Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Ernesto, 09/11/2012 22:44:
Aquila-58, 09/11/2012 22:34:
tu capisci che se per mantenere la residenza devo avere il
placet del Pontefice, Capo di un Monarchia assoluta.......con i dovuti paragoni, è come se per mantenere la cittadinanza cinese dovessi avere la tessera del Partito Comunista....tu capisci che.....
Ma non so se si può paragonare la cosa, però se la moglie del cittadino vaticano, divenuta tdG, deve scegliere se mantenere la cittadinanza (e quindi continuare a vivere lì col marito) oppure perdere la cittadinanza (e quindi necessariamente separarsi dal marito, perché non può vivere a casa sua al vaticano senza esserne cittadina), cosa deve fare questa donna?
Hai dimenticato una terza strada: la residenza senza godimento della cittadinanza
La popolazione dello Stato comprende circa 800 persone, delle quali oltre 450 godono della cittadinanza vaticana, mentre
le altre sono solo autorizzate a risiedere nello Stato, temporaneamente o anche stabilmente, ma senza godimento della cittadinanza.
www.vaticanstate.va/IT/Stato_e_Governo/NoteGenerali/Popolaz...
Ora, ipotizziamo: se il Vaticano la espelle - nel senso che non le consente di vivere lì, perché tdG attiva - anche nel caso in cui la moglie diventasse residente stabile che ha rinunciato alla cittadinanza, la mancata autorizzazione alla residenza è un problema dovuto al Vaticano, non dipende dalla testimone.
Non è infatti lei che ha lasciato il marito, è il Vaticano che le impedisce di vivere col marito - andiamo per ipotesi.
Il marito a questo punto dovrebbe dimostrare a cosa tiene di più.
Alla sua cittadinanza vaticana o alla moglie?
Se la moglie non può più rientrare, al marito non restano che due strade: abbandonare la moglie e quindi separarsi da lei e tenersi stretto il vaticano, oppure abbandonare lo stato vaticano e tenersi stretto sua moglie.
Capisci quindi che i tdG non esortano nessuno ad abbandonare il proprio coniuge - è una violazione delle leggi divine - ma se il coniuge tdG viene malauguratamente allontanato da uno stato, la responsabilità su cosa accadrà dopo è tutta del marito non tdG.
Ti è chiaro ora, Ernesto?