, che “fu annoverato con gli undici apostoli”. — Atti 1:6-26.
Alcuni perciò si sono chiesti perché Paolo scrisse che Gesù apparve “ai dodici”, dal momento che a quel tempo Giuda era morto e Mattia non era ancora stato scelto. Volendo essere precisi, allora c’erano solo “undici apostoli” di quelli inizialmente scelti e mandati da Gesù. — Luca 6:13-16.
È normale parlare di un gruppo in senso collettivo anche se un membro è assente. (“Il consiglio d’amministrazione ha deciso . . .”, “Il corpo degli anziani si è riunito . . .”). Perciò l’espressione ‘i dodici’ può essere stata usata con riferimento all’intero gruppo degli apostoli, anche se in certe occasioni ne mancavano uno o due. (Confronta Atti 6:1-6). Quando Gesù apparve inizialmente ai discepoli nella camera con le porte serrate, “Tommaso, uno dei dodici, . . . non era con loro”. Otto giorni dopo era presente, e i suoi dubbi furono fugati. (Giovanni 20:19-29) Sebbene allora Mattia non fosse stato ancora scelto per sostituire Giuda, era un discepolo da molto tempo. (Atti 1:21, 22) Essendo egli stato in stretto contatto con gli apostoli originali ed essendo poco dopo “annoverato” con loro, il commento retrospettivo riguardante l’apparizione di Gesù “ai dodici” includeva probabilmente Mattia."

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com