Confutazione tramissione radiomaria del GRIS di aprile 2012...

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viceadmintdg1
00venerdì 13 aprile 2012 15:27
...sulla TNM
viceadmintdg1
00venerdì 13 aprile 2012 17:21
Dopo le obiezioni di Lorenzo Minuti è arrivato il turno del Gruppo p greco.

Prima di entrare nel merito della critica dei singoli versetti della TNM, il Gruppo p-greco, ormai presenza costante durante la trasmissione di Radio Maria del GRIS, ha fatto la seguente premessa:


Sappiamo che sono molti i tdG in ascolto e noi speriamo che essi si convertano aprendo l’orecchio e il cuore alla vera Parola di Dio e lascino l’organizzazione per tornare nella vera Chiesa, quella fondata da Cristo.

Sapete che la Società Torre di Guardia chiama chi lascia l’organizzazione: “apostati, cani che tornano al vomito o qualcosa di simile”?
In realtà i veri apostati, dizionario alla mano, sono coloro che abbandonano pubblicamente la propria religione per abbracciarne un’altra. Quindi sono apostati quei cattolici che hanno lasciato la Chiesa per diventare TdG.

La scorsa trasmissione avevamo accennato agli insulti che la Società Torre di Guardia ha distribuito nel tempo in ogni direzione e in particolare contro la chiesa cattolica. Sarebbe interessante riportare qualcuno degli innumerevoli passaggi:

*** kj cap. 6 p. 112 par. 48 ***: sia il clero che le loro organizzazioni religiose mostreranno d’essere in senso spirituale malati mortalmente, colpiti da un’epidemia di malattie veneree conseguente alla fornicazione religiosa commessa con gli elementi politici e secolari di questo impuro sistema di cose.

*** kj cap. 13 p. 263 par. 65 ***: 65 S’è lasciata correggere la cristianità dall’esempio ammonitore di Ooliba (Gerusalemme) in modo da non imitarne la condotta spiritualmente dissoluta e l’adorazione di idoli di letame? Essa è condannata ad esser saccheggiata e a divenire uno spaventevole ammasso di rovine. Non per molto tempo continueranno la sua attuale amicizia con gli elementi mondani di questo sistema di cose e la partecipazione con loro al letto del suo immorale amore. I suoi amanti politici, militari e altri secolari vedranno la ragione di odiare questa consumata vecchia meretrice

*** w80 15/2 p. 27 par. 18 ***: il clero cattolico e in seguito quello protestante sono stati colpevoli di adulterio spirituale.

*** w90 15/1 p. 18 par. 10 ***: “certi evangelisti televisivi delle sette protestanti della cristianità: ciarlatani che tosano i loro greggi, costruiscono imperi plurimiliardari, frequentano prostitute, piangono lacrime di coccodrillo quando vengono smascherati, e continuano a chiedere soldi, sempre più soldi. Quanto al cattolicesimo, il Vaticano presenta un simile quadro desolante, con i suoi collegamenti politici senza scrupoli, la sua pompa e le sue discutibili attività bancarie”.

Pensiamo che possa bastare e ce ne sarebbe a sufficienza per ricambiare, ma noi ricambiano gli insulti con la preghiera di conversione di questi nostri fratelli, spinti a odiarci come nemici!



Per brevità non ho riportato tutte le citazioni che hanno fatto, anche di pubblicazioni non recenti. Comunque il senso si è capito…

Qualcuno vuole replicare?
jwfelix
00venerdì 13 aprile 2012 17:43
Ma non era sulla TNM?????

[SM=g27993]

viceadmintdg1, 13/04/2012 15.27:

...sulla TNM

viceadmintdg1
00venerdì 13 aprile 2012 19:08
Si ma ho specificato sopra che hanno fatto questa premessa prima di addentrarsi nella critica dei singoli versetti della TNM...
Aquila-58
00domenica 15 aprile 2012 12:17
Re:
Grazie Admin, faccio solo qualche considerazione su un punto specifico, lasciando poi spazio ad altri fratelli per il resto...

viceadmintdg1, 13/04/2012 17.21:



Sapete che la Società Torre di Guardia chiama chi lascia l’organizzazione: “apostati, cani che tornano al vomito o qualcosa di simile”?
In realtà i veri apostati, dizionario alla mano, sono coloro che abbandonano pubblicamente la propria religione per abbracciarne un’altra. Quindi sono apostati quei cattolici che hanno lasciato la Chiesa per diventare TdG.


Qualcuno vuole replicare?



Certo che voglio replicare!
Converrà andare con ordine: il termine apostasia deriva dall' identico sostantivo greco apostasia, che significa fondamentalmente "ribellione, abbandono".

Non per nulla, l' affine sostantivo apostates significa "ribelle, trasgressore",

Il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a pagina 375, rimarca bene questo aspetto.

Dice, ad esempio, che il sostantivo è usato "in Atti 21:21 come rimprovero rivolto a Paolo: "Tu insegni l' apostasia da Mosè!".

Che cos' era per quei giudei l' apostasia da Mosè operata da Paolo?
C' è un altro passo biblico che può aiutarci a comprendere:

Atti 6:13-14 - CEI: "Costui non fa che parlare contro contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo [il tempio, l' aggiunta è ovviamente mia...] e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato", fu la falsa accusa rivolta al protomartire cristiano Stefano

Qual' era esattamente la ragione dell' accusa dei giudei? Essi sostenevano che Paolo e Stefano stessero apostatando da Mosè, ribellandosi alla Legge e alle tradizioni tramandate da Mosè!

Quindi, dire che "in realtà i veri apostati, dizionario alla mano, sono coloro che abbandonano pubblicamente la propria religione per abbracciarne un’altra" è errato.

L' apostata è colui che, consapevolmente e manifestamente, si ribella a una determinata dottrina e a una certa organizzazione religiosa a cui aveva appartenuto, rigettandone gli insegnamenti.
Ma questo non implica che egli abbracci per forza di cose una nuova organizzazione religiosa!
Ergo, si può essere apostata (nel senso sopra specificato) da un' organizzazione religiosa senza necessariamente passare ad un' altra.... (e questo avviene nella maggioranza dei casi, riguardo a chi ha apostatato dagli insegnamenti della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova...).

Gli amici del pi greco aggiungono:
"Quindi sono apostati quei cattolici che hanno lasciato la Chiesa per diventare TdG".

Mi sembra un ragionamento limitato: perchè, secondo quest' ottica riduttiva di vedere le cose, dovrebbero essere apostati solo i testimoni di Geova che hanno lasciato la Chiesa cattolica, e non quelli che hanno lasciato la Chiesa Ortodossa, o le chiese evangeliche, o l' Islam, o l' ebraismo, mi chiedo?

E che dire della frase: "Sapete che la Società Torre di Guardia chiama chi lascia l’organizzazione: “apostati, cani che tornano al vomito o qualcosa di simile”?

Ma che significa "qualcosa di simile"? I testimoni di Geova si inventano forse delle parole?
Perchè, invece di dire " o qualcosa di simile", gettando quella frase in pasto agli ascoltatori di Radio Maria e attribuendola in maniera scorretta ai cristiani testimoni di Geova come se fosse un loro gergo, non si specifica che si sta citando un passo dell'apostolo Pietro, che si trova precisamente in 2 Pt. 2:20-22, e che gli ascoltatori di Radio Maria potranno leggere nella loro Bibbia?

Lascio spazio alle altre considerazioni......


Barnaba1977
00lunedì 16 aprile 2012 08:34

Sappiamo che sono molti i tdG in ascolto e noi speriamo che essi si convertano aprendo l’orecchio e il cuore alla vera Parola di Dio e lascino l’organizzazione per tornare nella vera Chiesa, quella fondata da Cristo.



Non ha mai dimostrato, né lo può fare, che la sua chiesa sia quella fondata da Cristo.

(Matteo 7:16) Li riconoscerete dai loro frutti.

Questo è il segno per verificare chi sono i falsi profeti. Non siamo noi ad avere lo IOR con le mani in pasta in affari poco trasparenti, né migliaia di preti che hanno sfruttato la loro posizione abusando impunemente di poveri bambini per anni, né Pio XII che non prese mai le distanze da Hitler né mai lo scomuico, né il capo della banda della Magliana sepolto in una nostra chiesa. Sicuramente non siamo perfetti, ma quando scoppiano uno dopo l'altro bubboni come questi mi viene da dubitare di qualsiasi dimostrazione che la Sua sia la chiesa fondata da Cristo che disse:

(Giovanni 18:36) “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”.

Non è l'uomo il mezzo con il quale Dio metterà le cose a posto, ma la Chiesa Cattolica si comporta come se lo fosse.

E facciamo Nostra la voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti, degli anelanti alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al benessere e al progresso. I popoli guardano alle Nazioni Unite come verso l'ultima speranza della concordia e della pace: Noi osiamo, col Nostro, portare qua il loro tributo di onore e di speranza.

Queste sono le parole di Papa Paolo VI nel suo discorso alla Nazioni Unite del 4 ottobre 1965. Vi sembrano le parole di una persona che confida nel regno di Cristo o in quello di qualche uomo?


Sapete che la Società Torre di Guardia chiama chi lascia l’organizzazione: “apostati, cani che tornano al vomito o qualcosa di simile”?
In realtà i veri apostati, dizionario alla mano, sono coloro che abbandonano pubblicamente la propria religione per abbracciarne un’altra. Quindi sono apostati quei cattolici che hanno lasciato la Chiesa per diventare TdG.



Il suo discorso è lapalissiano come dire che 1+1=2 implica che 2=1+1 ma nasconde un errore di fondo: la maggior parte di coloro che lasciano l'organizzazione dei Testimoni di Geova non è apostata. Apostata è chi si schiera volontariamente contro l'organizzazione. Questo è in armonia a quel che dice l'apostolo Pietro:

(2 Pietro 2:20-22) Certo, se, dopo essere sfuggiti alle contaminazioni del mondo mediante l’accurata conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, sono coinvolti di nuovo in queste cose e ne sono sopraffatti, le loro condizioni finali son divenute peggiori delle prime. Poiché sarebbe stato meglio per loro non avere accuratamente conosciuto il sentiero della giustizia che, dopo averlo accuratamente conosciuto, allontanarsi dal santo comandamento loro trasmesso. È accaduto loro il detto del verace proverbio: “Il cane è tornato al proprio vomito e la scrofa lavata a rivoltolarsi nel fango”.

Il voler leggere un'insulto negli attributi "cane" e "scrofa" è pretestuoso, in quanto chi conosce le scritture ebraiche sa bene che indica l'inadeguatezza all'adorazione e non un qualche appellativo subumano. Ma chi ama far polemica non avendo argomentazioni di spessore si attacca pure a queste cose.


La scorsa trasmissione avevamo accennato agli insulti che la Società Torre di Guardia ha distribuito nel tempo in ogni direzione e in particolare contro la chiesa cattolica. Sarebbe interessante riportare qualcuno degli innumerevoli passaggi:

*** kj cap. 6 p. 112 par. 48 ***: sia il clero che le loro organizzazioni religiose mostreranno d’essere in senso spirituale malati mortalmente, colpiti da un’epidemia di malattie veneree conseguente alla fornicazione religiosa commessa con gli elementi politici e secolari di questo impuro sistema di cose.

*** kj cap. 13 p. 263 par. 65 ***: 65 S’è lasciata correggere la cristianità dall’esempio ammonitore di Ooliba (Gerusalemme) in modo da non imitarne la condotta spiritualmente dissoluta e l’adorazione di idoli di letame? Essa è condannata ad esser saccheggiata e a divenire uno spaventevole ammasso di rovine. Non per molto tempo continueranno la sua attuale amicizia con gli elementi mondani di questo sistema di cose e la partecipazione con loro al letto del suo immorale amore. I suoi amanti politici, militari e altri secolari vedranno la ragione di odiare questa consumata vecchia meretrice

*** w80 15/2 p. 27 par. 18 ***: il clero cattolico e in seguito quello protestante sono stati colpevoli di adulterio spirituale.

*** w90 15/1 p. 18 par. 10 ***: “certi evangelisti televisivi delle sette protestanti della cristianità: ciarlatani che tosano i loro greggi, costruiscono imperi plurimiliardari, frequentano prostitute, piangono lacrime di coccodrillo quando vengono smascherati, e continuano a chiedere soldi, sempre più soldi. Quanto al cattolicesimo, il Vaticano presenta un simile quadro desolante, con i suoi collegamenti politici senza scrupoli, la sua pompa e le sue discutibili attività bancarie”.

Pensiamo che possa bastare e ce ne sarebbe a sufficienza per ricambiare, ma noi ricambiano gli insulti con la preghiera di conversione di questi nostri fratelli, spinti a odiarci come nemici!



Non mi risulta che mai alcun TdG abbia mai manifestato odio a qualche cattolico, ma il contrario. Riprendo un mio post della puntata precedente:


Barnaba1977, 19/03/2012 10.16:



Quando noi pubblicavamo quelle citazioni di Rivelazione, la Chiesa praticava il suo amore verso di noi:

*** re cap. 37 pp. 270-271 par. 15 Cordoglio e allegrezza per la fine di Babilonia ***
Nel suo libro I nazisti e la Chiesa (cit., p. 70), Guenter Lewy scrive: “Quando la setta dei Testimoni di Geova fu soppressa in Baviera (il 13 aprile [1933]), la Chiesa accettò persino il compito assegnatole dal Ministero dell’Educazione e del Culto di denunciare qualsiasi membro della setta che continuasse a praticare la religione proibita”. La Chiesa Cattolica è pertanto corresponsabile dell’invio di migliaia di Testimoni nei campi di concentramento; le sue mani sono sporche del sangue di centinaia di Testimoni che vennero giustiziati.

*** jv cap. 22 p. 492 Parte 4 - Testimoni fino alla più distante parte della terra ***
Sapendo che in Occidente molti avevano paura del comunismo, nel 1948 il clero cattolico della città irlandese di Cork fomentò l’opposizione contro i testimoni di Geova definendoli “diavoli comunisti”. Di conseguenza Fred Metcalfe, mentre svolgeva il ministero di campo, si trovò davanti una folla che lo prese a pugni e a calci e sparpagliò per la strada la sua letteratura biblica. Meno male che in quel momento un poliziotto passò di lì e disperse la folla. Nonostante tutto i fratelli perseveravano. Non tutti gli irlandesi erano favorevoli alla violenza. Persino qualcuno che vi aveva preso parte in seguito se ne rammaricò. In Irlanda la maggior parte dei cattolici non aveva mai visto una Bibbia. Ma, con amorevole pazienza, alcuni furono aiutati ad afferrare la verità che rende liberi. — Giov. 8:32.
[...]
Nella Spagna cattolica, quando dopo il 1946 un po’ alla volta riprese l’attività organizzata dei testimoni di Geova, non fu una sorpresa che anche lì il clero facesse pressione sulle autorità secolari nel tentativo di fermarli. Adunanze di congregazione dei testimoni di Geova furono interrotte. I missionari furono costretti a lasciare il paese. Alcuni Testimoni furono arrestati semplicemente perché avevano la Bibbia o pubblicazioni bibliche. Spesso furono trattenuti in luride prigioni anche per tre giorni, poi rilasciati solo per essere nuovamente arrestati, interrogati e imprigionati. Molti scontarono un mese o più di prigione. I preti incitavano le autorità secolari a dare la caccia a chiunque studiasse la Bibbia con i testimoni di Geova. Anche dopo che nel 1967 fu approvata una legge che garantiva la libertà religiosa, i cambiamenti furono lenti a venire. Comunque nel 1970, quando finalmente ottennero il riconoscimento giuridico, in Spagna c’erano già oltre 11.000 testimoni di Geova. E cinque anni dopo erano più di 30.000, tutti evangelizzatori attivi.

*** jv cap. 29 pp. 656-657 “Odiati da tutte le nazioni” ***
Il nome che si fecero all’epoca alcuni funzionari americani ossequenti alla volontà del clero non è migliore. Per esempio nel 1936, dopo la visita del vescovo cattolico O’Hara a La Grange (Georgia), il sindaco e il procuratore locale fecero arrestare decine di testimoni di Geova. Durante la detenzione dovettero dormire accanto a mucchi di letame su materassi cosparsi di urina di vacca e mangiare cibo pieno di vermi, e furono costretti a lavorare nella costruzione di strade.
[...]
Gli archivi del governo canadese rivelano che in Canada nel 1940 i testimoni di Geova vennero messi al bando in seguito a una lettera inviata dalla curia del cardinale Villeneuve, del Quebec, al ministro della giustizia Ernest Lapointe. In seguito altre personalità del governo chiesero una spiegazione completa delle ragioni di quell’azione, ma le risposte di Lapointe non furono affatto convincenti per molti parlamentari canadesi.
Dall’altra parte del globo c’erano simili intrighi del clero. Gli archivi del governo australiano contengono una lettera dell’arcivescovo di Sydney che incitava il procuratore generale W. M. Hughes a dichiarare fuori legge i testimoni di Geova. La lettera era stata scritta il 20 agosto 1940, solo cinque giorni prima che venisse imposto il bando. In seguito, dopo aver riesaminato le presunte motivazioni del bando, il giudice Williams dell’Alta Corte australiana disse che aveva avuto “l’effetto di rendere illegale la propugnazione dei princìpi e delle dottrine della religione cristiana e di fare di ogni servizio religioso tenuto dai credenti nella nascita di Cristo una riunione illegale”. Il 14 giugno 1943 la Corte decise che il bando non era compatibile con la legge australiana.
[...]
In Francia il clero cattolico pensava di avere ancora saldamente in pugno la popolazione ed era deciso a fare in modo che niente interferisse in quel monopolio. Nel 1924 e 1925 gli Studenti Biblici erano impegnati in molti paesi nella distribuzione del volantino Ecclesiastics Indicted (Accusati gli ecclesiastici). Nel 1925 J. F. Rutherford doveva parlare a Parigi sul tema “Smascherati gli inganni del clero”. Un testimone oculare riferì ciò che avvenne a quell’adunanza: “La sala era gremita. Il fratello Rutherford si presentò sul palcoscenico e ci fu un caloroso applauso. Aveva appena cominciato a parlare quando all’improvviso una cinquantina di preti e di membri dell’Azione Cattolica, armati di bastoni, irruppero nella sala cantando La Marsigliese [l’inno nazionale francese]. Lanciarono volantini dall’alto della scalinata. Un prete salì sul palcoscenico. Due giovanotti lo cacciarono via. Tre volte il fratello Rutherford lasciò il palcoscenico e poi tornò. Infine se ne andò definitivamente. . . . I tavoli su cui era in mostra la nostra letteratura furono rovesciati e i libri sparpagliati un po’ dappertutto. C’era un’enorme confusione”. Ma non fu un episodio isolato.
Jack Corr, mentre dava testimonianza in Irlanda, sperimentò spesso la furia del clero cattolico. Una volta un gruppo di facinorosi, aizzati dal parroco, lo tirò fuori dal letto a mezzanotte e poi bruciò in piazza tutte le pubblicazioni che aveva. A Roscrea, nella contea di Tipperary, Victor Gurd e Jim Corby quando tornarono a casa scoprirono che gli oppositori si erano impossessati delle loro pubblicazioni, le avevano cosparse di benzina e vi avevano dato fuoco. Tutto intorno al falò c’erano la polizia locale, i preti e i bambini della zona, che cantavano “La fede dei nostri padri”.
Nel 1939, prima che i testimoni di Geova si radunassero al Madison Square Garden di New York, i seguaci del sacerdote cattolico Charles Coughlin minacciarono che l’assemblea sarebbe stata interrotta. Venne avvertita la polizia. Il 25 giugno il fratello Rutherford parlò ai 18.000 o più presenti in sala, e anche a un vasto uditorio internazionale che ascoltò alla radio il discorso “Governo e pace”. Dopo che il discorso era iniziato, 200 o più cattolici e nazisti, guidati da diversi sacerdoti, si accalcarono nella balconata. A un dato segnale, causarono un terribile schiamazzo, gridando “Heil Hitler!” e “Viva Franco!” Ricorsero a ogni sorta di parolacce e minacce e aggredirono molti uscieri intervenuti per sedare il tumulto. I facinorosi non riuscirono a interrompere l’adunanza. Il fratello Rutherford continuò a parlare con vigore e senza paura. Al culmine del frastuono, dichiarò: “Noterete che oggi i nazisti e i cattolici vorrebbero interrompere questa adunanza, ma grazie a Dio non ci riusciranno”. L’uditorio gli diede il suo appoggio con scrosci di applausi. Il tumulto diventò parte integrante della registrazione fatta in quell’occasione e fu udito in molte parti del mondo.

*** jv cap. 29 pp. 666-668 “Odiati da tutte le nazioni” ***
Dopo la seconda guerra mondiale nella Cecoslovacchia orientale il clero continuò a fomentare la persecuzione dei testimoni di Geova. Al tempo della dominazione nazista accusava i Testimoni di essere comunisti; ora sosteneva che erano contro il governo comunista. A volte, quando i testimoni di Geova facevano visite in casa della gente, i preti incitavano i maestri a lasciare uscire di scuola centinaia di ragazzi perché li prendessero a sassate.
Similmente nel 1947 i sacerdoti cattolici di Santa Ana, nel Salvador, organizzarono una dimostrazione contro i Testimoni. Mentre i fratelli tenevano il settimanale studio Torre di Guardia, dei ragazzi lanciarono sassi attraverso la porta aperta. Poi arrivò la processione con i sacerdoti in testa. Alcuni portavano torce, altri immagini, e gridavano: “Viva la Vergine!” e “A morte Geova!” Per un paio d’ore l’edificio fu sotto una sassaiola.
Verso la metà degli anni ’40 anche nel Quebec, in Canada, i testimoni di Geova subirono terribili angherie da parte sia di turbe di cattolici sia di funzionari. Delegazioni inviate dalla curia vescovile andavano ogni giorno dalla polizia per chiedere che la facesse finita con i Testimoni. Spesso, prima che venisse effettuato un arresto, si vedevano agenti uscire da una porta secondaria della chiesa. Nel 1949 missionari dei testimoni di Geova furono scacciati da Joliette (Quebec) da facinorosi cattolici.
[...]
Come al tempo dell’Inquisizione, in Spagna il clero accusava e poi lasciava allo Stato il meschino compito di fare il resto. Per esempio, a Barcellona, dove nel 1954 l’arcivescovo bandì una crociata contro i Testimoni, il clero si servì del pulpito e anche delle scuole e della radio per dire ai parrocchiani che quando i Testimoni facevano loro visita dovevano invitarli a entrare e poi chiamare subito la polizia.
I preti temevano che gli spagnoli potessero venire a sapere quello che diceva la Bibbia e magari anche mostrarlo ad altri. Quando Manuel Mula Giménez nel 1960 fu imprigionato a Granada per il “reato” di insegnare ad altri la Bibbia, il cappellano della prigione (un sacerdote cattolico) fece sparire l’unica Bibbia dalla biblioteca della prigione. E quando un altro carcerato prestò a Manuel una copia dei Vangeli, questa gli venne portata via. Ma in Spagna la Bibbia ormai ha raggiunto la gente comune, che ha potuto vedere da sé quello che dice, e nel 1992 coloro che avevano iniziato ad adorare Geova quali suoi Testimoni erano più di 90.000.
Nella Repubblica Dominicana i preti collaborarono con il dittatore Trujillo, servendosi di lui per raggiungere i loro obiettivi come lui si servì di loro per i suoi scopi. Nel 1950, dopo che i preti avevano scritto articoli sui giornali accusando i testimoni di Geova, il sorvegliante della filiale della Watch Tower Society venne convocato dal segretario degli Interni e della Polizia. Mentre aspettava fuori, il sorvegliante vide due gesuiti entrare e poi andarsene. Subito dopo fu invitato a entrare nell’ufficio del segretario, che con visibile nervosismo gli lesse il decreto di proscrizione dell’attività dei testimoni di Geova. Dopo che il bando venne revocato per breve tempo nel 1956, il clero si servì della radio e della stampa per rinnovare le calunnie contro i Testimoni. Intere congregazioni vennero arrestate e fu intimato loro di firmare una dichiarazione con cui rinunciavano alla loro fede e promettevano di tornare alla Chiesa Cattolica. Quando i Testimoni rifiutavano, venivano picchiati, presi a calci, frustati e colpiti in faccia con il calcio del fucile. Ma rimasero incrollabili, e aumentarono di numero.
A Sucre, in Bolivia, ci fu altra violenza. Nel 1955, mentre stava per iniziare un’assemblea dei testimoni di Geova, una banda di ragazzi della Scuola Cattolica del Sacro Cuore circondò il luogo dell’assemblea, gridando e lanciando pietre. Dalla chiesa di fronte un potente altoparlante esortava tutti i cattolici a difendere la chiesa e la “Vergine” dagli “eretici protestanti”. Il vescovo e i sacerdoti cercarono personalmente di interrompere l’adunanza, ma la polizia ordinò loro di uscire dalla sala.
L’anno prima, a un’assemblea dei testimoni di Geova a Riobamba, nell’Ecuador, era in programma il discorso pubblico intitolato “L’amore è pratico in un mondo egoista?” Ma un gesuita aveva incitato la popolazione cattolica a impedire quella adunanza. Infatti, quando iniziò il discorso, si sentiva la folla gridare: “Viva la Chiesa Cattolica!” e “Abbasso i protestanti!” La polizia, va detto a sua lode, trattenne i facinorosi con le spade sguainate. Ma la folla continuò a lanciare sassi contro il luogo dell’adunanza e, più tardi, contro l’edificio in cui abitavano i missionari.

*** La Repubblica - 12/11/1985 p. 5 - GRIDO D' ALLARME DELLA CHIESA CONTRO I TESTIMONI DI GEOVA ***
BOLOGNA - La chiesa cattolica punta il dito sui testimoni di Geova. Con il placet di papa Wojtyla si prepara a mobilitare diocesi, parrocchie e credenti contro la "setta" venuta dall' America. "Con loro - è la parola d' ordine - il dialogo è impossibile". Impossibile e pericoloso. Per contrastarli si prepara a "formare in ogni città gruppi che si interessino delle loro attività". Bisogna tenere i contatti con le famiglie "visitate" dai "testimoni" consiglia "per coprire i vuoti psicologici, culturali e esistenziali che spesso sono causa di cedimento". E soprattutto "con loro si debbono evitare i dibattiti pubblici. Non servono a nulla e - se non si conosce la loro tattica - si resta facilmente perdenti".
[...]
Secondo monsignor Marinelli sono anche pessimi cittadini: "non votano, rifiutano il servizio militare, non giurano, considerano spazzatura ogni ideale terreno". Per la Chiesa insomma sono un pericolo. Un virus che colpisce soprattutto i più esposti. Non esistono statistiche ufficiali ma i "Tdg" conquistano soprattutto le anime dei lavoratori autonomi e del terziario, "di chi, cioè, è più solo nel lavoro e nella società".[...]


Che dire... Beh! Sì! Proprio amorevoli! [SM=x1408427]



Appunto!
viceadmintdg1
00mercoledì 18 aprile 2012 23:09
Ecco la successiva e ultima obiezione del gruppo p greco. Continuando l'analisi del Vangelo di Marco dicono:



Marco 14:3: “ 3 E mentre egli era a Betania nella casa di Simone il lebbroso, giacendo al pasto, venne una donna con un astuccio di alabastro di olio profumato, nardo genuino, molto costoso. Rotto l’astuccio di alabastro, essa glielo versava sulla testa”.

Non vi pare alquanto strana l’espressione “giacendo al pasto”? E’ vero che l’espressione greca letterale potrebbe essere tradotta "mentre giaceva", ma pare almeno inusuale in italiano dire che Gesù stesse "giacendo al pasto"!



Lascio la parola a chi desidera commentare questa osservazione...
Aquila-58
00giovedì 19 aprile 2012 18:30
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 17/04/2012 22.10:

Ecco la successiva e ultima obiezione del gruppo p greco. Continuando l'analisi del Vangelo di Marco dicono:



Marco 14:3: “ 3 E mentre egli era a Betania nella casa di Simone il lebbroso, giacendo al pasto, venne una donna con un astuccio di alabastro di olio profumato, nardo genuino, molto costoso. Rotto l’astuccio di alabastro, essa glielo versava sulla testa”.

Non vi pare alquanto strana l’espressione “giacendo al pasto”? E’ vero che l’espressione greca letterale potrebbe essere tradotta mentre giaceva, ma pare almeno inusuale in italiano dire che Gesù stesse giacendo al pasto



Lascio la parola a chi desidera commentare questa osservazione...




Beh, direi che l' obiezione è piuttosto semplice.

Qui l' evangelista usa il verbo greco katakeimai, che significa “giacere, essere disteso, essere coricato, essere seduto a tavola”, secondo il vocabolario del N.T. greco italiano G. Vigini.

Anche il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a pagina 1933, da del verbo il significato di “coricarsi, giacere, stare steso”, specificando che qui l' accezione è quella “di stare a tavola (a un convito)”.

Quindi la resa della TNM è legittima non solo lessicalmente, ma anche in considerazione del fatto che, all' epoca, partecipando a dei banchetti, effettivamente si stava in una posizione distesa.

Il compito di una traduzione non è quello di illustrare in lingua corrente il senso e il significato di un termine greco, ebraico o aramaico (a meno che non sia proprio questo lo scopo di una determinata traduzione biblica, ed è il caso della versione interconfessionale “Parola del Signore.....ma, come è risaputo, la TNM opta per la letteralità...), quanto piuttosto di cogliere la sfumatura che quel termine contiene, sia lessicalmente che rapportato alle usanze dell' epoca.
La TNM, con la sua resa, trasmette perfettamente il particolare, mentre mi domando se la traduzione CEI faccia altrettanto:

Gesù si trovava a Betania, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna......” (Marco 14:3- CEI).

Chiedo: la traduzione CEI permette al lettore di immaginare la scena di come si svolgesse un banchetto a quel tempo, come si può vedere qui sotto?

Lascio a voi la risposta....



[IMG]http://i44.tinypic.com/n19gg8.jpg[/IMG] 




[IMG]http://i43.tinypic.com/2wghx61.jpg[/IMG] 
viceadmintdg1
00venerdì 20 aprile 2012 19:34
[SM=g28002]
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