Assenza di menzione organica non significa inesistenza di una verità

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Messaggio 73
00mercoledì 29 giugno 2016 22:14
Leggo spesso vostri commenti relativi a Trinità, anima eccetera...

Ma la Bibbia contiene i "pezzi", le fondamenta di queste dottrine.
Certo non è formulata una dottrina organica, ma questo è compito della Santa Chiesa o del vostro Corpo Direttivo.
Ora se Platone ad esempio aveva azzeccato grossomodo quel che avviene all'uomo, e la Bibbia non lo contraddice ma anzi parla più volte di vita dopo la morte, di anime che attendono in cielo, di fedeli servitori che parlano come spiriti, di Cristo che raffigura parabole con spiriti dei morti...qual è il problema se è stato Platone a chiudere il cerchio?

Non si era Dio servito del pagano Ciro per i suoi propositi?

Non aveva Isaac Newton azzeccato alcune cose molto prima dei tdG?

Non avevano gli spiritisti Westcott e Hort azzeccato la traduzione alla base della vostra Bibbia?

Quindi assenza di menzione biblica di una dottrina che sia organicamente formulata, e una sua organica formulazione proveniente da altra fonte, non significa che certe dottrine siano false. La Bibbia non è un trattato, anche la vostra divisione tra speranza terrena e celeste, 144.000 letterali e altro sono vostre interpretazioni e conclusioni...possibilissime per carità, ma non più di anima e Trinità, che non è detto che non esistano solo perché non vengono esposte organicamente secondo un trattato scientifico.
Moltissime vostre conclusioni sono solo "deduzioni" derivate da speculazioni e riflessioni su passi biblici, ma senza che la Bibbia esponga il tutto organicamente.

Barnaba1977
00mercoledì 29 giugno 2016 22:19
Qual è la domanda?
Messaggio 73
00mercoledì 29 giugno 2016 22:25
Re:


Ad esempio, quando gli evangelici dicevano che sarebbero andati via rapiti in cielo, voi negavate tale cosa.
Poi quando la stessa cosa l'ha detta ultimamente il corpo direttivo relativamente agli ultimi unti rimasti, in tal caso viene accettata perché lo dice il corpo direttivo.

La domanda è: perché rigettare completamente bollando come "falsa e inesistente" una dottrina solo perché non è formulata organicamente nelle Scritture pur avendo diversi indizi a suo favore, tanto più che diverse vostre dottrine o idee sono solo "deduzioni" ma le analoghe deduzioni di altre religioni vengono trattate come falsità?

Aquila-58
00mercoledì 29 giugno 2016 22:29
Re:
Messaggio 73, 29/06/2016 22.14:

Leggo spesso vostri commenti relativi a Trinità, anima eccetera...

Ma la Bibbia contiene i "pezzi", le fondamenta di queste dottrine.
Certo non è formulata una dottrina organica, ma questo è compito della Santa Chiesa o del vostro Corpo Direttivo.
Ora se Platone ad esempio aveva azzeccato grossomodo quel che avviene all'uomo, e la Bibbia non lo contraddice ma anzi parla più volte di vita dopo la morte, di anime che attendono in cielo, di fedeli servitori che parlano come spiriti, di Cristo che raffigura parabole con spiriti dei morti...qual è il problema se è stato Platone a chiudere il cerchio?

Non si era Dio servito del pagano Ciro per i suoi propositi?

Non aveva Isaac Newton azzeccato alcune cose molto prima dei tdG?

Non avevano gli spiritisti Westcott e Hort azzeccato la traduzione alla base della vostra Bibbia?

Quindi assenza di menzione biblica di una dottrina che sia organicamente formulata, e una sua organica formulazione proveniente da altra fonte, non significa che certe dottrine siano false. La Bibbia non è un trattato, anche la vostra divisione tra speranza terrena e celeste, 144.000 letterali e altro sono vostre interpretazioni e conclusioni...possibilissime per carità, ma non più di anima e Trinità, che non è detto che non esistano solo perché non vengono esposte organicamente secondo un trattato scientifico.
Moltissime vostre conclusioni sono solo "deduzioni" derivate da speculazioni e riflessioni su passi biblici, ma senza che la Bibbia esponga il tutto organicamente.





non mi pare, la Bibbia parla chiaro circa la speranza cristiana che è duplice.
Pietro dice:

"secondo la sua promessa, NOI aspettiamo nuovi cieli e nuova terra" (2 Pt. 3:13), riprendendo la promessa anticotestamentaria.

Il dogma trinitario non ha un fondamento biblico perchè poggia imprescindibilmente su concetti non biblici ma metafisici.
Senza una processione immanente in Dio, non può esistere alcuna trinità, non è che citare una formula ternaria faccia "la trinità", mi capisci?
Idem per l' "anima spirituale immortale", peraltro la Bibbia usa il sostantivo athanasia, immortalità, solo in relazione al soma psuchikon e al soma pneumatikon, mai ad un "quid" immortale che si separa dal corpo per poi ricongiungersi al medesimo alla risurrezione.

Sono ovviamente solo brevissimi cenni, dovremmo parlarne per ore ma non mi pare proprio il caso...


Messaggio 73, 29/06/2016 22.25:



Ad esempio, quando gli evangelici dicevano che sarebbero andati via rapiti in cielo, voi negavate tale cosa.





il rapimento in cielo è biblico (1 Tess. 4:17) ma dire "gli evangelici" è molto vago, non c' è uniformità dottrinale nella babele evangelica al riguardo....
barnabino
00mercoledì 29 giugno 2016 22:35
Caro Messaggio,


La domanda è: perché rigettare completamente bollando come "falsa e inesistente" una dottrina solo perché non è formulata organicamente nelle Scritture pur avendo diversi indizi a suo favore



Fondamentalmente per una ragione: solo chi non ha idea di che cosa sia la Trinità può pensare che vi siano degli "indizi" della stessa nelle Scritture.


tanto più che diverse vostre dottrine o idee sono solo "deduzioni" ma le analoghe deduzioni di altre religioni vengono trattate come falsità?



Per i testimoni di Geova solo gli insegnamenti biblici sono dottrine. Anche qui però noto una tua fondamentale ignoranza del dogma (non dottrina) trinitario, dato che nessuna religione lo considera una "deduzione" ma il dogma fondamentale della fede cristiana, dunque qualcosa di molto diverso da una deduzione.

Shalom
Barnaba1977
00mercoledì 29 giugno 2016 22:38
Re: Re:
Messaggio 73, 29/06/2016 22.25:



Ad esempio, quando gli evangelici dicevano che sarebbero andati via rapiti in cielo, voi negavate tale cosa.
Poi quando la stessa cosa l'ha detta ultimamente il corpo direttivo relativamente agli ultimi unti rimasti, in tal caso viene accettata perché lo dice il corpo direttivo.

La domanda è: perché rigettare completamente bollando come "falsa e inesistente" una dottrina solo perché non è formulata organicamente nelle Scritture pur avendo diversi indizi a suo favore, tanto più che diverse vostre dottrine o idee sono solo "deduzioni" ma le analoghe deduzioni di altre religioni vengono trattate come falsità?




No, guarda, il fatto del rapimento al cielo, prima dell'ultimo intendimento è sempre stato un grosso punto di domanda.

Perché cerchiamo di comprendere la Bibbia con la lente dell'antropologia ebraica. Se io ti dico "Piovono cani e gatti", probabilmente ti preoccupi che non ci sia stata l'esplosione di un treno carico dei poveri animali, mentre se lo dico ad un inglese, questi capisce che fuori piove a dirotto. Così, se dico anima, un ebreo del tempo di Gesù avrebbe capito una cosa, mentre un cristiano di oggi ne capisce un'altra.
barnabino
00mercoledì 29 giugno 2016 22:40
Un appunto...


Non avevano gli spiritisti Westcott e Hort azzeccato la traduzione alla base della vostra Bibbia?



Gli "spiritisti" Westcott e Hort ci hanno "azzeccato" con la "traduzione" alla base della "nostra Bibbia"? Un vero concentrato di stupidaggine!

Shalom [SM=g7405]
admintdg3
00mercoledì 29 giugno 2016 22:51
A parte il fatto che Westcott e Hort non sono due scalcagnati a "copyright tdG", ma una vagonata di traduzioni bibliche si sono basate sul loro testo critico, considerato fondamentale.

en.wikipedia.org/wiki/Westcott-Hort

Poi il loro supposto "hobby" non ha niente a che vedere col loro lavoro.

Se dico che lo "spiritista" (giacché si dice abbia tale fissazione degli spiriti) Giangrazio è venuto a sturarmi il water, non significa che ha invocato una legione di demoni per sturare la...melma dal wc, eh [SM=g27987]
barnabino
00mercoledì 29 giugno 2016 22:55

A parte il fatto che Westcott e Hort non sono due scalcagnati a "copyright tdG", ma una vagonata di traduzioni bibliche si sono basate sul loro testo critico, considerato fondamentale



Appunto... ecco il "frutto" delle ADI? Un povero invasato ignorante che non è in grado di distinguere una traduzione da un testo critico ed è talmente sprovveduto da non sapere che il Nestle&Aland su cui si basano praticamente tutte le traduzioni moderne, compreso la Nuova Riveduta, è il figlio diretto di Westcott&Hort. Ma dobbiamo stare ancora a discuterne?

Shalom [SM=g27993]
Pyramus Odet
00giovedì 30 giugno 2016 08:51
Re:




Non avevano gli spiritisti Westcott e Hort azzeccato la traduzione alla base della vostra Bibbia?




Azzeccato la traduzione? Stiamo parlando dei piú rinomati grecisti di Oxford che i critici testuali moderni ancora oggi dsono grati per la soliditá dei metodi di analisi, e il genio di Hort nella critica neotestamentaria, altro che azzeccato! Ma di cos stiamo parlando del fantasma formaggino?
barnabino
00giovedì 30 giugno 2016 11:52

Azzeccato la traduzione? Stiamo parlando dei piú rinomati grecisti di Oxford che i critici testuali moderni ancora oggi dsono grati per la soliditá dei metodi di analisi, e il genio di Hort nella critica neotestamentaria, altro che azzeccato! Ma di cos stiamo parlando del fantasma formaggino?



Infatti... e magari vorrebbe pure farci credere che il comma giovanneo si trovava nei mss originali. Che ridere!

Shalom [SM=g7405]
asmodeo
00giovedì 30 giugno 2016 13:17
Re: Re: Re:
Barnaba1977, 29/06/2016 22.38:



...Così, se dico anima, un ebreo del tempo di Gesù avrebbe capito una cosa, mentre un cristiano di oggi ne capisce un'altra.




cosi', se dico regno di dio un ebreo al tempo di Isaia avrebbe pensato al popolo di israele, e non di certo agli odierni cristiani. Ognuno vede solo quello che vuole vedere...
barnabino
00giovedì 30 giugno 2016 14:21
Caro Asmodeo,


cosi', se dico regno di dio un ebreo al tempo di Isaia avrebbe pensato al popolo di israele, e non di certo agli odierni cristiani. Ognuno vede solo quello che vuole vedere...



L'importante è la consapevolezza, i cristiani del I secolo erano ben consapevoli di quello che significava fino a quel momento il regno di Dio nelle variegate ed eventuali interpretazioni delle differenti sette giudaiche e di certo quella di Gesù non è un'interpretazione priva del sostegno dell'Antico Testamento, anzi è ben inserita in quella tradizione. La questione per la trinità è ben differente, nel NT e nell'AT mancano non solo i presupposti ma essi devono essere cercati in una tradizione culturale, linguistica e letteraria estranea al cristianesimo.

E' come se prendessimo le pietre del tempio di Gerusalemme e le usassimo per costruire un tempio pagano poi pretendendo che vi si adori Geova...

Shalom
asmodeo
00giovedì 30 giugno 2016 15:04
Re:
barnabino, 30/06/2016 14.21:


E' come se prendessimo le pietre del tempio di Gerusalemme e le usassimo per costruire un tempio pagano poi pretendendo che vi si adori Geova...

Shalom



scusa, ma questo tuo brillante esempio lo si puo applicare proprio alla religione cristiana rispetto a quella ebraica. per me, quello che resta dell'ebraismo sono solo le pietre...
barnabino
00giovedì 30 giugno 2016 15:26
Non direi, che si possa credere che Gesù sia il messia o meno il suo insegnamento non è in rottura con il giudaismo ma in continuità con esso, Gesù si iscrive perfettamente in quella tradizione, non prende pietre ma, per così dire, si installa nel tempio...

Shalom
Aquila-58
00giovedì 30 giugno 2016 15:55
Re: Re: Re: Re:
asmodeo, 30/06/2016 13.17:




cosi', se dico regno di dio un ebreo al tempo di Isaia avrebbe pensato al popolo di israele, e non di certo agli odierni cristiani. Ognuno vede solo quello che vuole vedere...




eppure Dan. 7:13-14 parla chiaro.....

"13 Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
14 Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
" (Dan. 7:13-14 CEI)

naturalmente, gli ebrei stanno ancora aspettando il Messia ma ti voglio, oggi, a dimostrare che sei ben David
asmodeo
00giovedì 30 giugno 2016 16:17
Re:
barnabino, 30/06/2016 15.26:

Non direi, che si possa credere che Gesù sia il messia o meno il suo insegnamento non è in rottura con il giudaismo ma in continuità con esso, Gesù si iscrive perfettamente in quella tradizione, non prende pietre ma, per così dire, si installa nel tempio...

Shalom




per il cristianesimo il solo insegnamento di gesu' non puo recare la salvezza. ci vuole la fede nel sacrificio di riscatto di gesu. ma questo concetto purtroppo non fa parte della cultura ebraica, perchè gli ebrei del primo secolo credevano in un messia locale che avrebbe condotto la loro nazione alla liberazione dalla tirannia dello straniero, e in seguito avrebbe portato la salvezza a tutte le nazioni della terra. questa era la concezione di regno di dio dal punto di vista delle scritture ebraiche. isaia 2,2-4.
asmodeo
00giovedì 30 giugno 2016 16:33
Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 30/06/2016 15.55:




eppure Dan. 7:13-14 parla chiaro.....

"13 Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
14 Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
" (Dan. 7:13-14 CEI)

naturalmente, gli ebrei stanno ancora aspettando il Messia ma ti voglio, oggi, a dimostrare che sei ben David



perchè non glielo chiedi a loro, vedrai che una risposta te la daranno http://consulenzaebraica.forumfree.it/ . buona fortuna!

barnabino
00giovedì 30 giugno 2016 16:44

perchè non glielo chiedi a loro, vedrai che una risposta te la daranno



Vedo che non afferri il punto... non stavo dicendo che la tradizione rabbinica (che comunque non esaurisce quella giudaica del secondo tempio) riconoscesse il messia nei termini cristiani, piuttosto sostenevo che Gesù si muove interamente nella cultura giudaica, non prende dei mattoni per costruire un tempio pagano ma come detto prende possesso del tempio di Gerusalemme, non si inventa l'attesa messianica né la mutua dal paganesimo ma la reinterpreta rimanendo sempre all'interno del giudaismo, ben diverso è quello che fecero i filosofi cristiani con la trinità, spiegabile unicamente all'interno della filosofia neo-platonica estranea a Gesù e alla chiesa primitiva.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 30 giugno 2016 16:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
asmodeo, 30/06/2016 16.33:



perchè non glielo chiedi a loro, vedrai che una risposta te la daranno consulenzaebraica.forumfree.it/ . buona fortuna!





onestamente non ne ho bisogno, non è il mio compito, che è quello di testimoniare il Regno di Dio (Mt. 24:14).

Non mi interessa mettermi - del tutto inutilmente (giacchè in passato l' ho già fatto con utenti di religione ebraica) - a spaccare in quattro un termine ebraico.
Ti rammento che i farisei erano grandissimi conoscitori delle Scritture, ma non avevano in loro l' amore di Dio, cosa che invece avevano gli "illetterati" apostoli e noi con loro (Gv. 5:42 ; 17:26) e scusa se è poco:


"Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta" (2 Tim. 2:14 CEI).


[SM=g1944981]
asmodeo
00giovedì 30 giugno 2016 17:03
Re:
barnabino, 30/06/2016 16.44:


perchè non glielo chiedi a loro, vedrai che una risposta te la daranno



Vedo che non afferri il punto... non stavo dicendo che la tradizione rabbinica (che comunque non esaurisce quella giudaica del secondo tempio) riconoscesse il messia nei termini cristiani, piuttosto sostenevo che Gesù si muove interamente nella cultura giudaica, non prende dei mattoni per costruire un tempio pagano ma come detto prende possesso del tempio di Gerusalemme, non si inventa l'attesa messianica né la mutua dal paganesimo ma la reinterpreta rimanendo sempre all'interno del giudaismo, ben diverso è quello che fecero i filosofi cristiani con la trinità, spiegabile unicamente all'interno della filosofia neo-platonica estranea a Gesù e alla chiesa primitiva.

Shalom


ok ora ho capito. si, certo, anche le storie tarocche per poter essere spacciate per vere devono avere almeno qualche minimo di crediblità storica...
barnabino
00giovedì 30 giugno 2016 19:17
Caro Asmodeo,


ok ora ho capito. si, certo, anche le storie tarocche per poter essere spacciate per vere devono avere almeno qualche minimo di crediblità storica...



No, non hai capito. Non stiamo parlando di credibilità storica di Gesù (anche se il Gesù storico evidentemente era un giudeo osservante) che qui è un argomento del tutto privo di pertinenza. Ma mi pare che dal tono tu non abbia alcuna voglia di discutere seriamente dell'argomento.

Shalom
Pyramus Odet
00venerdì 1 luglio 2016 10:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
asmodeo, 30/06/2016 16.33:



perchè non glielo chiedi a loro, vedrai che una risposta te la daranno http://consulenzaebraica.forumfree.it/ . buona fortuna!





Interessante come rispose Elia Richetti, Presidente dell'Assemblea rabbinica d'Italia e già rabbino capo di Venezia durante una conferenza: [SM=g27987]


"Quale è il rapporto fra Gesù e la sua ebraicità é quindi a sua volta il mondo ebraico ha dovuto domandarsi: "Ma questo Gesù che ebreo era?" Cominciamo col dire una cosa: il discorso della divinità di Gesù, ma anche semplicemente il discorso della Messianicità, cioè del ruolo salvifico è un problema che va affrontato diversamente. Ma se noi analizziamo quel poco di darti certi che abbiamo su questo personaggio, perché ricordiamo che il Vangelo è un testo di fede e non un documento storico, cronologico ecc ... noi possiamo dire che si trattava di un predicatore ebreo, che aveva una buona presa sulla massa e che cercava di moralizzare la vita religiosa della nazione. Purtroppo qualcuno lo ha denunciato sotto falsa accusa, di essersi proclamato Re degli ebrei quando l'Impero riteneva che l'unico Re fosse l'Imperatore romano, e qundi per questo arrestato, processato e crocifisso secondo le leggi romane. Passiamo adesso al lato più importante: perché il messaggio di quel uomo non è stato accettato come un messaggio veramente salvifico? Se noi andiamo a guardare quello che dice la tradizione orale la Torah orale, in merito alla figura del Mashàch, … termine ebraico che letteralmente significa Unto, la cerimonia dell'unzione era una investitura ufficiale per vari incarichi ivi compreso il Regno la guida dell'esercito ecc ... Se noi guardiamo quello che la tradizione spiega di ciò che il testo vuole dirci sul Mashàch, vediamo che si tratta di un Re di discendenza davidica, che nel suo Regno realizza una perfetta adesione di tutto il popolo ebraico alla lettera e al significato di tutto ciò che è contenuto nella Torah e nei messaggi profetici.
Creando una struttura di armonia perfetta all'interno del popolo ebraico crea un modello alla quale tutti i popoli possono ispirarsi e realizzare così un'armonia universale. A questo punto si creano le condizioni per mettere in pratica completamente la torah e quindi ricostruire il Santuario di Gerusalemme. Ma non solo creandosi un clima di pace, armonia mondiale per cui come dice Isaia "... il lupo dimorerà con l'agnello" ecc.. succederà che tutti coloro che sono morti risorgeranno, quelli che saranno giudicati meritevoli per godere di questa pace armonia universale gli altri per essere definitivamente condannati.
Questo è ciò che il mondo ebraico si aspettava e si aspetta dal Mashàch.
Credo che basti guardare un giornale per accorgerci, che nonostante i grandi insegnamenti di Gesù e anche di tanti altri maestri, noi non siamo ancora stati capace di realizzarlo".

Aquila-58
00venerdì 1 luglio 2016 19:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pyramus Odet, 01/07/2016 10.34:




Interessante come rispose Elia Richetti, Presidente dell'Assemblea rabbinica d'Italia e già rabbino capo di Venezia durante una conferenza: [SM=g27987]


"Quale è il rapporto fra Gesù e la sua ebraicità é quindi a sua volta il mondo ebraico ha dovuto domandarsi: "Ma questo Gesù che ebreo era?" Cominciamo col dire una cosa: il discorso della divinità di Gesù, ma anche semplicemente il discorso della Messianicità, cioè del ruolo salvifico è un problema che va affrontato diversamente. Ma se noi analizziamo quel poco di darti certi che abbiamo su questo personaggio, perché ricordiamo che il Vangelo è un testo di fede e non un documento storico, cronologico ecc ... noi possiamo dire che si trattava di un predicatore ebreo, che aveva una buona presa sulla massa e che cercava di moralizzare la vita religiosa della nazione. Purtroppo qualcuno lo ha denunciato sotto falsa accusa, di essersi proclamato Re degli ebrei quando l'Impero riteneva che l'unico Re fosse l'Imperatore romano, e qundi per questo arrestato, processato e crocifisso secondo le leggi romane. Passiamo adesso al lato più importante: perché il messaggio di quel uomo non è stato accettato come un messaggio veramente salvifico? Se noi andiamo a guardare quello che dice la tradizione orale la Torah orale, in merito alla figura del Mashàch, … termine ebraico che letteralmente significa Unto, la cerimonia dell'unzione era una investitura ufficiale per vari incarichi ivi compreso il Regno la guida dell'esercito ecc ... Se noi guardiamo quello che la tradizione spiega di ciò che il testo vuole dirci sul Mashàch, vediamo che si tratta di un Re di discendenza davidica, che nel suo Regno realizza una perfetta adesione di tutto il popolo ebraico alla lettera e al significato di tutto ciò che è contenuto nella Torah e nei messaggi profetici.
Creando una struttura di armonia perfetta all'interno del popolo ebraico crea un modello alla quale tutti i popoli possono ispirarsi e realizzare così un'armonia universale. A questo punto si creano le condizioni per mettere in pratica completamente la torah e quindi ricostruire il Santuario di Gerusalemme. Ma non solo creandosi un clima di pace, armonia mondiale per cui come dice Isaia "... il lupo dimorerà con l'agnello" ecc.. succederà che tutti coloro che sono morti risorgeranno, quelli che saranno giudicati meritevoli per godere di questa pace armonia universale gli altri per essere definitivamente condannati.
Questo è ciò che il mondo ebraico si aspettava e si aspetta dal Mashàch.
Credo che basti guardare un giornale per accorgerci, che nonostante i grandi insegnamenti di Gesù e anche di tanti altri maestri, noi non siamo ancora stati capace di realizzarlo".





davvero interessante, grazie per la citazione....
(SimonLeBon)
00venerdì 1 luglio 2016 22:28
Re: ...
Pyramus Odet, 7/1/2016 10:34 AM:




Interessante come rispose Elia Richetti, Presidente dell'Assemblea rabbinica d'Italia e già rabbino capo di Venezia durante una conferenza: [SM=g27987]


"Quale è il rapporto fra Gesù e la sua ebraicità é quindi a sua volta il mondo ebraico ha dovuto domandarsi: "Ma questo Gesù che ebreo [SM=g8878] era?" Cominciamo col dire una cosa: il discorso della divinità di Gesù, ma anche semplicemente il discorso della Messianicità, cioè del ruolo salvifico è un problema che va affrontato diversamente. Ma se noi analizziamo quel poco di darti certi che abbiamo su questo personaggio, perché ricordiamo che il Vangelo è un testo di fede e non un documento storico, cronologico ecc ... noi possiamo dire che si trattava di un predicatore ebreo, che aveva una buona presa sulla massa e che cercava di moralizzare la vita religiosa della nazione. Purtroppo qualcuno lo ha denunciato sotto falsa accusa, di essersi proclamato Re degli ebrei quando l'Impero riteneva che l'unico Re fosse l'Imperatore romano, e qundi per questo arrestato, processato e crocifisso secondo le leggi romane. Passiamo adesso al lato più importante: perché il messaggio di quel uomo non è stato accettato come un messaggio veramente salvifico? Se noi andiamo a guardare quello che dice la tradizione orale la Torah orale, in merito alla figura del Mashàch, … termine ebraico che letteralmente significa Unto, la cerimonia dell'unzione era una investitura ufficiale per vari incarichi ivi compreso il Regno la guida dell'esercito ecc ... Se noi guardiamo quello che la tradizione spiega di ciò che il testo vuole dirci sul Mashàch, vediamo che si tratta di un Re di discendenza davidica, che nel suo Regno realizza una perfetta adesione di tutto il popolo ebraico alla lettera e al significato di tutto ciò che è contenuto nella Torah e nei messaggi profetici.
Creando una struttura di armonia perfetta all'interno del popolo ebraico crea un modello alla quale tutti i popoli possono ispirarsi e realizzare così un'armonia universale. A questo punto si creano le condizioni per mettere in pratica completamente la torah e quindi ricostruire il Santuario di Gerusalemme. Ma non solo creandosi un clima di pace, armonia mondiale per cui come dice Isaia "... il lupo dimorerà con l'agnello" ecc.. succederà che tutti coloro che sono morti risorgeranno, quelli che saranno giudicati meritevoli per godere di questa pace armonia universale gli altri per essere definitivamente condannati.
Questo è ciò che il mondo ebraico si aspettava e si aspetta dal Mashàch.
Credo che basti guardare un giornale per accorgerci, che nonostante i grandi insegnamenti di Gesù e anche di tanti altri maestri, noi non siamo ancora stati capace di realizzarlo".




Il problema principale è che questo punto di vista non rappresenta "il mondo ebraico" ma meglio "il mondo rabbinico" (discendente del farisaismo).

Al tempo di Cristo le opinioni erano molto piu' sfaccettate e anche le attese diverse del messiah.

Simon
moreno
00lunedì 4 luglio 2016 14:14
Re:
barnabino, 30/06/2016 16.44:




Vedo che non afferri il punto... non stavo dicendo che la tradizione rabbinica (che comunque non esaurisce quella giudaica del secondo tempio) riconoscesse il messia nei termini cristiani, piuttosto sostenevo che Gesù si muove interamente nella cultura giudaica, non prende dei mattoni per costruire un tempio pagano ma come detto prende possesso del tempio di Gerusalemme, non si inventa l'attesa messianica né la mutua dal paganesimo ma la reinterpreta rimanendo sempre all'interno del giudaismo

Shalom




anch'io penso che non centra niente il discorso della storicita di gesu rispetto a quanto e stato detto. Volevo capire una cosa da quest'ultimo intervento. E cioe', barnabino ha detto che il gesu ebreo che noi conosciamo si inserisce perfettamente nella cultura ebraica del suo tempo. Bene. E qui mi viene un mente un'altra
cosa che ancora non e'stara detta, se me lo permettete, e scusate la mia eventuale logorroicita'. Mi viene in mente che al tempo di gesu c'erano diverse correnti del cristianesimo, una di queste era lo gnosticismo. Ecco, allora io penso che anche lo gnosticismo si possa inserire
all'interno del concerto giudaico, visto che abbiamo i testi antichi che lo confermerebbero. Io ho letto la pistis Sofia e in questo Vangelo ci sono inseriti tutti gli apostoli gesu Maria Maddalena le altre Marie e così via. Mi scuso con voi per la mia logorroicita, pero questo argomento mi sta a cuore e mi piacerebbe capirne di più. grazie di cuore.
ugonotto
00lunedì 4 luglio 2016 20:16
Oltre agli gnostici c'erano
anche gli esseni; e se non sbaglio
anche loro aspettavano il
Messia. Anzi...due, uno
sacerdote e l'altro Re. .
Poi non capisco perche' i
Re Magi erano cosi' interessati alla
nascita del Messia.
Per quale motivo? Muah.
forse un giorno qualcuno ce lo
spieghera'. Un giorno.
Cacchio di tastiera pero'
dom@
00martedì 5 luglio 2016 03:58
Re: Re: ...
(SimonLeBon), 7/1/2016 10:28 PM:



Il problema principale è che questo punto di vista non rappresenta "il mondo ebraico" ma meglio "il mondo rabbinico" (discendente del farisaismo).

Al tempo di Cristo le opinioni erano molto piu' sfaccettate e anche le attese diverse del messiah.

Simon



Sapete Quale il problema principal e? No no Nazione. Nel 607 A E V Nabunozor IL re di Babylonia distrusse il Tempio distrusse la Nazione.

Nel l''anno 70 N E ......


kibbutz alla porta
00martedì 5 luglio 2016 09:32
Bravo dom! Sei la mia fonte di
ispirazione.. i romani hanno
distrutto il tempio e con esso anche
le speranze del
popolo di israele, e allora
per colmare questo vuoto spirituale
gli ebrei/romani hanno dovuto reinventare
una nuova religione. Di sana pianta.
Ricordiamoci che il caro Paolino
era mezzo ebreo e mezzo romano. Un
binomio perfetto.
EverLastingLife
00martedì 5 luglio 2016 13:32
Re:
kibbutz alla porta, 05/07/2016 09.32:







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Per il tuo nick!
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